La Cadorna di Via Dolci. Una scuola aperta al mondo

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1 La Cadorna di Via Dolci. Una scuola aperta al mondo Massimo Nunzio Barrella, Dirigente Scolastico di Massimo Nunzio Barrella Brescia, 23 aprile 2018

2 Il contesto - Un territorio complesso e multietnico nella zona Nord Ovest di Milano, poco distante dallo Stadio di San Siro. - Flussi migratori importanti dal Nord Africa (Egitto e Marocco). - Case popolari e occupazioni abusive diffuse. - In zona, anche complessi residenziali di famiglie italiane con un profilo socio-economico elevato. - Nel plesso di via Dolci, tra infanzia e primaria, la percentuale degli alunni stranieri si attesta al 75%, con classi che toccano anche il 95%-98%. - Per oltre il 50% si tratta di alunni di seconda o terza generazione, nati in Italia. - Una media di 40 nuove iscrizioni in corso d anno scolastico alla primaria di via Dolci, in gran parte provenienti dall Egitto e da alfabetizzare.!2

3 Un istituto con due anime l IC L.Cadorna in cifre allievi 1 Scuola dell Infanzia 2 Scuole Primarie 1 Scuola Secondaria di 1 ZONA 8 (2 plessi scolastici) 590 alunni, di cui con cittadinanza non italiana: 11%. ZONA 7 (via Dolci) 600 alunni, di cui il 75% con cittadinanza non italiana. In alcune classi si tocca il 95%.

4 34 Paesi da quattro Continenti I gruppi più numerosi: 1) Egitto 2) Marocco 3) Filippine AFRICA DEL NORD ASIA AMERICA LATINA EUROPA ORIENTALE

5 Scuola aperta per includere

6 Il cardine: famiglie all opera I Comitati Genitori Una buona parte delle famiglie italiane ha volutamente scelto questo Istituto, convinti che una scuola multietnica sia un opportunità preziosa per aprire gli orizzonti. Associazione Cadorna Nel 2007 alcuni genitori, con atto notarile, danno vita a un associazione per l arricchimento dell offerta formativa.

7 Associazioni, fondazioni, ente locale UVI. Unione Volontari per l Infanzia Per tutto l anno scolastico 6 volontari seguono in orario curricolare gli allievi non italofoni con problemi familiari. TUTTINSIEME. Cooperativa sociale Sportello psico-pedagogico per facilitare l integrazione, aperto ai genitori e ai docenti. Si avvale anche di mediatori culturali. Il Municipio 7 Finanzia il progetto dei Sabati aperti. In particolare l aiuto allo studio al mattino con esperti educatori e docenti di L2. SONG onlus Corso di canto corale secondo il metodo Abreu (El Sistema venezuelano). Mediafriends Onlus Progetto A regola d arte : corsi extracurricolari di musica e sport gratuiti. Rugby e percussioni. Centro COME Collaborazione con Graziella Favaro. Alla scuola dell Infanzia: Le storie sono un àncora : narrare in italiano e in lingua madre ai bambini migranti, con il coinvolgimento dei genitori.

8 EL SISTEMA: la musica unisce con il coro

9 Una scuola nella scuola Due mattine a settimana, un ala dell Istituto ospita circa 90 mamme straniere, impegnate ad apprendere la lingua italiana. Per i loro figli da 0 a 3 anni anche uno spazio giochi. Impresa possibile grazie all associazione di volontarie Mamme a scuola onlus.

10 Spazio giochi e parcheggi

11 I Sabati aperti del villaggio L aiuto mattutino allo studio Il corso di lingua araba per non perdere le radici I pomeriggi delle culture e della festa

12 LABORATORI CREATIVI SPETTACOLI CONCERTI MOSTRE MERCATINO VESTIBIMBO E MERENDA!12

13 Tanti incontri anche per il Preside!

14 Marcia Dolci3: la festa finale

15 Culture,lingue, sport, musica!15

16 Maestre, genitori e nonni che collaborano La scuola si fa bella La commissione biblioteca

17 Una scuola che vive con il territorio La scuola aperta è un esperienza positiva per un contesto multietnico come quello nel quale è inserito l Istituto L. Cadorna. Non è un paradiso terrestre, i problemi ci sono. Il punto di unità: il rispetto della persona. Accogliere l altro non significa rinunciare o nascondere la propria storia e identità. La scuola aperta L. Cadorna è un modello interamente riproducibile?

18 Per saperne di più, seguiteci su Pagina Facebook: Istituto Comprensivo Luigi Cadorna - Milano

19 VITA E LIBERTÀ Che cosa dunque significa educare? Di certo, non che un pezzo di materia inanimata riceva una forma, come la pietra per mano d'uno scultore. Piuttosto, educare significa che io do a quest'uomo coraggio verso se stesso. Che gli indico i suoi compiti, ed interpreto il suo cammino - non i miei. Che lo aiuto a conquistare la libertà sua propria. Devo dunque mettere in moto una storia umana, e personale. Con quali mezzi? Sicuramente avvalendomi anche di discorsi, esortazioni, stimolazioni e «metodi» d'ogni genere. Ma ciò non è ancora il fattore originale. La vita viene destata e accesa solo dalla vita. La più potente «forza d'educazione» consiste nel fatto che io stesso in prima persona mi protendo in avanti e mi affatico a crescere. (ROMANO GUARDINI, LIBERTÀ E PERSONA)!19

20 GRAZIE PER L ATTENZIONE 23 APRILE 2018 Massimo Nunzio Barrella