Le Unioni in Emilia-Romagna: il bilancio e l avvio di un percorso Elettra Malossi Servizio Riordino, sviluppo territoriale e istituzionale
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- Orsola Serafini
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1 Le Unioni in Emilia-Romagna: il bilancio e l avvio di un percorso Elettra Malossi Servizio Riordino, sviluppo territoriale e istituzionale
2 L21/2012 e il PRT come strumento per far «crescere» le Unioni LR 21/2012 Capo III - Esercizio associato di funzioni e di servizi Capo IV- Incentivi per le gestioni associate e fusioni di Comuni - Il Programma di riordino territoriale è lo strumento con il quale la Regione Emilia Romagna definisce criteri ed obiettivi per sostenere ed incentivare la gestione associata delle funzioni e dei servizi in capo ai Comuni. Programma Triennale ( ) 48 Milioni di (50% contributi regionali+50% contributi statali) Beneficiari: solo Unioni e Circondario
3 Il Programma di Riordino Territoriale ( ) ha «premiato» numerosi aspetti Ripartizione dei contributi del PRT % Cosa si valorizza 39% 39% Unioni Montane Riordino e Funzioni Funzioni derivate da Comunità Montane 14 Funzioni comunali, allargamenti ai nuovi comuni e coincidenza con ATO 12% 10% Effettività Demografia, territorio, N. Comuni Indicatori di Bilancio relativi a Spese Correnti e di personale Complessità del territorio (Popolazione, superficie, N. Comuni delle Unioni)
4 I risultati
5 Le Unioni in Emilia-Romagna 43 Unioni 278 Comuni in Unione (Gennaio 2018) popolazione (58% del totale regionale) vive in territori con funzioni gestite in forma associata Comuni aderenti alle Unioni- in % Popolazione in Unione- in % Superficie Unioni- KMQ in % 19 Unioni coincidono con ATO e Dist Socio- Sanitario ER-2018 ITA % 39% ER-2018 ITA % 20% ER-2018 ITA % 37% 13 Unioni coincidono solo con ATO
6 Nel 2017 numerose funzioni comunali sono già gestite in forma associata nelle Unioni Sist. Informativi Protezione civile Servizi sociali Polizia municipale SUAP Personale CUC 32 31,5 30, Sismica Gestione dei tributi 8,5 10,5 Controllo di gestione Urbanistica Istruzione pubblica Serv Finanziari Lavori pubblici 3 4 Fonte: PRT, 2017
7 MA il livello di consolidamento delle Unioni è disomogeneo Unioni MATURE (9 funzioni e più) 20 Unioni IN SVILUPPO (da 6 a 8 funzioni) 13 Unioni ACERBE (4-5 funzioni) 3 Unioni solo ISTITUITE (o con meno di 4 funzioni) Fonte: PRT- Settembre 2017 Bassa Romagna Romagna Faentina Terre d'argine Appennino bolognese Valli e delizie Valnure e Valchero montana Appennino Parma est Bassa Reggiana Nuovo circondario imolese Reno Galliera Savena - Idice Terre e Fiumi Montana dei Comuni dell'appennino Terra di Mezzo Sorbara Frignano "Terre di Castelli Pedemontana parmense Valmarecchia Romagna Forlivese Unione montana Distretto ceramico Bassa Val d'arda Fiume Po montani alta val d'arda Bassa est parmense Colline Matildiche Pianura reggiana Tresinaro Secchia Val d'enza Valle del Tidone Valle del Reno, Lavino e Samoggia Valle del Savio Alta Val Nure Via Emilia Piacentina Terre di Pianura Rubicone e Mare Terre d'acqua Unione Comuni Modenesi Area Nord Bassa Val Trebbia e Val Luretta Montana Valli Trebbia e Luretta Valli Taro e Ceno Valconca , , ,5 4, N Funzioni svolte per Unione
8 Ancora non tutte le Unioni gestiscono direttamente le spese per le funzioni delegate e solo parte del personale è stato trasferito Spese correnti Unione/ Somma di spese correnti dei Comuni N Unioni Oltre il 40% 5 tra il 20%-35% 10 tra il 15% e il 19% 12 Meno del15% 14 Spese di personale Unione/ Somma di spese di personale dei Comuni N Unioni Oltre il 50% 7 tra il 21%-50% 13 tra il 10% e il 20% 13 Meno del 10% 8 L effettività fornisce indicazioni sul «peso» dell Unione nei confronti dei Comuni in relazione alle spese correnti e alle spese di personale
9 Il consolidamento delle Unioni è ancora in corso: emergono alcune debolezze organizzative su cui lavorare con il nuovo PRT Indagine ANCI prevista nel PRT 2016 con 11 questionari tematici - Quadro conoscitivo di riferimento per l avvio dei lavori per il PRT Alcuni dati In 19 casi su 41 le Unioni hanno approvato almeno un regolamento unico per le funzioni In 8 casi i Comuni hanno attivato il controllo di gestione e lo svolgono anche per i Comuni 14 Unioni hanno unificato la gestione dell hardware e 3 quella degli applicativi
10 Verso il nuovo PRT ( )
11 Il percorso verso il PRT( ) 1. Annuncio alla Conferenza dei Presidenti della creazione di Gruppi di Lavoro in vista della preparazione del nuovo PRT Giugno Individuazione dei coordinatori regionali Luglio Nomina dei referenti delle Unioni da parte di ANCI 4. Avvio della piattaforma online per il lavoro condiviso 5. Avvio 8 Gruppi di Lavoro per tradurre tecnicamente indicazioni di policy (indicatori e proposte) 1. Affari generali 2. Servizi finanziari 3. Personale e organizzazione 4. Fondi europei 5. Programmazione territoriale 6. Servizi socio-sanitari 7. Istruzione pubblica 8. ICT- Agenda digitale 6. Consegna delle proposte e degli indicatori Settembre- Novembre 2017
12 Gli obiettivi dei Gruppi di Lavoro Scambio di BUONE PRATICHE Obiettivi DIFFERENZIATI di rafforzamento organizzativo Tradurre gli indirizzi politici regionali per le Unioni in soluzioni tecniche per nuovo PRT METODOLOGIE DI VERIFICA differenziate per misurare la realizzazione dei risultati Rete tra le migliori capacità di PROBLEM SOLVING a livello regionale CHECK LIST, INDICATORI NUMERICI, REQUISITI QUALITATIVI (es livello minimo/di qualità/di eccellenza) etc.
13 Le indicazioni trasversali emerse dai gruppi 1. Incentivare l ingresso dei Comuni in Unione Azioni regionali a favore delle Unioni 2. Disincentivare i recessi dall Unione 3. Dare sostegno normativo e giuridico 4. Promuovere la formazione e lo scambio di Best Practices Azioni per rafforzare l organizzazione 1. Prevedere una figura di coordinamento 2. Redigere un documento di programmazione delle politiche 3. Dotarsi del controllo di gestione e strategico
14 Le indicazioni trasversali emerse dai gruppi 1. Riconoscere la strategicità di alcune funzioni 2. Modificare e ampliare le funzioni obbligatorie Sulle funzioni 3. Confermare la necessità di trasferimento di personale e risorse 4. Confermare l obiettivo dell integralità della funzione 5. Consentire una controllata gradualità nel conferimento di funzioni complesse 6. Consentire il finanziamento delle funzioni anche se non conferite da tutti i Comuni
15 Le indicazioni trasversali emerse dai gruppi Sugli incentivi 1. Riconoscere di più la complessità del territorio e della governance 2. Far crescere le Unioni deboli e mantenere il contributo alle più forti con budget separati 3. Graduare gli incentivi sull effettività delle funzioni 4. Sostenere progetti d innovazione
16 I suggerimenti di ciascun gruppo la parola ai coordinatori.. Gruppi Affari Generali Servizi Finanziari Personale e organizzazione Pianificazione e gestione territoriale Servizi socio sanitari Istruzione pubblica Sviluppo del Territorio- Fondi europei ICT-Agenda digitale Coordinatore Filomena Terzini Alberto Scheda Antonio Cascio Roberto Gabrielli Augusta Nicoli Francesca Bergamini Caterina Brancaleoni Stefania Papili 27 Unioni UNCEM 18 Servizi regionali ANCI 25 Incontri
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