ISTRUZIONE OPERATIVA:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ISTRUZIONE OPERATIVA:"

Transcript

1 Pagina 1 di 6 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI CORRELATI: a) Norma di riferimento C.N.R. - B.U. n 24/71 b) Minuta di prova M/LAB08/01min.17 c) Certificato di prova M/LAB08/01.17 d) Verbale di accettazione M/LAB01/04 Redazione (firma) Verifica RQ (firma) Approvazione DIR (firma) EDIZIONE :0 De Iasi Serena De Iasi Maurizio De Iasi Massimo Revisione Pagine Modificate Data 0 21/07/2008 Prima emissione Oggetto IO/LAB08/17 1

2 Pagina 2 di 6 1. Scopo Lo scopo della prova è quello di caratterizzare convenzionalmente la consistenza di un bitume solido o semisolido, mediante la misura della profondità, espressa in decimillimetri, raggiunta da un ago normalizzato che penetra verticalmente in un provino del bitume in esame, in un dato tempo ed in determinate condizioni di carico e temperatura 2. Campo di applicazione Questa metodica è applicabile su bitumi per uso stradale. 3. Norma di riferimento CNR B.U. n 24/71 (Norme per l accettazione dei bitumi per usi stradali Metodo della penetrazione) 4. Definizioni e simboli SPE Sperimentatore DL Direttore del Laboratorio MIN Minuta di prova 5. Responsabilità 5.1 Responsabilità dello Sperimentatore Lo sperimentatore è responsabile: o della precisa e puntuale applicazione di quanto previsto dal MQ del Sistema di Qualità Aziendale; o della corretta esecuzione della prova; o della corretta trascrizione ed elaborazione dei dati; o del corretto uso della strumentazione utilizzata. 5.2 Responsabilità del DL Il Direttore del Laboratorio è responsabile: o Della precisa e puntuale applicazione di quanto previsto dal MQ del Sistema di Qualità Aziendale; o Della correttezza delle elaborazioni; o Della certificazione emessa a fronte della prova fatta. 6. Apparecchiature Ago: è costituito da un cilindro di acciaio inossidabile di mm 1,01+0,01 di diametro, lungo mm 51 circa. Una estremità del cilindro è ridotta a punta conica, ove il cono, coassiale con il cilindro, presenta un altezza di mm 6,35 circa ed un angolo al vertice di Il cono smussato alla punta, in modo da realizzare un tronco di cono di mm 5,40,4 di altezza e mm 0,15 0,01 di diametro della base minore. La smussatura è ad angolo retto con l asse dell ago, con una deviazione massima ammissibile di 2. Il bordo della smussatura deve essere netto (a spigolo vivo ) e privo di imperfezioni. L ago così completato deve essere indurito (temperato) e la sua superficie accuratamente rifinita (levigata ). L estremità cilindrica dell ago è montata centralmente e coassialmente in un IO/LAB08/17 2

3 Pagina 3 di 6 codolo cilindrico di ottone o di acciaio inossidabile, della lunghezza di mm 38 circa e diametro mm 3 circa. La lunghezza libera dell ago esternamente al codolo è mm 41 circa. Il peso dell insieme ago-codolo deve essere g 2,5 0,05. Poiché i risultati della prova di penetrazione possono essere inficiati dalle imperfette condizioni degli aghi, questi devono essere controllati periodicamente al microscopio. Gli aghi che risultano ossidati o comunque danneggiati devono essere scartati. In ogni caso, dopo l impiego, gli aghi devono essere puliti con toluolo, asciugati perfettamente con un panno pulito e conservati in ambiente asciutto. Prima di effettuare una nuova prova, l operazione di pulitura degli aghi deve essere ripetuta Contenitore: un recipiente di metallo inossidabile, entro il quale il bitume viene sottoposto alla prova,di forma cilindrica a fondo piatto, con le seguenti dimensioni interne:diametro 55mm, altezza 35mm ovvero 55mm a seconda che la penetrazione prevista sia minore o maggiore di 225 dmm Penetrometro con bagno d acqua incorporato: un apparecchio che permetta all alberino di supporto dell ago di muoversi verticalmente nella sua guida senza attrito apprezzabile e che sia dotato di un dispositivo atto ad indicare la penetrazione al decimo di millimetro. Il peso complessivo della massa mobile deve essere di norma g 100 0,15, essendo costituito, oltre che dal peso dell insieme ago-codolo,da quello dell alberino di supporto (g 47,50,05) e da un peso aggiunto (g 50 0,05). Per condizioni di prova speciali si deve poter variare il peso complessivo della massa mobile e, in particolare, poterlo portare a g 500,10 oppure g 2000,020, rispettivamente togliendo il peso aggiunto o aggiungendo un peso ulteriore (g 100 0,05). Per portare il provino di bitume alla temperatura prescritta e per mantenervelo durante l esecuzione della prova, sul piatto del penetrometro deve essere montato un bagno d acqua termostatico che possa essere mantenuto a 250,1 C o alla diversa temperatura richiesta per prove speciali. Il bagno del penetrometro deve avere dimensioni e capacità tali da assicurare con congruo margine la completa immersione di almeno due contenitori. La base del penetrometro deve essere munita di viti li livello per assicurare l orizzontalità del piatto dell apparecchio In alternativa al succitato penetrometro con bagno d acqua incorporato, può essere adoperato il gruppo di apparecchiature indicato ai 6.1,6.2 e 6.3: 6.1 Penetrometro semplice: qualsiasi apparecchio che presenti tutte le caratteristiche prescritte per il penetrometro di cui al punto 6.3., meno il bagno d acqua incorporato. 6.2 Bagno d acqua separato: un bagno d acqua termostatico avente una capacità non inferiore a 10litri, che possa essere mantenuto a 25 0,1 C o alla diversa temperatura richiesta per prove speciali. Il bagno deve essere munito di una piastra forata, posta a non meno di cm 5 dal fondo ed a non meno di cm 10 al di sotto della superficie dell acqua. 6.3 Bacinella di trasporto: un recipiente di vetro, metallo o plastica, da adoperare per il trasferimento del contenitore del bagno d acqua al piatto del penetrometro, avente capacità e dimensioni tali da permettere la completa immersione del IO/LAB08/17 3

4 Pagina 4 di 6 contenitore stesso; deve essere costruita in modo da assicurare al contenitore un appoggio stabile. Termometro per il bagno d acqua: un termometro di precisione, tipo ad immersione, con scala graduata in 0,1 C Dispositivo per la misura del tempo: un dispositivo automatico collegato al penenometro, tale da consentire la discesa per gravità della massa mobile del penetrometro stesso per un intervallo di tempo di 5 secondi, o per un diverso intervallo se richiesto per prove speciali. Il dispositivo automatico per la misura del tempo va controllato periodicamente per confronto con un contasecondi o con un metronomo. In alternativa al dispositivo automatico, nel caso di comando manuale del penetrometro, per la misura del tempo deve essere adoperato un contasecondi al decimo di secondo o un metronomo 7. Modalità Esecutive 7.1. Operazioni preliminari: a. Individuazione del materiale da sottoporre a prova Lo sperimentatore, dalla lavagna sita in laboratorio evince il campione su cui eseguire la prova. Effettua il controllo della bilancia che si intende utilizzare, verificando sia l idoneità dello strumento ( portata e sensibilità ), sia la sua funzionalità, sia la validità del relativo certificato di taratura. Controlla l attrezzatura per la prova di penetrazione sul bitume I controlli suddetti sono di responsabilità dello Sperimentatore che effettuerà la prova. b. Minuta di Prova Si munisce della Minuta di Prova per la registrazione dei dati della prova 7.2. Esecuzione della prova Preparazione dei provini Lo sperimentatore riscalda il bitume fino a fusione, con ogni precauzione, atta ad evitare surriscaldamenti locali. Se il bitume contiene acqua, provvede ad eliminarla mediante riscaldamento a 110 C in bagno d aria, agitando continuamente; compie tale operazione per non più di 15 minuti. Innalza quindi la temperatura del bitume sino a C al di sopra del suo punto di rammollimento P.A, agitando continuamente onde evitare surriscaldamenti locali, finchè il materiale sia continuamente fluido e privo di bolle d aria; compie tale operazione per non più di 30 minuti. Se il bitume contiene tracce visibili di impurità solide, lo filtra attraverso un setaccio 0,3 UNI Versa in apposito contenitore il bitume fuso, fino ad un altezza di almeno 10mm maggiore della penetrazione prevista. Prepara due identici provini, adoperando i contenitori più profondi se è prevista una penetrazione maggiore di 225 dmm, quelli meno profondi in caso contrario Protegge i provini dalla polvere e li lascia raffreddare a temperature ambiente di C per 1,5 2 ore se sono stati preparati nei contenitori più profondi, 1 1,5 ore nel caso di meno profondi. IO/LAB08/17 4

5 Pagina 5 di 6 Immerge i provini nel bagno termostatico mantenuto alla temperatura costante di 25 0,2 C (o alla diversa temperatura prevista per prove particolari, punto 4.2 della CNR 24/71) o montato direttamente sul piatto del penetrometro o entro la bacinella di trasporto (ove questa debba essere adoperata) e li lascia in bagno per un ora e mezza ovvero per un ora rispettivamente se sono stati adoperati i contenitori più profondi o quelli meno profondi Applicazione del carico Lo sperimentatore, esamina l alberino di supporto dell ago e la sua guida per assicurarsi del suo regolare funzionamento Inserisce l ago, perfettamente pulito ed asciutto nell alberino di supporto Applica sull alberino il carico prescritto per la prova, in funzione delle condizioni di prova, (punto 4 della norma CNR 24/71 sopra riportato) Qualora il bagno d acqua è montato sul piatto del penetrometro, procede alle operazioni per la misura della penetrazione, come indicato al seguente punto Qualora il bagno d acqua è invece separato, porta sul piatto del penetrometro il contenitore contenuto nella bacinella di trasporto, e procede alle operazioni per la misura della penetrazione. In ogni caso il contenitore deve risultare completamente immerso nell acqua e mantenuto tale per tutta la durata della prova Misura della penetrazione Lo sperimentatore, abbassa lentamente l alberino di supporto dell ago, finchè la punta di questo arriva a leggero contatto con la superficie del provino nel contenitore. Prende nota della lettura del quadrante del penetrometro o porta a zero l indice. Libera poi rapidamente l alberino di supporto dell ago e lascia raffreddare l ago nel provino per il periodo esatto di 5 secondi o per il diverso periodo stabilito per prove particolari. Blocca nuovamente l alberino e prende nota della nuova lettura all indice del quadrante. La differenza tra le due letture, espressa in decimillimetri, dà la misura della penetrazione. Durante l affondamento dell ago nel provino osservare il contenitore al fine di notare se avviene un qualsiasi movimento imprevisto, in tal caso la misura eseguita deve essere scartata. Effettua sul provino in esame vanno effettuate non meno di 3 penetrazioni, a distanze di almeno 1cm una dall altra. È consigliabile effettuare un n. di 5 penetrazioni, in modo da potersi riservare la possibilità di scartare eventuali penetrazioni i cui risultati non rientrino nei limiti indicati nella tabella 1 del paragrafo 6.1 della CNR n 24/71 IO/LAB08/17 5

6 Pagina 6 di 6 Qualora il bagno d acqua è separato dal penetrometro, fra una determinazione e l altra lo sperimentatore provvede a rimettere nel bagno la bacinella di trasporto ed il contenitore con il provino. Provvede a cambiare ago alla fine di ogni determinazione. Nel caso in cui la penetrazione è maggiore di 225 dmm, lascia l ago nel provino stesso dopo ciascuna determinazione Riferimenti di calcolo Per ciascun provino, come valore della penetrazione si riporta la media, approssimata all unità intera, di almeno 3 determinazioni i cui valori rientrino nei limiti precisati nella seguente Tabella 1. Tabella 1 Paragrafo 6.1 CNR n 24/71 Penetrazione (dmm) Massima differenza fra la più alta e la più bassa determinazione Se le determinazioni relative al primo provino non risultano entro i limiti indicati nella Tabella 1, lo sperimentatore procede a ripetere la prova adoperando il secondo provino preparato. Se anche in questo caso non si rientra nei limiti sopra riportati, lo sperimentatore provvede a scartare tutti i risultati e a ripetere le operazioni di prova, preparando nuovamente due provini identici, utilizzando lo stesso tipo di bitume. Se i citati limiti vengono ancora superati, non procede al calcolo della media della determinazioni, ma si indicano separatamente i valori dei risultati ottenuti per ciascuno dei quattro provini esaminati. Se le determinazioni sono state effettuate in condizioni diverse da quelle normali, saranno riportate nel certificato di prova anche le condizioni specifiche della prova. Se non si fa nessuna precisazione, si intende che la prova è stata eseguita in condizioni normali (Temperatura=25 C, Carico=100 g, Tempo di apllicazione=5sec) Deve essere infine indicato sul certificato se il bitume ha dovuto essere disidratato o filtrato. 8. Esposizione dei risultati I dati riportati sulla MIN servono per la successiva certificazione che oltre ai dati individuativi del certificato di prova ed alle notizie fornite dal Committente conterrà: - Normativa di riferimento - Dati relativi all identificazione del bitume - Le condizioni di prova, con riferimento a Temperatura, Carico e Tempo di applicazione - I valori puntuali delle penetrazioni, in dmm, per ciascun provino - Il valore della penetrazione, in dmm, arrotondato al numero intero più vicino, con riferimento ai vari provini e dato dalla media dei valori puntuali delle penetrazioni. IO/LAB08/17 6

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 SETTORE CB BTM EB Conglomerati Bituminosi Bitumi Tradizionali o Modificati Emulsioni Bituminose INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 8 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 8 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 SETTORE CB BTM EB Conglomerati Bituminosi Bitumi Tradizionali o Modificati Emulsioni Bituminose INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 SETTORE LI CA AG L LS AC AP AL da Acciai da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) odalità esecutive

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 da Acciai da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Scoo 2) Camo di alicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Resonsabilità 6) Aarecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esosizione dei risultati DOCUMENTI CORRELATI:

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 7 da Acciai da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 7 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 8 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 12 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) odalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 da Acciai da \INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: IO/LAB04/1 Pagina 1 di 7 da INDICE: 1) Scopo ) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 8 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: (su derivanti da reti o tralicci elettrosaldati) Pagina 1 di 5 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 SETTORE LI CA calcestruzzi AG aggregati LM LS AC AP da c. a. p. AL Acciai da laminati e INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Definizione e Scopo 2) Norma di riferimento 3) Metodi di campionatura 4) Divisione ed identificazione dei campioni DOCUMENTI CORRELATI: a) Norma di riferimento C.N.R. - B.U. n

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 7 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Campionatura 5) Massa e dimensioni dei campioni destinati al laboratorio 6) Identificazione e spedizione dei campioni

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 7 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 SETTORE LI CA calcestruzzi AG aggregati LM LS AC AP da c. a. p. AL Acciai da laminati e INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 10 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 da Acciai da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 7 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 8 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di Applicazione 3) Norma di riferimento 4) Attrezzatura 5) Modalità esecutive 6) Documentazione DOCUMENTI CORRELATI: a) Norma di riferimento CNR BU n. 146/92 b)

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX INDICE 1. SCOPO E CAMPO D APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 2 3.1 Definizioni... 2 3.2 Abbreviazioni... 2 4. APPARECCHIATURE, STRUMENTAZIONI E MATERIALI... 3 5. MODALITA

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 INDICE: 1) Definizione e Scopo 2) Norma di riferimento 3) Metodi di campionatura 4) Divisione ed identificazione dei campioni 5) Raccomandazioni DOCUMENTI CORRELATI: a) Norma di riferimento

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 8 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature e Materiali 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA: DETEMINAZIONE CARATTERISTICHE FISICHE E COEFFICIENTE DI IMBIBIZIONE DI UNA ROCCIA

ISTRUZIONE OPERATIVA: DETEMINAZIONE CARATTERISTICHE FISICHE E COEFFICIENTE DI IMBIBIZIONE DI UNA ROCCIA Pag 1 di 6 1. GENERALITÀ 1.1. OGGETTO La presente istruzione operativa definisce le modalità per la determinazione della caratteristiche fisiche di una roccia 1.2. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 SETTORE LI CA AG LM LS AC AP AL da Acciai da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 8 SETTORE LI CA calcestruzzi AG aggregati LM LS AC AP da c. a. p. AL Acciai da laminati e INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità

Dettagli

Estratto Capitolo 11 NTC 2018

Estratto Capitolo 11 NTC 2018 Estratto Capitolo 11 NTC 2018 11.2. CALCESTRUZZO Le Norme contenute nel presente paragrafo si applicano al calcestruzzo per usi strutturali, armato e non, normale e precompresso di cui al 4.1. 11.2.1.

Dettagli

RAPPORTO di PROVA 026/CHI/12/09/0202 Del VERBALE Di ACCETTAZIONE n. 161/03/09/IN Del Settore CHIMICA

RAPPORTO di PROVA 026/CHI/12/09/0202 Del VERBALE Di ACCETTAZIONE n. 161/03/09/IN Del Settore CHIMICA RAPPORTO di PROVA 026/CHI/12/09/0202 Del 19-03-2009 VERBALE Di ACCETTAZIONE n. 161/03/09/IN Del 11-03-2009 DATI del COMMITTENTE DITRON S.r.l. C.so Peschiera n. 336/D - 10139 - TORINO (TO) TIPOLOGIA CAMPIONE

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX INDICE 1. SCOPO E CAMPO D APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 2 3.1 Definizioni... 2 3.2 Abbreviazioni... 2 4. APPARECCHIATURE, STRUMENTAZIONI E MATERIALI... 3 5. MODALITA

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 5 da Acciai da \INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 da Acciai da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simoli 5) Responsailità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati

Dettagli

Disco. Verifica attrezzi

Disco. Verifica attrezzi Disco Caratteristiche Il corpo del disco deve essere solido e costruito in legno o altro materiale adatto, con un anello metallico il cui bordo deve essere di forma circolare. La sezione trasversale del

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX INDICE 1. SCOPO E CAMPO D APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 2 3.1 Definizioni... 2 3.2 Abbreviazioni... 2 4. APPARECCHIATURE, STRUMENTAZIONI E MATERIALI... 3 5. MODALITA

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo

Dettagli

SONGEO DISCARICA DI PONTEDERA (PI)

SONGEO DISCARICA DI PONTEDERA (PI) SONGEO DISCARICA DI PONTEDERA (PI) INDAGINE GEOGNOSTICA Novembre 040cm09 0 09 COMMESSA REV. DATA CONTROLLATO RSGQ APPROVATO RSG VICENZETTO s. r. l. 35040, Villa Estense (PD), Via Municipio n 18 Tel. +39-429-91798

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX INDICE 1. SCOPO E CAMPO D APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 2 3.1 Definizioni... 2 3.2 Abbreviazioni... 2 4. APPARECCHIATURE, STRUMENTAZIONI E MATERIALI... 3 5. MODALITA

Dettagli

Procedura per la determinazione dei tempi dei tempi di inizio e fine frattazzabilità su malta setacciata dal calcestruzzo.

Procedura per la determinazione dei tempi dei tempi di inizio e fine frattazzabilità su malta setacciata dal calcestruzzo. Procedura per la determinazione dei tempi dei tempi di inizio e fine frattazzabilità su malta setacciata dal calcestruzzo. Premessa La presente procedura è stata elaborata dal Gruppo di Lavoro Additivi

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX INDICE 1. SCOPO E CAMPO D APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 2 3.1 Definizioni... 2 3.2 Abbreviazioni... 2 4. APPARECCHIATURE, STRUMENTAZIONI E MATERIALI... 3 5. MODALITA

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 SETTORE LI CA AG LM LS AC AP AL da Acciai da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX INDICE 1. SCOPO E CAMPO D APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 2 3.1 Definizioni... 2 3.2 Abbreviazioni... 2 4. APPARECCHIATURE, STRUMENTAZIONI E MATERIALI... 3 5. MODALITA

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1. Scopo

Dettagli

La strumentazione necessaria per eseguire la prova su piastra è costituita da una serie di elementi descritti di seguito.

La strumentazione necessaria per eseguire la prova su piastra è costituita da una serie di elementi descritti di seguito. 7. Prova di carico su piastra 7.1 Premessa Questa prova è eseguita allo scopo di rilevare la compattezza dei terreni di riporto e dello strato di base delle pavimentazioni stradali. È usata frequentemente

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA N

RAPPORTO DI PROVA N Luogo e data di emissione: Bellaria, 30/09/2004 RAPPORTO DI PROVA N. 188121 Committente: PROGETTO PLASTICA S.p.A. - Via Borromeo, 2-20032 CORMANO (MI) Data della richiesta della prova: 15/07/2004 Numero

Dettagli

Direttiva tecnica 3a: Trattamento termico mediante la misura della temperatura interna del legno secondo lo standard ISPM 15 (HT)

Direttiva tecnica 3a: Trattamento termico mediante la misura della temperatura interna del legno secondo lo standard ISPM 15 (HT) Direttiva tecnica 3a: Trattamento termico mediante la misura della temperatura interna del legno secondo lo standard ISPM 15 (HT) Principio di trattamento Processo: diretto mediante la misura della temperatura

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 9 da INDICE: 1 Scopo 2 Campo di applicazione 3 Norma di riferimento Definizioni e simboli 5 Responsabilità 6 Apparecchiature 7 Modalità esecutive 8 Esposizione dei risultati 1. Scopo Lo scopo

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 10 L da INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) odalità esecutive 8) Esposizione dei risultati 1.

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Pagina 1 di 6 SETTORE LI CA calcestruzzi AG aggregati LM LS AC AP da c. a. p. AL Acciai da laminati e INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità

Dettagli

LEA_IT_PND Coordinometro ottico. Strumenti e Sistemi di Monitoraggio Geotecnico e Strutturale

LEA_IT_PND Coordinometro ottico.  Strumenti e Sistemi di Monitoraggio Geotecnico e Strutturale LEA_IT_PND4001001 Coordinometro ottico LEA_IT_PND4001001 Coordinometro ottico Descrizione _ Il coordinometro ottico, progettato e realizzato molti anni orsono dalle Officine Galileo di Firenze, fa oggi

Dettagli

-

- STAZIONE TOTALE E costituita dal sistema basetta-base, che viene fissato sulla testa rettificata del treppiede di supporto, dall alidada, un dispositivo a U che si innesta sulla base tramite un perno (attorno

Dettagli

INGRANOMETRO BIFIANCO 3101, 3101A, 3101B

INGRANOMETRO BIFIANCO 3101, 3101A, 3101B INGRANOMETRO BIFIANCO 3101, 3101A, 3101B APPLICAZIONI Questo ingranometro è progettato per misurare la deviazione composta totale del bifianco e la deviazione composta dente/dente di ingranaggi cilindrici

Dettagli

Corso di Laurea in FARMACIA

Corso di Laurea in FARMACIA Corso di Laurea in FARMACIA 2015 simulazione 1 FISICA Cognome nome matricola a.a. immatric. firma N Evidenziare le risposte esatte Una sferetta è appesa con una cordicella al soffitto di un ascensore fermo.

Dettagli

Esperienza in laboratorio: Il calore specifico

Esperienza in laboratorio: Il calore specifico Esperienza in laboratorio: Il calore specifico Vincenza Filippone & Alessandro Veca Classe III H Liceo Scientifico Statale G. Galilei Palermo Abstract: calcolo del calore specifico per risalire alla qualità

Dettagli

Organismo di Ricerca Comunicazione Commissione Europea 2006/C 323/01 RAPPORTO DI PROVA

Organismo di Ricerca Comunicazione Commissione Europea 2006/C 323/01 RAPPORTO DI PROVA Organismo di Ricerca Comunicazione Commissione Europea 2006/C 323/01 RAPPORTO DI PROVA SQM_055_2018 DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA ALLO SCIVOLAMENTO DELLE SUPERFICI PEDONALI (NORMA UNI CEN/TS 16165, ALLEGATO

Dettagli

PROVE DI CARICO SU PALO IN ESERCIZIO

PROVE DI CARICO SU PALO IN ESERCIZIO Pag. 1 di 9 PROVE DI CARICO SU PALO IN ESERCIZIO 1. Scopo La prova, che non dovrà compromettere l integrità del palo, ha lo scopo di: verificare che non esistono gravi deficienze esecutive del palo; fornire

Dettagli

La reazione al fuoco dei suddetti materiali viene testata su provini aventi dimensioni pari a mm 250x90 e aventi spessore massimo 60mm.

La reazione al fuoco dei suddetti materiali viene testata su provini aventi dimensioni pari a mm 250x90 e aventi spessore massimo 60mm. ATTREZZATURA PER PROVA REAZIONE AL FUOCO NS. TIPO 077/EN Attrezzatura per prove di laboratorio ns. tipo 077/EN per l esecuzione test di reazione al fuoco di materiali sospesi verticalmente secondo le seguenti

Dettagli

FORNETTI PER PROVE DI TRAZIONE A CALDO

FORNETTI PER PROVE DI TRAZIONE A CALDO FORNETTI PER PROVE DI TRAZIONE A CALDO N Datasheet: B12-0-01 Modelli: VARI Descrizione dei prodotti Strumentazione per prove di trazione a caldo CODICE ABSCLT004 Strumentazione composta da: - Forno per

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA:

ISTRUZIONE OPERATIVA: Paina 1 di 6 SETTORE LI CA calcestruzzi AG areati LM LS AC AP da c. a. p. AL Acciai da laminati e INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL 031.590.585 - FAX 031.525.005

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL 031.590.585 - FAX 031.525.005 INDICE 1. SCOPO E CAMPO D APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 2 3.1 Definizioni... 2 3.2 Abbreviazioni... 2 4. APPARECCHIATURE, STRUMENTAZIONI E MATERIALI... 3 5. MODALITA

Dettagli

CAPITOLATO TECNICO N 5054 PER LA FORNITURA DI GIUNTO PER MONOTUBO PORTACAVI IN PEAD PER LA REALIZZAZIONE DI POLIFORE A SUSSIDIO DI GASDOTTI

CAPITOLATO TECNICO N 5054 PER LA FORNITURA DI GIUNTO PER MONOTUBO PORTACAVI IN PEAD PER LA REALIZZAZIONE DI POLIFORE A SUSSIDIO DI GASDOTTI PER LA FORNITURA DI GIUNTO N 5054 PER LA FORNITURA DI GIUNTO PER MONOTUBO PORTACAVI IN PEAD PER LA REALIZZAZIONE DI POLIFORE A SUSSIDIO DI Archiviazione pag.1 di 8 Note PER LA FORNITURA DI GIUNTO INDICE

Dettagli

LABORATORIO DI FISICA I A.A ESPERIENZA II 30/11/2017 GRUPPO 11. Taratura di una bilancia dinamometrica

LABORATORIO DI FISICA I A.A ESPERIENZA II 30/11/2017 GRUPPO 11. Taratura di una bilancia dinamometrica LABORATORIO DI FISICA I A.A. 2017-2018 ESPERIENZA II 30/11/2017 GRUPPO 11 Taratura di una bilancia dinamometrica Fabio Tortora Sebastiano Mirabile Eugenio Sapia Alberto Ferrara 1. Obiettivo dell'esperienza

Dettagli

SCHEMA per la certificazione dei tubi di rame senza saldatura per condizionamento e refrigerazione cui alla norma UNI EN :2010

SCHEMA per la certificazione dei tubi di rame senza saldatura per condizionamento e refrigerazione cui alla norma UNI EN :2010 SCHEMA per la certificazione dei tubi di rame senza saldatura per condizionamento e refrigerazione cui alla norma UNI EN 12735-1:2010 Il presente documento è stato approvato dalla Commissione Prodotti

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX INDICE 1. SCOPO E CAMPO D APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 2 3.1 Definizioni... 2 3.2 Abbreviazioni... 2 4. APPARECCHIATURE, STRUMENTAZIONI E MATERIALI... 3 5. MODALITA

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE DI STATO MAGISTRI CUMACINI - COMO Via C.Colombo - Loc. Lazzago TeL FAX INDICE 1. SCOPO E CAMPO D APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 2 3.1 Definizioni... 2 3.2 Abbreviazioni... 2 4. APPARECCHIATURE, STRUMENTAZIONI E MATERIALI... 3 5. MODALITA

Dettagli

FILTRO SOTTOVUOTO A TAMBURO SERIE ASSO COMPACT 2,5 - SPADONI

FILTRO SOTTOVUOTO A TAMBURO SERIE ASSO COMPACT 2,5 - SPADONI FILTRO SOTTOVUOTO A TAMBURO SERIE ASSO COMPACT 2,5 - SPADONI s.r.l. s.r.l. **USATO SOLO 1 VENDEMMIA** DESCRIZIONE: FILTRO SOTTOVUOTO A TAMBURO con pompa immersa per la filtrazione di liquidi contenenti

Dettagli

PENETROMETRICA SU MALTA

PENETROMETRICA SU MALTA .5.0 PENETROMETRICA SU MALTA Pag. di 6 PENETROMETRICA SU MALTA. Scopo Scopo della prova è stabilire, in situ, la risposta meccanica delle malte nelle murature, attraverso la misurazione della profondità

Dettagli

R LUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 10/07/2007 NORMATIVA APPLICATA: UNI EN 1344 DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 13/06/2007

R LUOGO E DATA DI EMISSIONE: Faenza, 10/07/2007 NORMATIVA APPLICATA: UNI EN 1344 DATA RICEVIMENTO CAMPIONI: 13/06/2007 RAPPORTO DI PROVA DETERMINAZIONE DEL CARICO DI ROTTURA TRASVERSALE (NORMA UNI EN 1344, APPENDICE D) DEL PRODOTTO LISTELLO 6x6x25 DELLA DITTA "COTTO CUSIMANO S.p.A.", STABILIMENTO DI SETTINGIANO (CZ). Sperimentazione

Dettagli

SCHEMA PER LA CERTIFICAZIONE DEI MANICOTTI PER GIUNZIONI MECCANICHE DI BARRE DI ACCIAIO PER CEMENTO ARMATO SECONDO LA NORMA UNI :2007

SCHEMA PER LA CERTIFICAZIONE DEI MANICOTTI PER GIUNZIONI MECCANICHE DI BARRE DI ACCIAIO PER CEMENTO ARMATO SECONDO LA NORMA UNI :2007 SCHEMA PER LA CERTIFICAZIONE DEI MANICOTTI PER GIUNZIONI MECCANICHE DI BARRE DI ACCIAIO PER CEMENTO ARMATO SECONDO LA NORMA UNI 11240-1:2007 Il presente documento è stato approvato dalla Commissione Prodotti

Dettagli

3. Strumenti di misura

3. Strumenti di misura GENERAL CATALOGUE EDITION 8. Strumenti di LLG- Termometri per uso generale, riempimento Graduazione resistente agli acidi e agli alcali. Versione protetta con rivestimento FEP disponibile a richiesta.

Dettagli

R E G I O N E V E N E T O Area Sanità e Sociale. Direzione Risorse Strumentali SSR C.R.A.V. Unità Organizzativa Acquisti Centralizzati SSR

R E G I O N E V E N E T O Area Sanità e Sociale. Direzione Risorse Strumentali SSR C.R.A.V. Unità Organizzativa Acquisti Centralizzati SSR Allegato 5 al Disciplinare di gara R E G I O N E V E N E T O Area Sanità e Sociale Direzione Risorse Strumentali SSR C.R.A.V. Unità Organizzativa Acquisti Centralizzati SSR FORNITURA DI AGHI SPECIALI IN

Dettagli

LEA_IT_INC Sistema inclinometrico fisso IPI. Strumenti e Sistemi di Monitoraggio Geotecnico e Strutturale

LEA_IT_INC Sistema inclinometrico fisso IPI.   Strumenti e Sistemi di Monitoraggio Geotecnico e Strutturale LEA_IT_INC2001001 Sistema inclinometrico fisso IPI LEA_IT_INC2001001 Sisitema inclinometrico fisso IPI Descrizione _ Gli inclnimetri IPI che noi proponiamo sono realizzati da un sistema integrato dove

Dettagli

LA 1 a LEGGE DI VOLTA E GAY LUSSAC O DELLE ISOBARICHE

LA 1 a LEGGE DI VOLTA E GAY LUSSAC O DELLE ISOBARICHE 1 LA 1 a LEGGE DI VOLTA E GAY LUSSAC O DELLE ISOBARICHE L energia si presenta in diverse forme e una delle più importanti è il calore. I fenomeni naturali sono quasi sempre accompagnati da sviluppo o assorbimento

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA R

RAPPORTO DI PROVA R RAPPORTO DI PROVA DETERMINAZIONE DELLA RESISTENZA A FLESSIONE, DELLA RESISTENZA AL GELO E DELLA RESISTENZA A FLESSIONE AL TERMINE DEI 100 CICLI DI GELO/DISGELO DEL PRODOTTO COTTO DI FORNACE DELLA DITTA

Dettagli

PROVE DI CARICO SU PALO PILOTA

PROVE DI CARICO SU PALO PILOTA Pag. 1 di 6 PROVE DI CARICO SU PALO PILOTA 1. Scopo La prova ha lo scopo di: fornire indicazioni sull interazione terreno-palo; fornire indicazioni sugli abbassamenti del palo sotto carico; individuare

Dettagli

INTONACO VIC-CALCE NHL

INTONACO VIC-CALCE NHL INTONACO VIC-CALCE NHL Intonaco tradizionale a base di calce idraulica naturale NHL (a norma UNI EN 459), inerti silicei e calcarei dosati in rapporto costante con aggiunte di additivi vegetali, conforme

Dettagli

Codice Articolo Descrizione AZ400 Azzeratore per alesametri mm AZ400B Base di appoggio per alesametri mm

Codice Articolo Descrizione AZ400 Azzeratore per alesametri mm AZ400B Base di appoggio per alesametri mm ALESAMETRI L alesametro é il tipico strumento per il controllo delle geometrie circolari di fori. E pertanto indicato per la misurazione di ovalizzazioni e conicità. Essendo uno strumento comparativo,

Dettagli