Alcune parole fondamentali della Costituzione italiana

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1 Corso di Educazione alla Cittadinanza Alcune parole fondamentali della Costituzione italiana Prof. Cristiania Panseri

2 Libertà/Servitù La libertà dei cittadini non consiste nel non essere ostacolati od oppressi, ma nel non essere dominati, ovvero nel non essere sottoposti al potere arbitrario o enorme di un altro uomo o di altri uomini. Il potere arbitrario è quello di chi può imporre la sua volontà a suo piacimento, senza essere limitato da altri poteri. Il potere enorme è quello di chi è al di sopra di altri cittadini e può, per questo, evitare le sanzioni della legge o farne a suo piacere. Dunque, la libertà del cittadino è libertà nelle leggi, cioè quella che scaturisce dal rispetto delle leggi e dall'assolvimento dei doveri civili.

3 Diritti/Doveri I diritti civili derivano dall'idea liberale e proteggono le libertà fondamentali dell'individuo (muoversi, lavorare, esprimersi, proprietà etc). I diritti politici derivano dall'idea democratica per cui tutti i cittadini devono partecipare direttamente o indirettamente alla gestione dello Stato. I diritti sociali derivano dall'idea socialista per cui lo Stato ha fra i suoi compiti quello di intervenire a sostegno dei gruppi più deboli per garantire ad ogni individuo una condizione di vita dignitosa. Affinché siano garantiti i diritti di tutti e non ci sia prevaricazione, ognuno ha dei doveri da rispettare. Non siamo liberi nonostante i doveri, ma grazie ad essi.

4 Legalità/Illegalità Il concetto di legalità esprime la fondamentale esigenza della vita politica che le leggi siano più forti degli uomini. E' la più sicura difesa contro prevaricazioni, dunque il vero fondamento della libertà dei cittadini. Il suo rispetto è importante non solo per i cittadini, ma anche per lo Stato. Il potere sovrano viene limitato dalle leggi e dalla Costituzione (art. 3, 111, 101c.2 Cost.) Serve a garantire la certezza del diritto.

5 Giustizia/Ingiustizia Questi concetti regolano i rapporti fra i cittadini e fra questi e lo Stato (Pubblica Amministrazione, politica). Principio fondamentale nei rapporti fra cittadini è di non arrecare danno od offesa ad alcuno. La seconda regola della giustizia è dare a ciascuno il suo, soprattutto quando si tratta di riconoscere i legittimi meriti. Iustitia est constans et perpetua voluntas ius suum cuique tribuendi. Iuris praecepta sunt haec: honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribuere - Ulpiano Art. 3 Costituzione: rimozione disuguaglianze sociali.

6 Etica e Politica Per i filosofi greci e romani il fine della politica è solo il bene comune e le leggi sono il mezzo per ottenere tale fine. Nella concezione moderna il fine della politica si sposta sugli interessi individuali o dei singoli gruppi e si concretizza nel raggiungimento, consolidamento ed esercizio del potere. Il fine giustifica i mezzi, ma chi giustifica il fine?

7 Democrazia/Totalitarismo Il concetto di democrazia indica il governo del popolo (demos popolo kratos potere) Un gruppo democratico è quello in cui valgono almeno due regole per prendere decisioni collettive: 1) tutti partecipano alla decisione direttamente o indirettamente; 2) la decisione viene presa dopo una libera discussione a maggioranza. Queste sono le regole in base alle quali ci si può mettere facilmente d'accordo per dire dove c'è democrazia e dove democrazia non c'è. Qualsiasi associazione generalmente stabilisce quali sono le regole in base alle quali si prendono le decisioni che poi valgono. Anche se le decisioni vengono prese da pochi, da alcuni, anche da uno solo, l'importante è che quella decisione venga presa in base a quelle regole. N. Bobbio

8 Individuo/Società Le teorie politiche moderne si possono dividere in due grandi campi: quelle che ritengono che l'individuo sia più importante della società (teorie liberali, repubblicane e democratiche) quelle che ritengono che la società conti più dell'individuo (teorie comunitarie, nazionalistiche e totalitarie) Fra i vari tentativi di conciliare le due idee uno dei più importanti è la teoria dell'individualismo democratico per la quale l'individuo ha il diritto di esprimere la propria individualità, sostenere le proprie idee e seguire il proprio stile di vita, ma ha al tempo stesso dei doveri verso gli altri (ciò impedisce che alcuni godano di privilegi a scapito degli altri e non permette la realizzazione ed espressione individuale attraverso l'uso degli altri come mezzi.

9 Patriottismo/Cosmopolitismo Il patriottismo indica l'amore che si prova verso la propria patria intesa come libertà e bene comune, come riconoscimento nelle istituzioni e nella cosa pubblica. Non è invece quello che spinge i governanti o i cittadini ad affermare la superiorità del proprio popolo rispetto agli altri (nazionalismo). La Costituzione insegna un'idea di patriottismo che si oppone al nazionalismo (art. 52 sacro dovere di difendere la patria e art. 11 l'italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli... ) La parola cosmopolitismo significa cittadino del mondo ed è un principio perfettamente compatibile con il patriottismo: il patriota che ama la libertà e il bene comune del suo popolo può amare anche la libertà degli altri popoli e lottare per essa.

10 Guerra/Pace Pace e guerra sono due concetti antitetici, sia nel senso che uno contraddice l'altro, sia nel senso che costituiscono gli estremi di una serie di stati intermedi (tregua, guerra fredda etc). Inoltre il primo è più forte tanto che definisce e limita il secondo: la pace è fine, cessazione, conclusione, negazione, assenza della guerra. Per guerra si intende il conflitto fra due o più gruppi politici la cui soluzione è affidata alla forza esercitata collettivamente, con effetti durevoli sugli assetti territoriali e con il sostegno di un apparato statale (altrimenti è duello, incidente o guerriglia) Poiché è un male la guerra è normata fin dal Medioevo, definendo le condizioni che rendono la guerra legittima (quando è giusto entrare in guerra) e le condizioni che la rendono legale (quando è combattuta nel rispetto delle leggi internazionali di guerra). Oggi l'invenzione di armi atomiche o ad elevata tecnologia e la

11 Paura/Speranza Sono i due stati d'animo fondamentali della vita politica, hanno un grande potere sugli individui, ma producono effetti contrari. Nella storia del pensiero politico la paura è sempre stata considerata l'emozione che porta gli esseri umani a sottomettersi al potere di un sovrano. La paura delle leggi, che nasce dalla certezza della pena, è la garanzia più efficace per essere liberi dalla paura degli uomini. La paura è anche lo strumento dei governi oppressivi (qui si tratta di paura di uno o alcuni individui e non delle leggi). Dalla paura nascono tutti i comportamenti tipici dei servi e degli schiavi: la rinuncia ad esercitare un pensiero proprio, poca considerazione di se stessi, inclinazione ad adulare, abitudine alla menzogna. La speranza, nel suo significato politico, coincide con la fiducia di poter realizzare ideali ritenuti giusti e desiderabili. Tutti i movimenti di emancipazione nazionale - politica o sociale - sono stati ispirati da questo sentimento. E' sempre ispirata da un leader o da una teoria creduta vera.

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13 Bibliografia Calamandrei P., Lo stato siamo noi, Chiarelettere, Milano, 2011 Pasquino G., La Costituzione in trenta lezioni, De Agostini, Novara, 2015 Viroli M., Le parole del cittadino, Laterza, Bari, 2012 N.B. Il libro di testo consigliato per preparare l esame è solo quello di Viroli.