Testo di riferimento
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- Claudio Corti
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2 Testo di riferimento
3 Realizzazione di strumenti di documentazione e comunicazione tra scuola e servizi socio-sanitari con l utilizzo dell ICF come linguaggio comune per la descrizione del funzionamento del bambino-adolescente Attori del progetto USP (Ufficio Scolastico Provinciale) Treviso Aziende Socio-sanitarie n.7, n.8, n.9 Prov. Treviso IRCCS E. Medea di Conegliano
4 Mancanza di un linguaggio condiviso tra scuola e servizi, Assegnazione delle risorse a partire da una prospettiva medica dominante (Lg.104) Difficoltà di condividere il PDV
5 Nel maggio 2007viene pubblicato l ACCORDO DI PROGRAMMA della provincia di Treviso ICF Riconosciuto come modello teorico di riferimento e linguaggio per favorire la partecipazione e l inclusione scolastica e sociale
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7 PROGETTAZIONE CONDIVISA ANALISI
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10 È una formale richiesta di intervento da parte della scuola ai servizi dell dell U.L.S. o convenzionati per un accertamento diagnostico in relazione a gravi difficoltà di apprendimento e/o relazione a scuola È sottoscritta da tutto il team dei docenti Su consenso della famiglia, viene inviata ai servizi dal Dirigente scolastico tramite la famiglia stessa, entro il 15 febbraio La famiglia è invitata a prendere contatti con il servizio entro il 15 marzo Vi è un modello di segnalazione differente per ogni ordine scolastico (scuola dell dell infanzia, primaria e infanzia, secondaria di primo e secondo grado)
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12 COMPONENTE: ATTIVITA E PARTECIPAZIONE QUALIFICATORE: PERFORMANCE
13 Samantha una bambina di 8 anni che frequenta la 2^ della scuola primaria con difficoltà globali di apprendimento. Per quanto riguarda la comunicazione, in grado di comprendere messaggi semplici, di tipo concreto, con uso di lessico molto semplice. Presenta difficoltà lievi a riconoscere simboli di uso quotidiano. La comprensione dei messaggi molto favorita dalla mimica e dalla gestualità. Non ha difficoltà di articolazione fonetica, in grado di raccontare in modo molto semplice ma funzionale semplici esperienze vissute. Ha gravi difficoltà nella lettura, legge singoli grafemi qualche sillaba piana. Lievi difficoltà nel riconoscimento di immagini foto. Analoghe gravi difficoltà nella scrittura: scrive solo qualche lettera, sotto dettatura.
14 COMUNICAZIONE d310 comunicare con ricevere messaggi verbalid315 d315 comunicare con ricevere messaggi non verbali d325 comunicare con ricevere messaggi scritti d330 parlare d3350 produrre gesti con il corpo d3351 produrre segni e simbolid3352 d3352 produrre disegni e fotografie d345 scrivere messaggi d350 conversazione d355 discussione
15 COMUNICAZIONE d310 comunicare con ricevere messaggi verbali d315 comunicare con ricevere messaggi non verbali X X d325 comunicare con ricevere messaggi scritti d330 parlare X X d335 produrre messaggi non verbali X d345 scrivere messaggi X
16 Al termine delle valutazioni e degli accertamenti diagnostici, i Servizi daranno risposta, se possibile entro fine maggio, attraverso: 1.Rilascio della certificazione per gli alunni con disabilità 1.Rilascio di una relazione per gli alunni non riconosciuti con disabilità, finalizzata a permettere alla scuola di programmare meglio gli interventi didattico educativi.
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18 È il documento che descrive in modo analitico il funzionamento del soggetto, cioè sia la compromissione funzionale dello suo stato psico-fisico che le sue potenzialità e capacità È uno strumento conoscitivo che mette in luce: 1. l insieme delle insieme difficoltà determinate dalla menomazione o indotte da modelli e atteggiamenti culturali e sociali 2. il quadro delle capacità
19 È strutturata per aree (in ogni area è presente la componente Funzioni corporee e Attività e Partecipazione): 1. Area cognitiva e dell apprendimento 2. Area della comunicazione 3. Area relazionale 4. Area sensoriale 5. Area motorio-prassica 6. Area dell autonomia personale 7. Aree di vita principali (autonomia sociale)
20 Viene compilata dall unità multidisciplinare del servizio socio sanitario ULSS o convenzionato che segue il bambino, Viene consegnata alla famiglia che provvederà a consegnarla alla scuola entro il 1 settembre, Viene aggiornata ogni qualvolta ci siano i presupposti, viene rinnovata al ogni passaggio di grado scolastico dell alunno interessato
21 FUNZIONI ATTIVITA E PARTECIPAZIONE CAPACITA
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23 CAPACITA
24 La valutazione dello sviluppo cognitivo (WISC 3) rileva un ritardo mentale lieve con Q.I. Totale di 68, profilo sostanzialmente armonico tra prove verbali e di performance. La valutazione psicolinguistica conferma un quadro di difficoltà moderata nella comprensione del linguaggio (prove analitiche di vocabolario, di inferenza semantica e lessicale), ma anche nel riconoscimento e produzione di simboli scritti, lievemente migliore il riconoscimento di foto e soprattutto disegni. Lieve ritardo nello sviluppo linguistico espressivo
25 b167 Funzioni mentali del linguaggio b1670 Recepire il linguaggio b16700 Recepire il linguaggio verbale b16701 Recepire il linguaggio scritto X X b16710 Espressione del linguaggio verbale b16711 Espressione del linguaggio scritto b1672 Funzioni linguistiche integrative X X X b320 Funzioni dell dell articolazione della voce X
26 La Legge Quadro n.104 del 5 febbraio 1992 ritiene che all individuazione dell alunno come persona handicappata faccia seguito un Profilo-Dinamico Funzionale ai fini della formulazione di un Piano Educativo individualizzato La compilazione di questi importanti documenti spetta congiuntamente agli operatori delle unità sanitarie locali, per ciascun grado di scuola dal personale insegnante specializzato, dal Consiglio di classe, dai genitori.
27 Il PDF indica: Le caratteristiche fisiche, psichiche,sociali ed affettive dell alunno; Pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di svantaggio, Individua le capacità possedute e le possibilità di recupero. Tale documento va verificato per controllare gli effetti degli interventi e l influenza esercitata dall ambiente scolastico. Il documento va aggiornato dopo la stesura della DF che è la premessa stessa per il PDF
28 Ha lo scopo di raccordare la conoscenza dell alunno derivata dalla DF con quella relativa all osservazione nella scuola e in famiglia. Ha lo scopo di condividere le informazioni relative al funzionamento della persona nelle diverse aree di sviluppo e nei diversi contesti:famiglia e scuola (performance) servizi socio sanitari (capacità). E perciò una sintesi integrata (tra più punti di vista) che consente di elaborare obiettivi operativi.
29 Il PDF secondo ICF si fonda sull osservazione dei domini legati alla componente Attività e Partecipazione, È composto da due parti: la prima descrive il funzionamento, la seconda sintetizza gli obiettivi prioritari di sviluppo. La prima parte del PDF si descrive il funzionamento attraverso 3 punti di vista
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31 Questa parte viene compilata, in occasione dell incontro di sintesi sul minore dagli operatori sanitari, insegnanti e genitori. Tale parte si suddivide ancora in : possibilità di sviluppo(si evidenzia con una crocetta quelle aree in cui è importante lavorare in modo prioritario) obiettivi prioritari di sviluppo nei diversi contesti
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34 Referente del USR (Ufficio Scolastico Regionale) di Treviso e 3 insegnanti referenti dei CTI (Centri Territoriali per l Integrazione) di Vittorio Veneto, Asolo Treviso centro (TV) Circa 8 operatori dei servizi socio-sanitari in rappresentanza delle ULSS 7,8,9 di Treviso 3 Esperti ICF de La Nostra Famiglia IRCCS E. Medea di Conegliano (TV)
35 Viene definito per ogni alunno con disabilità inserito nella scuola E il documento di sintesi dei dati raccolti,degli interventi prospettati, dei progetti didattico-educativi di riabilitazione di socializzazione individuati ed anche delle attività scolastiche che mirano all inclusione a scuola e nell extrascuola. Il PEI rappresenta una curvatura rispetto al piano didattico della classe E redatto nei primi due mesi di scuola dal gruppo docente, dagli operatori delle ASL, con la collaborazione delle famiglie.
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37 Nuovi strumenti di documentazione basati su: linguaggio ICF e modello biopsicosociale valorizzazione dell ambiente di vita nuova struttura organizzativa integrata e inclusiva Anno scolastico schede di segnalazione consegnate ai servizi206 servizi 220 diagnosi funzionali ricevute dalle scuole 118 nuove certificazioni rilasciate per a.s
38 TOTALE QUESTIONARI RACCOLTI NELLA PROVINCIA: 72 dalla scuola 31 degli operatori socio sanitari socio-
39 Maggior comunicazione a livello interprofessionale attraverso il linguaggio ICF Miglior condivisione e confronto tra operatori, insegnanti e famiglia sul progetto di vita a favore dell individuo Assegnazione delle risorse umane ed economiche secondo i reali bisogni delle persone con disabilità
40 Diversa visione del bambino: alunno per la scuola, paziente per i servizi, figlio per la famiglia Discrepanza nella valutazione del livello di gravità Utilizzo dell ICF richiede un consistente impegno di formazione, di tempo e di risorse umane
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