Dott.ssa Caterina Gurrieri

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Dott.ssa Caterina Gurrieri"

Transcript

1 Dott.ssa Caterina Gurrieri

2

3 I rapporti statistici sono misure statistiche elementari finalizzate al confronto tra i dati stessi. In un rapporto statistico si mettono a confronto due termini, frequenze o quantità, di cui uno almeno è di natura statistica e tale che tra i due termini sussiste un qualche legame logico. I rapporti così costruiti permettono di confrontare l intensità di un fenomeno misurato su un collettivo, in tempi o luoghi diversi, e sono largamente impiegati nella descrizione di fenomeni di tipo economico. Assumono un valore sempre positivo e non dipendono dall unità di misura consentendo così un confronto tra fenomeni diversi.

4 Rapporti di coesistenza Rapporti di densità Principali Rapporti Rapporti di composizione Rapporti di derivazione Variazione assoluta e relativa Numeri indici

5 Rapporto di coesistenza I rapporti di coesistenza sono quozienti tra le intensità (misure) di due fenomeni diversi, coesistenti nello stesso ambito R i =y i /x i Esempi: Indice di carico sociale = (Pop. 65anni)/Pop anni Rapporto di mascolinità alla nascita = (nati maschi)/(nati femmine) Indice di liquidità = (attività correnti)/(passività correnti) Normalmente, i rapporti di coesistenza vengono moltiplicati per 100 o per 1000.

6 Rapporto di densità I rapporti di densità sono quozienti tra l intensità di un fenomeno e una misura di dimensione del collettivo di riferimento. Un rapporto di densità è definito mediante il confronto tra la dimensione globale di un fenomeno e la dimensione spaziale o temporale cui esso fa riferimento i =y i /w i Esempi: Indice di diffusione TV = (abbonamenti TV)/(Pop. residente) Densità per kmq = (popolazione residente)/(superficie regione kmq) Tasso di ospedalizzazione = (casi di ricovero di residenti)/(popolazione residente)

7 Prodotto interno lordo pro capite È dato dal rapporto tra il prodotto interno lordo e la popolazione Numero medio componenti per famiglia Rapporto tra popolazione e numero di famiglie residenti nello stesso territorio Numero medio di alunni per insegnante Rapporto tra il numero di alunni e di insegnati per livello di istruzione (medie, superiori, etc.) Indice di dotazione di posti letto negli istituti di cura Rapporto tra il numero di posti letto degli istituti di cura e la popolazione Anche i rapporti di densità, come quelli di coesistenza, vengono normalmente moltiplicati per 100 o per 1000.

8 Rapporto di derivazione Un rapporto di derivazione è ottenuto dividendo la modalità di un fenomeno per quella corrispondente di un altro che, sul piano logico o temporale, ne costituisce l antecedente o il presupposto. Rderiv = modalità susseguente / modalità antecedente Esempi: Indici demografici quali: Indice di natalità delle persone, delle imprese, etc.; Indice di mortalità delle persone, delle imprese, etc.; Tasso di mortalità infantile; Indici di propensione quali: Propensione a terminare gli studi; Propensione all emigrazione; Indice di pericolosità stradale

9 Indice di natalità È dato dal rapporto tra i nati e la popolazione in un certo anno moltiplicato per 1000 Tasso di fecondità Rapporto tra il numero di nati vivi nell anno e la popolazione femminile residente di età compresa tra i 15 e i 44 anni Quoziente di criminalità Rapporto tra i denunciati per tipo di delitto e la popolazione residente per

10 Rapporto di composizione Il rapporto di composizione è una misura ottenuta rapportando il valore rilevato in una certa circostanza per l analogo valore rilevato per l intera popolazione Rcomp = parte del fenomeno / totale fenomeno Esempi: la composizione percentuale della forza lavoro rispetto al sesso, alle fasce di età, al titolo di studio posseduto, etc.; la distribuzione della popolazione residente rispetto alle fasce di età; la tipologia dei clienti di una banca

11 Tasso di attività Rapporto tra forza lavoro e popolazione di 15 anni e più Tasso di occupazione Rapporto tra occupati e popolazione di 15 anni e più Tasso di disoccupazione Rapporto tra persone in cerca di lavoro e forza lavoro Tasso di scolarità nelle scuole superiori Rapporto tra iscritti e popolazione tra i 14 e 18 anni

12 Variazione assoluta e relativa Si definisce variazione assoluta la differenza tra un fenomeno alla fine di un periodo e lo stesso fenomeno all inizio del periodo considerato. In formula d = x t x 0 Rapportando la variazione assoluta al fenomeno osservato all inizio del fenomeno, si ottiene la variazione relativa del fenomeno stesso. La variazione relativa può essere anche espressa in percentuale, se moltiplicata per 100. d = (x t x 0 )/x 0

13 ESEMPIO La seguente tabella riporta i dati sugli occupati per posizione nella professione e per settore di attività economica (in migliaia di unità). Determinare le variazioni assolute e le variazioni relative percentuali. Professione e settore di attività Valori assoluti Luglio 1999 Luglio 2000 Dipendenti Indipendenti Agricoltura Industria In senso stretto Costruzioni Servizi Commercio

14 SOLUZIONE Le variazioni assolute si ottengono come differenze tra le frequenze di luglio 2000 e le frequenze di luglio Le variazioni relative percentuali si ottengono rapportando le variazioni assolute alle corrispondenti frequenze di luglio 1999 e moltiplicando tali rapporti per 100. I risultati sono riportati nella tabella successiva. Professione e settore di attività Variazioni assolute Valori assoluti Variazioni relative percentuali Dipendenti = = +313 = 313/14972 * 100 = +2,09 Indipendenti = = +115 = 115/5921 * 100 = +1,94 Agricoltura = = -28 = -28/1165 * 100 = -2,40 Industria = = +51 = 51/6805 * 100 = +0,75 - In senso stretto = = +18 = 18/5197 * 100 = +0,35 - Costruzioni = = +33 = 33/1608 * 100 = +2,05 Servizi = = +405 = 405/12923 * 100 = +3,13 - Commercio = = +13 = 13/3359 * 100 = +0,39

15 Numeri indici Data una serie storica, i numeri indici rapportano le intensità di un fenomeno riferite a due tempi, luoghi o condizioni differenti. La grandezza a denominatore prende il nome di base e può essere fissa (un anno determinato) o mobile, agganciata alla grandezza a numeratore (l anno precedente). I più noti numeri indici, sovente oggetto di accesissimi dibattiti e contestazioni, sono quelli utilizzati per determinare l aumento del costo della vita (inflazione). Essi vengono determinati, nell accezione più semplicistica, raffrontando la quantità di denaro necessaria per acquistare un determinato insieme di beni (paniere) in due momenti distinti e ben separati (mese, anno) fornendo così l incremento (decremento) del valore dei beni stessi.

16 Di grande importanza in campo economico, i numeri indici si prefiggono il confronto per rapporto tra diversi stati di intensità di un fenomeno in diverse situazioni temporali o spaziali. Sono utili ad esempio per: valutare la variazione dei prezzi (tasso di inflazione); valutare in che misura la variazione di un aggregato economico, come il consumo, la produzione, ecc., sia da attribuire alla variazione delle quantità ed alla variazione intervenuta nei prezzi dei beni e servizi che li compongono; stimare un indicatore del costo della vita; ottenere un coefficiente per la rivalutazione di somme monetarie.

17 In generale si distingue tra: numeri indici semplici: qualora l obiettivo sia fissato sulla variazione del prezzo (o della quantità) di un singolo bene (o servizio) in due situazioni differenti. numeri indici complessi: qualora l obiettivo sia quello di descrivere in modo sintetico la variazione di un gruppo di n beni e/o servizi simultaneamente, in due situazioni differenti.

18 Numeri indice semplici In generale, un numero indice semplice esprime la variazione del prezzo tra un generico tempo t e il tempo 1 preso come base. L indice che si ottiene sarà maggiore o minore di 1 (o di 100, in base a come vengono espressi) a seconda che il prezzo nell anno t sia maggiore o minore rispetto a quello dell anno preso come base. Tali indici, inoltre, si configurano come puri numeri, in quanto sono svincolati dall unità di misura nella quale è espresso il fenomeno originario. Per definizione, infine, sono sempre positivi.

19 I numeri indici semplici, ancora, si distinguono a seconda della base: a base fissa: posto 100 il valore assunto dalla serie storica in un anno t = 1 (solitamente il primo), si dice numero indice a base fissa il quoziente moltiplicato per 100 tra il valore assunto dalla variabile in ogni generico tempo t ed il valore al tempo 1. Sottraendo 100 ad un numero indice a base fissa, si ottiene la variazione percentuale rispetto al tempo base. In formula (x t /x 1 ) * 100 a base mobile: è il quoziente, moltiplicato per 100, tra il valore assunto dalla variabile in un generico tempo t e il valore della stessa variabile al tempo immediatamente precedente (t-1). Sottraendo 100 ad un numero indice a base mobile si ottiene la variazione percentuale rispetto al tempo precedente. In formula avrò che (x t /xt- 1 ) * 100

20 Sottraendo 100 ad un numero indice a base mobile, si ottiene la variazione percentuale della variabile rispetto al tempo precedente. Nel caso in cui la serie storica presenta dati mensili o trimestrali, la variazione percentuale rispetto al tempo precedente viene detta variazione congiunturale. Si definisce, infine, variazione tendenziale la variazione percentuale di una serie storica con dati mensili o trimestrali, rispetto allo stesso mese o trimestre dell anno precedente. Essendo riferita allo stesso periodo dell anno, la variazione tendenziale non risente dell eventuale stagionalità del fenomeno

21 Particolare importanza assume, a proposito dei numeri indice semplici, anche il tasso medio annuo (o mensile) percentuale di una variazione di una serie storica. Nel caso in cui si disponga dei numeri indice a base mobile, la variazione percentuale media annua si calcola come Mg x x t t con Mg T 1 T x x t t2 t1 Conoscendo il valore del numero indice a base fissa (o del valore assoluto) al tempo T con base al tempo 1, il tasso medio annuo percentuale si calcola come T 1 x x T

22 La scelta della base (fissa o mobile), comunque, dipende dall obiettivo che si pone chi costruisce il numero indice nel caso di base fissa sarà possibile confrontare tra loro tutte le diverse situazioni presentate; nel caso di base mobile, invece, potrà essere rilevata solamente la variazione relativa tra la situazione t e l anno immediatamente precedente.

23 ESEMPIO La serie storica riporta la retribuzione media annua in euro dal 2004 al 2009 di un individuo. a) Costruire la serie dei numeri indice a base fissa al 2007 e commentarla. b) Costruire la serie dei numeri indice a base mobile e commentarla. Anno Retribuzione annua (in euro)

24 SOLUZIONE a) Per costruire la serie dei numeri indice a base fissa al 2007, pongo valore uguale a 100 per l anno 2007 e calcolo la variazione degli altri anni secondo la formula (x t /x 1 ) * 100. I risultati dei calcoli sono riportati nella tabella successiva. Anno Retribuzione annua (in euro) Numeri indice % 2007 = = 17166/19552 * 100 = 87, = 17853/19552 * 100 = 91, = 18818/19552 * 100 = 96, , = 19884/19552 * 100 = 101, = 20242/19552 * 100 = 103,5 COMMENTO: considerando come anno base il 1997 vediamo come la retribuzione del 1999 sia il 3,5% in più di quella del 1997 mentre la retribuzione del 1994 è il 12,2% in meno di quella del 1997.

25 b) Per costruire la serie dei numeri indice a base mobile, calcolo la variazione secondo la formula (x t /x t-1 ) * 100. I risultati dei calcoli sono riportati nella tabella successiva. Anno Retribuzione annua (in euro) Numeri indice % = 17853/17166 * 100 = 104, = 18818/17853 * 100 = 105, = 19552/18818 * 100 = 103, = 19884/19552 * 100 = 101, = 20242/19884 * 100 = 101,8 COMMENTO: La serie evidenzia un continuo incremento relativo delle retribuzioni. Il maggiore incremento relativo si ha tra il 1995 e il 1996 ed è pari al 5,4%. Il minore incremento relativo si è verificato tra il 1997 e il 1998 ed è pari a 1,7%.

26 ATTENZIONE E sempre possibile, sotto alcune condizioni, passare da una base fissa a una mobile, e viceversa, oppure passare da una base fissa a un altra base fissa. In particolare 1. Per passare da una base fissa a un altra base fissa (posto che il nuovo periodo di tempo sia contenuto anche nel precedente): si divide ogni numero indice per il numero indice della nuova base e si moltiplica per 100 Anno Retribuzione annua (in euro) Numeri indice % 2007= 100 Numeri indice % 2009= ,8 = 87,8/103,5 * 100 = 84, ,3 = 91,3/103,5 * 100 = 88, ,2 = 96,2/103,5 * 100 = 92, ,0 = 100,0/103,5 * 100 = 96, ,7 = 101,7/103,5 * 100 = 98, ,5 100,0

27 2. Per passare da una base fissa a una base mobile: si divide ogni numero indice della serie a base fissa per il precedente e si moltiplica per 100 Anno Retribuzione annua (in euro) Numeri indice % base fissa 2007= 100 Numeri indice % base mobile , ,3 = 91,3/87,8 * 100 = 104, ,2 = 96,2/91,3 * 100 = 105, ,0 = 100,0/96,2 * 100 = 103, ,7 = 101,7/100,0 * 100 = 101, ,5 = 103,5/101,7 * 100 = 101,8

28 3. Per passare da una base mobile a una base fissa: i. si pone uguale a 1 il numero indice della serie a base mobile relativo al periodo t scelto come base ii. si ottengono i numeri indice di ogni tempo k precedente alla base calcolando l inverso dei prodotti dei numeri indice dal tempo k+1 fino a t compreso iii. si ottengono i numeri indice dei periodi h successivi calcolando i prodotti del numero indice a base mobile per tutti i periodi che lo precedono fino a t+1 incluso. Anno Numeri indice % base mobile Numeri indice % base fissa 2007 = = (1,040 * * 1,039) -1 *100 = 91, ,040 = (1,054 * 1,039) -1 *100 = 91, ,054 = (1,039) -1 * 100 = 96, , , ,017 = 1,017 * 100 = 101, ,018 = 1,017 * 1,018 * 100 = 103,5

29 ESEMPIO La serie storica seguente riporta i prezzi in euro di tende da sole nel periodo gennaio-agosto. a) Costruire la serie dei numeri indice a base fissa ponendo base: gennaio = 1. b) Passare dai numeri indice a base fissa ai numeri indice a base mobile. c) Calcolare la variazione relativa media mensile nell arco di tempo considerato. Mesi Prezzi Gennaio 1900 Febbraio 1950 Marzo 1985 Aprile 2000 Maggio 2050 Giugno 2075 Luglio 2115 Agosto 2184

30 SOLUZIONE a) Per costruire la serie dei numeri indice a base fissa ponendo base: gennaio = 1, divido ciascun prezzo per la base. I risultati dei calcoli sono riportati nella tabella successiva. Mesi Prezzi Numeri indice base fissa Gennaio = 1 Gennaio ,000 Febbraio 1950 = 1950/1900 = 1,026 Marzo 1985 = 1985/1900 = 1,045 Aprile 2000 = 2000/1900 = 1,053 Maggio 2050 = 2050/1900 = 1,079 Giugno 2075 = 2075/1900 = 1,092 Luglio 2115 = 2115/1900 = 1,113 Agosto 2184 = 2184/1900 = 1,149

31 b) Per passare dai numeri indice a base fissa ai numeri indice a base mobile, essendo tutti i numeri da calcolare successivi alla base, bisogna dividere ciascun numero indice a base fissa per il suo precedente. I risultati sono riportati nella tabella successiva. Mesi Prezzi Numeri indice base fissa Gennaio = 100 Numeri indice base mobile Gennaio ,0 --- Febbraio ,6 = 102,6/100 = 1,026 Marzo ,5 = 104,5/102,6 = 1,018 Aprile ,3 = 105,3/104,5 = 1,008 Maggio ,9 = 107,9/105,3 = 1,025 Giugno ,2 = 109,2/107,9 = 1,012 Luglio ,3 = 111,3/109,2 = 1,019 Agosto ,9 = 114,9/111,3 = 1,032

32 c) Per calcolare la variazione relativa media mensile nell arco di tempo considerato posso procedere in due modi -Per i numeri indice a base mobile, calcolando la media geometrica degli stessi Mg x x t t ,026*1,018*1,008*1,025*1,012*1,019*1, Calcolando il rapporto tra il valore (o il numero indice a base fissa) al tempo T e quello al tempo 1 T 1 x x T T 1 x x T ,

33 Numeri indice complessi Si dicono numeri indice complessi quelle misure che permettono di sintetizzare le variazioni relative di più variabili quantitative i cui valori sono elencati in una serie storica multipla. Poiché i beni e/o servizi inclusi in una serie storica multipla non hanno tutti la stessa importanza, per il calcolo dei numeri indice complessi è opportuno ponderare ciascuno dei k fenomeni che rientrano nella serie storica multipla con dei pesi. Tali pesi, genericamente indicati con ω, devono riflettere chiaramente l importanza di ciascun fenomeno.

34 In generale, quindi, si definisce quindi numero indice complesso, calcolato col criterio della media aritmetica ponderata, riferito al tempo t e con base al tempo 1, la media aritmetica ponderata dei numeri indice semplici, riferiti al medesimo tempo e con la stessa base, delle k serie storiche semplici dei fenomeni considerati. Anche tale valore solitamente viene poi moltiplicato per 100. In formula avremo dunque che x k ts s s1 x1s 1 I t k s1 s 100

35 Si è detto che i singoli fenomeni che compongono la serie storica multipla su cui calcolare i numeri indice complessi vanno opportunamente ponderati. Ciò pone un problema di scelta del giusto peso. In campo economico si distinguono in particolare tre indici, che derivano proprio da una diversa scelta dei pesi in base a cui ponderare.

36 Numero indice dei prezzi e numero indice delle quantità di Laspeyres Il numero indice dei prezzi di Laspeyres è un indice composto dei prezzi espresso dal rapporto tra le medie dei prezzi di m beni/servizi calcolati ai tempi 1 e t, ponderati con le quantità al tempo 1. Ciò che resta stabile in questo indice, dunque, sono le quantità, ovvero si ipotizzano consumi relativi costanti, pari a quelli del tempo 1. In formula è espresso come 1 I L, p t n i1 n i1 p p it i1 q q i1 i1 Sottraendo 1 dal risultato, e moltiplicando per 100, si ottiene la variazione percentuale dei prezzi, assumendo che le quantità rimangano stabili.

37 Analogamente al numero indice dei prezzi, è possibile calcolare il numero indice delle quantità di Laspeyres, ovvero un indice composto delle quantità espresso dal rapporto tra le medie delle quantità di m beni/servizi calcolati ai tempi 1 e t, ponderati con i prezzi al tempo 1. Ciò che resta stabile in questo indice, dunque, sono i prezzi. In formula è espresso come 1 I L, q t n i1 n i1 p p i1 i1 q q it i1 Sottraendo 1 dal risultato, e moltiplicando per 100, si ottiene la variazione percentuale delle quantità, assumendo che i prezzi rimangano stabili.

38 Numero indice dei prezzi e numero indice delle quantità di Paache È un indice composto dei prezzi espresso dal rapporto tra le medie dei prezzi di m beni/servizi calcolati ai tempi 1 e t, ponderati con le quantità al tempo t. Anche in questo caso restano stabili le quantità. A differenza dell indice di Laspeyres, tuttavia, ipotizzano consumi relativi costanti, pari a quelli del tempo t. In formula è espresso come 1 I P, p t n i1 n i1 Sottraendo 1 dal risultato, e moltiplicando per 100, si ottiene la variazione percentuale dei prezzi, assumendo che le quantità rimangano stabili. p p it i1 q q it it

39 Anche in questo caso è possibile definire il numero indice delle quantità di Paache, ovvero un indice composto delle quantità espresso dal rapporto tra le medie delle quantità di m beni/servizi calcolati ai tempi 1 e t, ponderati con i prezzi al tempo t. In formula è espresso come 1 I P, q t n i1 n i1 p p it it q q it i1 Sottraendo 1 dal risultato, e moltiplicando per 100, si ottiene la variazione percentuale delle quantità, assumendo che i prezzi rimangano stabili.

40 ATTENZIONE L indice di Paache, proprio perché pone come costanti le quantità al tempo t (ovvero al tempo più recente), richiede un aggiornamento costante del paniere dei beni e servizi di riferimento. Per questo motivo, anche se più aggiornato e fedele rispetto a quello di Laspeyres, viene concretamente utilizzato solo nelle situazioni in cui si dispone congiuntamente e simultaneamente di informazioni relative a prezzi e quantità (es. contrattazioni di borsa).

41 ATTENZIONE L indice dei prezzi di Laspeyres tende a essere maggiore dell indice di Paache quando i prezzi aumentano e inferiore quando i prezzi diminuiscono.

42 Numero indice dei prezzi di Fisher È un indice composto dei prezzi espresso dalla media geometrica dell indice dei prezzi di Laspeyres e dell indice dei prezzi di Paache In formula è espresso come I F I L t 1 t 1 1 I P t Il problema di questo indice è che, pur soddisfacendo molti requisiti formali, trova scarsa utilizzazione in quanto richiede il calcolo preliminare di altri due numeri indice.

43 ESEMPIO La tabella seguente riporta i prezzi e le quantità di quattro motoveicoli venduti in una concessionaria nei mesi di gennaio e dicembre Calcolare: a) l indice dei prezzi di Laspeyres b) l indice dei prezzi di Paache c) l indice dei prezzi di Fisher d) l indice delle quantità di Laspeyres e) l indice delle quantità di Paache f) l indice delle quantità di Fisher Gennaio Dicembre Prodotto Prezzi Quantità Prezzi Quantità A B C D

44 SOLUZIONE a) Per calcolare l indice dei prezzi di Laspeyres si applica la formula n it i1 L, p i1 1 I t n i1 p p i1 Poiché si assume che le quantità rimangano fisse al tempo 1, i dati che servono per il calcolo dell indice sono quelli relativi ai prezzi di dicembre (p 1,t = 1500; p 2,t = 2110; p 3,t = 3100; p 4,t = 13000), alle quantità di gennaio (q 1,1 = 413; q 2,1 = 640; q 3,1 = 520; q 4,1 = 150) e ai prezzi di gennaio (p 1,1 = 1450; p 2,1 = 2100; p 3,1 = 3000; p 4,1 = 12000) q q i1 100

45 A questo punto non resta che sostituire i dati nella formula, per cui n i1 i1 q i1 1500* *640*3100* * * *640*3000* *150 it i1 L, p i1 1 I t n p p q 1,0432 Da gennaio a dicembre i prezzi dei quattro motoveicoli sono aumentati del (1,0432-1)*100 = 4,32% assumendo che le quantità vendute siano rimaste invariate (quelle di gennaio)

46 b) Per calcolare l indice dei prezzi di Paache si applica la formula 1 I P, p t n i1 n i1 p p it i1 q q it it Poiché si assume che le quantità rimangano fisse al tempo t, i dati che servono per il calcolo dell indice sono quelli relativi ai prezzi di dicembre (p 1,t = 1500; p 2,t = 2110; p 3,t = 3100; p 4,t = 13000), alle quantità di dicembre(q 1,t = 405; q 2,t = 590; q 3,t = 580; q 4,t = 520) e ai prezzi di gennaio (p 1,1 = 1450; p 2,1 = 2100; p 3,1 = 3000; p 4,1 = 12000)

47 A questo punto non resta che sostituire i dati nella formula, per cui n i1 i1 q 1500* * * * * * * *120 it it P, p i1 1 I t n p p q it 1,0408 Da gennaio a dicembre i prezzi dei quattro motoveicoli sono aumentati del (1,0408-1)*100 = 4,08% assumendo che le quantità vendute siano quelle di dicembre.

48 c) Per calcolare l indice dei prezzi di Fisher basta calcolare la media geometrica dei precedenti due indici calcolati. Poiché I L,p = 1,0432 e I P,p = 1,0408 F, p 1 I t 1,0432*1,0408 1,042

49 d) Per calcolare l indice delle quantità di Laspeyres si applica la formula Poiché si assume che i prezzi rimangano fissi al tempo 1, i dati che servono per il calcolo dell indice sono quelli relativi ai prezzi di gennaio, alle quantità di gennaio e ai prezzi di dicembre. n i i i n i it i q L t q p q p I , 1

50 Andando a sostituire nella formula, avremo dunque che n i1 i1 q i1 1450* * * * * * * *150 i1 it L, q i1 1 I t n p p q 0,9441 Da cui (0,9441-1)*100 = -5,59% Da gennaio a dicembre la quantità venduta dei quattro motoveicoli è diminuita del 5,59%, assumendo che i prezzi siano rimasti quelli di gennaio

51 e) Noti i dati dei prezzi e delle quantità di gennaio e di dicembre, l indice delle quantità di Paache sarà n i1 q i1 1500* * * * * * * *150 it it P, q i1 1 I t n p p it q 0,9419 Da cui (0,9419-1)*100 = -5,81% Da gennaio a dicembre la quantità venduta dei quattro motoveicoli è diminuita del 5,81%, assumendo che i prezzi siano stati sempre uguali a quelli di dicembre.

52 f) Per calcolare l indice delle quantità di Fisher basta calcolare la media geometrica dei precedenti due indici calcolati. Poiché I L,q = 0,9441 e I P,p = 0,9419 F, q 1 I t 0,9441* 0,9419 0,9430

53 Concatenare numeri indice con base differente In economia si è spesso interessati a serie storiche lunghe, che permettono di seguire l evoluzione per un lungo periodo di tempo. Passando da una base all altra, tuttavia, si inserisce un elemento di discontinuità che rende difficoltosi i confronti. Per ovviare a questo problema si riportano i numeri indici con la nuova base in termini della vecchia base o, viceversa, si riportano i termini della vecchia base in termini della nuova. A tale scopo si utilizzano i c.d. coefficienti di raccordo, che permettono di passare agevolmente da una base all altra.

54 Lo stesso ISTAT definisce i coefficienti di raccordo come Si tratta di quozienti utilizzati per raccordare serie di indici riferite a basi diverse, che per loro natura non sarebbero teoricamente confrontabili a causa delle innovazioni nei prodotti e nelle ponderazioni introdotte a ogni cambio di base. I coefficienti di raccordo sono ottenuti mediante rapporto degli indici annuali del nuovo anno base rispettivamente presi, al numeratore, nella vecchia base e, al denominatore, nella nuova base. In pratica, poiché l indice annuale del nuovo anno base calcolato nella nuova base è per definizione uguale a 100, il coefficiente di raccordo tra due basi successive si ottiene dividendo per 100 l indice del nuovo anno base espresso nella vecchia base di riferimento. ( df) NB. I valori dei coefficienti di raccordo sono forniti dall ISTAT ogni volta che avviene un cambiamento di base

55 In generale, - per riportare i numeri indici dalla base più recente alla base più vecchia, si moltiplicano i numeri indice con la nuova base per il coefficiente di raccordo corrispondente - per riportare i numeri indici precedenti alla nuova base si dividono i numeri indice precedenti per il coefficiente di raccordo della nuova base.

56 Principali numeri indice complessi calcolati dall ISTAT L ISTAT fornisce periodicamente numeri indice che documentano l andamento nel tempo di diversi aspetti della vita economica in Italia. Essi hanno a che fare con Attività industriale numeri indici della produzione industriale numeri indici del fatturato, degli ordinativi e della consistenza degli ordinativi dell industria numeri indici delle costruzioni: attività edilizia e opere pubbliche

57 Servizi numeri indici delle vendite al dettaglio numeri indici del fatturato delle altre attività dei servizi Prezzi numeri indici dei prezzi al consumo numeri indici dei prezzi alla produzione Interscambio commerciale con l estero numeri indici di quantità, valori e valori medi unitari per importazioni, saldi, esportazioni

58 Mercato del lavoro gli indicatori del lavoro delle grandi imprese, dell industria e del terziario (numeri indici dell occupazione, delle retribuzioni, del costo del lavoro,...) numeri indici delle retribuzioni contrattuali Contabilità nazionale (trimestrali) i deflatori numeri indici di costi e margini

59 I numeri indici dei prezzi al consumo Una categoria particolare di numeri indice prodotti dall ISTAT sono quelli dei prezzi al consumo, che misurano le variazioni nel tempo dei prezzi di un paniere di beni e servizi destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio economico nazionale e acquistabili sul mercato attraverso transazioni monetarie (sono escluse quindi le transazioni a titolo gratuito, gli autoconsumi, i fitti figurativi, ecc.). (Note Informative - Istat)

60 Gli indici dei prezzi calcolati con questo metodo sono tre: Indice Nazionale dei prezzi al consumo per l Intera Collettività (NIC, base 1995 = 100): è utilizzato come misura dell inflazione a livello dell intero sistema economico; in altre parole considera la collettività nazionale come se fosse un unica grande famiglia di consumatori, all interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate. NB. L'inflazione è un processo di aumento continuo e generalizzato del livello dei prezzi dei beni e servizi destinati al consumo delle famiglie. Un aumento dell inflazione corrisponde ad una situazione in cui aumenta la velocità di crescita dei prezzi, mentre una riduzione dell inflazione si verifica nel caso in cui i prezzi, pur essendo in aumento, crescono a una velocità minore.

61 Indice dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (FOI, base 1995 = 100): si riferisce ai consumi dell insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente extra-agricolo. E l indice generalmente usato per adeguare periodicamente i valori monetari, espressi in euro correnti, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato. Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i paesi dell Unione Europea (IPCA, base 2005 = 100): è stato sviluppato per assicurare una misura dell inflazione comparabile a livello europeo. Infatti, viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell Unione Europea. Tale indice viene calcolato e pubblicato dall Istat e inviato all Eurostat mensilmente secondo un calendario prefissato. L Eurostat, a sua volta, diffonde gli indici armonizzati dei singoli paesi dell UE ed elabora e diffonde l indice sintetico europeo, calcolato sulla base dei primi.

62 I tre indici hanno in comune i seguenti elementi: la rilevazione dei prezzi; la metodologia di calcolo; la base territoriale; la classificazione del paniere, articolato in 12 divisioni. Tuttavia, essi differiscono per altri specifici aspetti.

63 NIC e FOI si basano sullo stesso paniere e si riferiscono ai consumi finali individuali indipendentemente se la spesa sia a totale carico delle famiglie o, in misura parziale o totale, della Pubblica Amministrazione o delle istituzioni non aventi fini di lucro. Il peso attribuito a ogni bene o servizio, però, è diverso nei due indici, a seconda dell importanza che i diversi prodotti assumono nei consumi della popolazione di riferimento. Per il NIC la popolazione di riferimento è l intera popolazione; per il FOI è l insieme di famiglie che fanno capo a un operaio o a un impiegato.

64 L IPCA ha in comune con il NIC la popolazione di riferimento, ma si differenzia dagli altri due indici poiché si riferisce alla spesa monetaria per consumi finali sostenuta esclusivamente dalle famiglie. Esclude inoltre, sulla base di regolamenti comunitari, alcuni prodotti come, ad esempio, le lotterie, il lotto e i concorsi pronostici. NIC e FOI considerano sempre il prezzo pieno di vendita. L IPCA, invece, si riferisce invece al prezzo effettivamente pagato dal consumatore. Ad esempio, nel caso dei medicinali, mentre per gli indici nazionali viene considerato il prezzo pieno del prodotto, per quello armonizzato il prezzo di riferimento è rappresentato dalla quota effettivamente a carico delle famiglie. Inoltre, l IPCA tiene conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi, sconti e promozioni). Gli indici nazionali NIC e FOI sono prodotti anche nella versione che esclude dal calcolo i tabacchi.

65 Deflazionamento Si dice deflazionamento di un aggregato economico in moneta corrente il processo di depurazione dei suoi valori dalle variazioni dovute all inflazione.. Tale processo permette di valutare l evoluzione in termini di prezzi costanti, anziché di prezzi correnti. La procedura del deflazionamento consiste in sostanza nel dividere l aggregato per un indice di prezzo opportuno e collegato logicamente con il fenomeno in esame (NIC, FOI, IPCA, numeri indice dei prezzi alla produzione, ), in un momento temporale preciso, che in genere è individuato con il tempo 1. In formula si avrà dunque che i valori del fenomeno del tempo t, espressi ai prezzi costanti dell anno (periodo) τ, detti τ x t, sono x t x t I t

66 ATTENZIONE Quando si lavora su serie storiche, bisogna tenere sempre conto di quello che viene chiamato residuo non spiegato, o componente residua o erratica, e che viene indicato con e t. Si tratta, in particolare, di tutte le circostanze che non possono essere controllate o direttamente osservate. Ciascuna di queste circostanze si assume sia composta da tre elementi: Trend: è la tendenza di fondo del fenomeno Ciclo: è definito dalle oscillazioni che derivano dal succedersi di fasi ascendenti e discendenti del fenomeno Stagionalità: ovvero i movimenti del fenomeno nel corso dell anno, che tendono a ripetersi con una certa analogia nel medesimo mese di anni successivi.

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012 ESERCIZIO 1 Nella tabella che segue sono riportate le variazioni percentuali, rispetto all anno precedente, del fatturato di un azienda. Sulla base dei dati contenuti in tabella a) Determinare i numeri

Dettagli

Serie Storiche Trasformazioni e Aggiustamenti

Serie Storiche Trasformazioni e Aggiustamenti Serie Storiche Trasformazioni e Aggiustamenti Per facilitare l interpretazione dei dati, si ricorre spesso a trasformazione della serie originale. I principali tipi di aggiustamenti che consideriamo sono:.

Dettagli

Inflazione. L indice dei prezzi al consumo ci consente quindi di introdurre anche il concetto di inflazione:

Inflazione. L indice dei prezzi al consumo ci consente quindi di introdurre anche il concetto di inflazione: Il potere di acquisto cambia nel tempo. Un euro oggi ha un potere di acquisto diverso da quello che aveva 5 anni fa e diverso da quello che avrà fra 20 anni. Come possiamo misurare queste variazioni? L

Dettagli

Lezione 18 1. Introduzione

Lezione 18 1. Introduzione Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 9 aprile 2013 IV trimestre 2012 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Con la pubblicazione dei dati del quarto trimestre del 2012, l Istat diffonde le serie storiche coerenti con

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. a cura della FONDAZIONE ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI

CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. a cura della FONDAZIONE ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI OSSERVATORIO ECONOMICO IRDCEC MAGGIO-GIUGNO 2014 - GRAFICI a cura della FONDAZIONE ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI

Dettagli

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 8 aprile 2011 Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 Direzione centrale comunicazione ed editoria Tel. +39 06.4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel.

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 9 gennaio 2014 III trimestre 2013 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2013 il reddito disponibile delle famiglie conmatrici in valori correnti è aumentato

Dettagli

Capitolo 4 - Prezzi Annuario Statistico 2011

Capitolo 4 - Prezzi Annuario Statistico 2011 L'inflazione a Udine (misurata dal NIC, ovvero l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività) per il 2011 è, in media d'anno, di +2,7%; il dato è in crescita rispetto al 2010 (+1,8%), ma si

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 1 ottobre 2015 II trimestre 2015 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre

Dettagli

ELEMENTI DI DEMOGRAFIA

ELEMENTI DI DEMOGRAFIA ELEMENTI DI DEMOGRAFIA 2. Caratteristiche strutturali della popolazione Posa Donato k posa@economia.unisalento.it Maggio Sabrina k s.maggio@economia.unisalento.it UNIVERSITÀ DEL SALENTO DIP.TO DI SCIENZE

Dettagli

Annuario Statistico della Sardegna

Annuario Statistico della Sardegna Annuario Statistico della Sardegna PREZZI Indici dei prezzi al consumo Gli indici dei prezzi al consumo misurano le variazioni nel tempo dei prezzi che si formano nelle transazioni relative a beni e servizi

Dettagli

Misurare il costo della vita

Misurare il costo della vita Misurare il costo della vita Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 24 Come misurare il costo della vita L inflazione misura l aumento percentuale

Dettagli

Corso: Statistica e Metodologia Epidemiologica 1

Corso: Statistica e Metodologia Epidemiologica 1 Università degli Studi di Padova Scuola di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia - A.A. 2014-15 Corso: Statistica e Metodologia Epidemiologica 1 Docenti: prof.ssa Anna Chiara Frigo

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 1 luglio 2015 I trimestre 2015 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Il reddito disponibile delle famiglie conmatrici in valori correnti nel primo trimestre del 2015 è aumentato dello

Dettagli

RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL USURA. Nota metodologica

RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL USURA. Nota metodologica RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL USURA Nota metodologica La legge 7 marzo 1996, n. 108, volta a contrastare il fenomeno dell usura, prevede che siano resi

Dettagli

LA CRESCITA DELLE POPOLAZIONI ANIMALI

LA CRESCITA DELLE POPOLAZIONI ANIMALI LA CRESCITA DELLE POPOLAZIONI ANIMALI Riccardo Scipioni Generalmente, con il termine crescita di una popolazione si intende l aumento, nel tempo, del numero di individui appartenenti ad una stessa popolazione.

Dettagli

DOCUMENTO SULL EROGAZIONE DELLE RENDITE

DOCUMENTO SULL EROGAZIONE DELLE RENDITE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione DOCUMENTO SULL EROGAZIONE DELLE RENDITE Allegato alle Condizioni generali di contratto di Valore Pensione ed. 07/07 DOCUMENTO SULL EROGAZIONE

Dettagli

LA TASSAZIONE SUGLI INVESTIMENTI

LA TASSAZIONE SUGLI INVESTIMENTI LA TASSAZIONE SUGLI INVESTIMENTI Un breve riepilogo su cosa è cambiato e su cosa sta per cambiare per i prodotti assicurativi Ante riforma Come noto, dal primo gennaio 2012 sono state introdotte nuove

Dettagli

CATEGORIE DI OPERAZIONI CLASSI DI IMPORTO TASSI MEDI TASSI SOGLIA in unità di euro (su base annua) (su base annua) oltre 50.

CATEGORIE DI OPERAZIONI CLASSI DI IMPORTO TASSI MEDI TASSI SOGLIA in unità di euro (su base annua) (su base annua) oltre 50. A LLEGATO A RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL'USURA (*) MEDIE ARITMETICHE DEI TASSI SULLE SINGOLE OPERAZIONI DELLE BANCHE E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 9 gennaio 2015 III trimestre 2014 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2014 il reddito disponibile delle famiglie conmatrici in valori correnti è aumentato

Dettagli

PARITÀ DEL POTERE DI ACQUISTO - PPA

PARITÀ DEL POTERE DI ACQUISTO - PPA CONFRONTO TRA AGGREGATI MONETARI PROF. EMANUELE CORLETO Indice 1 LA DEFLAZIONE ------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 2 PARITÀ DEL

Dettagli

CATEGORIE DI OPERAZIONI CLASSI DI IMPORTO TASSI MEDI TASSI SOGLIA in unità di euro (su base annua) (su base annua)

CATEGORIE DI OPERAZIONI CLASSI DI IMPORTO TASSI MEDI TASSI SOGLIA in unità di euro (su base annua) (su base annua) RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL'USURA (*) MEDIE ARITMETICHE DEI TASSI SULLE SINGOLE OPERAZIONI DELLE BANCHE E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI NON BANCARI,

Dettagli

INDICATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA E PREVISIONE DEI

INDICATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA E PREVISIONE DEI INDICATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA E PREVISIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA AL 2010 NELLO SCENARIO TENDENZIALE 6 - ASPETTI METODOLOGICI 7 - INDICATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA NEI SETTORI INDUSTRIA, TERZIARIO,

Dettagli

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione 2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M

Dettagli

Analisi di scenario File Nr. 10

Analisi di scenario File Nr. 10 1 Analisi di scenario File Nr. 10 Giorgio Calcagnini Università di Urbino Dip. Economia, Società, Politica giorgio.calcagnini@uniurb.it http://www.econ.uniurb.it/calcagnini/ http://www.econ.uniurb.it/calcagnini/forecasting.html

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Sommario I principi di riferimento... 2 Misurazione dei risultati delle strutture ante D.L. n. 78/2010...

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

MISURARE IL COSTO DELLA VITA. Harcourt Brace & Company

MISURARE IL COSTO DELLA VITA. Harcourt Brace & Company MISURARE IL COSTO DELLA VITA Indice dei prezzi al consumo L indice dei prezzi al consumo (IPC) è una misura del costo complessivo dei beni e dei servizi acquistati dal consumatore tipo. Viene utilizzato

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

PIL : produzione e reddito

PIL : produzione e reddito PIL : produzione e reddito La misura della produzione aggregata nella contabilità nazionale è il prodotto interno lordo o PIL. Dal lato della produzione : oppure 1) Il PIL è il valore dei beni e dei servizi

Dettagli

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni La congiuntura italiana N. 3 FEBBRAIO 2014 Il Pil torna positivo nel quarto trimestre ma il dato è sotto le attese. La crescita si prospetta debole, penalizzata della mancanza di credito e per ora sostenuta

Dettagli

UD 6.2. Misurare il costo della vita

UD 6.2. Misurare il costo della vita UD 6.2. Misurare il costo della vita Inquadramento generale Tutti sappiamo, dalla nostra esperienza quotidiana, che il livello generale dei prezzi tende ad aumentare nel tempo. Dato che il PIL è misurato

Dettagli

Conti economici trimestrali II trimestre 2009

Conti economici trimestrali II trimestre 2009 10 settembre 2009 Conti economici trimestrali II trimestre 2009 In conformità con i requisiti del programma SDDS del Fondo monetario internazionale, l Istat diffonde un calendario annuale dei comunicati

Dettagli

Economia Politica. Grazia Graziosi DEAMS

Economia Politica. Grazia Graziosi DEAMS Economia Politica Grazia Graziosi DEAMS Macroeconomia: un quadro generale Macroeconomia versus microeconomia La microeconomia studia il comportamento degli individui e delle imprese nei singoli mercati:

Dettagli

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE La procedura per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale, per le classi terze inizia nel primo Consiglio di classe successivo agli scrutini di febbraio, con

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO L IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (IVA)

GUIDA DI APPROFONDIMENTO L IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (IVA) WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO L IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (IVA) A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 SOMMARIO INTRODUZIONE... 3 I REQUISITI... 3 I SOGGETTI PASSIVI.....4 LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

Leverage massimo 2 Dividendi normali e consueti. Valuation ratio 1 Capitale sociale reperibile in borsa

Leverage massimo 2 Dividendi normali e consueti. Valuation ratio 1 Capitale sociale reperibile in borsa ESERCIZIO N.1 Il candidato verifichi se nell azienda GAMMA, quotata in borsa, è soddisfatta la motivazione della sicurezza dopo aver effettuato i nuovi investimenti indispensabili, considerando che gli

Dettagli

Indici Istat del costo di costruzione di un fabbricato residenziale

Indici Istat del costo di costruzione di un fabbricato residenziale Direzione Affari Economici e Centro Studi Nota Metodologica Indici Istat del costo di costruzione di un fabbricato residenziale L indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale misura le

Dettagli

A.A. 2014/2015 Economia Pubblica Esercitazione Sistema Pensionistico TESTO e SOLUZIONI

A.A. 2014/2015 Economia Pubblica Esercitazione Sistema Pensionistico TESTO e SOLUZIONI A.A. 2014/2015 Economia Pubblica Esercitazione Sistema Pensionistico TESTO e SOLUZIONI Esercizio 1 a) Qual è la differenza tra sistema pensionistico a ripartizione con metodo contributivo e sistema pensionistico

Dettagli

Scheda di approfondimento del titolo

Scheda di approfondimento del titolo BTP Italia Scheda di approfondimento del titolo Il BTP indicizzato all Inflazione Italiana studiato per gli investitori al dettaglio 1. Cos è il BTP indicizzato all inflazione italiana Il nuovo titolo

Dettagli

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Silvana Stefani Piazza dell Ateneo Nuovo 1-20126 MILANO U6-368 silvana.stefani@unimib.it 1 Unità 9 Contenuti della lezione Operazioni finanziarie, criterio

Dettagli

INDICE del CAPITOLO TABELLE GRAFICI GLOSSARIO. Capitolo 4 - Prezzi Annuario Statistico 2012

INDICE del CAPITOLO TABELLE GRAFICI GLOSSARIO. Capitolo 4 - Prezzi Annuario Statistico 2012 L'inflazione a Udine (misurata dal NIC, ovvero l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività) per il 2012 è, in media d'anno, di +3,3%; il dato è in crescita rispetto al 2011 (+2,7%) e di poco

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

L IMPATTO DELLE MISURE SUL TFR CONTENUTE NELLA LEGGE DI STABILITA PER IL 2015 *

L IMPATTO DELLE MISURE SUL TFR CONTENUTE NELLA LEGGE DI STABILITA PER IL 2015 * L IMPATTO DELLE MISURE SUL TFR CONTENUTE NELLA LEGGE DI STABILITA PER IL 2015 * La legge di stabilità per il 2015 interviene pesantemente sulla tassazione del TFR, secondo tre modalità differenti: 1. TFR

Dettagli

pensionline Documento sull erogazione delle rendite Allegato alle Condizioni Generali di contratto di pensionline

pensionline Documento sull erogazione delle rendite Allegato alle Condizioni Generali di contratto di pensionline pensionline Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo - Fondo pensione Iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 5077 (art. 13 del decreto legislativo n. 252 del 5 dicembre 2005) Documento

Dettagli

La misurazione e la previsione della domanda

La misurazione e la previsione della domanda La misurazione e la previsione della domanda Le domande fondamentali Quali sono i principi che sottendono alla misurazione e alla previsione della domanda? Come si può stimare la domanda attuale? Come

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

Le pensioni nel 2013. Le pensioni da lavoro. Allegato n. 2

Le pensioni nel 2013. Le pensioni da lavoro. Allegato n. 2 Le pensioni nel 2013 Le pensioni da lavoro Allegato n. 2 Integrazione al minimo Le pensioni liquidate col sistema retributivo o col sistema misto, in presenza di determinate condizioni di reddito, vengono

Dettagli

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

UN Po DI TEORIA. Daniela fantozzi fantozzi@istat.it. 18/04/2009 Esercitazione 1 Economia Politica - Terracina

UN Po DI TEORIA. Daniela fantozzi fantozzi@istat.it. 18/04/2009 Esercitazione 1 Economia Politica - Terracina UN Po DI TEORIA Daniela fantozzi fantozzi@istat.it 1 Il Prodotto interno lordo (PIL) misura la produzione finale di beni e servizi, prodotta nell anno su un determinato territorio Il PIL è definito ai

Dettagli

La rilevazione contabile di ratei, risconti, costi e ricavi anticipati

La rilevazione contabile di ratei, risconti, costi e ricavi anticipati La rilevazione contabile di ratei, risconti, costi e ricavi anticipati Alla data odierna i bilanci approvati nei 120 giorni, entro cioè il 30 aprile, risulteranno essere tutti depositati. Per le società

Dettagli

SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE

SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE La parte Informazioni Specifiche, da consegnare obbligatoriamente all investitore-contraente prima della sottoscrizione, è volta ad illustrare le principali caratteristiche

Dettagli

b. Che cosa succede alla frazione di reddito nazionale che viene risparmiata?

b. Che cosa succede alla frazione di reddito nazionale che viene risparmiata? Esercitazione 7 Domande 1. L investimento programmato è pari a 100. Le famiglie decidono di risparmiare una frazione maggiore del proprio reddito e la funzione del consumo passa da C = 0,8Y a C = 0,5Y.

Dettagli

Interesse, sconto, ratei e risconti

Interesse, sconto, ratei e risconti TXT HTM PDF pdf P1 P2 P3 P4 293 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 293 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell

Dettagli

OPERAZIONI DI PRESTITO

OPERAZIONI DI PRESTITO APPUNTI DI ESTIMO La matematica finanziaria si occupa delle operazioni finanziarie, delle loro valutazioni, nonché del loro confronto. Si definisce operazione finanziaria, qualsiasi operazione che prevede

Dettagli

Come leggere la bolletta dell acqua

Come leggere la bolletta dell acqua LE GUIDE DI IREN ACQUA GAS Come leggere la bolletta dell acqua Guida alla bolletta dell acqua a contatore per uso domestico LE GUIDE DI IREN ACQUA GAS La tariffa dell acqua per uso domestico Da quando

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

FONDO PENSIONE PER I DIRIGENTI IBM STIMA DELLA PENSIONE COMPLEMENTARE (PROGETTO ESEMPLIFICATIVO STANDARDIZZATO)

FONDO PENSIONE PER I DIRIGENTI IBM STIMA DELLA PENSIONE COMPLEMENTARE (PROGETTO ESEMPLIFICATIVO STANDARDIZZATO) FONDO PENSIONE PER I DIRIGENTI IBM Iscritto all Albo tenuto dalla Covip con il n. 1070 STIMA DELLA PENSIONE COMPLEMENTARE (PROGETTO ESEMPLIFICATIVO STANDARDIZZATO) (AGGIORNAMENTO DEL 19 DICEMBRE 2014)

Dettagli

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Esercizio 1 Nella seguente tabella è riportata la distribuzione di frequenza dei prezzi per camera di alcuni agriturismi, situati nella regione Basilicata.

Dettagli

Categorie dei fondi assicurativi polizze unit-linked

Categorie dei fondi assicurativi polizze unit-linked Categorie dei fondi assicurativi polizze unit-linked FEBBRAIO 2005 INDICE PREMESSA pag. 3 1. DEFINIZIONE DELLE CATEGORIE pag. 4 1.1 Macro-categorie pag. 4 1.2 Fondi azionari pag. 5 1.3 Fondi bilanciati

Dettagli

Investimenti lordi = 2.000 Investimenti netti = 800

Investimenti lordi = 2.000 Investimenti netti = 800 Macroeconomia, Esercitazione 1. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 PIL/1 Si consideri un sistema economico che produce solo pane. Questo è costituito da tre imprese: una agricola,

Dettagli

Rilevazione dei prezzi al consumo

Rilevazione dei prezzi al consumo Dipartimento per la Produzione statistica e il Coordinamento tecnico scientifico Direzione centrale delle Statistiche strutturali sulle imprese, agricoltura, commercio con l'estero e prezzi al consumo

Dettagli

Gli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue:

Gli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue: Le pensioni nel 2007 Gli aspetti di maggiore interesse della normativa previdenziale Inps, con particolare riferimento al fondo pensioni lavoratori dipendenti Tetto di retribuzione pensionabile Il tetto

Dettagli

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003 NOTA METODOLOGICA I dati elaborati per la presente pubblicazione sono quelli riportati nell allegato D ed F al rendiconto finanziario, rilevati dall Istat non più con un suo proprio modello ma a partire

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI Il Sistema di Numerazione Decimale Il sistema decimale o sistema di numerazione a base dieci usa dieci cifre, dette cifre decimali, da O a 9. Il sistema decimale è un sistema

Dettagli

Prima Emissione Esempi di calcolo

Prima Emissione Esempi di calcolo BTP Italia Prima Emissione Esempi di calcolo Calcolo del coefficiente di indicizzazione, delle cedole e della rivalutazione del capitale Vediamo nel dettaglio come funziona il meccanismo di costruzione

Dettagli

Il presente documento è valido a decorrere dal 1 gennaio 2007. 1. DETERMINAZIONE DELLA RENDITA

Il presente documento è valido a decorrere dal 1 gennaio 2007. 1. DETERMINAZIONE DELLA RENDITA Piano Individuale Pensionistico Fondo Pensione DOCUMENTO DI RENDITA Il presente documento integra il contenuto delle Condizioni Generali di Contratto relative a Feelgood - Piano Individuale Pensionistico

Dettagli

Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza

Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza Edizioni Simone - Vol. 43/1 Compendio di statistica Capitolo 2 Distribuzioni di frequenza Sommario 1. Distribuzioni semplici. - 2. Distribuzioni doppie. - 3. Distribuzioni parziali: condizionate e marginali.

Dettagli

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo. acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al

Dettagli

MIFID Markets in Financial Instruments Directive

MIFID Markets in Financial Instruments Directive MIFID Markets in Financial Instruments Directive Il 1 1 Novembre 2007 è stata recepita anche in Italia, attraverso il Decreto Legislativo del 17 Settembre 2007 n.164n.164,, la Direttiva Comunitaria denominata

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Conti economici trimestrali III trimestre 2007

Conti economici trimestrali III trimestre 2007 Conti economici trimestrali III trimestre 2007 7 dicembre 2007 Nel terzo trimestre del 2007 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2000, corretto per gli

Dettagli

Progetto PI.20060128, passo A.1 versione del 14 febbraio 2007

Progetto PI.20060128, passo A.1 versione del 14 febbraio 2007 Università degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Corso di Progettazione del Software Proff. Toni Mancini e Monica Scannapieco Progetto PI.20060128,

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

DOCUMENTO SULL EROGAZIONE DELLE RENDITE

DOCUMENTO SULL EROGAZIONE DELLE RENDITE DOCUMENTO SULL EROGAZIONE DELLE RENDITE Il presente documento costituisce parte integrante della nota informativa della forma pensionistica individuale denominata Piano Individuale Pensionistico di tipo

Dettagli

Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica

Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica (Gli esercizi sono suddivisi in base ai capitoli del testo di De Vincenti) CAPITOLO 3. IL MERCATO DEI BENI NEL MODELLO REDDITO-SPESA Esercizio.

Dettagli

La valorizzazione dei movimenti di magazzino

La valorizzazione dei movimenti di magazzino La valorizzazione dei movimenti di magazzino La valorizzazione dei carichi e degli scarichi Se la contabilità di magazzino è a quantità e a valori, occorre valorizzare i movimenti di magazzino e la scorta

Dettagli

Manuale delle Corporate action

Manuale delle Corporate action Manuale delle Corporate action Data di efficacia: 20 maggio 2013 Versione: 3 1 Indice 1. Introduzione 3 2. Definizioni 3 3. Principi generali e convenzioni 3.1 Principio di equivalenza finanziaria 3.2

Dettagli

Relazione tecnica alla deliberazione 24 novembre 2011, EEN 12/11

Relazione tecnica alla deliberazione 24 novembre 2011, EEN 12/11 Presupposti e fondamenti per la determinazione del valore del contributo tariffario per il conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico per l anno 2012 di cui ai decreti ministeriali 20 luglio

Dettagli

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sull erogazione delle rendite (ed.

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sull erogazione delle rendite (ed. VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sull erogazione (ed. 11/14) Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sull'erogazione Edizione 11.2014 Valore

Dettagli

OCCUPATI SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA

OCCUPATI SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA ESERCIZIO 1 La tabella seguente contiene i dati relativi alla composizione degli occupati in Italia relativamente ai tre macrosettori di attività (agricoltura, industria e altre attività) negli anni 1971

Dettagli

Ministero delle Attività Produttive

Ministero delle Attività Produttive Ministero delle Attività Produttive DIREZIONE GENERALE PER IL COORDINAMENTO DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE COMMISSIONE PER LA DETERMINAZIONE DELLA DIMENSIONE AZIENDALE AI FINI DELLA CONCESSIONE DI AIUTI

Dettagli

DET E E T R E MINAZ A IO Z N IO E DEL P

DET E E T R E MINAZ A IO Z N IO E DEL P MISURA DEL COSTO DELLA VITA Definizioni iniziali INFLAZIONE : una situazione nella quale il livello dei prezzi del sistema economico tende ad aumentare. TASSO D INFLAZIONE : è la variazione percentuale

Dettagli

Indagine trimestrale sul settore alberghiero high level

Indagine trimestrale sul settore alberghiero high level Studi e Analisi presenta elaborazioni e indagini prodotte dal Centro Studi nei suoi ambiti d interesse Indagine trimestrale sul settore alberghiero high level Terzo trimestre 2007 a cura di Maria Grazia

Dettagli

Le pensioni nel 2006

Le pensioni nel 2006 Le pensioni nel 2006 Proponiamo il consueto aggiornamento annuale sugli aspetti di maggiore interesse per i nostri associati concernenti la normativa previdenziale INPS. TETTO DI RETRIBUZIONE PENSIONABILE

Dettagli

DECRETO 20 dicembre 2002 Rilevazione dei tassi effettivi globali medi. (Periodo gennaio-marzo 2003). IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DEL TESORO - DIREZIONE V

DECRETO 20 dicembre 2002 Rilevazione dei tassi effettivi globali medi. (Periodo gennaio-marzo 2003). IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DEL TESORO - DIREZIONE V DECRETO 20 dicembre 2002 Rilevazione dei tassi effettivi globali medi. (Periodo gennaio-marzo 2003). IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DEL TESORO - DIREZIONE V VISTA la legge 7 marzo 1996, n. 108, recante disposizioni

Dettagli

SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE INFORMAZIONI GENERALI SULL INVESTIMENTO FINANZIARIO

SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE INFORMAZIONI GENERALI SULL INVESTIMENTO FINANZIARIO SCHEDA SINTETICA INFORMAZIONI SPECIFICHE La parte Informazioni Specifiche, da consegnare obbligatoriamente all investitore-contraente prima della sottoscrizione, è volta ad illustrare le principali caratteristiche

Dettagli

Mutuo dedicato all acquisto, costruzione, ristrutturazione e ampliamento di immobili ad uso abitativo (anche non Prima Casa).

Mutuo dedicato all acquisto, costruzione, ristrutturazione e ampliamento di immobili ad uso abitativo (anche non Prima Casa). Foglio Comparativo con le informazioni generali dei Mutui casa rientranti nella gamma Mutui Facile aggiornamento n 56 del 1 Luglio 2015 LE AGEVOLAZIONI SUL TASSO E ALTRE CONDIZIONI RISERVATE AI SOCI (consumatori)

Dettagli

A G E V O L A Z I O N I E C O N O M I C H E D I R I T T O A L L O S T U D I O

A G E V O L A Z I O N I E C O N O M I C H E D I R I T T O A L L O S T U D I O A G E V O L A Z I O N I E C O N O M I C H E D I R I T T O A L L O S T U D I O Al centro immatricolazioni è presente lo sportello dell EDISU (ente per il diritto allo studio universitario) per ottenere

Dettagli

Macroeconomia. Lezione n. 2 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e le sue componenti. Luca Deidda. UNISS, DiSEA, CRENoS

Macroeconomia. Lezione n. 2 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e le sue componenti. Luca Deidda. UNISS, DiSEA, CRENoS Macroeconomia Lezione n. 2 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) e le sue componenti Luca Deidda UNISS, DiSEA, CRENoS Luca Deidda (UNISS, DiSEA, CRENoS) 1 / 22 Scaletta Scaletta della lezione Definizione di

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S L AMMORTAMENTO Gli ammortamenti sono un altra apllicazione delle rendite. Il prestito è un operazione finanziaria caratterizzata da un flusso di cassa positivo (mi prendo i soldi in prestito) seguito da

Dettagli

Regione Piemonte - Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro POR FSE Ob. 2 Competitività Regionale e Occupazione 2007-2013

Regione Piemonte - Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro POR FSE Ob. 2 Competitività Regionale e Occupazione 2007-2013 Regione Piemonte - Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro POR FSE Ob. 2 Competitività Regionale e Occupazione 2007-2013 Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro Applicazione

Dettagli

Massimizzazione del profitto

Massimizzazione del profitto Massimizzazione del profitto Diversi tipi di impresa Obiettivo dell impresa: massimo profitto Profitto Economico e Profitto Contabile Costo Economico (Costo Opportunità) Profitto Normale e Extra-Profitto

Dettagli