I pilastri della Riforma e l inquadramento del problema. Gemma Lacaita Direttore Socio Sanitario ASST Fatebenefratelli Sacco

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1 I pilastri della Riforma e l inquadramento del problema Gemma Lacaita Direttore Socio Sanitario ASST Fatebenefratelli Sacco

2 Contesto normativo: qualche spunto DGR del 4 agosto 2015, n. X/ sub allegato Vaccinazioni che ha aggiornato l offerta vaccinale ai soggetti selezionati sulla base di status/patologie L.R. n.23 del 11 agosto 2015 «Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo»: prevede la costituzione di nuovi soggetti giuridici ATS e ASST DGR n. X/5954 del 5 dicembre 2016«Determinazioni in ordine alla gestione del servizio sociosanitario per l esercizio 2017» (regole di sistema 2017) Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) che specifica l offerta vaccinale dei soggetti a rischio

3 La l.r. n. 23/2015 definisce principi e percorsi che orientano l erogazione delle funzioni di sistema non più solo alla cura, ma al prendersi cura della persona e della sua famiglia. Ospedale Rete Sanitaria Rete Socio Sanitaria Territorio

4 Le vaccinazioni nella L.R. 23/2015 Passaggio dell'attività erogativa relativa alle vaccinazioni dalle ATS alle ASST Le ATS mantengono il governo delle vaccinazioni e verificano il rispetto delle coperture nel territorio di competenza

5 Ddg 28/4/2016 Organizzazione dell offerta vaccinale alla luce della L.R. 23/2015 Decreto del DG Welfare che individua i ruoli di ATS e di ASST nelle diverse fasi del percorso vaccinale, le azioni e i conseguenti output, definendone le responsabilità. Specifica inoltre che alle ASST non è riconosciuta una dimensione territoriale di riferimento, che in coerenza con la L.R.23 è di competenza di ATS. Sarà utilizzato lo strumento dei contratti annuali tra ATS ed ASST per la definizione dei volumi e criteri per la presa in carico da parte di ASST dei soggetti da vaccinare. Per la città Metropolitana di Milano, in particolare, lo strumento contrattuale definirà i livelli di flessibilità e compensazione tra ASST per una maggior efficienza dell offerta.

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7 L offerta delle vaccinazioni per i soggetti a rischio può avvenire nell ambito di un ambulatorio dedicato, nel percorso di presa in carico o durante il ricovero nell ambito di tutte le strutture del SSR e nel rispetto degli indirizzi e delle regole della DG Welfare

8 Le specificità di Milano Milano è una città «complessa» (notevole movimento delle persone all interno della città e dall hinterland) Offerta delle vaccinazioni è OMOGENEA il cittadino afferisce al Centro Vaccinale della zona di residenza ma può scegliere di vaccinarsi in altra zona Procedure condivise e uniformi Anagrafe vaccinale unica La risposta al cittadino è unitaria, nei modi e nei contenuti Valore da mantenere

9 il «Progetto Milano» istituzione dell Advisory Board sociosanitario della Città di Milano composto dai Direttori Socio Sanitari delle ASST e dell ATS e i Direttori Sanitari delle Fondazioni IRCCS, con il compito di consentire una regia coordinata che integri la capacità di risposta ai bisogni con l offerta socio sanitaria affidamento del governo di ogni singola funzione ad una specifica ASST

10 ASST Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda ASST Fatebenefratelli Sacco ASST Santi Paolo e Carlo

11 Valutazione multidimensionale territoriale ai fini dell'accesso all'adi e alle "misure" Protesica - integrativa farmaceutica Scelta/revoca attività amministrative ASST Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda Attività consultoriali Vaccinazioni ASST Fatebenefratelli Sacco Prestazioni erogate nell area delle dipendenze Medicina legale ASST Santi Paolo e Carlo

12 Valutazione multidimensionale territoriale ai fini dell'accesso all'adi e alle "misure" Protesica - integrativa farmaceutica Scelta/revoca attività amministrative ASST Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda Attività consultoriali Vaccinazioni ASST Fatebenefratelli Sacco Prestazioni erogate nell area delle dipendenze Medicina legale ASST Santi Paolo e Carlo

13 PROGETTO MILANO: competenza da ATS ad ASST

14 Modello «Milano» per l offerta vaccinale

15 Quali condizioni pongono alcuni soggetti a rischio? attività lavorativa (es. personale sanitario) status (comportamenti, contatti di soggetti a rischio o malati, ) patologia età (antinfluenzale)

16 Quali condizioni pongono alcuni soggetti a rischio? attività lavorativa (es. personale sanitario) status (comportamenti, contatti di soggetti a rischio o malati, ) patologia età (antinfluenzale)

17 Soggetti a rischio per patologia: qualche esempio Deficit immunologici Candidati a trapianto di organo (varicella, meningococco, pneumococco, HIB) Asplenia (meningococco, pneumococco, HIB) Immunodeficienza compresa HIV + (meningococco, pneumococco, HIB) Difetti congeniti complemento (meningococco) Difetti toll like recptors tipo 4, difetti properdina (meningococco) Patologie ematologiche Talassemia e anemia falciforme (meningococco, pneumococco) Politrasfusi, emofilici, fattori coagulazione (epatite A e B) Patologie oncologiche Tumori (pneumococco) Leucemia linfatica acuta in remissione / Trapianto di midollo (varicella) Patologie croniche Cardiopatie e Broncopatie (pneumococco) Nefropatie con IRC (meningococco, pneumococco, varicella) Epatopatie (epatite A e B) Diabete (tipo 1: meningococco, pneumococco; tipo 2: pneumococco)

18 Un caso emblematico di grande attualità vaccinazione antimeningococcica Offerta della vaccinazione ai soggetti affetti dalle seguenti patologie (da DGR del 4 agosto 2015, n. X/3993 ): immunodeficienze congenite (es. deficit di complemento e properdina) e acquisite (compreso HIV ed asplenia anatomica e funzionale, compresa quella da emoglobinopatie) trapianto di midollo osseo talassemia e anemia falciforme diabete mellito tipo 1 insufficienza renale con creatinina clearance <30 ml/min malattie epatiche croniche gravi perdita di liquido cerebrospinale Portatori di impianto cocleare

19 Perché è difficile vaccinare i soggetti a rischio per patologia? E difficile identificarli Rispondono poco alle chiamate attive A volte si genera confusione sul «chi fa cosa» (Prevenzione territoriale, MMG/PDF, Ospedali?) Scarso coinvolgimento degli specialisti

20 Perché è difficile vaccinare i soggetti a rischio per patologia? E difficile identificarli Rispondono poco alle chiamate attive A volte si genera confusione sul «chi fa cosa» (Prevenzione territoriale, MMG/PDF, Ospedali?) Scarso coinvolgimento degli specialisti

21 Soggetti no esenzione ma conosciuti Soggetti no esenzione e non conosciuti Soggetti con esenzione Soggetti a rischio per patologia

22 Come identificarli? collaborazione con PdF/MMG e specialisti Soggetti no esenzione ma conosciuti Soggetti no esenzione e non conosciuti Soggetti con esenzione Chiamata attiva (elenchi per codici esenzione Soggetti a rischio per patologia

23 L evoluzione del Sistema Sanitario Regionale come occasione di incontro e confronto tra Professionalità diverse con Stessi obiettivi

24 Soggetto a rischio: grande sfida Individuazione dei soggetti a rischio Protocolli di immunizzazione condivisi Vaccinazione presso lo specialista Inserimento dei vaccini nei PDT

25 Grazie