Attività di ARPA in materia di sorveglianza radiometrica sui rottami metallici e sui rifiuti
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1 Attività di ARPA in materia di sorveglianza radiometrica sui rottami metallici e sui rifiuti Silvia Arrigoni - ARPA Lombardia Centro Regionale Radioprotezione Brescia, 8 giugno 2017 Associazione Industriale Bresciana
2 SORVEGLIANZA RADIOMETRICA: insieme di azioni che un azienda svolge allo scopo di individuare sorgenti o materiali radiocontaminati che possono finire impropriamente tra i materiali trattati, nonché allo scopo di gestire eventuali ritrovamenti. ARPA Lombardia : in attesa della revisione della Linea Guida ISPRA-ARPA e della norma UNI data l esigenza di rendere omogenea l attività di ARPA almeno in Lombardia (e di definire i ruoli al suo interno) approva una procedura interna su questo tema
3 La procedura di ARPA Lombardia: PG.AF.012 rev. 1 6 dic
4 Cap. 3 - Riferimenti normativi Titolo della norma 1) D.Lgs. 230/1995 Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 2006/117/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti e s.m.i. Ambito di applicazione (ai fini del presente documento) Aziende che trattano rottami metallici, semilavorati metallici d importazione 2) D.Lgs. 100/2011, Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 20 febbraio 2009, n. 23, recante attuazione della direttiva 2006/117/Euratom, relativa alla sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito - sorveglianza radiometrica su materiali o prodotti semilavorati metallici Aziende che trattano rottami metallici, semilavorati metallici d importazione 3) D.Lgs. 52/2007, Attuazione della direttiva 2003/122/CE Euratom sul controllo delle sorgenti radioattive sigillate ad alta attività e delle sorgenti orfane Gestione dei ritrovamenti di sorgenti orfane Normativa specifica di Radioprotezione
5 art D.Lgs n.230/95 come modificato dal D.Lgs 23/09 e poi dal D. Lgs. 100/11: 1. «I soggetti che a scopo industriale o commerciale esercitano attività di importazione, raccolta, deposito o che esercitano operazioni di fusione di rottami o altri materiali metallici di risulta, nonché i soggetti che a scopo industriale o commerciale esercitano attività di importazione di prodotti semilavorati metallici hanno l obbligo di effettuare la sorveglianza radiometrica sui predetti materiali o prodotti al fine di rilevare la presenza di livelli anomali di radioattività o di eventuali sorgenti dismesse, per garantire la protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione da eventi che possano comportare esposizioni alle radiazioni ionizzanti ed evitare la contaminazione dell ambiente. La disposizione non si applica ai soggetti che svolgono attività che comportano esclusivamente il trasporto.» 5
6 Cap. 3 - Riferimenti normativi 4) D.Lgs. 152/2006 Norme in materia ambientale Aziende in AIA, in funzione di quanto previsto dalle BAT 5) D.Lgs. 49/2014, Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) Aziende che trattano RAEE 6) Reg. 333/2011/UE, recante i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami metallici cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio Aziende che producono rottami ferrosi e d alluminio end of waste 7) Reg. 715/2013/UE, recante i criteri che determinano quando i rottami di rame cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio Aziende che producono rottami di rame end of waste Normativa NON di Radioprotezione
7 Sono tipologie di aziende soggette alla sorveglianza radiometrica sui materiali: rottamai, importatori di semilavorati metallici, fonderie, acciaierie, produttori di «end of waste», aziende che trattano RAEE, inceneritori
8 Acciaierie e inceneritori (in AIA) devono applicare le BAT Best Available Techniques tecniche impiantistiche, di controllo e di gestione che tra quelle tecnicamente realizzabili ed economicamente sostenibili per ogni specifico contesto garantiscono bassi livelli di emissione di inquinanti, l'ottimizzazione dei consumi di materie prime, prodotti, acqua ed energia e un adeguata prevenzione degli incidenti BAT Reference Document for Iron and Steel Production. Industrial Emissions Directive 2010/75/EU (Integrated Pollution Prevention and Control) European Commission. Integrated Pollution Prevention and Control Reference Document on the BAT for Waste Incineration Link di riferimento 8
9 Altri riferimenti: modalità di esecuzione dei controlli sui materiali in ingresso norma tecnica UNI : 2016 Carichi di rottami metallici - Rilevazione di radionuclidi con misure X e gamma Questo perché? art D.Lgs n.230/95 3. Con decreto sono stabilite le modalità di applicazione, nonché i contenuti delle attestazioni della sorveglianza radiometrica ed elencati i prodotti semilavorati metallici oggetto della sorveglianza. 4. nei casi in cui le misure radiometriche indichino la presenza di sorgenti o comunque livelli anomali di radioattività, individuati secondo le norme di buona tecnica applicabili ovvero guide tecniche qualora disponibili 9
10 UNI : 2016 Carichi di rottami metallici - Rilevazione di radionuclidi con misure X e gamma descrive le modalità di esecuzione dei controlli sui materiali in ingresso MA in assenza di altri documenti tecnici la assumiamo come riferimento anche per i controlli sugli altri materiali che non siano rottami metallici e anche in altre fasi della lavorazione che non siano l accettazione 10
11 Altri documenti 1. O.P.G.R. (Regione Lombardia) n del 20/06/1997 Modalità temporanee di attuazione della sorveglianza radiometrica 2. Circ. 21/SAN Regione Lombardia (Aprile 1998) Indicazioni operative all applicazione dell O.P.G.R. n del 20/06/ D.G.R. (Regione Lombardia) n del 28/09/2009 Determinazioni inerenti le procedure per l accettazione e la gestione di rottami metallici ferrosi e non ferrosi Pur non essendo più in vigore, i documenti regionali costituiscono ancora un riferimento per i controlli in fasi successive all ingresso (1) per chi esercita attività di fusione e di cernita e per la gestione degli allarmi (2) da parte delle aziende. Riferimento sì, ma NON COGENTE! 11
12 Cap 5 - Ruolo di ARPA 1. ISTRUTTORIE AIA E VIGILANZA AI SENSI DEL D. Lgs. 152/06 Attività di ARPA: supporto tecnico alle autorità competenti (Province/Regioni) al rilascio di autorizzazioni. In questa casistica rientrano gli inceneritori di rifiuti, le aziende che fondono rottami metallici e gli impianti che recuperano rottami metallici e RAEE in quantità superiore ai valori-soglia previsti dal decreto. ARPA esprime parere sul piano di monitoraggio (che, ove previsto, deve comprendere anche la sorveglianza radiometrica sui materiali) e svolge i successivi controlli ordinari e straordinari. In particolare in tutti i casi in cui presso l attività produttiva si verifica un incidente con fusione di materiale radioattivo, ARPA attiva un controllo finalizzato alla gestione e risoluzione del problema (in accordo con gli altri enti coinvolti) ed alla verifica ed eventuale aggiornamento del piano di monitoraggio.
13 Cap 5 - Ruolo di ARPA 2. ALTRE ATTIVITA DI SUPPORTO TECNICO ARPA può essere chiamata a fornire supporto tecnico alle autorità competenti in materia di verifica del rispetto di quanto previsto dalla normativa specifica di Radioprotezione (D. Lgs. 230/95 e s.m.i),. e quindi svolgere attività di controllo presso aziende che operano nell ambito di applicazione dell art.157 del D.Lgs.230/1995, non incluse in regime AIA alcune delle quali tenute anche al rispetto del Reg. 333/2011/UE e/o del Reg.715/2013/UE,. Analogamente per le aziende che trattano RAEE.
14 Cap 5 - Ruolo di ARPA 3. ATTIVITA RELATIVE ALLA GESTIONE DEI RITROVAMENTI ARPA può essere chiamata a fornire supporto tecnico alle autorità competenti, come la Prefettura, (art. 126-bis del D.Lgs. 230/95 s.m.i.) per verificare la correttezza delle procedure di gestione dei ritrovamenti di sorgenti radioattive o materiale contaminato da parte delle aziende. ARPA può svolgere le attività di competenza sia mediante verifiche documentali che mediante eventuali sopralluoghi qualora si verifichino eventi anomali, ritrovamenti ed emergenze che possano comportare il rilascio di materie radioattive in ambiente o l esposizione significativa di gruppi di popolazione viene consultato dal dipartimento coinvolto il Centro Regionale di Radioprotezione anche se interfaccia con il territorio rimane il dipartimento provinciale
15 Cap 6 Controlli previsti per la sorveglianza radiometrica Soggetti tenuti al controllo Fase del processo Strumentazione e modalità Cogenza del controllo Registrazione degli esiti 1. Tutti coloro che sono tenuti alla sorveglianza radiometrica: chi tratta ROTTAMI METALLICI o IMPORTA SEMILAVORATI METALLICI da paesi extra UE All ingresso sul carico nel suo complesso Strumento portatile o portale, con caratteristiche e modalità conformi alla norma UNI10897 Obbligatorio su tutti i carichi, anche se dotati di documenti che attestino l esecuzione di controlli precedenti Si registrano tutti i controlli, sia positivi che negativi, secondo norma UNI10897 Per i semilavorati metallici all importazione da Paesi extra UE deve essere utilizzato il mod. IRME90 (Allegato al D. 100/11) Quali controlli vanno svolti nelle varie fasi dell attività? Sono cogenti, cioè previsti dalla normativa o sono «opportuni»?
16 In altre fasi della lavorazione Coloro che eseguono operazioni di cernita di rottami Sul materiale scaricato a terra Almeno esame visivo, eventualmente misure con portatile Fonderie e acciaierie Sul materiale scaricato a terra Sul prodotto finito Sulle scorie e sulle polveri Almeno esame visivo, eventualmente misure con portatile Spettrometro da laboratorio Spettrometro da laboratorio Sulle scorie e sulle polveri Portale in uscita Per chi esegue operazioni di fusione le attività riportate sono quelle previste dalla DGR (Regione Lombardia) n del 28/09/2009, che prevede l obbligo di sorveglianza radiometrica di cui al D.Lgs. 230/1995 facendo riferimento ai contenuti tecnici già previsti nell ordinanza n del 20/06/1997 e quindi alla Circ. 21/SAN del 1998
17 E per altre tipologie di aziende Inceneritori All ingresso, * sul carico nel suo complesso Su ceneri, fanghi e polveri Portale, con caratteristiche e modalità conformi alla norma UNI Portale in uscita Aziende che trattano RAEE All ingresso * Strumento portatile o portale, con caratteristiche e modalità conformi alla norma UNI Aziende che producono end of waste Prima dell uscita del carico dall azienda * Strumento portatile o portale, con caratteristiche e modalità conformi alla norma UNI In questi casi (*) sono controlli «obbligatori» per ragioni (normative) diverse La registrazione degli esiti? Indispensabile per attestarne l esecuzione
18 Cap 7 Verifica delle procedure predisposte dalle aziende Quando ARPA esegue la verifica: AIA: In fase di autorizzazione (parere sul piano di monitoraggio) o almeno durante uno dei controlli previsti (V.I. ordinarie) AZIONE PREVENTIVA! In caso di incidente (fusione) o di mancato ritrovamento V.I. straordinaria o comunque un controllo AZIONE «CURATIVA»! 18
19 NOTA: Se si deduce, dall esame dei documenti disponibili o di quanto accertato eventualmente in loco, che un azienda è tenuta alla sorveglianza radiometrica, ma non l ha prevista o non la esegue, ARPA deve: - se ci si trova in fase preliminare all avvio dell attività, evidenziarlo chiaramente all ente competente al rilascio dell autorizzazione; negli altri casi: - se l azienda è soggetta all obbligo ex D.Lgs. 230/95 e s.m.i. inoltrare una segnalazione alla Procura ai sensi dell art. 142 del D.lgs. 230 (anche per le aziende in AIA, per logica del più grave reato ); - in tutti gli altri casi si applicano le sanzioni previste dal D. Lgs. 152, secondo quanto previsto in funzione delle specifiche autorizzazioni. 19
20 7.1 - Contenuti delle procedure Le procedure di controllo radiometrico devono contenere almeno: 1) tipologia (portatile o fissa) e caratteristiche tecniche della strumentazione utilizzata, 2) ruoli e responsabilità del personale addetto ai controlli, 3) modalità e periodicità di formazione e addestramento di tale personale, 4) modalità di svolgimento e di registrazione delle verifiche di buon funzionamento della strumentazione, periodicità delle verifiche e della taratura della strumentazione (taratura prevista solo per i portatili), 5) modalità di svolgimento dei controlli, 6) criteri per la valutazione dell esito di ciascun controllo (definizione di anomalia radiometrica) 7) modalità di registrazione dell esito dei controlli, 8) azioni da svolgere in caso di anomalia radiometrica, incluse le modalità di comunicazione agli enti NORMA UNI Esperto Qualificato II o III grado! Par
21 7.2 - Ruolo dell EQ art D.Lgs n.230/95 come modificato dal D.Lgs 23/09 e poi dal D. Lgs. 100/11: 2. L attestazione dell avvenuta sorveglianza radiometrica è rilasciata da Esperti Qualificati (ex art. 77 D. Lgs. 230/95) di 2 o 3 grado i quali nell attestazione riportano anche l ultima verifica di funzionamento dello strumento di misurazione utilizzato. Solo il controllo radiometrico sui semilavorati metallici d importazione deve essere eseguito direttamente da un E.Q., mentre il controllo sulle altre tipologie di materiali può essere svolto da altro personale, purchè debitamente formato ed addestrato. (INTERPRETAZIONE CONFERMATA da parere ISPRA prot del 7/2/2014) 21
22 7.2 - Ruolo dell EQ Per il resto, è responsabilità dell E.Q. : la redazione o approvazione delle procedure di sorveglianza radiometrica; la verifica, con periodicità almeno annuale, che le procedure siano adeguate alla realtà lavorativa specifica dell azienda e che vengano correttamente seguite dal personale; la valutazione che la dotazione strumentale sia adeguata allo scopo e alla norma UNI e che sia mantenuta funzionante nel tempo; la formazione e l addestramento del personale al riconoscimento di sorgenti radioattive, all uso della strumentazione e all esecuzione dei controlli di buon funzionamento; la valutazione periodica degli esiti dei controlli di buon funzionamento e delle eventuali tarature della strumentazione, ove previste; l E.Q. deve inoltre valutare preliminarmente il rischio per i lavoratori e per la popolazione associato all eventuale ritrovamento di sorgenti o materiale contaminato nell azienda. 22
23 7.2: Ruolo dell EQ Nei casi di ritrovamento che possono comportare esposizioni significative degli operatori e/o contaminazione dell ambiente, l E.Q. interviene direttamente per eseguire le seguenti operazioni: verificare le prime misure svolte dagli operatori, pianificare e sovraintendere le operazioni successive (isolamento, caratterizzazione del materiale, messa in sicurezza e smaltimento), valutare la dose agli operatori coinvolti nel ritrovamento. In particolare, l EQ deve sempre intervenire tempestivamente in presenza di livelli significativi di irraggiamento e/o possibile contaminazione dell ambiente 23
24 7.3: Gestione delle anomalie Le procedure di gestione delle anomalie devono contenere: l individuazione degli operatori coinvolti nella gestione dell anomalia e delle loro responsabilità; l individuazione di aree destinate alla sosta del carico durate le verifiche e all isolamento del materiale in attesa di smaltimento o di decadimento fisico. le azioni da svolgere per verificare e confermare l anomalia, e per caratterizzare l entità, per mettere in sicurezza il carico oppure parte di esso; azioni differenziate in funzione del livello di allarme rilevato. la valutazione preliminare del rischio per gli operatori (E.Q.); i criteri e le modalità di attivazione dell E.Q. in caso di anomalia; l indicazione degli enti ai quali inviare tutte le comunicazioni previste dal D. Lgs. 230/95 e s.m.i. Artt.25, 100,
25 Comunicazioni immediate CHI SEGNALA A CHI? TUTTI sono soggetti agli art. 25 e 100 del D. Lgs. 230/95: Il ritrovamento di materie o apparecchi con indicazioni o contrassegni che rendano desumibile la presenza di radioattività deve essere comunicato dall azienda alla più vicina autorità di pubblica sicurezza (art. 25, comma 3) (Questura o Sindaco) Se un evento all interno di un azienda comporta il rischio di diffusione della contaminazione o comunque di esposizione delle persone all'esterno del perimetro dell'installazione l'esercente deve darne immediata comunicazione al prefetto, agli organi del S.S.N, ai Vigili del Fuoco e all ARPA (art. 100). Chi tratta rottami, soggetto all art. 157 comma 4 individuata un anomalia radiometrica deve evitare il rischio di esposizione delle persone e di contaminazione dell'ambiente e dare immediata comunicazione al prefetto, agli organi del S.S.N, ai Vigili del Fuoco, all ARPA, alla Regione 25
26 Comunicazioni da inceneritori non soggetti all art. 157 del D. Lgs. 230 ARPA chiede che la comunicazione sia immediata e puntuale quando si verifica almeno una delle seguenti condizioni: livelli significativi di irraggiamento e/o possibile contaminazione dell ambiente; conferente noto (e si ipotizza una gestione non corretta dei rifiuti alla fonte); presenza di un radionuclide a T 1/2 superiore a 75 gg Negli altri casi (tipicamente rifiuti urbani contaminati da radiofarmaci) è opportuna comunicazione ad ARPA come consuntivo periodico (ad esempio semestrale). Inoltre vanno comunicate agli enti anche attività conseguenti a ritrovamenti che possono comportare esposizioni significative degli operatori (popolazione) e/o contaminazione dell ambiente Ed anomalie radiometriche rilevate in fanghi e polveri! 26
27 Tutto questo FERME RESTANDO EVENTUALI DIVERSE DISPOSIZIONI DEI PIANI PREFETTIZI PROVINCIALI D INTERVENTO PER IL RITROVAMENTO DI SORGENTI ORFANE Es: BRESCIA Il piano tratta non solo sorgenti orfane ai sensi del D. Lgs. 52 ma generiche sorgenti e materiale contaminato Tratta ritrovamenti in siti critici dotati di procedure autonome d intervento Ma anche in altri siti e in proprietà private o pubbliche CHIEDE COMUNICAZIONI AGLI ENTI IN TUTTI I CASI EMERGENZA: ritrovamento di una generica sorgente presso un sito critico dotato di procedure autonome d'intervento, se ipotizzabile un rischio di irraggiamento e/o di contaminazione radioattiva per la popolazione nel suo insieme, per la matrice ambientale e per i beni anche all'esterno dell'insediamento; ritrovamento - o sospetto di presenza- di una generica sorgente presso un luogo qualunque 27
28 Cap. 8 Attività di ARPA: PRIMA Esame preventivo documentazione Eventuale sopralluogo in azienda (visita ispettiva AIA) (scopi: acquisire informazioni non deducibili dalla documentazione verificare che l azienda segua le procedure) DOPO Ricezione di comunicazioni di ritrovamento e loro valutazione: riepiloghi periodici comunicazioni immediate In caso di emergenza: intervento di ARPA
29 Riepiloghi periodici: che cosa fa ARPA? Verifica: 1. corretta applicazione delle procedure; 2. esistenza di conferimenti ripetuti di materiali contaminati da parte del medesimo soggetto nel caso in cui sia identificabile con una attività specifica, ad esempio una struttura sanitaria; 3. esistenza di eventuali conferimenti di sorgenti radioattive con tempo di dimezzamento superiore a 75 giorni da parte di un soggetto identificato. Nei casi 2 e 3 ARPA verifica che siano state attuate, anche con la collaborazione degli altri Enti eventualmente competenti, le procedure necessarie a verificare la corretta gestione dei rifiuti presso il conferente; in caso contrario attiva gli approfondimenti necessari. 29
30 Comunicazioni immediate: che cosa fa ARPA? Valuta se si tratta di emergenze che richiedano il suo intervento, che sono: 1. fusioni di sorgenti o materiali radiocontaminati N.B.: in questo caso l informazione e il coinvolgimento tempestivo di ARPA sono importanti per indirizzare adeguatamente la corretta gestione dell evento, insieme agli altri enti coinvolti. 2. ritrovamento di prodotti o scarti di fusione contaminati N.B.: ARPA, in collaborazione con altri enti, deve svolgere approfondimenti sull evento che li ha generati per capire se tale evento (fusione di sorgente radioattiva presso un acciaieria o una fonderia) è noto ed è stato a sua volta gestito correttamente. 3. ritrovamento di sorgenti o materiali radiocontaminati nei casi in cui, sulla base delle informazioni disponibili, si deduce che: sono stati misurati livelli di irraggiamento superiori al fondo ambientale in aree stabilmente occupate dai lavoratori (es.: guardiola all ingresso) e/o al di fuori del perimetro dell azienda; si è in presenza di situazioni di contaminazione dell'ambiente (ad esempio a causa del rilascio di liquami contaminati o altro dal carico) 30
31 E se è un emergenza e serve l intervento di ARPA ARPA che cosa fa? ARPA collabora con gli altri enti coinvolti nella gestione dell evento, in particolare con i VVF e le autorità sanitarie, allo scopo di 1. verificare la situazione del materiale (anche se già messo in sicurezza dall azienda stessa), 2. delimitare le aree inaccessibili al pubblico, 3. ridurre i rischi di irraggiamento e di contaminazione delle persone e dell ambiente 31
32 Inoltre ARPA, a seguito delle informazioni ricevute sia mediante i consuntivi periodici, sia mediante le comunicazioni puntuali, sui ritrovamenti di sorgenti radioattive o materiali radiocontaminati da parte delle aziende è tenuta ai seguenti adempimenti: se il ritrovamento ha origine o conseguenze al di fuori dell ambito territoriale di competenza, deve segnalare tempestivamente quanto riscontrato al dipartimento o all Agenzia territorialmente competente; se viene evidenziata una mancata o non corretta applicazione delle procedure di sorveglianza radiometrica deve inoltrare una segnalazione alla Procura: - se l azienda è soggetta all obbligo della sorveglianza radiometrica ai sensi del D.Lgs. 230/95 s.m.i. la segnalazione va fatta ai sensi dell art. 142 del D.lgs. 230 (anche per le aziende in AIA, secondo la logica del più grave reato ); - in tutti gli altri casi si applicano le sanzioni previste dal Decreto 152, secondo quanto previsto in funzione delle specifiche autorizzazioni 32
33 Cap. 9 Possibili prescrizioni da inserire nelle AIA 1. La ditta svolga sorveglianza radiometrica sui materiali trattati secondo procedure predisposte o almeno approvate da un Esperto Qualificato in Radioprotezione di II o III (art. 77 D.Lgs.230/95). 2. Le procedure siano sottoposte a revisione dopo un periodo di sperimentazione e ogni qualvolta sia ritenuto utile e necessario dai soggetti interessati o dagli organi competenti, anche sulla base di eventuali aggiornamenti normativi successivi alla redazione delle procedure stesse. 3. La ditta inoltri almeno ad ARPA un consuntivo periodico almeno annuale dei ritrovamenti di sorgenti o di materiale radioattivo
34 Allegato 1 Norma UNI (2001, 2013) 2016 Carichi di rottami metallici: rilevazione di radionuclidi con misure X e gamma Tratta i controlli radiometrici all esterno dei carichi di rottami metallici in ingresso agli impianti VERIFICA PRELIMINARE DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA Cerca di dare indicazioni univoche su metodi e strumenti di misura Tratta due tipologie di controlli: con strumentazione portatile e con portale radiometrico 34
35 Strumentazione portatile La norma definisce le caratteristiche tecniche dei rivelatori I rivelatori devono essere sottoposti a taratura periodica Deve essere eseguito un controllo di buon funzionamento con sorgente di prova (Cs-137) o con altro materiale (p.es. refrattario) all inizio di ogni serie di misure REGISTRAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISULTATI! (EQ) Inoltre: Verifica del fondo naturale in assenza di carico nella posizione in cui verrà effettuata la prova Misura del fondo di riferimento a 20 cm dalla superficie del carico: media fra due misure in punti di riferimento sulla superficie del mezzo (se il carico risulta omogeneamente distribuito) Esecuzione delle rilevazioni, con tecnica puntuale o in scansione continua Definizione di anomalia radiometrica: ogni misura che superi il doppio del valore del fondo di riferimento o che superi il fondo ambientale 35
36 Strumentazione fissa (portali) sistemi costituiti da rivelatori ad alta efficienza, di grande superficie e spessore, con programma d analisi che gestisce misure, allarmi e registrazioni 36
37 La norma definisce le caratteristiche tecniche dei portali e le funzioni del programma d analisi Adeguamento entro 36 mesi Solo i singoli rivelatori possono essere sottoposti a taratura Per il sistema deve essere eseguito un controllo di buon funzionamento con sorgente di prova (Cs-137) o con altro materiale (p.es. refrattario) periodico REGISTRAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISULTATI! (EQ) manutenzione preventiva dal costruttore/fornitore del portale Verifica del fondo ambientale, in assenza di carichi per lo stesso periodo di tempo impiegato per una rilevazione su un carico; Valutazione del fondo di riferimento Passaggio del carico a velocità ridotta e in assenza di altri carichi Registrazione dei risultati della lettura ottenuta in corrispondenza del passaggio di ciascun carico, unitamente ai dati che consentano l associazione univoca a quello specifico carico 37
38 PORTALI: Soglia d allarme e anomalia radiometrica: non essendo possibile stabilire una soglia univoca, valida per tutti i tipi di portale e per tutti i siti, la norma non stabilisce una soglia, ma il criterio per definirla, che è il seguente: ogni rilevazione che abbia esito superiore a una soglia impostata (rispetto al fondo di riferimento) in modo che si riscontri un numero di falsi positivi (dovuti a fluttuazioni statistiche) non inferiore allo 0,1% è da ritenersi indice di anomalia radiometrica 38
ARPA SEDE CENTRALE Settore Attività Produttive e Controlli Centro Regionale Radioprotezione
PAG. 1 DI 19 INDICE 1 SCOPO 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE 2 3 RIFERIMENTI 2 3.1. Riferimenti interni... 2 3.2. Riferimenti esterni... 2 4 RESPONSABILITÁ 4 5 RUOLO DI ARPA 5 6 CONTROLLI PREVISTI PER LA SORVEGLIANZA
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