Politica Agricola comune ( )

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1 Politica Agricola comune ( ) Obiettivo La politica agricola comune (PAC) è progettata per offrire una struttura moderna, sostenibile ed efficiente al settore agricolo in Europa. Essa mira a promuovere la competitività del settore, al fine di garantire un approvvigionamento alimentare adeguato e sicuro e di preservare l ambiente e il paesaggio, fornendo alla popolazione agricola un livello di vita equa. Ai sensi dell art. 39 del Trattato sul funzionamento dell Unione europea, la PAC è una vera politica europea. Invece di lavorare con 28 politiche agricole separate e bilanci diversi, gli Stati membri uniscono le risorse per attuare una politica europea unica con un unico bilancio europeo. La riforma della PAC intende promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, promuovendo l efficienza delle risorse, al fine di mantenere la base di produzione di alimenti, mangimi e delle energie rinnovabili in tutta l Unione europea; favorire azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, per proteggere gli ecosistemi e la biodiversità e la diversificazione a sostegno delle attività economiche nelle zone rurali, al fine di promuovere uno sviluppo territoriale equilibrato in tutta l Europa. La prossima Politica Agricola Comune per il periodo renderà i pagamenti diretti agli agricoltori più equi e verdi, rafforzerà la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare e sarà più efficace e trasparente. La nuova riforma mantiene l attuale struttura a due pilastri: - il primo pilastro continuerà a fornire sostegno diretto agli agricoltori e a sostenere le misure di mercato. Supporto diretto e misure di mercato sono finanziati interamente dal bilancio dell UE, in modo da garantire l applicazione di una politica comune in tutto il mercato unico e per consentire un sistema integrato di gestione e di controllo. - il secondo pilastro della PAC continuerà a fornire beni pubblici ambientali specifici, per migliorare la competitività dei settori agricolo e forestale e promuovere la diversificazione delle attività economiche e la qualità della vita nelle zone rurali. Gli stati membri hanno la flessibilità nella progettazione delle misure, in base alle esigenze specifiche nazionali e regionali, ma che riflettano le priorità dell Unione europea. Le misure previste dal secondo pilastro sono cofinanziate dagli Stati membri, che contribuiscono a garantire che gli obiettivi fondamentali siano raggiunti e a rafforzare l effetto leva della politica di sviluppo rurale. Attraverso gli alti tassi di cofinanziamento per le regioni più povere dell Unione europea. Questo pilastro contribuisce anche agli obiettivi di coesione dell UE. Fasi del negoziato della riforma e punti principali Ci sono state due fasi nel negoziato della riforma, la prima si è conclusa lo scorso 26 giugno e ha riguardato tutti i temi principali della PAC, l'altra il 24 settembre e ha risolto gli ultimi temi rimasti in sospeso poiché legati al negoziato sul QFP. I punti principali dell'accordo del 24 settembre: - Degressività e tetto ai pagamenti diretti: gli aiuti degli agricoltori sopra i euro, esclusa la parte relativa al greening, saranno ridotti fino al 5%. I costi salariali potranno essere dedotti prima dell'applicazione della decurtazione. La misura non sarà obbligatoria per gli Stati membri che stanziano meno del 5% della propria dotazione nazionale alla redistribuzione dei pagamenti per i primi ettari. I fondi non assegnati

2 rimarranno nel paese o regione di riferimento e saranno trasferiti allo sviluppo rurale senza richiesta di co-finanziamento. - Trasferimento tra due pilastri: gli Stati membri potranno trasferire fino a un massimo del 15% dell'ammontare destinato ai pagamenti diretti (primo pilastro) allo sviluppo rurale (secondo pilastro) senza obblighi di co-finanziamento. Potranno inoltre decidere di trasferire un massimo del 15% dal secondo pilastro al primo (fino al 25% per i paesi in cui il sostegno è inferiore alla media europea). - Tassi di co-finanziamento per lo sviluppo rurale: sarà destinato fino a un massimo dell'85% di aiuti alle aree svantaggiate e ultraperiferiche e alle isole minori del mar Egeo, dal 63% al 75% alle aree in transizione e il 53% alle altre. Il co-finanziamento comunitario potrà aumentare per misure di sostegno come il trasferimento di conoscenza, la promozione della cooperazione, la creazione di organizzazioni di produttori, il sostegno alle start-up di giovani agricoltori, l'adesione a progetti comunitari, la spesa dedicata all'ambiente e al cambiamento climatico. - Stanziamenti per gli Stati membri nel secondo pilastro: sono inclusi nel regolamento di base, ma potranno essere rettificati, come da richiesta del Parlamento europeo, da un atto delegato della Commissione, se tecnicamente necessario, o da un atto legislativo. I punti principali dell'accordo del 26 giugno: Pagamenti diretti Il sistema dei pagamenti diretti si allontanerà gradualmente dal regime dei premi storici. Questa transizione avrà come obiettivo la convergenza dei pagamenti tra Stati membri e all'interno di ciascuno Stato membro. Tutti i pagamenti continueranno ad essere subordinati al rispetto di determinate regole, anche ambientali. Regime dei pagamenti di base. Gli Stati membri potranno destinare il 70% della dotazione nazionale ai pagamenti diretti per il nuovo regime di base. Il regime del pagamento unico per superficie (SAPS), più semplice perché sulla base di un tasso fisso, sarà esteso fino al 2020 (i nuovi Stati membri lo applicheranno da subito). Convergenza interna. Gli Stati membri che stanziano ancora fondi sulla base dei premi storici dovranno avvicinarsi a livelli più simili di pagamento che prevedano l assegnazione di fondi per ettaro. Tuttavia, le modifiche apportate durante il negoziato alla proposta originaria del 2011 hanno consentito di: lasciare maggiore flessibilità agli Stati membri nel gestire il passaggio dai premi storici a quelli regionalizzati (flat rate); limitare gli impatti sui premi storici, consentendo allo Stato membro di ridurre le perdite dei singoli al massimo al 30% dei riferimenti storici; favorire una redistribuzione delle risorse in particolare sui cosiddetti primi ettari (i primi 30) al fine di perseguire un reale effetto perequativo evitando impatti radicali sulla sostenibilità economica di alcuni importanti sistemi territoriali; fissare, se opportuno, un pagamento massimo per ettaro, al fine di eliminare le distorsioni e contribuire ulteriormente alla redistribuzione delle risorse. Il nuovo sistema potrà, così, consentire di accedere ai pagamenti anche alle superfici ad oggi escluse, senza impatti pregiudizievoli per gli attuali operatori. Giovani agricoltori. L accordo conferma l obbligatorietà del regime e include un aumento delle risorse per il contributo destinato ai giovani agricoltori (sotto i 40 anni) per i primi cinque anni di attività. Piccoli agricoltori. Si tratta di uno schema facoltativo che prevede che lascia a ogni agricoltore la possibilità di aderire al regime dei piccoli agricoltori e ricevere un pagamento annuale stabilito dallo Stato membro tra 500 e Gli agricoltori, nell'ambito di questo sistema, saranno esonerati dalle nuove regole d inverdimento (greening). Il costo totale del regime per i piccoli agricoltori non potrà rappresentare più del 10% della dotazione nazionale.

3 Sostegno accoppiato. Al fine di mitigare eventuali effetti indesiderati legati alla convergenza interna per settori specifici di alcune regioni, gli Stati membri potranno decidere di concedere una quantità limitata di pagamenti "accoppiati", ovvero legati alla produzione. Le risorse destinate a tale misura potranno essere al massimo uguali al 13% della dotazione nazionale dei pagamenti diretti con la possibilità di un ulteriore incremento del 2% da destinare alle colture proteiche. Aree con vincoli naturali o svantaggiate. Gli Stati membri (o le regioni) potranno scegliere di concedere un pagamento supplementare alle zone con vincoli naturali (definite tali ai sensi delle norme per lo sviluppo rurale) ad un livello equivalente massimo del 5% della dotazione nazionale. Questa pratica è opzionale. Greening. In aggiunta al pagamento di base, ogni azienda riceverà un pagamento per ettaro, in cambio del rispetto di pratiche agricole che vanno a beneficio del clima e dell'ambiente. Gli Stati membri dovranno destinare il 30% della loro dotazione nazionale per il pagamento di queste misure. Le misure di base stabilite sono tre: mantenimento dei pascoli permanenti, diversificazione delle colture (su superfici maggiori di 10 ettari, gli agricoltori dovranno coltivare almeno due colture e almeno tre sopra i 30 ettari; la coltura principale potrà occupare fino a un massimo del 75% del terreno e le due principali almeno il 95%), il mantenimento di un'area di interesse ecologico di almeno il 5% della superficie coltivate a seminativi (tale soglia sarà aumentata fino al 7% dal 2019 e in seguito alla presentazione di una proposta legislativa da parte della Commissione UE ). Da tale opzione saranno esonerate le aziende con superficie inferiore ai 15 ha, tutte le colture arboree (ulivi, vigneti, frutteti), i prati permanenti e le colture sommerse (come ad esempio il riso). Equivalenza greening. L accordo prevede l introduzione del principio di equivalenza tra pratiche verdi e alcune misure agroambientali, evitando così di penalizzare chi già rispetta requisiti di sostenibilità ambientale, ma allo stesso tempo evitando il caso del doppio pagamento. Agricoltori attivi. Le modifiche introdotte durante il negoziato consentono agli Stati Membri di definire i parametri più appropriati d individuazione dei beneficiari, con l obbligo di escludere una lista di soggetti giuridici (black list) che non svolgono attività agricola se non in modo marginale diretti (aeroporti, ferrovie, compagnie di distribuzione dell'acqua, società immobiliari e sportive, strutture per il tempo libero). Questo elenco sarà obbligatorio per gli Stati membri che avranno la facoltà di integrare la lista. Organizzazione Comune dei Mercati Olio d oliva. I nuovi aiuti saranno distribuiti e utilizzati secondo il "modello ortofrutticolo". I programmi triennali saranno gestiti dalle organizzazioni di produttori e dall'interprofessione. Inoltre, così come per i programmi del settore ortofrutta, sono incluse nuove e più ambiziose attività e obiettivi. Ortofrutta. L accordo include nuove e più ambiziose attività e obiettivi nei programmi operativi. Al tempo stesso, il ruolo delle associazioni di organizzazioni di produttori (AOP) si consolida e rafforza. Le AOP potranno gestire fondi di esercizio, attuare e presentare programmi operativi. Sempre per le AOP, inoltre, s'introduce la possibilità di portare l'aiuto finanziario dell'unione fino al 4,75% del valore della produzione commercializzata (nell ambito del raggiungimento dell'obiettivo di prevenzione e gestione delle crisi). Vino. Stop alla liberalizzazione selvaggia. Pur concludendosi il sistema dei diritti di impianto nel 2015, viene introdotto un nuovo sistema di autorizzazioni a partire dal 2016 e fino al Gli Stati membri che si avvalgono del sistema dei diritti d impianto

4 hanno facoltà di decidere se passare al nuovo sistema entro il Nell ambito dei programmi di sostegno trovano spazio nuove misure come quella relativa all innovazione e quella relativa alla promozione rivolta al mercato interno (limitatamente all informazione sull uso consapevole di vino e sul sistema europeo delle denominazioni di origine e indicazioni geografiche). Latte. Confermata la fine del sistema delle quote produttive nel 2015 e le regole contrattuali recentemente approvate nel pacchetto latte. Un recital al regolamento introduce il percorso del periodo post-quote. Cereali. Il grano duro è stato reinserito tra i prodotti beneficiari dell intervento pubblico. Prosciutti di qualità. Dopo il successo del pacchetto latte, anche i prosciutti Dop e Igp potranno beneficiare dell importante strumento di gestione e programmazione dell offerta produttiva. Gestione delle crisi e perturbazione del mercato. E stata introdotta una nuova clausola di salvaguardia per consentire l adozione di misure di emergenza e rispondere alle perturbazioni di mercato. In caso di gravi crisi di mercato, le organizzazioni di produttori o organizzazioni interprofessionali, in cambio di garanzie specifiche, potranno prendere misure temporanee (ritiro dal mercato o deposito da parte di operatori privati, per esempio) per stabilizzare il proprio settore di riferimento. Frutta e latte nelle scuole. I programmi a favore del consumo di frutta e latte nelle scuole saranno confermati e resi maggiormente omogenei sia nelle attività sia negli obiettivi. Il bilancio annuale assegnato al programma frutta nelle scuole aumenterà da 90 a 150 milioni di euro l'anno. OP, AOP, interprofessione. Al fine di rafforzare la posizione negoziale degli agricoltori all'interno della catena agroalimentare, l accordo introduce il rafforzamento del ruolo, con maggiori certezze di funzionamento e una maggiore efficacia dei tre modelli organizzativi. Contrattualizzazione. Prendendo spunto dalle regole introdotte nel settore lattiero ( pacchetto latte ), gli agricoltori avranno la possibilità di negoziare collettivamente i contratti per la fornitura di olio d'oliva e carne di manzo, cereali ed altre colture, a determinate condizioni e garanzie. Sviluppo rurale Sul dossier relativo allo sviluppo rurale sono state concordate sei priorità: supporto per il trasferimento delle conoscenze e dell'innovazione; incentivi alla competitività di tutti i tipi di agricoltura e di gestione forestale sostenibile; promozione dell'organizzazione e della gestione del rischio nella catena alimentare; protezione e rafforzamento degli ecosistemi; promozione di un utilizzo efficiente delle risorse e passaggio a un'economia a bassa emissione di carbonio; inclusione sociale, riduzione della povertà e sviluppo economico nelle zone rurali. Almeno il 30% dei fondi comunitari dovranno essere destinati a misure di protezione ambientale (acqua, suolo, biodiversità, ma anche la produzione biologica, silvicoltura e aree svantaggiate) e a misure per contrastare il cambiamento climatico. Misure cofinanziate dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) dovranno riguardare: innovazione, servizi di consulenza agricola, ristrutturare e ammodernamento delle aziende agricole, giovani agricoltori (fino a di sovvenzioni per attività di start-up); piccole aziende agricole (aiuti all'avviamento per un massimo di ); strumenti di gestione del rischio, supporto per creare associazioni di produttori e organizzazioni, pagamenti a favore di misure agroambientali o climatiche, agricoltura biologica, silvicoltura, zone montane (l aiuto è aumentato da 250 a 450 per ettaro), supporto per la cooperazione ambientale,

5 commerciale e tecnologica; attività non agricole (sussidi per la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese), servizi di base e rinnovamento dei villaggi. Aree con limitazioni specifiche: la nuova definizione di aree con limitazioni naturali sulla base di otto parametri biofisici (qualità del suolo, del clima, pendenza, ecc) è stata rinviata al 2018, con un margine del 10% per gli Stati membri. Compagnie di assicurazione e fondi di mutualizzazione per la gestione del rischio: i produttori che vorranno proteggersi da fluttuazioni del mercato potranno avvalersi di un aiuto per istituire fondi mutualistici. Sono inoltre previsti un servizio di consulenza in materia di sviluppo economico per i piccoli agricoltori (pagamento annuale da 500 a 1250) e sussidi di ristrutturazione per le regioni con molte piccole aziende agricole. Finanziamento e gestione della PAC Eco-condizionalità. Gli obblighi attuali rimangono in vigore, ma le direttive quadro sulle acque e sull'uso sostenibile dei pesticidi saranno incorporate nel sistema una volta che saranno state correttamente applicate da tutti gli Stati membri e che gli obblighi degli agricoltori saranno chiaramente definiti. Servizio di consulenza agricola. Inclusione delle direttive quadro sulle acque e sull'uso sostenibile dei pesticidi tra gli elementi obbligatori della consulenza agli agricoltori. Armonizzazione delle date di pagamento. Dal 2018 in poi i pagamenti diretti saranno corrisposti ai primi di dicembre, con la possibilità di concedere un anticipo del 50% a partire dal 16 ottobre. Per il secondo pilastro non è stata stabilita nessuna data, ma tutti i pagamenti dovranno essere effettuati entro il 30 giugno dell'anno successivo. Numero di agenzie di pagamento. Il numero delle agenzie di pagamento in ciascuno Stato membro può essere mantenuto al livello attuale, ma non dovrà aumentare. La dotazione finanziaria La dotazione finanziaria del programma "PAC" è di milioni di euro (a prezzi del 2011) per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2014 e il 31 dicembre Specifica per anno delle cifre stanziate milioni di euro milioni di euro milioni di euro milioni di euro milioni di euro milioni di euro milioni di euro

6 Attori coinvolti i principali Stati membri dell Ue; la Commissione europea (sia nel suo insieme che in riferimento al Commissario agricolo e alla Direzione generale agricoltura); il Parlamento europeo (in particolare le Commissioni Agricoltura e Bilancio); il COPA-Cogeca e le organizzazioni professionali; la Comunità scientifica e accademica degli studiosi.

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