Conferenza territoriale per la salute mentale
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- Raffaello Ferrari
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1 Conferenza territoriale per la salute mentale Lecco, LA RESIDENZIALITA LEGGERA IN LOMBARDIA Giorgio Cerati
2 Residenzialità psichiatrica: i punti critici Disomogeneità della presenza delle SR e dei posti letto nel territorio regionale Prevalenza di posti letto di alta assistenza Tendenza ad un utilizzo dei posti letto a livello locale Scarsa differenziazione tra i bisogni di tipo sanitario e i bisogni di tipo assistenziale Scarso collegamento tra il momento residenziale di assistenza e il progetto territoriale (fattore cronicizzante )
3 Regione Lombardia Posti letto accreditati di residenzialità psichiatrica (2004) 800 posti letto p.l. in SR pubbliche p.l. in SR private Totale posti letto: ,7 p.l. ogni ab > 14 aa 0 CRT CP alta protezione CP media protezone CP bassa protezione
4 Piano Regionale Salute Mentale (dgr 7/17513 del 17 Maggio 2004) Attivare una funzione di coordinamento nelle macroaree territoriali che coinvolga tutti i soggetti che concorrono alla salute mentale - Organismo di coordinamento per la salute mentale Riorganizzare i modelli di assistenza - Ridefinire i percorsi di cura - Riqualificare la residenzialità - Attivare programmi innovativi
5 Piano Regionale Salute Mentale Il territorio: Psichiatria di comunità e percorso di presa in carico Investire in termini organizzativi e gestionali sui percorsi territoriali per promuovere una psichiatria di comunità che operi in un territorio funzionale ampio integrando i diversi servizi e collaborando con la rete informale e formale Differenziazione dei percorsi: Consulenza (medicina generale) e Assunzione in cura (cure specialistiche) Piano di trattamento individuale per gli utenti con disturbi psichici gravi e bisogni complessi - la presa in carico forte : responsabilità, continuità, governo clinico del percorso, PTI Flessibilità nei modelli organizzativi per favorire l alleanza e la valorizzazione con soggetti non istituzionali e la rete sociale
6 Residenzialità: indirizzi del PRSM Organismo di coordinamento a livello di ASL con la funzione analisi dei bisogni del territorio e di programmazione dell utilizzo delle risorse disponibili Centralità del progetto terapeutico riabilitativo (PTR) basato sui bisogni e le caratteristiche specifiche del paziente e coerenza del PTR con il Piano di Trattamento Individuale (PTI) elaborato a livello territoriale Necessità di forme diversificate e flessibili di residenzialità in ambito sanitario e non sanitario; distinzione fra funzioni riabilitative e assistenziali (quindi delle tipologie di SR) Applicazione di criteri di ammissione per le SR e di protocolli operativi relativi a ammissione, trattamento, dimissione
7 Residenzialità nel PRSM: obiettivi Revisione del sistema residenzialità per spostare l accento dalle strutture ai programmi di cura (durata, criteri, tipologie attività) Identificazione di tre principali aree funzionali a cui ricondurre i programmi individuali di cura (PTR) che necessitano di trattamento residenziale: Area Riabilitativa Area Assistenziale Residenzialità Leggera
8 Piano Regionale Salute Mentale - Residenzialità Area Riabilitativa Programmi di carattere specificatamente riabilitativo Progetti terapeutico-riabilitativi a termine Esclusiva competenza sanitaria Programmi funzionali al Piano di Trattamento Individuale elaborato in sede territoriale Comunità Riabilitativa Alta Assistenza (CRA) Assistenza alto grado 24h Durata max 18 mesi Comunità Riabilitativa Media Assistenza (CRM) Assistenza medio grado 24h Durata max mesi
9 Piano Regionale Salute Mentale - Residenzialità Area Assistenziale Programmi che non necessitano di interventi riabilitativi intensivi Diversi gradi di misura assistenziale Competenza sanitaria prevalente ma non esclusiva Durata del periodo di degenza stabilita caso per caso Comunità Protetta Alta Assistenza (CPA) Assistenza alto grado 24h Durata 36 mesi e accordo con ASL per programmi più lunghi Comunità Protetta Media Assistenza (CPM) Assistenza medio grado 12h Durata 36 mesi e accordo con ASL per programmi più lunghi
10 Piano Regionale Salute Mentale - Residenzialità Area Sociale: residenzialità leggera Programmi che non hanno il loro fulcro nella SR ma che per essere attuati necessitano di una situazione abitativa adeguata Proposte abitative di tipologia molto variabile (Casa Alloggio, Casa Famiglia, Appartamenti Autonomi, ecc.) Strutture con caratteristiche assistenziali svincolate dall accreditamento Durata dei programmi variabile: dalla breve temporaneità a quella della vita Indicazione per soggetti clinicamente stabilizzati ma in situazione sociale precaria La residenzialità leggera viene sperimentata in vari programmi innovativi in atto e ora sarà attivata in regime ordinario
11 Il lavoro di revisione del sistema residenzialità: dalle strutture ai programmi di cura I principi guida svolti, in sintesi: Personalizzazione: il PTR - Progetto Terapeutico Riabilitativo, elaborato in coerenza con il PTI Differenziazione funzionale SR: livello di intervento terapeutico-riabilitativo grado di intensità assistenziale offerto Definizione della durata e intensità riabilitativa dei programmi: alta, media, bassa intensità Identificazione di tre principali aree funzionali: riabilitativa, assistenziale, residenzialità leggera
12 Piano Regionale Salute Mentale - Residenzialità Verso un traguardo: gli obiettivi strategici Riordino della residenzialità psichiatrica in attuazione del PRSM : la normativa regionale introdotta nella DGR 4221/2007 La riclassificazione delle SR: criteri (delibera) Le tipologie dei programmi riabilitativi e loro durata (all. A) Le aree funzionali delle SR e la residenzialità leggera (all. A) I requisiti di accreditamento (modalità: all. B, nuovi: all. C) il complesso iter del nuovo sistema entrerà a regime dall inoltre si avvia la revisione tariffaria (differenziata per programmi)
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14 I programmi riabilitativi (DGR VII / 4221 del 28/02/2007) Criteri - base b) il mix di tipologie diverse di interventi (individuali, di gruppo, terapeutici, riabilitativi, in sede, fuori sede, ecc) a) la numerosità e l intensità degli interventi erogati c) la numerosità e l intensità di interventi che riguardano i rapporti di rete sociale (famiglia, lavoro, socialità) Durata dei programmi: bassa intensità riabilitativa (durata non prestabilita) media intensità riabilitativa (durata massima degenza 36 mesi) alta intensità riabilitativa (durata massima degenza 18 mesi) post acuzie (durata massima di degenza 3 mesi)
15 I programmi di residenzialità leggera Programmi rivolti al sostegno dell autonomia acquisita dal soggetto e definiti sulla base dei bisogni dei singoli utenti Programmi sanitari la cui attuazione è garantita da soggetti accreditati per attività di psichiatria Assimilabili ai programmi di media/bassa intensità riabilitativa, comprendono un ampio spettro di attività possibili, con particolare attenzione agli interventi di rete sociale
16 Attività dei programmi di residenzialità leggera Coinvolgimento nelle attività domestiche e della vita quotidiana: interventi individuali sulle abilità di base, supporto alle attività quotidiane Partecipazione alla programmazione delle attività comunitarie Gruppi di risocializzazione e/o interventi riabilitativi di gruppo Interventi riabilitativi individuali finalizzati al mantenimento delle capacità sociali Coinvolgimento del volontariato per sostegno a programmi personalizzati Tutte le altre attività di rete sociale Riunioni di coordinamento: interne e con altri enti / associazioni Colloquio con il paziente e interventi con i familiari
17 Il bisogno di residenzialità leggera Risposta al bisogno di completamento del percorso riabilitativo per pazienti con un grado di autonomia intermedia che potrebbero essere inseriti in piccoli nuclei comunitari siti in case o appartamenti. Pazienti con bisogni differenti e divenuti, pur in grado diverso, più idonei all autoconservazione, ma non del tutto emancipati: l area che ha goduto i frutti della riabilitazione, agendo sulla parte sana, convive con un io ancora invaso da angosce e difese psicotiche o da bisogni di ritiro relazionale. Si tratta quindi di valorizzare o conservare le spinte evolutive e insieme di non abbandonare le persone, anzi di accompagnarle proteggendo le parti più deficitarie e bisognose di sostegno
18 In Lombardia: modelli di residenzialità leggera Un modello di abitare comunitario intermedio tra territorialità e residenzialità, tra risposte sanitarie (riabilitative) e sociali (diritto di cittadinanza): i confini con le esperienze di housing sociale Programmi di diversa origine e storia: ampio spettro di attività possibili, specie gli interventi di rete sociale nelle loro varie forme Rivolti al sostegno dell autonomia acquisita dall utente, definiti sulla base dei bisogni individuali, da attuarsi da parte di soggetti accreditati per attività di psichiatria Interventi sanitari, sostenibili con idonee garanzie di ordine sociale (nel rispetto dei diritti della persona)
19 Il quadro normativo: area dell integrazione sociale e sanitaria Il finanziamento dei programmi sanitari é a carico del SSR tramite le ASL: vedi DGR e DGR 4221 Le spese di tipo alberghiero (costi abitativi, vitto, altre necessità individuali) sono competenze non-sanitarie Attività sanitaria e socio-sanitaria nell ambito dei programmi riabilitativi a favore dei malati psichici (Definizione LEA): bassa assistenza 60% > Comuni Attività sanitarie a rilevanza sociale : richiedono la compartecipazione dei costi da parte degli enti locali e del reddito individuale (e familiare?)
20 modalità di attivazione programmi r. l. Progetto proposto da parte di una A. O. o Ente gestore alla ASL, che valuta su parere OCSM Stipula contratto con la ASL: quota sanitaria, con tariffa di 45 (non include mmg e specialistica) Quota sociale : da stabilire in accordo con gli Enti locali Tipologia abitazioni civili - max 5 p. l. x 2 Personale e presenze, per l attuazione del programma individuale previsto (PTR) Invio e verifiche: con il CPS titolare del PTI Lavoro con Comuni e Piani di Zona: impegno per utenti dei serv. psichiatrici bisognosi di soluzione abitativa extrafamiliare e di inserimento nel contesto sociale: persone dotate di un sufficiente grado di autonomia e che, concluso un percorso terapeutico-riabilitativo specifico, possono richiedere il mantenimento di un programma sanitario e/o assistenziale.
21 quota sociale e sanitaria: un esempio una quota sanitaria, a carico dell ASL tramite il Dipartimento di Salute Mentale, che serve a sostenere l eventuale assistenza necessaria e il mantenimento della abilità apprese, oltre al lavoro di rete, con la presenza di operatori in alcuni momenti della giornata (nell ambito del programma innovativo RS41); una quota sociale per le spese di vitto e alloggio, di cui si fanno carico il paziente stesso o la famiglia e il Comune di residenza (mediante una specifica convenzione - tipo con l Ufficio del Piano di Zona, con valutazione della situazione socio-economica ISEE di ciascuno).
22 Residenzialità leggera: un percorso CP / CRM di Magenta, mandato costitutivo: riabilitazione alla vita domestica e sociale, con affidamento del lavoro di rete: creare condizioni della casa per le persone nel dopo-comunità Convenzione con la cooperativa: reperimento alloggi e costruzione di progetti individuali, con l équipe dell UOP: aiuto ai pazienti a vivere nella loro casa, relazione e appoggio degli operatori (quota sanitaria). Convenzione con PdZ e Comuni (quota sociale). Ruolo dell OCSM I partners di Legnano dovranno pensare da subito (attivazione CRM) al futuro dei pazienti e loro abitare nel contesto del territorio. Sviluppo di una residenzialità partecipata
23 La rete: casa, lavoro, relazioni Il lavoro di rete in atto coinvolge rete naturale di familiari e volontari, servizi sociosanitari di ASL e Comuni, Piani di Zona, realtà cooperative e associazionismo, anche come partner nei nostri programmi di residenzialità leggera I progetti riabilitativi individuali, il recupero delle persone nell ambito comunità: col privato sociale per attuare percorsi abilitanti al lavoro e per rispondere ai bisogni di relazione sociale Coop. Soc. Il Fiore, La Cometa, oltre a Icos (con l esperienza pilota della CRM), Aiutiamoli - Caritas, AFAMP, e i programmi innovativi
24 Riassumendo un opportunità per le persone e un esigenza ubiquitaria Riabilitare come percorso, oltre l istituzione (CRM alla prova) Territorio, appartenenza, reti sociali (4 paesi coinvolti) Ritrovare casa, ambiente, cittadinanza (15 utenti, 6 app.) Responsabilità e compartecipazione alla spesa l occasione per gli operatori di un lavoro innovativo Accompagnare le persone e cura del contesto (comunità) Residenza leggera / progetto clinico forte Flessibilità interventi / lavoro personale intenso Informalità, normalità: sperimentazioni più varie salute mentale, cultura, istituzioni e risorse la residenzialità leggera come attività ordinaria inserita nel contratto con la ASL: ruoli dei DSM, OCSM, Comuni - PdZ nella comunità
Il Direttore Generale Carlo Lucchina
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