IL PERCORSO DI CERTIFICAZIONE LA LEGISLAZIONE. Roberto Rossi e Rosa Maria Carmagnola Monza, 17 gennaio 2013
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1 IL PERCORSO DI CERTIFICAZIONE LA LEGISLAZIONE Roberto Rossi e Rosa Maria Carmagnola Monza, 17 gennaio 2013
2 La normativa nazionale e regionale che coinvolge le persone con disabilità è molto vasta e comprende testi integralmente dedicati all area, o singoli articoli che permettono l esigibilità di diritti. La normativa che prenderemo in considerazione sarà quindi solo un piccolo spaccato e verterà su 3 norme: Legge 104/92 Legge 382/00 DPCM 185/06
3 Legge quadro che raccoglie e riorganizza tutte le normative precedentemente emanate dallo stato, riorganizzando e ponendo attenzione a tutti gli ambiti in cui la persona con disabilità può trovarsi, qualsiasi condizione personale abbia (apolide, straniero ecc.) Precursore della convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità emanata nel 2006 e ratificata e sottoscritta con legge 18/09 Art 2. Principi generali La presente legge detta i principi dell'ordinamento in materia di diritti, integrazione sociale e assistenza della persona handicappata.. Linguaggio arcaico Art. 3. Soggetti aventi diritto E' persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. 3. Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici.
4 1. I comuni... nell'ambito delle competenze in materia di servizi sociali loro attribuite possono realizzare con le proprie ordinarie risorse di bilancio, assicurando comunque il diritto alla integrazione sociale e scolastica secondo le modalità stabilite dalla presente legge e nel rispetto delle priorità degli interventi
5 È garantito l inserimento alle scuole di ogni ordine e grado, compresi la frequenza dell asilo nido e dell università, e il diritto all educazione e all istruzione Comma 3. L'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. Comma 4. L'esercizio del diritto all'educazione e all'istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap. Prevede inoltre la presenza di tutti i dispositivi utili all integrazione scolastica: 1. individuazione dell'alunno come persona handicappata 2. acquisizione della documentazione risultante dalla diagnosi funzionale, 3. Definizione del profilo dinamico-funzionale 4. Definizione del piano educativo individualizzato. Il profilo indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona handicappata.
6 Definisce quindi la possibilità, nel caso di eccezionale gravità o di impedimenti diversi, il diritto allo studio anche all interno di strutture sanitarie. L esempio è la sezione scolastica attiva da anni a Bosisio Parini presso La Nostra Famiglia dove affiancata all attività riabilitativa individuale si svolgono interventi di natura scolastica validi per l assolvimento dell obbligo scolastico
7 Comma 1. L'integrazione scolastica nelle sezioni e nelle classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado e nelle università si realizza anche attraverso: a) la programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio-assistenziali, culturali, ricreativi, sportivi e con altre attività sul territorio gestite da enti pubblici o privati.... b) la dotazione alle scuole di attrezzature tecniche e di sussidi didattici nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico, ferma restando la dotazione individuale di ausili e presìdi funzionali all'effettivo esercizio del diritto allo studio, anche mediante convenzioni con centri specializzati, aventi funzione di consulenza pedagogica, di produzione e adattamento di specifico materiale didattico; c) la programmazione da parte dell'università di interventi adeguati sia al bisogno della persona sia alla peculiarità del piano di studio individuale;
8 Comma 2. Per le finalità di cui al comma 1, gli enti locali e le unità sanitarie locali possono altresì prevedere l'adeguamento dell'organizzazione e del funzionamento degli asili nido alle esigenze dei bambini con handicap, al fine di avviarne precocemente il recupero, la socializzazione e l'integrazione, nonché l'assegnazione di personale docente specializzato e di operatori ed assistenti specializzati. Comma 3. Nelle scuole di ogni ordine e grado, fermo restando l'obbligo per gli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, sono garantite attività di sostegno mediante l'assegnazione di docenti specializzati. Comma 5. Nella scuola secondaria di primo e secondo grado sono garantite attività didattiche di sostegno realizzate con docenti di sostegno specializzati, nelle aree disciplinari individuate sulla base del profilo dinamico-funzionale e del conseguente piano educativo individualizzato.
9 Comma 6. Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti (1 ter). Comma 6 - bis. Agli studenti handicappati iscritti all'università sono garantiti sussidi tecnici e didattici specifici, nonché il supporto di appositi servizi di tutorato specializzato, istituiti dalle università nei limiti del proprio bilancio
10 Comma 1. Il Ministro della pubblica istruzione provvede alla formazione e all'aggiornamento del personale docente per l'acquisizione di conoscenze in materia di integrazione scolastica degli studenti handicappati provvede altresì: all'attivazione di forme sistematiche di orientamento all'organizzazione dell'attività educativa e didattica secondo il criterio della flessibilità nell'articolazione delle sezioni e delle classi, anche aperte, in relazione alla programmazione scolastica individualizzata a garantire la continuità educativa fra i diversi gradi di scuola, prevedendo forme obbligatorie di consultazione tra insegnanti del ciclo inferiore e del ciclo superiore consentendo il completamento della scuola dell'obbligo anche sino al compimento del diciottesimo anno di età può essere consentita una terza ripetenza in singole classi.
11 La normativa inoltre introduce con l art, 15 i Gruppi di lavoro per l'integrazione scolastica, presso l Ufficio scolastico provinciale, presso ogni circolo didattico, con il compito di consulenza e proposta al Provveditore agli studi, di consulenza alle singole scuole, di collaborazione con gli enti locali e le unità sanitarie locali. Tali organismi nel corso degli anni hanno modificato composizione e struttura fino ad arrivare agli attuali GLH, CTRH Con l art. 16 introduce la valutazione del rendimento scolastico che deve prendere in considerazione il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali oltre che consentire, nelle superiori prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove scritte o grafiche e la presenza di assistenti per l'autonomia e la comunicazione, oltre che l utilizzo di ausili personalizzati, se necessari. Con l art. 17 sottolinea come la formazione professionale regionale per gli alunni disabili debba realizzarsi sia nei corsi ordinari, che in quelli straordinari promossi appositamente per le persone maggiormente in difficoltà, che in corsi prelavorativi, in relazione anche ai piani individualizzati precedentemente definiti. A conclusione di detti corsi viene rilasciato un attestato di frequenza utile ai fini della graduatoria per il collocamento obbligatorio nel quadro economicoproduttivo territoriale
12 È la norma nazionale che razionalizza e riorganizza il sistema dei servizi sociali, definendo le competenze dei diversi livelli nazionale, regionale, provinciale e comunale. Nel capo III dedicato alle disposizioni per la realizzazione di particolari interventi di integrazione e sostegno sociale è presente l articolo 14, dedicato all integrazione scolastica, che definisce la necessità di predisporre Progetti individuali per le persone disabili su richiesta dell interessato, finalizzati alla piena integrazione sociale nell'ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell'istruzione scolastica o professionale e del lavoro, della persona disabile definita dalla legge 104/92, art. 3 Il compito è affidato ai Comuni, in collaborazione con le aziende unità sanitarie locali Il progetto individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale, le prestazioni di cura e di riabilitazione, i servizi alla persona a cui provvede il comune, con particolare riferimento al recupero e all'integrazione sociale Nel progetto individuale sono definiti le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare.
13 Stabilisce i criteri e le modalità per l individuazione dell alunno in situazione di handicap, dando il compito alle Aziende Sanitarie di disporre di appositi accertamenti collegiali nel rispetto di quanto previsto dagli articoli 12 e 13 della legge 5 febbraio 1992, n Tale accertamento deve essere promosso su richiesta documentata dei genitori o degli esercenti la potestà parentale o la tutela dell'alunno medesimo. Gli stessi hanno inoltre il compito di consegnare verbale e diagnosi funzionale agli organi scolastici per la richiesta di sostegno scolastico Gli accertamenti devono essere effettuati in tempi utili rispetto all'inizio dell'anno scolastico e sono documentati attraverso la redazione di un verbale di individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di handicap ai sensi dell'articolo 3, comma 1 della legge 5 febbraio 1992, n Il verbale reca l'indicazione: della patologia stabilizzata o progressiva accertata con riferimento alle classificazioni internazionali dell'organizzazione Mondiale della Sanità la specificazione dell'eventuale carattere di particolare gravità come previsto dall art. 3 comma 3 legge 104/92 l'eventuale termine di rivedibilità dell'accertamento effettuato È propedeutico alla definizione della diagnosi funzionale
14 IL PERCORSO DI CERTIFICAZIONE 1 Rilevazione del bisogno Gli insegnanti o gli altri operatori della rete si accorgono che l alunno ha bisogno di supporti per l integrazione scolastica. A volte sono i genitori ad accorgersi che il figlio è in difficoltà 2 Coinvolgimento dei Genitori Una volta rilevato il bisogno, è indispensabile contattare i genitori ed esplicitargli sia lo stato di bisogno del figlio, sia la necessità di attivarsi al fine di compiere i passaggi necessari per ottenere la certificazione 3 Ritiro della documentazione il genitore ritira la domanda al distretto di residenza o sul sito della ASL
15 4 A. SE IL BAMBINO È SEGUITO DA UN SERVIZIO SPECIALISTICO (UONPIA O IDR: NOSTRA FAMIGLIA, DON GNOCCHI O AIAS) Il genitore si reca presso la specialista che segue l alunno e chiede la compilazione del Certificato Clinico e della Breve Relazione Clinica Funzionale B. SE IL BAMBINO NON È SEGUITO DA NESSUN PROFESSIONISTA il genitore si reca presso una struttura pubblica (UONPIA) o privata accreditata (Nostra Famiglia, Don Gnocchi e AIAS) e chiede la valutazione dello stato di bisogno del figlio finalizzata al rilascio della documentazione necessaria all accesso ai collegi di accertamento (Certificato Clinico e Breve Relazione Clinica Funzionale) 5 Consegna della documentazione il genitore consegna la domanda e gli allegati al distretto di residenza 6 Il Distretto convoca il bambino e i suoi genitori per la seduta di accertamento
16 7 Alla fine della seduta di accertamento, il collegio rilascia al genitore il verbale della seduta con l esito 8 Il genitore ritorna al servizio di riferimento per la redazione della diagnosi funzionale (il privato accreditato è servizio di riferimento solo se ha attivato nei confronti del minore un percorso di presa in carico; in alternativa, il servizio di riferimento è la Neuropsichiatria Infantile della Azienda Ospedaliera) 9 Il genitore consegna la documentazione alla scuola
17 Dall avvio delle attività di certificazione nel febbraio 2007 al primo semestre 2012, le commissioni ASL per l accertamento dello stato di disabilità degli alunni hanno compiuto complessivamente 3538 accertamenti con una netta prevalenza del genere maschile.
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19 1. Il DPCM assegna ai genitori la titolarità del processo Devono contattare i servizi territoriali Devono accompagnare i loro figli alle visite Devono recarsi al distretto per ritirare/consegnare la documentazione e accompagnare il figlio alla visita collegiale Devono portare la documentazione a scuola/comune per l attivazione della richiesta dei supporti per l integrazione
20 Devono condividere la lettura dei bisogni che altri fanno del loro figlio (motivare,spiegare, ecc ) Devono avere gli strumenti per muoversi nella rete dei servizi (orientare, sostenere ) ecc. alleanza con i servizi (Scuola, UONPIA, IDR, ecc.) Molti dei problemi osservati possono essere rimandati a delle difficoltà nel rapporto con i servizi. Es: - il certificato rilasciato dalla commissione ASL non viene consegnato alla scuola - i genitori cambiano i servizi di riferimento con la speranza che qualcuno diagnostichi ciò che desiderano loro - ecc
21 Con il DPCM viene introdotto l obbligo di utilizzare il sistema di classificazione ICD-10 L attività diagnostica: è un primo ed essenziale passo per l identificazione dei bisogni dell alunno in alcuni casi permette di attivare interventi secondo le linee guida accreditate permette individuare il focus dell intervento e di verificare l efficacia del lavoro svolto
22 permette di avere una prima ma autorevole impressione sulle modalità di utilizzo del dispositivo
23 F30-F39 Sindromi affettive F40-F48 Sindromi fobiche, legate a stress e somatoformi F60-F69 Disturbi della personalità e del comportamento dell adulto F70-F79 Ritardo mentale F80-F89 Sindromi e disturbi da alterato sviluppo psicologico F80 Disturbi evolutivi specifici dell eloquio e del linguaggio F81 Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche F82 Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria F83 Disturbi evolutivi specifici misti F84 Sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico F88 Altre Sindromi e disturbi da alterato sviluppo psicologico F89 Sindromi e disturbi non specificati da alterato sviluppo psicologico F90-F98 Sindromi e disturbi comportamentali ed emozionali con esordio abituale nell infanzia e nell adolescenza G40-G47 Disturbi episodici e parossistici G80-G83 Paralisi cerebrale ed altre sindromi paralitiche H90-H95 Altri disturbi dell'orecchio Q00-Q07 Malformazioni congenite del sistema nervoso Q65-Q79 Malformazioni e deformazioni congenite del sistema osteomuscolare Q90-Q99 Anomalie cromosomiche non classificate altrove R47-R49 Sintomi e segni che interessano il linguaggio e la voce
24 Di particolare interesse sono, infine, i dati di dettaglio relativi ai 431 alunni che presentano in aggiunta ad una diagnosi di DSA anche altre condizioni cliniche associate. Come è possibile osservare nel grafico, la maggior parte delle associazioni diagnostiche dei DSA riguarda i Disturbi della sfera emozionale (F casi) e i Disturbi evolutivi specifici dell eloquio e del linguaggio (F80 67 casi). Anche se in misura maggiormente contenuta, anche le Sindromi Ipercinetiche (F90 33 casi) costituiscono una condizione clinica presente nei DSA.
25 3. La rete Il sistema di certificazione implica l attivazione di un processo che coinvolge un ampia rete dei servizi: ASL (Distretto e Commissioni); Amministrazioni Comunali; UONPIA (Aziende Ospedaliere) ; IDR (Nostra Famiglia, AIAS e Don Gnocchi); IRRCS (es. Nostra Famiglia di Bosisio); Scuola
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