ECONOMIA DEL FAIR TRADE DEFINIZIONI DI RIFERIMENTO
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- Valerio Mantovani
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1 ECONOMIA DEL FAIR TRADE DEFINIZIONI DI RIFERIMENTO 1
2 COSA S INTENDE CON FAIR TRADE Cos è FT per la gente della strada 20 Un movimento di cooperative, associazioni, organizzazioni non profit che commercializza e distribuisce prodotti dei paesi del sud del mondo, aiutando i piccoli produttori Un commercio di prodotti che rispetta precisi criteri sociali (ad es. non utilizzando manodopera infantile, pagando retribuzioni corrette ai produttori ) 12 Un movimento di solidarietà che distribuisce ai poveri, gratis o a prezzi ridotti, le eccedenze delle aziende Un'iniziativa dei movimenti dei consumatori per favorire relazioni più trasparenti fra consumatori e aziende Non sa N = popolazione italiana 2
3 DEFINIZIONE DI FAIR TRADE Cos è FT per gli attori internazionali del movimento (FINE!) Il commercio equo e solidale è una partnership economica basata sul dialogo, trasparenza e rispetto che mira ad una maggiore equità nel commercio internazionale Il commercio equo e solidale contribuisce ad uno sviluppo sostenibile complessivo attraverso l offerta di migliori condizioni economiche ed assicurando i diritti dei produttori marginalizzati dal mercato, specialmente nel Sud del mondo Le organizzazioni di commercio equo e solidale, supportate dai consumatori, sono coinvolte attivamente nell assistenza tecnica ai produttori, nell azione di sensibilizzazione, dell opinione pubblica e delle istituzioni e nello sviluppo di campagne volte al cambiamento delle regole e delle pratiche del commercio internazionale Il Fair Trade, o commercio equo e solidale, è nato e cresciuto come movimento di base decentrato e dinamico sicché la complessità e la diversità dei tanti soggetti coinvolti, che pur concordano sui principi fondamentali alla base del concetto di commercio equo, rendono difficile una sua categorizzazione rigorosa e le definizioni sono numerose Nella definizione italiana di FT, la doppia aggettivazione, che non esiste nella dizione inglese, ha origine dalla volontà di evidenziare i concetti di giustizia sociale o equità e di solidarietà che affondano le loro radici nella cultura della mutualità propria dei movimenti popolari di fine Ottocento e della prima parte del Novecento e che ha fortemente caratterizzato la storia del movimento dei lavoratori italiani. La solidarietà senza equità che implica una relazione sociale finisce con il trasformarsi in carità. E la carità non produce trasformazione, non cambia lo stato delle cose. D altra parte l equità senza la solidarietà ovvero senza la fratellanza diventa un senso astratto di giustizia, una giustizia vuota perché non calata in una dimensione sociale (Ctm altromercato Utopie concrete: 15 anni di commercio equo e solidale; 2004:6) 3
4 CARTA ITALIANA CRITERI DEL FT Cos è FT per gli attori italiani del movimento (AGICES) Il commercio equo e solidale è un approccio alternativo al commercio convenzionale; esso promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l'ambiente, attraverso il commercio, la crescita della consapevolezza dei consumatori, l'educazione, l'informazione e l'azione politica Il commercio equo e solidale è una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena della commercializzazione: dai produttori ai consumatori Il Fair Trade può essere definito nel contempo come un insieme di pratiche socioeconomiche ed un movimento (Jones e Bayley, 2000: 3) alternativi al commercio internazionale convenzionale Il Fair Trade promuove relazioni commerciali basate non sulla competizione quanto sulla cooperazione e può definirsi, quindi, un partenariato fondato sulla parità e l uguaglianza fra i produttori del Sud e le controparti del Nord (Johnson, 2003: 9-16) (modello win-win) Il Fair Trade, quindi costituisce: a) un modello di cooperazione economica a favore dei piccoli produttori (contadini ed artigiani) del Sud del mondo; b) un sistema economico di organizzazioni non profit che assicura la filiera di produzione e di commercializzazione equa e solidale, dal produttore al consumatore c) un movimento per l economia responsabile (o solidale) che promuove strumenti quali il consumo critico, la finanza etica, la responsabilità sociale delle imprese e lo sviluppo di sistemi di economia dal basso (Laville, 1998) 4
5 COMPARAZIONE FRA VISIONI DEL FT Il commercio equo e solidale è una partnership economica basata sul dialogo, trasparenza e rispetto che mira ad una maggiore equità nel commercio internazionale Il commercio equo e solidale contribuisce ad uno sviluppo sostenibile complessivo attraverso l offerta di migliori condizioni economiche ed assicurando i diritti dei produttori marginalizzati dal mercato, specialmente nel Sud del mondo Le organizzazioni di commercio equo e solidale, supportate dai consumatori, sono coinvolte attivamente nell assistenza tecnica ai produttori, nell azione di sensibilizzazione, dell opinione pubblica e delle istituzioni e nello sviluppo di campagne volte al cambiamento delle regole e delle pratiche del commercio internazionale Peculiarità e limiti Il commercio equo e solidale è un approccio alternativo al commercio convenzionale; esso promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l'ambiente, attraverso il commercio, la crescita della consapevolezza dei consumatori, l'educazione, l'informazione e l'azione politica Il commercio equo e solidale è una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena della commercializzazione: dai produttori ai consumatori Il Fair Trade può essere definito nel contempo come un insieme di pratiche socioeconomiche ed un movimento (Jones e Bayley, 2000: 3) alternativi al commercio internazionale convenzionale Il Fair Trade promuove relazioni commerciali basate non sulla competizione quanto sulla cooperazione e può definirsi, quindi, un partenariato fondato sulla parità e l uguaglianza fra i produttori del Sud e le controparti del Nord (Johnson, 2003: 9-16) (modello win-win) Il Fair Trade, quindi costituisce: a) un modello di cooperazione economica a favore dei piccoli produttori (contadini ed artigiani) del Sud del mondo; b) un sistema economico di organizzazioni non profit che assicura la filiera di produzione e di commercializzazione equa e solidale, dal produttore al consumatore c) un movimento per l economia responsabile (o solidale) che promuove strumenti quali il consumo critico, la finanza etica, la responsabilità sociale delle imprese e lo sviluppo di sistemi di economia dal basso (Laville, 1998) 5
6 COMPONENTI (VISIONI) DEL FT TRADING PARTNERSHIP un modello di sviluppo sostenibile e di commercio internazionale concretamente alternativo per i produttori e i consumatori che ne sono coinvolti ECONOMIA ETICA Fair Trade come operazionalizzazione del concetto ideale di commercio (ideal-tipo di commercio) Il Fair Trade può essere considerato come una strategia che opera simultaneamente nel mercato e contro il mercato, "dentro e fuori In altre parole, il commercio equo e solidale si pone come un modello teorico e un insieme di pratiche, come una forma nuova ed alternativa di economia etica che sfida le logiche competitive del mercato capitalistico proponendo una maggiore giustizia sociale ed ecologica e una cultura del consumo critico e responsabile Nel contempo, operando nel sistema degli scambi internazionali e tentando di uscire dalla sua posizione di nicchia, si sporca le mani e appare, in un certo senso, ancor più sovversivo in quanto cerca di cambiare da dentro le regole del commercio mondiale, aspirando al difficile compromesso tra principi etici e logiche di mercato Considerando le attività e le pratiche consolidate nel movimento del Fair Trade, si può evidenziare la polarizzazione tra due componenti basilari che co-esistono ma risultano in tensione tra loro: da un lato, la componente economica e di mercato che identifica le organizzazioni Fair Trade come agenti di partecipazione al mercato e di redistribuzione delle risorse, dall altro la componente solidale che identifica le organizzazioni Fair Trade come agenti di educazione, di lobbing e di rafforzamento della rete (Poncelet, Defourny e Pelsmaker, 2004: 8-9) 6
7 TRADING PARTNERSHIP Il FT costituisce nel contempo un trading business, ossia un attività con fini commerciali, ed uno strumento di sviluppo (Hopkins, 2000) in quanto attività, commerciale promuove relazioni paritarie e legami di solidarietà fra i diversi soggetti che lo animano, al Sud e al Nord in quanto strumento di sviluppo, supera la logica dell aiuto su cui si fonda la cooperazione pubblica e privata 7
8 ECONOMIA ETICA il FT travalica logiche strettamente commerciali ed economiche, lanciando la sfida di creare nuove relazioni sociali fra produttori del Sud e compratori del Nord il FT è uno strumento politico di pressione che lancia una sfida al sistema capitalistico ortodosso, prospettando un cambio di direzione nelle regole e nelle pratiche del commercio internazionale, attraverso l appoggio partecipato dei consumatori 8
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