Assessorato Servizi alla Persona e alla Famiglia
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- Simona Caselli
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1 Assessorato Servizi alla Persona e alla Famiglia Accordo di Programma provinciale per le politiche sociali Presentazione alle Assemblee Distrettuali dei Sindaci - ottobre 2010
2 ACCORDO DI PROGRAMMA PER LE POLITICHE SOCIALI L Accordo è nato dalla condivisione, da parte dei soggetti istituzionali del territorio, dell opportunità di riunire in un unico strumento di programmazione i diversi accordi di programma, convenzioni, atti d intesa a valenza provinciale. La Provincia è ente capofila dell Accordo di programma per le politiche sociali in vigore sino al Hanno sottoscritto l accordo: Provincia di Lecco 89 Comuni della provincia Assemblee distrettuali di Bellano, Lecco, Merate Gestione Associate di Bellano, Lecco, Merate Comunità Montane Azienda Ospedaliera di Lecco ASL di Lecco Prefettura di Lecco Ufficio Scolastico Territoriale di Lecco ALER di Lecco 10 Comuni extraprovinciali utilizzano i servizi dell Accordo. Accordo di Programma provinciali per le politiche sociali - ottobre
3 L Accordo prevede un Collegio di Indirizzo e Sorveglianza composto da: - Presidente della Provincia - Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci - Sindaco del Comune di Lecco - Presidenti delle Assemblee Distrettuali di Bellano, Lecco e Merate. - Rappresentanti degli altri enti aderenti all Accordo. Il Programma d Azione costituisce il documento programmatico di riferimento per l attuazione degli obiettivi previsti nei tre Assi d Intervento: Asse 1: Formazione e Politiche Giovanili Asse 2: Adulti Asse 3: Disabilità L Accordo prevede una Segreteria tecnica quale strumento operativo del Collegio di Indirizzo e Sorveglianza. 3
4 Asse 1 Formazione e politiche giovanili L Asse 1 promuove l attenzione alla condizione minorile, adolescenziale e giovanile, con particolare riferimento alla fascia di soggetti che esprime difficoltà nei percorsi di crescita e nei compiti di sviluppo, nell investimento scolastico/professionale e nei processi di integrazione e sviluppa una condivisione di ipotesi e metodologie di lavoro a livello territoriale, l individuazione di priorità, la collaborazione e lo scambio di competenze e risorse. L Asse opera sui seguenti obiettivi: -Coinvolgere le Scuole e i Centri di Formazione Professionale nella definizione di una programmazione di interventi coordinati, finalizzati all avvio di processi di orientamento mirato e reale inserimento e tutela dei soggetti più deboli; - Favorire la connessione tra le iniziative promosse dalla rete degli Informagiovani, dei CAG, dei servizi di doposcuola e sostegno educativo e i sistemi della formazione/istruzione e dei Servizi Sociali dei Comuni. 4
5 Le progettualità Sono stati avviati livelli diversi di confronto tra e con i livelli istituzionali e non (Ufficio Scolastico Territoriale, Assessorato Provinciale Istruzione e Formazione Professionale e Centri di Formazione Professionale) sui temi dell orientamento dopo la scuola media con particolare riferimento all orientamento disabili e dei soggetti fragili, della dispersione scolastica, del disagio scolastico e della definizione di prassi di collaborazione fra CFP e sistema dei Servizi, dell integrazione scolastica dei ragazzi stranieri. Politiche giovanili Coordinamento con le operatività avviate, a livello provinciale in materia di politiche giovanili, a partire, in particolare dal progetto S.S.I.n.G (sistema territoriale per lo sviluppo dell iniziativa giovanile) finanziato dalla Regione Lombardia. Progetto Processi e percorsi di natura orientativa, formativa, di inserimento lavorativo e di integrazione rivolti ad immigrati stranieri, con particolare attenzione alla condizione adolescenziale e giovanile a valere sui fondi Unrra 2008 Ha sviluppato interventi in favore di ragazzi stranieri neo arrivati, afferenti ai 3 EDA territoriali. Ha seguito nel corso dell anno oltre 80 ragazzi di cui 20 ancora in carico con percorsi di accompagnamento al lavoro (area lavoro CFPP). 5
6 I servizi Centro di Formazione Professionale Polivalente di Lecco Il CFPP dal 2009/2010 a titolarità del Consorzio Consolida, conferma e sviluppa la propria mission nell ambito dell orientamento, formazione professionale e accompagnamento al lavoro per soggetti fragili, nel contesto di una precisa azione educativa e di supporto a ragazzi e famiglie, d intesa con i Servizi Sociali dei Comuni. In collaborazione con la Segreteria Tecnica dell Adp ha realizzato il convegno Nessuno escluso sull esperienza sviluppata nel lavoro con gli adolescenti (7 novembre 2009). In questa fase si sta lavorando al rilancio dell area orientamento attraverso la strutturazione di un servizio di Formazione alle Autonomie secondo le indicazioni di Regione Lombardia, con lo scopo di creare un servizio stabile finalizzato a contrastare la dispersione scolastica e il disagio. E inoltre in fase di definizione un area lavoro che prevede la possibilità di interventi finalizzati a sostenere l accompagnamento educativo e l inserimento lavorativo di adolescenti in difficoltà. 6
7 Elementi per il piano di azione 2010/2011 Formazione e politiche giovanili Precisazione dei livelli di competenza e di raccordo con Assessorato Istruzione della Provincia per definire un intesa istituzionale su alcune materie di comune interesse e di particolare priorità territoriale Ripresa e ampliamento del confronto con soggetti del territorio sul tema della dispersione scolastica, per la definizione di prassi comuni e integrazioni progettuali Accompagnamento allo sviluppo dei servizi area lavoro e area orientamento del CFPP presentandone caratteristiche e potenzialità ai servizi di base e collaborazione alla realizzazione dello SFA minori Avvio confronto con il nuovo Assessorato Politiche Giovanili della Provincia per una condivisione di linee progettuali e d intervento. Presentazione della ricerca svoltasi nell ambito del progetto Ssing nei 3 distretti (amministratori e tecnici) Condivisione delle priorità territoriali di intervento Co-progettazione con i soggetti che sul territorio si occupano o intendono occuparsi di politiche giovanili Fase conclusiva del progetto UNRRA 2008 Ripresa delle attività di orientamento scolastico presso i Ctp EDA dei giovani stranieri neo arrivati Riattivazione dei percorsi di accompagnamento al lavoro già avviati (c.a 20 ragazzi) Definizione con UST delle procedure di accoglienza dei ragazzi stranieri neo arrivati nelle scuole superiori Raccordo con i livelli di programmazione territoriale per definire le priorità di intervento anche in relazione alle diminuite risorse del fondo nazionale politiche sociali (es. L40- L45) Collaborazione con Ufficio di Piano di Bellano per progettazione sperimentale area minori a rischio (Tavolo tematico minori) 7
8 Asse 2 Adulti Il tema degli adulti con difficoltà nella gestione di sé e nei processi di integrazione attraversa le diverse problematiche, mettendo spesso in difficoltà i servizi dei Comuni. L Asse 2 dell Accordo di programma provinciale intende supportare l azione dei Comuni nella presa in carico di adulti in difficoltà e nella costruzione di progetti di intervento, anche attraverso la gestione di progettualità e di servizi. La titolarità degli interventi resta in capo ai servizi comunali, anche nei casi di persone non residenti. L Asse 2 ha come obiettivi: la ricomposizione dell offerta a favore di adulti fragili presente nel territorio. lo sviluppo della rete delle strutture di accoglienza rivolte ad adulti. lo sviluppo di una rete di servizi a valenza socio-occupazionale a tutela della fasce sociali più deboli. 8
9 Destinatari Adulti italiani in difficoltà, in carico ai servizi sociali di base: sono portatori di bisogni trasversali, con storie familiari e lavorative di fallimento e spesso con problemi legati all alcool. Persone senza fissa dimora, non residenti sul territorio provinciale, sia italiani, sia stranieri. Normalmente si rivolgono ai servizi perché non hanno un alloggio. Cittadini immigrati, regolarmente presenti sul territorio nazionale, si rivolgono ai servizi o perché appena giunti sul nostro territorio, o perché, dopo anni di permanenza, manifestano problematiche personali che rendono ancora difficile l integrazione. Persone richiedenti asilo politico e rifugiati politici, provengono da paesi dove non sono garantiti i diritti minimi e dove sono perseguitati per appartenenze politiche, etniche o religiose. Si rivolgono allo Stato Italiano chiedendo protezione. 9
10 Le progettualità L asse 2 adulti comprende progettualità promosse per sostenere la presa in carico dei destinatari: Progetto DOMUS. Interventi a favore dei senza fissa dimora, finanziati dai tre ambiti distrettuali di Bellano, Lecco e Merate. Permette l accoglienza gratuita per un massimo di 30 giorni di persone non residenti presso il centro di accoglienza di via dell Isola. Progetto Lecco, una provincia accogliente. Interventi a favore dei rifugiati: in diverse strutture del territorio vengono accolti 15 richiedenti asilo, nell ambito del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) finanziato dal Ministero dell Interno. Altre progettualità consentono il sostegno temporaneo delle persone anche quando sono dimesse dal Sistema e diventano cittadini residenti dei Comuni del territorio. Nell ultimo anno sono state accolte 27 persone, di cui 17 non residenti sul territorio provinciale. Progetto Servizi per l immigrazione. Interventi a favore di immigrati stranieri: attraverso il contributo dell ASL di Lecco, della Provincia e dei tre ambiti distrettuali di Bellano, Lecco e Merate, viene finanziata la gestione del centro di accoglienza di via dell Isola, consentendo l abbattimento delle rette per i servizi invianti. 10
11 I servizi: Il Centro di prima accoglienza di via dell Isola Il centro accoglie uomini adulti, dai 18 ai 65 anni, sia italiani, sia stranieri. L acceso al centro è differenziato: Per le persone residenti in Provincia di Lecco, tramite segnalazione del servizio sociale di base o del servizio specialistico (25 posti); Per le persone NON residenti in Provincia di Lecco, tramite segnalazione diretta negli orari di sportello di apertura al pubblico (6 posti). I tempi di permanenza sono determinati in un massimo di 12 mesi, rinnovabili per altri 6, solo a fronte di una specifica valutazione della situazione della persona accolta e in accordo con i servizi invianti. Le rette a carico dei servizi invianti o degli ospiti stessi sono di 156,00 al mese. Bellano Lecco Merate Non residenti/ senza fissa dimora Richieste pervenute Accoglienze
12 I servizi (2) L Asse 2 adulti, d intesa con i soggetti del terzo settore, promuove e coordina lo sviluppo degli interventi di accoglienza a favore di adulti in difficoltà. In particolare si è lavorato in questo ultimo anno nella definizione dell offerta di housing sociale, attraverso una sperimentazione del Consorzio Consolida e della Cooperativa L Arcobaleno. Due sono le tipologie di intervento nell ambito dell offerta di housing sociale: SECONDA ACCOGLIENZA (accompagnamento educativo) L offerta è rivolta a persone (singoli o nuclei familiari) che non possono accedere ad una soluzione abitativa autonoma e presentano ancora bisogni specifici, che richiedono un ulteriore intervento di sostegno sociale e di accompagnamento. L intervento educativo individuale è modulabile in base al singolo progetto. Per la seconda accoglienza i costi sono a carico del servizio inviante e/o dell ospite. La retta comprende i costi relativi all alloggio (utenze, spese condominiali, ecc.) e all accompagnamento educativo. La retta giornaliera convenuta con i soggetti gestori è 20,00 al giorno + IVA 4%. PERCORSI PER L AUTONOMIA L offerta è rivolta a persone (singoli o nuclei familiari) il cui problema principale è legato all assenza di una dimora stabile e alla necessità di consolidare la propria capacità di utilizzo autonomo di un alloggio. Richiedono un ridotto intervento di accompagnamento teso a monitorare il percorso di inserimento. I costi dell accoglienza sono determinati in una quota mensile, fino ad massimo di 250,00, comprensiva di alloggio, utenze e monitoraggio educativo. Tale quota potrà essere completamente a carico dell ospite. 12
13 I servizi (3) La rete di housing sociale della cooperativa L Arcobaleno, promossa dal Consorzio Consolida, ha oggi a disposizione 10 appartamenti, di proprietà della cooperativa stessa o in comodato da enti pubblici. Gli appartamenti sono distribuiti nei Comuni di Lecco e Calolziocorte e possono ospitare fino a 29 persone: LECCO via Cabagaglio, 2: (2 posti) corso Monte S. Gabriele, 82: (5 posti) CASA FUMAGALLI via Monte S. Gabriele, 50: (2 posti) CASA SILVANA via Ugo Bassi, 9: (5 posti) CALOLZIOCORTE FOPPENICO via f.lli Calvi, 73: 4 appartamenti: (8/9 posti) via f.lli Calvi, 75: 2 appartamenti: (6 posti) L Accordo di Programma persegue lo sviluppo della rete di housing sociale, attraverso anche la collaborazione dei Comuni per il reperimento di alloggi. 13
14 I servizi (4) Il servizio socio-occupazionale CeSeA si pone il duplice obiettivo di favorire il reinserimento lavorativo, anche in collaborazione con i Servizi per l Impiego, e di garantire proposte socio-occupazionali e relazionali, tali da concorrere al contenimento delle situazioni di difficoltà personale. Il servizio si struttura in gruppi di lavoro di 5/6 persone, seguite da un educatore con competenze tecniche. Sono previsti inoltre percorsi individuali, tramite l inserimento in contesti lavorativi costantemente verificati. Le attività sono orientate a realizzare interventi socialmente utili, per restituire un ruolo positivo e una visibilità sociale a persone che spesso vivono ai margini della comunità. I costi del servizio sono coperti in parte dai ricavi delle commesse di lavoro (manutenzione ambientale, pulizie, lavanderia, ecc.) assegnate dagli Enti aderenti all Accordo di Programma e da realtà del privato sociale, in parte dalle rette dei Comuni di residenza dei soggetti inseriti e dalle quote di solidarietà. Nell ultimo anno sono state prese in carico 35 persone di cui 32 residenti nell ambito distrettuale di Lecco e 3 in quello di Bellano. 14
15 Elementi per il piano di azione Adulti Obiettivi per l annualità 2011: Sistematizzazione e sviluppo dell housing sociale in collaborazione con gli Uffici di Piano dei tre Ambiti Distrettuali e con i Comuni; Riprogettazione attività di accoglienza e presa in carico dei richiedenti asilo politico: nuovo progetto SPRAR triennale; Approfondimento dello sviluppo dei servizi al lavoro promossi da Consorzio Consolida e riorganizzazione servizio Cesea, ai fini di un potenziamento dell offerta sul territorio; Definizione di intese con strutture residenziali per l accoglienza di donne sole in condizione di fragilità. 15
16 Asse 3 Disabilità L Asse 3 promuove il decentramento e lo sviluppo omogeneo dei servizi per disabili adulti nei diversi poli territoriali, garantendo la presenza di una rete di offerte articolate. L Asse ha come obiettivi: garantire una risposta all insieme dei bisogni della persona disabile, in base all evoluzione dei percorsi individuali; favorire la crescita di una cultura della complementarietà, dell integrazione e della progettazione condivisa tra servizi diversi; intrecciare le progettualità dei servizi, privilegiando i diversi bisogni degli utenti piuttosto che la loro appartenenza ad una struttura; ottimizzare le risorse, le competenze, le conoscenze e le esperienze, attraverso un lavoro trasversale dei servizi. 16
17 Le progettualità L Asse 3 Disabilità ha attivato: I coordinamenti provinciali dei centri diurni (CDD,CSE, SFA) e delle strutture residenziali (CA, CSS, RSD), che stanno lavorando sui seguenti livelli: confronto sulle tematiche del servizio; valutazione delle esperienze; definizione di criteri omogenei di costruzione dei budget e di copertura di spesa; corresponsabilizzazione dei soggetti gestori nel controllo della spesa; messa a disposizione dei dati di conoscenza e delle analisi utili alla ri-progettazione; concorso comune ad una strategia di risposta ai bisogni emergenti e in evoluzione; previsione dei livelli di integrazione con le altre unità d offerta. L accompagnamento alla programmazione e attivazione di nuovi servizi: CSE di Casatenovo, SFA di Oggiono, CSE di Nibionno e CSE Casa Amica di Merate. Impostazione delle linee di lavoro del coordinamento provinciale dell assistenza educativa scolastica, con l obiettivo di garantire stabilità di raccordo tra i diversi attori coinvolti sul servizio, per una qualificata ed omogenea offerta a livello provinciale. 17
18 Le unità d offerta Centri Diurni Disabili Centri Socio Educativi Servizi Formazione Autonomia Comunità Alloggio Comunità Socio Sanitarie Residenze Sanitarie Disabili Altre residenze Distretto Bellano Distretto Lecco Distretto Merate totali
19 Gli utenti dei servizi Centri diurni: rapporto tra posti occupati e posti autorizzati. Strutture residenziali: posti autorizzati. Centri Diurno Disabili Centri Socio Educativi Servizi Formazione Autonomia Comunità Alloggio Comunità Socio Sanitarie Residenze Sanitarie Disabili Altre residenze Distretto Bellano 40/ Distretto Lecco 100/105 65/65 48/ Distretto Merate 65/65 55/
20 Elementi per il piano di azione Disabili Obiettivi per l annualità 2011: regolamento di accesso e di funzionamento dei servizi aderenti alla rete; procedure che regolano i rapporti tra le strutture e i servizi territoriali e specialistici; definizione dei criteri di accreditamento delle unità d offerta; avvio del coordinamento sull Assistenza Educativa Scolastica; attuazione progetto UNRRA 2010 (se finanziato), relativo all estensione e flessibilizzazione degli orari dei centri diurni e dell offerta di sollievo residenziale; valutazione con PdZ di Bellano della prospettiva di un unità d offerta CSE/SFA sul territorio; accompagnamento alla progettazione e avvio del CSE Casa Amica di Merate; promozione di attenzione e di iniziative rivolte alle disabilità da cerebrolesioni acquisite. 20
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