Servizio circolari per la clientela Circolare n. 02 del 4 MARZO 2015 INDICE
|
|
- Filomena Giusti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Servizio circolari per la clientela Circolare n. 02 del 4 MARZO 2015 INDICE 1 ESONERO CONTRIBUTIVO LEGGE STABILITA Esonero triennale contributi Inps; 1.2 Abrogazione agevolazione ex art.8, co.9, L. n.407/90; 2 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI 2.1 Destinatari; 2.2 Conseguenze per licenziamento nullo/discriminatorio/orale; 2.3 Conseguenze in caso di licenziamenti per motivi economici o disciplinari; 2.4 Conciliazione 2.5 Licenziamenti collettivi 3 LE LIMITAZIONI NUMERICHE ALLA STIPULA DI CONTRATTI A TERMINE 3.1 Limiti numerici 3.2 Esclusioni 3.3 Violazione limiti numerici 4 TFR MENSILE IN BUSTA PAGA 5 INCENTIVI 2015 ALL'ASSUNZIONE DI DONNE DISOCCUPATE
2 1 ESONERO CONTRIBUTIVO LEGGE DI STABILITÀ 2015 E SOPPRESSIONE AGEVOLAZIONE CONTRIBUTIVA ART.8, CO.9, L. N.407/9080 Il 1 gennaio 2015 è entrata in vigore, a seguito della sua pubblicazione sulla G.U. n.300 del 29 dicembre 2014, la Legge di Stabilità 2015, che contiene, tra i ben 735 commi di cui è composta, rilevanti novità in tema di agevolazioni per assunzione di lavoratori subordinati. In particolare, i commi da 118 a 124 introducono, da una parte, un esonero contributivo nei confronti dei lavoratori che assumono, nell anno 2015, lavoratori subordinati a tempo indeterminato, ma, dall altra, abrogano l agevolazione contributiva a favore dei datori di lavoro che assumevano lavoratori disoccupati o cassaintegrati da almeno 24 mesi. Procedendo con ordine analizziamo singolarmente i provvedimenti citati. 1.1 Esonero triennale contributi Inps Destinatari - Tutti i datori di lavoro privati, anche agricoli; - datori di lavoro imprenditori (inclusi gli Enti pubblici economici Epe - e gli organismi pubblici interessati da processi di privatizzazione, indipendentemente dalla proprietà Interessati pubblica o privata del capitale); - datori di lavoro non imprenditori (associazioni culturali, politiche o sindacali, associazioni di volontariato, studi professionali etc.). Esclusi Pubblica Amministrazione, come intesa dall art.1, co.2, D.Lgs. n.165/01. Tipologie contrattuali - Rapporti di lavoro a tempo indeterminato, anche part-time e anche se derivanti dalla conversione di un rapporto a termine; - lavoro ripartito o job sharing a tempo indeterminato, purché le condizioni per l esonero siano possedute da ambedue i lavoratori coobbligati; Incluse - assunzione di personale con qualifica dirigenziale; - rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro; - assunzioni a tempo indeterminato a scopo di somministrazione. - Apprendistato; Escluse - lavoro domestico; - lavoro intermittente o a chiamata. Specifiche somministrazione - L esonero spetta anche alle nuove assunzioni a tempo indeterminato a scopo di somministrazione, anche se la somministrazione sia resa verso l utilizzatore nella forma a tempo determinato; - l assunzione a tempo indeterminato di un lavoratore che abbia già prestato la sua opera presso il datore di lavoro nella qualità di lavoratore somministrato, godendo dell esonero, fruisce dell esonero triennale a condizione che il lavoratore medesimo non sia stato occupato a tempo indeterminato, nel corso degli ultimi 6 mesi presso qualsiasi datore di lavoro, ivi incluso il somministratore, e per il periodo residuo di utilizzo dell esonero. Fissate dalla Legge di Stabilità (per il settore agricolo valgono criteri particolari qui non riportati) Previste dalla Condizioni per fruire dell esonero - Il lavoratore non deve essere stato occupato, nei 6 mesi precedenti l assunzione, presso qualsiasi datore di lavoro, con contratto a tempo indeterminato (inclusi apprendistato, lavoro somministrato e lavoro domestico, escluso il lavoro intermittente); - il lavoratore assunto non deve aver avuto, nell arco dei 3 mesi antecedenti la data di entrata in vigore della Legge di Stabilità 2015 (1 gennaio 2015), rapporti di lavoro a tempo indeterminato con il datore di lavoro richiedente l incentivo ovvero con società da questi controllate o a questi collegate ai sensi dell art.2359 cod.civ., nonché facenti capo, ancorché per interposta persona, al datore di lavoro medesimo; - il lavoratore non deve avere avuto un precedente rapporto di lavoro agevolato ai sensi della Legge di Stabilità con lo stesso datore di lavoro che assume. L esonero contributivo non spetta ove ricorra una delle seguenti condizioni: a) l assunzione violi il diritto di precedenza, fissato dalla legge o dal contratto collettivo di
3 Riforma Fornero lavoro, alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato nell ambito di un rapporto a tempo indeterminato ovvero cessato da un rapporto a termine, ma anche nel caso di utilizzazione con contratto di somministrazione senza la preventiva offerta di riassunzione al lavoratore licenziato in relazione a un rapporto a tempo indeterminato ovvero cessato da un rapporto a termine; b) il datore di lavoro ovvero l utilizzatore con contratto di somministrazione sia interessato da sospensioni dal lavoro con interventi di integrazione salariale straordinaria e/o in deroga, fatti salvi i casi in cui l assunzione o la somministrazione siano finalizzate all acquisizione di professionalità diverse rispetto a quelle in possesso dei lavoratori interessati dai predetti provvedimenti, per le sole assunzioni riferite all unità produttiva interessata dagli interventi di integrazione salariale; c) l assunzione riguardi lavoratori licenziati, nei 6 mesi precedenti, da parte di un datore di lavoro che, alla data del licenziamento, presentasse elementi di relazione con il datore di lavoro che assume, sotto il profilo della sostanziale coincidenza degli assetti proprietari ovvero della sussistenza di rapporti di controllo o collegamento, anche con riferimento all utilizzatore del lavoratore somministrato (nel caso in cui il lavoratore somministrato, nei 6 mesi precedenti la decorrenza della somministrazione, abbia avuto un rapporto di lavoro a tempo indeterminato ovvero una precedente somministrazione con l utilizzatore, per la nuova assunzione il datore di lavoro agenzia di somministrazione non può fruire dell esonero); d) l inoltro della comunicazione telematica obbligatoria (Unilav, Unisomm etc.) inerente l assunzione risulti effettuata decorsi i termini di legge (qui la perdita dell esonero attiene al periodo compreso fra la data di decorrenza del rapporto di lavoro agevolato e quella dell inoltro tardivo della comunicazione obbligatoria). Le assunzioni che rispettino le complessive condizioni di legge possono fruire dell esonero anche se effettuate in attuazione di un obbligo stabilito da norme di legge o di contratto collettivo di lavoro. (Ad esempio può fruire dell esonero il datore di lavoro che, in attuazione dell obbligo previsto, assuma a tempo indeterminato il lavoratore con il quale, nel corso dei 12 mesi precedenti, abbia avuto uno o più rapporti di lavoro a termine per un periodo complessivo superiore a 6 mesi; lo stesso vale per i casi di trasformazione di un rapporto di lavoro a termine in un rapporto a tempo indeterminato, così come per il datore di lavoro privato che, nella sua qualità di acquirente o affittuario di azienda o di ramo aziendale, entro 1 anno dalla data del trasferimento aziendale, assuma a tempo indeterminato lavoratori a termine che non siano passati alla sue dipendenze, così altresì per l assunzione obbligatoria di disabili). Condizioni di lavoro e assicurazione sociale obbligatoria Valore a) Regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale e assenza delle violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro (Durc); b) rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale Misura dell esonero - L esonero è pari ai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino ad un massimo di 8.060,00 annui, tranne: - i premi e i contributi dovuti all Inail; - il contributo, ove dovuto, al fondo per l erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei Tfr; - il contributo, ove dovuto, ai fondi di solidarietà; - per i part-time e per lavoratori coobbligati nei contratti di lavoro ripartito la soglia massima va adeguata in diminuzione sulla base della durata dello specifico orario ridotto di lavoro in rapporto a quella ordinaria stabilita dalla legge ovvero dai contratti collettivi di lavoro; - la soglia massima di esonero contributivo è riferita al periodo di paga mensile ed è pari a 671,66 (8.060/12) e, per rapporti di lavoro instaurati ovvero risolti nel corso del mese, detta soglia va riproporzionata assumendo a riferimento la misura di 22,08 (8.060/365gg) per ogni giorno di fruizione dell esonero; - l esonero va applicato in relazione alla misura dei contributi a carico del datore di lavoro fino al limite della soglia mensile, adeguata per rapporti part-time o di lavoro ripartito, ma la contribuzione eccedente la soglia mensile potrà essere oggetto di esonero nel corso di ogni anno solare, nel rispetto della soglia massima di 8.060,00.
4 Durata 36 mesi a partire dalla data di assunzione tra 1 gennaio 2015 e 31 dicembre Compatibilità con altre forme di incentivi all occupazione Assunzione di lavoratori con più di 50 anni di età disoccupati da oltre 12 mesi e di donne Non prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi ovvero prive di impiego da cumulabili almeno 6 mesi e appartenenti a particolari aree. L esonero è cumulabile con gli incentivi che assumono natura economica, fra i quali: a) l incentivo per l assunzione dei lavoratori disabili; b) l incentivo per l assunzione di giovani genitori (che però è subordinato al rispetto della disciplina comunitaria sugli aiuti c.d. de minimis e non spetta qualora l assunzione costituisca attuazione di un obbligo che scaturisce da norme di legge o del contratto collettivo di lavoro); c) l incentivo all assunzione di beneficiari del trattamento ASpI del 50% dell indennità che Cumulabili sarebbe spettata al lavoratore se non fosse stato assunto per la durata residua del trattamento (però subordinato al rispetto del de minimis e non spettante se l assunzione costituisca attuazione di un obbligo derivante da norme di legge o del contratto collettivo di lavoro); d) l incentivo inerente il Programma Garanzia Giovani; e) l incentivo per l assunzione di giovani lavoratori agricoli, limitatamente agli operai Parzialmente cumulabili agricoli. - Incentivo sperimentale per l assunzione a tempo indeterminato di giovani entro i 29 anni di età, pari a 1/3 della retribuzione lorda entro il limite mensile di 650,00, che, nel concorso di altri regimi agevolati, non può comunque superare l importo dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, per cui, unitamente all esonero triennale, opererebbe solo con riferimento all eventuale quota di contribuzione a carico del datore di lavoro superiore alla soglia mensile di 671,66 ( 8.060/12) dell esonero; - in tema di mobilità, è cumulabile con l esonero solo il contributo ex co.4, art.8, L. n.223/91, pertanto i datori di lavoro che effettuano nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, possono usufruire, ove ricorrano tutte le restanti condizioni, dell esonero unitamente all incentivo pari al 50% dell indennità mensile che sarebbe spettata al lavoratore per il residuo periodo di diritto alla indennità medesima, fino a un massimo di 12 mesi ovvero di 24 mesi, per assunzione di lavoratori di età superiore a 50 anni, ovvero di 36 mesi nel caso in cui l assunzione del lavoratore di età superiore a 50 anni risulti effettuata nelle aree del Mezzogiorno. Il cumulo è ammissibile anche nei casi di trasformazione a tempo indeterminato di rapporti instaurati con lavoratori iscritti nelle liste di mobilità. 1.2 Abrogazione agevolazione ex art.8, co.9, L. n.407/90 Incentivo Riduzione no Riduzione sì - L art.8, co.9, L. n.407/90, aveva introdotto incentivi all occupazione a favore dei datori di lavoro che assumessero a tempo indeterminato lavoratori disoccupati da almeno 24 mesi o sospesi dal lavoro e beneficiari del trattamento straordinario di integrazione salariale da uguale periodo; - l incentivo consisteva nella riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per 36 mesi dalla data di assunzione (100% per assunzioni effettuate da imprese artigiane o da datori di lavoro operanti nei territori del Mezzogiorno). Dal 1 gennaio 2015, le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori disoccupati da almeno 24 mesi o sospesi dal lavoro e beneficiari di trattamento straordinario di integrazione salariale da almeno 24 mesi, non potranno più fruire degli incentivi, così come le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, ove effettuate a decorrere dal 1 gennaio Per le assunzioni e le trasformazioni a tempo indeterminato effettuate entro il 31 dicembre 2014, si potrà invece ancora fruire del beneficio fino alla naturale scadenza. 2 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI In attuazione della Legge delega 10 dicembre 2014, n.183, il Governo ha dato corso alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n.54 del 6 marzo 2015 del D.Lgs. 4 marzo 2015, n.23, in vigore il 7 marzo La norma introduce nell ordinamento legislativo le tutele crescenti, in caso di
5 licenziamento illegittimo, per i lavoratori a tempo indeterminato assunti successivamente alla data di entrata in vigore del citato decreto, il quale si propone di limitare la reintegra ai soli casi di licenziamento nullo o inefficace (discriminatorio, per causa di matrimonio o maternità, orale) o nel caso di manifesta insussistenza del fatto materiale contestato in caso di licenziamento disciplinare. 2.1 Destinatari Il contratto a tutele crescenti, indipendentemente dalla dimensione aziendale, si applica ai lavoratori (operai, quadri, impiegati, esclusi i dirigenti) assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato dall entrata in vigore del decreto (7 marzo 2015). Le nuove disposizioni si applicano anche nei casi di conversione, successiva all'entrata in vigore del decreto, di contratto a tempo determinato o di apprendistato in contratto a tempo indeterminato. La norma fa riferimento a una generica conversione del contratto a termine e, dunque, trovano applicazione le tutele crescenti sia nel caso in cui i contratti a tempo determinato avviati prima del 7 marzo 2015 siano convertiti senza soluzione di continuità a partire dal 7 marzo 2015, ma anche laddove la conversione sia avvenuta per effetto della sanzione, prevista dall art.5, D.Lgs. n.368/01, a decorrere dal 7 marzo Da quanto sopra risulta quindi evidente che, per i lavoratori assunti prima del 7 marzo 2015, restano valide le disposizioni normative precedenti. Tale situazione rende sicuramente più complessa la materia del licenziamento in quanto nella medesima azienda potranno convivere regole diverse. È opportuno evidenziare che la normativa si applica anche ai dipendenti, assunti a tempo indeterminato dopo l entrata in vigore del decreto, di datori di lavoro non imprenditori che svolgano senza fine di lucro attività di natura politica, sindacale, culturale, di istruzione o ovvero di religione o di culto. Le tutele si applicano altresì ai lavoratori già dipendenti di datori di lavoro che, fino al 6 marzo 2015, occupavano fino a 15 dipendenti ma che, per effetto di assunzioni a tempo indeterminato avvenute in data successiva, superino la predetta soglia. Pertanto, con il superamento dei 15 dipendenti avvenuto dopo il 7 marzo 2015, tutti i lavoratori (vecchi e nuovi assunti) saranno soggetti alla nuova disciplina. 2.2 Conseguenze per licenziamento nullo/discriminatorio/orale A prescindere dalle dimensioni aziendali, per i licenziamenti nulli perché discriminatori o riconducibili ad altri casi di nullità o inefficaci perché intimati in forma orale, ma anche in caso di difetto di giustificazione per motivo consistente nella disabilità fisica o psichica del lavoratore, resta la reintegrazione nel posto di lavoro. Le conseguenze previste, pertanto, sono le seguenti: reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro o, in alternativa a scelta del lavoratore, indennità sostitutiva pari a 15 mensilità; risarcimento del danno, non inferiore alle 5 mensilità, sulla base di un indennità commisurata all ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto, corrispondente al periodo dal giorno del licenziamento sino a quello dell effettiva reintegrazione, dedotto quanto percepito, nel periodo di estromissione, per lo svolgimento di altre attività lavorative; versamento, per il medesimo periodo, dei contributi assistenziali e previdenziali. 2.3 Conseguenze in caso di licenziamenti per motivi economici o disciplinari Per i licenziamenti disciplinari la reintegrazione c.d. depotenziata resta solo per i casi in cui sia accertata, in imprese con più di 15 lavoratori, l insussistenza del fatto materiale contestato, per i quali il licenziamento sarà annullato e al lavoratore spetterà la reintegrazione più un indennità risarcitoria
6 non superiore a 12 mesi, dedotto quanto percepito durante il periodo di estromissione nonché quanto avrebbe potuto percepire dedicandosi con diligenza alla ricerca di nuova occupazione. Negli altri casi in cui si accerti che non ricorrano gli estremi del licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, ovvero i c.d. licenziamenti ingiustificati, viene introdotta una tutela risarcitoria certa, commisurata all'anzianità di servizio e, quindi, sottratta alla discrezionalità del giudice. La regola applicabile ai nuovi licenziamenti è quella del risarcimento in misura pari a 2 mensilità per ogni anno di anzianità di servizio, con un minimo di 4 e un massimo di 24 mensilità, calcolate come sopra, esclusa quindi in qualsiasi caso la reintegra. L indennità, nelle aziende fino a 15 dipendenti, sarà commisurata da un minimo di 2 sino a un massimo di 6 mensilità. Qualora poi il licenziamento intimato sia dichiarato illegittimo per vizi formali o procedurali, il rapporto si considera estinto alla data di licenziamento e al lavoratore spetta un indennità risarcitoria, non assoggettata a contributi previdenziali, pari a una mensilità dell ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del Tfr per ogni anno di servizio, con un minimo di 2 e un massimo di 12 mensilità (per le aziende inferiori a 15 dipendenti l indennità sarà erogata in misura non inferiore a 2 mensilità e non superiore a 6). 2.4 Conciliazione È da evidenziare come, per gli assunti in vigenza del D.Lgs. n.23/15, non sia più obbligatorio, in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo (riduzione del personale, soppressione della mansione, etc) da parte di aziende con più di 15 lavoratori, l avvio preventivo della procedura obbligatoria di conciliazione presso la Direzione Territoriale del Lavoro competente per territorio. La novella normativa introduce però un nuovo strumento deflattivo del contenzioso. Infatti, per evitare il giudizio, si potrà fare ricorso alla nuova conciliazione facoltativa incentivata, indipendentemente dal numero degli addetti. In questo caso il datore di lavoro potrà offrire, mediante assegno circolare, una somma esente da imposizione fiscale e contributiva pari a un mese per ogni anno di servizio, non inferiore a 2 e sino a un massimo di 18 mensilità (valori da dimezzare e con un massimo di 6 mensilità per le aziende fino a 15 addetti). Con l accettazione il lavoratore rinuncia alla causa. 2.5 Licenziamenti collettivi Per i licenziamenti collettivi il decreto stabilisce che, in caso di violazione delle procedure o dei criteri di scelta (artt.4, co.12, e 5, co.1, L. n.223/91), si applichi sempre il regime dell indennizzo monetario che vale per gli individuali (da un minimo di 4 a un massimo di 24 mensilità). In caso di licenziamento collettivo intimato senza l osservanza della forma scritta le sanzioni restano quelle connesse alla reintegrazione, così come previsto per i licenziamenti individuali. 3 LE LIMITAZIONI NUMERICHE ALLA STIPULA DI CONTRATTI A TERMINE La prima fase della prevista Riforma del lavoro ha visto protagonista, ancora una volta, il contratto a tempo determinato. La sua peculiarità, connessa a una ritenuta insita precarietà dell istituto, ha infatti attirato una costante attenzione da parte del legislatore. A fronte di una definitiva liberalizzazione sul tema della causale, in sostanza scomparsa dalla norma regolatrice, si è voluto porre un nuovo limite legale numerico alla stipula di contratti a tempo determinato. Nella sostanza l azienda, o l operatore chiamato a stipulare un nuovo contratto a termine, deve porsi la questione inerente a detta limitazione, andando a valutare la propria forza lavoro stabilizzata e gli eventuali contratti a termine già presenti in organico. 3.1 Limiti numerici Le operazioni da svolgere possono essere così sintetizzate: - verifica circa la presenza di una specifica disciplina dettata dal Ccnl applicato: nel caso di sussistenza di tale regolamentazione si dovranno seguire le regole ivi indicate, sia quanto a
7 limitazione numerica che in relazione alla quantificazione della base di calcolo su cui applicare la percentuale prevista dal Ccnl; - nel caso di mancanza di una specifica regolamentazione contrattuale sul tema, ci si dovrà invece riferire alla percentuale del 20% prevista dalla nuova normativa. Come indicato dal Ministero del Lavoro, la percentuale legale del 20% dovrà essere applicata sul numero dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato in corso al 1 gennaio dell anno in cui si stipula il nuovo contratto a termine. In particolare, nel caso di attivazione di una nuova impresa in corso d anno, la base di calcolo è invece da individuare nel numero dei contratti a tempo indeterminato in forza al momento della stipula del contratto a termine. Da tale base di calcolo andranno peraltro esclusi i rapporti di lavoro autonomo o parasubordinato (collaboratori con o senza progetto, associati in partecipazione), nonché di lavoro accessorio e i lavoratori a chiamata a tempo indeterminato senza indennità di disponibilità, mentre saranno conteggiati sia i dirigenti che gli apprendisti, questi ultimi purché non assunti a termine nelle specifiche ipotesi previste. I lavoratori part-time verranno invece ricompresi pro-quota, ossia in proporzione al loro orario di lavoro rispetto all orario contrattuale previsto per il tempo pieno. Un particolarità è riservata alle aziende fino a 5 dipendenti; per questi soggetti sarà sempre possibile attivare un contratto a termine, salvo migliore disciplina prevista dal Ccnl applicato. Da notare, da ultimo, che nel caso in cui il valore risultante dall applicazione della percentuale limitativa sia un numero decimale, si opererà un arrotondamento per eccesso ove la parte decimale risultasse uguale o maggiore a 0, Esclusioni Dalle limitazioni numeriche anzidette sono escluse, per previsione di legge, alcune specifiche situazioni: - contratti stipulati nelle fasi di inizio di nuove attività, per i periodi determinati dai rispettivi Ccnl applicati; - contratti stipulati per ragioni di carattere sostitutivo o stagionale; - contratti stipulati per specifici spettacoli o programmi radio-televisivi; - contratti stipulati con lavoratori di età superiore ai 55 anni; - contratti stipulati da specifiche società, c.d. start-up innovative; - contratti stipulati da istituti pubblici o enti privati di ricerca; - contratti stipulati ai fini dell assunzione obbligatoria di lavoratori disabili (L. n.68/99); - in ipotesi di trasferimenti di azienda o di suoi rami (con specifiche possibilità di restrizioni). 3.3 Violazione dei limiti numerici A fronte di una violazione dei limiti numerici alla stipula di contratti a termine, il legislatore ha posto una specifica sanzione amministrativa: - pari al 20% della retribuzione, per mese o frazione di mese maggiore di 15 giorni, se il numero di lavoratori assunti fuori limite è pari a 1; - pari al 50% della retribuzione, per mese o frazione di mese maggiore di 15 giorni, se il numero di lavoratori assunti fuori limite è maggiore di 1; Detta sanzione vale nel caso di violazione sia del limite previsto dal Ccnl applicato che, ove non presente il primo, del limite legale. Essa, inoltre, non si applica per quei rapporti di lavoro, extra limite, già sussistenti alla data di entrata in vigore della nuova normativa, ovvero al 21 marzo Se alla data di entrata in vigore del decreto modificativo (21 marzo 2014) il datore di lavoro aveva in essere un numero di rapporti a termine superiore ai limiti previsti, sarà necessario provvedere a rientrare entro i parametri previsti entro il 31 dicembre 2014, pena l impossibilità, nell anno successivo, di stipulare nuovi contratti a tempo determinato.
8 4 TFR MENSILE IN BUSTA PAGA OPZIONE PER I LAVORATORI La recente Legge di Stabilità 2015 ha previsto che, in via sperimentale per il periodo 1 marzo giugno 2018, il lavoratore possa richiedere al proprio datore di lavoro di ricevere l erogazione mensile della quota di Tfr maturanda in quella medesima mensilità, inclusa quella destinata a previdenza complementare. Tale opportunità è stata offerta esclusivamente ai lavoratori privati, con esclusione dei domestici e di quelli agricoli, con un anzianità di servizio di almeno 6 mesi in azienda. La norma stabilisce che detta richiesta possa essere effettuata entro i termini definiti con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che stabilisce le modalità di attuazione della presente disposizione. Al momento, tuttavia, il provvedimento cui si è appena accennato non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, essendo all esame del Consiglio di Stato. Mancano quindi le istruzioni per l operatività di quanto sopra esposto. Stante tale situazione, e in attesa del decreto anzidetto, si invitano i datori di lavoro a tenere per il momento sospese le eventuali richieste di pagamento della quota mensile di Tfr già pervenute, comunicando ai lavoratori interessati l impossibilità di poter dar seguito alla richiesta, in mancanza delle previste istruzioni attuative ministeriali. Il testo della comunicazione ai lavoratori potrebbe essere il seguente: Facciamo seguito alla sua richiesta del di percepire, così come previsto dalla Legge di Stabilità 2015, la quota maturanda del Tfr, compresa quella eventualmente destinata a una forma pensionistica complementare, tramite liquidazione diretta mensile della medesima come parte integrante della retribuzione che, le ricordiamo, è una scelta irreversibile fino al 30 giugno Le comunichiamo che, al momento, non sono ancora state approvate in via definitiva le modalità di attuazione dalla norma, previste a mezzo di apposito decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e che, pertanto, siamo impossibilitati a dar corso nell immediato alla sua richiesta, che resterà sospesa fino all avvenuta approvazione del citato provvedimento, in relazione al quale potrà essere compiutamente valutata. Restiamo disponibili per eventuali chiarimenti e porgiamo distinti saluti. 5 INCENTIVI 2015 ALL'ASSUNZIONE DI DONNE DISOCCUPATE Il Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell Economia, con decreto 22 dicembre 2014 ha individuato i settori e le professioni che presentano nelle assunzioni un tasso di disparità uomo-donna superiore al 25% sulla base delle elaborazioni effettuate dell Istat in relazione alla media annua del Tali settori beneficeranno anche per il 2015 degli incentivi di cui all art.4, co.11, L. n.92/12, relativi alle assunzioni di donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'unione europea, e alle assunzioni di donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi, ovunque residenti. Lo studio rimane a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti. Con l occasione porgiamo cordiali saluti. STUDIO COMMERCIALISTI ASSOCIATI Dott. MASSIMO ZANOCCO Dott. MARCO DEPPIERI Dott.ssa LINDA VEDOVATO
L ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO NEL 2015
L ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO NEL 2015 di 1 Con il comma 118 e ss. della Legge di Stabilità 2015 2, al fine di promuovere forme di occupazione stabile, viene introdotto
DettagliASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)
CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla
DettagliSgravi Contributivi per Nuove Assunzioni e nuove disposizioni in tema di Contratto del Lavoro
a Tutti i Clienti Loro sedi Oggetto: Sgravi Contributivi per Nuove Assunzioni e nuove disposizioni in tema di Contratto del Lavoro Tra la fine del 2014 e l inizio del 2015 sono state introdotte importanti
DettagliCIRCOLARE INFORMATIVA DEL 24.03.2015. Area Consulenza del Lavoro
CIRCOLARE INFORMATIVA DEL 24.03.2015 Area Consulenza del Lavoro SOMMARIO: Esonero contributivo per le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato nel corso del 2015 (Pag.2) Contratto
DettagliLEGGE DI STABILITA 2015 E JOBS ACT: quali opportunità per il lavoro.
LEGGE DI STABILITA 2015 E JOBS ACT: quali opportunità per il lavoro. Principali novità per i datori di lavoro. Stabilizzazione bonus 80 euro. Aumento soglia esenzione buoni pasto elettronici Deduzione
DettagliESONERO CONTRIBUTIVO PER LE NUOVE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO EFFETTUATE NEL 2015. Raggruppamento Schio-Thiene 11 febbraio 2015
ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE NUOVE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO EFFETTUATE NEL 2015 Raggruppamento Schio-Thiene 11 febbraio 2015 LE FONTI NORMATIVE ED AMMINISTRATIVE Legge 23 dicembre 2014 n.190 (Legge
DettagliIL NUOVO SISTEMA SANZIONATORIO
FEMCA CISL Lombardia JOB ACTS IL NUOVO SISTEMA SANZIONATORIO La disciplina dei licenziamenti Il D.lgs. n. 23/2015 sul contratto a tutele crescenti, attuativo del Jobs Act, in vigore dal 7 marzo 2015 riscrive
DettagliJOBS ACT. Riforma del diritto del lavoro promossa ed attuata dal governo Renzi e identificata con una serie di norme approvate tra il 2014 e il 2015.
JOBS ACT Riforma del diritto del lavoro promossa ed attuata dal governo Renzi e identificata con una serie di norme approvate tra il 2014 e il 2015. STUDIO LEGALE FERRIERI Greta Ramella Alessandra Napetti
DettagliTIPOLOGIA DI LICENZIAMENTO COSA PREVEDE il DECRETO DI ATTUAZIONE DEL JOBS ACT
Scheda sul licenziamento nel contratto a tutele crescenti TIPOLOGIA DI LICENZIAMENTO COSA PREVEDE il DECRETO DI LICENZIAMENTO DISCRIMINATORIO, Reintegrazione: Il giudice, con la pronuncia NULLO E INTIMATO
DettagliALESSIO BERTAGNIN & ASSOCIATI s.a.s. Società tra Professionisti
Padova, 3 febbraio 2015 Circolare n 6/2015 Alla Spett.le Clientela IMPORTANTE!!! Oggetto: Esonero contributivo per le nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato nel 2015. Gentili Clienti, la
DettagliEsonero contributivo triennale assunti a tempo indeterminato
OBIETTIVO: Al fine di promuovere forme di occupazione stabile Incentivo all occupazione DESTINATARI: Datori di lavoro privati e, sub condicione, agricoli. imprenditori, non imprenditori (Associazioni,
DettagliEsonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato
Al fine di promuovere una stabile occupazione, la Legge di Stabilità 2015 introduce un esonero contributivo per le assunzioni con contratto a tempo effettuate nel 2015. L introduzione del beneficio in
DettagliPer accedere al beneficio contributivo inserire il codice INPS 6Y accedendo al Cassetto previdenziale aziende.
ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE NUOVE ASSUNZIONI CON CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO NEL 2015 (legge 190/2014 - Legge di Stabilità 2015; Circ. Inps n.17/2015) Per accedere al beneficio contributivo inserire
DettagliTICINIA CONSULTING SRL. Ai gentili Clienti Loro sedi. Oggetto: il contratto a tutele crescenti (sintesi) Campo di applicazione
TICINIA CONSULTING SRL Ai gentili Clienti Loro sedi Oggetto: il contratto a tutele crescenti (sintesi) Campo di applicazione Il regime di tutela nel caso di licenziamento illegittimo è disciplinato dalle
DettagliIl contratto a tutele crescenti - sintesi della disciplina
Il contratto a tutele crescenti - sintesi della disciplina (d. lgs. 23/2015) Il governo Renzi, in attuazione di una delle deleghe contenute nella legge n. 183 del 10 dicembre 2014 (c.d. Jobs Act), ha definitivamente
DettagliLe tutele per il lavoratore in caso di licenziamento illegittimo
LA N ORMATIVA IN MATERIA DI LICENZIAMENTI INTRODOTTA DALLA LEGGE N. 183/2014 E DAL DECRETO LEGISLATIVO N. 23/2015 Le tutele per il lavoratore in caso di licenziamento illegittimo previste dalla legge n.
DettagliCONTRATTO A TUTELE CRESCENTI. Ivrea, 8 maggio 2015
CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI Ivrea, 8 maggio 2015 Art. 1 Per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri, assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a decorrere
DettagliIL NUOVO CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI? A CURA DEL DIPARTIMENTO POLITICHE DEL LAVORO CGIL VENETO
JOBS ACT IL NUOVO CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI? A CURA DEL DIPARTIMENTO POLITICHE DEL LAVORO CGIL VENETO CAMPO DI APPPLICAZIONE NEL CASO DI LICENZIAMENTO ILLEGITTIMO LE NUOVE ASSUNZIONI
DettagliRIEPILOGO COMPLETO SU: TUTELE CRESCENTI E LICENZIAMENTO
Aggiornamento Aprile 2015 Allegato1 RIEPILOGO COMPLETO SU: CRESCENTI E LICENZIAMENTO Con la presente desideriamo informare che con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del del D.Lgs. n. 23 del 04.03.2015
DettagliJobs Act. Contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI
Jobs Act. Contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI Nell'ambito del riordino delle forme contrattuali, è stato introdotto
DettagliL art. 1 del Decreto Legislativo n. 181 del 2000 definisce lo stato di disoccupazione come la condizione del soggetto:
INCENTIVI DONNE E OVER 50: REQUISITI E PROCEDURE OPERATIVE INPS Stante l abrogazione del contratto di inserimento lavorativo, a partire dal 1 gennaio 2013 non è più possibile stipulare questo contratto
DettagliRedazione a cura della Commissione Comunicazione del CPO di Napoli
Redazione a cura della Commissione Comunicazione del CPO di Napoli 36/2015 Marzo/9/2015 (*) Napoli 17 Marzo 2015 Tanto tuonò che piovve!!!! Arrivano le tutele crescenti. I nuovi assunti dal 7 marzo scorso
DettagliDLGS 4.3.2015 n. 23 : IL LICENZIAMENTO NEL CONTRATTO «A TUTELE CRESCENTI»
DLGS 4.3.2015 n. 23 : IL LICENZIAMENTO NEL CONTRATTO «A TUTELE CRESCENTI» A cura dello studio legale Alberto Guariso Livio Neri Aggiornamento al 06.03.2015 A chi si applica il nuovo regime? 1) A tutti
DettagliSACHSALBER GIRARDI HUBER Arbeitsrechtsberater Consulenti del lavoro
ASPI (assicurazione sociale per l impiego) la nuova di disoccupazione In sintesi: La legge n.92/2012 (c.d. Riforma Fornero ) ha previsto l istituzione, a decorrere dal 1 gennaio 2013, della nuova assicurazione
DettagliPremessa. di giusta causa (vale a dire un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione neppure temporanea del rapporto di lavoro;
Premessa Non mutano i concetti di giusta causa (vale a dire un fatto talmente grave da non consentire la prosecuzione neppure temporanea del rapporto di lavoro; di giustificato motivo soggettivo (cioè
DettagliStudio di Consulenza del Lavoro Pini & Associati
Oggetto: JOB ACT Contratto a tutele crescenti. Borgo San Lorenzo, lì 03/04/2015 Alla Clientela in indirizzo Il Governo ha approvato definitivamente il D.Lgs. 23/2015 che introduce nel nostro ordinamento
DettagliTRIENNALE PER NEOASSUNTI A
ESONERO CONTRIBUTIVO TRIENNALE PER NEOASSUNTI A TEMPO INDETERMINATO NEL 2015 (legge di stabilità 2015 Circ. Inps 17/2015) DEFINIZIONE - Incentivo all occupazione per i contratti indeterminati - Non costituisce
DettagliGli Approfondimenti della Fondazione Studi
ANNO 2015 Gli Approfondimenti della Fondazione Studi Approfondimento del 04.06.2015 ESONERO CONTRIBUTIVO E CUMULABILITÀ CON IL PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI La Legge di Stabilità, per l anno 2015, ha introdotto,
DettagliCircolare N. 46 del 26 Marzo 2015
Circolare N. 46 del 26 Marzo 2015 Tutele crescenti: quali regimi si applicano in caso di licenziamento? Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
DettagliStudio Consulenza del Lavoro Bonet Lepschy & Associati
Mestre, 17 marzo 2015 Ai Sig.ri Clienti Loro Sedi Circolare n. 4/2015 1. LEGGE DI STABILITA 2015 Assunzioni a tempo indeterminato; 2. CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI disciplina del licenziamento; 3. RIFORMA
DettagliI PRINCIPALI INCENTIVI ALL'ASSUNZIONE
PERSONE NON OCCUPATE NEI 6 MESI PRECEDENTI CON CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO Tutti i datori di lavoro privati Tempo (a tutele crescenti) Riduzione del 40% dei contributi previdenziali a carico del datore
DettagliESONERO CONTRIBUTIVO 2016. A cura del Sito Web Servizio Coordinamento Centri per l Impiego Città Metropolitana di Torino 1 gennaio 2016
ESONERO CONTRIBUTIVO 2016 A cura del Sito Web Servizio Coordinamento Centri per l Impiego Città Metropolitana di Torino 1 gennaio 2016 INTRODUZIONE Il Servizio Coordinamento Centri per l'impiego pubblica
DettagliCONTRATTO DI LAVORO A TUTELE CRESCENTI. Ferrara, 09.12.2015
CONTRATTO DI LAVORO A TUTELE CRESCENTI Ferrara, 09.12.2015 Il d. lgs. n. 23 del 2015 di attuazione della legge delega n. 183 del 2014 ha introdotto il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele
Dettagli10. LICENZIAMENTI INDIVIDUALI di Mauro Soldera
10. di Mauro Soldera La Legge n. 92/2012 (Riforma Fornero) interviene in maniera significativa sulla disciplina dei licenziamenti individuali regolamentati dall art. 18 della Legge n. 300/1970 (Statuto
DettagliLa legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due
La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due anni dopo la Riforma Fornero. a cura di Stefano Petri E stata pubblicata in G. U., n. 114 del 19 maggio 2014, la Legge
DettagliLa nuova disciplina dei licenziamenti disciplinari
Milano, 30 marzo 2015 La nuova disciplina dei licenziamenti disciplinari Presentazione a «Tutto Lavoro» Avv. Angelo Zambelli Licenziamento disciplinare espressione del potere disciplinare del datore di
DettagliSOMMINISTRAZIONE DI LAVORO
ARTT. 30 40 D.LGS 81/2015 IL CONTRATTO DI È IL CONTRATTO, A TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO, CON IL QUALE UN AGENZIA DI AUTORIZZATA METTE A DISPOSIZIONE DI UN UTILIZZATORE UNO O PIÙ LAVORATORI SUOI DIPENDENTI,
DettagliForum Lavoro 24/09/15 CdL Giovanni Marcantonio DECRETO LEGISLATIVO 81/2015 TEMPO DETERMINATO
Forum Lavoro 24/09/15 CdL Giovanni Marcantonio DECRETO LEGISLATIVO 81/2015 DECRETO LEGISLATIVO 15 giugno 2015, n. 81 Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni,
DettagliIl Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto l articolo 3 della legge 29 maggio 1982, n. 297; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252; Visto l articolo 1, comma 755, della legge 27 dicembre
DettagliCAPITOLO 5 LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO
Capitolo 5 - CAPITOLO 5 LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO L art. 3 del D.Lgs. n. 23/2015 disciplina il licenziamento per giustificato motivo oggettivo (c.d. licenziamento economico), giustificato
DettagliL appuntamento con l Esperto Jobs Act: il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Alberto Bosco
L appuntamento con l Esperto Jobs Act: il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti Alberto Bosco La L. 10 dicembre 2014, n. 183, all art. 1, co. 7, lettera c) dispone che la delega va attuata,
DettagliArt. 2 Licenziamento discriminatorio, nullo e intimato in forma orale.
Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183. Art. 1 Campo di applicazione.
DettagliJobs Act Licenziamenti individuali e collettivi Nuovo sistema sanzionatorio
Jobs Act Licenziamenti individuali e collettivi Nuovo sistema sanzionatorio Illecito assunti fino al 6 marzo 2015 assunti dal 7 marzo 2015 discriminatorio Per avere licenziato il prestatore di lavoro per
DettagliCOMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE
COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE DELIBERAZIONE 21 marzo 2007 Direttive recanti chiarimenti operativi circa l applicazione del decreto ministeriale del 30 gennaio 2007, adottato ai sensi dell
DettagliIL NUOVO LICENZIAMENTO INDIVIDUALE
IL NUOVO LICENZIAMENTO INDIVIDUALE Avv. Ernesto Vitiello 1 IL D.LGS. N. 23 DEL 4 MARZO 2015 Tale decreto ha dato corpo, per quanto riguarda i licenziamenti, ai principi programmatici di cui alla lettera
Dettagliwww.asarva.org guida pratica alle agevolazioni alle assunzioni In vigore al gennaio 2015 CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE
www.asarva.org guida pratica alle agevolazioni alle assunzioni In vigore al gennaio 2015 In appendice al Convegno: Jobs Act del 4 marzo 2015 Gli incentivi alle assunzioni» INCENTIVO: Esonero Triennale
Dettaglipari o inferiori a tre volte il T.M. Inps superiori a tre volte il T.M Inps e pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo Inps
Novità introdotte dalla Legge n 147/13 in materia previdenziale e assistenziale Per il triennio 2014-2016 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall
DettagliJOBS ACT Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti
JOBS ACT Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti A cura del Sito Web Servizio Coordinamento Centri per l Impiego Città Metropolitana di Torino 27 luglio 2015 DEFINIZIONE Il contratto a tempo
DettagliIL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO NEL D.GLS.N. 81-2015 LE NOVITÀ
IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO NEL D.GLS.N. 81-2015 LE NOVITÀ Avv. Prof. Giuseppe Pellacani Presidente CesLaR 1 ENTRATA IN VIGORE Pur in mancanza di una previsione analoga a quella dell art. 2-bis della
DettagliIL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI (*)
IL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI (*) Foto dal sito www.nonsprecare.it (*) Fonte: Confagricoltura Nazionale Sommario Introduzione... 4 L ambito di applicazione: nuove assunzioni...
DettagliJobs Act : Atto II Dallo sgravio contributivo alle tutele crescenti
www.consulentelavoropaghe.com Jobs Act : Atto II Dallo sgravio contributivo alle tutele crescenti DL. 34/2014 I ATTO del JOBS ACT con la modifica dei contratti a tempo determinato e modifiche al contratto
DettagliIl nuovo rito per i licenziamenti. Il novellato art. 18 S.L Mirco Minardi
Il nuovo rito per i licenziamenti. Il novellato art. 18 S.L Mirco Minardi lexform.it II.1 IL VECCHIO E IL NUOVO ARTICOLO 18 S.L.. In quali casi si applica il nuovo procedimento giudiziario specifico? In
Dettagli3. CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO di Andrea Morzenti
3. CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO di Andrea Morzenti La normativa sul contratto di lavoro a tempo determinato è contenuta nel Decreto Legislativo n. 368 del 2001, decreto attuativo della Direttiva Comunitaria
DettagliDal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga.
Lavorofisco.it Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga. La legge di Stabilità 2015 prevede, infatti, in via sperimentale
DettagliIncentivi alle assunzioni
Incentivi alle assunzioni Principali incentivi alle assunzioni Esonero contributivo Legge Stabilità 2015 Bonus Garanzia Giovani Incentivo donne e over 50 Incentivo iscritti liste mobilità indennizzata
DettagliCircolare N.57 del 16 Aprile 2014
Circolare N.57 del 16 Aprile 2014 Contratti a termine e assunzioni agevolate per sostituzione maternità. Rimane la causale. Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con il DL n. 34 del
DettagliCOMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL
Dettaglidel 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE
Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime
DettagliDirezione generale per le Politiche attive e passive del lavoro
Direzione generale per le Politiche attive e passive del lavoro Prot. 40/26120 del 25/07/2013 Agli indirizzi in allegato OGGETTO: Applicazione delle agevolazioni contributive e assicurative riconoscibili
DettagliGli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue:
Le pensioni nel 2007 Gli aspetti di maggiore interesse della normativa previdenziale Inps, con particolare riferimento al fondo pensioni lavoratori dipendenti Tetto di retribuzione pensionabile Il tetto
DettagliContratto di Apprendistato: nuova disciplina
Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di apprendistato: nuova disciplina Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore uno dei decreti attuativi del c.d. Jobs Act (D.Lgs. 81/2015, di seguito Decreto
DettagliCircolare Informativa n 20/2014. Bonus piccola mobilità Al via le istanze all INPS per la fruizione del beneficio
Circolare Informativa n 20/2014 Bonus piccola mobilità Al via le istanze all INPS per la fruizione del beneficio Pagina 1 di 5 INDICE 1) Premessa pag. 3 2) La disciplina del beneficio pag. 3 3) Durata
DettagliJOBS ACT E LA NUOVA DISCIPLINA DEI LICENZIAMENTI IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI
JOBS ACT IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI E LA NUOVA DISCIPLINA DEI LICENZIAMENTI Convegno «JOBS ACT La riforma del lavoro come funzione e cosa cambia» Padova, martedì 31 marzo 2015 COSA CAMBIA? INTRODUZIONE
DettagliAi gentili clienti Loro sedi Riforma del lavoro: nuova tassa sui licenziamenti a copertura degli ammortizzatori sociali
Studio Commerciale e Tributario TOMASSETTI & PARTNERS Informativa Lavoro Ai gentili clienti Loro sedi Riforma del lavoro: nuova tassa sui licenziamenti a copertura degli ammortizzatori sociali Gentile
Dettagli(L. 300/70) modificato dalla L. 92/2012, (attuativo del c.d. Jobs Act): Tutela reale e tutela indennitaria
L.U.M.S.A. Corso di Diritto del Lavoro a.a. 2015-2016 Prof. Megna Maria Rosalia ART. 18 Statuto Lavoratori (L. 300/70) modificato dalla L. 92/2012, e d. lgs. n. 23/2015 del 4.03.2015 (attuativo del c.d.
DettagliPiacenza, 09 marzo 2015 Alle Cooperative in indirizzo
SERVIZIO SINDACALE Piacenza, 09 marzo 2015 Alle Cooperative in indirizzo Prot. n. 33 Oggetto: Modifiche alle norme sui licenziamenti Il primo pacchetto di norme emanate ai sensi della Legge 183/2014, il
DettagliCOME CAMBIA IL DIRITTO DEL LAVORO
COME CAMBIA IL DIRITTO DEL LAVORO DALLA LEGGE FORNERO ALLE TUTELE CRESCENTI Redatto da Ufficio Legale Dopo la Riforma del Lavoro del Governo Monti (elaborata dal Ministro Fornero) e le successive modifiche
DettagliContribuzione di finanziamento dell Assicurazione Sociale Per l Impiego ASPI
Contribuzione di finanziamento dell Assicurazione Sociale Per l Impiego ASPI Torino 18 aprile 2013 Beniamino Gallo Contribuzione finanziamento ASPI L introduzione dell ASPI, a decorrere dal 1 gennaio 2013,
DettagliLegge 11 maggio 1990, n. 108 (Gazzetta Ufficiale 11 maggio 1990, n. 108)
Legge 11 maggio 1990, n. 108 (Gazzetta Ufficiale 11 maggio 1990, n. 108) Disciplina dei licenziamenti individuali Articolo 1 - Sostituzione dei primi due commi dell'art. 18 L. 300/1970 Articolo 2 - Applicazioni
DettagliQUESITI FORUM LAVORO 2015 IL MINISTERO DEL LAVORO RISPONDE
QUESITI FORUM LAVORO 2015 * * * IL MINISTERO DEL LAVORO RISPONDE Licenziamenti economici e la nuova conciliazione volontaria 1) Il licenziamento illegittimo motivato per il superamento del periodo di comporto
DettagliNews per i Clienti dello studio
News per i Clienti dello studio N. 83 del 13 Giugno 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Indennità ASPI anche per i soci lavoratori delle cooperative Gentile cliente con la presente intendiamo informarla
DettagliCommi 1, 2 e 3: tutela reintegratoria piena o forte
Commi 1, 2 e 3: tutela reintegratoria piena o forte Licenziamento nullo perché discriminatorio intimato in concomitanza del matrimonio intimato in concomitanza della gravidanza, fruizione del congedo di
DettagliESONERO CONTRIBUTIVO PER LE NUOVE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO (L. 190 23.12.2014 G.U. 300 29.12.2014 INPS,
ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE NUOVE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO (L. 190 del 23.12.2014 G.U. 300 del 29.12.2014 INPS, Circolare n. 17 del 29.01.2015) L INPS è intervenuta fornendo i primi chiarimenti
DettagliDISEGNO DI LEGGE Approvato dal Senato della Repubblica
Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l impiego, di incentivi all occupazione, di
DettagliJOBS ACT. 9 febbraio 2015, Ancona. Dott. Stefano Carotti Consulente del Lavoro I PRIMI DECRETI. LE NOVITA PRINCIPALI. www.an.camcom.gov.
JOBS ACT I PRIMI DECRETI. LE NOVITA PRINCIPALI 9 febbraio 2015, Ancona Dott. Stefano Carotti Consulente del Lavoro www.an.camcom.gov.it 1 IL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI Nonostante
DettagliCircolare N.144 del 17 Ottobre 2012. Assegno ASPI e TICKET licenziamento. Novità dal 1 gennaio 2013
Circolare N.144 del 17 Ottobre 2012 Assegno ASPI e TICKET licenziamento. Novità dal 1 gennaio 2013 Assegno ASPI e TICKET licenziamento: novità dal 1 gennaio 2013 Gentile cliente, con la presente desideriamo
DettagliJOB ACT 2015 Guida sintetica I nuovi licenziamenti AVV.TO PIERCARLO ANTONELLI AVVOCATI ASSOCIATI FRANZOSI - DAL NEGRO - SETTI
JOB ACT 2015 Guida sintetica I nuovi licenziamenti 1 LA LEGGE DELEGA Il provvedimento noto come Jobs Act, approvato dal parlamento su iniziativa del governo Renzi, è una legge delega (L. 10 dicembre 2014
DettagliPrime riflessioni in materia di Jobs Act. Lomazzo, 4 Giugno 2015
Prime riflessioni in materia di Jobs Act Lomazzo, 4 Giugno 2015 L incentivo a stipulare contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato La teoria delle tre leve La leva fiscale (deducibilità ai fini
DettagliAGENS Agenzia confederale dei Trasporti e Servizi
Roma, 11 marzo 2015 Prot. n. 019/15/D.11. Alle Aziende associate L o r o S e d i OGGETTO: D.Lgs. 4 marzo 2015 n. 22 Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in
DettagliCircolare N.124 del 21 settembre. Banca dati per l occupazione dei giovani genitori. Via agli incentivi per le imprese che assumono
Circolare N.124 del 21 settembre Banca dati per l occupazione dei giovani genitori. Via agli incentivi per le imprese che assumono Banca dati per l occupazione dei giovani genitori: via agli incentivi
DettagliMaternità e congedi. Congedo del padre lavoratore dipendente obbligatorio e facoltativo (art. 1 D.M. 22 dicembre 2012); Circolare Inps n.
Maternità e congedi L art.4, commi 24, 25 e 26 della legge 28 giugno 2012, n.92, introduce in via sperimentale, per gli anni 2013-2015, due istituti sostegno della genitorialità. 2 Maternità e congedi
DettagliALBERTI - UBINI - CASTAGNETTI Dottori Commercialisti Associati
Dottori Commercialisti Associati ASSOCIATI: GIOVANNI ALBERTI Professore Ordinario di Economia Aziendale all Università di Verona CLAUDIO UBINI ALBERTO CASTAGNETTI ELISABETTA UBINI PIAZZA CITTADELLA 6 37122
DettagliCircolare N. 113 del 3 Agosto 2015
Circolare N. 113 del 3 Agosto 2015 Presunzioni, riqualificazioni ed abrogazioni: come vanno gestiti i contratti a progetto e le partite IVA? Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che
DettagliIl contratto a tutele crescenti
Il contratto a tutele crescenti Giampiero Falasca giampiero.falasca@dlapiper.com L impianto della riforma Servizi per agevolare la ricerca di una nuova occupazione Incentivi per assunzioni stabili Meno
DettagliL.R. 18/2005, art. 37, c. 2, lett. b) B.U.R. 27/7/2011, n. 30
L.R. 18/2005, art. 37, c. 2, lett. b) B.U.R. 27/7/2011, n. 30 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2011, n. 0163/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione di incentivi all
DettagliEsonero contributivo triennale. Nuova Assicurazione Sociale per l Impiego - NASPI
Esonero contributivo triennale Nuova Assicurazione Sociale per l Impiego - NASPI API Torino 5 marzo 2015 Beniamino Gallo Esonero triennale per le assunzioni a tempo indeterminato Il legislatore si è posto
DettagliApprendistato: opportunità da non sottovalutare
A cura del dottor Erminio Di Nora Apprendistato: opportunità da non sottovalutare Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, dal 1 gennaio 2012 è stata modificata la misura dei contributi
DettagliCOMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA IMPRENDITORIALI
COMUNE DI VILLASOR Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA IMPRENDITORIALI Articolo 1 Oggetto e finalità 1. Il presente Regolamento disciplina la concessione di agevolazioni
DettagliIL CONTRATTO A TERMINE. Cosa cambia per le imprese con la Legge 16 maggio 2014 n 78 (di conversione del Decreto Legge n 34/2014)
IL CONTRATTO A TERMINE Cosa cambia per le imprese con la Legge 16 maggio 2014 n 78 (di conversione del Decreto Legge n 34/2014) 1 CONSIDERATA LA PERDURANTE CRISI OCCUPAZIONALE SI E E VOLUTA SEMPLIFICARE
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE ALLEGATO SUB A) alla deliberazione di C.C. N. 41 del 20.04.2009
DettagliDirezione Centrale Entrate. Roma, 29/01/2015
Direzione Centrale Entrate Roma, 29/01/2015 Circolare n. 17 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali Al Coordinatore
DettagliRiforma Mercato del Lavoro. Legge 92/2012
Riforma Mercato del Lavoro Legge 92/2012 Caerano di San Marco 6 dicembre 2012 Premessa. La riforma del mercato del lavoro è stata definitivamente convertita nella legge 92 del 28 giugno 2012. Pubblicata
DettagliPENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA.
PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. LA PENSIONE DI VECCHIAIA è il trattamento pensionistico corrisposto dall Istituto previdenziale al raggiungimento di una determinata età
DettagliIl Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione
DettagliJOBS ACT I NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI E IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI
NEWSLETTER n. 21 16 marzo 2015 JOBS ACT I NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI E IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI RIFERIMENTI: Legge 10 dicembre 2014 n.183 Decreto Legislativo 4 marzo 2015 n. 22 Decreto Legislativo
Dettagli1. Il licenziamento collettivo prima della modifica dell art.24 della L.223/91: nozione e ambito di applicazione.
DOTT. SABRINA PAGANI - PARTNER AVV. ROBERTO RESPINTI - PARTNER Milano, 4 Dicembre 2014 Licenziamenti collettivi e Dirigenti: novità in vigore dal 25.11.2014. (Legge 30 Ottobre 2014 n. 161 che estende l
DettagliMini-A S P I. la prestazione che ha sostituito l indennità di disoccupazione a requisiti ridotti
Mini-A S P I la prestazione che ha sostituito l indennità di disoccupazione a requisiti ridotti Vediamo come funziona la nuova prestazione sociale a favore dei disoccupati Sommario Lavoratori interessati
DettagliCONTRATTI DI LAVORO TIPOLOGIE E DIFFERENZE
CONTRATTI DI LAVORO TIPOLOGIE E DIFFERENZE COS È? Il contratto individuale di lavoro è un accordo tra un datore di lavoro (impresa individuale, società, associazione, studio professionale, etc.) ed un
DettagliConsiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli. Dentro la Notizia 84/2012 OTTOBRE/6/2012 (*) 12 Ottobre 2012
Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli A CURA DELLA COMMISSIONE COMUNICAZIONE DEL CPO DI NAPOLI Dentro la Notizia 84/2012 OTTOBRE/6/2012 (*) 12 Ottobre 2012 L ATTIVITA DI VERIFICA DELLA
DettagliTutto quello che c è da sapere sulla gestione del personale in esubero presso le aziende
Cassa integrazione e Mobilità del personale dipendente Tutto quello che c è da sapere sulla gestione del personale in esubero presso le aziende Quando l impresa è in crisi può sospendere i propri dipendenti
Dettagli