PROGETTO ESECUTIVO. RELAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO STRUTTURALE (Regolamento n. 3/2015, art. 3, comma 2.c)

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1 PROGETTO Interventi urgenti di sistemazione frana al Km della S.P. n. 152 Castiglione M. M. - Crocetta di Colledimezzo Codice: ABMS-01 Deliberazione CIPE N.41/2012 ICV Atto Integrativo all'apo "Mobilità" PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO STRUTTURALE (Regolamento n. 3/2015, art. 3, comma 2.c) COMMITTENTE Provincia di Chieti - Corso Marrucino, Chieti - Tel Fax P.IVA C.F SETTORE 6 - Servizio Viabilità RUP. Ing. Paola Campitelli IL PROGETTISTA E D.L. Dott. Ing. Dario Grifone Iscritto Ordine Ing. Prov. CH n 1459 TAVOLA SCALA DATA AGGIORNAMENTO es

2 RELAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO STRUTTURALE Regolamento n. 3/2015, art. 3 comma 2.c OGGETTO: Interventi urgenti di sistemazione frana al Km della S.P. n Castiglione M. M. - Crocetta di Colledimezzo DITTA: Provincia di Chieti con sede legale in Chieti, Corso Marrucino n. 97 Settore 2 - Servizio Amministrativo Dirigente Ing. Carlo Cristini RUP. Ing. Paola Campitelli Istruttore Lucia Innocentini a) Contesto edilizio e delle caratteristiche geologiche, morfologiche e idrogeologiche L area di intervento si inserisce in un contesto piuttosto complesso. Esso si trova all interno dell area S.I.C. (sito di interesse comunitario) con la denominazione di Abetina di Castiglione Messer Marino, risultando così compresa in un area demaniale. La strada interessata dall intervento risulta anche all interno delle aree vincolate dall art. 142 del D.lgs. 42/04 con la denominazione Boschi e Foreste e dal Vincolo Idrogeologico, trovandosi inoltre al margine delle scarpate individuate dalla Carta della Pericolosità, anche se non risulta sottoposta a nessun vincolo P.A.I. Gli interventi pertanto previsti nel progetto saranno realizzati nel pieno rispetto dei vincoli individuati e delle condizioni ambientali e paesaggistiche, senza alterare in alcun modo la vegetazione dell area, ma provvedendo a ristabilire le condizioni di sicurezza stradale al fine di arrestare definitivamente il movimento franoso. La tipologia degli interventi progettati e dei materiali previsti sono tali da far escludere impatti ambientali negativi sul territorio, in considerazione del fatto che si trattano di interventi atti a ripristinare la originaria ed esistente viabilità. Si riporta di seguito, lo stato delle aree in relazione ai singoli vincoli ambientali. a) Aree vincolate dall art. 142 del D.lgs 42/04: le strade interessate dagli interventi rientrano all interno delle aree vincolate di cui all art. 142 del D.lgs 42/04 (Montagne > 1200 m s.l.m. e Boschi e Foreste); b) Area protetta S.I.C. Siti di Importanza Comunitaria: la strada interessata dall intervento è ricompresa all interno del confine della zona SIC (codice IT Abetina di Castiglione Messer Marino); c) Aree sottoposte a Vincolo Idrogeologico RDL n.3267 del 30/12/1923) l area interessata dall intervento risulta sottoposta a vincolo idrogeologico RD30-23; d) Area sottoposta a vincolo PAI gli interventi di progetto non risultano ricompresi nella carta del rischio ma sono perimetra all interno della Carta della Pericolosità Pericolo Scarpata del Piano Stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico; e) Piano Paesistico Regionale l area in esame non è ricompreso nell ambito del piano Paesistico Regionale (2004). Alla luce dei sopra elencati vincoli si evidenzia che gli interventi previsti in progetto riguardano essenzialmente opere di straordinaria manutenzione che non comportano modifiche sostanziali al territorio e non incidono sugli equilibri naturali del sistema e, pertanto, sono da ritenersi ad impatto ambientale nullo. L'area in esame è caratterizzata da una frana dalle caratteristiche molto peculiari data l area geologicamente molto complessa. Il territorio di Castiglione è caratterizzato dalla presenza di una potente successione di sedimenti alloctoni di età compresa tra l Oligocene-Burdigagliano e il Messiniano, terreni a prevalente costituzione argillosa, calcareo-marnosa e marnoso-argillosa, con caratteristiche flyschoidi. PAG 1/7

3 L assetto morfologico del territorio è caratterizzato da strette dorsali montuose con zone di cresta costituite da rigide successioni calcareo- marnose e pendici formate da terreni argillosi afflitti perennemente da estesi movimenti franosi. Osservando i versanti costituiti dalle argille marnose appare evidente che le formazioni in sede risultano ammantate da una coltre quasi continua di argilla degradata e rimaneggiata di spessore variabile da luogo a luogo, formatasi lentamente per processi erosivi, gravitativi e a causa di alterazioni chimico-fisiche connesse all infiltrazione dell acqua nelle frequenti discontinuità, riferibili principalmente ai piani di stratificazione, alle deformazioni tettoniche e alle fessurazioni di ritiro. Tale coltre dà luogo a diversi tipi di movimenti gravitativi la cui intensità risulta proporzionale alle condizioni di imbibizione dei materiali: come si evince dalle Carte dei Fenomeni Gravitativi e Processi Erosivi del Piano Stralcio di Bacino si notano deformazioni superficiali lente quiescenti e attive, frane di scorrimento rotazionale, ma soprattutto frane di colamento quiescenti ed attive. Frequenti nella zona sono anche piccole frane locali di scorrimento traslativo o rotazionale che si innescano sui versanti ad elevata acclività come quello in esame. Per informazioni più dettagliate a riguardo si rimanda alla relazione geologica. b) Descrizione generale della struttura L'intervento prevede la realizzazione di una paratia di 25 pali disposti a quinconce coronata da una trave in c.a. per contenere l'avanzata della frana e preservare la viabilità stradale. I pali di lunghezza pari a 20 metri e diametro 80 cm, sono disposti su due file in modo sfalsato l uno dall altro per ottenere il maggior incremento del fattore di sicurezza. Sul versante opposto rispetto alla paratia di pali, sulla base della scarpata, è stato previsto un muro di contenimento in cemento armato prefabbricato di altezza pari a 3.50 m e spessore 0.15 m con una fondazione su pali per consentire l ampliamento della carreggiata durante la fase dei lavori. In corrispondenza della paratia di pali è prevista una struttura sottostradale costituita da lastre semi prefabbricate in cls armato vibrato con tralicci uscenti e getto di completamento in opera con la funzione di collegare le due paratie di pali e irrigidire l intera struttura di contenimento della frana. Inoltre, le lastre tralicciate permetteranno anche di reggere lo sbalzo della struttura stradale verso valle, necessario per ampliare la carreggiata in corrispondenza della curva. Per quanto riguarda invece le opere di drenaggio e di ripristino della rete idrica, è prevista la demolizione del pozzetto esistente per la raccolta delle acque, per realizzare nel medesimo sito un palo drenante riempito in ghiaia del diametro di 80 cm e lunghezza 20 m. Questo è sormontato da un pozzetto carrabile coperto da una caditoia, collegato lateralmente da un tubo in pvc di troppopieno che permette il deflusso delle acque in eccesso a valle. Un opera di drenaggio eseguita mediante materiale arido è prevista anche alla base della scarpata, nella parte retrostante del muro di contenimento. Questo intervento di corretto ripristino della rete idrica non è impattante a livello ambientale poiché non prevede la realizzazione di elementi che alterano il sottosuolo né elementi che potrebbero risultare incompatibili con il contesto ambientale preesistente. Tutti i materiali di scavo saranno poi trasportati nella discarica autorizzata più vicina ed effettuato il pagamento del compenso. Per realizzare queste opere non è stato previsto nessun diboscamento o alterazione della flora, in quanto i lavori si limitano al rifacimento della sede stradale e alla protezione di questa. Normativa tecnica e riferimenti tecnici utilizzati Per lo sviluppo del calcolo è stata utilizzata la normativa NTC D.M. 14/01/2008. c) Definizione parametri di progetto che concorrono alla definizione dell'azione sismica di base del sito La struttura è stata progettata per una Vita Nominale pari a 50 e un Periodo di riferimento di 100 anni, mentre la classe d'uso appartenente è la 4. In base alle indagini geognostiche effettuate si è classificato il suolo di fondazione di categoria B in quanto prevede rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti. Il sito ricade in area classificata come zona a rischio simico 2. Le coordinate geografiche del sito sono: la latitudine, la longitudine, e 1000 m l'altitudine. Si è inoltre assunto il Coefficiente di Amplificazione Topografica ST pari a PAG 2/7

4 Tali caratteristiche sono riportate in maniera approfondita negli allegati di calcolo. Le azioni considerate sulla costruzione sono: il peso proprio strutturale, il peso permanente non strutturale e il sovraccarico accidentale degli automezzi pesanti, come indicato nel paragrafo 5 della Relazione Tecnica. d) Descrizione materiali e prodotti per uso strutturale La struttura è interamente realizzata in c.a. di classe C28/35 per gli elementi strutturali gettati in opera e di classe 30/37 per quelli prefabbricati, entrambi con armatura in acciaio B450C. MATERIALI CALCESTRUZZO ARMATO Caratteristiche calcestruzzo armato N id γ k α T, i E G C Erid Stz R ck R cm %R ck γ c f cd f ctd f cfm N n Ac [N/m 3 ] [1/ C] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [%] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] Cls C30/37_B450C - (C25/30) , P 37,00-0,85 1,50 17,00 1,35 2, N id γ k α T, i E G C Erid Stz R ck R cm %R ck γ c f cd f ctd f cfm N n Ac [N/m 3 ] [1/ C] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [%] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] Cls C28/35_B450C - (C28/35) , P 35,00-0,85 1,50 16,46 1,32 3, N id Numero identificativo del materiale, nella relativa tabella dei materiali. γ k Peso specifico. α T, i Coefficiente di dilatazione termica. E Modulo elastico normale. G Modulo elastico tangenziale. C Erid Coefficiente di riduzione del Modulo elastico normale per Analisi Sismica [E sisma = E c Erid ]. Stz Tipo di situazione: [F] = di Fatto (Esistente); [P] = di Progetto (Nuovo). R ck Resistenza caratteristica cubica. R cm Resistenza media cubica. %R ck Percentuale di riduzione della R ck γ c Coefficiente parziale di sicurezza del materiale. f cd Resistenza di calcolo a compressione. f ctd Resistenza di calcolo a trazione. f cfm Resistenza media a trazione per flessione. n Ac Identificativo, nella relativa tabella materiali, dell'acciaio utilizzato: [-] = parametro N significativo per il materiale. N id γ k α T, i E G Stz f yk,1 / f yk,2 f tk,1 / f tk,2 [N/m 3 ] [1/ C] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] Acciaio B450C - (B450C) , P N id γ k α T, i E G Stz f tk,1 f tk,2 f td γ s γ M1 γ M2 γ M3,SLV γ M3,SLE γ M7 f yk,1 MATERIALI ACCIAIO [N/m m 2 ] 450,00 391, Caratteristiche acciaio f yd,1 / f yd,2 f td γ s γ M1 γ M2 γ M3,SLV γ M3,SLE γ M7 NCnt Cnt [N/ [N/mm 2 ] mm 2 ] - 1, Numero identificativo del materiale, nella relativa tabella dei materiali. Peso specifico. Coefficiente di dilatazione termica. Modulo elastico normale. Modulo elastico tangenziale. Tipo di situazione: [F] = di Fatto (Esistente); [P] = di Progetto (Nuovo). Resistenza caratteristica a Rottura (per profili con t 40 mm). Resistenza caratteristica a Rottura (per profili con 40 mm < t 80 mm). Resistenza di calcolo a Rottura (Bulloni). Coefficiente parziale di sicurezza allo SLV del materiale. Coefficiente parziale di sicurezza per instabilità. Coefficiente parziale di sicurezza per sezioni tese indebolite. Coefficiente parziale di sicurezza per scorrimento allo SLV (Bulloni). Coefficiente parziale di sicurezza per scorrimento allo SLE (Bulloni). Coefficiente parziale di sicurezza precarico di bulloni ad alta resistenza (Bulloni - NCnt = con serraggio N controllato; Cnt = con serraggio controllato). [-] = parametro N significativo per il materiale. Resistenza caratteristica allo snervamento (per profili con t <= 40 mm). PAG 3/7

5 N id γ k α T, i E G Stz f yk,1 / f yk,2 f tk,1 / f tk,2 f yk,2 f yd,1 f yd,2 TE [N/m 3 ] [1/ C] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] Resistenza caratteristica allo snervamento (per profili con 40 mm < t 80 mm). Resistenza di calcolo (per profili con t 40 mm). Resistenza di calcolo (per profili con 40 mm < t 80 mm). [-] = Parametro non significativo per il materiale. [N/m m 2 ] Caratteristiche acciaio f yd,1 / f yd,2 f td γ s γ M1 γ M2 γ M3,SLV γ M3,SLE γ M7 NCnt Cnt [N/ [N/mm 2 ] mm 2 ] Per ulteriori dati sui materiali utilizzati si rimanda alla relazione sui materiali utilizzati. e) Illustrazione dei criteri di progettazione e modellazione La classe di duttilità prevista é bassa. Per quanto riguarda la regolarità in altezza e in pianta, di seguito sono riportate le verifiche effettuate: REGOLARITÀ DELLA STRUTTURA IN PIANTA La configurazione in pianta è compatta e approssimativamente simmetrica rispetto a due direzioni ortogonali, in relazione alla distribuzione di masse e rigidezze Il rapporto tra i lati di un rettangolo in cui la costruzione risulta inscritta è inferiore a 4 Nessuna dimensione di eventuali rientri o sporgenze supera il 25 % della dimensione totale della costruzione nella corrispondente direzione Gli orizzontamenti possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano rispetto agli elementi verticali e sufficientemente resistenti REGOLARITÀ DELLA STRUTTURA IN ALTEZZA Tutti i sistemi resistenti verticali (quali telai e pareti) si estendono per tutta l altezza della costruzione Massa e rigidezza rimangono costanti o variano gradualmente, senza bruschi cambiamenti, dalla base alla sommità della costruzione (le variazioni di massa da un orizzontamento all altro non superano il 25 %, la rigidezza non si riduce da un orizzontamento a quello sovrastante più del 30% e non aumenta più del 10%); ai fini della rigidezza si possono considerare regolari in altezza strutture dotate di pareti o nuclei in c.a. o pareti e nuclei in muratura di sezione costante sull altezza o di telai controventati in acciaio, ai quali sia affidato almeno il 50% dell azione sismica alla base Nelle strutture intelaiate progettate in CD B il rapporto tra resistenza effettiva e resistenza richiesta dal calcolo non è significativamente diverso per orizzontamenti diversi (il rapporto fra la resistenza effettiva e quella richiesta, calcolata ad un generico orizzontamento, non deve differire più del 20% dall analogo rapporto determinato per un altro orizzontamento); può fare eccezione l ultimo orizzontamento di strutture intelaiate di almeno tre orizzontamenti Eventuali restringimenti della sezione orizzontale della costruzione avvengono in modo graduale da un orizzontamento al successivo, rispettando i seguenti limiti: ad ogni orizzontamento il rientro non supera il 30% della dimensione corrispondente al primo orizzontamento, né il 20% della dimensione corrispondente all orizzontamento immediatamente sottostante. Fa eccezione l ultimo orizzontamento di costruzioni di almeno quattro piani per il quale non sono previste limitazioni di restringimento SI La rigidezza è calcolata come rapporto fra il taglio complessivamente agente al piano e δ, spostamento relativo di piano (il taglio di piano è la sommatoria delle azioni orizzontali agenti al di sopra del piano considerato). Tutti i valori calcolati ed utilizzati per le verifiche sono riportati nei Tabulati di calcolo nella relativa sezione. La struttura è pertanto: in pianta in altezza N REGOLARE REGOLARE Per la definizione degli spettri di risposta, oltre all accelerazione ag al suolo (dipendente dalla classificazione sismica del Comune) occorre determinare il Fattore di Struttura q. Il Fattore di struttura q è un fattore riduttivo delle forze elastiche introdotto per tenere conto delle capacità dissipative della struttura che dipende dal sistema costruttivo adottato, dalla Classe di Duttilità e dalla regolarità in altezza. Per la struttura in esame sono stati determinati i seguenti valori: Fattore di Struttura q per sisma orizzontale in direzione X: 1,50 Fattore di Struttura q per sisma orizzontale in direzione Y: 1,50 Fattore di Struttura q per sisma verticale: 1,50 Gli Stati Limite indagati sono quello di Salvaguardia della Vita, lo Stato Limite di Danno, lo Stato Limite di Esercizio. PAG 4/7

6 f) Indicazione delle principali combinazioni delle azioni in relazione agli SLU e SLE indagati Nel calcolo sono stati utilizzati sia per il calcolo della paratia di pali sia per quello del muro di contenimento le seguenti combinazioni allo SLU e allo SLE: - SLU in assenza di sisma; - SLU in presenza di sisma; - SLE combinazione quasi permanente; - SLE combinazione rara; - SLE combinazione frequente. Per maggiori dettagli consultare i Tabulati di Calcolo. g) Indicazione del metodo di analisi seguito per l'esecuzione della stessa Per il calcolo in oggetto è stata eseguita un' analisi lineare dinamica solo orizzontale, ritenendola la più appropriata per il caso studiato. Il numero di modi di vibrazione considerati sono 15. Per informazioni più dettagliate consultare Tabulati di Calcolo. h) Criteri di verifica agli stati limite indagati in presenza di azione sismica Di seguito sono riportati i dati di analisi sismica relativi al calcolo strutturale: DATI GENERALI ANALISI SISMICA Dati generali analisi sismica Ang NV CD MP Dir TS EcA Ir Tmp C.S.T. RP RH ξ [ ] X [P NC] 0 15 B ca S N B 5 Y [P NC] Ang Direzione di una componente dell'azione sismica rispetto all'asse X (sistema di riferimento globale); la seconda componente dell'azione sismica e' assunta con direzione ruotata di 90 gradi rispetto alla prima. NV Nel caso di analisi dinamica, indica il numero di modi di vibrazione considerati. CD Classe di duttilità: [A] = Alta - [B] = Bassa - [ND] = Non Dissipativa - [-] = Nessuna. MP Tipo di struttura sismo-resistente prevalente: [ca] = calcestruzzo armato - [caold] = calcestruzzo armato esistente - [muold] = muratura esistente - [munew] = muratura nuova - [muarm] = muratura armata - [ac] = acciaio. Dir Direzione del sisma. TS Tipologia della struttura: Cemento armato: [T 1C] = Telai ad una sola campata - [T+C] = Telai a più campate - [P] = Pareti accoppiate o miste equivalenti a pareti- [2P NC] = Due pareti per direzione non accoppiate - [P NC] = Pareti non accoppiate - [DT] = Deformabili torsionalmente - [PI] = Pendolo inverso - [PM] = Pendolo inverso intelaiate monopiano; Muratura: [P] = un solo piano - [PP] = più di un piano; Acciaio: [T 1C] = Telai ad una sola campata - [T+C] = Telai a più campate - [CT] = controventi concentrici diagonale tesa - [CV] = controventi concentrici a V - [M] = mensola o pendolo inverso - [TT] = telaio con tamponature. EcA Eccentricita' accidentale: [S] = considerata come condizione di carico statica aggiuntiva - [N] = Considerata come incremento delle sollecitazioni. Ir Tmp Per piani con distribuzione dei tamponamenti in pianta fortemente irregolare, l'eccentricità accidentale è stata incrementata di un fattore pari a 2: [SI] = Distribuzione tamponamenti irregolare fortemente - [] = Distribuzione tamponamenti regolare. C.S.T. Categoria di sottosuolo: [A] = Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi - [B] = Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti - [C] = Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti - [D] = Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o di terreni a grana fina scarsamente consistenti - [E] = Terreni dei sottosuoli di tipo C o D per spessore non superiore a 20 m - [S1] = Depositi di terreni caratterizzati da valori di V s,30 inferiori a 100 m/s (ovvero 10 < c u,30 < 20 kpa), che includono uno strato di almeno 8 m di terreni a grana fina di bassa consistenza, oppure che includono almeno 3 m di torba o di argille altamente organiche - [S2] = Depositi di terreni suscettibili di liquefazione, di argille sensitive o qualsiasi altra categoria di sottosuolo non classificabile nei tipi precedenti. RP Regolarita' in pianta: [SI] = Struttura regolare - [] = Struttura non regolare. RH Regolarita' in altezza: [SI] = Struttura regolare - [] = Struttura non regolare. ξ Coefficiente viscoso equivalente. TE [-] = Parametro non significativo per il tipo di calcolo effettuato. DATI GENERALI ANALISI SISMICA - FATTORI DI STRUTTURA Dir q q 0 k R α u /α 1 K w Fattori di struttura X 1,500 1,50 1,0 1,00 0,50 Y 1,500 1,50 1,0 1,00 0,50 Z 1, q Fattore di riduzione dello spettro di risposta sismico allo SLU (Fattore di struttura). q 0 Valore di base (comprensivo di Kw). k R Fattore riduttivo funzione della regolarità in altezza. α u /α 1 Rapporto di sovraresistenza. PAG 5/7

7 Dir q q 0 k R α u /α 1 K w K w Fattore di riduzione di q 0. Fattori di struttura Stato Limite T r a g /g Amplif. Stratigrafica S S C C F 0 T * C T B T C T D [t] [s] [s] [s] [s] SLO 60 0,0676 1,200 1,372 2,506 0,332 0,152 0,455 1,870 SLD 101 0,0827 1,200 1,351 2,553 0,358 0,161 0,483 1,931 SLV 949 0,1941 1,200 1,298 2,531 0,438 0,189 0,568 2,377 SLC ,2449 1,149 1,291 2,567 0,449 0,193 0,579 2,580 T r a g /g S S C C F 0 T * C T B T C T D Periodo di ritorno dell'azione sismica. [t] = anni. Coefficiente di accelerazione al suolo. Coefficienti di Amplificazione Stratigrafica allo SLO/SLD/SLV/SLC. Coefficienti di Amplificazione di Tc allo SLO/SLD/SLV/SLC. Valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale. Periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale. Periodo di inizio del tratto accelerazione costante dello spettro di progetto. Periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro di progetto. Periodo di inizio del tratto a spostamento costante dello spettro di progetto. Cl Ed V N V R Lat. Long. Q g CTop S T [t] [t] [ ssdc] [ ssdc] [m] T1 1,00 Cl Ed Lat. Long. Q g CTop S T TE Classe dell'edificio. Latitudine geografica del sito. Longitudine geografica del sito. Altitudine geografica del sito. Categoria topografica (Vedi TE). Coefficiente di amplificazione topografica. [-] = Parametro non significativo per il tipo di calcolo effettuato. Categoria topografica. T1: Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i <= 15. T2: Pendii con inclinazione media i > 15. T3: Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media 15 <= i <= 30. T4: Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30. i) Rappresentazione della configurazione deformata I risultati della deformata sono accettabili poiché l'elemento più sollecitato risulta avere un valore della freccia massima all'interno dei parametri minimi ammissibili. Spostamenti 0.19 cm Descrizione Tavola Spostamenti - per carichi statici CONDIZIONI di CARICO Carico Permanente Permanenti N Strutturali Abitazioni Autorimessa > 30kN Carico da Neve <= 1000 m s.l.m. Spinta Terreno (statica) Spinta Terreno (sisma) 0.00 cm PAG 6/7

8 j) Caratteristiche e affidabilità del codice di calcolo Il calcolo è stato effettuato tramite il software Edilus versione 40.00f sviluppato della ditta Acca Software con sede a Montella (Av). Chieti, 15/05/2018 Il tecnico, (Dott. Ing. Dario Grifone) PAG 7/7

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