La progettazione geotecnica nelle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni
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1 Raffaele NARDONE La progettazione geotecnica nelle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni Milano, 09 marzo 2017 In collaborazione con
2 Le Norme Tecniche per le Costruzioni che ora sono state inviate a Bruxelles per il parere di competenza, sono state approvate nell Assemblea Generale del CSLLPP nel 2014 con il voto contrario e motivato del rappresentante del Consiglio Nazionale dei Geologi. Successivamente, grazie soprattutto all apertura e sensibilità della Conferenza Stato Regioni, siamo riusciti a riaprire un confronto non semplice che ha portato ad una piccola revisione del solo capitolo 6 che comunque continua a costituire un punto di debolezza e di forte criticità di una norma che si pone come obiettivo quello di aumentare il livello di sicurezza strutturale delle opere. E evidente, il tentativo costante di trasformare le Norme Tecniche in un testo di legge che, invece di disciplinare gli aspetti tecnici della progettazione sconfina, di fatto, nelle competenze definendo quali professionisti debbano svolgere determinate attività. La conseguenza che ne deriva non è solo quella di limitare competenze vanificando l approccio multidisciplinare al progetto, ma di fallire in quella che è la finalità primaria della norma tecnica: la sicurezza delle opere e del territorio; oltre a rischiare di perdere un patrimonio di esperienza e competenza che può solo contribuire al buon progettare e alla sicurezza delle opere.
3 PRINCIPALI CRITICITA DELLE NUOVE NTC RIGUARDO GLI ASPETTI GEOLOGICO/GEOTECNICI A mio avviso il progetto deve essere articolato nel seguente modo (cap. 6.2): NTC Preliminare conoscenza degli aspetti geologici, geotecnici e sismici; 2. Scelta del tipo di opera o dell intervento e Programmazione delle indagini geologiche, geotecniche, sismiche, idrologiche, ecc ); 3. caratterizzazione e modellazione geologica del sito, dell ambito geomorfologico significativo e definizione del modello geologico di riferimento; 4. caratterizzazione fisico-meccanica dei terreni e delle rocce presenti nel volume significativo e definizione dei modelli geotecnici di sottosuolo; 5. definizione delle fasi e delle modalità costruttive; 6. verifiche della sicurezza e delle prestazioni; 7. programmazione delle attività di controllo e monitoraggio. Il progetto delle opere e degli interventi si articola nelle seguenti fasi: 1. caratterizzazione e modellazione geologica del sito; 2. scelta del tipo di opera o di intervento e programmazione delle indagini geotecniche; 3. caratterizzazione fisico meccanica dei terreni e delle rocce presenti nel volume significativo e definizione dei modelli geotecnici di sottosuolo (cfr ); 4. definizione delle fasi e delle modalità costruttive; 5. verifiche della sicurezza e delle prestazioni 6. programmazione delle attività di controllo e monitoraggio.
4 PARAGRAFO NTC 2017 Il modello geologico deve essere sviluppato in modo da costituire elemento di riferimento per il progettista per inquadrare i problemi geotecnici e per definire il programma delle indagini geotecniche. ( DUE MOMENTI DISTINTI PER L ESECUZIONE DELLE INDAGINI!!!!!!!) Tale articolazione è del tutto anomala ed errata, soprattutto perché fonte di sperpero di risorse e non permette l esercizio del principio di sussidiarietà che è fondamentale nella progettazione delle opere e rischia di far perdere quel patrimonio di conoscenza ed esperienza ormai consolidato negli anni nel modo delle libere professioni dell area tecnica. Varare una norma che marginalizza la conoscenza geologica e che prevede costi aggiuntivi ed inutili sia per il cittadino sia per gli enti Pubblici, nonché procedure difficilmente attuabili, significa renderla inefficace oltre che dispendiosa, il contrario di quello che occorre per rendere più sicure le costruzioni.
5 La caratterizzazione e la modellazione geologica del sito devono essere esaurientemente esposte e commentate in una relazione geologica, che è parte integrante del progetto. Tale relazione comprende, sulla base di specifici rilievi ed indagini, la identificazione delle formazioni presenti nel sito, lo studio dei tipi litologici, della struttura del sottosuolo e dei caratteri fisici degli ammassi, definisce il modello geologico del sottosuolo, illustra e caratterizza gli aspetti stratigrafici, strutturali, idrogeologici, geomorfologici, nonché i conseguenti livelli delle pericolosità geologiche. Nella relazione geologica, e quindi il geologo, non dovrà esprimersi riguardo: -Aspetti sismici; -La pericolosità geologica in presenza e assenza dell opera; -Aspetti litotecnici dei terreni; -Modellazione dei pendii in frana
6 PARAGRAFO 3 NTC 2017 Ai fini della definizione dell azione sismica di progetto, l effetto della risposta sismica locale si valuta mediante specifiche analisi, da eseguire con le modalità indicate nel In alternativa, qualora le condizioni stratigrafiche e le proprietà dei terreni siano chiaramente riconducibili alle categorie definite nella Tab. 3.2.II, si può fare riferimento a un approccio semplificato che si basa sulla classificazione del sottosuolo in funzione dei valori della velocità di propagazione delle onde di taglio, Vs.
7 E mia convinzione che la relazione geologica deve riferire su eventuali effetti sismici di sito e definire la caratterizzazione sismica del sito. C Risposta sismica locale Nella definizione delle azioni sismiche cui è sottoposta una costruzione, sia in fondazione sia in elevazione, il progettista deve svolgere un analisi della risposta sismica locale, cioè delle modificazioni del segnale sismico dovute alla deformabilità e alla capacità dissipativa del terreno compreso nel volume significativo. Il progettista (chi è??????) effettua, dunque, di fatto la modellazione sismica ( SE IL GEOLOGO NELLA RELAZIONE GEOLOGICA NON FORISCE INFORMAZIONI SUGLI ASPETTI SISMICI, COME FA IL PROGETTISTA CHE SPESSO E INGEGNERE, ARCHITETTO, GEOMETRA, A FARE LA MODELLAZIONE SISMICA??) e definisce l azione sismica di progetto valutando l effetto della risposta sismica locale!!!! Ci sarebbe da valutare, poi, se è coerente quanto scritto circa le modificazioni del segnale sismico dovute alla deformabilità e alla capacità dissipativa del terreno compreso nel volume significativo. E' evidente che si riferiscono al solo volume significativo geotecnico, mentre trascurano il volume significativo sismico che può concorrere, comprendendo al suo interno in determinate circostanze anche quello geotecnico, alle modificazioni del segnale sismico.
8 Un altra criticità che preoccupa noi geologi è l aver eliminato ogni riferimento agli aspetti sismicinellarelazionegeologica, come se un terremoto ed i suoi effetti non dipendessero dalla natura e disposizione dei terreni ma solo da aspetti ingegneristici. Una scelta di cui il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si assume comunque la responsabilità, di fronte all'intera popolazione italiana, di aver negato l apporto di quel contributo di conoscenza indispensabile per trattare in modo completo, esaustivo e interdisciplinare un aspetto delicato e complesso che caratterizza il nostro Paese. Molto spesso, infatti, come ampiamente dimostrato anche negli ultimi eventi tellurici dell'italia centrale, gli effetti del terremoto sono particolarmente devastanti per motivazioni legate alla particolare conformazione del sottosuolo che non possono in alcun modo essere affrontate in fasi successive della progettazione e da figure professionali diverse dal geologo.
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10 INDAGINI, CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOTECNICA Della definizione del piano delle indagini, della caratterizzazione e della modellazione geotecnica è responsabile il progettista. Ancora una volta la norma divaga nel definire responsabilità e competenze!!! E se il progettista è un architetto o un geometra o un agronomo!!!! Bisogna comunque dare un incarico ad un ingegnere per redigere il piano delle indagini??
11 LA PROPOSTA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEI GEOLOGI: Attribuire una dicitura più generica alla campagna di esplorazione del sottosuolo: indagini geognostiche e prove geotecniche E compito del responsabile della progettazione, di concerto con tutti i soggetti coinvolti, ognuno per le proprie competenze e le proprie responsabilità, definire il piano delle indagini, delle prove geotecniche e del monitoraggio. L'obiettivo è quello di acquisire la massima conoscenza del sottosuolo, compreso le azioni sismiche, e individuare il più appropriato modello geotecnico tenendo conto delle criticità e complessità geologiche riscontrate, della tipologia dell'opera e/o intervento, delle tecnologie previste e delle modalità costruttive.
12 La relazione geologica non può essere separata né dal contesto in cui ricade l opera né all opera stessa; La valutazione della pericolosità geologica di un sito deve avvenire in presenza e assenza dell opera e non avulsa dall opera stessa La modellazione geologica di un sito non può prescindere dalla conoscenza dei caratteri fisici e litotecnici dei terreni Per garantire la sicurezza delle costruzioni, è fondamentale assicurare, tra le altre cose, piena coerenza fra relazione geologica, modellazione simica e relazione geotecnica. Gli elaborati, piuttosto che essere concepiti, come spesso accade, come documenti separati e poco comunicanti, affidati a professionalità diverse non sempre legate fra loro, devono rappresentare le parti fondanti di un unico processo mirato alla realizzazione di opere sicure e resilienti nei confronti dei rischi geologici.
13 Appare paradossale che i contenuti della relazione geologica vengano sviluppati da altre categorie professionali, mentre è nostro convincimento che la stessa debba svilupparsi in modo esaustivo e con preciso riferimento al progetto nel seguente modo: Le caratteristiche geologiche del sito e la successione stratigrafica locale (caratteristiche litologiche e stratigrafiche dei litotipi, stato di alterazione e/o fessurazione, distribuzione spaziale e rapporti tra i vari corpi geologici, ecc..); Le caratteristiche strutturali dell area e i principali elementi tettonici presenti; I processi morfoevolutivi agenti sul territorio ed i principali elementi geomorfologici presenti con particolare riferimento al loro stato di attività anche mediante specifiche verifiche; Le caratteristiche idrogeologiche del sito e lo schema di circolazione idrica superficiale e sotterranea; La modellazione sismo-stratigrafica e la valutazione degli effetti sismici di sito, definendo l approccio da utilizzare (approccio semplificato o RSL).
14 Le Norme Tecniche, così come approvate, se applicate rigidamente, mettono in crisi anche le procedure regionali ricordando che il DPR 380 delega le Regioni all attività di applicazione, vigilanza e controllo sulla progettazione e realizzazione delle costruzioni anche per quanto riguarda gli aspetti connessi con funzioni di polizia giudiziaria. Anche da questo ne conviene la necessità di apportare dei correttivi che garantiscano un approccio integrato, multidisciplinare e interculturale alle problematiche connesse alla sicurezza geologica e geofisica delle costruzioni, che siano in grado di superare logiche corporative e settoriali, per conseguire il comune obiettivo di garantire opere sicure e resilienti al Paese.
15 GRAZIE PER L ATTENZIONE
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