EDIFICIO: Residenza LEONARDO proprietà : DOMUSMETRA srl
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1 COMUNE DI VERONA PROVINCIA DI VERONA EDIFICIO RESIDENZIALE IN BIOEDILIZIA A BASSO CONSUMO ENERGETICO Piano di Lottizzazione loc. Bassone lotto B5 EDIFICIO: Residenza LEONARDO proprietà : DOMUSMETRA srl RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA maggio 2006
2 3. DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il progetto prevede la realizzazione di in un edificio plurifamiliare di sette appartamenti (tre alloggi al piano terra e quattro al primo piano). Il piano interrato, servito da una scala interna di collegamento comune ai piani superiori abitati, ospita una autorimessa con sette box auto e locali tecnici. Gli obbiettivi alla base del processo progettuale possono essere descritti sinteticamente nei seguenti punti: - Valorizzazione degli spazi esterni - Forma compatta dell edificio - Impiego di tecniche bioclimatiche per il controllo solare - Involucro efficiente - Guadagno solare attivo - Impiego tecnologie ad alto rendimento per riscaldamento Valorizzazione degli spazi esterni L obbiettivo principale è limitare al massimo lo spazio dedicato esclusivamente al percorso carrabile fuori terra ed ottenere il massimo di superficie verde possibile, offrendo spazi aperti di forma non residuale e utilizzabili per attività diverse (giardino, soggiorno all aperto, orto) alle singole unità abitative. Si specifica che la superficie scoperta sarà quasi totalmente sistemata a giardino (tranne che per l ingresso pedonale comune) e che negli spazi esterni privati sono previsti come unica superficie impermeabile brevi vialetti pedonali realizzati con grandi lastre di pietra appoggiate sul terreno su sottofondo in sabbia (sono stati considerati passaggi pavimentati impermeabili pur essendolo solo in minima parte).
3 PROGETTO EDIFICIO RESIDENZIALE IN BIOEDILIZIA Forma compatta dell edificio Sviluppo di una soluzione architettonica con volume compatto modellato su criteri bio-climatici, per garantire il miglior rapporto tra superficie e volume in funzione delle quantità di superficie esterne disperdenti. L obbiettivo è il contenimento delle dispersioni dovute alla forma senza però limitare tutte le caratteristiche spaziali delle singole unità abitative. Altro fine prioritario, sempre a livello di ricerca volumetrica, è quello di massimizzare l apporto energetico diretto del sole nei mesi invernali, che deve essere valutato prima di pensare all impiego di tecnologie innovative per lo sfruttamento solare attivo (pannelli solari e fotovoltaici). Impiego di tecniche bioclimatiche per il controllo solare passivo I diagrammi solari ci permettono di conoscere il percorso del sole (attraverso due angoli, l altezza sull orizzonte e l azimut) in tutte le ore dell anno. Possono essere rappresentati graficamente in due modi: sul piano orizzontale, come proiezione della volta celeste sul terreno o sul piano verticale come sviluppo cilindrico dell orizzonte, che risulta di più immediata lettura. Conoscendo questi dati possiamo provare a controllare geometricamente il soleggiamento invernale e l ombreggiamento estivo. (Si veda la Tavola B03) L area a disposizione è praticamente quasi pianeggiante, aperta completamente ad est e a sud, mentre ad ovest e a nord sorgeranno nuovi edifici, comunque di due o tre livelli fuori terra e in posizione tale da non limitare affatto l esposizione solare diretta. La morfologia dell'edificio vuole assicurare a tutti gli appartamenti una controllata illuminazione, rivolgendo gli spazi principali di soggiorno e di vita delle singole unità abitative verso la migliore esposizione possibile. 3
4 PROGETTO EDIFICIO RESIDENZIALE IN BIOEDILIZIA Il dimensionamento delle aperture è generoso per sfruttare gli apporti energetici gratuiti soprattutto nei mesi invernali, apporto irrinunciabile per poter realizzare degli edifici a basso consumo energetico. Inoltre si deve garantire un adeguato ombreggiamento estivo su tutte le superfici vetrate in modo da evitare problemi di surriscaldamento degli alloggi. In generale si consideri che: - ampi e generosi aggetti costituiti dalla copertura o dai balconi per i piani inferiori devono proteggere le grandi vetrate delle zone soggiorno e delle camere nel periodo estivo quando l altezza del sole supera i 65 zenitali; - nel periodo invernale i raggi solari che hanno bassa inclinazione, circa 20 devono penetrare all interno di ampie vetrate portando un contributo gratuito importante sia dal punto di vista energetico che da quello percettivosensoriale. - tutte le aperture finestrate devono comunque essere dotate di schermature esterne, in particolare ad est e ad ovest, in modo da poter intercettare in maniera personalizzata i raggi solari, sopratutto in primavera e in autunno, quando ci potrebbero essere rischi di eccessivo soleggiamento. Il controllo passivo dell esposizione solare è parte integrante del progetto ed è indispensabile nella definizione architettonica e formale dell edificio. Nella Tavola B03 abbiamo cercato di rappresentare il percorso solare in tutti gli appartamenti del piano terra, in due momenti cruciali, il 21 dicembre ed il 21 giugno, sia in pianta (per valutarne la direzione) che in sezione (per valutarne l inclinazione). 4
5 PROGETTO EDIFICIO RESIDENZIALE IN BIOEDILIZIA Nella Tavola B02 sono descritte compiutamente le due sezioni principali: Sezione verso sud E possibile un dimensionamento degli aggetti esterni per garantire illuminazione diretta in inverno in profondità negli ambienti e un sufficiente ombreggiamento estivo. La posizione e l'inclinazione dei pannelli solari è studiata in modo da garantire un adeguata esposizione sia in inverno che in estate. Sezione verso est e ovest Un corretto controllo della esposizione delle superfici vetrate nei prospetti est ed ovest non può essere garantito esclusivamente dagli aggetti esterni: per evitare periodi di eccessivo soleggiamento anche in periodi di mezza stagione dobbiamo fare ricorso a sistemi di frangisole orientabili meccanicamente. Involucro efficiente (forte coibentazione, vetrate termoisolanti, eliminazione ponti termici) Aver dedicato moltissima attenzione al rapporto con la luce dell edificio è stato un primo importante passo verso la realizzazione di un edificio a basso consumo; l altro aspetto da considerare, quello di un importante isolamento termico è stato risolto dal momento in cui si è deciso di realizzare la struttura fuori terra completamente in legno, coibentata con fibra di legno e rifinita ad intonaco o con doghe di larice non trattato (piano sottotetto). Infatti a parità di spessore con la parete tradizionale in muratura, la parete con struttura in legno coibentata garantisce prestazioni energetiche di gran lunga superiori. In questo caso non è stato neanche necessario sfruttare la L.R. 21 /96 nelle pareti esterne perchè già con una struttura di 30 cm si riesce 5
6 PROGETTO EDIFICIO RESIDENZIALE IN BIOEDILIZIA ad ottenere una trasmittanza pari ad una muratura in poroton di circa 1 metro. (Si veda Tavola B04) E stata posta particolare attenzione non solo al limitazione delle dispersioni termiche invernali ma anche all efficienza dell involucro in estate attraverso il controllo dello sfasamento, cioè del ritardo con cui l onda di calore attraversa la parete. Uno sfasamento superiore alle nove ore garantisce la possibilità di raffrescamento nelle ore notturne. In estrema sintesi l involucro è così costituito: Pareti: struttura in legno a telaio con fibra di legno (trasmittanza media U=0,18 W/mqK) (sfasamento ϕ = 16 ore) Copertura: struttura in legno lamellare per la parte curva e in abete massiccio per il solaio piano del tetto verde. Coibentazione in fibra di legno. (trasmittanza media U=0,21 W/mqK) (sfasamento ϕ = 12,9 ore) Superfici finestrate termoisolanti: serramenti con telaio in legno e doppio vetro camera con gas (U=1.1 W/mqK ) per un valore di trasmittanza complessivo di U=1.4 W/mqK. Con questo tipo di involucro sono quasi autonomamente eliminati i ponti termici tradizionali delle strutture miste in cls e mattoni. Si deve comunque fare molta attenzione alla scelta di eventuali cassonetti per avvolgibili e veneziane e al collegamento con balconi che possono creare, visto il notevole grado di isolamento importanti passaggi di calore. Guadagno solare attivo (tecnologia con pannelli solari per produzione acqua calda) 6
7 PROGETTO EDIFICIO RESIDENZIALE IN BIOEDILIZIA Un impianto a pannelli solari, principalmente per garantire l acqua calda, è installato nell edificio in due serie: sul fronte Sud e sulla copertura piana con accesso dalla soffitta; i primi in posizione verticale, completamente integrati al piano sottotetto della facciata, sono studiati per garantire il massimo rendimento nei mesi invernali quando i raggi sono bassi (intorno ai 20 ). I secondi sul tetto verde, posizionati ed inclinati in modo da non essere mai ombreggiati dalla struttura curva della copertura danno un rendimento ottimale in primavera ed in autunno. Si è evitata l inclinazione a 45/50 perché si rischierebbe il surriscaldamento dell impianto nei mesi estivi. (Si veda Tavola B02) Impiego tecnologie ad alto rendimento per riscaldamento. L impianto di riscaldamento dovrà essere preferibilmente di tipo centralizzato, con generatore di calore a condensazione alimentato a gas metano. La centrale termica potrà essere ubicata al piano interrato, in apposito vano tecnico. La distribuzione ai piani potrà avvenire tramite colonne montanti ubicate in appositi cavedi ispezionabili. E prevista una sottostazione all'entrata di ogni appartamento dotata di contabilizzatore della potenza istantanea e della sommatoria dell'energia consumata. Inoltre viste le caratteristiche geologiche dell area in cui sorgerà il nuovo edificio e la particolare efficienza dell involucro edilizio che richiede un bassissimo fabbisogno energetico si stanno valutando alcune soluzioni per l applicazione della geotermia, sia per un contributo al riscaldamento che al raffrescamento mediante sistemi di pareti radianti. 7
8 PROGETTO EDIFICIO RESIDENZIALE IN BIOEDILIZIA 4. MATERIALI DI PROGETTO Il piano interrato della nuova edificazione sarà realizzato con una struttura in cemento armato. Le pareti esterne interamente con struttura in legno sono rifinite esternamente con intonaco civile o doghe in legno di larice naturale non trattato. La copertura dell edificio è prevista con struttura lignea a travi di abete lamellare, coibentazione in fibra di legno e manto di copertura in zinco titanio opaco. La parte piana della copertura è sistemata con tetto verde piantumato a sedum, offre caratteristiche importanti sia di isolamento termico invernale che di sfasamento per il surriscaldamento estivo. Le modalità costruttive i valori di trasmittanza e di sfasamento di tutte le superfici opache esterne progettate sono descritte negli elaborati grafici di dettaglio (Tavola B04) Per quanto riguarda le superfici trasparenti si prevede di dotare l intero edificio di serramenti con telaio in legno e doppio vetro camera con gas (U=1.1 W/mqK ) per un valore di trasmittanza complessivo di U=1.4 W/mqK. I solai interpiano sono costituita da travi in larice massiccio, massa in graniglia di marmo, pannelli anticalpestio in fibra di legno e massetto radiante per riscaldamento a pavimento. I frangisole ed i balconi saranno realizzati in acciaio zincato e legno di larice non trattato come decritti nella Tavola B05. 8
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