Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e il sistema di Comando per la Gestione delle Emergenze
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- Vito Forti
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1 Corso di formazione di base per Volontari di Protezione Civile Provincia di Bergamo Bergamo Croce Bianca, 9 novembre 2012 Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e il sistema di Comando per la Gestione delle Emergenze Ing. Antonio Dusi Comando Vigili del Fuoco di Bergamo
2 Alcuni scenari incidentali derivanti da rischi legati all industria e al trasporto
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8 RONCOLA (Bg) 22 gennaio 2000
9 ...sempre le stesse priorità
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11 Incendio deposito gomme Osio Sopra (BG) Anno sempre le stesse priorità
12 Rovesciamento autoarticolato carico di acqua minerale...sempre le stesse priorità Valle Brembana Anno 2000
13 Autostrada A sempre le stesse priorità
14 Curno Gennaio 1997
15 Curno Gennaio 1997
16 Capriate S.G. 1999
17 Bergamo 1999
18 U.S.A. Anni 80
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21 Indipendentemente dallo scenario di rischio...
22 Che cosa c è nel mezzo? Sfruttamento e gestione del territorio Autorizzazioni Controlli Formazione PERICOLO AUTORITA POPOLAZIONE Misure di prevenzione e protezione Piano d emergenza Strutture pubbliche di soccorso Informazione durante l evento
23 Primo: pianificare. DURANTE l emergenza tutte le risorse vanno impiegate per APPLICARE quanto già pianificato PRIMA Le variabilità (minime) nello scenario sono l unica incertezza che ci si può permettere Non devono esistere incertezze sulla scelta degli strumenti da applicare, una volta determinato lo scenario Come è possibile giustificare una perdita di tempo per pianificare DURANTE l emergenza quello che si sarebbe potuto pianificare PRIMA?
24 Strumenti di management nelle emergenze Scenari predeterminati Scenari non predeterminati Piani di emergenza Procedure Operative Standard e Protocolli di Intesa tra le componenti di protezione civile
25 Gradi di difficoltà di gestione delle emergenze e relativi strumenti di management
26 i tempi dell emergenza Inizio dell evento Salvataggio e stabilizzazione Assistenza alla popolazione Ripristino e avvio della normalità Prevenzione e previsione
27 1 le persone direttamente coinvolte nell'incidente (operai, conduttori dell'impianto, autotrasportatori) 2 le persone, non direttamente coinvolte, che vengono man mano a conoscenza dell'incidente (altri operai, impiegati, altri utenti della strada, passanti) Chi comanda nelle diverse fasi della gestione operativa dell intervento? 3 le squadre di primo soccorso (vigili del fuoco,ambulanze, forze dell'ordine) 4 il personale specialista (squadre speciali dei vigili del fuoco, tecnici aziendali o di altri stabilimenti, ASL, società per la bonifica) 5 le autorità (sindaco, responsabile dell'azienda, ecc.) Sviluppo incidente Stabilizzazione Conclusione Ripristino servizi essenziali Bonifica e ritorno alla normalità
28 Sensazioni che il personale operante deve poter percepire (e anche chi osserva da fuori ) C è una e una sola persona che sta comandando le operazioni (o comunque c è un comando unificato) Chi sta comandando sa esattamente che cosa deve fare e che cosa deve essere fatto Chi sta comandando sa delegare, secondo pianificazione, le funzioni di gestione dell emergenza
29 ...di conseguenza: Tutto il personale sta operando sotto supervisione Tutti gli aspetti della gestione interna dell emergenza sono affrontati adeguatamente Tutti gli aspetti relativi alla gestione esterna dell emergenza sono affrontati adeguatamente
30 Il vero valore aggiunto del responsabile delle operazioni Colui che conduce l emergenza ha un compito essenziale: ESSERE PRONTO A PRODURRE DECISIONI OGNI VOLTA CHE CIO GLI VIENE RICHIESTO Per questo motivo deve limitare ragionevolmente la quantità di decisioni da prendere
31 Un tipico schema dei flussi di comunicazione necessari alla gestione dell intervento da parte delle squadre dei Vigili del Fuoco Altre Sale Operative Sala Operativa 115 Altri Enti TV-Media Pubblico R.O.S. - VV.F. Settore 1 Settore 2 Settore 3... Squadra 1 Squadra 2 Squadra 3 Squadre... Caposquadra Caposquadra Caposquadra Operatori... Autista Autista Autista
32 MA NON CI SONO SOLO I POMPIERI CHE DEVONO OCCUPARSI DELL INTERVENTO
33 L organizzazione operativa sulla scena dell intervento Sala Operativa 115 Altre Sale Operative TV-Media Altri Enti Pubblico R.O.S. VF Direttore Tecnico Soccorsi D.S.S. Direttore Soccorsi Sanitari FF.OO. Forze dell'ordine Squadra 1 Caposquadra Autista Settore 1 Squadra 2 Caposquadra Autista Squadra 3 Caposquadra Autista Settore 2 Settore 3... Squadre... Ambulanza 1 Operatori... Infermiere Autista Settore 1 su gomma Ambulanza 2 Medico Autista infermiere Automedica Medico Autista Settore 2 elicotteri ELI 1 Medico Pilota Specialista Tecnico Settore 3... Pattuglia 1 Settore 1 su gomma Pattuglia 2 Settore 2 elicotteri ELI 1 Pilota Specialista Tecnico Settore 3...
34 L organizzazione operativa sulla scena dell intervento Secondo la direttiva Grandi Rischi della Regione Lombardia AUTORITA locali, provinciali, regionali R.O.S. VF Direttore Tecnico Soccorsi IL R.O.S. VF svolge il ruolo di COORDINATORE DEL PCA PCA Posto di Comando Avanzato D.S.S. Direttore Soccorsi Sanitari FF.OO. Forze dell'ordine Squadra 1 Caposquadra Autista Settore 1 Squadra 2 Caposquadra Autista Squadra 3 Caposquadra Autista Settore 2 Settore 3... Squadre... Ambulanza 1 Operatori... Infermiere Autista Settore 1 su gomma Ambulanza 2 Medico Autista infermiere Automedica Medico Autista Settore 2 elicotteri ELI 1 Medico Pilota Specialista Tecnico Settore 3... Pattuglia 1 Settore 1 su gomma Pattuglia 2 Settore 2 elicotteri ELI 1 Pilota Specialista Tecnico Settore 3...
35 AF/UCL Posto di Comando Avanzato
36 Applicazione I.C.S. Incident Command System e SCHEMA GENERALE DELLE COMUNICAZIONI R.O.S. = Responsabile Operazioni di Soccorso D.T.S. = Direttore Tecnico dei Soccorsi I.C. = Incident Commander S1, S2, S3, S = settori / gruppi / funzioni CANALI STRATEGICI provinciali, regionali, nazionali Direzione Regionale VVF Sicurezza SALA OPER. 115 POSTO DI COMANDO AVANZATO AF/UCL 115 VIGILI DEL FUOCO OFF SITE fuori dalla scena ON SITE - sulla scena CANALI TATTICI di scena R.O.S. D.T.S. I.C. INCIDENT COMMANDER Centro Operativo DIP. VVFSPDC Informazioni Comunicazioni disponibili su AF/UCL: -radio VHF, UHF, marino, aeroportuale -telefonia mobile GSM, GPRS, SAT -centralino telefonico con portatili DECT -internet (collegamento ADSL e modem UMTS nel server rete) -altoparlante locale integrato nel veicolo altri Enti CANALI OPERATIVI di settore OPERAZIONI PIANIFICAZIONE LOGISTICA AMMINISTRAZIONE S1 S2 S1 S2 S1 S2 S1 S2 S3 S S3 S S3 S S3 S
37 Una schematizzazione di un problema-scenario da affrontare e risolvere ed una serie di domande a cui rispondere
38 Chi invia i soccorritori sulla scena dell intervento con il rischio di farsi del male? Le loro rispettive Sale Operative che ricevono la richiesta di intervento
39 Tipica squadra di prima partenza dei Vigili del Fuoco
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44 DOVE ci dobbiamo FERMARE?
45 DOVE ci dobbiamo FERMARE? COME ci dobbiamo PROTEGGERE?
46 DOVE ci dobbiamo FERMARE? COME ci dobbiamo PROTEGGERE? COME si fa a DELIMITARE L AREA?
47 DOVE ci dobbiamo FERMARE? COME ci dobbiamo PROTEGGERE? COME si fa a DELIMITARE L AREA? COME si deve DECONTAMINARE?
48 DOVE ci dobbiamo FERMARE? COME ci dobbiamo PROTEGGERE? COME si fa a DELIMITARE L AREA? COME si deve DECONTAMINARE? COME si fa il CONTENIMENTO?
49 Incidenti con sostanze pericolose: LO SCHEMA A "OTTO PASSI" 1 - Controllo e gestione del sito 2 - Identificazione del materiale coinvolto 3 - Analisi dei pericoli e del rischio 4 - Valutazione degli indumenti protettivi e delle attrezzature 5 - Coordinamento delle informazioni e delle risorse 6 - Controllo, confinamento e contenimento del prodotto 7 - Decontaminazione 8 - Chiusura dell'intervento
50 SCHEMA DI RIFERIMENTO ZONE - Non pericoloso - Non operativo - Non Pericoloso - Operativo - Potenzialmente Pericoloso - Operativo - Autorità, Media - Area attesa di 2 livello - Posto di comando - VF protez. ordin. - Sanitari protez.ordin. - Supporto - Attesa 1 livello - Decontaminazione - VF protetti NBC - Sanitari protetti NBC - Supporto/Backup - Pericoloso - Operativo - Solo Squadre HAZMAT Completamente protette - Pericoloso - Non operativo (non accessibile) - Nessuno (area interdetta per pericolo incombente)
51 SCHEMA DI RIFERIMENTO ZONE Posto Comando Avanzato - Non pericoloso - Non operativo - Non Pericoloso - Operativo - Potenzialmente Pericoloso - Operativo - Autorità, Media - Area attesa di 2 livello - Posto di comando - VF protez. ordin. - Sanitari protez.ordin. - Supporto - Attesa 1 livello - Decontaminazione - VF protetti NBC - Sanitari protetti NBC - Supporto/Backup - Pericoloso - Operativo - Solo Squadre HAZMAT Completamente protette - Pericoloso - Non operativo (non accessibile) - Nessuno (area interdetta per pericolo incombente)
52 Aspetti relativi alla delimitazione delle zone Utilizzo delle strade (come limite o come penetrazione) Prima gli incroci Poi gli accessi immediatamente vicini all area Poi il monitoraggio tra i due e la ridefinizione dei confini
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54 CASO 1 da lontano a vicino Posto Comando Media
55 CASO 2 da vicino a lontano Posto Comando Media
56 CASO 3 da medio a vicino e da medio a lontano Posto Comando Media
57 A B C ZONA A Area direttamente colpita Accesso: solo personale completamente protetto Delimitazione e cancelli esterni: iniziale solo personale completamente protetto; successiva personale con protezione per decontaminazione ZONA B Area di decontaminazione (e controllo accesso area direttamente colpita) Accesso: solo personale con protezione per decontaminazione Delimitazione e cancelli esterni: iniziale solo personale con protezione per decontaminazione; successiva personale soccorritore autorizzato con DPI ordinari ZONA C Area di Triage / Supporto / Comando Accesso: solo personale soccorritore autorizzato con DPI ordinari Delimitazione e cancelli esterni: iniziale solo personale soccorritore autorizzato con DPI ordinari; successiva Forze dell Ordine
58 Che cosa può essere fatto PRIMA che i soccorritori giungano in posto?
59 Sfere di cristallo Ci sono centinaia di sfere di cristallo disponibili nel Mondo, per cercare di prevedere le conseguenze di un incidente: possono essere di tipo cartaceo, hardware e software, modellazioni G.I.S., esperienza personale, magia e qualsiasi altro sistema intelligente ma non importa quale tipo di sfera di cristallo verrà usata per la previsione. Quello che importa è che i Soccorritori possano determinare un primo perimetro di lavoro il più in fretta possibile. E questo era vero ieri, è vero oggi e sarà ancora vero domani
60 Zona in cui svolgere le azioni protettive Direzione del vento ½ Distanza sottovento Zona di isolamento iniziale Distanza sottovento ½ Distanza sottovento Perdita / rilascio
61 RILASCIO ISOLAMENTO INIZIALE
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64 Fine della prima parte
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