3. Incontri di educazione alla salute 4. Progetto Accoglienza 5. Azioni di intervento per le classi con dinamiche relazionali conflittuali

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1 Alla cortese attenzione del Dirigente Scolastico dell Istituto Tecnico e Professionale Statale Paolo Dagomari Maria Josè Manfrè Via di Reggiana, 86 - Prato Proposta per un attività di consulenza psicologica rivolta a studenti, genitori e docenti come punto d'ascolto per promuovere il benessere a scuola anno scolastico 2016/2017 all interno dell Istituto Dagomari di Prato L attività psicologica in ambito scolastico può esplicitarsi in vari interventi che devono tener conto della specificità della Scuola e delle richieste dei suoi attori (Studenti, Docenti, Famiglie, Dirigente Scolastico) al fine di poter strutturare interventi mirati ed efficaci. Gli interventi possono essere individuali (il cosiddetto sportello d ascolto ) oppure di gruppo, con attività che riguardano il gruppo classe nella sua interezza. Di seguito vengono sintetizzate le attività di sportello d ascolto rivolto agli alunni e di consulenza per genitori e docenti. Vengono anche presentate, a titolo esemplificativo, alcune delle azioni di intervento realizzabili all interno delle classi ( Incontri di educazione alla salute ; Progetto accoglienza ; Azioni di intervento per le classi con dinamiche relazionali conflittuali ). Vengono proposti alcuni degli interventi attuabili con gli adulti di riferimento all interno della Scuola quali incontri di aggiornamento e di supervisione con i docenti e incontri con i genitori. Viene poi esposta la metodologia utilizzata, gli obiettivi generali e il modello teorico di riferimento Infine vengono descritte le modalità di erogazione del servizio inerenti l attività dello psicologo all interno dell Istituto. 1. Sportello di ascolto rivolto agli alunni Lo sportello di ascolto, come spazio di accoglienza, di supporto e orientamento, in cui poter esprimere dubbi, difficoltà e trovare un aiuto psicologico per affrontare disagi comportamentali e relazionali. La consulenza psicologica favorisce il ragazzo nel trovare risorse e capacità individuali utili alla risoluzione autonoma delle problematiche. Si prevedono colloqui individuali o in piccolo gruppo (2/3 studenti), a carattere consulenziale e non terapeutico, condotti dallo psicologo. I colloqui hanno una durata di 40 minuti e sono coperti da segreto professionale. Si accede allo sportello previo appuntamento. Si prevedono cicli di massimo 5-6 colloqui per studente, salvo specifiche necessità. Relativamente a questo servizio è necessario avere il consenso esplicito di chi esercita la potestà genitoriale per poter condurre colloqui con minori. 2. Supporto ai docenti e ai genitori Si tratta di uno spazio di supporto dedicato agli adulti in cui poter condividere problemi con un esperto, trovare sostegno emotivo ed aiuto psicologico per affrontare le realtà che creano maggiori disagi. Per i docenti questo spazio di supporto può configurarsi come mezzo per implementare le strategie di gestione delle situazioni problematiche in classe nell ottica dello star bene a Scuola. 1

2 Per i genitori la consulenza psicologica è volta ad affrontare esperienze e vissuti problematici legati alla crescita del proprio figlio nell ottica di favorire la relazione genitorefiglio. Come per lo sportello d ascolto con i ragazzi, si tratta di colloqui individuali della durata di 40 minuti, coperti da segreto professionale, condotti dallo psicologo. 3. Incontri di educazione alla salute Su specifiche richieste è possibile attivare una serie di incontri inerenti diversi temi legati alla promozione di stili di vita salutari e alla prevenzione dei comportamenti a rischio per la salute fisica e psichica (es. uso di sostanze psicoattive; educazione sessuale e affettiva). Rispetto alla strutturazione dell attività, gli incontri iniziali sono dedicati a una trattazione scientifica del tema scelto, privilegiando come metodologia l utilizzo di diapositive e strutturando lezioni frontali, pur favorendo la discussione e la partecipazione dei ragazzi. Lo scopo è quello di sensibilizzare i ragazzi al tema trattato e favorirne la conoscenza in un ottica non giudicante. Nei successivi incontri invece vengono proposti momenti di discussione e confronto sul comportamento a rischio in questione, per favorire il sorgere di una cultura adolescenziale capace di affrontare il problema in modo maturo. 4. Progetto Accoglienza Incontri di gruppo con le classi prime con l'obiettivo di prestare attenzione alla fase d accoglienza e di inserimento nel primo anno della Scuola Secondaria di II Grado, nell ottica di intervenire in una fase fondamentale del curricolo formativo e socializzante dei ragazzi. Gli incontri sono volti a favorire la conoscenza fra i ragazzi e conoscere il clima all'interno del gruppo classe. Un ulteriore scopo è quello di evidenziare e chiarire eventuali situazioni conflittuali tempestivamente, prima che esplodano o si cronicizzino. Si prevedono cicli di due incontri di due ore nella prima parte dell anno e, successivamente, un ulteriore incontro a distanza di uno- due mesi. 5. Azioni di intervento per le classi con dinamiche relazionali conflittuali Attivazione di interventi in classe qualora una componente della classe stessa (es. gli insegnanti) o della Scuola (es. Dirigente Scolastico) formulino una domanda precisa, inerente un problema all interno della classe: in questi casi si attuano interventi di counseling alla classe. A differenza di altri tipi di interventi nelle classi dove il punto di partenza è costituito da disagi o interessi comuni ai ragazzi visti in quanto adolescenti (es. incontri sulle sostanze psicoattive), il counseling alla classe presuppone una domanda precisa da parte della classe: la classe in quanto tale ha un problema e chiede un aiuto esterno allo psicologo. È preferibile un incontro fra lo psicologo e il consiglio di classe prima dell intervento con la classe, per descrivere l intervento ed affinché lo psicologo possa avere una fotografia quanto più completa della realtà della classe. Talvolta può essere sufficiente un solo incontro con la classe, altre volte sono necessari 3-4 incontri, secondo le specificità del caso. Ciascun incontro ha una durata di due ore. Sono necessari inoltre in itinere e a chiusura del counseling alla classe, incontri con i docenti per un intervento condiviso. 2

3 6. Incontri di aggiornamento e di supervisione con i docenti Percorsi di formazione rivolti ai docenti su teoria e metodi per facilitare nel gruppo classe la comunicazione e favorire da parte dei docenti l acquisizione di strumenti per la gestione della classe. Obiettivi generali: - implementare la consapevolezza su temi psicopedagogici e inerenti le dinamiche e la conflittualità nei gruppi; - aumentare le risorse e le competenze personali del corpo docente; - implementare le strategie di gestione della relazione e della comunicazione (life skill education) tra docenti e studenti, tra docenti e famiglie e all interno del corpo docente; - rendere più efficace la prevenzione primaria e secondaria per casi a rischio di disagio sociale, disadattamento, insuccesso scolastico. 7. Incontri educazione alla genitorialità con i genitori È possibile strutturare una serie di incontri aperti alle famiglie sulle tematiche connesse al ruolo di genitore, le problematiche dell'età evolutiva e sulle modalità di comunicazione e di ascolto. Si prevedono incontri a tema, strutturati in modo da facilitare e promuovere gruppi interattivi. Lo scopo non è tanto quello di trasmettere delle conoscenze quanto favorire nei genitori le capacità di comprendere i momenti di crisi educativa e relazionale e di cogliere il disagio dei propri figli, di aiutarli a dare un significato alle proprie esperienze genitoriali e di attivare competenze e risorse personali. Ulteriore obiettivo degli incontri, svolti all interno della Scuola, è quello di promuovere e favorire la comunicazione tra scuola e famiglia. OBIETTIVI, METODOLOGIA e MODELLO TEORICO DI RIFERIMENTO L intervento dello psicologo nella scuola ha come oggetto il sistema nella sua interezza e il suo obiettivo principale è la promozione della salute e del benessere dei vari componenti della scuola; pertanto, si individuano come approcci privilegiati i modelli attenti alla complessità del sistema (individuo, gruppo e sistema) e alle interazioni tra questi livelli. Il lavoro si orienta al gruppo, inteso come composto da studenti, insegnanti e genitori. In quest ottica si può parlare di interventi di formazione, di empowerment, di lettura delle dinamiche conflittuali, di promozione del benessere e di percorsi di mediazione. Le varie tipologie di intervento che si prevede di realizzare a seconda delle problematiche emergenti presentati hanno l obiettivo ultimo di migliorare il benessere e la salute psico-sociale degli adolescenti tramite l apprendimento di abilità utili per la gestione dell emotività e delle relazioni sociali secondo i presupposti contenuti nel progetto Skills for life dell OMS (1994). Il modello teorico di riferimento alla base dell apprendimento delle Life skills è la Teoria dell Apprendimento Sociale sviluppata da Bandura (1977), secondo la quale l apprendimento è un acquisizione attiva, che avviene attraverso l esperienza. Per la Scuola Secondaria di II Grado si propongono due tipologie di intervento con diversa metodologia: - la consulenza individuale, descritta dettagliatamente nelle sezioni inerenti le attività di sportello di ascolto per gli studenti e di supporto ai docenti e ai genitori, è una consulenza 3

4 psicologica individuale, in cui la persona (studente, adulto) che ne fa richiesta ha la possibilità di effettuare uno o una serie di 5-6 colloqui con lo psicologo. I colloqui sono coperti da segreto professionale e hanno una durata di 40 minuti. - il lavoro di gruppo col gruppo classe, è finalizzato a fornire sostegno alla gestione di dinamiche presenti all interno del gruppo classe. La metodologia utilizzata promuove processo dinamico di apprendimento attivo attraverso modalità specifiche che consentono di coinvolgere in prima persona gli studenti sui temi individuati attraverso una riflessione e un confronto con gli altri; inoltre il lavoro di gruppo sviluppa la consapevolezza e la stima di sé, la capacità di decidere autonomamente e le abilità di lavoro cooperativo. Tale metodologia prevede il lavoro in gruppo, l uso di sottogruppi, brainstorming, role playing e discussioni di gruppo. Lo psicologo media e facilita le attività dei gruppi, aiutando gli studenti a condividere i problemi, a trovare nuove modalità di affrontare e risolvere i conflitti, ad abituarsi all ascolto di sé e dell altro. Le esperienze di gruppo infatti promuovono la consapevolezza sui problemi e la capacità di riflettere e pensare su di essi, favorendo un maggior controllo emotivo e comportamentale. Anche per quanto riguarda il percorso di formazione rivolto ai docenti verrà utilizzata una metodologia attivo-esperenziale, che favorisca la partecipazione diretta e il coinvolgimento dei docenti egli insegnanti come attori della formazione. Il consulente psicologo, interviene su richiesta dell Istituto, attraverso il Gruppo CIC e in sinergia con questo, al fine di sviluppare interventi integrati e condivisi, coordinare le attività e rendere possibile realizzare progetti specifici rispondenti a particolari necessità delle classi. La partecipazione dei docenti è altresì indispensabile durante le attività in classe. Laddove, in seguito a colloquio, si rilevasse l emergenza di psicopatologie, comportamenti a rischio dipendenze o comunque la necessità di trattamenti terapeutici, non compatibili con il carattere consulenziale dello sportello d ascolto in ambito scolastico, si prevede l invio dello studente presso gli operatori del servizio territoriale di competenza, promuovendo nello studente una presa di consapevolezza del proprio disagio e/o difficoltà e coinvolgendo la famiglia affinchè ci sia una presa in carico della situazione. DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO PROPOSTE Si prevede un rapporto continuo e costante con il Gruppo CIC e/o docente Funzione Strumentale di riferimento, sia direttamente, attraverso incontri periodici, che tramite posta elettronica o telefono al fine di potenziare e promuovere azioni condivise e integrate all interno del sistema Scuola. Per quanto riguarda gli interventi nelle classi devono essere preventivamente concordati con il Gruppo CIC, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti delle classi coinvolte. In caso di casi particolarmente problematici o situazioni complesse è opportuno che lo psicologo abbia la possibilità di incontrare oltre ai singoli docenti, la cui collaborazione è essenziale per il funzionamento al meglio dello sportello d ascolto, i consigli di classe. Al termine dell attività lo psicologo alla fine di ogni anno scolastico, elaborerà una relazione finale da presentare al Dirigente Scolastico e al Gruppo CIC relativa all attività svolta all Interno dell Istituto e completa di dati di accesso al servizio, punti di forza del servizio ed eventuali aspetti migliorativi. L attività di consulenza psicologica all interno della scuola verrà presentata alle famiglie tramite informativa scritta, da consegnare a ciascuno ragazzo. È possibile anche prevedere un incontro rivolto alle famiglie in cui viene presentato il progetto. L informativa dovrà contenere consenso 4

5 informato, da riconsegnare firmato alla scuola, per l autorizzazione ai colloqui con lo psicologo. L informativa verrà preparata dallo psicologo insieme con il Gruppo CIC e concordata con il Dirigente Scolastico. L informativa conterrà anche indicazioni rispetto a orari, tempi e spazi dello sportello d ascolto. Si prevede un giro di conoscenza all interno di tutte le classi, in cui lo psicologo e il referente del servizio spiegheranno brevemente in cosa consiste l attività. L obiettivo è quello di facilitare il contatto e la familiarità dei ragazzi con il servizio proposto. Rispetto alle modalità per accedere al servizio di ascolto, è essenziale che ci sia un sistema di prenotazione, anche nell ottica di garantire la privacy di ciascuno. I ragazzi e le famiglie potranno far riferimento per il primo appuntamento al Referente del Servizio e successivamente allo psicologo oppure si può prevedere un ulteriore modalità per accogliere le richieste, ad esempio una casella e -mail appositamente creata. Spazi e tempi Per quanto riguarda le attività di sportello d ascolto psicologico è opportuno prevedere una stanza adibita ai colloqui in modo che venga garantita la riservatezza degli studenti e degli adulti che vi accedono (es. se la stanza viene utilizzata anche per altre attività occorre stabilire un calendario per lo sportello d ascolto con specificato il giorno e gli orari in cui la stanza non può essere utilizzata da terzi). Le aule solitamente utilizzate per la normale didattica possono essere gli spazi identificati per lo svolgimento degli incontri con il gruppo classe. Si prevedono attività in cicli di 3-4 incontri della durata di due ore ciascuno per ogni classe. Inoltre per ciascun intervento è opportuno prevedere incontri con gli insegnanti delle classi coinvolte e la loro partecipazione alle attività in classe. Firenze, 16 novembre 2016 Dott.ssa Francesca Schininà 5

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