Corso di Laurea in Infermieristica
|
|
- Margherita Sarti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROGETTO DI APPRENDIMENTO IN AREA INFANTILE Il percorso di apprendimento in ambito clinico relativo all AREA INFANTILE vuole mettere lo studente nella condizione di: Rapportarsi con il neonato fisiologico e la neo madre Rapportarsi con il neonato e il bambino nelle varie fasce di età con problemi di salute, tenuto conto della complessità assistenziale, della famiglia, della multiculturalità nonché gli eventuali problemi sociali. Rapportarsi con i diversi servizi che operano nell area neonatale e pediatrica e instaurare e mantenere la relazione professionale con l èquipe multidisciplinare e con l organizzazione; Integrare nell esperienza operativa attività di apprendimento guidato su problemi o temi specifici connessi all esperienza stessa; CONTESTI DI APPRENDIMENTO Le esperienze di apprendimento in ambito clinico, con la guida di assistenti di tirocinio, potranno essere programmate considerando le offerte nei seguenti contesti assistenziali: U.O. di degenza e ambulatorio neonatale U.O. di degenza, ambulatorio e day hospital pediatrico. U.O. ostetricia-ginecologia OBIETTIVI Gli obiettivi di apprendimento sono organizzati secondo le seguenti funzioni: 1. Capacità di applicare conoscenze e comprensione 2. Autonomia di giudizio 3. Abilità comunicative e organizzative 1. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: 1.1 Individuare le caratteristiche e le finalità del servizio o dell U.O. sede di tirocinio e Identificare il ruolo e le funzioni del personale che compone l équipe dell U.O. e del servizio. 1.3 Accogliere il neonato e i neo genitori e facilitare, supportando la nuova relazione tra mamma e bambino 1.4 Accogliere il bambino e la sua famiglia nel contesto assistenziale: Favorire l orientamento e l inserimento del bambino nel contesto assistenziale Facilitare l espressione della paura e delle necessità di aiuto del bambino Creare un clima di fiducia, rispetto, sicurezza e collaborazione Raccogliere i dati utilizzando l intervista, al bambino e la famiglia, l osservazione, l esame fisico, gli strumenti di valutazione validati e la documentazione sanitaria relativi: alla storia 1
2 del bambino e la sua situazione socio familiare, le abitudini di vita del bambino ed elementi della storia clinica correlati ai problemi di salute manifestati, la capacità di collaborazione e le risorse attivabili dal bambino e dai suoi familiari Comunicare con il bambino in modo adatto all età, alle sue reazioni e alle sue capacità e anche, per quanto possibile, attraverso l utilizzo di attività ludiche 1.5 Identificare i BAI in rapporto alle reazioni della persona assistita alla malattia, al contesto di cura, al percorso diagnostico-terapeutico, allo stile di vita, alla qualità percepita di vita : Valutare il peso, il colore della cute, il pianto, il tono muscolare: Valutare quantità e aspetto delle feci e delle urine e distinguere le alterazioni Differenziare il vomito dal rigurgito e valutare l aspetto, l andamento evolutivo, il rapporto con l introduzione degli alimenti Rilevare colorito cutaneo e parametri vitali ( FR;FC;T ;SO2 eventuale P.A.) Rilevare le normali misurazioni quali lunghezza, peso, circonferenza cranica nel neonato Valutare nel bambino con patologie respiratorie in atto la tosse, le modifiche del ritmo respiratorio (polipnea, bradipnea), la diversa frequenza respiratoria in rapporto all età, rientramenti intercostali o alitamento delle pinne nasali, gemito respiratorio, cianosi Valutare la presenza di dolore con le scale di valutazione in uso e differenziate per età, conoscere e applicare le tecniche non farmacologiche per la gestione del dolore ( contenimento con wrapping, kangaroo care, suzione non nutritiva, massaggio infantile, respirazione, rilassamento per i bambini dai 4-5 anni in poi, visualizzazione dai 6 anni in su) 1.5 Applicare gli interventi tecnici, relazionali ed educativi previsti adattandoli, riconoscere e mantenere le condizioni assistenziali di sicurezza degli assistiti, allo scopo di prevenire gli eventi avversi, mediante l applicazione di strumenti di valutazione e gestione del rischio: Valutare e mantenere il micro- macro ambiente secondo i parametri concordati di luce, rumore e suoni Scegliere i supporti adeguati (cuscinetti, nidi, ciambelle, rotoli) per mantenere la postura più idonea di ogni bambino in relazione all età e alla sua patologia Rilevare e segnalare tempestivamente i segni di stravaso e malfunzionamento dell accesso venoso e applicare le misure di trattamento Utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale Applicare correttamente i protocolli per la prevenzione e il controllo delle infezioni crociate Effettuare la profilassi alla nascita (oculare e antiemorragica) Preparare e somministrare alimenti (LA, LM, soluzione glucosata, alimenti particolari) tramite biberon, pompa alimentazione, gavage 2
3 1.6 Preparare e assistere la persona prima, durante e dopo l esecuzione di esami diagnostici e trattamenti terapeutici, invasivi e non, secondo i protocolli stabiliti e presenti ed utilizzando le tecnologie disponibili. 1.7 Riconoscere ed alleviare la sofferenza della persona assistita, al fine di migliorarne la qualità della vita 1.8 In caso di indagini diagnostiche: - provvedere all esecuzione di prelievi di materiale biologico (urine, feci, escreato, tamponi nasali, faringei, oculari e auricolari) quando necessario e secondo le modalità in uso - preparare ed eseguire il prelievo venoso e capillare (valutare il dolore) - applicare il saturi metro ed effettuare il monitoraggio della saturimetria 1.9 in caso di trattamenti terapeutici: - preparare e somministrare le varie terapie orale, oculare, SC,EV,IM, topica, inalatoria - effettuare aspirazione faringea se necessaria 1.10 in caso di intervento chirurgico: - preparare il neonato/bambino all intervento chirurgico in base all età - effettuare gli interventi previsti per l immediato post operatorio secondo i protocolli in uso nel servizio (controllo del dolore, terapia infusionale, mobilizzazione, medicazione delle ferite chirurgiche) 1.11 nell utilizzo di apparecchiature: - provvedere alla gestione di CVP, CO, CVC secondo protocolli in uso - controllare il corretto funzionamento di monitor, pompe infusionali, culle termiche, isola neonatale, fototerapia, ossimetri, aspiratori, apparecchiature respiratorie 1.12 monitorare le reazioni cliniche ed emotive del bambino/neonato, gli effetti terapeutici dei trattamenti effettuati, rilevando precocemente i segni e sintomi di eventuali effetti collaterali: (nausea, vomito, orticaria, diarrea, astenia, sonnolenza, ipertermia, gastralgia) 1.13 identificare segni e sintomi di situazioni acute-critiche, rilevare segni e sintomi che segnalano alterazioni significative nelle condizioni del bambino: colore e aspetto della cute, respiro, temperatura, stato di coscienza, umore, sintomi neurologici quali tremori, scarso orientamento spazio temporali, crisi convulsiva (segnalando durata, tipo in caso di febbre, stato di coscienza, apnea o cianosi) stabilire e applicare con il bambino e la famiglia un progetto educativo personalizzato e valutare il livello di capacità di autocura raggiunto dal bambino e della famiglia: Insegnare al bambino e ai suoi familiari la gestione a domicilio di dispositivi infusionali a lunga permanenza Insegnare al bambino e ai suoi familiari la gestione a domicilio di trattamenti farmacologici Fornire alla madre informazioni utili per una corretta gestione dell allattamento al seno o artificiale Insegnare alla madre come attaccare al seno il neonato Insegnare ai neo genitori come effettuare il bagnetto e il trattamento della cute (medicazione cordone ombelicale, irritazioni cutanee da pannolino) 3
4 Individuare i problemi prioritari nell ambito dell autogestione della malattia e dei trattamenti, gestibili attraverso interventi educativi Facilitare e sostenere l espressione di sentimenti dei genitori nei confronti dei loro bambini Aiutare i genitori a riconoscere gli atteggiamenti dei loro bambini come segni comunicativi 2 Autonomia di giudizio 2.1 Pianificare in funzione alle priorità assistenziali e definire gli obiettivi di assistenza e il programma delle attività da realizzare al fine di fornire prestazioni assistenziali finalizzate al risultato, realizzando interventi basati sulle prove di documentata efficacia: In collaborazione con l équipe definire gli obiettivi e il programma assistenziale, ricercandone la condivisione con il bambino assistito e la famiglia; Pianificare interventi in collaborazione con l équipe per consentire ai familiari di esprimere le loro preoccupazioni; Agire in funzione delle priorità assistenziali, secondo il criterio dichiarato e concordato con l assistente di tirocinio e: preferenze del bambino e della famiglia, tutela della vita e sicurezza del bambino, qualità della vita, benessere del bambino e della famiglia; Valutare criticamente i risultati degli interventi infermieristici e se necessario riformula la pianificazione infermieristica sulla base dell evoluzioni delle condizioni cliniche del bambino. Documentare nella cartella infermieristica l assistenza infermieristica realizzata e la relativa valutazione 2.2 Motivare scientificamente le decisioni cliniche assunte: Motivare le attività assistenziale e gli interventi che propone, esplicitandone il razionale e assumendosi le proprie decisioni in scienza e coscienza; Utilizzare sistematicamente il linguaggio scientifico; Confrontarsi con il proprio assistente di tirocinio e con i componenti dell èquipe sull appropriatezza e l opportunità degli interventi che propone; Approfondire le proprie conoscenze scientifiche, attraverso la ricerca e la consultazione di fonti bibliografiche attendibili e aggiornate; Astenersi dall attuazioni di attività o interventi di cui non conosce lo scopo, motivazione scientifica, precauzioni, modo di procedere, conseguenze e complicanze potenziali. 2.3 Utilizzare in modo costruttivo le osservazioni e l autovalutazione modificando il comportamento: Interrogarsi rispetto al proprio operato, riconoscere autonomamente i propri errori e riferirli tempestivamente all assistente di tirocinio, accettare e analizzare la critica costruttiva; Auto valutarsi sistematicamente rispetto al raggiungimento degli obiettivi formativi raggiunti durante il tirocinio clinico e discuterne con l assistente di tirocinio; 4
5 Identificare e affrontare le problematiche etiche, morali e deontologiche in base al bambino e la sua situazione socio-culturale etnica familiare. 3 Abilità comunicative e organizzative 3.1 Adattare la comunicazione alle caratteristiche dell assistito, della persona di riferimento e ai problemi di salute: Comunicare con il bambino in modo adatto all età, alle sue reazioni e alle sue capacità e per quanto possibile attraverso l utilizzo di attività ludiche in collaborazione con gli operatori di volontariato o comunali; Comunicare con il neonato tramite il tatto e la voce; Assumere sempre un atteggiamento non giudicante, accettare il bambino e la famiglia, la sua storia, valori senza esprimere alcun giudizio. 3.2 Gestire le relazioni professionali con gli interlocutori sanitari e collabora attivamente con l èquipe multidisciplinare: Interagire con i componenti dell équipe facilitando i rapporti e apportando contributi significativi; Organizzare le attività assistenziali per le persone affidate tenendo conto delle esigenze della persona, del contesto organizzativo specifico e dell utilizzo ottimale delle risorse disponibili nel servizio; Gestire in collaborazione con l équipe la fase della dimissione; Utilizzare in modo appropriato la documentazione sanitaria, le risorse informatiche. 3.3 Stabilire relazioni professionali con gli interlocutori non sanitari, rispettando il segreto professionale, d ufficio e il codice in materia di protezione dei dati personali: Identificare e descrivere le competenze degli operatori di supporto con cui collabora, elencare le attività degli operatori di supporto proponendo all assistente di tirocinio quali attribuirgli, valutando l esito degli interventi; Chiedere al bambino e la famiglia il consenso prima di ogni intervento assistenziale e prima di documentare e utilizzare i suoi dati personali e le informazioni cliniche; Tutelare la riservatezza e l intimità del bambino durante le attività che ne coinvolgono il corpo. 3.4 organizzare i percorsi diagnostici e terapeutici prescritti 3.5 gestire e organizzare l accompagnamento del bambino dall U.O. verso altri servizi 5
PROGETTO AREA PEDIATRICA DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO PROBLEMA PRIORITARIO DI SALUTE DEI NEONATI
A.S.O. S. Giovanni Battista di Torino Organizzazione e Sviluppo Risorse Corsi di Laurea delle Professioni sanitarie Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina
DettagliPROGETTO AREA PEDIATRICA DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO MALATTIE TUMORALI PROBLEMA PRIORITARIO DI SALUTE
Corso di Laurea delle Professioni sanitarie Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina e Chirurgia PROGETTO DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO PROBLEMA PRIORITARIO
DettagliPROGETTO NELL AMBITO DELLE CURE DOMICILIARI DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO PROBLEMA PRIORITARIO DI SALUTE
A.S.O. S. Giovanni Battista di Torino Organizzazione e Sviluppo Risorse Corsi di Laurea delle Professioni sanitarie Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina
DettagliPROGETTO DI APPRENDIMENTO
PROGETTO DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO PROBLEMA PRIORITARIO DI SALUTE SALUTE MENTALE Settembre 2006 Il percorso di apprendimento in ambito clinico relativo al problema prioritario di salute malattia
DettagliPROGETTO DI APPRENDIMENTO
A.S.O. S. Giovanni Battista di Torino Organizzazione e Sviluppo Risorse Corsi di Laurea delle Professioni sanitarie Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina
DettagliPERCORSO DI APPRENDIMENTO CLINICO ASSISTENZIALE IN AMBITO CARDIOLOGICO PRESSO IL P.O. MARIA VITTORIA - ASLTO2
A.S.L. TO 2 Azienda Sanitaria Locale Torino Corso di Laurea delle Professioni sanitarie Corso di Laurea in Infermieristica Sede TO2 Università degli Studi di Torino Scuola di Medicina PERCORSO DI APPRENDIMENTO
DettagliCONTRATTO FORMATIVO DI TIROCINIO Studenti II anno A.A. 2013-2014
Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea in Infermieristica Ancona CONTRATTO FORMATIVO DI TIROCINIO Studenti II anno A.A. 2013-2014 U.O. : BLOCCO OPERATORIO I.N.R.C.A. Studente Guida di Tirocinio:
DettagliINTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE. Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata
INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata L infermiere Dal D.M. 14 Settembre 1994 n, 739: Art. 1: l infermiere è responsabile dell assistenza
DettagliPROGETTO DI APPRENDIMENTO
A.S.O. S. Giovanni Battista di Torino Organizzazione e Sviluppo Risorse Corsi di Laurea delle Professioni sanitarie Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina
DettagliCONTRATTO DI TIROCINIO Studenti II Anno A.A. 2013 2014 Elaborato da: Coordinatori e Tutori del Corso di Laurea in Infermieristica
Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea in Infermieristica Ancona CONTRATTO DI TIROCINIO Studenti II Anno A.A. 2013 2014 Elaborato da: Coordinatori e Tutori del Corso di Laurea in Infermieristica
DettagliIl Corso di Laurea in Infermieristica
Sessione V: Il ruolo della formazione nella costruzione di una cultura geriatrica e multiprofessionale Il Corso di Laurea in Infermieristica Dott.ssa Paola Ferri Corso di Laurea in Infermieristica Università
DettagliL OSS: analisi del profilo e delle aree di integrazione con le altre. mv - 2010-2011
L OSS: analisi del profilo e delle aree di integrazione con le altre figure mv - 2010-2011 è l operatore che, al termine di specifica formazione professionale consegue un attestato di qualifica ed è abilitato
DettagliCONTRATTO DI TIROCINIO Studenti II anno A.A. 2013 2014 Elaborato da: Coordinatori e Tutori del Corso di Laurea in Infermieristica
Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea in Infermieristica Ancona Ultima revisione: 15.01.2013 CONTRATTO DI TIROCINIO Studenti II anno A.A. 2013 2014 Elaborato da: Coordinatori e Tutori del
DettagliOperatore socio-sanitario. Standard
Operatore socio-sanitario Standard Settore: Socio sanitario e pubblica amministrazione Indirizzo: Pova finale unificato o con criteri unificati: Sì Comparto: Attività di erogazione di servizi socioassistenziali
DettagliSCHEDA DI VALUTAZIONE DEL TIROCINIO 2 ANNO
UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA Sede di Ascoli Piceno SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL TIROCINIO 2 ANNO a.a. 2011 2012 COORDINATORE AFPTC Dott.Silvano Troiani 1 SCHEDA DI VALUTAZIONE
DettagliFILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze
XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
DettagliLa Cartella Infermieristica. Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova
La Cartella Infermieristica Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova Ruolo infermieristico Profilo professionale, DM 17 gennaio 1997 n 70 Codice deontologico/ patto
DettagliCompetenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Cure infermieristiche
Competenze finali per le professioni sanitarie SUP Versione III 9 maggio 2011 Documenti tradotti dal testo ufficiale in lingua tedesca e francese pubblicato sul sito della Conferenza dei Rettori delle
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliPROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliCPSE Cinzia Petazzoni CPS Eliana Paglia CPS Monica Pedroni
CPSE Cinzia Petazzoni CPS Eliana Paglia CPS Monica Pedroni Il bambino non èun piccolo adulto Il diritto del bambino ad essere riconosciuto come persona permane anche nello stato di malattia. Questo si
Dettagli-------------------------------- ---------------------------------
Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea in Infermieristica Ancona Ultima revisione: 10.01.2013 CONTRATTO FORMATIVO DI TIROCINIO Studenti II anno A.A. 2013 2014 Elaborato da: Coordinatori e
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliPROGETTO MALATTIE TUMORALI DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO PROBLEMA PRIORITARIO DI SALUTE
A.S.O. S. Giovanni Battista di Torino Organizzazione e Sviluppo Risorse Corsi di Laurea delle Professioni sanitarie Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina
DettagliCORSO DI STUDIO IN FISIOTERAPIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE CLINICHE E SPERIMENTALI CORSO DI STUDIO IN FISIOTERAPIA CONTRATTO DI TIROCINIO RIABILITAZIONE SPECIALISTICA I anno - Anno Accademico STUDENTE SEZIONE
DettagliL integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale
L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento
DettagliFORMAZIONE DI OPERATRICE / OPERATORE SOCIOSANITARIO AFC Certificazione delle competenze e note
Azienda formatrice: Persona in formazione: Persona responsabile della formazione: Semestre : 1 2 3 4 5 Nr. Settore di competenza 1. Anno 2. Anno 3. Anno 1 Agire in ambito professionale 1. Sem 2. Sem 3.
Dettagli-------------------------------- ---------------------------------
Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea in Infermieristica Ancona Ultima revisione: 10.01.2013 CONTRATTO DI TIROCINIO Studenti II anno A.A. 2013 2014 Elaborato da: Coordinatori e Tutori del
DettagliLE COMPETENZE DEL TERAPISTA OCCUPAZIONALE
LE COMPETENZE DEL TERAPISTA OCCUPAZIONALE COMPETENZE GENERALI Competenze strumentali: Capacità di analisi e sintesi Programmazione e gestione del proprio tempo Conoscenze generali di base nel campo di
DettagliMiglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la discussione dei casi
MODULO DI PRESENTAZIONE per la valutazione e l accreditamento di progetti di AUDIT CLINICO GENERALITÀ Titolo del Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la
DettagliPROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
DettagliPROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE
PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE CATEGORIA AREE DEFINIZIONE IMPLICAZIONI CHIAVE Relazioni e Comunicazione Interpersonale A - B - C Sviluppo delle conoscenze e Abilità Qualità e Prestazioni Soddisfazione
DettagliASSESSORADU DE SU TRABALLU, FORMATZIONE PROFESSIONALE, COOPERATZIONE E SEGURÀNTZIA SOTZIALE
ASSESSORADU DE SU TRABALLU, FORMATZIONE PROFESSIONALE, COOPERATZIONE E SEGURÀNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE Catalogo delle Agenzie formative
DettagliLa formazione dell Operatore Socio Sanitario (O.S.S.) Competenze professionali: l integrazione possibile
La formazione dell Operatore Socio Sanitario (O.S.S.) Competenze professionali: l integrazione possibile 1 Il panorama attuale Nelle strutture sanitarie esistono plurime figure professionali: Il coordinatore
DettagliPROGETTARE PER COMPETENZE
Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento
DettagliScheda descrittiva del Laboratorio Didattico
Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Tipologia: Recupero e consolidamento delle capacità linguistiche Recupero e consolidamento delle capacità logiche Recupero e consolidamento delle capacità matematiche
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
Pag. 1 a 7 Protocollo di accoglienza alunni stranieri Istituto Comprensivo Via Cassia 1694 Roma XV Municipio XXVIII Distretto PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI Il Protocollo di accoglienza alunni
DettagliTerapia del dolore e cure palliative
Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.
Dettagli5.9. SCIENZE MOTORIE PRIMO BIENNIO
5.9. SCIENZE MOTORIE Coordinatore del Dipartimento di scienze : prof.ssa Margherita Pizzo Docenti componenti il Dipartimento di scienze : proff. Lucio Bergomas, Carlo Giorgiutti, Antonella Jogna, Aniello
Dettagli5.8. SCIENZE MOTORIE PRIMO BIENNIO
5.8. SCIENZE MOTORIE Coordinatore del Dipartimento di scienze : prof.ssa Gabriella Pagano Docenti componenti il Dipartimento di scienze : proff. Lucio Bergomas, Carlo Giorgiutti, Antonella Jogna, Aniello
DettagliCORSO DI STUDIO IN FISIOTERAPIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE CLINICHE E SPERIMENTALI CORSO DI STUDIO IN FISIOTERAPIA CONTRATTO DI TIROCINIO SERVIZIO RIABILITAZIONE I anno - Anno Accademico STUDENTE SEZIONE
Dettagli-------------------------------- ---------------------------------
Università Politecnica delle Marche Corso di Laurea in Infermieristica Ancona Ultima revisione: 10.01.2013 CONTRATTO DI TIROCINIO Studenti II anno A.A. 2013 2014 Elaborato da: Coordinatori e Tutori del
DettagliIl processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato
Il processo di assistenza infermieristica o processo di NURSING Relatore Infermiere Claudio Trovato Pergusa 6 Dicembre 2013 Sala Congressi Hotel Garden Processo infermieristico o Nursing Il processo infermieristico
DettagliL affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali
L affido in Italia: dalle prime esperienze all attuale normativa giuridica L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali Interventi della dott.ssa Barbara Montisci,, Giudice Onorario del T.M.
DettagliFirenze 26 Settembre 2014. Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN)
Firenze 26 Settembre 2014 Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN) Regolamento (UE) n. 536/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, sulla
DettagliDistinguere tra bisogni di cura standard e individualizzati. Valutazione delle esigenze e traduzione di queste in azioni adeguate
Linee guida per la costruzione di test per la valutazione degli esiti dei percorsi di apprendimento per Coordinatori all interno delle strutture residenziali per anziani Queste linee guida sono rivolte
DettagliProposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo
Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia Dott. A. Gandolfo Sistema Qualità Il Sistema Qualità è un sistema di gestione che ha lo scopo di tenere sotto controllo i processi di una
DettagliSCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE - LINEE GENERALI Al termine del percorso liceale lo studente deve aver acquisito la consapevolezza della propria corporeità intesa come conoscenza, padronanza e rispetto del
DettagliI. P. S. S. S. E. DE AMICIS METODOLOGIE OPERATIVE
I. P. S. S. S. E. DE AMICIS ROMA METODOLOGIE OPERATIVE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME INDIRIZZO : SERVIZI SOCIO SANITARI 1 Premessa Le vigenti disposizioni di riforma della scuola secondaria superiore
DettagliEducazione terapeutica a malati sottoposti a chemioterapia che presentano nausea e vomito.
Progetto ET Formazione in educazione per infermieri in oncologia I livello Educazione terapeutica a malati sottoposti a chemioterapia che presentano nausea e vomito. Progetto educativo presentato da Graziella
DettagliINTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)
INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliPiazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna
Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Tolmezzo 09 Settembre 2011 TECNICI (NEUROPSICHIATRI, PSICOLOGI, LOGOPEDISTI INSEGNANTI DI OGNI ORDINE E GRADO GENITORI E DISLESSICI ADULTI Sensibilizzare il mondo
DettagliPROBLEMI NEONATALI INTRODUZIONE
PROBLEMI NEONATALI INTRODUZIONE PROBLEMI NEONATALI La qualità dell assistenza offerta dal Pediatra di Libera Scelta (PLS), con particolare riferimento alla corretta presa in carico del neonato e della
DettagliServizio Sanitario Nazionale Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA SOCIO SANITARIO
Servizio Sanitario Nazionale Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA L OPERATORE SOCIO SANITARIO Per informazioni : Centro formazione sanitaria Corsi per Operatori Socio - Sanitari Via San Bortolo 85
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
ALLEGATO 6 TITOLO DEL PROGETTO: SEGNI MINIMI SETTORE e Area di Intervento: ASSISTENZA DISABILI E ANZIANI ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO OBIETTIVI DEL PROGETTO 1. Sostenere le famiglie nel percorso di
DettagliPROFILO FORMATIVO ASA (Ausiliario Socio Assistenziale) Delibera 7693 del 24/07/2008 - Introduzione del Profilo e ambiti di attività.
PROFILO FORMATIVO ASA (Ausiliario Socio Assistenziale) Delibera 7693 del 24/07/2008 - Introduzione del Profilo e ambiti di attività. L Ausiliario Socio Assistenziale è un operatore di interesse socio-assistenziale
Dettagli4. SCHEDA DI INSERIMENTO OPERATORE SOCIO SANITARIO
4. SCHEDA DI INSERIMENTO OPERATORE SOCIO SANITARIO SEDE: LEGNAGO BOVOLONE ZEVIO NOGARA UNITÀ OPERATIVA/SERVIZIO: DIRETTORE: COORDINATORE INFERMIERISTICO: COGNOME QUALIFICA: INFERMIERE NOME DATA INIZIO
DettagliO.N.DA Milano 17 novembre 2014
O.N.DA Milano 17 novembre 2014 Miriam Guana Presidente Federazione Nazionale Collegi Ostetriche Caterina Masè - Presidente Collegio Ostetriche Trento PREGRAVIDICO COUNSELLING PRECONCENZIONALE STILI DI
DettagliINRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO
INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO Le visite infermieristiche domiciliari preventive per il paziente affetto da malattia di Alzheimer e del
DettagliCHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale
CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale 1 I Medici come si inseriscono sui temi ambientali oggi? I medici rappresentano per la
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliOGGETTO: Comunicazione ai soci lavoratori della Cooperativa OSA
Operatori Sanitari Associati OGGETTO: Comunicazione ai soci lavoratori della Cooperativa OSA Il 28 Febbraio è ripresa l attività formativa prevista dal corso AIACE (Assistenza domiciliare Integrata A Complessità
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliFunzionigramma Comunità Panta Rei
Funzionigramma Comunità Panta Rei Sanitario Psicoterapia/Psichiatra: In collaborazione con la Psicoterapeuta/Psicologa/NPI si occupa della valutazione clinica degli utenti nella fase del preingresso e
DettagliCorso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento
Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento Arezzo, 18 marzo 2006 Ordine dei Medici, Viale Giotto 134 Dott.
DettagliSTRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE
STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 4 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Componenti fondamentali di un impianto Strumenti di misura
DettagliFinalità dell iniziativa
Avviso Pubblico PROV-BR 04/2012 AZIONE 3 Azioni di sostegno alla qualificazione professionale di persone diversamente abili POR Puglia 2007-2013 Asse II OCCUPABILITA Multiazione Formativa per inserimento-reinserimento
DettagliREGOLAMENTO PER L ATTIVITA FORMATIVA PRATICA E DI TIROCINIO CLINICO
Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica Sezione Formativa di Ravenna Forlì Cotignola REGOLAMENTO PER L ATTIVITA FORMATIVA PRATICA E DI TIROCINIO CLINICO Premessa L'attività formativa
DettagliUniversità Politecnica delle Marche CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Polo didattico di Pesaro. a.a. 2014-2015
Università Politecnica delle Marche CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA Polo didattico di Pesaro a.a. 2014-2015 Coordinatore Tirocinio. Dott.ssa Milena Nicolino Tel. 0721.366327 0721365311 e-mail: milena.nicolino@ospedalimarchenord.it
DettagliAREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI
Estetista AREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI PER MACROSETTORE, FAMIGLIA E QUALIFICA Tecnologia e processi operativi 1 MACROSETTORE: SERVIZI AllA PERSONA FAMIGLIA PROFESSIONALE: SERVIZI ALLA
DettagliPercorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT
Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Fabrizio Muscas Firenze, 29-30 Giugno 2012 Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT La normativa La Normativa 38 ha riportato
DettagliOperatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?
Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega
DettagliLA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI NELLA PRESA IN CARICO DELLE FRAGILITA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI CONVEGNO PER UN WELFARE SOSTENIBILE LEA E LIVEAS: MODELLI REGIONALI A CONFRONTO TAVOLA ROTONDA LEA E LIVEAS NELLA PRESA IN CARICO
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliMENTORING MENTORING MENTORING FOR SALES & MARKETING B2B
I programmi di Mentoring sono un approccio multidisciplinare allo sviluppo del Leader al fine di aumentare la performance manageriale, acquisire e ampliare competenze di ruolo. MENTORING MENTORING FOR
DettagliFebbraio Agosto 2011. Facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA (Roma)
Febbraio Agosto 2011 Facoltà di MEDICINA E CHIRURGIA (Roma) Universita` Cattolica del Sacro Cuore Facolta` di Medicina e Chirurgia A. Gemelli Sede di Brescia CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INFERMIERISTICA
DettagliNOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA
NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.
DettagliAccettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa
Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività
DettagliJOB DESCRIPTION. DSRI - Responsabile Infermieristica (P.O.)
Mod. JD SID DSRI Data 05/05/09 Pagina 1 di 6 DSRI - Responsabile Infermieristica (P.O.) Dipendenza gerarchica (Scopo della posizione) organizzative Posizione organizzativa Responsabile delle attività infermieristiche
Dettagli10. SCHEDA DI INSERIMENTO DIETISTA
10. SCHEDA DI INSERIMENTO DIETISTA SEDE: LEGNAGO BOVOLONE ZEVIO NOGARA UNITÀ OPERATIVA/SERVIZIO: DIRETTORE: COORDINATORE: COGNOME NOME QUALIFICA: DIETISTA DATA INIZIO INSERIMENTO T. INDETERMINATO T. DETERMINATO
DettagliOBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella
DettagliSERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI
SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA
DettagliDiretto tramite il servizio 118
ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE GRANDE USTIONATO (in regime di ricovero e ambulatoriale) Angela Giovanelli «I martedì dell Ordine» Parma, 15 ottobre 2013 Servizio attivo 24h su 24h Accesso: Dal
DettagliOrdinamento didattico del corso di qualifica per Operatore socio sanitario. Programma del corso
Allegato n. 3 Ordinamento didattico del corso di qualifica per Operatore socio sanitario Programma del corso ATTIVITÀ FORMATIVA DURATA IN Modulo di Base 200 Modulo professionalizzante 350 Tirocinio/Stage
Dettagli********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;
Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi
DettagliNome completo del Corso d insegnamento. Docente titolare del Corso d insegnamento Lingua d insegnamento. Conoscenze e abilità da conseguire
C.I. Fisiopatologia Applicata All infermieristica Infermieristica Clinica (CFU2) D. Calatozzo, F. Frisone Italiano Lo studente al termine del corso sarà in grado di identificare e definire i bisogni di
DettagliSistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive
Comitato SGQ Comitato Ambiente Sistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive Mercoledì, 23 febbraio 2005 - Palazzo FAST (Aula Morandi) Piazzale Morandi, 2 - Milano E' una
DettagliCITTADINANZA E COSTITUZIONE
CITTADINANZA E COSTITUZIONE CLASSE 1 a TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DEL- LE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI DI VALUTAZIONE (Stabiliti dal Collegio Docenti) AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
DettagliEducando nella Provincia di Varese 2012
Scheda progetto Educando nella Provincia di Varese 2012 ANCI Lombardia coordina e organizza le azioni degli enti associati in materia di servizio civile definendo una precisa strategia metodologica comune
DettagliRIF. CORSO: 2015-GG-25. Scheda progetto
RIF. CORSO: 2015-GG-25 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: Durata: OPERATORE SOCIO SANITARIO 200 Descrizione della figura professionale: L Operatore socio-sanitario (OSS) è in grado
DettagliLo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione
Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Dott.ssa Maria Berica Tortorani Psicologa-Psicoterapeuta ASL 3 Pistoia Operatrice-formatrice Area Vasta per l adozione
DettagliDeliberazione legislativa n. 87/2014 2. Art. 1 Finalità
Deliberazione legislativa n. 87/2014 2 Art. 1 Finalità 1. La Regione Emilia-Romagna riconosce e promuove, nell ambito delle politiche del welfare, la cura familiare e la solidarietà come beni sociali,
DettagliFORMAT PROFILO DI COMPETENZA. competenza chiave
FORMAT PROFILO DI COMPETENZA PRIMA PARTE GRUPPI DI LAVORO PER DISCIPLINA IN VERTICALE compito a. formulare lo specifico formativo della competenza chiave presa in esame in base alla formazione personale,
DettagliIL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA
IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dott.ssa Laura Traverso UO Anziani Savona Dip. Cure primarie IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliCorso Argo Secondo Livello. Coadiutore dell animale. ULSS 4 Alto Vicentino
R3/IT Te.D learning programme in Italian Corso Argo Secondo Livello Coadiutore dell animale ULSS 4 Alto Vicentino PREMESSE: Si definiscono Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) le prestazioni a valenza
Dettagli