COMUNE DI CAPRILE VERIFICA DI CONGRUITA DELLA VARIANTE AL PRG DEL 2012 RISPETTO ALLA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE
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1 Provincia di Biella COMUNE DI CAPRILE VERIFICA DI CONGRUITA DELLA VARIANTE AL PRG DEL 2012 RISPETTO ALLA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE Legge Regionale n. 52 del 20 Ottobre 2000 RELAZIONE PRELIMINARE Versione n. 00 del 19 Luglio 2012
2 COMUNE DI CAPRILE VERIFICA DI CONGRUITÀ ALLA VARIANTE DEL PRG REV PREMESSA La presente relazione ha lo scopo di fornire indicazioni sulla compatibilità della variante generale 2012 al PRGI rispetto alla Classificazione Acustica del Territorio comunale adottato nel Più precisamente, in via preliminare, si è proceduto ad un confronto tra la nuova proposta urbanistica e la classe acustica corrispondente in modo tale da verificare l eventuale presenza di incongruità del nuovo strumento urbanistico di Progetto di variante Generale. Si riportano nel capitolo 3 le definizioni relative alla classificazione in zone (in riferimento al D.P.C.M. del 1 marzo 1991 e riprese dal più recente D.P.C.M. del 14 novembre 1997). Nel capitolo 4 sono presenti gli estratti delle tavole che evidenziano le aree ogetto di variante e la classificazione acustica vigente per tali zone. Al capitolo 5 si riporta la tabella di confronto tra PRGI vigente, Progetto di Variante Generale 2012 al PRGI e Classificazione acustica del territorio comunale. In riferimento a quanto riportato nelle pagine seguenti si dichiara che le nuove proposte urbanistiche relative al Progetto di Variante Generale 2011 al PRGI risultano congrue rispetto alla Classificazione Acustica del Territorio Comunale salvo le situazioni di seguito indicate per le quali è necessario una modifiche alla classificazione acustica vigente. Il procedimento logico per cui si è pervenuti alla proposta di modifica è meglio precisato nel capitolo 6. n rif. Variante Generale al PRG Classe acustica Vigente Proposta Motivazioni 14 ANA aree nuove autorimesse 3 2 Aree per nuove autorimesse vanno associate alla classe delle aree a cui fanno riferimento 38 Ripristino Aree agricole 2 3 Le aree agricole sono solitamente classificate in classe III Le modifiche alla classificazione acustica non hanno richiesto la omogenizzazione delle aree, mentre in fase IV sono state reintrodotte alcune fasce cuscinetto pre esistenti che erano state eliminate in seguito alle attribuzioni delle classi in fase II di seguito descritte. n rif. Variante Generale al PRG Classe acustica Vigente Ripristino Aree agricole 2 50 AIU Impianti urbani 2 Proposta Motivazioni Le aree agricole sono classificate in classe III ma in fase IV nella area 9/11/12 28/ è stata inserita una fascia di pertinenza acustica in quanto prossime ad aree di classe I Area deposito GPL posta in classe 3 ma in fase IV nella area 52 è stata inserita una fascia cuscinetto in quanto prossima ad area di classe I IL TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE CAPPELLI dott. GIANLUCA Studio ing. Antonio Cappelli S.r.l. Viale Europa 33F MANTOVA Tel Fax e mail: gianluca.cappelli@studiotecnicocappelli.it (TCAA riconosciuto con PG N /05 Regione Emilia Romagna) Pag. 2
3 COMUNE DI CAPRILE VERIFICA DI CONGRUITÀ ALLA VARIANTE DEL PRG REV RIFERIMENTI LEGISLATIVI I principali riferimenti legislativi considerati per lo svolgimento dell indagine sono i seguenti: Legge 26 ottobre 1995 n. 447 Legge quadro sull inquinamento acustico ; D.P.C.M. 1 marzo 1991 "Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno" (per quanto non abrogato da disposizioni successive); D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore ; D.M. 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico ; PIEMONTE L.R. 52/2000 Disposizioni per la tutela dell'ambiente in materia di inquinamento acustico ; PIEMONTE DGR 6 Agosto 2001 n Linee guida per la classificazione acustica del territorio ; PIEMONTE DGR 11 luglio 2006, n Rettifica delle linee guida regionali per la classificazione acustica del territorio ; Piano di zonizzazione acustica del Comune di Caprile (versione 2004) di cui di seguito riportiamo la legenda. PRG del Comune di Caprile di cui di seguito riportiamo la legenda. Pag. 3
4 COMUNE DI CAPRILE VERIFICA DI CONGRUITÀ ALLA VARIANTE DEL PRG REV DEFINIZIONI DELLE CLASSI ACUSTICHE CLASSE I: aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.; Punto 3.2 DGR 6 Agosto 2001 n Linee guida per la classificazione acustica del territorio Le aree da inserire in Classe I sono le porzioni di territorio per le quali la quiete sonora rappresenta un elemento di base per la loro fruizione. Il D.P.C.M. 14/11/97, indica dei casi esemplificativi: le aree ospedaliere e scolastiche, le aree destinate al riposo ed allo svago, le aree rurali, le aree di particolare interesse urbanistico ed i parchi pubblici. Le aree scolastiche e ospedaliere vengono classificate in Classe I ad eccezione dei casi in cui le stesse siano inserite in edifici adibiti ad altre destinazioni (piccole scuole private, laboratori di analisi cliniche, ecc.), in tal caso assumono la classificazione attribuita all edificio in cui sono poste. Gli istituti musicali sono posti in Classe III. I parchi e i giardini, adiacenti alle strutture scolastiche ed ospedaliere, se integrati con la funzione specifica delle stesse dovranno essere considerati parte integrante dell area definita in Classe I. Le strutture sanitarie in cui non è prevista degenza non vanno collocate in Classe I, in quanto considerate equivalenti ad uffici (Classe III). Le aree rurali da inserire in Classe I, sono quelle porzioni di territorio inserite in contesto rurale, non connesse ad attività agricole, le cui caratteristiche ambientali e paesistiche ne hanno determinato una condizione di particolare pregio. Tra le aree di interesse urbanistico, si possono inserire anche le aree di particolare interesse storico, artistico ed architettonico ed i centri storici per i quali la quiete costituisca un requisito essenziale per la loro fruizione (es. centri storici interessati da turismo culturale e/o religioso oppure con destinazione residenziale di pregio). Non è da intendersi che tutto il centro storico debba rientrare automaticamente in tale definizione, così come possono invece rientrarvi anche zone collocate al di fuori di questo. Oltre ai parchi istituti e alle riserve naturali anche i grandi parchi urbani, o strutture analoghe, destinati al riposo ed allo svago con vocazione naturalistica vanno considerate aree da proteggere. Per i parchi sufficientemente estesi si può procedere ad una classificazione differenziata in base alla reale destinazione delle varie parti di questi. Ove vi sia un importante presenza di attività ricreative o sportive e di piccoli servizi (quali bar, parcheggi, ecc...), la classe acustica potrà essere di minore tutela. Non sono invece da includere in Classe I le piccole aree verdi di quartiere che assumono le caratteristiche della zona a cui sono riferite. Le aree di particolare interesse ambientale verranno classificate in Classe I per le porzioni di cui si intenda salvaguardarne l uso prettamente naturalistico. Le aree cimiteriali vanno di norma poste in Classe I. CLASSE II: aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali; Punto 3.3 DGR 6 Agosto 2001 n Linee guida per la classificazione acustica del territorio Fanno parte di questa classe le aree con assenza o limitata presenza di attività commerciali, servizi, etc., afferenti alla stessa. In generale rientrano in questa classe anche le strutture alberghiere, a meno che non siano inserite in contesti industriali (Classe IV-V) o terziari (Classe III-IV). I centri storici, salvo quanto sopra detto per le aree di particolare interesse, di norma non vanno inseriti in Classe II vista la densità di popolazione, nonché la presenza di attività commerciali e uffici, che potranno condurre all attribuzione di Classe III-IV. Le aree destinate a servizi afferenti alle aree e lavorative assumono la classificazione acustica di tali aree. Pag. 4
5 COMUNE DI CAPRILE VERIFICA DI CONGRUITÀ ALLA VARIANTE DEL PRG REV. 00 CLASSE III: aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici; Punto 3.4 DGR 6 Agosto 2001 n Linee guida per la classificazione acustica del territorio Fanno parte di questa classe le zone con presenza di attività commerciali, servizi, ecc., le aree verdi dove si svolgono attività sportive, le aree rurali dove sono utilizzate macchine agricole. Gli insediamenti zootecnici rilevanti o gli impianti di trasformazione del prodotto agricolo sono da equiparare alle attività artigianali o industriali (Classi IV-V-VI). In questa Classe vanno inserite le attività sportive che non sono fonte di rumore (campi da calcio, campi da tennis, ecc.). Le aree destinate a servizi afferenti alle aree e lavorative assumono la classificazione acustica di tali aree. CLASSE IV: aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie; Punto 3.5 DGR 6 Agosto 2001 n Linee guida per la classificazione acustica del territorio Fanno parte di questa classe le aree urbane caratterizzate da alta densità di popolazione e da elevata presenza di attività commerciali e uffici, o da presenza di attività artigianali, o piccole industrie. Sono inseriti in questa classe centri commerciali, distributori e autolavaggi. Le aree interessate da insediamenti industriali e caratterizzate da scarsità di popolazione devono essere collocate nella Classe V. Le aree destinate a servizi afferenti alle aree e lavorative assumono la classificazione acustica di tali aree. CLASSE V: aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni; Punto 3.6 DGR 6 Agosto 2001 n Linee guida per la classificazione acustica del territorio Fanno parte di questa classe le aree interessate da insediamenti industriali con scarsità di abitazioni. La connotazione di tali aree è chiaramente industriale e differisce dalla Classe VI per la presenza di residenze non connesse agli insediamenti industriali. CLASSE VI: aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi. Punto 3.7 DGR 6 Agosto 2001 n Linee guida per la classificazione acustica del territorio La totale assenza di insediamenti abitativi è da intendersi a titolo esemplificativo, ammettendo l esistenza in tali aree di abitazioni connesse all attività industriale, ossia delle abitazioni dei custodi e/o dei titolari delle aziende, previste nel piano regolatore. Pag. 5
6 4 VARIAZIONI DEL PRG Di seguito si riportano delle tavole grafiche che raffigurano le modifiche introdotte dalla variante al PRG e la Class. Acustica Comunale vigente. Aree oggetto di Modifica estratto PRG Estratto Classificazione Acustica Vigente Pag. 6
7 Aree oggetto di Modifica estratto PRG Estratto Classificazione Acustica Vigente Pag. 7
8 Aree oggetto di Modifica estratto PRG Estratto Classificazione Acustica Vigente Pag. 8
9 Aree oggetto di Modifica estratto PRG Estratto Classificazione Acustica Vigente Pag. 9
10 Aree oggetto di Modifica estratto PRG Estratto Classificazione Acustica Vigente Pag. 10
11 5 VERIFICA CONGRUITÀ Di seguito si riporta la tabella riepilogativa della verifica di compatibilità. n rif. PRGI Vigente Variante Generale 2012 al PRGI Frazione Località Classe acustica Esito Note 001 NAF - Nucleo di antica formazione Ripristino Aree agricole Fraz. Piolio 3 Compatibile 002 NAF - Nucleo di antica formazione 003 NAF - Nucleo di antica formazione 004 NAF - Nucleo di antica formazione Fraz. Piolio 3 Compatibile Fraz. Piolio 3 Compatibile Fraz. Piolio 3 Compatibile EDIFICIO RELIGIOSO 005 Aree agricole AIU - Aree per impianti urbani Fraz. Piolio 3 Compatibile CABINA TELECOM 006 ACR - Aree di completamento ad uso prevalentemente residenziale Fraz. Caseripe 2 Compatibile 007 Aree agricole Fraz. Caseripe 2 Compatibile 008 Area per viabilità pubblica Fraz. Caseripe 2 N.a. 009 NAF - Nucleo di antica formazione Ripristino Aree agricole Fraz. Caseripe 2 Compatibile Aree agricole da porre in classe III in fase IV ripristinato esistente per fascia rispetto verso classe I 010 NAF - Nucleo di antica formazione ACR - Aree di completamento ad uso prevalentemente residenziale Fraz. Caseripe 2 Compatibile 011 NAF - Nucleo di antica formazione Ripristino Aree agricole Fraz. Caseripe 2 Compatibile 012 Ripristino Aree agricole Fraz. Caseripe 2 Compatibile Aree agricole da porre in classe III in fase IV ripristinato esistente per fascia rispetto verso classe I Aree agricole da porre in classe III in fase IV ripristinato esistente per fascia rispetto verso classe I Pag. 11
12 n rif. PRGI Vigente Variante Generale 2012 al PRGI Frazione Località Classe acustica Esito Note 013 NAF - Nucleo di antica formazione Fraz. Caseripe 2 Compatibile 014 Aree agricole ANA - Aree per nuove autorimesse Fraz. Caseripe 3 Non Compatibile Nuove autorimesse da classificare con medesima classe aree edificate - Classe II 015 NAF - Nucleo di antica formazione Ripristino Aree agricole Fraz. Caseripe 3 Compatibile 016 NAF - Nucleo di antica formazione Fraz. Caseripe 3 Compatibile 017 Aree agricole Parte ACR - Aree di completamento ad uso preval. residenziale e parte SP Aree per servizi sociali ed attrezzature pubbliche Fraz. Caseripe 3 Compatibile Area SP Parcheggio ad uso pubblico 018 Aree agricole AIU - Aree per impianti urbani Fraz. Caseripe 3 Compatibile Depuratore esistente 019 IPC - Aree con impianti esistenti ad uso prevalentemente produttivo da confermare Località Paiè 3 Compatibile 020 Aree agricole Località Paiè 3 Compatibile 021 Aree agricole ANA - Aree per nuove autorimesse Località Paiè 3 Compatibile 022 Aree agricole 023 Aree agricole Fraz. Chiesa 3 Compatibile Fraz. Chiesa 3 Compatibile Parcheggio Pubblico 024 Parte AE Are di espansione residenziale sottoposte a PEEP e parte Aree agricole ACR - Aree di completamento ad uso prevalentemente residenziale Fraz. Chiesa 3 Compatibile 025 AE Are di espansione residenziale sottoposte a PEEP Ripristino Aree agricole Fraz. Chiesa 3 Compatibile Pag. 12
13 n rif. PRGI Vigente Variante Generale 2012 al PRGI Frazione Località Classe acustica Esito Note 026 Parte e parte Aree agricole ACR - Aree di completamento ad uso prevalentemente residenziale Fraz. Chiesa 3 Compatibile 027 AIU - Aree per impianti urbani Fraz. Chiesa 1-2 Compatibile Cimitero esistente 028 V4 Ambiti di Valore e Pregio Ambientale Ripristino Aree agricole Fraz. Chiesa 3-2 Compatibile 029 Parte AIU - Aree per impianti urbani e in parte ripristino aree agricole Fraz. Chiesa 3-2 Compatibile Aree agricole da porre in classe III in fase IV ripristinato esistente per fascia rispetto verso classe I Aree agricole e cabina Telecom (parte AIU) da porre in classe III in fase IV ripristinato esistente per fascia rispetto verso classe I 030 Aree agricole Fraz. Chiesa 2 Compatibile Parcheggio Pubblico 031 IPC - Aree con impianti esistenti ad uso prevalentemente produttivo da confermare ANA - Aree per nuove autorimesse Fraz. Chiesa 3 Compatibile 032 Parte ACR - Aree di completamento ad uso preval. residenziale e parte aree agricole 033 Aree agricole AFV Aree per attività florovivaistiche 034 V4 Ambiti di Valore e Pregio Ambientale AFV Aree per attività florovivaistiche Fraz. Chiesa 3 Compatibile tra Fraz. Chiesa e Fraz. Centro tra Fraz. Chiesa e Fraz. Centro 3 Compatibile 3 Compatibile 035 Aree agricole AIU - Aree per impianti urbani Fraz. Chiesa 3 Compatibile Cabina Enel ANA - Aree per nuove autorimesse Fraz. Chiesa 3 Compatibile Ripristino Aree agricole Fraz. Chiesa 3 Compatibile 038 Ripristino Aree agricole Fraz. Chiesa 2 Non Compatibile Aree agricole da porre in classe III Pag. 13
14 n rif. PRGI Vigente Variante Generale 2012 al PRGI Frazione Località Classe acustica Esito Note 039 V4 Ambiti di Valore e Pregio Ambientale Ripristino Aree agricole Fraz. Chiesa 3 Compatibile 040 ACR - Aree di completamento ad uso prevalentemente residenziale Fraz. Chiesa 3 Compatibile 041 Ripristino Aree agricole Fraz. Chiesa 3 Compatibile 042 Aree agricole tra Fraz. Chiesa e Fraz. Centro 3 Compatibile 043 Aree agricole ANA - Aree per nuove autorimesse Fraz. Centro 2 Compatibile 044 NAF - Nucleo di antica formazione 045 NAF - Nucleo di antica formazione 046 V4 Ambiti di Valore e Pregio Ambientale 048 NAF - Nucleo di antica formazione Fraz. Centro 2 Compatibile Fraz. Centro 2 Compatibile Fraz. Centro 3 Compatibile Fraz. Riale 3 Compatibile EDIFICIO RELIGIOSO 049 NAF - Nucleo di antica formazione Ripristino Aree agricole Fraz. Riale 3 Compatibile 050 V4 Ambiti di Valore e Pregio Ambientale AIU - Aree per impianti urbani Fraz. Persica 2 Compatibile Area deposito GPL posti in classe III in fase IV ripristinato esistente per fascia rispetto verso classe I 051 Aree agricole AIU - Aree per impianti urbani Fraz. Persica 3 Compatibile Depuratore esistente 052 V4 Ambiti di Valore e Pregio Ambientale Ripristino Aree agricole Fraz. Persica 3-2 Compatibile Aree agricole da porre in classe III in fase IV ripristinato esistente per fascia rispetto verso classe I Pag. 14
15 n rif. PRGI Vigente Variante Generale 2012 al PRGI Frazione Località Classe acustica Esito Note Ripristino Aree agricole Fraz. Uccelli 3 Compatibile AIU - Aree per impianti urbani Fraz. Uccelli 3 Compatibile Cabina Telecom e Deposito GPL 055 Aree agricole 056 Aree agricole Fraz. Uccelli 1 Compatibile Fraz. Uccelli 1-2 Compatibile Parcheggio Pubblico 057 NAF - Nucleo di antica formazione Fraz. Uccelli 2 Compatibile 058 Area per viabilità 059 NAF - Nucleo di antica formazione 060 NAF - Nucleo di antica formazione Fraz. Uccelli 2 Compatibile Parcheggio Pubblico Fraz. Uccelli 2 Compatibile Fraz. Uccelli 2 Compatibile 061 V4 Ambiti di Valore e Pregio Ambientale Ripristino Aree agricole Fraz. Uccelli 2-3 Compatibile Aree agricole da porre in classe III in fase IV ripristinato esistente per fascia rispetto verso classe I 062 Aree agricole 063 Aree agricole 064 Aree agricole Località Ursa 3 Compatibile Fraz. Vacchera 3 Compatibile Località Ursa 3 Compatibile 065 Aree agricole ANA - Aree per nuove autorimesse Località Ursa 3 Compatibile Pag. 15
16 n rif. PRGI Vigente Variante Generale 2012 al PRGI Frazione Località Classe acustica Esito Note 066 Aree agricole ACR - Aree di completamento ad uso prevalentemente residenziale Località Ursa 3 Compatibile 067 NIP Aree per nuovi insediamenti produttivi Regione San Rocco 3 Compatibile Area avente la medesima destinazione delle zone attigue di classe III - Laboratori artigianali con ridotta rumorosità 068 AIU - Aree per impianti urbani Fraz. Noveis 3 Compatibile Acquedotto esistente 069 V4 Ambiti di Valore e Pregio Ambientale 070 V4 Ambiti di Valore e Pregio Ambientale ACR - Aree di completamento ad uso prevalentemente residenziale Fraz. Noveis 3 Compatibile Fraz. Noveis 3 Compatibile 071 V4 Ambiti di Valore e Pregio Ambientale ATR Aree ad uso turistico ricettivo Fraz. Noveis 3 Compatibile 072 V4 Ambiti di Valore e Pregio Ambientale 073 V4 Ambiti di Valore e Pregio Ambientale ATR Aree ad uso turistico ricettivo sottoposte a SUE ATR Aree ad uso turistico ricettivo sottoposte a SUE Fraz. Noveis 3 Compatibile Fraz. Noveis 3 Compatibile 074 V4 Ambiti di Valore e Pregio Ambientale Ripristino Aree agricole Fraz. Noveis 3 Compatibile Le aree per la Viabilità non sono state classificate dal momento che la zonizzazione delle infrastrutture di trasporto sarà sovrapposta alla classificazione acustica del territorio comunale. Pag. 16
17 6 PROPOSTA DI MODIFICA DELLA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA COMUNALE A seguito della verifica di compatibilità essendo scaturite delle situazioni non congrue di seguito si riportano le indicazioni volte alla modifica della classificazione acustica Comunale. 6.1 Fase I In questa fase si determinano le corrispondenze tra classi di destinazione d uso del suolo del P.R.G. proposto al fine di individuare, se possibile, una connessione diretta con le definizioni delle classi acustiche del D.P.C.M. 14/11/1997. In questo modo si perviene, quando possibile, a stabilire un valore di classe acustica per le destinazioni d'uso del P.R.G. Nello specifico, oltre alle corrispondenze determinabili con la lettura delle definizioni delle classi del D.P.C.M. 14/9/1997, è possibile individuare le seguenti corrispondenze valide per una qualunque realtà territoriale: i centri storici per i quali la quiete costituisca un requisito essenziale per la loro fruizione (es. centri storici interessati da turismo culturale e/o religioso oppure con destinazione residenziale di pregio) sono da inserire in Classe I; le aree rurali di pregio vanno considerate in Classe I; le aree destinate a servizi asserventi alle aree e lavorative dovranno assumere la classificazione acustica dell'area di riferimento; le aree rurali dove sono utilizzate macchine agricole vanno considerate in Classe III; le strutture scolastiche o sanitarie inserite in edifici di civile abitazione assumono la classificazione attribuita all'edificio in cui sono poste; le strutture sanitarie in cui non è prevista degenza non vanno collocate in Classe I, in quanto considerate equivalenti ad uffici (Classe III); le aree cimiteriali vanno poste in Classe I; le aree verdi dove si svolgono attività sportive vanno inserite di norma in Classe III; in Classe VI saranno accettate solo le abitazioni dei custodi e dei titolari delle aziende. Nel caso siano presenti residenze non connesse agli insediamenti industriali, la classe risultante è la V; le barriere autostradali e le stazioni ferroviarie fanno parte integrante dell'infrastruttura di trasporto; le attività agricole assimilabili a quelle produttive e le attività zootecniche sono da equiparare alle attività artigianali o industriali; i centri commerciali, i distributori e gli autolavaggi vanno posti in Classe IV; le aree per attività sportive che sono fonte di rumore (autodromi, piste per go kart, piste da motocross, ecc ) vanno inserite in Classe V VI Per le categorie omogenee d'uso del suolo per le quali non è stata possibile un'identificazione univoca di classificazione acustica, è stato indicato nello stesso campo l'intervallo di variabilità (es. II IV) rimandando alla fase di analisi diretta sul territorio la definizione della classe corrispondente. Per le categorie omogenee d'uso del suolo per le quali non è stato possibile dedurre nessuna indicazione sulla classificazione acustica, è stato riportato un "?" nel medesimo campo. Pag. 17
18 Classi di destinazione d uso del suolo Aree produttive di tipo IPC, AIA e NIP essendo comprese in tale categoria attività industriali, artigianato di produzione e di servizio, attività commerciali, attività direzionali, ecc. le aree ad uso terziario IPTL, ITA, NITA e ITEA ovvero gli impianti privati per il tempo libero, ad uso turistico, alberghiero ed extra alberghiero (es. campeggi) non sono state abbinate univocamente ad una classe acustica, ma ad un intervallo di classe rimandando alla fase di analisi diretta sul territorio la definizione della classe corrispondente Area V4 ( aree con pregio di valore ambientale e paesaggistico, Ambito ove sono vietate le nuove costruzioni, le modificazioni d'uso del suolo, le nuove recinzioni e ogni altro manufatto, salvo le opere di bonifica del suolo ed il passaggio di opere di urbanizzazione a rete) Classe acustica Fase I III IV V VI III IV II III le aree corrispondenti alla categoria NAF, AER, AC e AE, di tipo residenziale, poiché in tali aree possono essere presenti attività connesse con la residenza, come: attività commerciali, artigianato di servizio, forniture di servizi a gestione privata, attività ricettive. le aree destinate a Servizi Pubblici (SP) sono classificate in modo differente a seconda dell'attività prevista dal P.R.G.: le aree occupate da istituti scolastici / cimiteri ; le aree destinate ad ospitare impianti sportivi; le aree per attrezzature collettive; le aree adibite a parco non sono state classificate in questa fase attendendo di definire la classe acustica una volta analizzato direttamente il territorio le aree destinate ad attrezzature tecnologiche (discariche, depuratori, servizi pubblici tipo Enel Telecom) II III I II III II III?? III IV Pag. 18
19 6.2 Fase II La seconda fase operativa del metodo si fonda su una approfondita analisi territoriale "diretta" di tutte le aree cui non è stato possibile assegnare univocamente una classe acustica. Per quel che concerne le aree in generale il procedimento prevede che in Classe II sono state inserite le aree esclusivamente e le aree caratterizzate dalla sporadica presenza di piccoli esercizi commerciali e dall assenza di attività artigianali o industriali, mentre le aree con presenza di attività commerciali e artigianali, sono state poste in Classe III o in Classe IV, in funzione delle dimensioni delle attività stesse. Le aree produttive, caratterizzate da un attività esclusivamente industriale, sono identificate con la Classe VI; in Classe V sono poste le aree a destinazione industriale con una limitata presenza di abitazioni; le attività produttive a carattere terziario direzionale, di commercio all ingrosso o al dettaglio e depositi, in insediamenti di grandi dimensioni sono poste in Classe IV, le attività produttive caratterizzate da limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali sono poste in Classe III. In particolare sono state svolte delle analisi finalizzate a determinare il reale utilizzo di quelle porzioni di territorio la cui destinazione d'uso non ha permesso l'identificazione di una corrispondente classe acustica secondo il D.P.C.M. 14/11/1997 con una particolare attenzione alla verifica dei requisiti delle aree candidate alla Classe I. Più precisamente è stata verificata la reale destinazione d uso delle seguenti aree: Destinazione Lotto Motivazione Classe SP aree per servizi sociali ed attrezzature pubbliche N Zona destinata ad usi pubblici parcheggi o edifici religiosi si conferma la classe III attribuita anche nelle zone attigue III SP aree per servizi sociali ed attrezzature pubbliche N Zone destinata a parcheggi di ridotte dimensioni nel nucleo abitativo della frazione Uccelli classificato in I o II classe, si conferma la classe I o II pre esistente I II AIU aree per impianti urbani N Aree destinate o destinabili a pubbliche discariche controllate, ad impianti di depurazione, ad impianti tecnici eseguiti da enti pubblici (ENEL, TELECOM ecc), si attribuisce la classe III. III AIU aree per impianti urbani N 27 Aree destinate ad impianti cimiteriali si conferma la classe I e II. I II NIP nuovi insediamenti produttivi N 67 Ex parcheggio l area ha la medesima destinazione delle zone attigue produttive in classe III Laboratori artigianali con ridotta rumorosità pertanto si conferma la classe III III Di seguito si riportano le aree della classificazione acustica oggetto di modifica in fase I e II Pag. 19
20 Modifiche dalla precedente PZA: Area aree agricole poste in Classe III Area 14 nuove autorimesse posta in classe II PZA esistente PZA futuro Pag. 20
21 Modifiche dalla precedente PZA: Area 28 e 29 aree agricole e AIU poste in Classe III PZA esistente PZA futuro Pag. 21
22 Modifiche dalla precedente PZA: Area 38 area agricola posta in Classe III PZA esistente PZA futuro Pag. 22
23 Modifiche dalla precedente PZA: Area 52 area agricola posta in Classe III e area 50 AIU post ain classe III PZA esistente PZA futuro Pag. 23
24 Modifiche dalla precedente PZA: Area 61 area agricola posta in Classe III PZA esistente PZA futuro Pag. 24
25 6.3 Fase III Al fine di evitare un piano di classificazione acustica eccessivamente parcellizzato e quindi non attuabile in pratica si è stabilito un'unità superficiale minima di riferimento, corrispondente all'isolato. In altre parole si è proceduto ad uniformare la classe acustica dei poligoni costituenti l'isolato secondo la procedura sotto riportata, applicando questo processo solo a quelle aree che risultino avere una dimensione superficiale inferiore a m 2 circa (valore limite definito per garantire la compatibilità acustica tra aree a contatto aventi un solo salto di classe acustica). In particolare: 1. nel caso vi sia un solo salto di classe tra i poligoni da omogenizzare e l area di uno di essi risulti maggiore o eguale al 70% dell area totale, si assegna a tutti i poligoni la classe corrispondente a quella del poligono predominante (salvo quanto indicato ai successivi punti 4 e 5 per le Classi I e VI); 2. nel caso in cui le aree contigue da omogenizzare differiscano per più di un salto di classe o la più estesa di esse risulti avere una superficie inferiore al 70% dell unione dei poligoni potenzialmente omogenizzabili, la classe risultante dovrà essere stimata computando la miscela delle caratteristiche insediative delle aree, con riferimento alle definizioni della Tabella A del D.P.C.M. 14/11/1997 e a quanto indicato nel punto nel caso in cui le aree contigue da omogenizzare differiscano per più di un salto di classe e quella di area più estesa ha una superficie maggiore del 95% dell unione dei poligoni potenzialmente omogenizzabili, sarà possibile suddividerla in due o più aree (ognuna maggiore di mq) e procedere all omogenizzazione secondo quanto stabilito nel punto 2; 4. le aree poste in Classe I non vengono mai modificate nella fase di omogenizzazione. Nel caso in cui l area di un poligono in Classe I risulti maggiore o eguale al 70% dell area unione dei poligoni da omogenizzare, poligono in Classe I compreso, tutti i poligoni vengono posti in Classe I, indipendentemente dal salto di classe tra i poligoni stessi. In caso contrario non si procede all omogenizzazione; 5. nel caso in cui l omogenizzazione coinvolga una Classe VI e una Classe V, l area risultante viene posta in Classe V. Se l area in Classe VI ha una superficie maggiore al 95% dell area totale, è possibile suddividerla in due aree (ognuna di superficie maggiore a mq) e procedere all omogenizzazione, in Classe V, di una sola di esse; 6. nel caso di poligoni di dimensioni ridotte (minore di mq) inseriti in contesti territoriali in cui non sia possibile individuare l isolato di riferimento (p.es. grandi aree agricole), questi dovranno essere omogenizzati secondo i criteri seguenti: 6.1 se la superficie del poligono associato al contesto territoriale in cui non sia possibile individuare l isolato di riferimento risulta essere maggiore di mq (poligono da omogenizzare escluso), si procede alla suddivisione della stessa in due poligoni e alla successiva omogenizzazione di uno di essi con il poligono di dimensioni ridotte; i poligoni così risultanti devono in ogni caso avere dimensioni superiori a mq se la superficie del poligono associato al contesto territoriale in cui non sia possibile individuare l isolato di riferimento ha una superficie minore di mq si procederà alla sua omogenizzazione con il poligono di dimensioni ridotte secondo le procedure illustrate nei punti precedenti. Un cenno particolare va infine dedicato a quei casi in cui vi sia una particolare frammentazione e compenetrazione tra aree a differente destinazione d uso e/o utilizzo del territorio. In queste situazioni converrà superare il vincolo della forma originale dei Poligoni del P.R.G.C., provvedendo ad eventuali operazioni di frammentazione e di conseguente omogenizzazione sulla base dei criteri sopra indicati. Nel comune di Caprile le revisioni della Classificazione Acustica introdotte dalla variante al PRG NON hanno reso necessarie un processo di omogenizzazione. Pag. 25
26 6.4 Fase IV In questa fase si inseriscono le eventuali fasce cuscinetto della classificazione acustica. Primo scopo di questa fase lavorativa è il rispetto del divieto di accostamento di aree non completamente urbanizzate i cui valori di qualità differiscono in misura superiore a 5 db(a) (accostamento critico). Per ottenere tale risultato si inseriscono delle fasce "cuscinetto" digradanti, aventi dimensioni pari a 50 m e valori di qualità decrescenti di 5 db(a). Tale divieto è limitato al caso in cui non vi siano preesistenti destinazioni d uso che giustifichino l accostamento critico, ossia tra aree che non siano urbanizzate o completamente urbanizzate al momento della redazione del piano di zonizzazione acustica. In virtù di ciò, qualora al termine della Fase III siano presenti accostamenti critici tra aree non urbanizzate, si dovrà procedere all inserimento delle cosiddette fasce cuscinetto. L'inserimento delle fasce cuscinetto, che non interessa le aree in Classe I e non avviene in caso di discontinuità morfologiche che evitano di fatto l accostamento, avviene attraverso le seguenti analisi: identificazione di tutti gli accostamenti critici; selezione degli accostamenti critici tra aree non completamente urbanizzate ovvero superficie coperta degli edifici esistenti minore di 1/8 della superficie fondiaria (inclusi i casi di accostamento tra un'area urbanizzata ed una non urbanizzata). Le aree ad esclusiva destinazione agricola sono considerate come non urbanizzate; inserimento delle fasce "cuscinetto". Tali fasce sono state posizionate secondo i seguenti criteri: o accostamento critico tra due aree non urbanizzate per un numero dispari di salti di classe acustica tra le due aree in accostamento critico le fasce cuscinetto sono da distribuire in numero uguale all'interno di entrambe le aree; nel caso di un numero pari di salti di classe deve essere inserita una fascia in più nell'area a valore di qualità più elevato; o accostamento critico tra un area urbanizzata ed una non completamente urbanizzata e tra due aree non completamente urbanizzate: le fasce cuscinetto non dovranno essere interrotte in corrispondenza di zone urbanizzate ogni qual la densità urbanistica sia inferiore al 12,5%. Nell'ipotesi che la fascia vada ad interessare più isolati, il requisito di cui sopra dovrà essere applicato singolarmente ad ognuno dei settori di questa relativi ai vari isolati. Se un'abitazione o un nucleo di abitazioni risulta tagliato da una fascia cuscinetto, questi dovranno essere ricompresi solo se risultano ricadenti nella fascia per più del 50% della loro superficie totale. Nel comune di Caprile la revisione della Classificazione Acustica introdotte dalla variante al PRG ha comportato degli accostamenti critici di seguito descritti: fra aree non completamente urbanizzata in classe III (28 29) e una area in classe I, pertanto è stata introdotta una fascia cuscinetto di classe II avente una ampiezza di 50 metri all interno dell area di classe III ripristinando di fatto la classe II modificata in seguito alla trasformazione della destinazione dell area da SP in agricola e AIU. Inoltre alcune modifiche hanno ridotto le dimensioni delle fasce di pertinenza acustica e in questa fase si è provveduto a ripristinare i 50 metri di dimensione minima salvo discontinuità morfologiche delle fascie cuscinetto intervenendo sulle aree agricole n 61 (fraz. Uccelli) e 9/11/12 e (fraz. Caserive) e 50/52 (fraz. Persico) ripristinando di fatto la classificazione del Pag. 26
27 Nuova zonizzazione in seguito alla fase II e III Area introduzione fascia cuscinetto Fase IV Aree cuscinetto Classe II Nuova zonizzazione in seguito alla fase II e III Area 61 allargamento fascia cuscinetto Fase IV Aree cuscinetto Classe II Pag. 27
28 Nuova zonizzazione in seguito alla fase II e III Area 61 allargamento fascia cuscinetto Fase IV Aree cuscinetto Classe II Nuova zonizzazione in seguito alla fase II e III Area 50/52 allargamento fascia cuscinetto Fase IV Aree cuscinetto Classe II Pag. 28
29 RICONOSCIMENTO DEL TCAA Di seguito si riporta in allegato copia del provvedimento di riconoscimento della qualifica a Tecnico Competente in Acustica Ambientale ai sensi della Legge n. 447/1995, art. 2, commi 6 e 7. Pag. 29
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