Prof. Matteo Barbari Direttore Dipartimento di Ingegneria Agraria e Forestale Università degli Studi di Firenze

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1 Prof. Matteo Barbari Direttore Dipartimento di Ingegneria Agraria e Forestale Università degli Studi di Firenze BENESSERE DEI BOVINI Sistema di valutazione e sostegno della Regione Emilia Romagna Reggio Emilia - 28 Novembre2007 Seminario

2 Introduzione Norme IBA Vitelli I Vitelli II S. fissa Box Mangiatoie S. libera Acqua Conclusioni Altri

3 112 AZIENDE DI BOVINI DA CARNE 7 (Mantova) 105 Censimento aziende Emilia Romagna: bovini da carne bovini da ingrasso vacche fattrici

4 BOVINI DA CARNE Poste fisse Varietà di forma di allevamento Tipo di allevamento Fasi del ciclo produttivo Dimensioni 51% capienza < 50 capi Media 108 capi Pa sc ol o Allevamento più grande: capi

5 112 AZIENDE DI BOVINI DA CARNE 54 ciclo chiuso 38ciclo aperto 92 linea vacca vitello 20 bovini ingrasso

6 STALLE PER BOVINI ALL INGRASSO E PER VACCHE DA CARNE Stalle a stabulazione fissa Poste lunghe Poste corte Stalle con box (senza zone differenziate) Pavimento pieno con lettiera Pavimento fessurato Stalle a stabulazione libera Zone funzionali Zona di riposo Zona di alimentazione Zona di esercizio Feedlot A lettiera permanente A lettiera inclinata A cuccette (solo bovini adulti)

7 Sistema di valutazione a indice aziendale

8 Check list Schede Classe IBA da 1 a 6 Sistema di valutazione a indice aziendale SISTEMA IBA PER LA VALUTAZIONE DEL BENESSERE ANIMALE

9 AZIENDA NON CONFORME AI REQUISITI MINIMI DI BENESSERE CON LIVELLO SCARSO DI BENESSERE CON LIVELLO SUFFICIENTE DI BENESSERE CON LIVELLO DISCRETO DI BENESSERE CON LIVELLO BUONO DI BENESSERE CON LIVELLO OTTIMO DI BENESSERE Non conformità gravi settore vitelli

10 Tipo di allevamento SCHEDA A-A (IBA) Linea vacca-vitello a ciclo aperto RS2 vitelli da ristallo, peso di kg, età di d Linea vacca-vitello a ciclo chiuso RS1 vitelloni, peso di kg, età di d Linea vacca-vitello mista , ,5 RS3 vitelli da ristallo, peso di kg, età di d vitelloni, peso di kg, età di d Ingrasso (senza fattrici) RS PA vitelloni, peso di kg, età di d Pascolo (min. 7 mesi anno 60% capi) Solo scheda A-A

11 SCHEDA A-A (IBA) Numero di vacche allattanti: n Numero vacche in asciutta: n Numero vitelli (da 0 a 6 mesi): a. fino allo svezzamento b. dopo lo svezzamento n n Numero bovine oltre 6 mesi e fino all ingravidamento: n Numero manze gravide: n Numero tori riproduttori: n Numero di bovini da ingrasso: n

12 scheda L - Settore vacche allattanti (stabulazione libera) scheda LL - Settore vacche allattanti (stabulazione fissa) scheda D - Settore vacche in asciutta scheda E - Settore rimonta (bovini > 6 mesi) scheda G - Settore vitelli post-svezzamento scheda H - Settore tori da riproduzione scheda M - Settore vitelli da ingrasso (fino a 6 mesi) scheda N - Settore vitelloni da ingrasso Allevamenti al PASCOLO: solo scheda AA

13 PRINCIPALI PARAMETRI RILEVATI AZIENDA Sistemi di allevamento e strutture di stabulazione Strutture per il parto e l isolamento Controllo ambientale Alimentazione e acqua di bevanda Igiene, sanità e comportamento degli animali Controllo degli animali e degli impianti Personale di stalla IN

14 Non conformità gravi settore vitelli Solo 4 aziende (3,6%) presentano non conformità vitelli 74 aziende (66,1%) IBA potenziale almeno sufficiente 72 aziende (64,3%) IBA effettivo almeno sufficiente 12 aziende (10,1%) IBA buono-ottimo

15 Tutti i bovini Norme sul benessere dei bovini VITELLI Soggetti della specie bovina di età inferiore a 6 mesi Direttiva - decis ione R ecepimento C ircolari Titolo Direttiva 98/58/C E D.Lg s n /03/2001 Direttiva 91/629/C E D.Lg s n /12/1992 Protezione animali neg li allevamenti Norme minime Direttiva 97/2/C E Modifica alla Direttiva 91/629/C E Minis tero S alute nota 25/07/2006 D.Lg s n /09/1998 protezione vitelli Norme minime protezione vitelli R eg ione Emilia Norme minime R omag na C irc. protezione vitelli 20 del 02/12/2004 Decis ione 14/11/06 Minis tero S alute C irc.10 del 05/11/2001 R accolta e tras mis s ione dati s ulle is pezioni

16 The welfare of cattle kept for beef production Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione Europea Health and Consumer Protection 25 aprile 2001 Riferimenti specifici per i bovini da carne Aspetti comportamentali, tipologie di stabulazione, controllo ambientale, spazio attribuito a ogni capo, microclima, pavimentazione e materiali da lettiera, distribuzione dell alimento e dell acqua di bevanda

17 D.LGS. N. 331/1998 Gazzetta Ufficiale n. 224 del DECRETO LEGISLATIVO 1 settembre 1998, n Attuazione della direttiva 97/2/CE A decorrere dal 31 dicembre 2006 BOX INDIVIDUALI Nessun vitello di età superiore alle 8 settimane deve essere rinchiuso in un recinto individuale, individuale a meno che non debba essere sottoposto a qualche trattamento diagnostico o terapeutico

18 D.LGS. N. 331/1998 Il box deve avere: pareti divisorie forate, che consentano un contatto diretto, visivo e tattile tra i vitelli una larghezza pari all altezza al garrese del vitello (circa 0,85 m) una lunghezza pari alla lunghezza dell animale, misurata dalla punta del naso all estremità caudale della tuberosità ischiatica, moltiplicata per 1,1 (circa 1,35 m)

19 D.LGS. N. 331/1998 ALLEVAMENTO IN GRUPPO Spazio libero disponibile per ciascun vitello deve essere pari ad almeno: 1,5 m2 per ogni vitello di peso vivo inferiore a 150 kg 1,7 m2 per ogni vitello di peso vivo tra 150 e 220 kg 1,8 m2 per ogni vitello di peso vivo superiore a 220 kg

20 D.LGS. N. 331/1998 I materiali utilizzati per la costruzione dei locali di stabulazione, e in particolare dei recinti e delle attrezzature con i quali i vitelli possono venire a contatto, non devono essere nocivi per i vitelli e devono poter essere puliti e disinfettati L installazione delle apparecchiature e dei circuiti elettrici deve essere conforme alla regolamentazione nazionale in vigore. L isolamento termico, termico il riscaldamento e la ventilazione devono consentire di mantenere entro limiti non dannosi per i vitelli la circolazione dell aria, la quantità di polvere, la temperatura, l umidità relativa dell aria e le concentrazioni di gas. Ogni impianto automatico o meccanico indispensabile per la salute e il benessere dei vitelli deve essere ispezionato almeno una volta al giorno. I difetti riscontrati devono essere eliminati immediatamente e se ciò non è possibile, occorre prendere le misure adeguate per salvaguardare la salute e il benessere dei vitelli fino a che non sia effettuata la riparazione, ricorrendo in particolare a metodi alternativi disponibili di alimentazione.

21 D.LGS. N. 331/1998 Nel caso in cui venga utilizzato un impianto di ventilazione artificiale, artificiale deve essere presente un adeguato impianto sostitutivo che permetta un ricambio di aria sufficiente, e un sistema di allarme che segnali i guasti all allevatore. Questo sistema di allarme deve essere verificato regolarmente. Deve essere presente un illuminazione adeguata naturale o artificiale e in quest ultimo caso dovrà essere almeno equivalente alla durata di illuminazione naturale normalmente disponibile tra le ore 9.00 e le Deve essere disponibile un illuminazione adeguata (fissa o mobile) di intensità sufficiente per consentire di controllare i vitelli in qualunque momento. I vitelli allevati in locali di stabulazione devono essere controllati dal proprietario o dalla persona responsabile almeno due volte al giorno e quelli allevati all esterno almeno una volta al giorno I vitelli non devono essere legati, legati ad eccezione di quelli stabulati in gruppo che possono essere legati per un periodo massimo di un ora al momento della somministrazione di latte o succedanei del latte; gli attacchi non devono provocare lesioni al vitello e devono essere regolarmente esaminati; ogni attacco deve essere concepito in modo tale da evitare il rischio di strangolamento o ferimento e da consentire ai vitelli di muoversi

22 D.LGS. N. 331/1998 I locali di stabulazione devono essere costruiti in modo da consentire ad ogni vitello di coricarsi, giacere, alzarsi ed accudire a se stesso senza difficoltà, di vedere altri vitelli. vitelli La stalla, i recinti, le attrezzature e gli utensili destinati ai vitelli devono essere puliti e disinfettati regolarmente in modo da prevenire infezioni o lo sviluppo di organismi infettivi; controllare che gli escrementi, l urina e i foraggi che non siano stati mangiati o che siano caduti sul pavimento siano rimossi con la dovuta regolarità per ridurre al minimo gli odori e la presenza di mosche o roditori. roditori I pavimenti non devono essere sdrucciolevoli e non devono presentare asperità per evitare lesioni ai vitelli; devono essere costruiti in modo da non causare lesioni o sofferenza ai vitelli in piedi o coricati; la zona in cui si coricano i vitelli deve essere confortevole, pulita, adeguatamente prosciugata; per tutti i vitelli di età inferiore a due settimane deve essere prevista una lettiera adeguata.

23 D.LGS. N. 331/1998 Ai vitelli deve essere fornita un alimentazione adeguata alla loro età e al loro peso e conforme alle loro esigenze comportamentali e fisiologiche, al fine di favorire buone condizioni di salute e di benessere. A tal fine gli alimenti devono avere un tenore di ferro sufficiente; dopo la seconda settimana di età ad ogni vitello deve essere somministrata una dose giornaliera di alimenti fibrosi e il quantitativo deve essere portato da 50 a 250 g al giorno per i vitelli di età compresa fra le 8 e le 20 settimane. Ai vitelli non deve essere messa la museruola. museruola Tutti i vitelli devono essere nutriti almeno due volte al giorno; giorno se i vitelli sono stabulati in gruppo e non sono alimentati ad libitum o mediante un sistema automatico di alimentazione, ciascun vitello deve avere accesso agli alimenti contemporaneamente agli altri vitelli del gruppo. A partire dalla seconda settimana di età ogni vitello deve poter disporre di acqua fresca oppure di altre bevande in quantità sufficiente. Tuttavia i vitelli malati e sottoposti a condizioni atmosferiche di grande calore devono poter disporre di acqua fresca in ogni momento. Le attrezzature per la somministrazione di mangimi e di acqua devono essere tali da ridurre al minimo le possibilità di contaminazione degli alimenti o dell acqua destinati ai vitelli Ogni vitello deve ricevere colostro bovino quanto prima possibile dopo la nascita e comunque entro le prime sei ore di vita. vita

24 STABULAZIONE DEI VITELLI PRIMO PERIODO FINO A GIORNI La stabulazione dei vitelli nel primo periodo prevede l adozione dei box singoli collocati: 1) in apposito locale (vitelleria) vitelleria 2) all aperto, all aperto in strutture adeguatamente protette dal vento e dalle intemperie

25 VITELLERIA

26 VITELLI PAVIMENTO DEI BOX INDIVIDUALI sopraelevati su pavimento fessurato di legno, metallo o plastica a terra su pavimento di calcestruzzo con pendenza del 4 6% verso la cunetta di raccolta dei liquami

27 In entrambi i casi per il giaciglio dei vitelli è preferibile l'impiego di abbondante lettiera di paglia (obbligatoria per i vitelli di età inferiore alle 2 settimane) Adeguato apporto di paglia

28 Nel caso si stabulazione all interno di un edificio prestare particolare cura al controllo ambientale (coibentazione, ventilazione, riscaldamento) riscaldamento Controllo ambientale

29 VITELLI ALL APERTO BOX INDIVIDUALI DA ESTERNO Tettoia di fibrocemento o in pannelli sandwich Struttura a capannina di vetroresina o altro materiale sintetico

30 Ristagni idrici Correnti d aria

31 STABULAZIONE DEI VITELLI SECONDO PERIODO DA GIORNI FINO ALLO SVEZZAMENTO E PER LA SUCCESSIVA FASE FINO A 6 MESI La stabulazione dei vitelli nel secondo periodo prevede l adozione dei box collettivi collocati: 1) in stalla 2) all aperto, all aperto in strutture adeguatamente protette dal vento e dalle intemperie Sono box a lettiera permanente o inclinata

32

33 Box a lettiera integrale prevedere su tutta la superficie di stabulazione destinata ai vitelli un abbondante lettiera di paglia Adeguato apporto di paglia

34 Ricoveri di fortuna

35 Sul mercato sono disponibili tipologie prefabbricate di box collettivo da collocarsi all aperto, dotate o meno di recinto scoperto e realizzate con materiali diversi Di norma, vengono appoggiate direttamente sul terreno e rifornite di abbondante lettiera di paglia

36 Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europea Raccomandato di evitare svezzamenti precoci di routine Svezzamenti precoci (2-3 mesi) possono avere un effetto negativo sulla salute dei vitelli Raccomandato uno svezzamento a 6-9 mesi

37 Parametri soggettivi

38 VITELLI M.3 Aspetti igienico-sanitari e comportamentali (aspetto del pelo e presenza di lesioni, stato di pulizia degli animali, atteggiamento degli animali alla presenza del rilevatore) Parametri soggettivi

39 STALLE A STABULAZIONE FISSA Ancora presenti in piccole stalle di collina e montagna Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europea Raccomandato non tenere legati i bovini da carne POSTE LUNGHE POSTE CORTE aumento del rischio di problemi alla salute limitata l attività comportamentale e la vita sociale

40

41 Pulizia del pavimento

42 Soluzioni irrazionali

43 Alloggiamento vitelli

44 STALLE CON BOX (SENZA ZONE DIFFERENZIATE) PAVIMENTO PIENO CON LETTIERA PAVIMENTO FESSURATO

45 BOVINI INGRASSO Una fila di box con corsia di foraggiamento laterale (strutture aperte su lato mangiatoia) Orientamento

46 BOVINI INGRASSO Due file di box con corsia di foraggiamento centrale (stalle chiuse con ampie superfici apribili per la ventilazione) Portata di ventilazione

47 BOVINI INGRASSO NUMERO CAPI PER BOX Il singolo box è dimensionato per ospitare da un minimo di 8 ad un massimo di 16 capi Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europea Raccomanda gruppi non troppo numerosi Un gruppo non dovrebbe essere maggiore di 40 animali. Al disopra di questo numero gli animali possono avere problemi nello stabilire la struttura sociale e quindi possono essere più frequenti i combattimenti. Tendenza a privilegiare le capienze minori al fine di limitare i conflitti e l agitazione all interno del gruppo

48 BOVINI INGRASSO SUPERFICIE DI STABULAZIONE Densità Superfici di stabulazione consigliate per bovini da ingrasso (m2/capo) per peso vivo medio finale della fase di allevamento (fonte C.R.P.A., modificato) Peso vivo medio Box pavimento fessurato Box lettiera inclinata * , Box lettiera inclinata con zona alimentazione a pavimento piano Zona lettiera Zona alimentazione Totale 2,30 1,65 0,95 2,60 1,85 2,55 1,85 1,05 2, ,00 2,80 2,00,115 3, ,20 3,05 2,20 1,25 3, ,35 3,30 2,35 1,35 3, ,50 3,50 2,50 1,50 4,00 kg/capo * Zona riposo-alimentazione con pendenza anteriore o posteriore

49 BOVINI INGRASSO SUPERFICIE DI STABULAZIONE Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europea Raccomanda le superfici / capo riportate in tabella limitare i problemi di salute assicurare che gli animali non siano disturbati quando si alzano C ateg oria di pes o B ovino di 400 kg B ovino di 500 kg B ovino di 600 kg B ovino di 700 kg B ovino di 800 kg S uperficie di s tabulazione (m2/capo) 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5

50 BOVINI INGRASSO PAVIMENTO PIENO CON LETTIERA Rispetto recenti tendenze in materia di benessere animale Produzione di letame paglioso con benefici sia di ordine agronomico, sia di ordine ambientale Il ricorso a semplici box con lettiera consente di ridurre i m2 coperti e quindi i costi. Adeguato apporto di paglia

51 BOVINI INGRASSO Se non si somministra paglia in quantità adeguata si hanno animali molto sporchi e condizioni igienico-sanitarie precarie

52 BOVINI INGRASSO Semplicità costruttiva : il ricorso a semplici box con lettiera consente di ridurre i m2 coperti e quindi i costi Variazione di livello della lettiera: - regolazione in altezza della mangiatoia - rastrelliera non autocatturante

53 BOVINI INGRASSO PAVIMENTO FESSURATO Soluzione molto diffusa in Pianura Padana Il pavimento fessurato esteso all intera superficie del box Pannelli prefabbricati di calcestruzzo armato Fosse liquami sottostanti Motivi 1) semplificazione nelle operazioni di pulizia 2) facile controllo degli animali 3) minore superficie per capo rispetto ai box a lettiera

54 BOVINI INGRASSO PAVIMENTO FESSURATO Dimensioni delle fessure o dei fori C ateg oria Larg hezza fes s ura (mm) Larg hezza travetto (mm) Vitelli pes o fino a 200 kg Vitelloni pes o fino a kg pes o oltre 500 Vitelloni kg

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56 BOVINI INGRASSO PAVIMENTO FESSURATO Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europea Sconsigliato utilizzare pavimento totalmente fessurato raccomandata predisposizione di una zona a pavimento pieno con lettiera adozione di fessurati con superficie di calpestio di gomma

57 CONTROLLO AMBIENTALE Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europea Fornisce indicazioni su alcuni parametri climatici Le temperature all interno dell edificio dovrebbero essere mantenute tra un valore > 0 C e minore di 30 C, quando l umidità relativa supera l 80% I livelli di gas tossici devono essere tenuti i più bassi possibili, e la massima concentrazione di ammoniaca dovrebbe essere 10 ppm

58 BOVINI INGRASSO CONTROLLO AMBIENTALE VENTILAZIONE NO SEMPLICI CAMINI SI EDIFICI MOLTO APERTI Aperture ingresso uscita aria sottodimensionate

59 Portate di ventilazione minime e massime per bovini da ingrasso (fontec.r.p.a.) Peso vivo medio Kg/capo Ventilazione minima invernale m3/h.capo Ventilazione massima estiva m3/h.capo

60 BOVINI INGRASSO CONTROLLO AMBIENTALE DIFESA DAL CALDO Ventilatori di movimentazione aria (fino 4 5 m/s)

61 BOVINI INGRASSO Ampia disponibilità di informazioni sulle pubblicazioni CRPA 8 capi (p.v. max di 600 kg) /box superficie libera di 2,5 m2 /capo fronte alla mangiatoia di 0,65 m

62 STALLE A STABULAZIONE LIBERA ZONA DI RIPOSO 1. A lettiera permanente 2. A lettiera inclinata 3. A cuccette (solo bovini adulti) LINEA VACCA - VITELLO ALLEVAMENTO BRADO O ALL APERTO Animali mantenuti al pascolo per tutto l anno ALLEVAMENTO SEMI-BRADO O SEMICONFINATO Animali mantenuti al pascolo per il periodo primaverile-estivo e confinati nel periodo invernale (periodo dei parti) ALLEVAMENTO STALLINO O CONFINATO Animali mantenuti in stalla per tutto l anno

63 LINEA VACCA-VITELLO ZONA VITELLI Indipendentemente dalla tipologia di stalla è necessaria una zona di stabulazione a lettiera esclusivamente per i vitelli Caratteristiche principali - attrezzature somministrazione alimenti e acqua bevanda - superficie sana e confortevole - facilmente accessibile da parte dell allevatore - separazioni a ritti verticali (passaggio vitelli ma non vacche) Zona riservata vitelli Stalla con una fila di box a lettiera inclinata e zona di alimentazione piana per 80 vacche da carne e vitelli

64 LINEA VACCA-VITELLO Ad ogni vacca + vitello deve essere garantita una superficie di stabulazione pari a 7-8 m2, di cui 5 m2 in zona riposo Ad ogni vitello deve essere garantita una superficie aggiuntiva pari a 2 (solo zona vitelli) Spazio alla mangiatoia per vacca pari a 0,7-0,75 m m2

65 LINEA VACCA-VITELLO Lettiera permanente

66 LINEA VACCA-VITELLO Lettiera inclinata

67 BOVINI DA RIMONTA Stalla a lettiera permanente

68 BOVINI DA RIMONTA Stalla a lettiera inclinata

69 BOVINI DA RIMONTA Stalle a lettiera inclinata

70 Cuccette per bovini in accrescimento

71 ZONA DI ESERCIZIO Attenzione al pavimento La pavimentazione dei paddock, se troppo abrasiva o in cattivo stato di manutenzione, manutenzione può portare all abrasione eccessiva della suola ed a lesioni di diversa entità. Una pavimentazione in calcestruzzo troppo liscio può risultare eccessivamente scivolosa e può causare lesioni agli arti, in caso di caduta.

72 Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europea Raccomanda la presenza di tettoie per la protezione degli animali all aperto Tettoie nei recinti all aperto, all aperto per garantire agli animali un riparo in caso di condizioni ambientali estreme (dalla pioggia al sole). Protezione da sole e pioggia

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74 RASTRELLIERE - MANGIATOIE Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europea Raccomanda l accesso contemporaneo alla mangiatoia Per minimizzare la competizione quando non vi è una somministrazione dell alimentazione a volontà, ogni animale dovrebbe avere accesso alla mangiatoia nello stesso momento. momento Un accesso simultaneo alla mangiatoia per animali alimentati a volontà non è necessario, anche se preferibile.

75 Il modello più comune di rastrelliera per bovini da ingrasso prevede due tubi orizzontali d acciaio zincato, dei quali il superiore fisso e l inferiore ad altezza regolabile e spostato esternamente rispetto al box

76 FRONTE ALLA MANGIATOIA Lo sviluppo in lunghezza della rastrelliera dipende dal numero di capi ospitati e dal fronte unitario alla mangiatoia, variabile in base al peso vivo medio unitario a fine ciclo Lunghezza della mangiatoia per bovini da ingrasso, con alimentazione contemporanea (fonte C.R.P.A.)

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79 FABBISOGNI IDRICI - quantità di s.s. ingerita - caratteristiche di razione e acqua di bevanda - microclima della stalla Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europea Raccomanda la disponibilità continua di acqua di bevanda di buona qualità - peso vivo - attività - stato fisiologico dei soggetti Il fabbisogno idrico medio indicativo per bovini da ingrasso di 600 kg di peso vivo unitario è pari a circa 50 l/d, ma quando la temperatura ambientale supera i 30 C può raggiungere gli 85 l/d

80 ABBEVERATOI Almeno due abbeveratoi per ogni gruppo, per garantire la somministrazione dell acqua anche nel caso di momentanea rottura di un erogatore Generalmente vengono utilizzati abbeveratoi individuali a tazza, costituiti da un contenitore di forma e dimensioni variabili

81 ABBEVERATOI Collettivi a vasca di forma allungata e dimensioni variabili, che consentono l abbeverata contemporanea a due o più animali

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83 Abbeveratoi con dispositivo antigelo

84 ACQUA DI BEVANDA

85 Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europea Raccomanda la presenza di strutture per la movimentazione e la cattura Agevolare la gestione degli animali sia per il benessere degli animali che degli operatori aziendali Assicurare facili operazioni di gestione e contenimento degli animali, riducendo al minimo lo stress

86 Recinti di raccolta: attrezzature molto importanti nell'organizzazione del lavoro dell'allevatore. Consentono il controllo, il confinamento ed il bloccaggio degli animali, al fine di effettuare in piena sicurezza per gli operatori, tutte le operazioni di gestione e controllo della mandria.

87 Comitato scientifico veterinario sulla salute e sul benessere della Commissione europea Raccomanda la presenza di box per animali ammalati

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89 Matteo B arbari

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