Il neonato e i suoi stati I riflessi Il pianto Il sorriso L attenzione La percezione L udito Il gusto e l olfatto
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- Giancarlo Mattei
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2 Il neonato e i suoi stati I riflessi Il pianto Il sorriso L attenzione La percezione L udito Il gusto e l olfatto
3 Il periodo neonatale ed i primi mesi di vita sono il momento migliore per verificare l esistenza o meno di abilità innate e per esaminare i primi processi di apprendimento.
4 Sfruttare le poche competenze che il neonato possiede: Movimento occhi e testa Movimento mani e piedi Succhiare Tecniche più usate: abituazione, condizionamento, osservazione
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6 Bambino I due oggetti vengono osservati in media per la stessa quantità di tempo non c è preferenza per nessuno dei due oggetti La pallina rossa viene osservata per più tempo preferenza per la pallina rossa
7 Premessa: ad una crescita di interesse corrisponde una maggior intensità del ritmo di poppata o una maggior durata dello sguardo.
8 Stimolo (es. parola) presentato ripetutamente fino ad abituazione A distanza di tempo: stimolo vecchio + stimolo nuovo Maggiore attenzione rivolta a stimolo nuovo Stimolo vecchio riconosciuto come familiare
9 Si presenta al bambino uno stimolo fino a quando questo non perde di interesse, se ne presenta quindi uno nuovo. Si presentano al bambino due stimoli e si osserva quale dei due osserva maggiormente.
10 Vengono presentati due stimoli Ad un certo ritmo di poppata compare lo stimolo x Ad un altro ritmo di poppata compare lo stimolo y Il b. impara presto a succhiare con il ritmo necessario per far comparire lo stimolo che preferisce
11 Prime 2 settimane: 16 ore al giorno divise in 7-8 intervalli 6-7 mesi circa: sonno continuo intera notte Dipende molto dai bambini e dalle culture
12 Nel neonato il sonno REM (rapid eye movement) ricopre il 50% del sonno del b. Nell adulto il sonno REM è il 21% Perché? Ipotesi: il sonno REM è necessario per rielaborare tutte le stimolazioni ottenute durante la veglia
13 Il pianto (insieme a vocalizzazioni e balbettio) costituisce un precursore del linguaggio, perché ha un intenzione comunicativo seppur non intenzionale. Il pianto elicita una risposta empatica nell adulto. Questo ha una grande importanza per la sopravvivenza del b. ma anche per lo sviluppo sociale.
14 Il pianto ha caratteristiche diverse a seconda della causa. Sono distinguibili da un analisi delle onde sonore emesse dal pianto. Di solito la madre è in grado di distinguere i tipi di pianto.
15 I comportamentisti hanno trovato che più si accorre al pianto del b. maggiore sarà la probabilità che il b. pianga di più (comunità dei Beduini vs comunità dei Kibbutz). Gli etologi: pianto = funzione adattiva (far avvicinare la madre). I bambini che non venivano consolati rimanevano più piagnucolosi, gli altri smettevano entro il primo anno di vita.
16 Veglia inattiva = stato di tranquilla attenzione diffusa. E lo stato che permetta l apprendimento e la relazione con gli altri. All inizio è poco frequente e dura una decina di minuti circa. Più si riduce il sonno, più aumenta capacità di veglia.
17 Sorriso endogeno (primo mese di vita) senza relazione con l ambiente Sorriso esogeno (dal secondo mese di vita) in risposta ad eventi esterni (e.g. vista volto + voce) Dal terzo mese sorriso a stimoli statici (e.g. oggetti familiari) Dai cinque mesi espressione di uno stato interno di piacere
18 I riflessio sono reazioni automatiche o stereotipate a particolari stimoli. Permanenti come lo starnuto o lo sbadiglio Neonatali: spariscono o sono sostituiti da azioni volontarie
19 Rooting: quanto sente una leggera stimolazione sulla guancia il b. volge la testa in quella direzione e apre la bocca Questo riflesso Scompare intorno ai 6 mesi
20 Suzione: il b. succhia quando si introduce qualcosa in bocca o si toccano le labbra Prensione: il b. afferra saldamente qualsiasi cosa venga premuta contro il palmo della sua mano Moro : se si sorprende il b. con un forte rumore o simili, allarga le braccia e poi le richiude contro il proprio corpo come per stringere qualcosa Marcia automatica: quanto il b. è sorretto verticalmente e i suoi piedi toccano terra esegue dei passi
21 Il b. afferra saldamente qualsiasi cosa venga premuta contro il palmo della sua mano
22 Moro : se si sorprende il b. con un forte rumore o simili, allarga le braccia e poi le richiude contro il proprio corpo come per stringere qualcosa
23 Marcia automatica: quanto il b. è sorretto verticalmente e i suoi piedi toccano terra esegue dei passi
24 Riflessi Rooting Suzione prensione moro Marcia automatica Scomparsa entro i 6 mesi Entro i 2-3 mesi Entro i 3-4 mesi Entro i 6-7 mesi Entro i 4 mesi
25 I neonati sono capaci di percepire i cambiamenti che si verificano nell ambiente e di esplorare gli oggetto che possono mettere a fuoco. La presenza di attenzione selettiva è dimostrata dalla capacità di inseguire con lo sguardo oggetti grandi e/o in movimento
26 Direzione dello sguardo e tempi di fissazione sono parametri che indicano la capacità di selezionare, elaborare e immagazzinare informazioni Con l aumentare dell età aumenta la velocità di analisi ed elaborazione delle informazioni
27 Apparato visivo completo alla nascita Il neonato possiede buone capacità visive ma limitate dall immaturità del Sistema Nervoso Centrale Necessaria la formazione di reti neurali
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29 movimento luminasità colori Il neonato è in grado di discriminare:
30 Anni 60, Robert Fantz: I neonati di fronte a due stimoli di diversa complessità (e.g. disco a cerchi concetrici vs disco colorato), preferiscono quelli più complessi. I neonati preferiscono guardare il volto umano. I neonati distinguono un volto da un volto con i vari elementi disposti in maniera asimmetrica.
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32 Regolarità nella Struttura schematica Complessità e varietà Caratteristiche del volto che attraggono il b. Simmetria Nitidezza dei contorni Movimento
33 Innato Adattivo: Favorisce l attaccamento e le relazioni primarie
34 Perché ci sia riconoscimento, il b. deve essere capace non solo di discriminare, ma anche di generalizzare gli attributi, sempre mutevole degli oggetti. Tale capacità si sviluppa gradatamente e dipende dalla 1. Costanza della forma: riconoscimento di un oggetto anche se viene ruotato o inclinato 2. Costanza della dimensione: l oggetto mantiene la sua dimensione anche se si allontana o si avvicina
35 Esperimenti di Bruner: B. di pochi mesi spostano la testa indietro o interpongono le mani se un oggetto si avvicina loro. Risposta presente per oggetti piccoli a 30 cm di distanza Risposta non presente per oggetti grandi ma ad 1 m di distanza (stessa dimensione retinica dell ogg. Piccolo ma più vicino)
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37 I neonati discriminano: La voce materna dalle altre (già ad 1 giorno di vita) Suoni umani da suoni non umani Le note di una scala tonale La voce umana da altri suoni ba vs pa o ma vs na (1-2 mesi) Localizzano il suono nello spazio (spostano lo sguardo verso la fonte del suono)
38 Sapori dolci Sapori amari e acidi Espressione di soddisfazione Espressione di disgusto Odori gradevoli Odori sgradevoli
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40 Esperimento svolto con neonati di pochi giorni Si pongono ai lati del bambino due batuffoli di cotone imbevuti uno di latte materno,l altro di latte di un estranea Il neonato volge la testa verso il batuffolo con il latte materno Sia che vena posto a destra che a sinistra
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