La gestione dell alunno con ADHD in classe. dott.ssa LAURA GRAZIO Psicologa, psicoterapeuta e insegnante
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- Ida Romagnoli
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1 La gestione dell alunno con ADHD in classe dott.ssa LAURA GRAZIO Psicologa, psicoterapeuta e insegnante Alessandria - 7 marzo 2015
2 Bambini e ragazzi ADHD a scuola
3 Pianificare l intervento: identificare i comportamenti problema I comportamenti devono essere descritti in modo operazionale. Da: Pierino è un bambino aggressivo A: aggressività fisica verso l insegnante aggressività fisica verso un compagno aggressività verbale verso l insegnante aggressività verbale verso un compagno
4 Pianificare l intervento: identificare i comportamenti problema Alcuni comportamenti sono più difficili da categorizzare. Es.: Pierino è distratto si dedica ad attività diverse da quelle presentate dall insegnante chiacchiera con i compagni lascia il suo posto e gira per l aula lascia il suo posto ed esce dall aula
5 Pianificare l intervento: identificare i comportamenti problema Categorizzare significa anche quantificare Da: Pierino è iperattivo A: Pierino oggi in 60 minuti si è alzato dal banco 20 volte
6 Pianificare l intervento: l osservazione Senza un attenta osservazione non si può pianificare un intervento appropriato ed efficace per modificare il comportamento! Quindi prendiamoci il tempo necessario, anche se significa sottrarlo ad altre attività non è tempo perso.
7 Pianificare l intervento: l osservazione L analisi funzionale A B C antecedenti comportamento conseguenze cosa succede prima del comportamento problema? identificare e osservare UN comportamento problema alla volta cosa succede dopo il comportamento problema?
8 Esempi di schede osservative Esistono schede osservative già pronte ma possiamo anche costruircele su misura: l importante è avere uno strumento che sia utile rispetto ai nostri obiettivi. da L alunno iperattivo in classe Di Pietro, Bassi, Filoramo, ERICKSON ED.
9 Esempi di schede osservative IMPORTANTE! Evidenziamo anche i comportamenti positivi!
10 l organizzazione dello spazio Dobbiamo predisporre un ambiente d apprendimento facilitante in base alle caratteristiche dei bambini con diagnosi e in base alla classe.
11 l organizzazione dello spazio Controllare le fonti di distrazione NO vicino a porte e finestre o vicino al cestino NO vicino a compagni rumorosi o stimoli particolarmente attraenti NO posizioni particolarmente isolate e prive di stimoli
12 l organizzazione dello spazio Il posizionamento dei banchi Meglio disporre i banchi in file, in modo che l insegnante possa passare frequentemente tra gli alunni ed eventualmente richiamarne l attenzione.
13 Il posizionamento dei banchi SI! NO!
14 l organizzazione dello spazio La posizione dell alunno ADHD Sperimentiamo i vicini più adatti (tutor e apprendimento cooperativo)
15 l organizzazione dello spazio Controllare le fonti di distrazione La gestione dell aula Cartelloni e stimoli visivi devono essere degli organizzatori dell apprendimento, devono aiutare a focalizzare l attenzione Non esageriamo!
16 l organizzazione dei tempi suddividere i tempi di lavoro in brevi frazioni prevedere brevi ma frequenti pause: il bambino deve sapere prima quando potrà fare un po di movimento
17 l organizzazione del materiale Sul banco solo quanto necessario (verificare l utilità degli auricolari) Cartelloni e schemi con il riepilogo del materiale
18 l organizzazione del materiale Il diario L obiettivo deve essere l utilizzo autonomo del diario ma, almeno per tutta la scuola Primaria, è indispensabile il controllo degli insegnanti Utilizzarlo per una comunicazione efficace con la famiglia: non solo segnalazioni di comportamenti o situazioni negativi
19 la gestione del comportamento Le regole di classe Ridotte al minimo (massimo 5 o 6 per gli adolescenti) Formulate in modo semplice e se possibile positivamente (no divieti) Richiedere comportamenti semplici non multicomponenziali Evitare regole vaghe ( fare i bravi )
20 la gestione del comportamento Le regole di classe Individuate insieme Esposte su un cartellone Prevedere conseguenze positive per chi le rispetta e procedure chiare e concordate per chi le viola. Periodicamente rivedete le regole insieme ai bambini iperattivi e alla classe.
21 la gestione del comportamento Le regole di classe
22 modificare il comportamento I rinforzi Rinforzi tangibili = premi materiali Rinforzi sociali = segni di approvazione e affetto (sorrisi, carezze, elogi ) Rinforzi simbolici = token economy Rinforzi dinamici = attività che piacciono o privilegi particolari (vedere un video, prolungare l intervallo, usare il computer )
23 modificare il comportamento Errori nell uso dei rinforzi Offrire ricompense sproporzionate rispetto allo sforzo richiesto: Ti permetto di giocare tutta la mattina se non litighi con tuoi compagni Rinforzare un comportamento prima che sia avvenuto: Se adesso ti lascio uscire, devi promettere che quando torni finisci gli esercizi Promettere al bambino una ricompensa per far cessare il suo comportamento oppositivo: Se adesso smetti di fare i capricci e cominci a lavorare, dopo potrai usare il computer
24 modificare il comportamento I rinforzi Attenzione all uso delle punizioni! La frustrazione elevata causa rabbia e rischiamo un comportamento oppositivo.
25 modificare il comportamento La token economy Definire pochi e chiari comportamenti da promuovere Prevedere un sistema di ricompense simboliche (gettoni) Concordare un premio al raggiungimento di un certo numero ben definito di gettoni Diluire gradualmente la frequenza dei premi man mano che il comportamento si automatizza
26 modificare il comportamento La token economy: esempi
27 modificare il comportamento Il time out: interrompere comportamenti inappropriati Far andare il bambino in un luogo neutro (tranquillo e privo di stimoli) quando esagera con i comportamenti inappropriati: tornerà al segnale stabilito (usare un timer che possa sentire ma non toccare) Non usare più di 10 parole e 10 secondi per mettere in time out il bambino Durata: un minuto a 3 anni e poi aggiungere un minuto per ogni anno d età
28 modificare il comportamento Il time out: interrompere comportamenti inappropriati Quando il bambino torna dal time out chiedergli perché ci era stato mandato e farglielo ripetere Inizialmente scegliere un comportamento bersaglio frequente La sedia del non gioco
29 modificare il comportamento I contratti comportamentali Stesi insieme all alunno: la cooperazione incrementa la comprensione e la motivazione Possono includere più comportamenti purché siano semplici (no comportamenti multi-componenziali) Le richieste devono essere commisurate alle effettive capacità del bambino (lavoriamo nella zona di sviluppo prossimale - Vygotskij)
30 modificare il comportamento I contratti comportamentali Devono specificare le gratificazioni previste per il raggiungimento degli obiettivi (motivanti e disponibili) Io Pierino mi impegno con i miei insegnanti a: 1. Chiedere di andare in bagno solo una volta all ora 2. Scrivere i compiti sul diario 3. Ogni giorno in cui rispetterò tutti e tre i punti potrò scegliere un premio tra: - fare un disegno negli ultimi 15 minuti - ricoprire l incarico di postino -
31 la gestione della lezione Le consegne Evitare un sovraccarico di informazioni: poche, chiare, possibilmente mantenendo il contatto oculare (un esercizio alla volta!) Controllare la comprensione delle consegne: cosa devi fare? Verificare e stimolare l attenzione (la memoria di lavoro è deficitaria à promemoria personalizzati)
32 la gestione della lezione Stimolare il coinvolgimento rendere le lezioni stimolanti variando metodologia e strumenti interagire frequentemente, sia verbalmente che fisicamente, con gli alunni porre molte domande a cui gli alunni debbano rispondere: l insegnante può utilizzare ritmo e tono della voce per catturare l attenzione
33 la gestione della lezione i bambini e ragazzi ADHD hanno difficoltà di pianificazione e problem solving aiutarli a pianificare il percorso di risoluzione utilizzo di schemi e mappe concettuali
34 la gestione della lezione L organizzazione del lavoro L a r e g o l a r i t à d e l l e routine: è utile stabilire d e l l e attività programmate e routinarie in modo che il ragazzo impari a prevedere quali comportamenti deve produrre in determinati momenti della giornata Il cartellone delle attività
35 la gestione della lezione L organizzazione del lavoro Fornire feedback immediati e frequenti Ridurre il lavoro (vedi anche normativa BES) e se necessario concedere più tempo Coerenza: dare continuità agli interventi Mantenere la calma e favorire la regolazione delle emozioni
36 la gestione della lezione L organizzazione del lavoro Cooperative learning Tutoring Favorire modalità d interazione di tipo cooperativo ci aiuta a promuovere l apprendimento sia delle competenze didattiche che delle competenze relazionali e interpersonali
37 La collaborazione con la famiglia Tutti gli interventi sono notevolmente più efficaci se portati avanti in collaborazione con la famiglia: Cercare di incentivare la collaborazione validando le difficoltà dei genitori Aiutarli a mantenere la coerenza educativa Sostenere i percorsi psicoeducativi Evidenziare gli eventuali miglioramenti
38 La collaborazione con la famiglia E fondamentale instaurare una comunicazione efficace con le famiglie. Il PDP Piano Didattico Personalizzato E lo strumento da utilizzare a questo scopo. Normativa: - Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica - Circolare Ministeriale 8 del 6 marzo Strumenti di intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali (BES)
39 La collaborazione con la famiglia Il PDP Piano Didattico Personalizzato
40 Bambini e ragazzi ADHD a scuola 1. Pianificare l intervento - identificare i comportamenti problema - l osservazione 2. L intervento - l organizzazione dello spazio - l organizzazione dei tempi - l organizzazione del materiale - la gestione del comportamento - modificare il comportamento - la gestione della lezione 3. La collaborazione con la famiglia
41 Grazie per l attenzione!
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