Protezione dell operatore in Risonanza Magnetica. And risk management. COLLEGIO PROVINCIALE T.S.R.M. Messina, 21 DICEMBRE 2017
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1 CORSO DI FORMAZIONE PROTEZIONE E SICUREZZA IN RISONANZA MAGNETICA COLLEGIO PROVINCIALE T.S.R.M. Messina, 21 DICEMBRE 2017 Protezione dell operatore in Risonanza Magnetica And risk management Felice Vitulo 1
2 Alcuni richiami di fisica I DP e (1 e TE/ T 2 TR/ T1 ) S S sen( wt 0 ) e t / T e t 1 / T 2 semplici semplici 2
3 Campi elettromagnetici CAMPI ELETTRICI CAMPI MAGNETICI Sono prodotti dalle cariche elettriche La loro intensità si misura in V/m L intensità dei campi elettrici è massima vicino alla sorgente e diminuisce con la distanza Possono essere schermati da alcuni comuni materiali (legno, metallo). Sono prodotti dalle cariche elettriche in movimento La loro intensità si misura in Ampere al metro (A/m) o in Tesla (T) induzione magnetica I campi magnetici sono massimi vicino alla sorgente e diminuiscono con la distanza Non vengono schermati dalla maggior parte dei materiali di uso comune 3
4 Le radiazioni si differenziano per la loro energia (E), per la frequenza (ν) e la lunghezza d onda (λ) E = h ν = h c/λ Le oscillazioni dei campi elettrici e magnetici che costituiscono un onda elettromagnetica sono, ad elevate distanze dalla sorgente, sinusoidali, in fase fra loro e ortogonali alla direzione di propagazione. 4
5 Suddivisione delle radiazioni (NIR ed RI) - sezione non ottica [campi elettrici e magnetici statici e a bassissima frequenza (0-30 khz), le radiofrequenze (30 khz MHz) e le microonde (300 MHz GHz)] - sezione ottica, cioè le cosiddette radiazioni ottiche (300 GHz THz). 5
6 La realizzazione di un Presidio di Risonanza Magnetica Nella progettazione di un sito RM occorre tener presenti due obiettivi fondamentali: La sicurezza per pazienti ed operatori La qualità delle prestazioni 6
7 Componenti fondamentali di un tomografo a risonanza magnetica Magnete Gradienti di campo Bobine RF 7
8 FONTI DI RISCHIO IN UN IMPIANTO PER TOMOGRAFIA A RM COSTANTE Presenti solo durante l esecuzione delle indagini Campo Magnetico Statico (B 0 ) Campi magnetici variabili nel tempo (db/dt) Campi e.m. a RF Eventuali gas criogenici (se presenti magneti superconduttori) 8
9 La presenza di apparecchiature diagnostiche a Risonanza Magnetica (RM) comporta l esistenza di una serie di rischi, legati alle caratteristiche strutturali e tecnologiche dell impianto, dovuti: alla presenza costante di un campo magnetico statico di intensità più o meno elevata; alla presenza di un campo elettromagnetico a RF di frequenza dipendente dall intensità del campo magnetico statico, attivato nel momento di esecuzione degli esami; alla presenza di gradienti di campo magnetico necessari per la codifica spaziale del segnale a RM, attivati durante le sequenze di acquisizione; alla presenza costante, nel caso di magneti superconduttori, di fluidi criogeni; 9
10 Potenziali scenari di rischio riguardano : lavoratori che prestano servizio presso il sito RM, addetti alle operazioni di manutenzione ed alle pulizie, pazienti, i visitatori ed eventuali accompagnatori La normativa vigente ha l obiettivo di inquadrare, gestire e prevenire i rischi ed i problemi che l uso dei TRM può comportare, nonché le regole di comportamento da seguire, sia per gli operatori 10 che per la popolazione.
11 I Magneti Permanenti: Simili ad una calamita, una volta magnetizzati generano un campo magnetico permanente (basso) Resistivi: In atto poco usati. Superconduttivi: FLUIDI CRIOGENICI (azoto, elio) tomografi ad alto campo 11
12 Risonanze magnetiche a campo ultra alto : 3 T (neuroimaging. funzionale) permettono un tempo di acquisizione delle immagini minore (la MRI tradizionale può durare fino a 60 minuti) e una risoluzione più alta richiedono un tunnel molto più lungo: ciò può essere considerato una controindicazione per alcuni tipi di pazienti, ad esempio per coloro che soffrono di claustrofobia. Un ulteriore controindicazione : utilizzando un campo con un intensità di 7 T, anche i metalli non ferromagnetici posti al centro del tunnel possono reagire, causando disturbi nell immagine o nel paziente. 12
13 Definizioni utili. Materiali ferromagnetici (ferro, nichel, cobalto, alcune leghe di terre rare e alcuni minerali naturali come la magnetite) : fortemente attratti da un magnete Materiali paramagnetici (alluminio, platino, bario, sodio, calcio, stronzio, disprosio, tungsteno) : debolmente attratti da un magnete Materiali diamagnetici (argento, rame, carbonio, platino, mercurio, oro, bismuto, plastica) : debolmente respinti da un magnete 13
14 UN PRESIDIO DI RISONANZA MAGNETICA DEVE : 1. essere confinato nel suo perimetro 2. avere un unico accesso rigidamente controllato e riservato al solo personale autorizzato e a pazienti da esso accompagnati. 3. utilizzare opportuna segnaletica identificatrice apposta sull esterno delle porte deve indicare sia i rischi all esposizione ai campi magnetici presenti all interno e sia le opportune restrizioni di accesso e di gestione degli spazi e/o ambienti 14
15 ALCUNI SIMBOLI DI AVVERTENZA (A) E DI DIVIETO (D) A Presenza di campo magnetico intenso A Presenza di NIR D Divieto di accesso a portatori di pacemaker D Divieto di accesso a portatori di protesi metalliche (salvo verifiche) D Divieto di introduzione di orologi e oggetti metallici vari 15
16 PREVENZIONE DEI RISCHI SANITARI CONNESSI ALL ESPOSIZIONE A CAMPI MAGNETICI STATICI Divieto di introduzione nella sala d esame di qualsiasi oggetto in materiale ferromagnetico Disponibilità di un metal detector MD portale MD portatile 16
17 Classificazione delle zone ZAC (B 0 > 0,5 mt) Sala RM : accesso consentito solo a personale autorizzato ZR (0,1 mt B 0 0,5 mt) utilizzazione problematica ZL (B 0 < 0,1 mt) nessuna restrizione 1) Zone ad Accesso Controllato (area dove B 0 è maggiore di 0,5 mt (5 Gauss) 2) Zone di Rispetto (area dove B 0 è compreso tra 0,1 e 0,5 mt) 3) Zone Libere (area dove B 0 è minore di 0,1 mt (1 Gauss) 17
18 CURVE ISOMAGNETICHE NEI 3 PIANI ORTOGONALI PASSANTI PER L ISOCENTRO 18
19 Andamento delle curve isomagnetiche - RM da 4 T 5 Gauss Line Dimensioni sala magnete adeguate a contenere la linea da 0,5 mt lettino sganciabile della macchina RM?
20 Etichettatura dei dispositivi da introdurre nel sito RM Al fine di garantire maggiori condizioni di sicurezza, si raccomanda di identificare tutti i dispositivi portatili destinati ad essere mantenuti all interno del sito RM (ad es. estintore, bombola di ossigeno, eventuali carrelli presenti in zona preparazione/emergenza, sedie dotate di rotelle), attraverso l utilizzo di etichette inamovibili che ne testimonino il grado di compatibilità con l eventuale accesso alla sala RM, ovvero alla ZC. Auspicabile osservare i criteri sviluppati dall American Society for Testing and Materials (ASTM) negli standard ASTM F2503 e adottati dalla Food and Drug Administration (FDA) per l etichettatura di tutti i dispositivi portatili che devono essere introdotti in sala magnete. Tali criteri suggeriscono l utilizzo di tre etichette: 20
21 Dispostivi totalmente non ferromagnetici, che non comportano rischi rispetto ad una loro introduzione in sala RM. Dispositivi chiaramente ferromagnetici, che non possono essere in alcun modo introdotti in sala RM. Dispositivi che, se utilizzati nel rispetto di specifiche condizioni ben individuate, non presentano controindicazioni ad una possibile introduzione in sala magnete 21
22 Il nuovo decreto non prende più in considerazione per il campo magnetico statico l'esposizione nel tempo per determinati valori di campo [mt / minuti], ma piuttosto i valori di picco spaziale di induzione 22
23 Novità del nuovo decreto 23
24 Effetti nuovo decreto legislativo 159/2016 Campi magnetici per frequenze comprese tra 0 e 1 Hz valori limite di esposizione (VLE) per gli effetti sensoriali e sanitari N.B. Valori NON influenzati dalla presenza dell operatore 24
25 COMMENTO Per frequenze comprese tra 0 e 1 Hz : VLE sensoriali 2 T (8 T per esposizione localizzata degli arti) VLE sanitari 8 T Campo magnetico statico (frequenza 1 Hz) : non rappresenta più formalmente un problema protezionistico, almeno per tutte le apparecchiature fino ad un campo magnetico statico di 1,5 T(nella sostanza più dei 2/3 del parco tecnologico nazionale), ma anche per le apparecchiature da 3 T, ove si dimostri che, durante l'espletamento dei compiti di gestione delle stesse, l'operatore non si trovi mai ad operare in zone dove il valore del campo magnetico statico superi i 2 T. Tale possibilità è di fatto garantita per alcune tipologie di tomografo da 3 tesla, ma non per tutte le apparecchiature di questo tipo, poiché alcune, per l'impostazione dell'esame clinico, necessitano che l'operatore si sporga con la testa o con le braccia verso l'interno del gantry facendolo così esporre a valori di campo magnetico statico di certo almeno superiori ai 2 tesla. 25
26 VLE non influenzati dal soggetto non esposto VLE per effetti sia sensoriali e sia settoriali sempre rispettati, unica eccezione essendo relativa ai magneti da 7 T, in riferimento al rispetto della soglia degli effetti sensoriali sugli arti, e solo nel caso in cui la gestione delle loro operatività costringa il personale sanitario ad inserire un braccio all'interno del gantry. soglia minima degli effetti sanitari (8 T) : nessun rischio di superamento VLE fino a quando non si affacceranno sul mercato i primi magneti a 9 tesla (o più...) 26
27 Valore Azione per l'induzione magnetica di campi magnetici statici Rischi VA (B 0 ) [mt] Interferenza con dispositivi impiantabili attivi, ad esempio stimolatori cardiaci 0, Rischio di attrazione e propulsivo nel campo periferico di sorgenti ad alta intensita' (> 100 mt) "valori di azione (VA)", livelli operativi stabiliti per semplificare il processo di dimostrazione della conformita' ai pertinenti VLE
28 28
29 Limiti per i campi elettrici indotti all'interno del corpo (in situ) a seguito dell'esposizione a campi elettrici e magnetici variabili nel tempo: - a causa di un movimento dell'operatore in sala RM (a causa della distribuzione non uniforme del campo magnetico statico), comunque elemento di valutazione non obbligatorio ai sensi del d.lgs. 159/16; - per l'accensione dei gradienti alla presenza dell'operatore in sala RM, come ad esempio pratiche di RM interventistica, RM pediatrica ed RM di urgenza su pazienti critici, in questo caso rispondendo ad una esigenza introdotta dalla norma. Valutazioni in atto complesse 29
30 Limiti per i campi elettrici indotti all'interno del corpo (in situ) a seguito dell'esposizione a campi elettrici e magnetici variabili nel tempo: - a causa di un movimento dell'operatore in sala RM (a causa della distribuzione non uniforme del campo magnetico statico), comunque elemento di valutazione non obbligatorio ai sensi del d.lgs. 159/16; - per l'accensione dei gradienti alla presenza dell'operatore in sala RM, come ad esempio pratiche di RM interventistica, RM pediatrica ed RM di urgenza su pazienti critici, in questo caso rispondendo ad una esigenza introdotta dalla norma. 30
31 VALUTAZIONE DEL CAMPO ELETTRICO INTERNO INDOTTO IN UN OPERATORE CHE SI MUOVE IN SALA RM Valutazione del movimento Attenta analisi comportamentale del personale che opera con una RM, specialmente quando si muove in prossimità del bore' per il posizionamento del paziente o delle bobine. Medici, tecnici, personale di pulizia, ecc. : mansioni molto differenti situazioni di rischio molto differenti comportamento dell'operatore che espleta una procedura è costituito da una serie di movimenti ripetitivi e comuni a tutti a parità di operazione. Per il personale tecnico le manovre usuali sono: ingresso in sala magnete, avvicinamento alla macchina, azionamento dei comandi del lettino (ad una distanza sovente inferiore a 30 cm), aggancio e sgancio del connettore della bobina, (azione che spesso determina lo scavallamento' del lettino lungo la direzione X con un rapido movimento a scatto), ripetute rotazioni del capo, traslazione orizzontale a cm dalla superficie della macchina, e altri movimenti caratteristici della tipologia di esame e/o bobina da posizionare. Alcune volte il lavoratore introduce il capo nel gantry' e si è anche notato che, dopo una rotazione, il moto di ritorno del capo alla posizione normale è caratterizzato da una velocità di picco quasi sempre oltre i 180 / s, che qualche volta può arrivare a / s.
32 Analisi del movimento Il moto di una persona nello spazio può assumere, in linea generale, due forme: rettilineo o circolare. Coesistono combinazioni dei due, ma generalmente si è osservato che un soggetto che ruota e si sposta compie prima una rotazione e dopo uno spostamento. 32
33 CASI ESEMPLIFICATIVI (rif. INAIL) Situazioni standard di lavoro per una RM da 1,5 T. Primo caso (moto rettilineo) Avvicinamento parallelo al lettino a velocità variabile fino alla superficie della macchina Rapporto tra campo elettrico indotto e VLE = 381 /315 = 1,21 (superamento VLE di ~20%): richiesta variazione comportamentale del soggetto che generi una riduzione del campo elettrico a seguito di diminuzione della velocità in prossimità del gantry'. Commento : una piccola correzione comportamentale fa rientrare ampiamente nei limiti sufficiente iniziare a far decrescere la velocità di avvicinamento di alcune decine di centimetri. 33
34 CASI ESEMPLIFICATIVI (rif. INAIL) Situazioni standard di lavoro per una RM da 1,5 T. Secondo caso (moto circolare) Moto rotatorio del capo da parte dell'operatore che, in prossimità della consolle del magnete, sposta la sua attenzione frequentemente dal lettino alla consolle sulla macchina e viceversa Questa operazione viene effettuata diverse volte in un tempo molto breve. E stato calcolato il campo E in diverse posizioni rispetto all asse del magnete X = -30, -40, -50 cm a sinistra del magnete con una ω = 180 / s e un angolo di rotazione di 90 per verificare se vi siano situazioni più critiche di altre. Risulta campo elettrico indotto al massimo il 30% del VLE. Quindi la situazione con questi parametri operativi è accettabile. 34
35 CASI ESEMPLIFICATIVI (rif. INAIL) Situazioni standard di lavoro per una RM da 1,5 T. Terzo caso Personale di pulizia : situazioni di alto rischio espletando mansioni di pulizia anche all'interno del gantry'. Il personale può introdursi all'interno del gantry' per pulire le superfici,ruotando il capo frequentemente a destra e sinistra. Data la scomodità della posizione, gli addetti cercano di impiegare il minor tempo possibile agendo con movimenti veloci. Accusa quasi sempre l'insorgenza di fenomeni di nausea e di fosfeni calcolo del campo elettrico in vari punti all'interno del gantry'. Commento : VLE superati di circa il 30% (valutata una situazione media poiché ogni impresa agisce in maniera molto differente). Tutto il personale affermava l'insorgenza di fenomeni sensoriali a fronte di un grande riscontro tra quanto calcolato e quanto indicato dalla normativa. Soluzione del problema : cambio radicale della strumentazione operativa e costruzione di attrezzi adatti allo scopo che permettessero di pulire il gantry' da una posizione esterna. 35
36 CASI ESEMPLIFICATIVI Situazioni standard di lavoro per una RM da 1,5 T. Quarto caso (moto di rototraslazione) Traslazione lungo la superficie del gantry : personale tecnico che si sposta parallelamente alla superficie del magnete per andare a prendere o riporre le bobine. Durante questa manovra in realtà si ha la somma di diverse componenti : moto roto traslatorio è il più frequente, tuttavia si è notato che intervengono piccoli angoli di rotazione. Commento Il campo elettrico risulta ampiamente entro i limiti anche se il caso considerato non tiene conto degli aspetti rotazionali che si vanno a sommare alla fase rettilinea. Questo, tuttavia, vuole essere solo un esempio su come affrontare l'analisi del problema. 36
37 Limiti per i campi elettrici indotti all'interno del corpo (in situ) a seguito dell'esposizione a campi elettrici e magnetici variabili nel tempo: - a causa di un movimento dell'operatore in sala RM (a causa della distribuzione non uniforme del campo magnetico statico), comunque elemento di valutazione non obbligatorio ai sensi del d.lgs. 159/16; - per l'accensione dei gradienti alla presenza dell'operatore in sala RM, come ad esempio pratiche di RM interventistica, RM pediatrica ed RM di urgenza su pazienti critici, in questo caso rispondendo ad una esigenza introdotta dalla norma. 37
38 VALUTAZIONE DEL RISCHIO PER ESPOSIZIONE AI GRADIENTI Alcune figure professionali (anestesisti e cardiologi), costrette a rimanere in sala magnete per vigilare sul paziente in gravi condizioni, sono soggette a forti cem generati dalla macchina specialmente durante sequenze particolari. Deve essere misurata la loro esposizione ai cem (d.lgs. 159/2016). Procedure Complesse esempio (INAIL) 38
39 Esposizione ai gradienti (esempio INAIL) Sequenza Turbo Gradient ECO G = k * BW / FOV (mt / m) - BW = Bandwidth (Hz) - FOV = Field Ov View (m) Esempio : BW = 256 KHz; FOV = 20 cm G = 28,2 mt / m Misura del campo magnetico (µt) e del campo elettrico (V/m) Computo del picco ponderato (WP) se WP<1 si ha rispetto dei VA e quindi dei VLE 39
40 Esposizione ai gradienti (esempio INAIL) Punto 1 inizio gantry, WP: 3,02 per CM, WP: 7,39 per CE Punto 2 1 m dal gantry, WP: 0,04 per CM, WP: 0,14 per CE se WP<1 si ha rispetto dei VA e quindi dei VLE 40
41 Esposizione ai gradienti (esempio INAIL) Punto 1 : superamento VA sanitari sia per il campo elettrico che quello magnetico, posizione operativa non ammissibile (inizio gantry) Punto 2 : posizione ammissibile (a 1 m dal gantry) Cosa fare? ER deve effettuare mappatura precisa ed accurata, delineando quella che è possibile definire quale distanza nominale di rischio elettromagnetico (DNRE). 41
42 Per misure e valutazioni finalizzate alla minimizzazione del rischio possono essere compresi anche tutti quei dati di caratterizzazione delle apparecchiature che i fornitori dei tomografi dovranno obbligatoriamente fornire. Tale obbligo a carico del fabbricante risulta infatti ineludibile, dovendo il medesimo garantire gli adempimenti : di cui alla direttiva europea sui dispositivi medici quelli correlati all' attuazione di quanto contenuto nelle norme internazionali di buona tecnica relative alla risonanza magnetica (ad esempio, la Norma CEI EN ) N.B. : marcatura CE 42
43 NOTA CIRCOLARE del 05/09/2016 Oggetto: Apparecchiature a RM Dir. 93/42/CEE Chiarimenti forniti in merito dal Ministero della Salute Sulla base di un parere formalmente La marcatura CE delle apparecchiature RM ai sensi della direttiva 93/42/CEE è di fatto garanzia implicita di rispondenza anche ai requisiti tecnici previsti nelle Norme Tecniche armonizzate di settore emanate, in applicazione di detta normativa, per la fabbricazione delle apparecchiature RM (nello specifico, EN Part 2-33), tanto da fare decadere la dichiarazione di ottemperanza a quanto previsto nei contenuti tecnici di cui agli allegati A e B del D.M. del 3 agosto 1993, in relazione sia al rateo di assorbimento specifico SAR e sia ai campi magnetici variabili (db/dt). 43
44 PRINCIPIO DI CAUTELA operatori : nel corso di un esame diagnostico vige, in linea di principio, il divieto assoluto di sostare in sala magnete, o comunque di permanerci il meno possibile. Eventuali eccezioni : preventivamente codificate, quindi tracciate anche al fine di comunicazioni a posteriori verso il medico competente, comunque è obbligatorio fermarsi all'interno della sala magnete il minor tempo possibile, rimanendo il più possibile lontani dal gantry' muovendosi ove possibile in modo conforme a quanto già rappresentato in tema di minimizzazione dell'esposizione al campo magnetico statico. 44
45 Chi può accedere in sala RM? Lavoratori : l autorizzazione è concessa dai Responsabili della sicurezza (ER e MR) previa preventiva valutazione da parte del Medico Competente, che è Responsabile della sorveglianza sanitaria, e che può non essere chiamato formalmente in causa solo nel caso di ingressi occasionali. Tutti i lavoratori, con obbligo specifico per quelli occasionali, prima di accedere alla zona ad accesso controllato devono essere edotti da parte del Medico Responsabile sui rischi specifici ed aver compilato il questionario specifico (accertamento eventuali controindicazioni alla mansione). 45
46 Chi non può accedere in sala RM? Per tutti (lavoratori, visitatori,accompagnatori, Manutentori, pazienti ) divieto di accesso a portatori di protesi, clips cardiache e pacemaker accesso al solo personale autorizzato. 46
47 QUALI SONO I RISCHI ASSOCIATI ALL ESERCIZIO DELL APPARECCHIATURA? Generali: problematiche strutturali problematiche procedurali sicurezza elettrica prevenzione incendi (estintore amagnetico) Specifici: uso di fluidi criogenici pressurizzati rumore 47
48 Gas Criogeni Sono gas inerti e quindi la loro inalazione non costituisce di per sé una fonte di rischio. La rottura di contenitori o la fuoriuscita di tali gas allo stato liquido può costituire invece una fonte di pericolo per le persone che ne venissero a contatto 48
49 PROPRIETÀ DEI GAS CRIOGENICI nocivi indirettamente per la salute inodori ininfiammabili - non tossici elio è più leggero dell aria quando evaporano producono vapori freddi che diffondono nell ambiente i vapori di N si abbassano verso il pavimento i vapori di He si accumulano verso il soffitto a NTP 1 litro di He liquido produce 750 l di He gassoso a NTP 1 litro di N liquido produce 700 l di N gassoso 49
50 RABBOCCO ELIO LIQUIDO 50
51 PERICOLI ASSOCIATI AI GAS CRIOGENICI DANNI DA GELO : schizzi sulla pelle provocano ustioni simili a quelle prodotte dal calore; gli occhi sono particolarmente vulnerabili SOFFOCAMENTO : una concentrazione di O 2 nell aria < 17-18% non è sufficiente alla respirazione umana CONDENSAZIONE DELL OSSIGENO : la temperatura superficiale del contenitore di N o di He può essere tanto bassa da provocare la condensazione di ossigeno o di aria arricchita di ossigeno, con rischio supplementare di incendio 51
52 L Elio liquido necessario per raffreddamento dei magneti superconduttori Anomalia di funzionamento : può provocare la rottura della valvola di boil-off [burstdisk] e provocare un quench Burst-disk o disco di rottura : dispositivo di sicurezza montato su recipienti in pressione che ha lo scopo di evitare che essi esplodano o si danneggino a causa di un aumento della differenza di pressione tra l'interno e l'esterno del recipiente in un tempo relativamente breve Boil - OFF quantità di Gas Naturale Liquefatto che vaporizza a seguito del suo riscaldamento dovuto all'interazione con l'ambiente esterno 52
53 Quench Perché? Cosa succede? dovuto a un riscaldamento eccessivo delle bobine interne del magnete immerse nell elio liquido, con perdita improvvisa della superconduttività si verifica quando la quantità di He liquido diventa insufficiente per raffreddare la bobina superconduttrice durante il QUENCH si possono sviluppare in pochi minuti da 10 4 a 10 6 litri di gas a pressione atmosferica 53
54 Quench A contatto con la temperatura ambiente, l elio causa un forte e repentino raffreddamento di quest ultima; se la fuoriuscita del gas avvenisse in sala magnete o in altri ambienti chiusi, al rischio di asfissia si aggiungerebbe il rischio di uno shock termico Tubo di quench tubazione destinata al convogliamento dell elio gassoso prodotto a seguito di un quench dall apparecchiatura all esterno della sala RM e dell edificio che la contiene, in un luogo non accessibile al pubblico. 54
55 Cosa succede durante un Quench all esterno 55 55
56 MONITORAGGIO DELL OSSIGENO Il sensore di ossigeno è un dispositivo di sicurezza che consente di rilevare tempestivamente l eventuale diminuzione di ossigeno in seguito alla fuoriuscita dell elio in sala RM. La taratura del sensore : valore ambientale 20,9%, soglia di preallarme 19% 18% attivazione automatica del sistema di ventilazione di emergenza 56
57 Sistema ventilazione e ricambio aria Condizioni di normale esercizio 6 10 ricambi/h in condizioni normali debbono essere assicurati per qualunque sala magnete sala magnete in leggera sovrapressione (Pint Pest > 0) per ridurre l ingresso di polveri temperatura di 22±2 C e un umidità relativa tra il 40% e il 60%, finalizzate al benessere termoigrometrico del paziente, alla prevenzione di scariche elettrostatiche sul medesimo e alla massima performance operativa delle apparecchiature; Condizioni di emergenza (magneti superconduttivi) Sistema di aspirazione innescato automaticamente attraverso il sensore di ossigeno o manualmente per assicurare circa ricambi aria/ora Pint Pest < 0 per assicurare l accesso di soccorritori (porta d accesso nella sala si dovrebbe aprire verso l interno) Procedure di controllo qualitative: prova di funzionalità (si rileva il flusso e la variazione di flusso) quantitative: misura di portata con anemometro 57
58 COME PREVENIRE I PERICOLI ASSOCIATI AI GAS CRIOGENICI? Mantenere in perfetta efficienza il monitor per il controllo della concentrazione di O 2 nell aria Verificare l impianto di aerazione, ricambi/ora in condizioni normali e di emergenza Disponibilità di mezzi protettivi (guanti, protezione del viso e degli occhi, scarpe amagnetiche) per il personale addetto alle operazioni di rabbocco dei gas criogenici 58
59 59
60 Gabbia di Faraday : elemento propriamente strutturale inglobato nelle opere murarie che circondano la sala magnete, finalizzato alla creazione di un sistema protettivo per l attenuazione dell energia elettromagnetica, in modo da ridurre il livello al di sotto della soglia di interferenza dei componenti più sensibili. 60
61 Un efficiente schermatura da campi e.m. a RF riveste su tutti i lati la sala magnete. Le uniche aperture sono quelle: per il passaggio degli impianti per la finestra della consolle, realizzata in materiali speciali per la porta di accesso che, grazie alla presenza di appositi fingers di rame, garantisce se chiusa - la necessaria continuità per la tenuta della gabbia. Lo scadimento della schermatura è funzione del tempo, quindi periodicamente controllata Misura attenuazione della gabbia per: Campo Elettrico (E): con polarizzazione orizzontale e/o verticale (in dipendenza del tipo di magnete e quindi della frequenza di risonanza) 61
62 frequenza di risonanza 62
63 7.0 T MHz 9.0 T MHz 63
64 NORME DI SICUREZZA PER IL PERSONALE ADDETTO ALLE PULIZIE... Il personale addetto alle pulizie deve essere informato sui rischi connessi al campo statico di induzione magnetica, ai gradienti di campo magnetico, alle onde elettromagnetiche a radiofrequenza ed all eventuale fuoriuscita dei criogeni (nel caso di magneti superconduttori). E vietato introdurre all interno della sala magnete oggetti e attrezzi in materiale ferromagnetico. All interno della sala magnete è consentito esclusivamente l impiego di attrezzi e utensili assolutamente amagnetici. La permanenza all interno della zona ad accesso controllato del sito RM e della sala magnete deve essere ridotta al tempo minimo necessario per eseguire esclusivamente le operazioni previste 64
65 NORME DI SICUREZZA I lavoratori adibiti all attività diagnostica devono controllare giornalmente l integrità dei contatti (finger) fra la porta della sala magnete e la struttura della gabbia di Faraday. La presenza di contatti danneggiati deve essere segnalata al Medico Responsabile e all Esperto Responsabile. I LAVORATORI DEVONO LIMITARE LA PERMANENZA ALL INTERNO DELLA SALA MAGNETE AL TEMPO MINIMO NECESSARIO ALLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ PROGRAMMATE. DURANTE LA FASE DIACQUISIZIONE DATI DELL ESAME RM LA PORTA DELLA SALA MAGNETE DEVE ESSERE SEMPRE MANTENUTA CHIUSA. I LAVORATORI NON DEVONO PERMANERE ALL INTERNO DELLA SALA MAGNETE DURANTE LA FASE DIACQUISIZIONE. anomalie di funzionamento ed eventuali incidenti 65
66 Monitoraggio incidenti tecnici Qualora si verifichi un incidente, di qualsiasi natura esso sia, occorre che tanto l esperto responsabile per la sicurezza quanto il responsabile dell apparecchiatura vengano avvisati in modo che siano tempestivamente disposte le procedure idonee. Incidenti più probabili : introduzione nella sala magnete di materiale ferromagnetico (attrezzi da lavoro o per pulizia, monete, ecc.) effetto proiettile (o missile) L analisi delle cause che hanno portato all incidente (carenza di informazione al personale, segnaletica insufficiente ) deve servire per promuovere le azioni necessarie per evitare che lo stesso incidente si ripeta. 66
67 IL REGOLAMENTO DI SICUREZZA DEVE CONTENERE: SPECIFICHE INDICAZIONI SIA SUL COMPORTAMENTO A CUI DEVONO ATTENERSI I LAVORATORI (MEDICO - T.S.R.M. - IP) SIA LE NORME DI SICUREZZA PER IL PAZIENTE. norme atte a garantire che non vengano inavvertitamente introdotti oggetti ferromagnetici mobili (a tale scopo si consiglia l uso di un rivelatore di metalli), specificando anche come agire per le operazioni di pulizia. 67
68 Accompagnatori Speciali? 68
69 Accompagnatori Speciali in un sito di Risonanza Magnetica: il caso degli Agenti di Polizia Penitenziaria Doc INAIL
70 Accompagnatori Speciali in un sito di Risonanza Magnetica: il caso degli Agenti di Polizia Penitenziaria Doc INAIL 2016 esame RM aspetti di tipo medico diagnostico (rilievo di una eventuale patologia clinica (ingresso di individui sottoposti a regime di detenzione, da porre in stretto regime di sorveglianza armata a vista ) esame RM necessità di dover indagare, in particolare nei soggetti in regime di arresto, la presenza di eventuale materiale volontariamente segregato all interno del corpo umano (ovuli contenenti droga, preziosi, dispositivi elettronici impiantati ai fini di spionaggio, etc.), che potrebbe anche risultare, a seguito dell assunzione di sostanze opacizzanti, invisibile ai raggi X e agli esami ecografici. 70
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74 Effetto Proiettile 74
75 Effetto. pistola.. incidente verificatosi nel 2015 in Brasile, a seguito dell introduzione di una pistola non amagnetica all interno della sala esami alcuni agenti di Polizia, durante una ordinaria attività di controllo all interno di una clinica, avendo notato un movimento sospetto, sono entrati all interno della sala RM con le armi spianate. Gli agenti non erano a conoscenza del rischio dovuto alla presenza del magnete e all attrazione che avrebbe esercitato sulla pistola che è stata subito attirata dal magnete 75
76 Risk Management PRESUPPOSTI PER LA GESTIONE IN SICUREZZA DI UN IMPIANTO PER TOMOGRAFIA A RM In breve sintesi 76
77 PRESUPPOSTI PER LA GESTIONE IN SICUREZZA DI UN IMPIANTO PER TOMOGRAFIA A RM CONOSCENZA APPROFONDITA DI: CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO EFFETTI BIOLOGICI E SANITARI SULLE PERSONE ESPOSTE (PAZIENTI, LAVORATORI, VISITATORI, ACCOMPAGNATORI,MANUTENTORI, ECC.) TIPOLOGIA DEI GUASTI E DEI MALFUNZIONAMENTI PROCEDURE PER INTERVENTI DI EMERGENZA 77 77
78 PRESUPPOSTI PER LA GESTIONE IN SICUREZZA DI UN IMPIANTO PER TOMOGRAFIA A RM 1. DISPONIBILITÀ DI PRESÌDI MEDICI DI PRONTO INTERVENTO 2. DISPONIBILITÀ STRUMENTI DI MISURA DELL INTENSITÀ DEI CAMPI 3. INSTALLAZIONE E CONTROLLO PERIODICO SENSORI OSSIGENO 4. VERIFICA PERIODICA DEI SISTEMI DI SICUREZZA 5. APPLICAZIONE DI UN ADEGUATA SEGNALETICA 6. PREDISPOSIZIONE DI UN RIGOROSO REGOLAMENTO DELLA SICUREZZA, DIVERSIFICATO IN FUNZIONE DELLA TIPOLOGIA DELLE PERSONE COINVOLTE 7. DISPONIBILITÀ DI ESTINTORI AMAGNETICI 78 78
79 Attività in Risonanza Magnetica 79
80 GRAZIE PER L ATTENZIONE 80
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