Audizione di venerdì 21 marzo 2014 Relazione ANIDA
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- Filippa Graziano
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1 Audizione di venerdì 21 marzo 2014 Relazione ANIDA Desidero anzitutto ringraziare le Commissioni Ambiente ed Attività Produttive per averci concessa l audizione. Presentazione dell Anida L Anida è l associazione nazionale di categoria che associa tre categorie di imprese: le imprese di gestione dei servizi ambientali; quelle che progettano, costruiscono e gestiscono impianti di trattamento, recupero di materiali e di energia e smaltimento finale dei rifiuti ed infine quelle che progettano; costruiscono e gestiscono impianti tecnologici per il ciclo integrato dell acqua. 1. L interconnessione tra Green Economy ed attività imprenditoriale finalizzata alla difesa dell ambiente Desideriamo anzitutto rilevare che vi è una interconnessione molto stretta tra l economia verde e l attività imprenditoriale finalizzata alla difesa dell ambiente. Le imprese di difesa dell ambiente hanno infatti un duplice rapporto con la Green Economy: da un lato, sono espressione intrinseca, in quanto nascono con la finalità e vocazione di difendere l ambiente e, dall altro, la loro attività produce impatti ambientali. La Green economy rappresenta una importante occasione per contrastare la crisi che ha colpito le imprese di difesa dell ambiente. Ben vengano quindi politiche fiscali ed agevolazioni a favore di queste aziende. ANIDA Pagina 1 di 7
2 2. Le certificazioni ambientali e sue agevolazioni Queste aziende hanno le certificazioni ambientali, le iscrizioni specifiche negli Albi come quello dei gestori ambientali o nelle Categorie generali e/o specializzate dei costruttori. Abbiamo, a questo proposito, apprezzato e condiviso l art. 9 del Collegato Ambientale alla legge di Stabilità 2014 che è stato presentato in questi giorni alla Camera come disegno di legge n.2093 che reca disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di Green Economy. L art. 9, infatti, prevede un incentivo per gli operatori economici che partecipano ad appalti pubblici e sono muniti di registrazioni EMAS e di marchio Ecolabel consistente nella riduzione del 20% della garanzia. Inoltre, introduce, quale criterio di valutazione dell offerta economicamente più vantaggiosa il criterio del costo del ciclo di vita dell opera. 3. La responsabilità degli amministratori Le imprese di difesa dell ambiente adottano, inoltre, modelli organizzativi basati sulla responsabilità degli amministratori. 4. L Industria dell Ambiente Queste imprese vanno considerate e qualificate come Industria dell Ambiente, che è una industria manifatturiera che utilizza i residui come materia prima trasformandoli in prodotti che vengono poi collocati sul mercato. E come tutte le industrie manifatturiere producono scarti e rifiuti che vengono eliminati nel rispetto delle norme ambientali. Queste imprese operano nel rispetto delle leggi ed hanno tutti i requisiti di qualità e di correttezza gestionale e sono favorevoli alle nuove norme sui reati ambientali già approvate dalla Camera ed ora all esame del Senato. ANIDA Pagina 2 di 7
3 5. Il sostegno e lo sviluppo dell Industria dell Ambiente Ben vengano quindi nuove norme penali. A queste però devono seguire, nel contempo, misure di sostegno e di sviluppo del settore. Per questi motivi attribuiamo grande rilevanza all indagine conoscitiva promossa da questa Commissione. 6. L illusione della società a rifiuti zero e necessità del riuso dei rifiuti Preliminarmente diciamo che non esiste una società a rifiuti zero. E affascinante immaginare una società ideale nella quale niente si butta via ma tutto si riusa. I rifiuti ci sono e ci saranno. Quello che possiamo e dobbiamo fare è sforzarci di produrre meno rifiuti ove sia possibile e praticabile dal punto di vista tecnologico e conveniente dal punto di vista economico. 7. Il ridimensionamento e l addizionale delle discariche Inoltre, diciamo che lo smaltimento in discarica va ridimensionato con un processo che dev essere graduale e costante ricorrendo anche ad una addizionale al tributo speciale per il conferimento in discarica, il cui gettito non dovrà essere integralmente utilizzato, come prevede l art. 14 del Collegato Ambientale presentato in Parlamento, dalle Regioni per sostenere gli incentivi per il riciclo e per l uso dei prodotti riciclati, ma una parte di tale addizionale dovrà essere utilizzato per incentivare la realizzazione di nuovi impianti di recupero di energia dai rifiuti. 8. Il limite dei rifiuti Anche perché il riciclo dei rifiuti ha un limite oltre il quale la qualità dei materiali peggiora ed i costi aumentano. ANIDA Pagina 3 di 7
4 9. L energia dai rifiuti. La termovalorizzazione dei rifiuti e la sua moratoria L energia va recuperata dalla combustione dei rifiuti indifferenziati oppure a valle della raccolta differenziata e tramite l utilizzo del combustibile derivato dai rifiuti che è utilizzabile come alternativo ai combustibili fossili. Quanto alla termovalorizzazione del rifiuto indifferenziato e/o del combustibile derivato dai rifiuti, i limiti delle emissioni derivanti dagli impianti di concezione moderna sono estremamente severi. La termovalorizzazione dei rifiuti e l utilizzo del combustibile derivato dai rifiuti incontrano tuttora forti ostacoli in relazione ai possibili e teorici danni per la salute e l ambiente. Si prescinde molto spesso dalle garanzie tecnologiche e di sicurezza che accompagnano questi impianti. Ci auguriamo che la moratoria circa la realizzazione di inceneritori, prevista all art. 19 del collegato ambientale, duri il minore tempo possibile in modo da avere quanto prima una rete nazionale integrata ed adeguata di impianti di incenerimento di rifiuti urbani, contribuendo così allo sviluppo del settore. La conclusione è che in Italia non si costruiscono gli impianti ed i rifiuti vanno all estero, con buona pace dello sviluppo e dell occupazione, elementi che assillano il nostro paese soprattutto in questo momento di recessione economica. 10.La confusa legislazione dei rifiuti Vanno poi tenute presenti le condizioni negative della nostra legislazione per quanto riguarda i rifiuti, che è prolissa, confusa ed in continua modificazione ed integrazione. Ad esempio, nel settore della regolamentazione dei rifiuti non si fa in tempo ad attuare un adempimento che subito viene integrato e modificato. ANIDA Pagina 4 di 7
5 Il processo legislativo continuo, aggiunto alle incertezze applicative connesse con le diverse e talvolta fantasiose interpretazioni creano una situazione di forte preoccupazione per le imprese che operano in questo settore. A questo si aggiunge la questione SISTRI che è diventata ormai una incredibile odissea burocratica. Bisogna avviare prioritariamente l opera di semplificazione della normativa, allineandola ai principi basilari delle direttive comunitarie ed alle norme semplici dei principali paesi europei, nostri concorrenti. 11. Il ruolo ambientale e di sviluppo economico delle bonifiche Un discorso a parte meritano le bonifiche. Dei provvedimenti emanati recentemente, desideriamo richiamare l attenzione sull articolo 4 del provvedimento Destinazione Italia, (Legge 21 febbraio 2014 n.9 di conversione decreto legge n.145/2013). Che ha introdotto il nuovo art. 252 bis, il quale consente ai Ministeri Ambiente e Sviluppo Economico, d intesa con la regione interessata, la stipula di accordi di programma con uno o più proprietari di aree contaminate o con altri soggetti interessati. Gli accordi sono finalizzati ad attuare progetti integrati di messa in sicurezza (o di bonifica) e di riconversione industriale e sviluppo economico in siti di interesse nazionale. Questa impostazione può rappresentare una traccia da sviluppare anche a livello privatistico. In certe aree gli Accordi di Programma potrebbero prestarsi ed essere utilizzate purché vi siano interessi e convenienze alla reindustrializzazione dell area bonificata. Ciò non toglie che in alcune aree si possa ricorrere alla procedura semplificata secondo la quale l operatore interessato possa effettuare a proprie spese interventi di bonifica utilizzando poi l area bonificata per gli usi legittimi. ANIDA Pagina 5 di 7
6 A questo proposito fu presentata una norma nel corso della conversione del decreto legge Destinazione Italia che venne ritenuta improcedibile. Si potrebbe riprenderla durante la discussione del collegato ambientale. 12. Le conclusioni sull utilità dell indagine conoscitiva sulla Green Economy e connessioni con il collegato ambientale Abbiamo messo sul tavolo molte questioni. Riteniamo che una indagine conoscitiva deve essere la più completa possibile così da avere a disposizione una serie di osservazioni cha aiutino a prendere le necessarie decisioni. Per questo abbiamo fatto riferimento anche al collegato ambientale il quale, in diversi capitoli, contiene elementi e spunti di risposta ai quesiti posti dall indagine conoscitiva. ANIDA Pagina 6 di 7
7 A. N. I. D. A. Associazione Nazionale delle Imprese di Difesa dell Ambiente Associazione Nazionale di categoria strutturata in tre Unioni, raggruppamenti di settore, alle quali aderiscono imprese con interessi rivolti al medesimo campo e con attività produttive comuni. UNIONE SERVIZI AMBIENTALI Imprese che operano nei diversi settori di attività di gestione dei servizi Ambientali, tra i quali: la gestione degli impianti fissi e mobili di difesa dell ambiente, l intermediazione e commercio di rifiuti, la valorizzazione delle frazioni provenienti dalle attività di recupero. All Unione aderisce anche la Sezione Trasporto che associa le imprese leader nel settore dei trasporti di rifiuti speciali pericolosi e non, su tutto il territorio nazionale e internazionale. UNIONE SMALTIMENTO RIFIUTI COSTRUTTORI IMPIANTI E TRATTAMENTO FUMI Imprese che progettano, costruiscono e gestiscono (anche in Project financing) impianti di trattamento dei rifiuti e residui vari finalizzati al recupero di materiali e di energia e allo smaltimento finale dei rifiuti non ulteriormente recuperabili. Imprese che progettano e realizzano impianti di abbattimento degli inquinanti per il controllo delle emissioni in atmosfera. UNIONE ACQUA COSTRUTTORI E GESTORI Imprese che progettano, costruiscono e gestiscono (anche in Project financing) impianti tecnologici per il ciclo integrato dell acqua, dalla captazione ai trattamenti finali di depurazione delle acque reflue civili ed industriali. Imprese che gestiscono il integrale delle acque oppure i servizi acquedottistici; oppure di depurazione idrica, oppure di fognatura, in accordo con la normativa italiana e comunitaria. ANIDA Pagina 7 di 7
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