PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA

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1 PROGETTO Interventi urgenti di sistemazione frana al Km della S.P. n. 152 Castiglione M. M. - Crocetta di Colledimezzo Codice: ABMS-01 Deliberazione CIPE N.41/2012 ICV Atto Integrativo all'apo "Mobilità" PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA COMMITTENTE Provincia di Chieti - Corso Marrucino, Chieti - Tel Fax P.IVA C.F SETTORE 6 - Servizio Viabilità RUP. Ing. Paola Campitelli IL PROGETTISTA E D.L. Dott. Ing. Dario Grifone Iscritto Ordine Ing. Prov. CH n 1459 TAVOLA SCALA DATA AGGIORNAMENTO es

2 INDICE 1 INTRODUZIONE pag. 2 2 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA pag. 3 3 INQUADRAMENTO GEOLOGICO pag. 5 4 INQUADRAMENTO TERRITORIALE pag. 6 5 STUDIO DI FATTIBILITA URBANISTICA pag. 7 6 NORMATIVA DI RIFERIMENTO pag. 8 7 ILLUSTRAZIONE DELL INTERVENTO pag. 9 8 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI pag STESURA DEL PIANO DI COORDINAMENTO E SICUREZZA pag QUADRO ECONOMICO RIASSUNTIVO pag. 14 PAG 1 di 14

3 1 INTRODUZIONE Su incarico dell Amministrazione Provinciale di CHIETI, è stato eseguito un progetto di consolidamento della S.P. 152 Castiglione M.M. Crocetta di Colledimezzo al km 5+00, nel Comune di Castiglione Messer Marino (CH). La strada provinciale in oggetto risulta un importante arteria infrastrutturale tra il Comune di Castiglione Messer Marino e quello di Montazzoli, collegando i comuni dell entroterra vastese a quelli della Fondo Valle Sangro, in particolare al nucleo industriale del Val di Sangro. A seguito del movimento franoso verificatosi al Km 5+00 della S.P. 152 la Provincia di Chieti ha emesso ordinanza di chiusura del tratto stradale dal Km 0+00 nel Comune di Castiglione M.M. al Km all altezza dell intersezione con la SP 173 Traversa di Montazzoli in data Per far fronte all emergenza, sono stati affidati alla Ditta DI.DM. Group s.r.l. interventi urgenti come di seguito riportato: - Recinzione invalicabile dell area interessata dallo smottamento; - Posa in opera di idoneo telo impermeabile a copertura del corpo in frana; - Disattivazione del tombino di raccolta delle acque posto sulla carreggiata opposta che attualmente scarica direttamente sul corpo di frana; - Ampliamento a monte dell attuale carreggiata stradale con un arretramento minimo del versante, sulla base dei risultati emersi dai sondaggi eseguiti, al fine di consentire la riapertura della sede stradale al transito veicolare a senso unico alternato. Successivamente si è provveduto in data alla riapertura della S.P. a senso unico alternato regolato con sistema semaforico. Nel corso degli anni la frana ha subito costante e continuo peggioramento delle condizioni di stabilità con dilavamento del materiale dalle scarpate di monte e di valle esercitato dall erosione delle acque meteoriche. Attualmente il tratto della sede stradale aperto al transito a senso unico alternato risulta ulteriormente ristretto rispetto alle condizioni iniziali, minacciando il definitivo collasso. Risulta pertanto improcrastinabile intervenire per ripristinare il corpo stradale attraverso un opera di stabilizzazione del movimento franoso. Pertanto, allo scopo di ridurre il rischio derivante dal dissesto idrogeologico, l Amministrazione Provinciale di Chieti in data ha comunicato l affidamento dei lavori al tecnico scrivente ing. Dario Grifone tramite il Prot. n per l intervento urgente di sistemazione frana al Km 5+00 della S.P. n. 152 Castiglione M.M. Crocetta di Colledimezzo. PAG 2 di 14

4 2 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Di seguito è mostrato come il movimento della frana verso la valle abbia ostruito la sede stradale in prossimità del tornante, provocando il restringimento della carreggiata. Oggi il transito sul tratto stradale risulta a senso unico alternato e il versante in frana è protetto in modo promiscuo da una serie di barriere New Jersey in plastica. PAG 3 di 14

5 I lavori effettuati nella primavera del 2012 hanno consentito la riapertura del transito veicolare senza però stabilizzare definitivamente la situazione, che permane ancora in un elevato livello di rischio frana. Nella prima foto è mostrato il pozzetto esistente per la raccolta delle acque, mentre nella seconda si vede come la carreggiata non abbia protezioni rispetto alla scarpata. PAG 4 di 14

6 3 INQUADRAMENTO GEOLOGICO L'area in esame è caratterizzata da una frana dalle caratteristiche molto peculiari data l area geologicamente molto complessa. Il territorio di Castiglione è caratterizzato dalla presenza di una potente successione di sedimenti alloctoni di età compresa tra l Oligocene-Burdigagliano e il Messiniano, terreni a prevalente costituzione argillosa, calcareomarnosa e marnoso-argillosa, con caratteristiche flyschoidi. L assetto morfologico del territorio è caratterizzato da strette dorsali montuose con zone di cresta costituite da rigide successioni calcareo- marnose e pendici formate da terreni argillosi afflitti perennemente da estesi movimenti franosi. Osservando i versanti costituiti dalle argille marnose appare evidente che le formazioni in sede risultano ammantate da una coltre quasi continua di argilla degradata e rimaneggiata di spessore variabile da luogo a luogo, formatasi lentamente per processi erosivi, gravitativi e a causa di alterazioni chimico-fisiche connesse all infiltrazione dell acqua nelle frequenti discontinuità, riferibili principalmente ai piani di stratificazione, alle deformazioni tettoniche e alle fessurazioni di ritiro. Tale coltre dà luogo a diversi tipi di movimenti gravitativi la cui intensità risulta proporzionale alle condizioni di imbibizione dei materiali: come si evince dalle Carte dei Fenomeni Gravitativi e Processi Erosivi del Piano Stralcio di Bacino si notano deformazioni superficiali lente quiescenti e attive, frane di scorrimento rotazionale, ma soprattutto frane di colamento quiescenti ed attive. Frequenti nella zona sono anche piccole frane locali di scorrimento traslativo o rotazionale che si innescano sui versanti ad elevata acclività come quello in esame. Per informazioni più dettagliate a riguardo si rimanda alla relazione geologica. PAG 5 di 14

7 4 INQUADRAMENTO TERRITORIALE L area di intervento si inserisce in un contesto piuttosto complesso. Esso si trova all interno dell area S.I.C. (sito di interesse comunitario) con la denominazione di Abetina di Castiglione Messer Marino, risultando così compresa in un area demaniale. La strada interessata dall intervento risulta anche all interno delle aree vincolate dall art. 142 del D.lgs. 42/04 con la denominazione Boschi e Foreste e dal Vincolo Idrogeologico, trovandosi inoltre al margine delle scarpate individuate dalla Carta della Pericolosità, anche se non risulta sottoposta a nessun vincolo P.A.I. Gli interventi pertanto previsti nel progetto saranno realizzati nel pieno rispetto dei vincoli individuati e delle condizioni ambientali e paesaggistiche, senza alterare in alcun modo la vegetazione dell area, ma provvedendo a ristabilire le condizioni di sicurezza stradale al fine di arrestare definitivamente il movimento franoso. Si precisa inoltre che tutte le terre e le rocce provenienti dagli scavi saranno conferite a discarica autorizzata nel rispetto di quanto stabilito nell art. 186 del D.lgs. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni sino al D.lgs 4/2008. PAG 6 di 14

8 5 STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE ED URBANISTICA La tipologia degli interventi progettati e dei materiali previsti sono tali da far escludere impatti ambientali negativisul territorio, in considerazione del fatto che si trattano di interventi atti a ripristinare la originaria ed esistente viabilità. Si riporta di seguito, lo stato delle aree in relazione ai singoli vincoli ambientali. a) Aree vincolate dall art. 142 del D.lgs 42/04: le strade interessate dagli interventi rientrano all interno delle aree vincolate di cui all art. 142 del D.lgs 42/04 (Montagne > 1200 m s.l.m. e Boschi e Foreste); b) Area protetta S.I.C. Siti di Importanza Comunitaria: la strada interessata dall intervento è ricompresa all interno del confine della zona SIC (codice IT Abetina di Castiglione Messer Marino); c) Aree sottoposte a Vincolo Idrogeologico RDL n.3267 del 30/12/1923) l area interessata dall intervento risulta sottoposta a vincolo idrogeologico RD30-23; d) Area sottoposta a vincolo PAI gli interventi di progetto non risultano ricompresi nella carta del rischio ma sono perimetra all interno della Carta della Pericolosità Pericolo Scarpata del Piano Stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico; e) Piano Paesistico Regionale l area in esame non è ricompreso nell ambito del piano Paesistico Regionale (2004). Alla luce dei sopra elencati vincoli si evidenzia che gli interventi previsti in progetto riguardano essenzialmente opere di straordinaria manutenzione che non comportano modifiche sostanziali al territorio e non incidono sugli equilibri naturali del sistema e, pertanto, sono da ritenersi ad impatto ambientale nullo. Non si rende, inoltre, necessario procedere alla verifica degli ordigni bellici né all indagine archeologica previsto dall art. 23 comma 10 del D.Lgs 50/2016 in quanto trattasi di ricostruzione di sede stradale crollata. Al fine delle realizzazione dell opera si sono ottenute le seguenti autorizzazioni: - Con nota prot. N del il Comune di Castiglione Messer Marino ha trasmesso la determinazione n. 123 del di parere favorevole in merito alla valutazione di incidenza ambientale dell opera; - Con nota prot. N del il Comune di Castiglione Messer Marino ha rilasciato l autorizzazione paesaggistica (art. 146 D.Lgs n. 42/2004) alla realizzazione dell opera sulla base del parere favorevole endoprocedimentale rilasciato dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio dell Abruzzo, con nota prot. N del ; - Con Dep. N. 265/20/2018 e prot. RA/15900 del il Genio Civile di Chieti ha rilasciato l autorizzazione di avvenuto deposito sismico delle opere strutturali con prot. usc. n del PAG 7 di 14

9 6 NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.Lgs. n. 50 del 18 aprile 2016 Nuovo codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE2; D.P.R. n. 207 del 05/10/2010 Regolamento di esecuzione ed attuazione del Decreto Legislativo n. 163 del 12/04/2006 recante Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE D.Lgs. 81/08 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e S.M.I. DIRETTIVA 25/08/2004 Criteri di progettazione, installazione, verifica e manutenzione dei dispositivi di ritenuta nelle costruzioni stradali D.M. 21/06/2004 Aggiornamento delle istruzioni tecniche per la progettazione, l omologazione e l impiego delle barriere stradali di sicurezza e le prescrizioni tecniche per le prove delle barriere di sicurezza stradale C.N.R. n /09/95 Catalogo delle pavimentazioni stradali D.P.R. n. 495 del 16/12/1992 Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada (G.U , N suppl.) e S.M.I D.Lgs. n. 285 del 30/04/1992 Nuovo Codice della Strada e S.M.I Decreto 10 luglio 2002, Direzione generale per la sicurezza stradale divisione II - Norme tecniche per l esecuzione e la fornitura di segnaletica ed accessori conformi per la cantieristica D.M Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade ; D.M. 19/04/2006 Norme funzionali e geometriche per la costruzioni delle intersezioni stradali; D.M. 14/01/2008 Norme tecniche per le costruzioni e successiva Circolare n. 617 del 2/02/2009 Istruzioni per l applicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008 D.M. 23/09/ Norme Tecniche per la Progettazione, Esecuzione e Collaudo per le opere stradali (G.U. 23 settembre 2005 n Suppl. Ord.) Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 8 aprile Elenco riepilogativo di norme concernenti l attuazione della direttiva 89/106/CE, relativa ai prodotti da costruzione; Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 28 giugno Disposizioni sull uso e l installazione dei dispositivi di ritenuta stradale ; PAG 8 di 14

10 7 ILLUSTRAZIONE DELL INTERVENTO Il progetto preliminare redatto dall Amministrazione provinciale di Chieti prevedeva la realizzazione di una paratia di pali della profondità di 10 metri con sovrastante cordolo e muro di sostegno, prevedendo una serie di gabbionate al di sotto della quota stradale, poste all estradosso del muro di contenimento. Per quanto riguarda invece la raccolta delle acque, era stata prevista una batteria di canali di scolo e di trincee drenanti. Alla luce dei risultati delle indagini condotte dal Dott. Geol. Nicola Tullo, dettagliatamente descritte nella sua Relazione Geologica, sono state apportate le modifiche necessarie al progetto preliminare al fine di rendere maggiormente efficace la soluzione scelta. Innanzitutto si è provveduto a definire un quadro complessivo del processo franoso in corso valutando tutti i possibili futuri sviluppi e analizzando tutti gli interventi necessari a: studiare la morfologia del sito per analizzare le dinamiche della frana e prevedere tutti i possibili sviluppi della stessa; scegliere le indagini necessarie per la verifica ed il riscontro dei dati ipotizzati; definire tutti gli interventi necessari ad attuare una reale e completa protezione della viabilità, con lo scopo non solo di ripristinare il transito sulla S.P. 152, ma trovando una soluzione definitiva al disagio provocato dalla frana; considerare solo interventi che non impattino dal punto di vista paesaggistico e ambientale, dati i vincoli nei quali ricade l area. I progetti definitivi e esecutivi comprendono una serie di interventi che si possono suddividere nelle seguenti tre macro categorie: 1. barriera di contenimento della frana attraverso la realizzazione di una paratia di pali sul fronte interessato dal movimento franoso e di un muro di contenimento a protezione del fronte sulla scarpata; 2. ripristino e ampliamento della viabilità stradale per riaprire la viabilità esistente nei due sensi di marcia; 3. opere di drenaggio e ripristino della rete idrica per consentire il deflusso delle acque in eccesso verso valle. La soluzione progettuale del progetto definitivo è stata rivista e rivisitata nella redazione del progetto esecutivo alla luce di un processo di ingegnerizzazione dell idea progettuale. PAG 9 di 14

11 Localizzazione dell intervento Per quanto riguarda il progetto esecutivo l'intervento prevede la realizzazione di una paratia di 25 pali disposti a quinconce coronata da una trave in c.a. per contenere l'avanzata della frana e preservare la viabilità stradale. I pali di lunghezza pari a 20 metri e diametro 80 cm, sono disposti su due file in modo sfalsato l uno dall altro per ottenere il maggior incremento del fattore di sicurezza. Sul versante opposto rispetto alla paratia di pali, sulla base della scarpata, è stato previsto un muro di contenimento in cemento armato prefabbricato di altezza pari a 3.50 m e spessore 0.15 m con una fondazione su 21 pali per consentire l ampliamento della carreggiata durante la fase dei lavori. In corrispondenza della paratia di pali è prevista una struttura sottostradale costituita da lastre semi prefabbricate in cls armato vibrato con tralicci uscenti e getto di completamento in opera con la funzione di collegare le due paratie di pali e irrigidire l intera struttura di contenimento della frana. Inoltre, le lastre tralicciate permetteranno anche di reggere lo sbalzo della struttura stradale verso valle, necessario per ampliare la carreggiata in corrispondenza della curva. Per quanto riguarda invece le opere di drenaggio e di ripristino della rete idrica, è prevista la demolizione del pozzetto esistente per la raccolta delle acque, per realizzare nel medesimo sito un palo drenante riempito in ghiaia del diametro di 80 cm e lunghezza 20 m. Questo è sormontato da un pozzetto carrabile coperto da una caditoia, collegato lateralmente da un tubo in pvc di troppopieno che permette il deflusso delle acque in eccesso a valle. PAG 10 di 14

12 Un opera di drenaggio eseguita mediante materiale arido è prevista anche alla base della scarpata, nella parte retrostante del muro di contenimento. Questo intervento di corretto ripristino della rete idrica non è impattante a livello ambientale poiché non prevede la realizzazione di elementi che alterano il sottosuolo né elementi che potrebbero risultare incompatibili con il contesto ambientale preesistente. Tutti i materiali di scavo saranno poi trasportati nella discarica autorizzata più vicina ed effettuato il pagamento del compenso. Per realizzare queste opere non è stato previsto nessun diboscamento o alterazione della flora, in quanto i lavori si limitano al rifacimento della sede stradale e alla protezione di questa. Sezione stradale, progettata in deroga al D.M (categoria F strada locale ambito extraurbano) PAG 11 di 14

13 8 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI Il cronoprogramma delle lavorazioni, articolato su complessivi 180 gg. consecutivi, dovrà seguire di norma l'andamento temporale, riferendosi alle relative fasi lavorative, come previsto nell'allegato elaborato tecnico Cronoprogramma. Nome attività Durata Allestimento di cantiere temporaneo su strada incluso di baracca, recinzioni e wc chimico Risezionamento del profilo del terreno Perforazioni per pali trivellati (lato monte) Posa ferri di armatura per pali trivellati (lato monte) Getto di calcestruzzo per pali trivellati (lato monte) Lavorazione e posa ferri di armatura per trave (lato monte) Getto di calcestruzzo per trave in c.a. (lato monte) Realizzazione muro di contenimento in blocchi (lato monte) Perforazioni per pali trivellati (lato valle) Posa ferri di armatura per pali trivellati (lato valle) Getto di calcestruzzo per pali trivellati (lato valle) Lavorazione e posa ferri di armatura per trave (lato valle) Getto di calcestruzzo per trave in c.a. (lato valle) Montaggio di lastre prefabbricate in c.a. tipo predalles Pozzetto drenante Asportazione di strato di usura e collegamento Formazione di fondazione stradale Formazione di manto di usura e collegamento Realizzazione di segnaletica orizzontale Smobilizzo del cantiere 3 g 4 g 8 g 10 g 10 g 8 g 3 g 8 g 9 g 10 g 6 g 8 g 5 g 8 g 5 g 2 g 8 g 5 g 3 g 2 g TOT GIORNI 180 g PAG 12 di 14

14 9 STESURA DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Per la stesura del PSC sui lavori D.Lgs 81/08 si è tenuto conto dei rischi correlati alle varie lavorazioni, nonché le misure di prevenzione e protezione degli stessi. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento sarà completo del computo dei costi della sicurezza, del Cronoprogramma di Gant, dell analisi di valutazione dei rischi e delle tavole esplicative indicante il lay-out degli apprestamenti e della gestione della sicurezza durante le fasi di lavoro. Va ricordato altresì che la ditta appaltatrice dei lavori dovrà redigere, prima della stipula del contratto d appalto, il Piano Operativo di Sicurezza (POS) di cui una copia sarà depositata presso l Amministrazione Appaltante l altra sarà tenuta in cantiere. PAG 13 di 14

15 10 QUADRO ECONOMICO RIASSUNTIVO L importo del progetto ammonta complessivamente a ,00 di cui ,60 per lavorazioni, definiti con Prezziario della Regione Abruzzo 2016, il tutto rappresentato nel seguente quadro economico di spesa: A IMPORTO LAVORI ,68 di cui Incidenza Manodopera ,23 di cui Oneri Incidenza Sicurezza ,92 A2 Importo oneri costi della sicurezza 9 088,92 Totale A per lavorazioni ,60 B SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE B1 IVA ed eventuali altre imposte sui lavori (22 %) ,37 B2 Incentivo di cui all' art. 113 Decreto 50/ ,85 B3 Imprevisti ,13 B4 Lavori in economia ,12 B5 Spese tecniche per progettazione definitiva, esecutiva, CSP, D.L., misura e contabilità, CSE compreso INARCASSA 4% e IVA 22% ,73 B6 Indagini e consulenza geologica e geotecnica 7 149,20 B7 Spese per accertamenti di laboratorio e verifiche tecniche previste dal capitolato speciale d'appalto, collaudo tecnico-amministrativo, collaudo statico ed altri eventuali collaudo specialistici 5 000,00 B8 Eventuali spese per gara e pubblicità 1 000,00 Totale B somme a disposizione ,40 T IMPORTO TOTALE ,00 Chieti Il Progettista Dott. Ing. Dario Grifone PAG 14 di 14