Globalizzazione economica

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1 Globalizzazione economica Docente: Antonio Forte Lezione 06 La crisi dello SME-Sistema Monetario Europeo (capitolo 2) La crisi messicana (capitolo 2)

2 La crisi dello SME - 1 La caduta degli accordi di Bretton Woods ad opera degli USA nel 1971 fece aumentare la volatilità dei cambi (Gold Exchange Standard). In Europa nel 1979 si diede avvio allo SME, accordo multilaterale sui cambi di 11 Paesi. Il centro del meccanismo era l ECU (European Currency Unit), moneta virtuale di riferimento ottenuta come somma ponderata delle altre monete. Sistema di cambi fissi, con fasce di oscillazione. La crisi dello SME - 2 Si stabiliva una valore medio del cambio delle singole monete nei confronti dell ECU e una banda di oscillazione intorno a questo valore (del 2%, 6% per Spagna e Portogallo) Le banche centrali dei Paesi facenti parte dello SME si obbligavano reciprocamente ad intervenire quando le monete toccavano gli estremi del serpente. Es: se Lira si apprezzava troppo contro il Franco, la Banca d Italia e la Banca di Francia compravano Franchi contro Lire.

3 La crisi dello SME - 3 Poiché l ECU era una valuta virtuale, fu il Marco nella realtà a prenderne il posto e a divenire l ancora del sistema, la moneta di riferimento. Gli scostamenti rispetto al Marco indicavano apprezzamenti e deprezzamenti. La crisi dello SME - 4 Perché lo SME? Garantire stabilità monetaria (bassa inflazione poiché tutte le monete erano ancorate al Marco e la Germania è storicamente un Paese contro l inflazione) Eliminare barriere commerciali e sui movimenti di capitale Migliorare la PAC grazie ad una maggior stabilità dei prezzi agricoli, non più soggetti ai cambi Cominciare a costruire una unione monetaria e raccordare al meglio le politiche monetarie.

4 La crisi dello SME - 5 I mutamenti sempre più veloci a livello politico e di regolamentazione iniziano a minare la stabilità dello SME negli anno 90 Caduta URSS Mercati finanziari deregolamentati Più movimenti di capitale Caduta del Muro di Berlino La caduta del Muro avvia la crisi a causa del restringimento della politica monetaria per fini anti-inflazionistici operata dalla Bundesbank(spese riunificazione>inflazione) La crisi dello SME - 6 Per mantenere i cambi stabili le altre BC avrebbero dovuto seguire la politica monetaria della Bundesbank. Ma mentre in Germania vi era crescita di spesa pubblica e aumento della domanda, negli altri Paesi non era in corso un ciclo economico fortemente espansivo e la disoccupazione era in crescita. Non si può attuare una politica monetaria restrittiva se l economia stenta, si aggraverebbe la situazione.

5 La crisi dello SME - 7 Al contempo: Il Dollaro si svaluta contro il Marco, e quindi nei confronti di tutte le valute dello SME, peggiorando la competitività delle merci europee e rallentando ulteriormente il ciclo economico dei Paesi aderenti allo SME In Danimarca un referendum boccia il Trattato di Maastricht. La situazione diviene esplosiva e nel settembre 1992 parte l attacco speculativo contro le monete più deboli dello SME. La crisi dello SME - 8 La prima valuta colpita fu la Sterlina. La Bank of England tentò una strenua difesa incrementando i tassi e utilizzando le riserve, ma alla fine si arrese e la Sterlina abbandonò lo SME. Altri attacchi contro Italia, Spagna e Portogallo. L Italia si arrese quando arrivò la comunicazione che la Bundesbank non era più disposta a cooperare per difendere la Lira.

6 La crisi dello SME La crisi dello SME - 9 L ultimo Paese a finire sotto attacco fu la Francia. La BC incrementò i tassi, l economia rallentò, la BC utilizzò molte risorse a difesa del Franco. Nell estate 1993 anche la Francia decise di abbandonare la banda stretta di oscillazione per passare al +/- 15%.

7 La crisi dello SME - 10 Crisi SME rientra nelle crisi di prima e seconda generazione. 1) Politiche economiche espansive generano un deficit delle partite correnti che a lungo andare diviene insostenibile perché richiede un continuo afflusso di capitale dall estero. Se il cambio fisso diviene traballante i flussi di capitale si interrompono per mancanza di fiducia. La crisi dello SME - 11 Crisi SME rientra nelle crisi di prima e seconda generazione. 2) Nel secondo caso è l afflusso di capitali a generare il deficit di current account. Quando il flusso di capitali si arresta il deficit commerciale deve essere eliminato immediatamente riducendo i prezzi (metodo più veloce è la svalutazione)

8 La crisi dello SME - 12 Nel caso dello SME c è stato un disallineamento tra ciò che dovevano fare le BC dei Paesi periferici (aumentare i tassi di int.) e ciò che richiedeva la situazione economica di quei Paesi (ridurre i tassi di int.) La speculazione non ha creato lo squilibrio, ma ha giocato contro la situazione rendendo palese il problema di fondo: mancata coerenza tra politiche monetarie e dei cambi, mancato coordinamento tra BC, vincolo non indissolubile tra i partecipanti. La crisi del Messico - 1 Messico dal 1945 diversi tentativi di fissare il tasso di cambio, tutti naufragati. Espansione, inflazione, deficit partite correnti>svalutazione, deflusso capitali e crisi economica Nel 1994 il Messico subisce una nuova grave crisi economica nonostante avesse negli anni precedenti: Ridotto il debito Privatizzato aziende Firmato accordo di libero scambio con USA e Canada (NAFTA-NorthAmericanFreeTradeAgreement)

9 La crisi del Messico - 2 L unico problema era l inflazione. Capitali provenienti dall estero stimolano la crescita economica in un periodo di stabilità e fiducia, ma il tasso di cambio reale si apprezza troppo portando ad uno sbilanciamento nei conti con l estero. Il problema risiede non nella ampiezza di questo sbilanciamento, ma nel modo in cui viene finanziato. Tasso di cambio fisso contro il Dollaro. La crisi del Messico - 3 I flussi di capitale provenienti dall estero sono caratterizzati da scarsa stabilità. Infatti: 25% per investimenti produttivi a lungo termine; 75% per investimenti finanziari a breve termine: 25% azioni 50% titoli di stato e obbligazioni bancarie Le obbligazioni detenute dagli stranieri superano di 4 volte le riserve della BC. Pericolo che l economia nazionale non regga ad una fuga di capitali

10 La crisi del Messico - 4 Data questa situazione è semplice attendersi una crisi modello di seconda generazione. I fondamentali economici sono solidi, ma la situazione mette a rischio la fiducia che il Paese possa far fronte alle obbligazioni, gli investitori per sicurezza iniziano a ritirare capitali e a non rinnovare il debito in scadenza, il Governo diventa insolvente. Crisi che si autoavvera. Nel caso messicano la crisi, però, fu particolarmente dura. La crisi del Messico - 5 Prima della crisi il Messico liberalizza il mercato dei capitali e quello finanziario. Le banche sfruttano i capitali in entrata per finanziare l economia. Il credito cresce vertiginosamente. Si finanziano imprese e progetti di scarsa qualità anche perché le banche non sono capaci di selezionare la clientela dopo molti anni di forte controllo pubblico. Organi di vigilanza non preparati e non veloci quanto l innovazione finanziaria.

11 La crisi del Messico - 6 Tra 1990 e 1995 le sofferenze bancarie salgono dal 5 al 15% degli impieghi. Sintomo di scarsa attenzione ex ante. La crisi si scatena quando La Fed incrementa i tassi per rispondere a spinte inflazionistiche negli USA (la BC messicana avrebbe dovuto fare lo stesso) Viene assassinato un candidato presidente e si diffonde il caos politico. Il governo è indotto ad emettere titoli in dollari al posto di titoli in valuta domestica per rassicurare gli investitori. La crisi del Messico - 7 Quando i timori si diffondono e i capitali iniziano a fuggire, le autorità messicane decidono di difendere il Peso non con un aumento dei tassi di interesse, per paura di mettere in difficoltà le banche (tassi più alti, più sofferenze), ma con l utilizzo delle riserve della BC che nel 1994 si riducono da 30 a 5 miliardi. Riserve scarseggiano, si decide di svalutare del 15% il peso. Svalutazione ritenuta inadeguata, troppo poco il 15% data la situazione.

12 La crisi del Messico - 8 Gli investitori si aspettano una ulteriore svalutazione e, quindi, anticipano tale mossa iniziando a vendere pesos contro dollari. Ciò riduce ulteriormente le riserve della BC. Il Governo abbandona il cambio fisso e si passa ai cambi liberi. Il peso crolla!! Da 3,3 pesos per $ a 7! L inflazione cresce! La crisi del Messico

13 La crisi del Messico - 9 Per placare inflazione e deprezzamento della valuta la BC aumenta i tassi a livelli altissimi! Famiglie e imprese in difficoltà per i tassi alti. I debiti in valuta estera diventano sempre più onerosi per le imprese, mentre l attivo in valuta locale non muta di valore. Le banche vedono aumentare di valore il peso della esposizione in dollari. Il mercato azionario perde il 40% (meno dividendi, meno fiducia,meno ricchezza) La crisi del Messico - 10 Difficile in tale contesto distinguere debitori buoni da quelli pericolosi. Le sofferenze crescono. Le banche tagliano il credito per proteggersi. Le banche soffrono per la crisi dei prenditori. Lo stato interviene per garantire i depositi. Stati Uniti e Canada prestano soccorso con un prestito di 52 miliardi. Nel 1995, nonostante svalutazione e interventi di sostegno il Pil crolla del 7%. Si riprenderà l anno seguente.

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