PROGETTO ESECUTIVO. RELAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO STRUTTURALE (Regolamento n. 3/2015, art. 3, comma 2.c)
|
|
- Lorenza Vecchi
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROGETTO Interventi urgenti di sistemazione frana al Km della S.P. n. 152 Castiglione M. M. - Crocetta di Colledimezzo Codice: ABMS-01 Deliberazione CIPE N.41/2012 ICV Atto Integrativo all'apo "Mobilità" PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO STRUTTURALE (Regolamento n. 3/2015, art. 3, comma 2.c) COMMITTENTE Provincia di Chieti - Corso Marrucino, Chieti - Tel Fax P.IVA C.F SETTORE 6 - Servizio Viabilità RUP. Ing. Paola Campitelli IL PROGETTISTA E D.L. Dott. Ing. Dario Grifone Iscritto Ordine Ing. Prov. CH n 1459 TAVOLA SCALA DATA AGGIORNAMENTO es
2 RELAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO STRUTTURALE Regolamento n. 3/2015, art. 3 comma 2.c OGGETTO: Interventi urgenti di sistemazione frana al Km della S.P. n Castiglione M. M. - Crocetta di Colledimezzo DITTA: Provincia di Chieti con sede legale in Chieti, Corso Marrucino n. 97 Settore 2 - Servizio Amministrativo Dirigente Ing. Carlo Cristini RUP. Ing. Paola Campitelli Istruttore Lucia Innocentini a) Contesto edilizio e delle caratteristiche geologiche, morfologiche e idrogeologiche L area di intervento si inserisce in un contesto piuttosto complesso. Esso si trova all interno dell area S.I.C. (sito di interesse comunitario) con la denominazione di Abetina di Castiglione Messer Marino, risultando così compresa in un area demaniale. La strada interessata dall intervento risulta anche all interno delle aree vincolate dall art. 142 del D.lgs. 42/04 con la denominazione Boschi e Foreste e dal Vincolo Idrogeologico, trovandosi inoltre al margine delle scarpate individuate dalla Carta della Pericolosità, anche se non risulta sottoposta a nessun vincolo P.A.I. Gli interventi pertanto previsti nel progetto saranno realizzati nel pieno rispetto dei vincoli individuati e delle condizioni ambientali e paesaggistiche, senza alterare in alcun modo la vegetazione dell area, ma provvedendo a ristabilire le condizioni di sicurezza stradale al fine di arrestare definitivamente il movimento franoso. La tipologia degli interventi progettati e dei materiali previsti sono tali da far escludere impatti ambientali negativi sul territorio, in considerazione del fatto che si trattano di interventi atti a ripristinare la originaria ed esistente viabilità. Si riporta di seguito, lo stato delle aree in relazione ai singoli vincoli ambientali. a) Aree vincolate dall art. 142 del D.lgs 42/04: le strade interessate dagli interventi rientrano all interno delle aree vincolate di cui all art. 142 del D.lgs 42/04 (Montagne > 1200 m s.l.m. e Boschi e Foreste); b) Area protetta S.I.C. Siti di Importanza Comunitaria: la strada interessata dall intervento è ricompresa all interno del confine della zona SIC (codice IT Abetina di Castiglione Messer Marino); c) Aree sottoposte a Vincolo Idrogeologico RDL n.3267 del 30/12/1923) l area interessata dall intervento risulta sottoposta a vincolo idrogeologico RD30-23; d) Area sottoposta a vincolo PAI gli interventi di progetto non risultano ricompresi nella carta del rischio ma sono perimetra all interno della Carta della Pericolosità Pericolo Scarpata del Piano Stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico; e) Piano Paesistico Regionale l area in esame non è ricompreso nell ambito del piano Paesistico Regionale (2004). Alla luce dei sopra elencati vincoli si evidenzia che gli interventi previsti in progetto riguardano essenzialmente opere di straordinaria manutenzione che non comportano modifiche sostanziali al territorio e non incidono sugli equilibri naturali del sistema e, pertanto, sono da ritenersi ad impatto ambientale nullo. L'area in esame è caratterizzata da una frana dalle caratteristiche molto peculiari data l area geologicamente molto complessa. Il territorio di Castiglione è caratterizzato dalla presenza di una potente successione di sedimenti alloctoni di età compresa tra l Oligocene-Burdigagliano e il Messiniano, terreni a prevalente costituzione argillosa, calcareo-marnosa e marnoso-argillosa, con caratteristiche flyschoidi. PAG 1/7
3 L assetto morfologico del territorio è caratterizzato da strette dorsali montuose con zone di cresta costituite da rigide successioni calcareo- marnose e pendici formate da terreni argillosi afflitti perennemente da estesi movimenti franosi. Osservando i versanti costituiti dalle argille marnose appare evidente che le formazioni in sede risultano ammantate da una coltre quasi continua di argilla degradata e rimaneggiata di spessore variabile da luogo a luogo, formatasi lentamente per processi erosivi, gravitativi e a causa di alterazioni chimico-fisiche connesse all infiltrazione dell acqua nelle frequenti discontinuità, riferibili principalmente ai piani di stratificazione, alle deformazioni tettoniche e alle fessurazioni di ritiro. Tale coltre dà luogo a diversi tipi di movimenti gravitativi la cui intensità risulta proporzionale alle condizioni di imbibizione dei materiali: come si evince dalle Carte dei Fenomeni Gravitativi e Processi Erosivi del Piano Stralcio di Bacino si notano deformazioni superficiali lente quiescenti e attive, frane di scorrimento rotazionale, ma soprattutto frane di colamento quiescenti ed attive. Frequenti nella zona sono anche piccole frane locali di scorrimento traslativo o rotazionale che si innescano sui versanti ad elevata acclività come quello in esame. Per informazioni più dettagliate a riguardo si rimanda alla relazione geologica. b) Descrizione generale della struttura L'intervento prevede la realizzazione di una paratia di 25 pali disposti a quinconce coronata da una trave in c.a. per contenere l'avanzata della frana e preservare la viabilità stradale. I pali di lunghezza pari a 20 metri e diametro 80 cm, sono disposti su due file in modo sfalsato l uno dall altro per ottenere il maggior incremento del fattore di sicurezza. Sul versante opposto rispetto alla paratia di pali, sulla base della scarpata, è stato previsto un muro di contenimento in cemento armato prefabbricato di altezza pari a 3.50 m e spessore 0.15 m con una fondazione su pali per consentire l ampliamento della carreggiata durante la fase dei lavori. In corrispondenza della paratia di pali è prevista una struttura sottostradale costituita da lastre semi prefabbricate in cls armato vibrato con tralicci uscenti e getto di completamento in opera con la funzione di collegare le due paratie di pali e irrigidire l intera struttura di contenimento della frana. Inoltre, le lastre tralicciate permetteranno anche di reggere lo sbalzo della struttura stradale verso valle, necessario per ampliare la carreggiata in corrispondenza della curva. Per quanto riguarda invece le opere di drenaggio e di ripristino della rete idrica, è prevista la demolizione del pozzetto esistente per la raccolta delle acque, per realizzare nel medesimo sito un palo drenante riempito in ghiaia del diametro di 80 cm e lunghezza 20 m. Questo è sormontato da un pozzetto carrabile coperto da una caditoia, collegato lateralmente da un tubo in pvc di troppopieno che permette il deflusso delle acque in eccesso a valle. Un opera di drenaggio eseguita mediante materiale arido è prevista anche alla base della scarpata, nella parte retrostante del muro di contenimento. Questo intervento di corretto ripristino della rete idrica non è impattante a livello ambientale poiché non prevede la realizzazione di elementi che alterano il sottosuolo né elementi che potrebbero risultare incompatibili con il contesto ambientale preesistente. Tutti i materiali di scavo saranno poi trasportati nella discarica autorizzata più vicina ed effettuato il pagamento del compenso. Per realizzare queste opere non è stato previsto nessun diboscamento o alterazione della flora, in quanto i lavori si limitano al rifacimento della sede stradale e alla protezione di questa. Normativa tecnica e riferimenti tecnici utilizzati Per lo sviluppo del calcolo è stata utilizzata la normativa NTC D.M. 14/01/2008. c) Definizione parametri di progetto che concorrono alla definizione dell'azione sismica di base del sito La struttura è stata progettata per una Vita Nominale pari a 50 e un Periodo di riferimento di 100 anni, mentre la classe d'uso appartenente è la 4. In base alle indagini geognostiche effettuate si è classificato il suolo di fondazione di categoria B in quanto prevede rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti. Il sito ricade in area classificata come zona a rischio simico 2. Le coordinate geografiche del sito sono: la latitudine, la longitudine, e 1000 m l'altitudine. Si è inoltre assunto il Coefficiente di Amplificazione Topografica ST pari a PAG 2/7
4 Tali caratteristiche sono riportate in maniera approfondita negli allegati di calcolo. Le azioni considerate sulla costruzione sono: il peso proprio strutturale, il peso permanente non strutturale e il sovraccarico accidentale degli automezzi pesanti, come indicato nel paragrafo 5 della Relazione Tecnica. d) Descrizione materiali e prodotti per uso strutturale La struttura è interamente realizzata in c.a. di classe C28/35 per gli elementi strutturali gettati in opera e di classe 30/37 per quelli prefabbricati, entrambi con armatura in acciaio B450C. MATERIALI CALCESTRUZZO ARMATO Caratteristiche calcestruzzo armato N id γ k α T, i E G C Erid Stz R ck R cm %R ck γ c f cd f ctd f cfm N n Ac [N/m 3 ] [1/ C] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [%] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] Cls C30/37_B450C - (C25/30) , P 37,00-0,85 1,50 17,00 1,35 2, N id γ k α T, i E G C Erid Stz R ck R cm %R ck γ c f cd f ctd f cfm N n Ac [N/m 3 ] [1/ C] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [%] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] Cls C28/35_B450C - (C28/35) , P 35,00-0,85 1,50 16,46 1,32 3, N id Numero identificativo del materiale, nella relativa tabella dei materiali. γ k Peso specifico. α T, i Coefficiente di dilatazione termica. E Modulo elastico normale. G Modulo elastico tangenziale. C Erid Coefficiente di riduzione del Modulo elastico normale per Analisi Sismica [E sisma = E c Erid ]. Stz Tipo di situazione: [F] = di Fatto (Esistente); [P] = di Progetto (Nuovo). R ck Resistenza caratteristica cubica. R cm Resistenza media cubica. %R ck Percentuale di riduzione della R ck γ c Coefficiente parziale di sicurezza del materiale. f cd Resistenza di calcolo a compressione. f ctd Resistenza di calcolo a trazione. f cfm Resistenza media a trazione per flessione. n Ac Identificativo, nella relativa tabella materiali, dell'acciaio utilizzato: [-] = parametro N significativo per il materiale. N id γ k α T, i E G Stz f yk,1 / f yk,2 f tk,1 / f tk,2 [N/m 3 ] [1/ C] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] Acciaio B450C - (B450C) , P N id γ k α T, i E G Stz f tk,1 f tk,2 f td γ s γ M1 γ M2 γ M3,SLV γ M3,SLE γ M7 f yk,1 MATERIALI ACCIAIO [N/m m 2 ] 450,00 391, Caratteristiche acciaio f yd,1 / f yd,2 f td γ s γ M1 γ M2 γ M3,SLV γ M3,SLE γ M7 NCnt Cnt [N/ [N/mm 2 ] mm 2 ] - 1, Numero identificativo del materiale, nella relativa tabella dei materiali. Peso specifico. Coefficiente di dilatazione termica. Modulo elastico normale. Modulo elastico tangenziale. Tipo di situazione: [F] = di Fatto (Esistente); [P] = di Progetto (Nuovo). Resistenza caratteristica a Rottura (per profili con t 40 mm). Resistenza caratteristica a Rottura (per profili con 40 mm < t 80 mm). Resistenza di calcolo a Rottura (Bulloni). Coefficiente parziale di sicurezza allo SLV del materiale. Coefficiente parziale di sicurezza per instabilità. Coefficiente parziale di sicurezza per sezioni tese indebolite. Coefficiente parziale di sicurezza per scorrimento allo SLV (Bulloni). Coefficiente parziale di sicurezza per scorrimento allo SLE (Bulloni). Coefficiente parziale di sicurezza precarico di bulloni ad alta resistenza (Bulloni - NCnt = con serraggio N controllato; Cnt = con serraggio controllato). [-] = parametro N significativo per il materiale. Resistenza caratteristica allo snervamento (per profili con t <= 40 mm). PAG 3/7
5 N id γ k α T, i E G Stz f yk,1 / f yk,2 f tk,1 / f tk,2 f yk,2 f yd,1 f yd,2 TE [N/m 3 ] [1/ C] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] [N/mm 2 ] Resistenza caratteristica allo snervamento (per profili con 40 mm < t 80 mm). Resistenza di calcolo (per profili con t 40 mm). Resistenza di calcolo (per profili con 40 mm < t 80 mm). [-] = Parametro non significativo per il materiale. [N/m m 2 ] Caratteristiche acciaio f yd,1 / f yd,2 f td γ s γ M1 γ M2 γ M3,SLV γ M3,SLE γ M7 NCnt Cnt [N/ [N/mm 2 ] mm 2 ] Per ulteriori dati sui materiali utilizzati si rimanda alla relazione sui materiali utilizzati. e) Illustrazione dei criteri di progettazione e modellazione La classe di duttilità prevista é bassa. Per quanto riguarda la regolarità in altezza e in pianta, di seguito sono riportate le verifiche effettuate: REGOLARITÀ DELLA STRUTTURA IN PIANTA La configurazione in pianta è compatta e approssimativamente simmetrica rispetto a due direzioni ortogonali, in relazione alla distribuzione di masse e rigidezze Il rapporto tra i lati di un rettangolo in cui la costruzione risulta inscritta è inferiore a 4 Nessuna dimensione di eventuali rientri o sporgenze supera il 25 % della dimensione totale della costruzione nella corrispondente direzione Gli orizzontamenti possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano rispetto agli elementi verticali e sufficientemente resistenti REGOLARITÀ DELLA STRUTTURA IN ALTEZZA Tutti i sistemi resistenti verticali (quali telai e pareti) si estendono per tutta l altezza della costruzione Massa e rigidezza rimangono costanti o variano gradualmente, senza bruschi cambiamenti, dalla base alla sommità della costruzione (le variazioni di massa da un orizzontamento all altro non superano il 25 %, la rigidezza non si riduce da un orizzontamento a quello sovrastante più del 30% e non aumenta più del 10%); ai fini della rigidezza si possono considerare regolari in altezza strutture dotate di pareti o nuclei in c.a. o pareti e nuclei in muratura di sezione costante sull altezza o di telai controventati in acciaio, ai quali sia affidato almeno il 50% dell azione sismica alla base Nelle strutture intelaiate progettate in CD B il rapporto tra resistenza effettiva e resistenza richiesta dal calcolo non è significativamente diverso per orizzontamenti diversi (il rapporto fra la resistenza effettiva e quella richiesta, calcolata ad un generico orizzontamento, non deve differire più del 20% dall analogo rapporto determinato per un altro orizzontamento); può fare eccezione l ultimo orizzontamento di strutture intelaiate di almeno tre orizzontamenti Eventuali restringimenti della sezione orizzontale della costruzione avvengono in modo graduale da un orizzontamento al successivo, rispettando i seguenti limiti: ad ogni orizzontamento il rientro non supera il 30% della dimensione corrispondente al primo orizzontamento, né il 20% della dimensione corrispondente all orizzontamento immediatamente sottostante. Fa eccezione l ultimo orizzontamento di costruzioni di almeno quattro piani per il quale non sono previste limitazioni di restringimento SI La rigidezza è calcolata come rapporto fra il taglio complessivamente agente al piano e δ, spostamento relativo di piano (il taglio di piano è la sommatoria delle azioni orizzontali agenti al di sopra del piano considerato). Tutti i valori calcolati ed utilizzati per le verifiche sono riportati nei Tabulati di calcolo nella relativa sezione. La struttura è pertanto: in pianta in altezza N REGOLARE REGOLARE Per la definizione degli spettri di risposta, oltre all accelerazione ag al suolo (dipendente dalla classificazione sismica del Comune) occorre determinare il Fattore di Struttura q. Il Fattore di struttura q è un fattore riduttivo delle forze elastiche introdotto per tenere conto delle capacità dissipative della struttura che dipende dal sistema costruttivo adottato, dalla Classe di Duttilità e dalla regolarità in altezza. Per la struttura in esame sono stati determinati i seguenti valori: Fattore di Struttura q per sisma orizzontale in direzione X: 1,50 Fattore di Struttura q per sisma orizzontale in direzione Y: 1,50 Fattore di Struttura q per sisma verticale: 1,50 Gli Stati Limite indagati sono quello di Salvaguardia della Vita, lo Stato Limite di Danno, lo Stato Limite di Esercizio. PAG 4/7
6 f) Indicazione delle principali combinazioni delle azioni in relazione agli SLU e SLE indagati Nel calcolo sono stati utilizzati sia per il calcolo della paratia di pali sia per quello del muro di contenimento le seguenti combinazioni allo SLU e allo SLE: - SLU in assenza di sisma; - SLU in presenza di sisma; - SLE combinazione quasi permanente; - SLE combinazione rara; - SLE combinazione frequente. Per maggiori dettagli consultare i Tabulati di Calcolo. g) Indicazione del metodo di analisi seguito per l'esecuzione della stessa Per il calcolo in oggetto è stata eseguita un' analisi lineare dinamica solo orizzontale, ritenendola la più appropriata per il caso studiato. Il numero di modi di vibrazione considerati sono 15. Per informazioni più dettagliate consultare Tabulati di Calcolo. h) Criteri di verifica agli stati limite indagati in presenza di azione sismica Di seguito sono riportati i dati di analisi sismica relativi al calcolo strutturale: DATI GENERALI ANALISI SISMICA Dati generali analisi sismica Ang NV CD MP Dir TS EcA Ir Tmp C.S.T. RP RH ξ [ ] X [P NC] 0 15 B ca S N B 5 Y [P NC] Ang Direzione di una componente dell'azione sismica rispetto all'asse X (sistema di riferimento globale); la seconda componente dell'azione sismica e' assunta con direzione ruotata di 90 gradi rispetto alla prima. NV Nel caso di analisi dinamica, indica il numero di modi di vibrazione considerati. CD Classe di duttilità: [A] = Alta - [B] = Bassa - [ND] = Non Dissipativa - [-] = Nessuna. MP Tipo di struttura sismo-resistente prevalente: [ca] = calcestruzzo armato - [caold] = calcestruzzo armato esistente - [muold] = muratura esistente - [munew] = muratura nuova - [muarm] = muratura armata - [ac] = acciaio. Dir Direzione del sisma. TS Tipologia della struttura: Cemento armato: [T 1C] = Telai ad una sola campata - [T+C] = Telai a più campate - [P] = Pareti accoppiate o miste equivalenti a pareti- [2P NC] = Due pareti per direzione non accoppiate - [P NC] = Pareti non accoppiate - [DT] = Deformabili torsionalmente - [PI] = Pendolo inverso - [PM] = Pendolo inverso intelaiate monopiano; Muratura: [P] = un solo piano - [PP] = più di un piano; Acciaio: [T 1C] = Telai ad una sola campata - [T+C] = Telai a più campate - [CT] = controventi concentrici diagonale tesa - [CV] = controventi concentrici a V - [M] = mensola o pendolo inverso - [TT] = telaio con tamponature. EcA Eccentricita' accidentale: [S] = considerata come condizione di carico statica aggiuntiva - [N] = Considerata come incremento delle sollecitazioni. Ir Tmp Per piani con distribuzione dei tamponamenti in pianta fortemente irregolare, l'eccentricità accidentale è stata incrementata di un fattore pari a 2: [SI] = Distribuzione tamponamenti irregolare fortemente - [] = Distribuzione tamponamenti regolare. C.S.T. Categoria di sottosuolo: [A] = Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi - [B] = Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti - [C] = Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti - [D] = Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o di terreni a grana fina scarsamente consistenti - [E] = Terreni dei sottosuoli di tipo C o D per spessore non superiore a 20 m - [S1] = Depositi di terreni caratterizzati da valori di V s,30 inferiori a 100 m/s (ovvero 10 < c u,30 < 20 kpa), che includono uno strato di almeno 8 m di terreni a grana fina di bassa consistenza, oppure che includono almeno 3 m di torba o di argille altamente organiche - [S2] = Depositi di terreni suscettibili di liquefazione, di argille sensitive o qualsiasi altra categoria di sottosuolo non classificabile nei tipi precedenti. RP Regolarita' in pianta: [SI] = Struttura regolare - [] = Struttura non regolare. RH Regolarita' in altezza: [SI] = Struttura regolare - [] = Struttura non regolare. ξ Coefficiente viscoso equivalente. TE [-] = Parametro non significativo per il tipo di calcolo effettuato. DATI GENERALI ANALISI SISMICA - FATTORI DI STRUTTURA Dir q q 0 k R α u /α 1 K w Fattori di struttura X 1,500 1,50 1,0 1,00 0,50 Y 1,500 1,50 1,0 1,00 0,50 Z 1, q Fattore di riduzione dello spettro di risposta sismico allo SLU (Fattore di struttura). q 0 Valore di base (comprensivo di Kw). k R Fattore riduttivo funzione della regolarità in altezza. α u /α 1 Rapporto di sovraresistenza. PAG 5/7
7 Dir q q 0 k R α u /α 1 K w K w Fattore di riduzione di q 0. Fattori di struttura Stato Limite T r a g /g Amplif. Stratigrafica S S C C F 0 T * C T B T C T D [t] [s] [s] [s] [s] SLO 60 0,0676 1,200 1,372 2,506 0,332 0,152 0,455 1,870 SLD 101 0,0827 1,200 1,351 2,553 0,358 0,161 0,483 1,931 SLV 949 0,1941 1,200 1,298 2,531 0,438 0,189 0,568 2,377 SLC ,2449 1,149 1,291 2,567 0,449 0,193 0,579 2,580 T r a g /g S S C C F 0 T * C T B T C T D Periodo di ritorno dell'azione sismica. [t] = anni. Coefficiente di accelerazione al suolo. Coefficienti di Amplificazione Stratigrafica allo SLO/SLD/SLV/SLC. Coefficienti di Amplificazione di Tc allo SLO/SLD/SLV/SLC. Valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale. Periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale. Periodo di inizio del tratto accelerazione costante dello spettro di progetto. Periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro di progetto. Periodo di inizio del tratto a spostamento costante dello spettro di progetto. Cl Ed V N V R Lat. Long. Q g CTop S T [t] [t] [ ssdc] [ ssdc] [m] T1 1,00 Cl Ed Lat. Long. Q g CTop S T TE Classe dell'edificio. Latitudine geografica del sito. Longitudine geografica del sito. Altitudine geografica del sito. Categoria topografica (Vedi TE). Coefficiente di amplificazione topografica. [-] = Parametro non significativo per il tipo di calcolo effettuato. Categoria topografica. T1: Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i <= 15. T2: Pendii con inclinazione media i > 15. T3: Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media 15 <= i <= 30. T4: Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30. i) Rappresentazione della configurazione deformata I risultati della deformata sono accettabili poiché l'elemento più sollecitato risulta avere un valore della freccia massima all'interno dei parametri minimi ammissibili. Spostamenti 0.19 cm Descrizione Tavola Spostamenti - per carichi statici CONDIZIONI di CARICO Carico Permanente Permanenti N Strutturali Abitazioni Autorimessa > 30kN Carico da Neve <= 1000 m s.l.m. Spinta Terreno (statica) Spinta Terreno (sisma) 0.00 cm PAG 6/7
8 j) Caratteristiche e affidabilità del codice di calcolo Il calcolo è stato effettuato tramite il software Edilus versione 40.00f sviluppato della ditta Acca Software con sede a Montella (Av). Chieti, 15/05/2018 Il tecnico, (Dott. Ing. Dario Grifone) PAG 7/7
Materiale Principale. Periodo di inizio del tratto accelerazione costante dello spettro elastico in accelerazione orizzontale. T C
1 - EDIFICIO Classe d'uso V N [anni] V R [anni] Materiale Principale Condizioni Coordinate geografiche ED 50 Categoria Topografiche Sottosuolo Latitudine Longitudine Categoria S T Classe 3 50 75 ca 41.319167
DettagliCondizioni Classe Materiale Coordinate geografiche ED 50 Categoria
1 - EDIFICIO Condizioni Classe Materiale Coordinate geografiche ED 50 Categoria V d'uso N V R Topografiche Principale Sottosuolo Latitudine Longitudine Categoria S T [anni] [anni] Classe 3 50 75 ca 41.319167
DettagliINTERVENTO DI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE GUARDIA MEDICA COMUNE DI CICALA
REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA COMUNE DI CICALA INTERVENTO DI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE GUARDIA MEDICA COMUNE DI CICALA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI FINALIZZATI
DettagliCOMUNE DI BIBBONA Provincia di Livorno
COMUNE DI BIBBONA Provincia di Livorno Fosso della Madonna Sistemazione e casse di espansione Interventi strutturali atti alla messa in sicurezza previa progettazione a scala di Bacino. (Completamento
DettagliCondizioni Classe Materiale Coordinate geografiche ED 50 Categoria. Topografiche d'uso. Classe ca B T1 1,00 LEGENDA: Edificio
1 - EDIFICIO Condizioni Classe Materiale Coordinate geografiche ED 50 Categoria VN VR Topografiche d'uso Principale Sottosuolo Latitudine Longitudine Categoria ST Classe 3 75 113 ca 41.7863 15.4486 B T1
DettagliRELAZIONE SULL ANALISI SISMICA
RELAZIONE SULL ANALISI SISMICA 1 - Premessa La nuova costruzione sarà realizzata su di un terreno che ricade in zona sismica 3 secondo l attuale vigente normativa. I dati utilizzati per la determinazione
DettagliCorso di Analisi e Progetto di Strutture A.A. 2012/13 E. Grande. Regolarità Aspettigeneraliecriteridiimpostazione della carpenteria
Corso di Analisi e Progetto di Strutture A.A. 2012/13 E. Grande Regolarità Aspettigeneraliecriteridiimpostazione della carpenteria criterio base: REGOLARITA STRUTTURALE compattezza, simmetria, uniformità
DettagliPROGETTO ESECUTIVO CENSIMENTO E PROGETTO DI RISOLUZIONE DELLE INTERFERENZE
PROGETTO Interventi urgenti di sistemazione frana al Km 5+000 della S.P. n. 152 Castiglione M. M. - Crocetta di Colledimezzo Codice: ABMS-01 Deliberazione CIPE N.41/2012 ICV Atto Integrativo all'apo "Mobilità"
Dettaglistruttura di fondazione ed elevazione vasche interrate
INFORMAZIONI GENERALI Edificio Cemento Armato Costruzione Nuova Situazione - Intervento - Comune Barletta Provincia Provincia di Barletta-Andria-Trani Oggetto Parte d'opera Normativa di riferimento D.M.
DettagliINFORMAZIONI GENERALI
Edificio Costruzione Comune Provincia Oggetto INFORMAZIONI GENERALI Normativa di riferimento D.M. 14/1/28 Analisi sismica Dinamica Orizzontale e Verticale Cemento Armato Nuova Cicala Provincia di Catanzaro
DettagliPROGETTO ESECUTIVO. TABULATI DI CALCOLO parte 1 di 2 - da pag. 1 a 156 (totale pagine 313)
PROGETTO Interventi urgenti di sistemazione frana al Km 5+000 della S.P. n. 152 Castiglione M. M. - Crocetta di Colledimezzo Codice: ABMS-01 Deliberazione CIPE N.41/2012 ICV Atto Integrativo all'apo "Mobilità"
DettagliLezione. Progetto di Strutture
Lezione Progetto di Strutture 1 Fattore di struttura (componenti sismiche nel piano orizzontale) 2 Fattore di struttura Il fattore di struttura definisce lo spettro di progetto a partire dallo spettro
DettagliPROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO
COMUNE di COLOGNA VENETA piazza Capitaniato, 1 37044 Cologna Veneta AMPLIAMENTO DEL CIMITERO DEL CAPOLUOGO LATO OVEST ALA SUD SECONDO STRALCIO FUNZIONALE PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO RELAZIONE di CALCOLO
DettagliINFORMAZIONI GENERALI
INFORMAZIONI GENERALI Edificio Muratura Costruzione Esistente Situazione di Progetto Intervento Miglioramento Comune Barletta Provincia Provincia di Barletta-Andria-Trani Oggetto Parte d'opera Normativa
DettagliCOMUNE DI BIBBONA Provincia di Livorno
COMUNE DI BIBBONA Provincia di Livorno Fosso della Madonna Sistemazione e casse di espansione Interventi strutturali atti alla messa in sicurezza previa progettazione a scala di Bacino. (Completamento
DettagliOGGETTO COMPLESSO TURISTICO ALBERGHIERO E RESIDENZIALE IN LOCALITA' VIGNASSE
COMUNE DI LOANO (SV ricettiva (ai sensi dell' art. 7 - L.R. 3 novembre 2009, n.49 COMUNE DI LOANO (SV per intervento di demolizione, ricostruzione di edifici incongrui con cambio di destinazione d'uso
DettagliSCHEDA DI VULNERABILITÀ SISMICA
Comune di Taranto 10^ Direzione Lavori Pubblici SCHEDA DI VULNERABILITÀ SMICA OGGETTO: Lavori di riqualificazione edilizia ed impiantistica della scuola media C. COLOMBO Via Medaglie D Oro n. 117 - Taranto
DettagliINFORMAZIONI GENERALI. LIVELLO DI CONOSCENZA E FATTORE DI CONFIDENZA Livello di Conoscenza e Fattore di Confidenza
INFORMAZIONI GENERALI Edificio Muratura Costruzione Esistente Situazione di Progetto Intervento Miglioramento Comune Barletta Provincia Provincia di BarlettaAndriaTrani Oggetto Parte d'opera Normativa
DettagliEdifici con strutture in calcestruzzo armato -lezione 5- Temec Prof. Maria Chiara Torricelli
Edifici con strutture in calcestruzzo armato -lezione 5- Temec 2015-2016 Prof. Maria Chiara Torricelli Sistemi a pilastri e travi azioni dei carichi Edificio a pilastri e travi in c.a. Forme e armature
DettagliLezione. Progetto di Strutture
Lezione Progetto di Strutture SISTEMI COSTRUTTIVI IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO Sistemi costruttivi 1 2 3 Sistema costruttivo Edifici con struttura in cemento armato Edifici con struttura in acciaio
DettagliST-PRC-PA-03 PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE DI CALCOLO
ST-PRC-PA-03 PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE DI CALCOLO SCUOLA MEDIA E.FERMI PALAZZOLO SULL OGLIO- PROGETTO DI ADEGUAMENTO SISMICO, EFFICIENTAMENTO ENERGETICO, AMPLIAMENTO E RISTRUTTURAZIONE Indice generale
DettagliPROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA
PROGETTO Interventi urgenti di sistemazione frana al Km 5+000 della S.P. n. 152 Castiglione M. M. - Crocetta di Colledimezzo Codice: ABMS-01 Deliberazione CIPE N.41/2012 ICV Atto Integrativo all'apo "Mobilità"
DettagliNI.C.A. NUOVI EDIFICI IN C.A. SCHEDA SPECIFICA SEZIONE II Versione 01 Febbraio 2016
NI.C.A. NUOVI EDIFICI IN C.A. SCHEDA SPECIFICA SEZIONE II Versione 01 Febbraio 2016 2.A QUADRO DI SINTESI SULLE AZIONI CONSIDERATE 1 Carichi superficiali in [dan/mq] Impalcato TRAVE IN C.A. Impalcato SOLETTA
DettagliCOMUNE DI BARLETTA. Realizzazione di urbanizzazioni primarie nel piano di zona della nuova 167, 2 e 3 triennio.
Indice 1 Premessa... 2 2 Calcolo dell azione sismica... 2 ~ 1 ~ 1 Premessa Il presente documento è finalizzato a illustrare, in accordo con le Nuove Norme Tecniche DM 14 gennaio 2008, l inquadramento sismico
DettagliProntuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008)
Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008) Punto 6.2.3_Verifiche statiche: Stati Limite Ultimi (SLU) Stato Limite di resistenza del terreno (GEO) Stato Limite di resistenza
Dettagli5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008)
5. CALCOLO DELL AZIONE SISMICA DI PROGETTO (NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M. 14 GENNAIO 2008) L azione sismica di progetto si definisce a partire dalla pericolosità sismica di base del sito d interesse
DettagliCostruzioni in acciaio in zona sismica - I
Laboratorio di progettazione strutturale A.A. 2009/2010 Costruzioni in acciaio in zona sismica - I Prof. Ing. Andrea Dall Asta Università di Camerino Dipartimento di PROgettazione e Costruzione dell Ambiente
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA RIGUARDANTE LE STRUTTURE
RELAZIONE ILLUSTRATIVA RIGUARDANTE LE STRUTTURE Proprietà: Ubicazione: RONCONI & LIVERANI Srl Comune di Cotignola Via Madonna di Genova n 39/41 Prog. e DDL Strutturale: Progetto architettonico: Ing. Peroni
DettagliTIPOLOGIE STRUTTURALI E FATTORI DI STRUTTURA
CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL 20 03 2003, 08 aprile 21 maggio 2004 TIPOLOGIE STRUTTURALI E FATTORI DI STRUTTURA 1 LIVELLI DI PROTEZIONE SISMICA 2.5 Le costruzioni
DettagliINFORMAZIONI GENERALI
INFORMAZIONI GENERALI Edificio Cemento Armato Costruzione Nuova Situazione - Intervento - Comune Barletta Provincia Provincia di Barletta-Andria-Trani Oggetto Parte d'opera Normativa di riferimento D.M.
DettagliPROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE PAESAGGISTICA
PROGETTO Interventi urgenti di sistemazione frana al Km 5+000 della S.P. n. 152 Castiglione M. M. - Crocetta di Colledimezzo Codice: ABMS-01 Deliberazione CIPE N.41/2012 ICV Atto Integrativo all'apo "Mobilità"
DettagliLAVORI DI MESSA IN SICUREZZA TRATTO STRADALE DI VIA ALTA CAMPAGNANO.
Provincia di Rovigo Oggetto : LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA TRATTO STRADALE DI VIA ALTA CAMPAGNANO. Richiedente : Data Il Progettista Il Committente Piazzale G. Marconi 1-45020 Giacciano con Baruchella
DettagliTABULATI DI CALCOLO (Tomo 1 di 1)
Comune di Cremona Provincia di Cremona TABULAT D CALCOLO (Tomo 1 di 1) OGGETTO: LAVOR D COSTRUZONE D UNA NUOVA STRUTTURA ADBTA ALLA SOSTA DEGL AUTOVECOL (AUTORMESSA PARCHEGGO SU PU PAN) SCALA ANTNCENDO
DettagliComune di Montechiaro D Acqui
Aztec Informatica s.r.l. * PAC Relazione di calcolo 1 Comune di Montechiaro D Acqui INTERVENTO n 1) Paratia (berlinese) Normative di riferimento - Legge nr. 1086 del 05/11/1971. Norme per la disciplina
DettagliCommittente A.U.S.L. Piacenza. R.U.P. Ing. Luigi Gruppi. Progetto. -strutture Ingg. Antonio Sproccati. -impianti Ing.
COMUNE DI CARPANETO PIACENTINO PROVINCIA DI PIACENZA Committente A.U.S.L. Piacenza PROGETTO ESECUTIVO R.U.P. Ing. Luigi Gruppi Progetto ARCHITETTURA E CITTA' studio associato -strutture Ingg. Antonio Sproccati
DettagliMATERIALI CALCESTRUZZO ARMATO
INFORMAZIONI GENERALI Edificio Cemento Armato Costruzione Nuova Situazione - Intervento - Comune Barletta Provincia Barletta Andria Trani Oggetto Scuola Montessori Parte d'opera Normativa di riferimento
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE
Pagina 1 PREMESSA La presente Relazione Tecnica Specialistica riguarda la descrizione ed il calcolo (ove previsto) delle strutture da realizzare con il progetto esecutivo relativo ai lavori di Adeguamento,
DettagliINFORMAZIONI GENERALI
INFORMAZIONI GENERALI Studio Tecnico di Ingegneria dell'ing. Federico Bianchi Edificio Cemento Armato Costruzione Esistente Situazione di Progetto Intervento Miglioramento Comune Apricena Provincia Provincia
DettagliPROGETTO ESECUTIVO. Relazione di calcolo opere in cemento armato
AMSA Spa Azienda Milanese Servizi Ambientali Sede legale e amministrativa Via Olgettina, 25 20132 Milano MI Tel. 02-27298.1 Fax. 02-26300911 E mail: amsa@amsa.it http://www.amsa.it REALIZZAZIONE DI PARCHEGGIO
DettagliESERCITAZIONE N. 4 Analisi statica e dinamica lineare
ESERCITAZIONE N. 4 Analisi statica e dinamica lineare Corso di Costruzioni in Zona Sismica Università degli Studi Roma Tre - Facoltà di Ingegneria Dott. Ing. Corritore Daniele Fattore di struttura q Il
DettagliCOMUNE DI CONVERSANO AREA LAVORI PUBBLICI - MANUTENZIONI E PATRIMONIO. Progetto Esecutivo
COMUNE DI CONVERSANO AREA LAVORI PUBBLICI - MANUTENZIONI E PATRIMONIO Progetto Esecutivo Ampliamento e valorizzazione del sistema museale MUSeCO di Conversano. Progetto di riqualificazione e adeguamento
DettagliIl tecnico: Geol. CRISTALLO Filippo Maurizio
! " " " "! #$ ""% " &' ( )# * " " +!', " " ", -' '!! " ' ' " " -! #.! / "! " "" ' " ' - "" ' /! )" "# 0!! 1 " " ' /,!! ' " ++ "' " "!" ' / " " " ' " '' "! - #! /, '!' (, + 2 3456,! - ""!/! +! "! / + ",!
DettagliNORMATIVE DI RIFERIMENTO...
SOMMARIO 1. PREMESSA... 1 2. NORMATIVE DI RIFERIMENTO... 2 3. AZIONE SISMICA... 3 3.1. CATEGORIA DI SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE... 3 3.2. SPETTRO DI RISPOSTA ELASTICO IN ACCELERAZIONE DELLE COMPONENTI
DettagliComune di Casarsa della Delizia Valutazione della sicurezza dei complessi scolastici INDICE GENERALE
INDICE GENERALE 1 Introduzione... 3 2 Descrizione del complesso scolastico... 3 3 Normativa di riferimento e riferimenti tecnici... 3 4 Procedure per la valutazione della sicurezza... 4 4.1. Analisi storico-critica...
DettagliRELAZIONE TECNICA GENERALE
Ing. Virginia Govi Centro Direzionale Velathri S.P. in Palazzi Cecina (LI) Tel: 3284597483 e-mail: ingvirginiagovi@gmail.com REGIONE TOSCANA COMUNE DI POMARANCE RELAZIONE TECNICA GENERALE NUOVA COSTRUZIONE
DettagliCOMUNE DI NAPOLI. Direzione Centrale Servizio Ciclo Integrato delle Acque
COMUNE DI NAPOLI Direzione Centrale Servizio Ciclo Integrato delle Acque INTERVENTI PRIORITARI SUL BACINO AFFERENTE IL COLLETTORE ARENA S. ANTONIO LOTTO E LOCALITA CASE PUNTELLATE PROGETTO ESECUTIVO STRUTTURE
DettagliPROGETTO DEFINITIVO CAMPO IN ERBA SINTETICA DIMENSIONAMENTO DELLE STRUTTURE PRINCIPALI
COMUNE DI VALLI DEL PASUBIO REGIONE VENETO PROGETTO DEFINITIVO CAMPO IN ERBA SINTETICA DIMENSIONAMENTO DELLE STRUTTURE PRINCIPALI dott. ing. Giuseppe Piccioli Albo Ingegneri di Vicenza iscritto al n. 814
DettagliResponsabile Unico del Procedimento: arch. Gianpiero Ribolla. Ingegnere Andrea Andreis via Rodi Brescia
PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE URBANA "OLTRE LA STRADA" Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo
DettagliFirmato digitalmente da. Massimiliano Furini. CN = Furini Massimiliano O = Ordine Architetti di Rovigo/ C = IT
Firmato digitalmente da Massimiliano Furini CN = Furini Massimiliano O = Ordine Architetti di Rovigo/93001220297 C = IT COMUNE DI BAGNOLO DI PO Ampliamento cimitero di Runzi Lavoro: 03/17 Committente:
DettagliCOMUNE DI BOLOGNA RELAZIONE DI CALCOLO DELLE OPERE STRUTTURALI - CARATTERISTICHE MATERIALI E - GEOTECNICA
COMUNE DI BOLOGNA PROGETTO ESECUTIVO DEL SISTEMA DI LAMINAZIONE DELLE ACQUE METEORICHE E DELLO SPOSTAMENTO DELLA FOGNATURA MISTA E DELLA CANALETTA DELLE LAME NELL AMBITO DELLA REALIZZAZIONE DELL EDIFICIO
DettagliREGIONE ABRUZZO Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali
REGIONE ABRUZZO Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali Attività di vigilanza e controllo sulla progettazione mediante liste di controllo (L.R. 28/2011 e Decreto n.
DettagliLA VALUTAZIONE DELLE AZIONI SISMICHE SECONDO LE NTC08. D.M. Infrastrutture 14 gennaio 2008 Circolare 2 febbraio 2009 n 617 / C.S.LL.PP.
LA VALUTAZIONE DELLE AZIONI SISMICHE SECONDO LE NTC08 D.M. Infrastrutture 14 gennaio 2008 Circolare 2 febbraio 2009 n 617 / C.S.LL.PP. Azione sismica L azione sismica è valutata riferendosi non ad una
DettagliRELAZIONE SISMICA E SULLE STRUTTURE PIAZZA DELLA VITTORIA COMUNE DI SANTA MARIA A MONTE (PI)
COMUNEDI SANT AMARI AAMONTE( PI ) PROGETTODI SI STEMAZI ONEURBANI STI CA DI PI AZZADELLAVI TTORI A REL AZI ONESUL L ESTRUTTURE CONSUL ENTE:I ng. L eona r dol a nduc c i RELAZIONE SISMICA E SULLE STRUTTURE
DettagliPREMESSA La presente relazione generale riguarda il CALCOLI PRELIMINARI. DELLE STRUTTURE previste nell ambito dei lavori di realizzazione
PREMESSA La presente relazione generale riguarda il CALCOLI PRELIMINARI DELLE STRUTTURE previste nell ambito dei lavori di realizzazione della rete gas metano per il collegamento dei centri abitati di
DettagliDalla dinamica alla normativa sismica
Dalla dinamica alla normativa sismica Prescrizioni della normativa Catania, 9 marzo 2004 Aurelio Ghersi Precedente norma italiana (D.M. 16/1/96) Verifiche Carichi verticali: con T.A. g k + q k Forze orizzontali:
DettagliINDICE. ULSS 17- Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta
INDICE 1 PREMESSA... 2 2 NORME E REGOLAMENTI... 3 3.1 CALCESTRUZZO... 4 3.1.1 CALCESTRUZZO PER PALI.... 4 3.1.2 CALCESTRUZZO PER STRUTTURE DI FONDAZIONE.... 5 3.1.3 CALCESTRUZZO PER STRUTTURE IN ELEVAZIONE
DettagliRelazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento
Relazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento Nuova costruzione: Intervento su costruzione esistente: Lavori di. Proprietà Comune.. Provincia. Via.. Zona sismica amministrativa: 1 2 3 4 Coordinate
DettagliTABULATI DI CALCOLO DOPPIO SOFTWARE CORPO B
TABULATI DI CALCOLO DOPPIO SOFTWARE CORPO B PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO PROGETTAZIONE STRUTTURALE MARZO 216 Studio tecnico per l'edilizia Ing. Roberto Calcagni Località : POPOLI (PE) TAVOLA N. Pollenza
Dettagli2 Dati generali. 2.1 Caratteristiche. 2.2 Località. 2.3 Dati per analisi sismica. 2.4 Soggetti coinvolti
Indice 1. Premessa 2. Dati generali relativi alla struttura 3. Parametri dei materiali utilizzati 4. Analisi dei carichi 5. Azione sismica 6. Il modello di calcolo 7. Principali risultati Conclusione 1.
DettagliESERCITAZIONE N. 3 CM-CR-Regolarità della struttura
ESERCITAZIONE N. 3 CM-CR-Regolarità della struttura Corso di Costruzioni in Zona Sismica Università degli Studi Roma Tre - Facoltà di Ingegneria Dott. Ing. Corritore Daniele 2- Centro di massa Centro di
DettagliCOSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - II
Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - II AGGIORNAMENTO 08/11/2012 Fattore di struttura (q) Il fattore di struttura q, uno tra i più
DettagliORDINE DEI GEOLOGI DEL LAZIO
ORDINE DEI GEOLOGI DEL LAZIO CORSO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Roma 26 settembre 2013 CONFRONTI DELLE CATEGORIE DI SOTTOSUOLO FRA LE NTC08 E LE NUOVE FUTURE NTC: CASI APPLICATIVI Geol. Antonio Colombi
DettagliCOMUNE DI IGLESIAS Provincia di Carbonia-Iglesias
Provincia di Carbonia-Iglesias RECUPERO DI FABBRICATI DA ADIBIRE AD ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA UBICATI NELL'AREA DENOMINATA "LE CASERMETTE", SITA NEL QUARTIERE DI "COL DI LANA" Progetto
DettagliCOMUNE DI LOIRI PORTO SAN PAOLO PROVINCIA DI SASSARI - ZONA OMOGENEA OLBIA TEMPIO
COMUNE DI LOIRI PORTO SAN PAOLO PROVINCIA DI SASSARI - ZONA OMOGENEA OLBIA TEMPIO PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO VIABILITA' NEL TERRITORIO COMUNALE 1 INTERVENTO - LOC. AZZANI' CIG: Z811D2CDF2 ELABORATO
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO
ALVISI Dott. Ing. MATTEO Via A. Fogazzaro, 1 37047 San Bonifacio (VR) Cell: 349/1477805 Tel/Fax: 045/6104959 matteoalvisi@acmproject.it www.acmproject.it P.IVA: 03557040239 San Bonifacio, li 12/11/2018
DettagliRELAZIONE GENERALE AI SENSI DEI PUNTI 10.1 E 10.2 DEL D.M. 14/01/2008 "NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI" DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA
ALLEGATO B SCHEDA TECNICA ALLEGATA AL REGOLAMENTO REGIONALE DEL. RELAZIONE GENERALE AI SENSI DEI PUNTI 10.1 E 10.2 DEL D.M. 14/01/2008 "NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI" DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA RIGUARDANTE LE STRUTTURE
RELAZIONE ILLUSTRATIVA RIGUARDANTE LE STRUTTURE Proprietà: Ubicazione: RONCONI & LIVERANI Srl Comune di Cotignola Via Madonna di Genova n 39/41 Prog. e DDL Strutturale: Progetto architettonico: Ing. Peroni
DettagliEdifici antisismici in calcestruzzo armato. Aurelio Ghersi
Incontro di aggiornamento Edifici antisismici in calcestruzzo armato Aspetti strutturali e geotecnici secondo le NTC08 3 Previsione numerica del comportamento Orizzonte Hotel, Acireale 16-17 dicembre 2010
DettagliREGIONE PIEMONTE COMUNE DI PINEROLO RELAZIONE TECNICO - STRUTTURALE
REGIONE PIEMONTE COMUNE DI PINEROLO RELAZIONE TECNICO - STRUTTURALE Completamento opere di urbanizzazione in via Vigone, via Juvara e via May. Cod. CIG. Z031F4AD91 Progetto Definitivo - Esecutivo Committente:
DettagliINDICE. Pag. STRUTTURA IN ELEVAZIONE
INDICE STRUTTURA IN ELEVAZIONE Pag. 1. Considerazioni preliminari 9 1.1. Descrizione generale dell opera 9 1.2. Schema strutturale 9 1.3. Durabilità strutturale 10 1.4. Criteri di calcolo 11 1.4.1. Combinazione
DettagliNI.C.A. NUOVI EDIFICI IN C.A. SCHEDA SPECIFICA SEZIONE II Versione 01 Febbraio 2016
NI.C.A. NUOVI EDIFICI IN C.A. SCHEDA SPECIFICA SEZIONE II Versione 01 Febbraio 2016 2.A- QUADRO DI SINTESI SULLE AZIONI CONSIDERATE 1 Carichi superficiali in [dan/mq] G1k G2k Qk1 Categoria carico variabile
DettagliFACOLTÀ DI ARCHITETTURA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA Corso di Costruzioni in zona sismica A.A. 2007-2008 dott. ing. Marco Muratore Lezione 4: dall equazione del moto allo spettro di risposta elastico
DettagliSCUOTIMENTO DEL TERRENO - Accelerogramma
SCUOTIMENTO DEL TERRENO - Accelerogramma 0.45 0.4 0.35 0.3 0.25 0.2 0.15 0.1 0.05 0-0.05-0.1-0.15-0.2-0.25-0.3 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Time [s ec] 12 13 14 15 16 17 18 19 20 AMPLIFICAZIONE SISMICA MAPPA
DettagliCOSTRUZIONE LOCULI e OSSARI PROGETTO ESECUTIVO
COMUNE DI EBOLI P.O. LAVORI PUBBLICI TUTELA E SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO COSTRUZIONE LOCULI e OSSARI PROGETTO ESECUTIVO Descrizione elaborato Relazione tecnica sulle strutture Scala Tavola 04 Responsabile
DettagliLa PARETE in c.a. e la progettazione in conformità alle NTC 2018
La PARETE in c.a. e la progettazione in conformità alle NTC 2018 Si definisce Parete un Elemento Strutturale di supporto per altri elementi che abbia una sezione trasversale rettangolare o ad essa assimilabile,
DettagliRELAZIONE GENERALE AI SENSI DEI PUNTI 10.1 E 10.2 DEL D.M. 14/01/2008 "NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI"
ALLEGATO B SCHEDA TECNICA ALLEGATA AL REGOLAMENTO REGIONALE DEL. RELAZIONE GENERALE AI SENSI DEI PUNTI 10.1 E 10.2 DEL D.M. 14/01/2008 "NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI" DESCRIZIONE GENERALE DELL'OPERA
DettagliLe azioni sismiche e la stabilità dei pendii Elementi introduttivi SISMICA 1
Le azioni sismiche e la stabilità dei pendii Elementi introduttivi SISMICA 1 Il sisma ha la capacità di: porre in movimento corpi di frana quiescenti, esaltare l evoluzione di frane attive, rendere instabili
DettagliTABULATI DI CALCOLO TOMO: 1 di 1
Comune di Candida Provincia di Avellino TABULATI DI CALCOLO TOMO: 1 di 1 OGGETTO: Intervento di miglioramento e potenziamento delle strade comunali interpoderali Gaudi-Pezze in agro di Candida e Valle
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO
RELAZIONE DI CALCOLO Verifica di muro di sostegno in cemento armato Proprietà: ditta Bianchi Srl Via Garibaldi 28 Milano (MI) Il progettista delle strutture: Ing. Rossi 1 Dati del muro di sostegno 1 Geometria
DettagliPROGETTO DEFINITIVO PRIMO STRALCIO
CALCOLI PRELIMINARI DELLE STRUTTURE (ART.31 - D.P.R. 554/99) PROGETTO DEFINITIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA SCUOLA ELEMENTARE CORREDATA DA PALESTRA E LUDOTECA IL TUTTO POSTO IN VIA LELLI NEL COMUNE
DettagliComune di Castelgomberto. Provincia di Vicenza
Comune di Castelgomberto Provincia di Vicenza relazione di calcolo oggetto: progetto nuova viabilità via Pederiva - via Capovilla: strada Del Rio committente: Comune di Castelgomberto il progettista (Dott.
DettagliLezione 9. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)
Lezione 9 Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Sistemi costruttivi Sistemi costruttivi Capitolo 5 6 7 8 9 10 11 Sistema costruttivo Edifici con struttura in cemento armato Edifici con struttura
DettagliCostruzioni in zona sismica A.A Metodi di Analisi
Costruzioni in zona sismica A.A. 2018-2019 Metodi di Analisi Criteri di Modellazione Criteri di Modellazione Per rappresentare la rigidezza degli elementi strutturali si possono adottare modelli lineari,
DettagliINFORMAZIONI GENERALI
INFORMAZIONI GENERALI Edificio Cemento Armato Costruzione Nuova Situazione Intervento Comune Barletta Provincia Provincia di BarlettaAndriaTrani Oggetto Parte d'opera Normativa di riferimento D.M. 14/1/28
DettagliCOMUNE DI EBOLI. COSTRUZIONE LOCULI e OSSARI. Relazione tecnica sulle strutture. arch. Antonio PARENTE
COMUNE DI EBOLI P.O. LAVORI PUBBLICI TUTELA E SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO COSTRUZIONE LOCULI e OSSARI PROGETTO DEFINITIVO Descrizione elaborato Relazione tecnica sulle strutture Scala Tavola 03 Responsabile
DettagliIntroduzione - Imparando dal terremoto Prime considerazioni sul comportamento delle costruzioni nel terremoto de l Aquila
INDICE XV Prefazione XVII XIX Introduzione - Imparando dal terremoto Prime considerazioni sul comportamento delle costruzioni nel terremoto de l Aquila 1 CAP. 1: Origine ed evoluzione dell Ingegneria Sismica
DettagliINQUADRAMENTO SISMICO...
INDICE 1. PREMESSA... 2 2. QUADRO NORMATIVO... 2 3. INQUADRAMENTO SISMICO... 3 4. MATERIALI - INQUADRAMENTO DELLE CONDIZIONI AMBIENTALI... 4 5. SOLLECITAZIONI SULLE STRUTTURE - COMBINAZIONI AZIONI... 5
DettagliValutazione del rischio strutturale degli ambienti di lavoro
Valutazione del rischio strutturale degli ambienti di lavoro Vulnerabilità sismica delle strutture: il caso di un capannone tipo in area industriale Dott. Ing. Giuseppe Buda www.budaingegneria.jimdo.com
DettagliSommario. 1. Descrizione della struttura. 2. Normativa di riferimento. 3. Materiali. 4. Azioni sulla struttura
Sommario 1. Descrizione della struttura 1.1. Dimensione e caratteristiche dell opera 1.2. Descrizione della struttura portante 2. Normativa di riferimento 3. Materiali 4. Azioni sulla struttura 5. Criteri
DettagliPROGETTO ESECUTIVO Edificio Porta Sud-Ovest
COMUNE DI SALERNO SETTORE OPERE E LAVORI PUBBLICI PROGETTO ESECUTIVO Edificio Porta Sud-Ovest PROGETTO STRUTTURALE RELAZIONE ILLUSTRATIVA SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE,, AI SENSI E PER GLI EFFETTI DELL
DettagliCORSO SU NTC 2008 E APPLICAZIONI CON C.D.S.Win
CORSO SU NTC 2008 E APPLICAZIONI CON C.D.S.Win Ing. Bruno Biondi - Ing. Carlo Brondi PROGRAMMA DEL CORSO Mattina: 1) Analisi sismica delle strutture secondo le nuove norme tecniche delle costruzioni -
DettagliINDICE DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA NORMATIVA DI RIFERIMENTO TERRENO DI FONDAZIONE... 4
INDICE INDICE... 1 1 - DESCRIZIONE GENERALE DELL OPERA... 2 2 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3 - TERRENO DI FONDAZIONE... 4 4. - PARAMETRI DI PERICOLOTA SMICA... 5 5 - VALUTAZIONE DELL AZIONE SMICA...
DettagliINFORMAZIONIGENERALI
Edificio Muratura Costruzione Esistente Situazione di Progetto Intervento Miglioramento Comune Barletta Provincia Provincia di BarlettaAndriaTrani Oggetto Parte d'opera Normativa di riferimento D.M. 14/01/2008
DettagliTABULATI DI CALCOLO (Tomo 1 di 1)
Comune di Latina Provincia di Latina TABULATI DI CALCOLO (Tomo 1 di 1) OGGETTO: Adeguamento spazi culturali, espositivi e ricreativi Biblioteca comunale di Latina all'interno dell'edificio denominato ex
DettagliINDICE 1. INTRODUZIONE NORMATIVA MATERIALI DEFINIZIONE DEI CARICHI... 5
INDICE 1. INTRODUZIONE... 2 1.1. NUOVA SOLETTA... 2 1.2. POSTAZIONE DISABILI E NUOVI GRADINI... 3 2. NORMATIVA... 4 3. MATERIALI... 4 3.1. CALCESTRUZZI... 5 3.2. ACCIAIO PER C.A.... 5 4. DEFINIZIONE DEI
DettagliREGIONE LOMBARDIA COMUNE DI ZERBO (PV) PROGETTO STRUTTURALE
REGIONE LOMBARDIA COMUNE DI ZERBO (PV) PROGETTO STRUTTURALE Include relazione illustrativa, di calcolo, relazione sulle fondazioni, relazione geotecnica, relazione sui materiali Progetto per il consolidamento
DettagliComune di Olbia Provincia di Olbia-Tempio
Comune di Olbia Provincia di Olbia-Tempio OPERE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO NEL TERITORIO COMUNALE DI OLBIA - PROGETTO DEFINITIVO - OGGETTO: CALCOLO STRUTTURALE RELAZIONE DI PREDIMENSIONAMENTO
DettagliINDICE. Capitolo 1 LA TERRA TREMA 1 1 Le costruzioni e il terremoto 1 2 La situazione in Italia 4
INDICE Capitolo 1 LA TERRA TREMA 1 1 Le costruzioni e il terremoto 1 2 La situazione in Italia 4 Capitolo 2 I TERREMOTI 5 1 Origine dei terremoti 5 1.1 Costituzione interna della terra 6 1.2 La tettonica
Dettaglistruttura di fondazione ed elevazione di progetto dopo l intervento di miglioramento edificio Q4-R-S1-S2 Teatro
Comune di Barletta Provincia di Provincia di Barletta-Andria-Trani TABULATI DI CALCOLO (Tomo 1 di 5) OGGETTO:...... COMMITTENTE:......, 26/05/2017 Il Progettista (...) Il Direttore dei Lavori Il Collaudatore
Dettagli