COMUNE DI BORRIANA VERIFICA DI CONGRUITA DELLA VARIANTE AL PRG DEL 2011 RISPETTO ALLA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE
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1 Provincia di Biella COMUNE DI BORRIANA VERIFICA DI CONGRUITA DELLA VARIANTE AL PRG DEL 2011 RISPETTO ALLA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE Legge Regionale n. 52 del 20 Ottobre 2000 RELAZIONE PRELIMINARE Versione n. 02 del 24 aprile 2013
2 1 PREMESSA La presente relazione ha lo scopo di fornire indicazioni sulla compatibilità della variante generale 2011 al PRGC rispetto alla Classificazione Acustica del Territorio comunale approvata con deliberazione C.C. n. 2 del (BURP n. 45 del 11/11/2004). Più precisamente, in via preliminare, si è proceduto ad un confronto tra la nuova proposta urbanistica e la classe acustica corrispondente in modo tale da verificare l eventuale presenza di incongruità del nuovo strumento urbanistico di Progetto di variante Generale Si riportano nel capitolo 3 le definizioni relative alla classificazione in zone (in riferimento al D.P.C.M. del 1 marzo 1991 e riprese dal più recente D.P.C.M. del 14 novembre 1997). Nel capitolo 4 sono presenti gli estratti delle tavole che evidenziano le aree ogetto di variante e la classificazione acustica vigente per tali zone. Al capitolo 5 si riporta la tabella di confronto tra PRG vigente, Progetto di Variante Generale 2011 al PRG e Classificazione acustica del territorio comunale. In riferimento a quanto riportato nelle pagine seguenti si dichiara che le nuove proposte urbanistiche relative al Progetto di Variante Generale 2011 al PRGC risultano congrue rispetto alla Classificazione Acustica del Territorio Comunale salvo le situazioni di seguito indicate per le quali è necessario una modifiche alla classificazione acustica vigente. Il procedimento logico per cui si è pervenuti alla proposta di modifica è meglio precisato nel capitolo 6. n rif. Variante Generale 2011 al PRGC Classe acustica Vigente Proposta Aree residenziali Ripristino Aree agricole 2 3 Motivazioni Aree residenziali con assenza, nelle immediate vicinanze di attività commerciali, artigianato di servizio, attività ricettive ecc Le aree agricole sono solitamente classificate in classe III 41 Area produttiva Area agricola Le aree produttive destinate ad ospitare piccole industrie sono classificate in classe IV In classe III salvo la parte che rappresenta una fascia cuscinetto in IV e non più in V in quanto non è una area produttiva Le modifiche alla classificazione acustica non hanno richiesto la omogenizzazione delle aree e non avendo comportato la evidenziazione di criticità (salto di classe), non sono state introdotte nuove fasce cuscinetto (le varianti sarebbero state da destinare in classe III ma a causa delle fasce suddette si trovano in una classe differente). IL TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE CAPPELLI dott. GIANLUCA Studio ing. Antonio Cappelli S.r.l. Viale Europa 33F MANTOVA Tel Fax e mail: gianluca.cappelli@studiotecnicocappelli.it (TCAA riconosciuto con PG N /05 Regione Emilia Romagna) Pag. 2
3 2 RIFERIMENTI LEGISLATIVI I principali riferimenti legislativi considerati per lo svolgimento dell indagine sono i seguenti: Legge 26 ottobre 1995 n. 447 Legge quadro sull inquinamento acustico ; D.P.C.M. 1 marzo 1991 "Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno" (per quanto non abrogato da disposizioni successive); D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore ; D.M. 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico ; PIEMONTE L.R. 52/2000 Disposizioni per la tutela dell'ambiente in materia di inquinamento acustico ; PIEMONTE DGR 6 Agosto 2001 n Linee guida per la classificazione acustica del territorio ; PIEMONTE DGR 11 luglio 2006, n Rettifica delle linee guida regionali per la classificazione acustica del territorio ; Piano di zonizzazione acustica del Comune di Varallo Sesia (versione dicembre 2004) approvata con deliberazione C.C. n. 50 del (BURP n. 4 del 27/01/2005) di cui di seguito riportiamo la legenda. Pag. 3
4 COMUNE DI BORRIANA VERIFICA DI CONGRUITÀ ALLA VARIANTE DEL PRG REV DEFINIZIONI DELLE CLASSI ACUSTICHE CLASSE I: aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.; Punto 3.2 DGR 6 Agosto 2001 n Linee guida per la classificazione acustica del territorio Le aree da inserire in Classe I sono le porzioni di territorio per le quali la quiete sonora rappresenta un elemento di base per la loro fruizione. Il D.P.C.M. 14/11/97, indica dei casi esemplificativi: le aree ospedaliere e scolastiche, le aree destinate al riposo ed allo svago, le aree residenziali rurali, le aree di particolare interesse urbanistico ed i parchi pubblici. Le aree scolastiche e ospedaliere vengono classificate in Classe I ad eccezione dei casi in cui le stesse siano inserite in edifici adibiti ad altre destinazioni (piccole scuole private, laboratori di analisi cliniche, ecc.), in tal caso assumono la classificazione attribuita all edificio in cui sono poste. Gli istituti musicali sono posti in Classe III. I parchi e i giardini, adiacenti alle strutture scolastiche ed ospedaliere, se integrati con la funzione specifica delle stesse dovranno essere considerati parte integrante dell area definita in Classe I. Le strutture sanitarie in cui non è prevista degenza non vanno collocate in Classe I, in quanto considerate equivalenti ad uffici (Classe III). Le aree residenziali rurali da inserire in Classe I, sono quelle porzioni di territorio inserite in contesto rurale, non connesse ad attività agricole, le cui caratteristiche ambientali e paesistiche ne hanno determinato una condizione di particolare pregio. Tra le aree di interesse urbanistico, si possono inserire anche le aree di particolare interesse storico, artistico ed architettonico ed i centri storici per i quali la quiete costituisca un requisito essenziale per la loro fruizione (es. centri storici interessati da turismo culturale e/o religioso oppure con destinazione residenziale di pregio). Non è da intendersi che tutto il centro storico debba rientrare automaticamente in tale definizione, così come possono invece rientrarvi anche zone collocate al di fuori di questo. Oltre ai parchi istituti e alle riserve naturali anche i grandi parchi urbani, o strutture analoghe, destinati al riposo ed allo svago con vocazione naturalistica vanno considerate aree da proteggere. Per i parchi sufficientemente estesi si può procedere ad una classificazione differenziata in base alla reale destinazione delle varie parti di questi. Ove vi sia un importante presenza di attività ricreative o sportive e di piccoli servizi (quali bar, parcheggi, ecc...), la classe acustica potrà essere di minore tutela. Non sono invece da includere in Classe I le piccole aree verdi di quartiere che assumono le caratteristiche della zona a cui sono riferite. Le aree di particolare interesse ambientale verranno classificate in Classe I per le porzioni di cui si intenda salvaguardarne l uso prettamente naturalistico. Le aree cimiteriali vanno di norma poste in Classe I. CLASSE II: aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali; Punto 3.3 DGR 6 Agosto 2001 n Linee guida per la classificazione acustica del territorio Fanno parte di questa classe le aree residenziali con assenza o limitata presenza di attività commerciali, servizi, etc., afferenti alla stessa. In generale rientrano in questa classe anche le strutture alberghiere, a meno che non siano inserite in contesti industriali (Classe IV-V) o terziari (Classe III-IV). I centri storici, salvo quanto sopra detto per le aree di particolare interesse, di norma non vanno inseriti in Classe II vista la densità di popolazione, nonché la presenza di attività commerciali e uffici, che potranno condurre all attribuzione di Classe III-IV. Le aree destinate a servizi afferenti alle aree residenziali e lavorative assumono la classificazione acustica di tali aree. Pag. 4
5 CLASSE III: aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici; Punto 3.4 DGR 6 Agosto 2001 n Linee guida per la classificazione acustica del territorio Fanno parte di questa classe le zone residenziali con presenza di attività commerciali, servizi, ecc., le aree verdi dove si svolgono attività sportive, le aree rurali dove sono utilizzate macchine agricole. Gli insediamenti zootecnici rilevanti o gli impianti di trasformazione del prodotto agricolo sono da equiparare alle attività artigianali o industriali (Classi IV-V-VI). In questa Classe vanno inserite le attività sportive che non sono fonte di rumore (campi da calcio, campi da tennis, ecc.). Le aree destinate a servizi afferenti alle aree residenziali e lavorative assumono la classificazione acustica di tali aree. CLASSE IV: aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie; Punto 3.5 DGR 6 Agosto 2001 n Linee guida per la classificazione acustica del territorio Fanno parte di questa classe le aree urbane caratterizzate da alta densità di popolazione e da elevata presenza di attività commerciali e uffici, o da presenza di attività artigianali, o piccole industrie. Sono inseriti in questa classe centri commerciali, distributori e autolavaggi. Le aree interessate da insediamenti industriali e caratterizzate da scarsità di popolazione devono essere collocate nella Classe V. Le aree destinate a servizi afferenti alle aree residenziali e lavorative assumono la classificazione acustica di tali aree. CLASSE V: aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni; Punto 3.6 DGR 6 Agosto 2001 n Linee guida per la classificazione acustica del territorio Fanno parte di questa classe le aree interessate da insediamenti industriali con scarsità di abitazioni. La connotazione di tali aree è chiaramente industriale e differisce dalla Classe VI per la presenza di residenze non connesse agli insediamenti industriali. CLASSE VI: aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi. Punto 3.7 DGR 6 Agosto 2001 n Linee guida per la classificazione acustica del territorio La totale assenza di insediamenti abitativi è da intendersi a titolo esemplificativo, ammettendo l esistenza in tali aree di abitazioni connesse all attività industriale, ossia delle abitazioni dei custodi e/o dei titolari delle aziende, previste nel piano regolatore. Pag. 5
6 4 VARIAZIONI DEL PRG Di seguito si riportano delle tavole grafiche che raffigurano le modifiche introdotte dalla variante al PRG e la Class. Acustica Comunale vigente. Aree oggetto di Modifica Estratto Classificazione Acustica Vigente Pag. 6
7 Aree oggetto di Modifica Estratto Classificazione Acustica Vigente R1 Pag. 7
8 Aree oggetto di Modifica Estratto Classificazione Acustica Vigente Pag. 8
9 5 VERIFICA CONGRUITÀ Di seguito si riporta la tabella riepilogativa della verifica di compatibilità. n rif. PRGC Vigente Variante Generale 2011 al PRGC Note Classe acustica 1 Area agricola Area produttiva che si conferma A destinazione artigianale III compatibile 2 Area agricola Area residenziale di completamento III Esito Non idonea II 3 Area agricola Area residenziale di completamento II compatibile 4 Area agricola Area residenziale edificata II e III Non idonea II 5 Area residenziale di completamento Area agricola III compatibile 6 Area agricola Area residenziale di completamento III Non idonea II 7 Area agricola Area residenziale di completamento II compatibile 8 Area agricola Area residenziale edificata II compatibile 9 Area agricola Area residenziale di completamento II compatibile 10 Area residenziale di completamento Area agricola II 11 Area residenziale di espansione ( P.E.C. ) con parte retrostante in V4 Non idonea III Area residenziale edificata II compatibile 12 Area residenziale di completamento Area V4 III compatibile 13 Area agricola Area V4 III compatibile 14 Area residenziale di completamento Area residenziale edificata II compatibile 15 Area agricola Area residenziale di espansione ( S.U.E.) II compatibile 16 Area residenziale di completamento Area residenziale edificata II compatibile 17 Area residenziale di completamento Area residenziale edificata II compatibile Pag. 9
10 n rif. PRGC Vigente Variante Generale 2011 al PRGC Note 18 Area residenziale di espansione ( P.E.C. ) Area residenziale di espansione ( S.U.E.) L area viene di fatto mantenuta traslando la stessa verso la via pubblica posta a sud. Classe acustica II Esito compatibile 19 Area agricola Area residenziale di completamento II compatibile 20 Area agricola Area V4 II compatibile 21 Area agricola 22 Area residenziale di completamento ed area agricola Area residenziale di completamento,area residenziale di espansione ( S.U.E.) e nuova viabilità e spazio pubblico Area per usi pubblici ed area residenziale di completamento II II compatibile compatibile 23 Area residenziale di completamento Area residenziale edificata II compatibile 24 Area agricola Area residenziale di completamento II III compatibile 25 Area agricola Nuova viabilità N.A. compatibile 26 Area residenziale di completamento ed area agricola Area residenziale edificata II compatibile 27 Area agricola Area residenziale di completamento III compatibile 28 Area residenziale di completamento Area residenziale edificata II compatibile 29 Nuova viabilità Nuova viabilità Viene rettificato il tracciato N.A. compatibile 30 Area residenziale di completamento Area residenziale edificata II compatibile 31 Area agricola Area residenziale di completamento II compatibile 32 Area agricola Area residenziale di completamento II compatibile 33 Area agricola Area residenziale edificata II compatibile 34 Area residenziale di completamento Area residenziale edificata II compatibile 35 Area agricola Area residenziale edificata II compatibile 36 Area agricola Area residenziale di completamento II compatibile Pag. 10
11 n rif. PRGC Vigente Variante Generale 2011 al PRGC Note Classe acustica 37 Area residenziale di completamento Area residenziale edificata II compatibile 38 Area V4 Area agricola FASCIA DI RISPETTO attigua I classe II compatibile 39 Area V4 Area agricola FASCIA DI RISPETTO attigua I classe II compatibile 40 Area per usi produttivi, usi pubblici e viabilità Area agricola FASCIA DI RISPETTO attigua I e V classe (si confermano fasce esistenti) 41 Area agricola Area produttiva che si conferma III 42 Area produttiva di nuova previsione soggetta a P.E.C. Area produttiva di nuova previsione soggetta a S.U.E. II III IV V Esito Non idonea V diventa IV Non idonea IV Viene modificato il perimetro e viene compartimentato in quatto lotti. V compatibile 43 Area agricola e area V4 Area per usi pubblici FASCIA DI RISPETTO attigua I classe III II compatibile 44 Area produttiva che si conferma Area agricola III compatibile 45 Area per usi pubblici Area residenziale edificata II compatibile 46 Area residenziale di completamento Area residenziale edificata II compatibile 47 Area residenziale di espansione ( P.E.C. ) Area residenziale edificata II compatibile 48 Area agricola Area V4 III compatibile 49 Area agricola Area V4 II compatibile 50 Area agricola Area V4 III compatibile 51 Area residenziale di completamento Area residenziale edificata II compatibile 52 Area agricola Area residenziale edificata II compatibile 53 Area agricola Area produttiva che si conferma IV compatibile 54 Area per usi pubblici ed agricola Area per usi pubblici Prolungamento pista ciclabile III compatibile 55 Fascia di rispetto del pozzo Fascia di rispetto del pozzo ridotta N.A. Pag. 11
12 n rif. PRGC Vigente Variante Generale 2011 al PRGC Note 56 Area produttiva di nuova previsione Area produttiva R1 Destinazione produttiva Residenziale si conferma area produttiva e si ampia area per usi pubblici Attraverso un S.U.E. non si modificano retinature o cubature (attigua ad un parcheggio e ad un area a destinazione commerciale e direzionale) Classe acustica IV III Esito compatibile compatibile Le aree per la Viabilità non sono state classificate dal momento che la zonizzazione delle infrastrutture di trasporto sarà sovrapposta alla classificazione acustica del territorio comunale. Pag. 12
13 6 PROPOSTA DI MODIFICA DELLA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA COMUNALE A seguito della verifica di compatibilità essendo scaturite delle situazioni non congrue di seguito si riportano le indicazioni volte alla modifica della classificazione acustica Comunale. 6.1 Fase I In questa fase si determinano le corrispondenze tra classi di destinazione d uso del suolo del P.R.G. proposto al fine di individuare, se possibile, una connessione diretta con le definizioni delle classi acustiche del D.P.C.M. 14/11/1997. In questo modo si perviene, quando possibile, a stabilire un valore di classe acustica per le destinazioni d'uso del P.R.G. Nello specifico, oltre alle corrispondenze determinabili con la lettura delle definizioni delle classi del D.P.C.M. 14/9/1997, è possibile individuare le seguenti corrispondenze valide per una qualunque realtà territoriale: i centri storici per i quali la quiete costituisca un requisito essenziale per la loro fruizione (es. centri storici interessati da turismo culturale e/o religioso oppure con destinazione residenziale di pregio) sono da inserire in Classe I; le aree residenziali rurali di pregio vanno considerate in Classe I; le aree destinate a servizi asserventi alle aree residenziali e lavorative dovranno assumere la classificazione acustica dell'area di riferimento; le aree rurali dove sono utilizzate macchine agricole vanno considerate in Classe III; le strutture scolastiche o sanitarie inserite in edifici di civile abitazione assumono la classificazione attribuita all'edificio in cui sono poste; le strutture sanitarie in cui non è prevista degenza non vanno collocate in Classe I, in quanto considerate equivalenti ad uffici (Classe III); le aree cimiteriali vanno poste in Classe I; le aree verdi dove si svolgono attività sportive vanno inserite di norma in Classe III; in Classe VI saranno accettate solo le abitazioni dei custodi e dei titolari delle aziende. Nel caso siano presenti residenze non connesse agli insediamenti industriali, la classe risultante è la V; le barriere autostradali e le stazioni ferroviarie fanno parte integrante dell'infrastruttura di trasporto; le attività agricole assimilabili a quelle produttive e le attività zootecniche sono da equiparare alle attività artigianali o industriali; i centri commerciali, i distributori e gli autolavaggi vanno posti in Classe IV; le aree per attività sportive che sono fonte di rumore (autodromi, piste per go kart, piste da motocross, ecc ) vanno inserite in Classe V VI Per le categorie omogenee d'uso del suolo per le quali non è stata possibile un'identificazione univoca di classificazione acustica, è stato indicato nello stesso campo l'intervallo di variabilità (es. II IV) rimandando alla fase di analisi diretta sul territorio la definizione della classe corrispondente. Per le categorie omogenee d'uso del suolo per le quali non è stato possibile dedurre nessuna indicazione sulla classificazione acustica, è stato riportato un "?" nel medesimo campo. Pag. 13
14 Classi di destinazione d uso del suolo Aree produttive di tipo IPC e NIP essendo comprese in tale categoria attività industriali, artigianato di produzione e di servizio, attività commerciali, attività direzionali, ecc. Classe acustica Fase I III IV V VI Area V4 ( aree con pregio di valore ambientale e paesaggistico, Ambito ove sono vietate le nuove costruzioni, le modificazioni d'uso del suolo, le nuove recinzioni e ogni altro manufatto, salvo le opere di bonifica del suolo ed il passaggio di opere di urbanizzazione a rete) II III le aree ad uso terziario ICE, NIP, e IPTL in questa fase non sono state abbinate univocamente ad una classe acustica, ma ad un intervallo di classe, III IV le aree corrispondenti alla categoria NAF, AER, AC e AE, di tipo residenziale, poiché in tali aree possono essere presenti attività connesse con la residenza, come: attività commerciali, artigianato di servizio, forniture di servizi a gestione privata, attività ricettive. II III le aree destinate a Servizi Pubblici (SP) sono classificate in modo differente a seconda dell'attività prevista dal P.R.G.C.: le aree occupate da istituti scolastici e, l'area occupata da cimitero ; le aree destinate ad ospitare impianti sportivi sono state abbinate alla Classe III; le aree per attrezzature collettive II III; le aree adibite a parco le aree destinate ad attrezzature tecnologiche I II III II III?? III IV Pag. 14
15 6.2 Fase II La seconda fase operativa del metodo si fonda su una approfondita analisi territoriale "diretta" di tutte le aree cui non è stato possibile assegnare univocamente una classe acustica. Per quel che concerne le aree residenziali in generale il procedimento prevede che in Classe II sono state inserite le aree esclusivamente residenziali e le aree residenziali caratterizzate dalla sporadica presenza di piccoli esercizi commerciali e dall assenza di attività artigianali o industriali, mentre le aree residenziali con presenza di attività commerciali e artigianali, sono state poste in Classe III o in Classe IV, in funzione delle dimensioni delle attività stesse. Le aree produttive, caratterizzate da un attività esclusivamente industriale, sono identificate con la Classe VI; in Classe V sono poste le aree a destinazione industriale con una limitata presenza di abitazioni; le attività produttive a carattere terziario direzionale, di commercio all ingrosso o al dettaglio e depositi, in insediamenti di grandi dimensioni sono poste in Classe IV, le attività produttive caratterizzate da limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali sono poste in Classe III. In particolare sono state svolte delle analisi finalizzate a determinare il reale utilizzo di quelle porzioni di territorio la cui destinazione d'uso non ha permesso l'identificazione di una corrispondente classe acustica secondo il D.P.C.M. 14/11/1997 con una particolare attenzione alla verifica dei requisiti delle aree candidate alla Classe I. Più precisamente è stata verificata la reale destinazione d uso delle seguenti aree: Destinazione Lotto Motivazione Classe Zona produttiva a destinazione artigianale attigua ad una zona agricola visto che PRODUTTIVA l area è: interessate da limitata presenza di attività artigianali e con assenza di N 01 attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano di macchine III operatrici viene confermata in classe III RESIDENZIALE N RESIDENZIALE R1 V4 N V4 N PRODUTTIVA N Zone di tipo residenziale con assenza, nelle immediate vicinanze di attività commerciali, artigianato di servizio, attività ricettive ecc. poste in classe II Zone di tipo residenziale con presenza, nelle immediate vicinanze di un parcheggio e ad un area a destinazione commerciale e direzionale. La area R1 viene confermata in classe III Appartengono a questa categoria le aree di valore ambientale e paesaggistico. Ambito ove sono vietate le nuove costruzioni, le modificazioni d'uso del suolo, le nuove recinzioni e ogni altro manufatto, salvo le opere di bonifica del suolo ed il passaggio di opere di urbanizzazione a rete. Essendo collocate in adiacenza di aree agricole o di aree residenziali con presenza di attività commerciali e artigianali sono state confermate in classe III. Appartengono a questa categoria le aree di valore ambientale e paesaggistico, dove sono vietate le nuove costruzioni, modificazioni d'uso del suolo, nuove recinzioni e ogni altro manufatto, salvo le opere di bonifica del suolo ed il passaggio di opere di urbanizzazione a rete. Essendo collocate in adiacenza di aree residenziali con assenza di attività commerciali e artigianali sono state confermate in classe II. Zona produttiva destinata ad attività artigianali o piccole industrie attigua ad una area di intensa attività umana posta in classe IV (41) e attigua alla classe V (53 e 56) viene posta in classe IV (conferma per area 53 e 56 e trasformazione per area 41) II III III II IV PRODUTTIVA N 42 PRODUTTIVA N 43 Zona produttiva di nuova previsione (viene compartimentato il perimetro in 4 lotti) si conferma la precedente classificazione acustica in classe IV e V Zona destinata ad usi pubblici funione non definita, solitamente destinati a parcheggi o contriviali si conferma la classe III V III Pag. 15
16 PZA esistente PZA futuro Area 01 Aree produttive Classe III (confermata) Area aree residenziali poste in Classe II (modificate) Pag. 16
17 PZA esistente PZA futuro Area 41 Aree produttive Classe IV Area 40 area agricola in classe III salvo le fascie cuscinetto pre esistenti, la classe V è stata convertita in classe IV Pag. 17
18 PZA esistente PZA futuro Area 10 area agricola in classe III Pag. 18
19 6.3 Fase III Al fine di evitare un piano di classificazione acustica eccessivamente parcellizzato e quindi non attuabile in pratica si è stabilito un'unità superficiale minima di riferimento, corrispondente all'isolato. In altre parole si è proceduto ad uniformare la classe acustica dei poligoni costituenti l'isolato secondo la procedura sotto riportata, applicando questo processo solo a quelle aree che risultino avere una dimensione superficiale inferiore a m 2 circa (valore limite definito per garantire la compatibilità acustica tra aree a contatto aventi un solo salto di classe acustica). In particolare: 1. nel caso vi sia un solo salto di classe tra i poligoni da omogenizzare e l area di uno di essi risulti maggiore o eguale al 70% dell area totale, si assegna a tutti i poligoni la classe corrispondente a quella del poligono predominante (salvo quanto indicato ai successivi punti 4 e 5 per le Classi I e VI); 2. nel caso in cui le aree contigue da omogenizzare differiscano per più di un salto di classe o la più estesa di esse risulti avere una superficie inferiore al 70% dell unione dei poligoni potenzialmente omogenizzabili, la classe risultante dovrà essere stimata computando la miscela delle caratteristiche insediative delle aree, con riferimento alle definizioni della Tabella A del D.P.C.M. 14/11/1997 e a quanto indicato nel punto nel caso in cui le aree contigue da omogenizzare differiscano per più di un salto di classe e quella di area più estesa ha una superficie maggiore del 95% dell unione dei poligoni potenzialmente omogenizzabili, sarà possibile suddividerla in due o più aree (ognuna maggiore di mq) e procedere all omogenizzazione secondo quanto stabilito nel punto 2; 4. le aree poste in Classe I non vengono mai modificate nella fase di omogenizzazione. Nel caso in cui l area di un poligono in Classe I risulti maggiore o eguale al 70% dell area unione dei poligoni da omogenizzare, poligono in Classe I compreso, tutti i poligoni vengono posti in Classe I, indipendentemente dal salto di classe tra i poligoni stessi. In caso contrario non si procede all omogenizzazione; 5. nel caso in cui l omogenizzazione coinvolga una Classe VI e una Classe V, l area risultante viene posta in Classe V. Se l area in Classe VI ha una superficie maggiore al 95% dell area totale, è possibile suddividerla in due aree (ognuna di superficie maggiore a mq) e procedere all omogenizzazione, in Classe V, di una sola di esse; 6. nel caso di poligoni di dimensioni ridotte (minore di mq) inseriti in contesti territoriali in cui non sia possibile individuare l isolato di riferimento (p.es. grandi aree agricole), questi dovranno essere omogenizzati secondo i criteri seguenti: 6.1 se la superficie del poligono associato al contesto territoriale in cui non sia possibile individuare l isolato di riferimento risulta essere maggiore di mq (poligono da omogenizzare escluso), si procede alla suddivisione della stessa in due poligoni e alla successiva omogenizzazione di uno di essi con il poligono di dimensioni ridotte; i poligoni così risultanti devono in ogni caso avere dimensioni superiori a mq se la superficie del poligono associato al contesto territoriale in cui non sia possibile individuare l isolato di riferimento ha una superficie minore di mq si procederà alla sua omogenizzazione con il poligono di dimensioni ridotte secondo le procedure illustrate nei punti precedenti. Un cenno particolare va infine dedicato a quei casi in cui vi sia una particolare frammentazione e compenetrazione tra aree a differente destinazione d uso e/o utilizzo del territorio. In queste situazioni converrà superare il vincolo della forma originale dei Poligoni del P.R.G.C., provvedendo ad eventuali operazioni di frammentazione e di conseguente omogenizzazione sulla base dei criteri sopra indicati. Nel comune di BORRIANA le revisioni della Classificazione Acustica introdotte dalla variante al PRG NON hanno reso necessarie un processo di omogenizzazione. Pag. 19
20 6.4 Fase IV In questa fase si inseriscono le eventuali fasce cuscinetto della classificazione acustica. Primo scopo di questa fase lavorativa è il rispetto del divieto di accostamento di aree non completamente urbanizzate i cui valori di qualità differiscono in misura superiore a 5 db(a) (accostamento critico). Per ottenere tale risultato si inseriscono delle fasce "cuscinetto" digradanti, aventi dimensioni pari a 50 m e valori di qualità decrescenti di 5 db(a). Tale divieto è limitato al caso in cui non vi siano preesistenti destinazioni d uso che giustifichino l accostamento critico, ossia tra aree che non siano urbanizzate o completamente urbanizzate al momento della redazione del piano di zonizzazione acustica. In virtù di ciò, qualora al termine della Fase III siano presenti accostamenti critici tra aree non urbanizzate, si dovrà procedere all inserimento delle cosiddette fasce cuscinetto. L'inserimento delle fasce cuscinetto, che non interessa le aree in Classe I e non avviene in caso di discontinuità morfologiche che evitano di fatto l accostamento, avviene attraverso le seguenti analisi: identificazione di tutti gli accostamenti critici; selezione degli accostamenti critici tra aree non completamente urbanizzate ovvero superficie coperta degli edifici esistenti minore di 1/8 della superficie fondiaria (inclusi i casi di accostamento tra un'area urbanizzata ed una non urbanizzata). Le aree ad esclusiva destinazione agricola sono considerate come non urbanizzate; inserimento delle fasce "cuscinetto". Tali fasce sono state posizionate secondo i seguenti criteri: o accostamento critico tra due aree non urbanizzate per un numero dispari di salti di classe acustica tra le due aree in accostamento critico le fasce cuscinetto sono da distribuire in numero uguale all'interno di entrambe le aree; nel caso di un numero pari di salti di classe deve essere inserita una fascia in più nell'area a valore di qualità più elevato; o accostamento critico tra un area urbanizzata ed una non completamente urbanizzata e tra due aree non completamente urbanizzate: le fasce cuscinetto non dovranno essere interrotte in corrispondenza di zone urbanizzate ogni qual la densità urbanistica sia inferiore al 12,5%. Nell'ipotesi che la fascia vada ad interessare più isolati, il requisito di cui sopra dovrà essere applicato singolarmente ad ognuno dei settori di questa relativi ai vari isolati. Se un'abitazione o un nucleo di abitazioni risulta tagliato da una fascia cuscinetto, questi dovranno essere ricompresi solo se risultano ricadenti nella fascia per più del 50% della loro superficie totale. Nel comune di BORRIANA la revisione della Classificazione Acustica introdotte dalla variante al PRG NON ha comportato ulteriori accostamenti critici, le precedenti criticità avevano già originato fascie cuscinetto che non sono state modificate (si è solamente estesa la fascia cuscinetto dell area 40 convertendo la classe V in classe IV). Pag. 20
21 RICONOSCIMENTO DEL TCAA Di seguito si riporta in allegato copia del provvedimento di riconoscimento della qualifica a Tecnico Competente in Acustica Ambientale ai sensi della Legge n. 447/1995, art. 2, commi 6 e 7. Pag. 21
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