DIVISIONE LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE E SVILUPPO ECONOMICO SERVIZIO POLITICHE PER L OCCUPAZIONE ANTICIPO CIGS

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1 DIVISIONE LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE E SVILUPPO ECONOMICO SERVIZIO POLITICHE PER L OCCUPAZIONE ANTICIPO CIGS Istituito a inizio del 2004, il servizio prevede l anticipo di parte del trattamento di Cassa Integrazione Straordinaria ai lavoratori dipendenti da aziende fallite, in liquidazione coatta amministrativa o in amministrazione straordinaria. E nato dalla volontà della Città di voler contribuire ad attenuare il disagio dei numerosi lavoratori che, nel quadro di una situazione economica difficile con un crescente numero di imprese che falliscono o vengono poste in liquidazione coatta amministrativa, vengono a trovarsi, anche a causa dei ritardi con cui viene erogata la CIGS, in evidenti difficoltà, con effetti che ricadono sull intero sistema economico. Il servizio viene erogato sulla base di una convenzione stipulata con l INPS regionale che prevede che l Inps versi alla Città la quota spettante al lavoratore interessato. L anticipo previsto è di 600 Euro mesili, per dodici mesi. Al termine dei dodici mesi, per ciascun lavoratore, è previsto un conguaglio per compensare la differenza tra quanto erogato dall Inps alla Città (quota di CIGS effettivamente spettante) e quanto erogato dalla Città al lavoratore. Inizialmente previsto per i soli lavoratori residenti nel Comune di Torino, a partire da inizio 2005 il servizio è stato esteso anche ai lavoratori residenti in altri comuni della Provincia di Torino che si sono convenzionati con la Città per la gestione associata di tale servizio e viene erogato a coloro che presentano regolare richiesta presso l apposito ufficio della Divisione Lavoro della Città di Torino o presso i competenti uffici dei Comuni di residenza convenzionati. I Comuni della Provincia di Torino convenzionatisi con la Città nel corso del 2006 sono stati 33, raggiungendo così una quota totale pari a 148. La mappa qui di seguito (pag. 2) mostra il dettaglio dei Comuni convenzionati, aggiornato al dicembre Nel corso dell anno 2006 hanno presentato la domanda per usufruire dell anticipo della Cassa Integrazione Straordinaria presso il Comune di Torino 878 persone, con un incremento di 472 unità al 2005: questo sta a significare che i soggetti rivoltisi al servizio sono più che raddoppiati nel corso di un anno; inoltre, risultano più che triplicati se si confronta il dato del 2006 con quello rilevato nel 2004 (247 utenti). Questo è dovuto principalmente al fatto che nel corso del 2005 e 2006 si è notevolmente incrementato il numero di Comuni della Provincia convenzionatisi al servizio presso il Comune di Torino. 1

2 Servizio Anticipo CIGS Comuni convenzionati Provincia di Torino Comuni Convenzionati Patto Nord Ovest 2

3 Le caratteristiche dei lavoratori Genere Femmine Maschi , , ,0 Tab. 1 I lavoratori che hanno richiesto di poter usufruire del servizio Anticipo della Cassa Integrazione Straordinaria nel corso del 2006 sono per più della metà maschi (57 circa). La quota delle donne (più del 40 del totale) si è comunque incrementata al 2005, quando questo valore superava di poco il 25. Fig. 1 Classi di età e oltre 12 1,4 78 8, , , , ,0 Tab. 2 Più del 50 dei lavoratori risulta avere un età uguale o superiore ai 40 anni (tab. 2), con una quota significativa (una persona ogni 5 circa) di ultracinquantenni. I giovani al di sotto dei 30 anni costituiscono invece poco più del 10 del totale. Infine, nella fascia anni si trova quasi il 40 dei lavoratori in CIGS. Fig. 2 Analizzando il dato dell età a seconda del genere degli utenti (fig. 3), si nota come i maschi abbiano, in media, un età più avanzata alle femmine. Mentre, infatti, tra le donne le persone al di sotto dei 40 anni costituiscono più del 50 del totale, tra i maschi tale valore supera di poco il 40. Inoltre, tra i maschi gli ultra-cinquantenni costituiscono il 23 del totale, mentre tra le persone di sesso femminile tale percentuale si attesta al 17,7. 3

4 Fig. 3 Per ciò che riguarda il titolo di studio degli utenti (tab. 3 e fig. 4), il 60 circa risulta essere in possesso di licenzia media inferiore. Coloro che si dichiarano diplomati superano di poco il 20, ai quali si aggiunge un 10 di persone che sono in possesso di un titolo di istruzione o qualifica professionale. Sono presenti anche 4 laureati. Tra le donne è leggermente più elevata la quota di diplomati e qualificati (tab. 4): questo valore raggiunge infatti il 35 contro il 28 circa riscontrato tra i maschi. Questo determina una percentuale più elevata tra i maschi, alle donne, di possessori di un titolo di licenza media inferiore: 63 tra i maschi al 53 tra le femmine. Tra queste, d altro canto, in media una su 10 risulta avere raggiunto solamente la licenza elementare. La distribuzione del titolo di studio è legata all età dei soggetti in modo piuttosto evidente (fig. 5). I possessori di sola licenza elementare sono praticamente assenti tra le persone con età inferiore ai 40 anni, mentre tra gli ultra-cinquantenni questi rappresentano quasi il 30. Coloro che possiedono la sola licenza media inferiore ricoprono una quota rilevante in tutte le classi d età prese in considerazione. Tra le persone che hanno un età compresa tra i 25 ed i 29 anni, più del 30 risultano essere diplomati, a cui si aggiungono un 15 in possesso di qualifica o istruzione professionale, per un valore totale del 45 di persone che vantano un titolo di studio elevato 1. Questo valore scende con l aumentare dell età dei soggetti: si attesta a poco meno del 40 per la classe d età anni, è inferiore al 30 per i soggetti con età tra i 40 ed i 49 anni, mentre tra gli ultra-cinquantenni non raggiunge il Con titolo di studio elevato si intendono i titoli di studio superiori alla licenza media inferiore: formazione/istruzione professionale, diploma o laurea. 4

5 Titolo di studio Licenza elementare Licenza media inferiore Istruzione/formazione professionale Diploma Laurea 78 8, , , ,0 4, ,0 Tab. 3 Fig. 4 Distribuzione titolo di studio per genere Licenza elementare Licenza media inferiore Istruzione/formazione professionale Diploma Laurea Femmine Maschi col. col ,8 38 7, , , ,2 42 8, , ,3 2,5 2, , ,0 Tab. 4 5

6 Fig. 5 Nazionalità del richiedente Italiana Straniera ,0 26 3, ,0 Tab. 5 I lavoratori di nazionalità straniera risultano essere solamente 26, corrispondenti al 3 del totale (tab. 5 fig. 6). Fig. 6 Non risultano esserci delle differenze tra italiani e stranieri per quel che riguarda la distribuzione dei soggetti per genere (fig. 7). In entrambi i gruppi considerati, i maschi rappresentano poco meno del 60 del totale. Differenze, invece, si possono rilevare tra italiani e stranieri se si concentra l attenzione sulla variabile età (fig. 8): gli stranieri risultano essere, in media, più giovani che gli italiani. Tra i soggetti stranieri non sono presenti infatti ultra-cinquantenni, mentre tra gli italiani questi rappresentano circa 1/5 del totale. Inoltre, tra gli stranieri, gli individui con età inferiore ai 40 anni rappresentano l 80 circa del totale, mentre tra gli italiani tale quota scende al 48. 6

7 Fig. 7 Fig. 8 7

8 Residenza del richiedente Torino Resto della Provincia , , ,0 Tab. 6 Fig. 9 Solamente il 40 circa dei lavoratori rivoltisi al servizio risiede a Torino (tab. 6 e fig. 9), mentre nel 2005 questi rappresentavano il 50 circa. La diminuzione di tale quota è dovuta principalmente al fatto che, nel corso del 2006, si sono convenzionati al servizio 33 nuovi Comuni della Provincia di Torino, comportando una crescita del numero delle persone residenti nel resto della Provincia che si sono rivolte al servizio. Concentrando l attenzione sui soli residenti nel Comune di Torino (tab. 7 e fig. 10), si vede come il 23 circa di essi provengano dalla Circoscrizione 10. Segue, in termini di presenze, la Circoscrizione 9 (16), le Circoscrizioni 2 e 5 (12 circa del totale) e la Circoscrizione 3 (11). Le due Circoscrizioni, invece, in cui risiedono quote minori di lavoratori sono la Circoscrizione 1 e la 8 (3 circa del totale in entrambi i casi, corrispondenti a 10 utenti). Per quel che riguarda la distribuzione del genere a seconda della Circoscrizione di provenienza (fig. 11), si vede come tra i residenti in Cirocscrizione 1, vi sono ben 9 soggetti maschi e solamente una femmina. Per quel che riguarda le altre Circoscrizioni, la presenza femminile è sempre compresa tra il 35 ed il 50. Le Circoscrizioni in cui si riscontra una più alta presenza femminile, in termini percentuali, sono le Circoscrizioni 4, 7 e 8. Prendendo in considerazione l età (fig. 12), si riscontrano le più alte incidenze di persone giovani (al di sotto dei 29 anni) tra gli individui provenienti dalla Circoscrizione 5 (15 circa di giovani), 10 (13) e 9 (12). Non vi sono invece giovani al di sotto dei 30 anni provenienti dalle Circoscrizioni 1, 6 e 8. La Circoscrizione 8 risulta essere quella più anziana: gli utenti del servizio residenti in questa Circoscrizione, infatti, sono composti per il 50 da persone con 50 anni ed oltre; nella Circoscrizione 6 tale valore raggiunge il 30, mentre in tutte le restanti Circoscrizioni non supera mai il 20. Le uniche Circoscrizioni da cui giungono lavoratori stranieri (fig. 13) sono le Circoscrizioni 1, 4, 5, 6 e 9. Per quel che riguarda, infine,la distribuzione del titolo di studio per le persone provenienti dalle diverse Circoscrizioni (fig. 14), non si identificano delle diversità significative tra le diverse Circoscrizioni: gli utenti con licenza elementare ricoprono per tutte le Circoscrizioni una quota inferiore al 10, la licenza media è posseduta dal delle persone in ogni Circoscrizione, mentre i titoli di studio più elevati rappresentano una quota compresa tra il 30 e il 50, con un picco in Circoscrizione 4 in cui si ha un 55 di persone con diploma o un titolo di qualifica/istruzione professionale. 8

9 Circoscrizione di residenza 1- Centro, Crocetta 2 - Mirafiori nord, Santa Rita 3 - Cenisia, Pozzo Strada, San Paolo 4 - Campidoglio, Parella, San Donato 5 - Borgata Vittoria, Le Vallette, Madonna di Campagna 6 - Barriera di Milano, Falchera, Regio Parco 7 - Aurora, Madonna del Pilone, Vanchiglia 8 - Borgo Po, Cavoretto, San Salvario 9 - Lingotto, Mercati Generali, Nizza Millefonti 10 - Mirafiori sud 10 2, , ,0 23 6, ,8 32 9,2 16 4,6 10 2, , , ,0 Tab. 7 Fig. 10 9

10 Fig. 11 Fig

11 Fig. 13 Fig

12 La sede di lavoro Suddividendo il dato a seconda della sede di lavoro, si nota come solamente 1/3 degli utenti giungano da aziende collocate nella Città di Torino, mentre il restante 66 proviene da situazioni di crisi riguardanti aziende collocate nel resto della Provincia di Torino (tab. 8 e fig. 15). Sede dell'azienda del richiedente Torino Resto della Provincia , , ,0 Tab. 8 Fig. 15 Nel 2006 si sono rivolti al servizio soggetti provenienti da 29 aziende diverse 2 (fig. 16). 27 imprese contavano una unica unità locale in crisi, mentre le restanti 2 aziende contavano, ciascuna, 2 unità locali in questa situazione. Una di queste due aziende ha entrambi le unità locali collocate al di fuori del territorio cittadino, mentre l altra possiede un unità locale posizionata in Torino ed una in un comune del resto della Provincia. Si contano, quindi, complessivamente, 31 unità locali in posizione di CIGS a fronte di 29 sedi di impresa coinvolte. 2 delle 4 unità locali in crisi nel territorio cittadino sono localizzate in Circoscrizione 7; da queste, però, provengono solamente 15 lavoratori. Ben 249 soggetti invece provengono dall unica impresa collocata in Circoscrizione 10 (tab. 9). 2 Nel corso dell analisi riguardante l anno 2006, non è stata presa in considerazione la Cartiera di Germagnano (TO), pur essendo entrata in situazione di Cassa Integrazione nel dicembre 2006, poichè gli operai di tale stabilimento hanno iniziato a presentare domande al Servizio di Anticipo CIGS nell anno Tale azienda, con gli operai che si sono rivolti al servizio, verrà trattata nel corso dell analisi riferita all anno

13 Sede aziende di provenienza dei richiedenti n=3 Torino n=25 Resto della Provincia sia Torino che resto Prov. n= aziende Fig. 16 AZIENDE IN TORINO CIRCOSCRIZIONE aziende rispettivo n. lavoratori VII 2 50,0 15 5,1 IX 1 25, ,5 X 1 25, , , ,0 TOTALE Tab. 9 Per ciò che concerne la distribuzione delle caratteristiche personali a seconda della sede di lavoro (Torino/resto della Provincia), si nota una presenza femminile leggermente più marcata tra i lavoratori in aziende del Resto della Provincia (46 di donne) a coloro che lavorano nel capoluogo (35 di donne; fig. 17). Inoltre, le persone provenienti da aziende esterne al Comune di Torino risultano mediamente più anziane a coloro che lavorano in Torino; tra i lavoratori in aziende della Provincia il 55 circa ha un età uguale o superiore ai 40 anni, con quasi il 25 di ultra-cinquantenni (fig. 18). Questi valori, tra i lavoratori nel capoluogo, scendono rispettivamente al 45 ed al 15, a fronte di una quota più grande di soggetti nella fascia anni. Se si considera il dato della sede di lavoro suddiviso per la nazionalità (fig. 19), si vede come tra gli stranieri sia più alta la quota di coloro che lavorano nel resto della Provincia (90 circa), allo stesso valore che si riscontra tra gli italiani (65). 13

14 Fig. 17 Fig

15 Fig. 19 Le caratteristiche delle imprese Analizzando le caratteristiche delle diverse unità locali in cui lavorano gli utenti presentatisi al servizio, si nota che più dei 2/3 di queste (21 casi su 31 totali) fanno parte del comparto metalmeccanico, elettronico e mezzi di trasporto (tab. 10 e fig. 20). Sono poi presenti 3 industrie chimiche, della gomma-plastica, 2 unità catalogate come commercio e riparazioni, 2 occupate in fabbricazione di prodotti per scrivere e colorare e poi una singola unità per ciascuna delle seguenti attività: costruzioni, servizi alle imprese e industria alimentare. Attività economica dell'impresa (ATECO 2002) INDUSTRIA METALMECCANICA, ELETTRONICA E MEZZI DI TRASPORTO INDUSTRIA CHIMICA E GOMMA - PLASTICA (MINERALI NON FERROSI) COMMERCIO E RIPARAZIONI ALTRA INDUSTRIA: fabbricazione prodotti per scrivere e colorare COSTRUZIONI SERVIZI ALLE IMPRESE (IMMOBILIARI, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI) INDUSTRIA ALIMENTARE 21 67,7 3 9,7 2 6,5 2 6,5 1 3,2 1 3,2 1 3, ,0 Tab

16 Fig. 20 Quasi il 70 delle unità aziendali conta un numero di lavoratori attivi, al momento dell entrata in Cassa Integrazione Straordinaria, compreso tra i 16 ed i 50 soggetti. Altre 6 unità locali contano tra 50 e 250 lavoratori, mentre una sola è l impresa con un numero di lavoratori uguale o superiore a 250 (tab. 11 e tab. 21). Numero addetti per unità locale da 10 a ,5 da 16 a ,7 da 51 a ,7 da 101 a ,7 oltre 250 a 1 3, ,8 a. un dato mancante Fig. 21 Tab

17 Forma giuridica dell'impresa Tipo di impresa SRL 17 54,8 Società di capitali 26 83,9 SPA 9 29,0 Società di persone 3 9,7 SAS 3 9,7 Ditta individuale 1 3,2 Ditta individuale 1 3,2 Società cooperativa 1 3,2 Società cooperativa 1 3, , ,0 Tab. 13 Tab. 12 La forma giuridica maggiormente diffusa risulta essere quella della società a responsabilità limitata, che rappresenta una quota del 55 sul totale delle unità locali (tab. 12); segue la forma di società per azioni (29). Raggruppando il dato della forma giuridica a seconda del tipo di società (tab. 13 e fig. 22), più dell 80 delle unità risulta essere rappresentata da società di capitali (26 unità su 31); sono poi presenti 3 società di persone, una ditta individuale e una società cooperativa. Fig. 22 Se si focalizza l attenzione sul numero dei lavoratori, analizzato a seconda delle diverse caratteristiche delle aziende, si osserva che circa il 60 dei soggetti è impegnato in imprese metalmeccaniche ed elettroniche; un individuo ogni 5, in media, risulta invece essere occupato in industrie chimiche e della gomma-plastica. I lavoratori di imprese che svolgono altri tipi di attività, diverse da quelle appena prese in considerazione, ricoprono, invece, nella totalità, una quota inferiore al 20 (tab. 14 e fig. 23). Calcolando la grandezza media dell impresa a seconda del diverso settore d attività economica (tab. 15), si rileva che le aziende mediamente più grandi sono quelle di industria alimentare (137 soggetti), seguite dalle 17

18 industrie chimiche (mediamente 81 individui per ogni unità locale) e da quelle metalmeccaniche/elettroniche (56). Le unità che risultano essere, in media, più piccole alle altre, sono quelle legate al settore delle costruzioni o alla fabbricazione di prodotti per scrivere e colorare (26 soggetti, in entrambi i casi, per unità produttiva). Attività economica dell'impresa (ATECO 2002) INDUSTRIA METALMECCANICA, ELETTRONICA E MEZZI DI TRASPORTO INDUSTRIA CHIMICA E GOMMA - PLASTICA (MINERALI NON FERROSI) INDUSTRIA ALIMENTARE COMMERCIO E RIPARAZIONI ALTRA INDUSTRIA: fabbricazione prodotti per scrivere e colorare COSTRUZIONI SERVIZI ALLE IMPRESE (IMMOBILIARI, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI) , ,4 58 6,6 42 4,8 37 4,2 16 1,8 9 1, ,0 Tab. 14 Fig

19 Numero medio addetti per unità locale per settore di attività ALTRA INDUSTRIA: fabbricazione prodotti per scrivere e colorare 26 COMMERCIO E RIPARAZIONI 31 COSTRUZIONI 26 INDUSTRIA ALIMENTARE 137 INDUSTRIA CHIMICA E GOMMA - PLASTICA (MINERALI NON FERROSI) 81 INDUSTRIA METALMECCANICA, ELETTRONICA E MEZZI DI TRASPORTO 56 SERVIZI ALLE IMPRESE (IMMOBILIARI, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI) 30 Tab. 15 Il settore d attività e le caratteristiche dei lavoratori Si è pensato di approfondire, in questa sezione, il dato riguardante il settore di attività economica delle diverse unità locali, analizzandolo in base alle diverse caratteristiche dei lavoratori. Mentre in entrambe le categorie del genere degli utenti (tab. 16) la quota maggiore è rappresentata dai lavoratori impiegati in aziende metalmeccaniche (settore in cui è impiegato il 56 delle donne ed il 65 dei maschi), le femmine risultano essere presenti in modo maggiore, ai maschi, nell industria chimica e gomma-plastica (31 la quota di questo settore tra le femmine contro il 12 tra gli uomini). Inoltre, tra i maschi, vi è un incidenza più elevata di lavoratori nell industria alimentare (9 contro il 3 tra le femmine) e nel settore del commercio riparazioni (6 contro 2). Attività economica dell'impresa Industria metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto Industria chimica e gomma-plastica Industria alimentare Commercio e riparazioni Altra industria: fabbricazione prodotti per scrivere e colorare Costruzioni Servizi alle imprese Genere Femmine Maschi col. col , , , ,1 12 3,2 46 9,1 9 2,4 33 6,5 19 5,1 18 3,6 3,8 13 2,6 1,3 8 1, , ,0 Tab. 16 Scorporando il dato a seconda delle diverse classi di età dei soggetti (tab. 17), si vede come la totalità dei giovani tra 18 e 24 anni ed il 91 dei lavoratori tra 25 e 29 anni siano impiegati in imprese metalmeccaniche-elettroniche e in industrie chimiche. Per tutte le classi di età, comunque, le quote maggiori di lavoratori sono impiegate in aziende metalmeccaniche (queste rappresentano tra il 55 ed il 65 dei lavoratori in ogni classe di età), ed in aziende chimiche (tra il 15 tra i 40-49enni ed il 33 dei 18-24enni). 19

20 Tra i lavoratori con 50 anni o più è leggermente più bassa l incidenza di soggetti occupati nel polo metalmeccanico e chimico (73 contro il 78 tra i 40-49enni, 86 tra i 30-39enni, 91 tra i 25-29enni e la totalità dei 18-24enni). Tra gli ultra-cinquantenni, d altro canto, è leggermente più elevata, a tutte le altre classi di età, l incidenza di persone che lavorano nel commercio, nella fabbricazione di prodotti per scrivere e colorare o nelle costruzioni. Attività economica dell'impresa Industria metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto Industria chimica e gomma-plastica Industria alimentare Commercio e riparazioni Altra industria: fabbricazione prodotti per scrivere e colorare Costruzioni Servizi alle imprese Classi di età e oltre col. col. col. col. col. 8 66, , , , ,2 4 33, , , , ,0 1 1,3 16 4,8 27 9,9 14 7,7 4 5,1 7 2,1 18 6,6 13 7,1 15 4,5 9 3,3 13 7,1 4 1,2 3 1,1 9 4,9 2 2,6 3,9 4 1, , , , , ,0 Tab. 17 Per quel concerne il titolo di studio posseduto dai diversi soggetti che lavoravano nei differenti settori (tab. 18), si può vedere che in tutti i settori d attività vi è una prevalenza di persone che posseggono il titolo di licenza media inferiore, tranne che nel settore delle costruzioni, dove sono presenti 10 soggetti su 16 (corrispondenti a più del 60) con titolo di studio superiore (tra cui 8 diplomati e 2 con istruzione/formazione professionale), a fronte di soli 6 soggetti con licenza media inferiore (37,5). La presenza più bassa di persone con titolo di studio elevato 3 si riscontra nel settore dell industria alimentare, dove solamente il 19 dei lavoratori risulta possedere un titolo di studio superiore alla licenza media. Analizzando il dato dei lavoratori nei diversi settori d attività disaggregato per la nazionalità dell utente (tab. 19), si osserva che più dell 80 dei soggetti stranieri (corrispondente a 21 casi) risulta essere occupato nell industria metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto. Tale percentuale, tra gli italiani, scende al 60. I restanti lavoratori stranieri provengono dall industria chimica della gomma-plastica (3 casi) e da unità legate al settore del commercio e riparazioni (2 casi). Attività economica dell'impresa Industria metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto Industria chimica e gomma-plastica Industria alimentare Commercio e riparazioni Altra industria: fabbricazione prodotti per scrivere e colorare Costruzioni Servizi alle imprese a. 3 dati mancanti Licenza elementare riga Licenza media inferiore riga Titolo di studio Istruzione / formazione professionale riga Diploma 39 7, , , ,8 3, , , , , ,3 1, ,0 9 15, ,5 1 1, , , ,8 5 11, , , , ,5 4 10,8 7 18, ,0 riga 6 37,5 2 12,5 8 50, ,0 6 66,7 3 33, ,0 Laurea riga a riga Tab Cfr. nota 1. 20

21 Attività economica dell'impresa Industria metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto Industria chimica e gomma-plastica Industria alimentare Commercio e riparazioni Altra industria: fabbricazione prodotti per scrivere e colorare Costruzioni Servizi alle imprese Nazionalità del richiedente Italiana Straniera col. col , , ,7 3 11,5 58 6,8 40 4,7 2 7,7 37 4,3 16 1,9 9 1, , ,0 Tab. 19 Industria metalmeccanica, elettronica e mezzi di trasporto Industria chimica e gomma-plastica Industria alimentare Commercio e riparazioni Altra industria: fabbricazion prodotti per scrivere e colorare Costruzioni Servizi alle imprese Attività economica dell'impresa 1 col. 2 col. 3 col. 4 col. Circoscrizione di residenza 7 70, , , , , ,9 2 5,3 1 4,3 1 2,4 3 9,4 3 18,8 1 10, ,4 1 4,3 2 4,9 2 6,3 5 col. 2 20,0 4 9,5 2 5,3 3 13,0 3 7,3 3 9, ,1 1 1,3 1 2,4 1 10,0 2 4,8 1 2,6 2 8,7 1 2,4 1 3,1 2 2,5 4 9,8 1 6,3 2 3,6 1 1, col. 7 col. 8 col. 9 col. 10 col. Tab. 20 Per ciò che riguarda il settore d attività dell impresa legato al dato della Circoscrizione di residenza del lavoratore (tab. 20), si riscontra che in ogni Circoscrizione presa in considerazione la maggioranza degli abitanti rivoltisi al servizio lavora nel settore metalmeccanico ed elettronico (valore che va dal 64 di Circoscrizione 9 all 87 per i residenti in Circoscrizione 3). I lavoratori in industria chimica e della gomma-plastica sono particolarmente presenti, invece, in Circoscrizione 9 (24 del totale dei residenti rivoltisi al servizio) e in Circoscrizione 10 (20). CIRCOSCRIZIONE AZIENDA SETTORE D'ATTIVITA' VII IX X TOTALE COMMERCIO E RIPARAZIONI ,0 INDUSTRIA METALMECCANICA, ELETTRONICA E MEZZI DI TRASPORTO ,0 SERVIZI ALLE IMPRESE (IMMOBILIARI, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI) ,0 TOTALE ,0 Tab

22 Le aziende in Città colpite dalla crisi (tab. 21), i cui lavoratori si sono rivolti al servizio, si trovano nelle Circoscrizioni 7 (2 aziende), 9 (1 azienda) e 10 (1 azienda). Le industrie metalmeccaniche sono 2 (dislocate in Circoscrizione 7 e 10); vi sono poi un azienda legata al settore del commercio e riparazioni (in Circoscrizione 9) ed una ditta che si occupa di servizi alle imprese (Circoscrizione 7). Il tipo di lavoro svolto Concentrando l attenzione sul tipo di lavoro svolto dalle singole persone prima di cominciare la condizione di cassa integrazione, si è voluto prendere in considerazione il grado del lavoratore, il tipo di impegno richiesto 4 e la durata dell esperienza lavorativa precedente alla Cassa Integrazione Straordinaria. Per quel che riguarda il grado del lavoratore (tab. 22), si vede come la stragrande maggioranza (77) dei soggetti siano operai non qualificati, a cui si aggiunge un 2 di operai specializzati. Gli impiegati corrispondono invece solamente al 20 del totale. Più del 90 dei lavoratori aveva un tipo di contratto che prevedeva un impegno a tempo pieno (tab. 23). Infine, analizzando la durata dell esperienza lavorativa, si nota come quasi la metà dei lavoratori (48,2 del totale) avessero un esperienza lavorativa, nell azienda da cui sono stati posti in Cassa Integrazione, superiore ai 10 anni (tab. 24). Più di un lavoratore su 4 (27,7) risulta avere un esperienza compresa tra i 5 ed i 10 anni, mentre vi è anche una piccola parte di soggetti (46 individui, corrispondenti al 6 del totale) che è entrato in Cassa Intregrazione Straordinaria a meno di un anno dall inizio della propria attività lavorativa all interno dell impresa. Grado del lavoratore OPERAIO GENERICO 76,9 IMPIEGATO DI CONCETTO 14,2 IMPIEGATO ESECUTIVO 5,7 OPERAIO SPECIALIZZATO 2,2 QUADRO 1,0 a 100,0 a. dati mancanti sul totale: 42,3 Tab. 22 Tipo di impegno FULL TIME 91,9 PART TIME 8,1 a 100,0 a. dati mancanti sul totale: 28,1 Tab Per quel che riguarda i dati del grado del lavoratore e del tipo di impegno, sono presenti solamente i valori sul totale e non le frequenze assolute poichè vi è, per queste variabili, un alta presenza di valori mancanti, che vanno dal 42,3 del grado fino al 28,1 del tipo di impegno. I valori presenti nelle tabelle sono calcolati al netto di questi valori mancanti. 22

23 Durata esperienza lavorativa precedente alla CIGS fino a 1 anno da 1 a 5 anni da 5 a 10 anni da 10 a 20 anni più di 20 anni a 46 5, , , , , ,0 a. 95 dati mancanti, corrispondenti al 10,8 del totale Tab. 24 Il confronto tra i dati degli ultimi 3 anni Quest ultima parte della relazione è dedicata al confronto tra i dati rilevati negli ultimi 3 anni ( ) riguardanti gli utenti rivoltisi al servizio di Anticipo CIGS della Divisione Lavoro della Città di Torino. Nel corso dell anno 2004, potevano rivolgersi al servizio solamente le persone residenti nella Città; queste potevano provenire da aziende in crisi dislocate sul territorio cittadino o da imprese con sede al di fuori di Torino. Dal 2005 in poi, invece, attraverso la stipulazione di convenzioni tra il Comune di Torino e numerosi comuni della Provincia, si è reso disponibile il servizio anche per persone non residenti in Torino. I comuni della Provincia convenzionati a fine 2005 erano pari a 116; questo dato, nel corso del 2006, è cresciuto fino a raggiungere la quota di 148 comuni convenzionati al 31/12/2006 (tab. 1- Confronto tra anni). Numero Comuni della Provincia di Torino convenzionati al servizio Data Differenza anno precedente 31/12/ \ 31/12/ ,0 Tab. 1 - Confronto tra anni Parallelamente al numero dei comuni convenzionati, è cresciuto, di anno in anno, il numero degli utenti che si sono rivolti al servizio (tab. 2 Confronto tra anni). Dai 247 lavoratori del 2004 agli 878 che hanno presentato richiesta di anticipo CIGS nel 2006: i soggetti, nel corso di due anni, sono quindi più che triplicati. Risulta significativo soprattutto l incremento riscontrato tra il dato del 2005 e quello del 2006: si passa da 406 utenti a 878, con un incremento delle unità, quindi, superiore al 100 in un solo anno. 23

24 Numero lavoratori rivoltisi al servizio Anno Differenza anno precedente \ , ,3 Tab. 2 - Confronto tra anni L aumento del numero di imprese in crisi, i cui lavoratori si sono rivolti al servizio, è invece meno marcato (tab. 3 Confronto tra anni). Nel 2004, infatti, sono giunti al servizio richieste di lavoratori provenienti da 24 aziende diverse; nel 2005, le aziende interessate sono state 25 e nel 2006 il dato è salito a 29: l aumento tra 2005 e 2006 è quindi stato solamente del 16 e complessivamente nei tre anni, dal 2004 al 2006, del 21. L incidenza dei soli lavoratori residenti in Torino, al totale dei soggetti, è diminuita sensibilmente tra il 2005 ed il 2006: mentre infatti nel 2005 praticamente la metà degli utenti (49,5) era rappresentata da abitanti in Città, nel 2006 questi rappresentano solamente il 39 del totale (tab. 4 Confronto tra anni), con una diminuzione dell incidenza, quindi, del 20. Bisogna d altra parte sottolineare che, a fronte di questa diminuzione di incidenza sul totale, per quel che invece riguarda i valori assoluti, i cittadini di Torino rivoltisi al servizio sono comunque aumentati tra il 2005 ed il 2006, passando da 201 a 346 individui. Numero aziende a da cui giungono i lavoratori Anno Differenza anno precedente \ , ,0 a. con aziende, in questo caso, si intendono le imprese nel loro insieme: se una stessa impresa cessa l'attività in 2 unità locali separate, in questa tabella è considerata come un azienda unica e contata solamente una volta. Tab. 3 - Confronto tra anni Incidenza LAVORATORI RESIDENTI IN TORINO sul totale Anno 2005 Anno 2006 Saldo punti 2005 Saldo ,5 39,4-10,1-20,4 Tab. 4 - Confronto tra anni 24

25 Incidenza per CIRCOSCRIZIONE DI RESIDENZA DEL LAVORATORE a Circoscr. Anno 2004 Anno 2005 Saldo punti 2004 Saldo 2004 Anno 2006 Saldo punti 2005 Saldo 2005 I 4,5 2,0-2,5-55,6 2,9 +0,9 +44,5 II 8,9 8,0-0,9-10,1 12,1 +4,1 +51,7 III 13,4 8,4-5,0-37,3 11,0 +2,6 +30,7 IV 8,1 6,0-2,1-25,9 6,6 +0,6 +10,8 V 19,4 39,3 +19,9 +102,6 11,8-27,5-69,8 VI 22,7 17,9-4,8-21,1 9,2-8,7-48,3 VII 9,3 8,4-0,9-9,7 4,6-3,8-44,9 VIII 3,6 1,5-2,1-58,3 2,9-1,4 +92,7 IX 5,7 3,5-2,2-38,6 15,9 +12,4 +354,2 X 4,5 5,0 +0,5-11,1 22,8 +17,8 +356,6 a. calcolata sui soli lavoratori rivoltisi residenti in Torino al servizio. Tab. 5 - Confronto tra anni Se si analizza solamente il dato dei lavoratori residenti in Torino (tab. 5 confronto tra anni), dividendolo per le Circoscrizioni di residenza, si nota, in tutti 3 gli anni, una presenza significativa di lavoratori residenti nella Circoscrizione 5, che rappresentano il 19 del totale dei residenti nel 2004, quasi il 40 nel 2005 ed il 12 nel Altre Circoscrizioni con presenza significativa di utenti in tutti tre gli anni presi in considerazione sono: la Circoscrizione 2 (8,9 nel 2004, 8 nel 2005 e 12,1 nel 2006), la Circoscrizione 3 (13,4, 8,4, 11) e la 6, per la quale, però, si registra una significativa diminuzione dell incidenza nel corso dei tre anni; i residenti in questa Circoscrizione, infatti, passano a rappresentare dal 23 del totale nel 2004, il 18 nel 2005 ed infine il 9 nel corso del D altro canto, si nota un rilevante aumento dell incidenza di casi provenienti dalla Circoscrizione 9 (da cui giungono nel 2006 il 16 dei residenti in Torino, a fronte di un dato corrispondente a 3,5 nel 2005) e dalla Circoscrizione 10 (23 nel 2006, contro il 5 nel 2005 e 4,5 nel 2004). I lavoratori che sono occupati in aziende cittadine rappresentano 1/3 del totale degli utenti nel 2006, mentre nel 2004 essi rappresentavano quasi i 2/3 del totale (65,2; tab. 6 Confronto tra anni). Il dato, tra 2005 e 2006, è rimasto invece pressochè costante, passando dal 29 al 33 di lavoratori in aziende cittadine. Incidenza LAVORATORI CON SEDE LAVORO TORINO Anno 2004 Anno 2005 Saldo punti 2004 Saldo 2004 Anno 2006 Saldo punti 2005 Saldo ,2 29,3-35,9-70,7 33,6 +4,3 +14,7 Tab. 6 - Confronto tra anni Nel 2006 si riscontra una presenza femminile più alta (42 sul totale) ai due anni precedenti, in cui si sono rilevati tassi femminili corrispondenti al 32 nel 2004 e 26 nel 2005 (tab. 7 Confronto tra anni). 25

26 Anno 2004 Anno 2005 Incidenza DONNE Saldo punti 2004 Saldo 2004 Anno 2006 Saldo punti 2005 Saldo ,6 25,9-5,7-18,0 42,4 +16,5 +63,7 Tab. 7 - Confronto tra anni Età Anno 2004 Anno 2005 Incidenza per CLASSI DI ETA' Saldo punti 2004 Saldo 2004 Anno 2006 Saldo punti 2005 Saldo ,8-1,2-60,0 1,4 +0,6 +75, ,7 7,4 +1,7 +29,8 8,9 +1,5 +20, ,5 34,2 +6,7 +24,3 37,7 +3,5 +10, ,9 34,2-4,7-12,1 31,2-3,0-8,8 50 e oltre 25,9 23,4-2,5-9,7 20,8-2,6-11,1 Tab. 8 - Confronto tra anni Per quel che concerne la presenza di persone delle diverse fasce d età, si nota, nel corso degli anni, uno spostamento della classe modale 5 dalla classe di età anni alla classe anni (tab. 8 Confronto tra anni). Inoltre si osserva una diminuzione della quota di ultra-cinquantenni, che passano dal 26 del 2004, al 23 del 2005, fino al 21 del Questi dati portano a un generale ringiovanimento del gruppo totale degli utenti: mentre, infatti, nel 2004 coloro con 40 o più anni di età rappresentavano il 65 del totale dei soggetti, nel 2006 questo valore è sceso al 52; per contro, è cresciuto il gruppo dei 30-39enni, passato dal 28 del 2004, al 34 del 2005, fino al 38 dell ultimo anno. Anche la quota di under-trentenni registra un incremento, anche se meno marcato, nel corso dei 3 anni (7,7 nel 2004, 8,2 nel 2005, 10,3 nel 2006). Nel 2006, invece, si registra un brusco calo della quota di individui stranieri, che rappresentano il 3 del totale, in confronto al 12 del 2004 e all 11 del 2005 (tab. 9 Confronto tra anni). Infine, rivolgendo l attenzione ai titoli di studio (tab. 10 Confronto tra anni), si vede come la percentuale di persone con un titolo di studio superiore alla licenza media sia pressochè immutata tra 2005 e 2006, anche se in leggera crescita (dal 29 del 2005 al 32 del 2006). Anno 2004 Anno 2005 Incidenza STRANIERI Saldo punti 2004 Saldo 2004 Anno 2006 Saldo punti 2005 Saldo ,1 10,6-1,5-12,4 3,0-7,6-71,7 Tab. 9 - Confronto tra anni 5 Per classe modale si intende la modalità comprendente il maggior numero di casi sul totale alle altre modalità. 26

27 Incidenza LAVORATORI CON TITOLO DI STUDIO ELEVATO a Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Saldo punti 2005 Saldo 2005 n.d. 29,2 31,9 +2,7 +9,2 a con "titolo di studio elevato" vengono presi in considerazione tutti i lavoratori che possiedono un titolo di istruzione/formazione professionale, un diploma di scuola media superiore o una laurea. Tab Confronto tra anni 27

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