I Programmi di Screening oncologici. Francesca Russo Servizio Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica Regione Veneto
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1 I Programmi di Screening oncologici Francesca Russo Servizio Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica Regione Veneto
2 Negli ultimi dieci anni le istituzioni nazionali e internazionali hanno sostenuto l attivazione di programmi di screening. Nel dicembre 2003, il Consiglio dell Unione Europea ha raccomandato agli Stati membri l attuazione dei programmi di screening per il cancro della mammella, della cervice uterina e del colon retto. Per quanto riguarda l Italia: i Piani Sanitari e hanno posto particolare attenzione alla prevenzione dei tumori la Legge finanziaria 2001 ha previsto come esenti dal ticket le indagini di diagnosi precoce l Intesa Stato-Regioni, contenente il Piano nazionale della prevenzione , ha individuato tra le aree di intervento anche gli screening raccomandati la Legge 138 del 2004 (art. 2 bis) ha impegnato il Paese a colmare gli squilibri dell offerta degli screening tra le diverse Regioni e ad attivare lo screening per il cancro del colon retto l Intesa Stato-Regioni del marzo del 2005 ha vincolato dei fondi per il potenziamento degli screening oncologici il Decreto ministeriale del 18 ottobre 2005 ha ricostituito i gruppi di lavoro sugli screening oncologici, con il compito di approntare le linee guida sugli screening, aggiornando il provvedimento della Conferenza Stato-Regioni dell 8 marzo Piano Nazionale Prevenzione Piano Oncologico Nazionale
3 Piano Regionale della Prevenzione Area Screening Mantenimento ed estensione dei programmi di screening OBIETTIVO: Riduzione della mortalità per carcinoma della mammella, della cervice uterina e del carcinoma del colon-retto Interventi per incrementare la partecipazione e l accesso agli screening nella popolazione generale ed in sottogruppi specifici della popolazione Attivazione su macro aree dell utilizzo test HPV-DNA come test di primo livello del tumore della cervice uterina Controllo della qualità screening mammografico digitale Attivazione di un software unico regionale per la gestione dei programmi di screening OBIETTIVO Rendere sostenibili i programmi di popolazione per lo screening del cancro di mammella, cervice uterina e colonretto Accreditamento istituzionale degli screening oncologici
4 Citologico Pap-test triennale alle donne di anni Mammografico Mammografia biennale alle donne di anni Colorettale (CCR) Ricerca SOF biennale ai soggetti di anni
5 DGR ottobre 2008 Assegnazione obiettivi ai Direttori Generali delle aziende Ulss ed ospedaliere del Veneto, ai sensi e per gli effetti di cui all articolo 3 bis, comm5, del D.lgs 502/1992 e all articolo 1, comma5 del DPCM 502/1995. Determinazioni Azienda ULSS Screening citologico Screening mammografico Screening colon retto Estensione triennale inviti ( ) Adesione grezza Estensione Biennale inviti ( ) Adesione grezza Estensione biennale inviti ( ) Adesione grezza Standard atteso 60% 40% 60% 40% >80% >50%
6 DGR dicembre 2010 Assegnazione obiettivi 2011 e 2012 alle Aziende Ulss del Veneto, all azienda ospedaliera di Padova, All azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Di Verona e all IRCCS (Istituto oncologico veneto), ai sensi e per gli effetti di cui all articolo 3 bis, comm5, del D.lgs 502/1992 e all articolo 1, comma 5 del DPCM 502/1995. obiettivo indicatore Valore soglia per il 2011 Valore soglia per il 2012 Consolidamento tassi di adesione agli screening oncologici Tassi di adesione corretti alle attività di screening 60% citologico 80% mammografico 65% colorettale 60% citologico 80% mammografico 65% colorettale
7 Non siamo di fronte ai classici programmi verticali, che prevedono management e operatività strutturati con criterio gerarchico Si tratta di programmi orizzontali complessi, da organizzare con la logica delle reti
8 Organizzazione (management) Primo livello (Pap-test, mammografia, ricerca sangue occulto fecale) Secondo livello (colposcopia, approfondimento senologico, colonscopia) Terapia dei casi screen detected
9 Dipartimento di Prevenzione Management generale Centrale Organizzativa Distretto/ Territorio MMG (pulizia liste, firma lettera invito, sollecito non rispondenti ) Consegna/Ritiro provette SOF (operatori Distretto, Volontariato, altro ) Ospedale Laboratorio (SOF) Gastroenterologia (colonscopia nei positivi al SOF, polipectomia endoscopica) Anatomia patologica (istologia polipi/ccr) Chirurgia per CCR confermato
10 Tesi qui sostenuta: Il Dipartimento di Prevenzione è l unica struttura dell Azienda USL potenzialmente in grado di ben governare la rete screening
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12 Standard organizzativo ( ragionevolezza organizzativa ) Unica Centrale Organizzativa Unico software gestionale Equipe dedicata e con know how specifico
13 in quanto: 1. può allestire una Centrale Organizzativa unica equidistante dagli obiettivi di risultato di ciascun programma
14 in quanto: 2. possiede al suo interno professionisti con know how specifico (gestione di grandi numeri di soggetti sani - es. vaccinazioni)
15 Il Dipartimento di Prevenzione, appare ragionevolmente la Struttura aziendale che meglio può rispondere ai criteri organizzativi indicati
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17 ULSS Popolazione bersaglio Popolazione Invitata Estensione annua inviti (%) Rispondenti Adesione grezza (%) Adesione Corretta (%) 1 Belluno , ,9 70,4 2 Feltre , ,8 63,5 3 Bassano , ,4 56,3 4 Thiene , ,9 79,4 5 Ovest Vicentino , ,9 55,7 6 Vicenza , ,7 44,5 7 Pieve di Soligo , ,7 70,2 8 Asolo , ,6 60,2 9 Treviso , ,1 67,8 10 San Donà , ,1 38,8 12 Venezia , ,9 31,5 13 Dolo-Mirano , ,4 54,3 14 Chioggia , ,0 33,9 15 Alta Padovana , ,7 54,3 16 Padova , ,3 41,9 17 Este , ,3 54,8 18 Rovigo , ,2 53,8 19 Adria , ,6 59,8 20 Verona , ,1 50,9 21 Legnago , ,4 59,7 22 Bussolengo , ,6 47,5 Veneto , ,1 53,7
18 ULSS Popolazione bersaglio Invitate Estensione annua inviti (%) Rispondenti Adesione grezza (%) Adesione Corretta (%) 1 Belluno , ,9 74,4 2 Feltre , ,7 83,1 3 Bassano , ,7 78,6 4 Thiene , ,8 84,5 5 Ovest Vicentino , ,8 85,1 6 Vicenza , ,9 61,0 7 Pieve di Soligo , ,6 79,5 8 Asolo , ,2 65,0 9 Treviso , ,6 75,2 10 San Donà , ,8 61,9 12 Venezia , ,6 59,3 13 Dolo-Mirano , ,5 78,6 14 Chioggia , ,4 55,8 15 Alta Padovana , ,6 79,6 16 Padova , ,8 55,5 17 Este , ,6 66,8 18 Rovigo , ,7 67,4 19 Adria , ,0 73,1 20 Verona , ,7 60,2 21 Legnago , ,3 68,7 22 Bussolengo , ,1 62,9 Veneto , ,2 68,8
19 Screening colon-retto Dati SANGUE OCCULTO attività 2010 Dati RETTOSIGMOIDOSCOPIA attività 2010 ULSS Popolazione bersaglio Invitata Estensione annua inviti (%) Rispondent i Adesion e Grezza (%) Adesion e Corretta (%) 1 Belluno , ,9 65,9 2 Feltre , ,7 72,4 3 Bassano , ,1 69,2 4 Thiene , ,4 73,7 5 Ovest Vicentino , ,8 69,9 6 Vicenza , ,1 71,2 7 Pieve di Soligo , ,6 77,2 8 Asolo , ,1 72,8 9 Treviso , ,1 73,8 10 San Donà , ,6 58,5 12 Venezia , ,0 46,1 13 Dolo-Mirano , ,6 66,7 14 Chioggia , ,1 38,3 15 Alta Padovana , ,2 51,2 16 Padova , ,4 46,6 17 Este , ,5 55,2 18 Rovigo , ,3 64,1 19 Adria , ,0 60,8 20 Verona , ,5 46,1 21 Legnago , ,1 71,1 22 Bussolengo , ,9 60,8 Veneto , ,4 63,2 Dati RETTOSIGMOIDOSCOPIA attività 2010 Popolazione bersaglio Popolazione invitata Estensione inviti Adesione Grezza (%) Adesione ULSS Rispondenti Corretta (%) 20 Verona , ,9 40,7
20 Tassi di adesione corretta ai programmi di screening oncologici nell anno 2010, per Azienda ULSS (giugno 2011) ULSS CCR MAMMO CITO 1 Belluno 65,9 76,1 70,2 2 Feltre 57,5 86,3 75,6 3 Bassano 71,2 80,3 56,9 4 Thiene 76,7 86,2 80,2 5 Ovest Vicentino 69,0 61,8 46,1 6 Vicenza 71,2 62,3 45,0 7 Pieve di Soligo 77,2 79,5 70,6 8 Asolo 74,3 67,2 60,4 9 Treviso 73,8 75,7 67,6 10 San Donà 58,5 61,9 39,2 12 Venezia 49,3 61,2 31,1 13 Dolo-Mirano 66,7 81,9 54,4 14 Chioggia 38,3 57,3 33,9 15 Alta Padovana 56,1 82,9 54,3 16 Padova 51,0 57,1 42,6 17 Este 58,3 66,6 54,9 18 Rovigo 65,5 68,3 61,5 19 Adria 61,0 75,1 60,3 20 Verona 56,2* 60,6 50,6 21 Legnago 72,0 70,9 60,1 22 Bussolengo 60,8 63,1 47,7 Veneto 64,2 69,4 54,0
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25 Infatti...i professionisti della clinica vengono alleggeriti delle incombenze amministrativo-gestionali, consentendo loro di concentrare l attenzione sugli aspetti tecnico scientifici di competenza.
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27 L obiettivo di questo progetto è estendere l applicativo software regionale per gli screening oncologici a tutte le ULSS, in modo da fornire un sistema informativo con funzionalità adeguate e caratteristiche omogenee per garantire la completa standardizzazione del processo e quindi la qualità delle informazioni raccolte, contenendo i costi di manutenzione ed evoluzione.
28 Applicazione web based Installata presso i server regionali Utilizzata dagli operatori di screening Integrata con i dipartimentali aziendali (Anagrafe Sanitaria, Anatomia Patologica, Radiology Infomation System, Laboratory Information System)
29 Attivazione dell applicativo di screening presso le aziende, comprensivo della migrazione storico, formazione degli operatori, messa a punto delle integrazioni con i dipartimentali Help Desk di 1 livello agli operatori di screening delle aziende attivate Raccolta, coordinamento con Registro Tumori-IOV, valutazione e messa in produzione richieste di manutenzione evolutiva
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34 1. che le Aziende ULSS provvedano, qualora non lo avessero già fatto, alla unificazione della funzione di organizzazione e valutazione degli screening citologico, mammografico e colorettale, affidandola, di norma, al Dipartimento di Prevenzione, struttura responsabile di tutte le attività di prevenzione;
35 L orientamento strategico proposto dalla Regione Veneto circa l affidamento al Dipartimento di Prevenzione della funzione organizzazione ha avuto ampio riscontro Le ULSS con ottima adesione complessiva (anno 2010) presentano tale modello organizzativo
36 Il Dipartimento di Prevenzione si propone quale unica Struttura aziendale in grado di affrontare con possibilità di successo e con equilibrio ulteriori progetti di screening oncologico e non: area cardiovascolare (!)
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