Studio Consulenza del Lavoro Bonet Lepschy & Associati

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1 Mestre, 17 marzo 2015 Ai Sig.ri Clienti Loro Sedi Circolare n. 4/ LEGGE DI STABILITA 2015 Assunzioni a tempo indeterminato; 2. CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI disciplina del licenziamento; 3. RIFORMA DEI CONTRATTI DI LAVORO co.co.pro/co.co.co - riconduzione al lavoro subordinato:; 4. DISPOSIZONI PER IL RIORDINO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI Naspi (nuova Aspi) Asdi Dis col (disoccupazione collaboratori); 5. VIDEOSORVEGLIANZA - Installazione dispositivi di videosorveglianza nei luoghi di lavoro. PREMESSA: quanto riportato nella presente circolare al punto 3., è una anticipazione degli schemi di legge che consigliamo di tenere in considerazione delle eventuali variazioni che dovranno essere apportate all organizzazione del lavoro, nel caso in cui siano in essere rapporti di collaborazione. 1. LEGGE DI STABILITA 2015 Assunzioni a tempo indeterminato Lo Studio, come indicato nella circ. n.3/2015, comunica che per assicurare l esonero contributivo triennale (pari a 8.060,00 annui), per le assunzioni a tempo indeterminato previsto dalla Legge di Stabilità 2015, il Cliente deve chiedere al lavoratore, prima dell assunzione, lo storico dei rapporti di lavoro intercorsi nei sei mesi precedenti. Tale documento viene rilasciato dal Centro per l Impiego e solo al lavoratore. Dal , dovrà essere richiesto a partire dal 01/01/2015. Solo in tal modo potrà essere assicurato l esonero contributivo a condizione che vengano, comunque, rispettate le altre condizioni di seguito indicate: - regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziali e assenza delle violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro; in altre parole, sono le stesse condizioni alle quali è subordinato il rilascio del documento unico di regolarità contributiva (DURC). L Inps ha chiarito che effettuerà numerose verifiche per assicurarsi il rispetto di detto requisito; - il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

2 2. CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI disciplina del licenziamento Il contratto a tutele crescenti (D. Lgs n.23), entrato in vigore il , disciplina i licenziamenti dei lavoratori assunti a tempo indeterminato dopo l entrata in vigore della normativa (sono esclusi i dirigenti). In altre parole, nel prossimo futuro a due lavoratori della medesima società potrebbero essere applicate due discipline diverse a seconda che siano stati assunti a tempo indeterminato prima o dopo il Per i nuovi assunti, nel caso il licenziamento venga dichiarato illegittimo, la eventuale indennità sarà calcolata sulla sola anzianità aziendale, pertanto, l onere in capo alla ditta è certo. Lo scopo è di ridurre il contenzioso dato che quello che può ottenere il lavoratore nel caso vinca in giudizio è già quantificabile al momento del licenziamento. Rimane invariata la disciplina della reintegra che si applica solo ai casi di: licenziamento discriminatorio, licenziamento intimato oralmente, e per gli altri casi di nullità del licenziamento previsti dalla legge (inidoneità fisica e psichica). Questo tipo di reintegra è quella già prevista dall art. 18, anche prima della Riforma Fornero. Nel caso non ricorrano gli estremi per il licenziamento, con l introduzione della nuova normativa i possibili scenari sono i seguenti: 1) aziende sotto i 15 dipendenti: da 2 a 6 mensilità. Se il licenziamento avverrà durante i primi due anni di servizio 2 mensilità. Dal terzo anno in poi, le mensilità aumenteranno di una per ogni anno di anzianità maturato (Es: dopo 4 anni, le mensilità saranno 4. Dal sesto anno di servizio in poi, saranno 6). 2) azienda con più di 15 dipendenti: da 4 a 24 mensilità. Se il licenziamento avverrà durante i primi due anni di servizio 4 mensilità. Dal terzo anno in poi, le mensilità aumenteranno di due per ogni anno di anzianità maturato (Es: dopo 4 anni, le mensilità saranno 8. Dal dodicesimo anno di servizio in poi, saranno 24). 3) azienda sotto i 15 dipendenti ma che supera tale limite con le assunzioni effettuate dopo l entrata in vigore della normativa: a tutti i dipendenti in forza, indipendentemente dalla data di assunzione, si applica la nuova normativa. La nuova disciplina si applica anche ai datori di lavoro non imprenditori che svolgono senza fine di lucro attività di natura politica, sindacale, culturale, di istruzione ovvero di religione o di culto. PS: quanto indicato al punto 3), è considerato da alcuni giuristi illegittimo, pertanto, attendiamo che il Governo ed il Ministero si esprimano a riguardo. Le mensilità indicate ai punti 1), 2) e 3) non sono soggette a contribuzione. CONCILIAZIONE: in caso di licenziamento, il datore di lavoro può proporre al lavoratore, entro 60 giorni dal licenziamento, una somma al fine di evitare il contenzioso. In questo caso, l indennità da versare è pari alla metà di quella indicata ai punti 1) e 2). L indennità massima, invece, rimane a 6 mensilità per le aziende con meno di 15 dipendenti, mentre è di 18 mensilità per le aziende sopra i 15 dipendenti. Tali importi non costituiscono imponibile ai fini dell Irpef e non sono assoggettate a contribuzione previdenziale.

3 3. RIFORMA DEI CONTRATTI DI LAVORO Co.co.pro/co.co.co Dall entrata in vigore della normativa (data ancora da stabilirsi), e salvo eventuali modifiche, non sarà più possibile stipulare contratti a progetto e di collaborazione coordinata continuativa. La disciplina di questi rapporti di lavoro rimarrà in vigore per i soli contratti stipulati antecedentemente l entrata in vigore della Legge. Comunque, dal tutti i rapporti di collaborazione dovrebbero essere convertiti in contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato (senza l esonero contributivo), salvo che non rientrino in una delle seguenti categorie: - contratti stipulati con collaboratori iscritti ad albi professionali; - contratti stipulati con componenti di organi di amministrazione e controllo della società; - contratti per prestazioni rese a favore di associazioni e società sportive dilettantistiche; - collaborazioni per le quali gli accordi collettivi stipulati dalle confederazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, prevedano discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari esigenze produttive ed organizzative del relativo settore (attualmente nessun ccnl le prevede). Riconduzione al lavoro subordinato È data facoltà al datore di lavoro di poter sanare eventuali violazioni connesse a rapporti di collaborazione quali co.co.pro e co.co.co. (anche con titolari di partita IVA), qualora il collaboratore venga assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e venga sottoscritto con lo stesso un Verbale di conciliazione riferito alle possibili pretese riguardanti la riqualificazione del rapporto di collaborazione. L estinzione delle eventuali violazioni si perfeziona se il rapporto a tempo indeterminato non cessa prima che siano trascorsi 12 mesi dall assunzione. Tali conciliazioni potranno essere sottoscritte dalla data di entrata in vigore della norma (data ancora da stabilirsi), e sino al L assunzione a tempo indeterminato, inoltre, garantirebbe l esonero contributivo previsto dalla Legge di Stabilità fino ad un massimo di 8.060,00 annui, a patto che vengano rispettate le condizioni riportate al punto 1.

4 4. DISPOSIZONI PER IL RIORDINO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI Naspi Nuova Aspi Il decreto introduce la Naspi, nuova assicurazione sociale per l impiego. Vale per gli eventi di disoccupazione che si verificano a decorrere dal 1 maggio 2015 e per tutti i lavoratori dipendenti che abbiano perso l impiego e che hanno cumulato almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni di lavoro ed almeno 18 giornate effettive di lavoro negli ultimi 12 mesi. La base retributiva della Naspi sono gli ultimi 4 anni di impiego (anche non continuativo) rapportati alle settimane contributive e moltiplicati per il coefficiente La durata della prestazione è pari ad un numero di settimane corrispondente alla metà delle settimane contributive degli ultimi 4 anni di lavoro. L ammontare dell indennità mensile è commisurato alla retribuzione e non può eccedere i euro lordi. Dopo i primi 3 mesi di pagamento, la Naspi viene ridotta del 3% al mese e la durata prevista è di un numero di settimane pari alla metà di quelle contributive degli ultimi 4 anni di lavoro (indennità massima per 104 settimane). L erogazione della Naspi è condizionata alla partecipazione del disoccupato ad iniziative di attivazione lavorativa o di riqualificazione professionale. Asdi Viene introdotto in via sperimentale, per quest anno, l Asdi, assegno di disoccupazione che verrà riconosciuto a chi, scaduta la Naspi, non ha trovato impiego e si trovi in condizioni di particolare necessità. La durata dell assegno, che sarà pari al 75% dell indennità Naspi, è di 6 mesi e verrà erogato fino ad esaurimento dei fondi stanziati. DisCol Per i co.co.co e co.co.pro. (iscritti alla Gestione separata INPS), che perdono il lavoro è stata istituita l indennità di disoccupazione DisCol (Disoccupazione per i collaboratori). Per accedervi, sono necessari almeno tre mesi di contribuzione nel periodo che va dal primo gennaio dell anno precedente l evento di disoccupazione alla data del predetto evento (se cessa oggi, si intende dal sino alla cessazione del rapporto). Il suo importo è rapportato al reddito e diminuisce del 3% a partire dal quarto mese di erogazione. La durata della prestazione è pari alla metà delle mensilità contributive versate e non può eccedere i 6 mesi. Anche questa indennità è condizionata alla partecipazione ad iniziative di politiche attive.

5 5. VIDEOSORVEGLIANZA - installazione dispositivi nei luoghi di lavoro Lo Studio ricorda che, per l istallazione di dispositivi di videosorveglianza all interno dei luoghi di lavoro, deve essere stipulato preventivamente un accordo con le rappresentanze sindacali aziendali (RSA/RSU ove presenti), oppure, in difetto di accordo, dovrà essere richiesta l autorizzazione all Ispettorato del Lavoro (DTL). Per una migliore gestione della posta elettronica, Vi chiediamo cortesemente di indicare sempre nell oggetto della mail e nel seguente ordine: nome azienda e l oggetto della comunicazione (assunzione, presenze, ecc). Infine, nel testo della mail, indicare il destinatario del messaggio.

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