Via Bellarocca n CREMONA c.f Area Territorio e Trasporti

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1 Via Bellarocca n CREMONA c.f Area Territorio e Trasporti Settore Programmazione Territoriale Dirigente: Dott.ssa Mara Pesaro 0372/ territorio@provincia.cremona.it Progetto relativo alla realizzazione del Parco Rifugio La Cuccia e il nido in Comune di Calvatone comportante variante al PTCP ai sensi dell art. 17 c.11 e 12 della L.R. 12/05 e s.m.i. e degli art. 34 e 19bis della Normativa del PTCP a seguito di accordo di programma sottoscritto il 23/12/2010 Valutazione Ambientale Strategica *************************************** definizione dell ambito di influenza RAPPORTO AMBIENTALE Elaborazione Autorità Competente d intesa con Autorità Procedente

2 introduzione, norme generali di riferimento, motivazioni e procedure

3 = Introduzione, norme generali di riferimento, motivazioni : Nel presente documento è preso in considerazione il progetto relativo alla realizzazione del Parco Rifugio La Cuccia del Nido in Comune di Calvatone comportante variante al PTCP ai sensi dell art. 17 c.11 e 12 della L.R. 12/05 e s.m.i. e degli art. 34 e 19bis della Normativa del PTCP. Il modello metodologico procedurale relativo a tale tipologia di intervento comportante varianti urbanistiche è descritto nell allegato 1c pertinente la D.G.R n 8/ La legge regionale per il governo del territorio L.R n 12 introduce formalmente la Valutazione Ambientale (V.A.S.) dei piani e programmi recependo quanto previsto dalla Direttiva Comunitaria 2001/42/CE 27/06/2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente. Le rispettive norme di riferimento generale sono sinteticamente così evidenziate: = Legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 per il governo del territorio e successive modifiche e integrazioni (di seguito l.r. 12/2005); = Indirizzi generali per la Valutazione ambientale di piani e programmi (Deliberazione Consiglio Regionale , n. VIII/351) (di seguito Indirizzi generali); = Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" come modificato dal Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n.4 (di seguito d.lgs.); = Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo del Consiglio del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente (di seguito Direttiva). Il presente documento è redatto a seguito della bozza di accordo di programma deliberata con D.G.P. n. 576 del 17/11/2010 e dell Accordo di Programma sottoscritto in data 23/12/2010 e finalizzato alla realizzazione di un attività polifunzionale di parco canile, rifugio per animali abbandonati e randagi, pensione, recupero e riabilitazione di animali selvatici e/o esotici, clinica e fisioterapia veterinaria ed attività connesse e complementari alle funzioni principali (bar, sala congressi, farmacia veterinaria e toelettatura) ed il tutto con procedimento di VARIANTE al PTCP vigente. Il Comune di CALVATONE è dotato di proprio P.G.T. definitivamente approvato con Delibera Consiglio Comunale n 2 del 3 marzo 2010 ed è diven uto esecutivo dal giorno 7 luglio 2010, data di pubblicazione sul BURL n. 27 Serie Inserzioni e Concorsi. Il territorio comunale di CALVATONE è parzialmente ricompreso, a nord, nel Parco Regionale Oglio Sud ed inoltre è interessato dalla Rete Natura 2000 pertinente sia la Zona SIC sia le Zone ZPS; in conseguenza a ciò è stata elaborata la relativa Valutazione d Incidenza riferita al Documento di Piano del P.G.T. oggi vigente. Il presente documento è redatto a seguito della richiesta del Comune di Calvatone di realizzare un Intervento ad iniziativa privata finalizzato alla realizzazione di un attività polifunzionale di parco canile, rifugio per animali abbandonati e randagi, pensione, recupero e riabilitazione di animali selvatici e/o esotici, clinica e fisioterapia veterinaria ed attività connesse e complementari alle funzioni principali (bar, sala congressi, farmacia veterinaria e toelettatura) ed il tutto con procedimento di VARIANTE al P.G.T. vigente. Tale variante comporta la riperimetrazione di una porzione di terreno (catastalmente in Comune di Calvatone al F. 12 mapp. 154 e 155 con superficie catastale totale di Ha ) attualmente ricompresa negli ambiti agricoli così come definiti ai sensi dell art. 15 c. 4 della L.R. n 12/2005 e da trasformare in ambito F4 finalizzato, nel Piano dei Servizi, ad aree destinate ad opere ed interventi di interesse pubblico e collettivo e/o di terziario di servizio, attuate attraverso Accordo di programma, ad iniziativa e proprietà privata.

4 Il presente documento è redatto ai sensi e per gli effetti degli indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi in attuazione dell'articolo 4 della L. R. n 12/2005 e de lla "determinazione della procedura per la Valutazione Ambientale di piani e programmi - VAS" rispettivamente approvati con Deliberazione del Consiglio Regionale il 13/ 03/ 2007 atto n VIII/351 e con Deliberazione di Giunta Regionale del 30 dicembre 2009 atto n 8/10971, ancorchè in relazione alla sopravvenuta D.G.R n 9 /761. Pertanto, fatto salvo il principio di non duplicazione delle valutazioni, si ricorda che non sono sottoposti a Valutazione Ambientale - VAS né a verifica di assoggettabilità, i Piani Attuativi di Piani e Programmi già oggetto di valutazione; tuttavia, e nella fattispecie de qua, nei casi in cui lo strumento attuativo comporti variante al piano sovraordinato, la V.A.S. e la verifica di assoggettabilità si rendono obbligatorie, ma sono comunque limitate agli aspetti della variante che non sono stati oggetto di valutazione nel piano sovraordinato da cui traggono attuazione. Inoltre, la tempistica di approvazione del progetto può comunque consigliare l opportunità di un attivazione diretta della procedura di V.A.S., senza passare dalla Verifica di assoggettabilità; nel nostro caso si è ritenuto di agire in tal senso a causa della necessità di operare con sollecitudine, ancorché ritenendo l oggetto del programma di valenza pubblica in quanto assolve competenze comunali ed intercomunali di servizio. (canile comunale e sovracomunale) = procedure : A) conferenza di Valutazione 1 Al fine del procedimento V.A.S., nonché per acquisire elementi informativi volti a costruire un quadro conoscitivo condiviso, per quanto concerne i limiti e le condizioni per uno sviluppo sostenibile e per acquisire altresì i pareri dei soggetti interessati viene attivata la Conferenza di Valutazione. L Autorità procedente, d intesa con l Autorità competente per la VAS, convoca i Soggetti competenti in materia ambientale e gli Enti territorialmente interessati, ove necessario anche transfrontalieri, alla Conferenza di Valutazione. La Conferenza di Valutazione è articolata in almeno due sedute: la prima, di tipo introduttivo è volta ad illustrare il documento di scoping e ad acquisire pareri, contributi ed osservazioni nel merito; la seconda, è finalizzata a valutare la proposta del Progetto e di Rapporto Ambientale, esaminare le osservazioni ed i pareri pervenuti, prendere atto degli eventuali pareri obbligatori (eventuale raccordo con Valutazione di Incidenza) se del caso ricorrente e/o previsti. Di ogni seduta della conferenza è predisposto apposito verbale. B) le fasi del procedimento La V.A.S. del progetto è effettuata secondo le indicazioni di cui agli articoli 11, 13, 14, 15, 16, 17 e 18 del d.lgs. n. 152/2006 ed in assonanza con indirizzi generali come specificati nei punti seguenti e declinati nello schema in coda al documento: 1. avviso di avvio del procedimento; 2. individuazione dei soggetti interessati e definizione delle modalità di informazione e comunicazione; 3. elaborazione e redazione del progetto e del Rapporto Ambientale; 4. messa a disposizione; 5. convocazione conferenza di valutazione; 6. formulazione parere ambientale motivato; 7. adozione del PII; 8. deposito e raccolta osservazioni; 9. formulazione parere ambientale motivato finale e approvazione finale; 10. gestione e monitoraggio; C) scoping conferenza di valutazione (prima seduta) L Autorità procedente in collaborazione con l Autorità competente per la V.A.S. predispone un documento di scoping. Ai fini della consultazione il documento viene inviato ai soggetti individuati con atto 1 si specifica che la Conferenza di Verifica NON è attuata in quanto si ritiene già predeterminata l assoggettabilità del P.I.I. alla procedura di V.A.S.

5 formale reso pubblico, e viene messo a disposizione tramite pubblicazione sul sito web sivas e presentato in occasione della prima seduta della Conferenza di Valutazione, occasione in cui si raccolgono osservazioni, pareri e proposte di modifica e integrazione. Il documento di scoping contiene lo schema del percorso metodologico procedurale definito, una proposta di ambito di influenza del progetto e delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale. D) elaborazione e redazione del Progetto, del Rapporto Ambientale e della Sintesi non Tecnica Come previsto dagli Indirizzi generali, nella fase di elaborazione e redazione del Progetto, l Autorità competente per la V.A.S. collabora con l Autorità procedente nello svolgimento delle seguenti attività: individuazione di un percorso metodologico e procedurale, stabilendo le modalità della collaborazione, le forme di consultazione da attivare, i soggetti interessati, ove necessario anche transfrontalieri, e il pubblico da consultare; definizione dell'ambito di influenza del Progetto (scoping) e definizione delle caratteristiche delle informazioni che devono essere fornite nel Rapporto Ambientale; elaborazione del Rapporto Ambientale, ai sensi dell allegato I della Direttiva; costruzione/progettazione del sistema di monitoraggio. Nel Rapporto Ambientale debbono essere individuati, descritti e valutati gli impatti significativi che l attuazione del Progetto proposto potrebbe avere sull ambiente e sul patrimonio culturale, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell ambito territoriale. L allegato VI al D.lgs. n. 152/2006 riporta le informazioni da fornire nel rapporto ambientale a tale scopo, nei limiti in cui possono essere ragionevolmente richieste, tenuto conto del livello delle conoscenze e dei metodi di valutazione correnti, dei contenuti e del livello di dettaglio del piano o del programma. Per la redazione del Rapporto Ambientale il quadro di riferimento conoscitivo nei vari ambiti di applicazione della V.A.S. è il Sistema Informativo Territoriale integrato previsto dall art. 3 della Legge di Governo del Territorio. Per evitare duplicazioni della valutazione, possono essere utilizzati, se pertinenti, approfondimenti già effettuati ed informazioni ottenute nell ambito di altri livelli decisionali o altrimenti acquisite in attuazione di altre disposizioni normative. (dicansi V.A.S/P.G.T.) In proposito si specifica che, già per il precedente documento di scoping, sia per il presente Rapporto Ambientale, devono tenersi in conto la recente ricerca, documentazione ed elaborazione del processo di V.A.S. legata al PTCP vigente; tali informazioni e documentazioni di PTCP hanno determinato l elaborazione della V.A.S. che, nella sua estensione, ha effettuato l analisi e lo studio dettagliato di tutte le possibili pressioni sul territorio in ragione della specificità degli interventi ammissibili e pertinenti, ancorché le definizioni degli interventi sull ambiente circostante l abitato, sino alla simulazione territoriale che, nella fattispecie, si pone a ridosso dell asta viaria della S.P. CR ex S.S. 10 cui si colloca l ambito perimetrato del Piano Attuativo de quo. Tale documentazione, già depositata agli atti del PTCP, si ritiene qui allegata e parte integrante, ivi compresi i pareri ARPA, ASL. a tal fine si specifica che : La Provincia ha approvato con deliberazione Consiliare n.95 del 9 luglio 2003 il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) ai sensi della l.r. 1/2000. La Regione Lombardia ha approvato l'11 marzo 2005 la nuova Legge per il governo del Territorio n. 12 e s.m.i. che ha valore di testo unico sulla materia. La Provincia di Cremona ha avviato il processo di adeguamento del proprio Piano Territoriale di Coordinamento (PTCP) vigente alla l.r. 12/05 e successive integrazioni, il 29 marzo 2006 con Delibera del Consiglio provinciale n 38, redigendo una variante parziale adottata dal Consiglio Provinciale ai sensi del comma 3 dell'art. 17 con atto n 72 del 28 maggio Il decreto di espressione del parere ambientale motivato è il n 449 del 19 maggio Dopo aver acquisito il parere di competenza della Regione Lombardia approvato con d.g.r del 12 novembre 2008, il Consiglio Provinciale ha approvato in via definitiva la variante di adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale con deliberazione n 66 dell 8 aprile 2009, ai sensi dell'ar t. 17, commi 9 e 14, della l.r. n 12/2005 e successive mod ifiche e integrazioni. La Variante del P.T.C.P. acquista efficacia dal 20 maggio 2009, data di pubblicazione dell'avviso della sua pubblicazione definitiva sul BURL della Serie inserzioni e Concorsi n 20.

6 Il Progetto è assoggettato alla VERIFICA di compatibilità con il P.T.C.P. vigente, mediante il procedimento di accordo di programma ; il tutto finalizzato alla trasformazione di una porzione (di Ha ) degli ambiti agricoli strategici in una porzione di area finalizzata alla destinazione di interesse pubblico e collettivo pertinente il Piano dei Servizi 2 nel P.G.T.. E) contenuti del Rapporto Ambientale Il procedimento V.A.S. in itinere, raccolte le informazioni ed i presupporti pertinenti il documento di scoping deve determinare l elaborazione del rapporto ambientale nei seguenti contenuti prioritari: L Autorità procedente, d intesa con l Autorità competente per la VAS, elabora il Rapporto Ambientale. Le informazioni da fornire, ai sensi dell articolo 5 della Direttiva, sono: a) illustrazione dei contenuti, degli obiettivi principali del progetto citato nell accordo di programma sottoscritto il 23/12/2010 e deliberato in forma di bozza con D.G.P. n. 576 del 17/11/2010; b) aspetti pertinenti lo stato attuale dell ambiente e sua evoluzione probabile senza l attuazione del progetto citato nella bozza di accordo di programma;.; c) caratteristiche ambientali delle aree che potrebbero essere significativamente interessate; d) qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente il progetto citato nella bozza di accordo di programma; ivi compresi in particolare quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale, quali le zone designate ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE; e) obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o degli Stati membri, pertinenti il progetto citato nella bozza di accordo di programma; e il modo in cui, durante la sua preparazione, si è tenuto conto di detti obiettivi e di ogni considerazione ambientale; f) possibili effetti significativi sull ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l acqua, l aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e l interrelazione tra i suddetti fattori; g) misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi significativi sull ambiente dell attuazione del progetto citato nella bozza di accordo di programma; h) sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate e una descrizione di come è stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà incontrate (ad esempio carenze tecniche o mancanza di know-how) nella raccolta delle informazioni richieste; i) descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio; j) sintesi non tecnica delle informazioni di cui alle lettere precedenti. La Sintesi non tecnica, richiesta alla precedente lettera j), è un documento di grande importanza in quanto costituisce il principale strumento di informazione e comunicazione con il pubblico. In tale documento devono essere sintetizzate / riassunte, in linguaggio il più possibile non tecnico e divulgativo, le descrizioni, questioni, valutazioni e conclusioni esposte nel Rapporto Ambientale. F) proposta del progetto e Rapporto Ambientale L Autorità procedente mette a disposizione e pubblica su web la proposta del progetto e Rapporto Ambientale per la consultazione ai soggetti individuati con l atto formale reso pubblico, i quali si esprimeranno nell ambito della Conferenza di Valutazione. Nel già sopra-citato Allegato 1c sono illustrate le procedure metodologiche da utilizzare per la 2 Il Piano dei Servizi è redatto al fine di individuare e assicurare un adeguata dotazione di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale nonché i servizi necessari alla popolazione del comune ed a supporto delle funzioni insediate e previste, anche con riferimento alla preservazione e al mantenimento di corridoi ecologici e alla progettazione del verde di connessione tra territorio rurale e territorio edificato. Il Piano dei Servizi può essere redatto congiuntamente tra più comuni e condiviso a livello operativo e gestionale. In tal caso, in sede di prima approvazione del P.G.T., il Piano dei Servizi può fare riferimento ai soli aspetti prettamente comunali, rinviando a eventuale successiva variante gli adeguamenti derivanti dal piano sovracomunale. Il Piano dei Servizi, sulla base dello stato dei bisogni e della domanda di servizi prevista, individua le necessità e le aree di sviluppo ed integrazione dei servizi esistenti, in relazione alle nuove previsioni insediative quantificate e localizzate nel P.G.T., ne valuta i costi e precisa le modalità di intervento, anche in forme opportunamente integrate a scala intercomunale. In base alle necessità della popolazione il Piano dei Servizi determina la dotazione per abitante che il P.G.T. assicura in termini di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale.

7 Valutazione Ambientale del PTCP; qui riportato nella pagina seguente : schema metodologico procedurale

8 Al fine della ricerca e della valutazione del processo V.A.S., si descrivono, qui di seguito, i dati, le analisi conoscitive del territorio e degli elementi di valutazione in relazione agli: estratti dal P.T.C.P., estratti dal P.P.T, estratti dalla R.E.R. nonché alcuni estratti del PGT per completezza di informazioni

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12 VISTA AEREA intero territorio

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14 LIVELLO DI CRITICITA AMBIENTALE-TERRITORIALE

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