SEGRETERIA REGIONALE DELLA TOSCANA. Firenze, 4 dicembre Prot. 124/08/SR/SG

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3 Firenze, 4 dicembre 2008 Prot. 124/08/SR/SG Al Dott. Vincenzo Tedeschi Direttore della Casa Reclusione di San Gimignano (SI) E, p.c.: Alla Dr.ssa Maria Pia Giuffrida Provveditore Regionale della Toscana Firenze Al Dott. Donato Capece Segretario Generale S.A.P.Pe. Roma Al Sig. Claudio Benzo Segretario Provinciale S.A.P.Pe. di Siena Oggetto: C.R. San Gimignano (SI) - indennità per servizi esterni al personale del Corpo di polizia penitenziaria operante presso il Nucleo Traduzioni e il locale Spaccio Agenti. Estensione del diritto all indennità accessoria a tutti gli aventi diritto. Con lettera Circolare nr. GDAP del 13/12/2007 a firma del Direttore Generale dell ufficio della Direzione Generale del Personale e della Formazione Ufficio II Sezione II- sono state diramate le direttive unitarie per la corretta applicazione delle disposizioni riguardanti l attribuzione dell indennità per servizi esterni al personale del Corpo di polizia penitenziaria. Riguardo l ambito di applicazione della materia in argomento sono elencati, nella citata lettera circolare, con valore meramente ricognitivo, una serie di servizi già in parte indicati espressamente nella precedente lettera circolare nr /1 del 13/9/1999, che danno diritto all attribuzione dell indennità in argomento. Tra questi appaiono anche i servizi traduzione e piantonamento dei detenuti e degli internati. 1

4 Con la Circolare nr. 3483/5933 emanata dal DAP Ufficio Centrale del Personale Divisione III SEZ.E il 30/7/1998 e con la omologa precedente Circolare emanata il 20/3/1996 dal DAP Segreteria Generale avente nr. 3413/5863, l autorità amministrativa competente regolamenta la materia servizi traduzione e piantonamenti. Se nell anno 1996 il documento emanato aveva ad oggetto Servizio Traduzioni Disposizioni, nell anno 1998 l oggetto era divenuto Modello organizzativo e disposizioni operative per il servizio traduzioni: Trasmissione versione aggiornata. Illustrazione delle modifiche. Le disposizioni transitorie per l esecuzione del servizio. Varie disposizioni in materia di traduzioni. La lettura integrale del Modello Organizzativo datato 1998 (che contiene modifiche, integrazioni e soppressioni in numero molto limitato rispetto all omologa circolare del 1996 la quale è da intendersi per le parti non in contrasto ed espressamente abrogate nella successiva, come corollario di questa) consente a chiunque di evincere chiaramente e senza interpretazioni di sorta o forzature ed analogismi interpretativi, che il senso dato sin dalle prime righe del citato modello organizzativo al termine servizio di traduzioni e piantonamenti sia quello omnicomprensivo di tutte le attività svolte dall Amministrazione Penitenziaria in termini di: impulso, controllo, analisi statistica, studio, pianificazione, programmazione, direttive e coordinamento tra i diversi 4 livelli funzionali, comunicazioni, scorte, gestione automezzi e risorse, sicurezza del personale, assistenza operativa e logistica ai convogli in transito, movimentazione di uomini ed automezzi, proposte per la formazione professionale E fuori dubbio che attribuire al temine servizio un significato restrittivo, contrario a quello testé illustrato, sarebbe una mera errata interpretazione letterale. A suffragio della tesi sostenuta sul punto da questa O.S., per ciò che concerne il Nucleo Traduzioni e Piantonamenti della C.R. di S.Gimignano (SI), giova porre in evidenza che il modello organizzativo vigente, suddiviso in sette capitoli o Parti (Parte Prima o cap. I SERVIZI DI TRADUZIONE; Capitolo II o Parte II COMUNICAZIONE; Capitolo III o Parte III TRADUZIONE SU STRADA; Capitolo IV o Parte IV TRADUZIONE PER FERROVIA; Capitolo V o Parte V TRADUZIONI PER VIA D ACQUA; Capitolo VI o Parte VI TRADUZIONE PER VIA AEREA; Capitolo VII o Parte VII 2

5 DISPOSIZIONI RELATIVE A PARTICOLARI TIPI DI TRADUZIONE), vede il primo capitolo intitolato SERVIZI DI TRADUZIONE rubricato in ulteriori 34 argomenti che trattano ed illustrano dei singoli temi e materie riconducibili al servizio in parola. Ciò va ovviamente inteso nel senso che quanto rubricato al primo capitolo del modello organizzativo, è atto a disciplinare la materia intesa non come una singola traduzione espletata da un capo scorta, un autista un adeguata aliquota di scorta e dei detenuti, ma come una corale attività lavorativa istituzionale ex art. 5 c.ii della Legge nr. 395/90, espletata da tutto il personale in forza al Nucleo Traduzioni. Il Nucleo Traduzioni con il lavoro svolto dal personale ivi assegnato nei suoi indispensabili complessi funzionali incardinati nel proprio sistema di gestione (vedasi ufficio del Coordinatore e del sostituto, della programmazione e pianificazione, autoparco, scorte, capi scorta, autisti ) assolve nella loro generalità, ai SERVIZI DI TRADUZIONI E PIANTONAMENTI secondo il modello organizzativo dato. Tale postulato viene sicuramente rafforzato nel senso dato da questa O.S. se si tiene debitamente conto di quanto emerge dalla lettura delle successive pagine 8,9,10,11 e 12 del più volte citato modello organizzativo. Illustrando le attribuzioni dei diversi livelli funzionali (Centrale, Regionale, Provinciale e/o Interprovinciale e Locale, gerarchicamente funzionali tra loro) si legge alla pag. 8 che il LIVELLO CENTRALE tra le sue attribuzioni, curando l attività di impulso e di controllo sul piano nazionale, ha quella di espletare attività di analisi e programmazione in relazione alle esigenze del SERVIZIO traduzioni e piantonamenti sulla base della elaborazione dei dati acquisiti dalle strutture periferiche. E indubbio come il significato da darsi anche in questo caso al termine SERVIZIO (traduzioni e piantonamenti) sia quello illustrato testé da questa O.S. nel punto precedente. Analoga riflessione va fatta sui contenuti del successivo punto 2 - LIVELLO REGIONALE illustrato alle pagg. 9 e 10 del citato Modello Organizzativo. Qui vengono riportate le specifiche competenza ed attribuzioni nell ambito delle Aree Regionali Traduzioni e Piantonamenti previste dall art. 11 del Decreto Delegato nr. 444/92, del personale all uopo assegnato. Non sono previsti incarichi operativi per detti operatori, ad eccezione del personale in forza all eventuale nucleo operativo laddove costituito. 3

6 Ciò premesso e tenuto conto del seguente periodo inserito alla pag. 10 dopo l ultimo dei 5 punti che illustrano le attribuzioni all area regionale delle traduzioni qui riportato Quando l area regionale del SERVIZIO traduzioni e piantonamenti si trovi a dover far fronte ad esigenze particolarmente onerose, rispetto alle risorse disponibili, richiede l integrazione di uomini e di mezzi all Ufficio Centrale del Personale, questa O.S. ancora con maggior convinzione ritiene di poter dire che il significato da attribuire al termine SERVIZIO (traduzioni e piantonamenti) sia quello da noi su postulato. Il punto nr. 3, pag. 10, LIVELLO PROVINCIALE O INTERPROVINCIALE, detta le attribuzioni demandate ai nuclei Provinciali o Interprovinciali, laddove istituiti, per esigenze di semplificazione dell azione amministrativa nell ambito del territorio di loro competenza. Questi operano alle dirette dipendenze del Provveditore Regionale, dell area regionale traduzioni e piantonamenti e sono privi di personale operativo, al pari del livello regionale. Ove occorra pianifica e coordina il SERVIZIO traduzioni e piantonamenti nell ambito del proprio territorio. Appare evidente come anche in questo caso, trattandosi di pianificazione e coordinamento, ossia di funzioni demandate espressamente al personale incaricato con mansioni di Coordinatore di Unità Operativa, ci si riferisca al senso omnicomprensivo del termine SERVIZIO, e non anche ai singoli servizi di traduzione. Il successivo ed ultimo punto nr. 4 del più volte richiamato Modello Organizzativo, illustrato alle pagg. 10 ed 11, LIVELLO LOCALE, detta: L espletamento delle attività concernenti il SERVIZIO di traduzione e piantonamento dei detenuti e degli internati è affidato, a livello locale, ai nuclei traduzioni e piantonamenti d istituto. Essi sono costituiti, di regola, presso ciascun istituto penitenziario, per le specifiche funzioni inerenti al SERVIZIO di traduzione e piantonamenti e sono forniti di personale e mezzi atti a soddisfare, in via generale (omnicomprensiva), tutte le esigenze del SERVIZIO. Con tale affermazione debbono essere fugati gli eventuali residui dubbi interpretativi relativi al corretto significato dato dal modello 4

7 organizzativo vigente al termine SERVIZIO (di traduzione). Proprio la previsione che i nuclei locali siano costituiti per le specifiche funzioni inerenti al SERVIZIO ed essi, e solo essi, siano forniti di personale e mezzi atti a soddisfare, in via generale (omnicomprensiva) tutte le esigenze del servizio, enuclea chiaramente proprio il Nostro postulato iniziale. Con la terminologia SERVIZIO di traduzione e piantonamenti, si individuano nel loro complesso tutte le attività amministrative ed operative necessarie nella loro univocità di intenti alla riuscita delle diverse tipologie di traduzioni assegnate al Corpo di polizia penitenziaria. Rafforza ancora ulteriormente il Nostro pensiero quanto scritto alla pagina 11 del più volte richiamato modello organizzativo: La responsabilità del nucleo locale traduzioni e piantonamenti., della sicurezza del personale e dell efficienza del SERVIZIO è affidata di regola ad un coordinatore scelto tra gli appartenenti al ruolo degli Ispettori. E quindi corretto dire che il SERVIZIO deve essere svolto nel suo complesso in maniera efficiente, al pari del resto delle azioni amministrative svolte dalla A.P., e per fare ciò il SERVIZIO è affidato ad un appartenente al ruolo degli ispettori con funzioni di coordinatore così come previsto dall art. 33 nr,2 l d del D.P.R. nr. 82/99 titolato regolamento di servizio del Corpo di polizia penitenziaria. Pertanto questa O.S. conclude sul punto affermando che i poliziotti penitenziari in forza presso i nuclei locali traduzione e piantonamenti, gli unici dotati di uomini (scorte, capi scorta ed autisti) ed adeguate risorse (strumentali e strutturali) all uopo individuati per le specifiche funzioni inerenti il servizio di traduzioni e piantonamenti, siano da considerarsi come la condizione essenziale da cui non poter prescindere, pena la non fattibilità nella loro generalità, dei SERVIZI di traduzioni e piantonamenti, con i criteri stabiliti da modello organizzativo vigente. Presso la C.R. di S.Gimignano (SI) è istituito un nucleo interprovinciale traduzioni e piantonamenti la cui aliquota di personale, lo stesso sito immobiliare ed anche le risorse strumentali, sono di pertinenza della Direzione della Casa Circondariale ed in condizioni di promiscuità con la stessa sezione detentiva dei detenuti semiliberi. 5

8 La questione che il SAPPe intende risolvere e quella che vede presso la C.R. di S.Gimignano (SI) un intera categoria di poliziotti penitenziari aventi diritto, privata della corretta remunerazione prevista, sulla sorta di una erronea interpretazione delle clausole contrattuali vigenti. Con l emissione della lettera Circolare nr. GDAP del 13/12/2007 a firma del Direttore Generale dell ufficio della Direzione Generale del Personale e della Formazione Ufficio II Sezione II- Dr. Massimo De Pascalis, tutto il personale in forza ai nuclei traduzioni e piantonamenti che espletano attività concernenti il servizio di traduzione e piantonamento con il personale e le risorse all uopo assegnate, ha diritto all indennità di servizio di cui si tratta così come riportato al nr. 8 del capitolo relativo al campo di applicazione della citata circolare che appunto, tra gli aventi diritto, annovera i servizi traduzione e piantonamento dei detenuti e degli internati. Le motivazioni del perché debbano essere annoverati tutti gli appartenenti ai nuclei di cui sopra, e quindi anche quello di cui trattiamo con la presente nota sindacale, sono state ampiamente illustrate nei passaggi precedenti. Non trova ragione di esistere secondo il SAPPe la negazione di tale diritto soggettivo a tutto il personale del nucleo interprovinciale di S.Gimignano (SI) ed insistiamo ancora con la presente affinché il Dirigente l Istituto penitenziario, Dr. Vincenzo TEDESCHI, assuma nell ambito delle proprie funzioni le opportune iniziative. Altra questione che questa O.S. intende risolvere è quella relativa alla negazione del diritto soggettivo di cui all oggetto operata ai danni di tutto il personale del locale spaccio agenti che, è bene ricordarlo in alcuni frangenti del turno di servizio, assume in toto la responsabilità della vigilanza di un detenuto lavorante presso i propri locali ed all occorrenza si dedica anche all ulteriore vigilanza dei detenuti lavoranti che curano lo scarico e lo stoccaggio delle merci destinate al locale spaccio che di volta in volta vengono recapitate. A questa O.S. risulta stranamente che al solo responsabile dello spaccio sia elargita regolarmente, e non solo di recente, detta indennità e non anche ai restanti addetti che è bene evidenziarlo lavorano nello stesso identico posto di servizio con le stesse identiche mansioni operative! 6

9 Considerato che l ambito di applicazione tracciato dalla citata lettera circolare nr del 13/12/2007, in materia di corresponsione dell indennità di cui si tratta, sembra e senza timore di smentita (nr. 2 della L.C.) seguire il solco della adesione delle normative vigenti al Sistema Penitenziario tenuto conto della specificità della sua organizzazione anche di tipo strutturale; valutato che la stessa lettera circolare estende la sua efficacia a tutti gli altri ambienti che pur non essendo istituzionalmente destinati alla detenzione possono occasionalmente o provvisoriamente ospitare uno o più detenuti ( ammessi al regime di semilibertà o del lavoro all esterno ai sensi dell art. 21) In ragioni delle motivazioni esposte s invita la Direzione di San Gimignano di provvedere affinché siano messe quanto prima in pagamento le indennità accessorie agli aventi diritto in servizio rispettivamente presso il N.I.T.P. e lo spaccio agenti, quantificando l arretrato dalla data di entrata in vigore della più volte richiamata lettera circolare del 13/12/2007. In attesa di riscontri si coglie l occasione per porgere distinti saluti. 7

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