ESAME DELLA RELAZIONE n. 28 del 2011 SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 22/2006 Il mercato del lavoro in Lombardia

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1 Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione ESAME DELLA RELAZIONE n. 28 del 2011 SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 22/2006 Il mercato del lavoro in Lombardia 1. L ambito di competenza del Comitato 2. I principali contenuti della Relazione 3. L esame del Comitato e le domande aperte 4. Le proposte Approvato nella seduta del 22 marzo 2012

2 1. L ambito di competenza del Comitato Il nuovo Statuto d Autonomia e il Regolamento generale hanno istituito il Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione, nuovo organismo politico non partisan, con il compito di favorire l esercizio del controllo dell attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti delle politiche. Una delle funzioni del Comitato consiste nell esaminare le relazioni con le quali la Giunta regionale o altri soggetti rispondono ad obblighi informativi nei confronti del Consiglio previsti da leggi regionali (art. 109, comma 1, lett. c) Reg.). Inoltre, l esame di queste relazioni, secondo la previsione regolamentare, è specifico oggetto di iniziative di collaborazione con le commissioni consiliari e la Giunta regionale (art. 109, comma 2, lett. a) Reg.). Nelle sedute del 8 e 22 marzo 2012 il Comitato ha preso in esame la relazione che la Giunta regionale ha inviato al Consiglio nel gennaio 2012, in merito all attuazione della legge regionale 22 del 2006 (REL n. 28), che definisce la disciplina organica del mercato del lavoro in Lombardia. La legge contiene infatti una clausola valutativa (art. 33) che attribuisce un mandato alla Giunta affinché, ogni due anni, informi il Consiglio sull attuazione delle politiche adottate e sui principali risultati conseguiti. Questo documento riporta i risultati dell esame condotto dal Comitato da trasmettere alla IV Commissione consiliare, competente per materia, quale contributo per la comprensione dei risultati ottenuti dall attuazione delle misure previste dalla legge in esame. 2. I principali contenuti della Relazione La relazione esaminata è la prima trasmessa, a distanza di cinque anni dall approvazione della legge, e costituisce un primo strumento di verifica dello stato di attuazione della legge e dei risultati raggiunti 1. Si compone di due parti. La prima, introduttiva, delinea gli elementi fondamentali della disciplina del mercato del lavoro lombardo, che poggia su principi, strumenti e istituti comuni al sistema di istruzione e formazione professionale (l.r. 19/2007) per realizzare un sistema unico di politiche integrate. La seconda contiene le risposte ai cinque quesiti della clausola valutativa prevista all articolo 31 e descrive quanto realizzato, focalizzando gli anni 2009 e In merito alle dinamiche del mercato del lavoro, richiamate nel primo quesito della clausola, le informazioni sono tratte dai flussi delle comunicazioni obbligatorie, che le imprese trasmettono sui 1 Così nella Comunicazione del Presidente della Giunta che introduce la relazione (pag. 1) 2

3 cambiamenti contrattuali del proprio personale: gli avviamenti al lavoro, le cessazioni, le proroghe e le trasformazioni contrattuali. Da questi dati emerge che nel 2010 c è stato un aumento degli avviamenti al lavoro (+4,4%) rispetto all anno precedente, più che compensati, però, dalle cessazioni (+5,7%) le assunzioni riguardano per tre quarti tipologie contrattuali flessibili: tempo determinato (43%), lavoro a progetto (15%), somministrazione (13%) rispetto al 2009 le assunzioni crescono in ogni settore economico tranne quello delle costruzioni ( 4,1%) e si concentrano nel Commercio e servizi (76%) gli eventi registrati per gli uomini sono sempre più numerosi di quelli che interessano le donne, siano essi avviamenti (circa assunzioni in più, 11%), che cessazioni (con una differenza di 177mila unità) diminuiscono assunzioni e trasformazioni contrattuali per i cittadini stranieri e crescono le cessazioni e le proroghe. Occorre però considerare che (i) le informazioni si concentrano principalmente sugli avviamenti e non prendono in considerazione gli altri eventi; (ii) gli avviamenti includono le assunzioni anche della durata di una sola giornata. Per la rete degli operatori dei servizi al lavoro, richiesta al secondo quesito, si dà conto dell implementazione del sistema di accreditamento, che nel 2010 vede: 190 operatori accreditati, in maggior parte privati (72%) 696 sedi di erogazione dei servizi (unità organizzative accreditate), più che raddoppiate nel triennio , che si concentrano, per quasi due terzi, in quattro province: Milano (27%), Brescia (15%), Bergamo (12%) e Varese (10%) una crescita, rispetto al 2009, di 93 unità organizzative nel privato e 5 nel pubblico. Il terzo quesito della clausola chiede informazioni sull attivazione degli strumenti delle politiche attive del lavoro. La relazione descrive gli interventi regionali messi in campo nel periodo rendicontando circa 13 interventi che hanno attivato risorse finanziarie complessive di circa 360 milioni di euro, di cui oltre due terzi assorbito dalle doti Formazione e Lavoro, Lavoro Ammortizzatori sociali, Lavoratori in Somministrazione, con concentrazione degli interventi sui soggetti colpiti dalla crisi in atto, e più di beneficiari raggiunti; inoltre 9 milioni di euro hanno 3

4 finanziato voucher per l acquisto di servizi e beni di prima necessità di chi percepisce la dote Ammortizzatori sociali circa 30 milioni di euro destinati all Apprendistato e che hanno finanziato: (i) l apposita dote attivata dalle province, (ii) il finanziamento della dote Tutor apprendistato, (iii) l avvio della sperimentazione con le università lombarde per l apprendistato in alta formazione circa 25 milioni trasferiti alle province per la Dote Lavoro Disabili, a cui si aggiungono oltre 2 milioni per l Osservatorio disabili e la conclusione delle sperimentazioni avviate nel 2008 dalla Regione con un impegno finanziario di 12 milioni circa 8 milioni per le doti destinate a persone in carcere e a giovani a rischio esclusione 25 milioni destinati ad operatori che presentino specifici progetti per migliorare l organizzazione e la qualità dei servizi offerti l avvio della sperimentazione in partnership con Formazienda, che unisce risorse regionali e il fondo paritetico interprofessionale (ciascun partner vi partecipa con 1 milione di euro) per la programmazione della formazione continua l avvio dell intervento finanziato dal Fondo di investimento Jeremie FSE (20 milioni di euro) per sostenere l accesso al credito di soci di cooperative che versano in stato di disagio o esclusione sociale o che impieghino soggetti svantaggiati tra il proprio personale. Nell ultima parte della relazione, con riferimento al quarto e quinto quesito della clausola, si dà conto di quanto avviato per il ritorno informativo, il monitoraggio e la valutazione, descrivendo le attività di Borsa Lavoro, dell Osservatorio regionale del mercato del lavoro e la sperimentazione del Valutatore Indipendente. 3. L esame del Comitato e le domande aperte La Relazione n. 28 costituisce un documento di grande valore informativo perché offre una mappatura completa degli interventi regionali messi in campo per il mercato del lavoro, in cui sarebbe stato difficile orientarsi senza l operazione di riepilogo fornita dalla Direzione Generale Istruzione Formazione e Lavoro. Questo lavoro crea conoscenza condivisa in un ambito di forte rilevanza per i cittadini, le imprese e l economia lombarda, e costruisce un quadro su cui sarà possibile leggere le evoluzioni, intercorse dal 2010 ad oggi, di istituti e strumenti applicati ad un settore in costante evoluzione. 4

5 Per questi motivi, il Comitato Paritetico ritiene di segnalare due aspetti della rendicontazione che potrebbero essere valorizzati a beneficio dell apprendimento dalle esperienze condotte e dai risultati conseguiti. Un primo aspetto attiene alla tempestività dell informazione. La Relazione, riferita agli anni 2009 e 2010, è stata trasmessa al Consiglio nel Ciò affievolisce l attualità delle informazioni (i) sulle dinamiche del mercato del lavoro, che oltre all aggiornamento richiedono l approfondimento non circoscritto alle sole assunzioni; (ii) sugli effetti della crisi economica in corso, che ne modifica il quadro di riferimento; (iii) sugli strumenti delle politiche attive oggi applicati. Con questa prima relazione la Direzione Generale ha potuto costruire uno schema informativo che dovrebbe essere più agevole tenere aggiornato in corso d opera, permettendo una più rapida conclusione della futura rendicontazione. Questo potrebbe, quindi, consentire un inoltro più tempestivo al Consiglio e la sua possibilità di esprimere indirizzi in tempo utile. Un secondo aspetto richiama il fine ultimo dell attività di rendicontazione richiesta dalla clausola valutativa, che consiste nel capire come si sono svolte le cose per imparare dall esperienza. In questo senso, una interpretazione più sostanziale ed estensiva dei quesiti in cui si articola la clausola valutativa potrebbero consentire al Legislatore di formarsi un opinione più ricca ed argomentata dei risultati raggiunti nel promuovere lo sviluppo occupazionale. Richiamando un intervento tra tutti, la Dote Formazione e Lavoro, a titolo di esempio, informazioni più approfondite permetterebbero di comprendere: 1. se la programmazione provinciale è risultata aderente alle doti richieste sul territorio 2. se le risorse finanziarie sono state sufficienti per coprire le domande, quante ne sono state erogate rispetto a quanto stanziato, quali fonti (comunitarie, statali, regionali, locali) le hanno alimentate; 3. in che misura l intervento ha intercettato le categorie a maggior rischio di esclusione dal mercato del lavoro, sulla base della partecipazione di over 50, giovani, donne, disoccupati di lungo periodo, ad esempio; 5

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