CSR, strategia e capacity building

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1 CSR, strategia e capacity building Prof. Davide Galli Facoltà di Economia e Giurisprudenza Piacenza 24 novembre 2016

2 La responsabilità sociale d impresa cambia la concezione di mercato Da sistema che si autoregola (mano invisibile) in cui operano soggetti in conflitto di interesse fra loro; A sistema condizionato da rapporti di influenza e competizione (rapporti di forza, gruppi di interesse) che necessità di interventi di regolazione e autoregolazione in cui operano soggetti in conflitto di interesse con l interesse collettivo; A sistema basato su rapporti di fiducia e collaborazione nel quale il perseguimento del bene comune è considerata condizione per l economicità stessa dell impresa.

3 Le imprese già collaborano nel proprio interesse % di imprese che dichiarano di avere relazioni di collaborazione con altre imprese. Fonte ISTAT 2013, dati 2011

4 Le imprese già collaborano nel proprio interesse Livello di intensità delle relazioni fra imprese. Fonte ISTAT 2013, dati 2011

5 Le ragioni che oggi spingono le imprese a collaborare: un paradigma da superare q Riduzione dei costi q Sviluppo di nuovi prodotti/processi q Accesso a nuove competenze/tecnologie q Ricerca di maggiore flessibilità q Accesso ai nuovi mercati q Internazionalizzazione q Accesso, fornitura e scambio di servizi specializzati Occorre andare oltre!

6 In che modo l impresa può contribuire al bene comune? Migliorando la propria trasparenza in tema di governance e dei controlli (chi comanda realmente) e migliorando il livello di fiducia; Individuando e coinvolgendo gli stakeholder e dando voce ai relativi interessi; Migliorando le proprie politiche del personale fino a rendere il luogo di lavoro un elemento di identità e sicurezza; Incrementando la tutela dei risparmiatori mediante flussi informativi destinati a azionisti e finanziatori che riducono il rischio; Investendo nei rapporti con clienti al fine di creare prodotti che soddisfano al meglio i bisogni;

7 In che modo l impresa può contribuire al bene comune? Impostando i rapporti con fornitori su principi di correttezza e collaborazione che riducono l inefficienza e gli sprechi a danno dell ambiente e della società; Monitorando costantemente il proprio impatto su ambiente fisico (politiche di tutela ambientale) al fine di ridurlo il più possibile; Basando i rapporti con le amministrazioni pubbliche e le comunità di riferimento sui principi della trasparenza e del rispetto delle regole; Facendosi promotrici di interventi nei confronti di «soggetti deboli» della società o in caso di catastrofi, eventi eccezionali.

8 Rispetto della dignità e perseguimento del bene comune Le imprese che producono beni veri e servizi utili offrono un apporto al bene comune. Le imprese offrono solidarietà ponendo attenzione alle opportunità di servire soggetti svantaggiati e bisognosi. Le imprese contribuiscono alla comunità promuovendo la speciale dignità del lavoro dell uomo. Le imprese, attraverso la sussidiarietà, offrono opportunità ai loro dipendenti l opportunità di contribuire a risultati collettivi più ampi. Le imprese sono responsabili della buona gestione delle risorse capitale, manodopera, ambiente loro affidate. Alle imprese spetta assegnare con equità le risorse a tutti gli stakeholder.

9 Impresa e integrazione

10 Ma tale approccio è sufficiente? Può una singola impresa, per quanto grande, contribuire al miglioramento del bene comune e alla definizione di risposte condivise nei confronti delle sfide sociali? Di certo i sistemi di welfare tradizionali mostrano il fianco nell attuale contesto di crisi ed anche interventi, piccoli e marginale, da parte di imprenditori ispirati da forme di imprenditorialità sociale, forniscono un utile contributo; Non è del resto possibile pensare che la responsabilità sociale sia un tema solo da grande impresa.

11 La piccola e media impresa in Europa Definizione: meno di 250 dipendenti (50 per la piccola impresa), meno di 50 milioni (10 milioni per la piccola impresa) di fatturato, meno di 43 milioni di bilancio; Rilevanza in Europa: 99% delle attività 66% degli addetti 50% del valore aggiunto; Modello imprenditoriale che si sta estendendo anche alle grandi imprese.

12 Sono i piccoli imprenditori sempre più spesso a generare innovazioni al servizio del bene comune Cercando soluzioni ibride in grado di combinare tecnologie avanzate con infrastrutture esistenti; Reinterpretando il rapporto prezzi performance; Sviluppndo soluzioni che possano essere facilmente replicate in nuovi mercati e culture; Focalizzandosi sin dall inizio sulla sostenibilità ambientale dell innovazione; Sviluppando prodotti a partire da una profonda comprensione della connessa funzionalità;

13 Sono i piccoli imprenditori sempre più spesso a generare innovazioni al servizio del bene comune Considerando le risorse esistenti e il livello di sviluppo delle competenze delle comunità di riferimento; Educando i beneficiari/clienti all utilizzo del prodotto; Ideando prodotti che tengano conto di eventuali infrastrutture ostili/inadeguate; Ricercando interfacce user-friendly; Rompendo le tradizioni.

14 In che modo tale concetto innova il rapporto tra impresa e bene comune? q La responsabilità sociale di impresa si riferisce al contributo che una singola impresa può dare in quanto soggetto che operano positivamente in una comunità; q Il concetto di responsabilità sociale condivisa si riferisce a tutti i soggetti che decidono esplicitamente di condividere la responsabilità circa gli effetti prodottidal loro operato su una determinata comunità; q Tale concetto trova dunque applicazione a livello di comunità composta da imprese e altri soggetti più che di singola impresa. q Nella comunità l impresa interagendo con altre imprese e altri soggetti può porsi l obiettivo di affrontare sfide sociali più grandi.

15 Come può un impresa sostenere lo sviluppo della responsabilità sociale condivisa q Adeguando le proprie strutture di governance e organizzazione in modo da gestire parallelamente rapporti di competizione e collaborazione con gli stessi soggetti; q Adottando un approccio collaborativo nella risoluzione di problemi comuni; q Facendosi promotrice di accordi di partnership che coinvolgono altri soggetti della comunità di rigerimento; q Collaborando con le altre imprese presenti nella comunità ispirandosi ad una sorta di cittadinanza locale.

16 Tanti soggetti la cui collaborazione deve essere al centro di sperimentazioni e innovazioni: ER Numero medio di addetti per unità locale (imprese+pa+noprofit) Fonte ISTAT 2013, Censimento 2011

17 Diversi territori diversi modelli di collaborazione e integrazione fra attori del sistema Numero medio di addetti per unità locale Fonte ISTAT 2013, Censimento 2011

18 Tipolgie di intervento q Inclusione finanziaria e investimento socialmente responsabile q Partnership con la Comunità q Sviluppo delle risorse umane q Gestione dell impatto ambientale q Tutela dei diritti umani e globalizzazione q Innovazione al servizio della comunità q Collaborazione con ente locale, istituzione pubblica o scolastica

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