LA RIORGANIZZAZIONE DEL SOCCORSO SANITARIO EXTRAOSPEDALIERO
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1 Giugno 2014 CORSO Programmazione e Controllo dei processi e impatto organizzativo delle tecnologie nelle Aziende Sanitarie e Socio Sanitarie Università Carlo Cattaneo LIUC di Castellanza Perché parlarne adesso? LA RIORGANIZZAZIONE DEL SOCCORSO SANITARIO EXTRAOSPEDALIERO 1
2 1. DA 12 CENTRALI OPERATIVE PROVINCIALI A 4 SALE OPERATIVE REGIONALI DI EMERGENZA URGENZA. 2. TANTE POSTAZIONI/MEZZI DI SOCCORSO DI OGNI TIPOLOGIA IN PIÙ. 3. NASCITA DEL CALL CENTER LAICO 112 IN SINTESI: Il sistema lombardo dell EU C O M E E R AVA M O 12 COEU Centrali Operative Emergenza Urgenza indipendenti non coordinate non in rete 2
3 Architettura Telematica 3
4 Varese PSAP 1 livello (public-safety answering point) 4
5 SOREU di Milano NITp AAT di Milano AAT Monza Brianza La mission del Sistema Garantire, nel territorio di competenza il soccorso sanitario in base al bisogno di salute della popolazione, al principio di equità dell accesso alle cure, alla qualità, all appropriatezza ed efficacia delle prestazioni erogate e dell economicità nell impiego delle risorse. centrato sul paziente sicuro efficace efficiente appropriato nella tempistica equo 5
6 Pilgrim Acad Emerg Med 2010 Pilgrim e coll hanno rilevato negli Stati Uniti Come il sistema dell emergenza statunitense fosse sovraffollato, stressato e incapace di rispondere appropriatamente ai bisogni di salute dei cittadini con una significativa frammentazione del sistema di emergenza caratterizzato da scarso coordinamento, uso di risorse inefficiente e, in ultima analisi, esiti dei pazienti ben al di sotto del necessario. Considerazioni Il Sistema 118 è diventato dal 1992 ad oggi un elemento core dell intero processo organizzativo e clinico-assistenziale. La crescente attività sviluppatasi nel contesto extra-ospedaliero ha tuttavia portato il 118 ad assumere un ruolo tale da renderlo progressivamente più autonomo, anche sotto il profilo giuridico. 6
7 AREU La gestione di risorse e fattori produttivi forniti dalle aziende sanitarie (l AO e IRCCS) distribuite su tutto il territorio regionale La direzione delle Articolazioni Aziendali Territoriali (AAT) che hanno un territorio di competenza provinciale Maggior omogeneità dell attività e delle distribuzione delle risorse finalizzate a garantire maggiore equità, e migliore efficacia ed efficienza. Come procedere? Emerge la consapevolezza di dover realizzare un profondo cambiamento, non solo organizzativo e tecnologico, ma anche culturale. 7
8 Quali soluzioni proporre? INTEGRAZIONE Integrazione perche Per evitare la parcellizzazione professionale che limita il lavoro degli operatori al solo contesto extra-ospedaliero giustifica la necessità di una più concreta integrazione tra i due settori, extra ed intra-ospedaliero. Per supportare meglio i modelli Hub and Spoke che rappresentano una modalità con cui attuare i migliori livelli di assistenza al singolo paziente attraverso la riorganizzazione della rete dei servizi di soccorso sanitario (DGR 1964/11 all. 2). Potenzialmente, l integrazione è più facilmente perseguibile se le persone hanno un senso di appartenenza al sistema piuttosto che alla singola unità operativa, dipartimentale, ospedaliera di provenienza 8
9 Cosa può produrre il processo di integrazione l ottimizzazione dell accesso al sistema di emergenza, l erogazione di cure di qualità, la disponibilità di risorse a costi sostenibili per il sistema, il miglioramento del trattamento clinico (rafforzando percorsi e sviluppando reti di patologia), elevate performance e motivazioni del personale che svolge attività nell emergenza urgenza extraospedaliera a partire da ogni singolo operatore. Qualsiasi modello di integrazione, di solito caratterizzato da interscambio di operatori fra Unità Operative, ha valore ed efficacia se articolato in maniera bi-direzionale, cioè con reciproco scambio di personale tra le Unità coinvolte. DEA la rete dell EU deve aggregare il Medico del Territorio e dell Ospedale per offrire un servizio più efficace l organizzazione dell EU deve entrare negli ospedali per tutte le attività afferenti ai rispettivi D.E.A. Ruolo di AREU e della riorganizzazione della rete dell EU extraospedaliera lombarda 9
10 I modelli Sono possibili diversi modelli di integrazione tra attività intra ed extraospedaliera, sia di tipo strutturale che di tipo operativo collaborativo. Sviluppo di nuovi modelli organizzativi Il cambiamento Chiusura di alcune COEU 4 SOREU Incremento di attività e complessità organizzativa (SOREU) Il NUE 112 Ridefinizione dei ruoli (PSAP1-SOREU-AAT) Le necessità future Ambiti di attività: nuove definizioni Maggiore conoscenza dei diversi ambiti e dei percorsi organizzativi Uso più flessibile delle risorse umane Maggiore soddisfazione professionale per gli operatori 10
11 Modello Strutturale E prevista la possibilità di un affidamento della gestione di settori di attività intraospedaliera alla medesima equipe incaricata di svolgere l attività extraospedaliera, e/o una rotazione del personale medico e infermieristico delle AAT nei Dipartimenti di emergenza, in particolare Pronto Soccorso e Terapie Intensive. Anche il personale dei PS e delle Rianimazione/Terapie Intensive potrà partecipare all attività extra-ospedaliera favorendo così sia il processo di integrazione che la continuità e la qualità dell assistenza. Modello operativocollaborativo Il personale che opera sui mezzi di soccorso del territorio collaborerà all interno degli ospedali con il personale dei Pronto soccorso e delle Terapie Intensive e Semi-Intensive anche nei periodi di servizio svolto sui mezzi di soccorso, quando non impegnato in missione sul territorio o dislocato dalla SOREU in stazionamento strategico. 11
12 Integrazione extra e intraospedaliera di tipo strutturale Gestione di una funzione del DEA/PS/Area Critica affidata alla direzione delresponsabile/coordinatore infermieristico della AAT; Rotazione periodica del personale della AAT su attività del DEA o di altro settore di area critica; Equipe unica per la gestione delle due funzioni intra ed extra-ospedaliera. Gestione di una funzione del DEA/PS/Area Critica affidata alla direzione del Responsabile/Coordinatore infermieristico della AAT I vantaggi di tale organizzazione sono: favorire la continuità tra attività extra- ed intraospedaliera; favorire la reciproca conoscenza dei contesti extra- ed intraospedalieri; facilitare i rapporti interpersonali; garantire la crescita professionale e l autonomia operativa di ogni singolo operatore. 12
13 Sviluppo di Rapporti tra 118 e ospedale Gestione di una funzione del DEA assegnata al personale delle AAT 118 DEA Rotazione periodica del personale della AAT su attività del DEA Con questa modalità vengono favoriti: il mantenimento di un equipe stabile di operatori nell AAT e nell area intra-ospedaliera individuata; la reale integrazione del personale nel PS/DEA/Area Critica durante i turni assegnati all attività intra ospedaliera; la realizzazione di rapporti costruttivi di collaborazione tra le due equipe. 13
14 Sviluppo di Rapporti tra 118 e ospedale Rotazione del personale della AAT su attività del DEA 118 DEA Equipe unica per la gestione delle due funzioni intra ed extra-ospedaliera Questo modello ha alcuni vantaggi: consente una completa integrazione; rende il personale dedicato all attività extra-ospedaliera immediatamente impiegabile in pronto soccorso. Presenta alcune difficoltà rappresentate da: perdita di identità e autonomia organizzativa della AAT; problemi di accettazione da parte del personale delle attuali AAT a fondersi con il PS; difficoltà di coordinamento in quanto il Responsabile/Coordinatore della AAT avrebbe responsabilità esclusivamente sulla funzione extraospedaliera, non sulla gestione del personale e sulla programmazione della turnistica; difficoltà a garantire lo svolgimento di tutte le funzioni della AAT, in particolare quelle che richiedono impiego di infermieri per attività extraospedaliere (formazione dei soccorritori, verifiche ispettive ). 14
15 Sviluppo di Rapporti tra 118 e ospedale Equipe unica per la gestione delle due funzioni intra ed extra-ospedaliera 118 DEA Integrazione di tipo operativo-collaborativo : Collaborazione del personale 118 con il personale di Pronto Soccorso durante lo stazionamento in Pronto Soccorso La collaborazione tra personale in servizio per l attività extra ospedaliera e quello per l intraospedaliera è fondamentale per la buona riuscita degli interventi di soccorso sul territorio. Al fine di favorire un rapporto di collaborazione AREU ritiene positive le organizzazioni che prevedano la possibilità che il personale stazionante presso il Pronto soccorso, durante l attesa, collabori nello svolgimento di attività di pronto soccorso. Tale collaborazione va al di là dell indispensabile cooperazione nel passaggio di consegna che facilita la presa in carico dei pazienti da parte del pronto soccorso ma riguarda la partecipazione del personale in servizio 118 ad attività specifiche del PS. Va comunque precisato che qualsiasi attività venga svolta dall operatore dei mezzi di soccorso, questa non deve ritardare l uscita in caso di chiamata per emergenza extraospedaliera. 15
16 Sviluppo di Rapporti tra 118 e ospedale Collaborazione del personale del 118 con il personale del PS durante lo stazionamento 118 DEA Condizioni necessarie sono che: il personale 118 conosca le attività e le procedure del PS in modo da essere in grado di offrire una fattiva collaborazione; il personale 118 sia sempre pronto per l uscita in caso di chiamata per intervento e richiesta di dislocamento del mezzo da parte della SOREU; la funzione 118 abbia la precedenza sul supporto al PS, il personale 118 deve garantire il rispetto di tutte le attività e le procedure definite da AREU; esista una procedura che preveda una sequenza di attivazione di personale deputato alla gestione dell emergenza intraospedaliera al fine di garantire che una èquipe sia comunque disponibile in breve tempo qualora vi siano contemporaneità di richieste. 16
17 Conclusioni Il processo di integrazione intra ed extraospedaliero ed il coinvolgimento di più professionisti rappresenta una sfida degli anni a venire ed ha la finalità sia di una maggiore continuità delle cure che di una crescente professionalità degli operatori, medici ed infermieri. E deve pertanto rappresentare uno dei core assets di tutte le Aziende coinvolte nella salute del cittadino. AREU OSPEDALE 17
18 Necessità per l emergenza (118-PS) S.S.U.Em. 118 Accesso ai dati clinici specifici e storici del Paziente Trasferimento all'ospedale dei dati raccolti durante la missione Feed-back dello stato finale del paziente: OUTCOME Pronto soccorso Accesso tempestivo ai dati raccolti durante la missione di soccorso Integrazione dei dati paziente in un unico Repository Completezza della documentazione clinica del Paziente Esempio STEMI Valutazione dei risultati Individuazione di indicatori; estrazione dei dati Redazione di una documento - traccia Il contributo di AREU al Registro STEMI: attività in corso Obiettivo AAT: procedure locali per gestione Paz. STEMI Redazione istruzione per compilazione documentazio ne sanitaria Registrazioni ECG e immagini ecografiche Formazione operatori per migliorare compilazione documentazion e sanitaria 18
19 18,92 a cittadino RESIDENTE Per la lombardia poco più del 1% del BILANCIO del S.S.R. Lombardo 19
Perché parlarne adesso? LA RIORGANIZZAZIONE DEL SOCCORSO SANITARIO EXTRAOSPEDALIERO
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