SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA SCUOLA DELL INFANZIA REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA ad INTEGRAZIONE Regolamento Istituto

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1 SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA SCUOLA DELL INFANZIA REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA ad INTEGRAZIONE Regolamento Istituto Integrazioni al testo deliberato dal Cons. Istituto del 25/06/2013 approvate nella seduta PREMESSE Il servizio di refezione scolastica è finalizzato ad assicurare agli alunni la partecipazione all'attività scolastica per l'intera giornata. Poiché tale Servizio: è erogato dal Comune, con la compartecipazione economica delle famiglie si svolge presso l istituto scolastico, con la compartecipazione organizzativa della Scuola e sotto la vigilanza del personale docente e della ASL competente (ciascuno con le proprie competenze, educative e sanitarie rispettivamente) è goduto dai bambini frequentanti richiede un PROCESSO ATTIVO E COSTANTE DI CONTROLLO non solo sui sui livelli sanitari ed alimentari, ma anche sugli aspetti operativi del servizio relativi alla QUALITÀ e QUANTITÀ del cibo somministrato, alla MODALITÀ di erogazione alla gestione GENERALE del servizio. PRINCIPI Il processo ATTIVO E COSTANTE DI CONTROLLO deve coinvolgere tutti i soeggetti interessati, quindi prevedere la partecipazione non solo del COMUNE (stazione appaltante) e della ASL (competente per gli aspetti sanitari della somministrazione) ma anche da parte dei genitori (che sono i soggetti fruitori) e dell istituzione scolastica (Dirigenza, Consiglio di Istituto, Comitato Genitori, Docenti) ciascuno per la propria competenza. I genitori hanno diritto alla partecipazione attiva su tale processo, anche definendo insieme al gestore (il Comune) una propria rappresentanza titolata a coadiuvare il personale docente, la ASL, il Comune nelle attività di gestione e verifica del servizio. Poiché una corretta alimentazione è fondamentale per il mantenimento di un buon stato di salute, fatto salvo l'ambito delle competenze proprie del servizio comunale e sanitario, il controllo e la partecipazione attiva dei rappresentanti dei genitori ha lo scopo di promuovere e favorire il coinvolgimento delle famiglie nella migliore organizzazione del servizio stesso, favorire inoltre le pag 1

2 corrette abitudini alimentari nei bambini, rassicurare le famiglie sulla qualità del servizio e dei controlli nella gestione. Sono pertanto da ritenersi fondamentali i seguenti PRINCIPI: la refezione scolastica deve costituire un'occasione importante per favorire la strutturazione di corrette abitudini alimentari; la refezione scolastica è un aspetto talmente critico della vita scolastica dei bambini, tale da dover essere presidiato anche dai genitori, anche per comunicare il senso della presenza delle parti in causa agli operatori del servizio, predisponendoli alla migliore e più efficace erogazione dello stesso; le famiglie devono essere informate e partecipi sulle finalità della refezione scolastica e sulle modalità di gestione della stessa, Le rappresentanze dei genitori ATTRAVERSO UNA COMMISSIONE MENSA devono essere coinvolte nella filiera di controllo del percorso alimenta re (soprattutto e nel rispetto delle normative sanitarie venendo coinvolti ed ammessi con opportune modalità codificate nei luoghi di preparazione e somministrazione) che permetta di dare maggiore tranquillità e consapevolezza; gli insegnanti devono essere messi in grado di svolgere parte attiva nel momento della refezione scolastica, anzitutto partecipando al pasto insieme ai bambini, in quanto essi vedono l'adulto come modello comportamentale da imitare e da cui apprendere le principali regole; gli insegnanti non devono essere gravati da responsabilità non di loro competenza, quali la somministrazione del cibo e la riduzione delle porzioni ad una opportuna pezzatura, posto che questo compito è già assegnato (ed adeguatamente remunerato) dai capitolati comunali alla imprese appaltatrici del servizio ed al loro personale; è necessaria l'istituzione e la permanenza di un organismo scolastico collegiale di partecipazione e controllo APERTO A GENITORI E DOCENTI ; la Commissione Mensa (CM) è da intendersi quale rappresentanza dei Genitori e Docenti legittimata a partecipare al processo di controllo della qualità e dei costi del servizio. Con queste premesse di principio, si inserisce tra i Regolamenti di Istituto il seguente pag 2

3 REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA Art. 1 FINALITÁ ED OBIETTIVI della commissione MENSA La Commissione Mensa ha lo scopo di raccogliere suggerimenti, promuovere idee ed iniziative, esaminare proposte di informazione formazione, analizzare situazioni di disagio organizzativo, riportare elementi di valutazione sull organizzazione e sul servizio, garantire i contatti con gli utenti, rilevare le eventuali disfunzioni anche attraverso sopralluoghi indipendenti ed autonomi (previa informativa al Dirigente Scolastico nel giorno stesso del controllo, con una frequenza non più che mensile) e quindi recensire e riferire agli organi competenti (Comune, ASL, Istituzione scolastica in primis ) le problematiche specifiche sui menù adottati, anche attraverso indagini, sopralluoghi e questionari. La commissione mensa svolge inoltre un fondamentale ruolo di raccordo tra l utenza (i genitori dei bambini per i bambini stessi) e l erogatore del servizio (l affidataria dell appalto) e la stazione appaltante (il Comune che gestisce e vigila sull osservanza del servizio al capitolato ed alle normative). Nel far questo la Commissione Mensa aiuta e contribuisce in modo essenziale al benessere organizzativo inteso come costruzione della reciproca fiducia tra le parti e partecipazione attiva alla verifica continua di tutti i processi (preparazione e somministrazione dei pasti, pulizia dei locali ed adeguata alimentazione dei bambini, rispetto del lavoro dell erogatore del servizio, proposte migliorative del servizio stesso, problem solving per tutte le criticità rilevate, miglioramento dell offerta attraverso modifiche e miglioramenti delle parti di servizio del capitolato. Art. 2 COMPOSIZIONE, FORMAZIONE E DURATA IN CARICA DEI MEMBRI DELLA COMMISSIONE MENSA La commissione è così composta: un rappresentante dell amministrazione comunale, di area afferente alla medesima di riferimento per l'appalto e la gestione del servizio in questione (Settore Istruzione); il Dirigente scolastico o suo incaricato/ delegato un componente individuato dal Consiglio di Istituto uno o più genitori referenti per ogni plesso scolastico uno o più insegnanti in rappresentanza dei vari ordini di scuola e/o dei Plessi interessati; uno o più rappresentanti del personale addetto alla preparazione e somministrazione dei pasti; il responsabile del centro cottura o suo incaricato altri componenti in relazione alle necessità di lavoro specifiche (es: la dietologa ASL od altro rappresentante sanitario). I componenti scolastici vengono rinnovati o confermati ogni anno con Delibera del Consiglio di Istituto e su proposta del CG; fanno parte di diritto tutti i rappresentanti di classe ed ogni altro genitore che voglia mettere a disposizione il proprio tempo e la propria presenza in seno alla pag 3

4 commisione. In caso di dimissioni di un singolo componente viene predisposta la sostituzione con altro componente. Art. 3 ATTIVITÀ DELLA COMMISSIONE MENSA La commissione mensa è coordinata da uno o più componenti genitori del consiglio di Istituto. La commissione si riunisce con cadenza almeno bimestrale, purché non si determini una situazione di urgenza che richieda una specifica convocazione. All occorrenza la commissione può lavorare in sotto gruppi per un più agile svolgimento dei lavori. Per la partecipazione ai lavori della commissione non é previsto alcun compenso, essendo tali attività previste nell orario di lavoro delle figure istituzionali che vi partecipano ovvero previste nell'ambito di incarichi scolastici su base volontaria (vedi partecipazione attiva dei genitori e docenti). I membri della commissione mensa sono occasionalmente ammessi alla fruizione dei pasti e alla supervisione del servizio, possono rilevare e documentare gli standard qualitativi e quantitativi al fine di un loro miglioramento. Ai fini di una completa rilevazione potranno utilizzare appositi moduli predisposti allo scopo. Art. 4 SOPRALLUOGHI ISPEZIONI E CONTROLLI: MODALITÀ DI SVOLGIMENTO E PARTECIPAZIONE 1. All amministrazione Comunale competono le ispezioni, da intendersi quali attività di controllo della regolare esecuzione del servizio di refezione scolastica assegnato mediante appalto pubblico. Ai genitori è in tale contesto permesso partecipare in qualità di osservatori esterni a tali controlli, anche in qualità di utenti paganti del servizio stesso, e contro interessati. Ai genitori compete inoltre, in collaborazione con il personale dell Istituto, la partecipazione attiva al momento della mensa, occasionalmente con accesso al refettorio secondo quanto stabilito nel successivo comma. 2. L'attività della Commissione Mensa prevede sopralluoghi nei refettori dove viene consumato il pasto. Ad un singolo sopralluogo non possono partecipare più di due compoententi della CM. I membri della commissione non necessitano di formazione specifica né devono esibire certificati medici di qualsiasi natura, in quanto la loro attività deve essere limitata alla semplice osservazione, evitando qualsiasi tipo di manipolazione degli alimenti e dei contenitori, nonchè interferenza con le attività stesse. Ai componenti della CM che partecipano ai sopralluoghi è richiesta la preventiva partecipazione alle riunioni preparatorie della stessa CM e l affiancamento di almeno un componente esperto (genitore che ha già fatto sopralluoghi). Il referente per la CM nel Consiglio di Istituto, nonchè il Comitato dei Genitori, sono garanti delle corrette modalità di partecipazione a tali sopralluoghi, in raccordo con la Dirigenza Scolastica. All'ingresso delle strutture è necessario presentare un copia dell atto di nomina firmato dal DS o dal Presidente del Consiglio di Istituto o del Comitato Genitori, insieme ad un documento di identità. Il controllo nei refettori non richiede preavviso, se non la mattina stessa la notifica/informativa alla Dirigente Scolastica dell accesso ai locali che si prevede di effettuare. pag 4

5 3. Modalità dei sopralluoghi nei refettori Orario di visita consigliato: dalle ore 11,30 alle ore 13,30 circa. I membri della commissione possono accedere ai refettori e consumare, insieme ai bambini e agli insegnanti, campioni del pasto del giorno. In tali occasioni i membri della CM possono muoversi liberamente all'interno dei refettori, avendo tuttavia l'accortezza di non essere d'intralcio durante le operazioni di distribuzione dei pasti, dovranno inoltre astenersi dall'aprire i contenitori e in generale evitare ogni forma di manipolazione degli alimenti e di intrusione nell organizzazione della vita scolastica e nella disposizione data dai docenti alle scolaresche. Il giudizio sulle caratteristiche del cibo dovrà essere naturalmente il più possibile oggettivo e non secondo gusti o pregiudizi personali. Il giudizio della delegazione della CM sarà collegiale e moderato dalla stessa CM e dai suoi coordinatori. 4. L unica documentazione fotografica ammessa sarà quella ai locali ed al cibo nel piatto assaggio consegnato ai componenti (senza immagini riconoscibile di alcun presente, soprattutto bambini). Il sopralluogo della CM può essere rivolto anche ad osservare lo stato dei locali ed il lavoro del personale addetto alla distribuzione, senza tuttavia disturbarne o giudicarne in alcun modo il comportamento. In caso di criticità, ogni eventuale osservazione sullo stato dei locali e del personale addetto alla distribuzione dovrà essere segnalata anche, in forma di verbale del sopralluogo, al dirigente scolastico ed al responsabile del servizio presso il Comune, evitando qualsiasi tipo di intervento diretto o di commento in loco. Art. 5 MODULISTICA Per far sì che i sopralluoghi effettuati possano costituire un valido strumento per un servizio sempre più qualificato, la CM predisporrà schede di rilevazione e modulistica che diverranno parte del regolamento previa approvazione del Consiglio di Istituto. Tale modulistica potrà essere oggetto di revisioni su proposta di uno o più membri in carica. Art. 6 COMUNICAZIONI INTERNE ED ESTERNE 1. Le rilevazioni e gli eventuali suggerimenti della CM dovranno essere riportati per iscritto anche utilizzando apposite schede consegnate nella prima seduta di insediamento della CM e che dovrà essere inviata all'ufficio Istruzione del Comune di Monserrato, agli stessi riferimenti cui è stato consegnata la domanda di accesso al servizio Mensa a inizio anno. Dei fatti anomali e dei problemi segnalati e/o rilevati dovrà essere trasmessa comunicazione tempestivamente all Ufficio comunale e per conoscenza al dirigente scolastico ed eventualmente (nei casi più estremi) alla ASL competente, soprattutto nei casi in cui vengano rilevate problematiche di gravità onde consentire un rapido intervento dell'ufficio medesimo. Delle problematiche rilevate dovranno essere altresì resi noti gli elementi salienti a tutti i genitori dei bambini fruitori del servizio, tramite apposita bacheca da individuarsi nei locali della sede scolastica in cui si tiene il Servizio di refezione ovvero tramite i sistemi di comunicazione del Comitato genitori. Le comunicazioni possono anche avvenire tramite o PEC, nei casi ritenuti necessari. 2. Potranno essere oggetto di comunicazione esterna rivolta agli utenti (genitori e docenti): il calendario dei sopralluoghi già svolti con l elenco delle sedi interessate e dei rilievi generali riscontrati (senza riferimento specifico a cose o persone) il menu del giorno pag 5

6 il menu mensile di ogni ordine scolastico le richieste/proposte di variazioni da presentarsi al Comune a cura della Commissione Mensa. Gli ingredienti utilizzati e la provenienza degli approvvigionamenti, con particolare enfasi sulla presenza o meno di prodotti locali a km zero e di prodotti BIO. aspetto ed immagini del cibo, nei limiti riportati sopra ALLEGATI allegati 1 : fac simile esemplificativo modulo rilevazione allegato 2 : informazioni inerenti la qualità del servizio pag 6

7 Allegato 1 SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA NELLE SCUOLE DEL COMUNE T i t o l a r e d e l S e r v i z i o : C O M U N E D I M o n s e r r a t o G e s t o r e d e l S e r v i z i o e d I m p r e s a a g g i u d i c a t a r i a d e l s e r v i z i o d i f o r n i t u r a e d i s t r i b u z i o n e p a s t i : _ VERBALE COMMISSIONE MENSA da compilarsi a cura dei membri della CM Sono presenti : (Nome e cognome) Data e ora della visita Ora inizio visita LOCALI VISITATI: REFETTORIO c/o scuola DERRATE: le quantità delle derrate consegnate/sporzionate sono conformi? SI NO Se no, perché? DERRATE: la qualità delle derrate consegnate/sporzionate è conforme? PUNTUALITÀ: i contenitori dei pasti sono arrivati puntuali? SI NO SI NO CORRETTE MODALITA DI RILEVAZIONE DELLA TEMPERATURA DEI CIBI Per rilevare la temperatura delle pietanze bisogna: 1. utilizzare un apposito termometro 2. inserire l asta del termometro fino a circa metà dello spessore del piatto senza stapparlo Menù del giorno: i cibi preparati/serviti corrispondono al menù approvato? SI NO pag 7

8 Modalità: le modalità di somministrazione dei cibi sono adeguate? SI NO Temperatura (all'assaggio) Sapore ed altre caratteristiche 1 piatto caldo tiepido freddo 2 piatto caldo tiepido freddo Contorno caldo tiepido freddo 1 piatto adeguato scotto crudo 2 piatto adeguato scotto crudo Contorno adeguato scotto crudo 1 piatto gradevole insipido salato 2 piatto gradevole insipido salato Contorno gradevole insipido salato Quantità sufficiente abbondante scarsa Giudizio globale buono appena suff. non buono Pane fresco raffermo FRUTTA accettabile acerba troppo matura Ora termine visita Letto, approvato e sottoscritto FIRME Il presente verbale deve essere trasmesso all Ufficio Istruzione del Comune di Monserrato ed al Dirigente Scolasticon in CC entro i 5 giorni successivi alla visita (anche via o PEC); il responsabile del settore, ad ogni riunione della Commissione mensa, potrà relazionare in sintesi di quanto osservato e messo in atto per il miglioramento del servizio, ove necessario. pag 8

9 Allegato 2 INFORMAZIONI INERENTI LA QUALITA' DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica deve essere improntato a criteri di qualità, che viene assicurata attraverso un adeguata formazione degli addetti, l utilizzazione di materie prime di qualità, la tenuta e manutenzione delle procedure di autocontrollo previste dalla normativa vigente, il supporto di una dietista per la formazione dei menù e la verifica del rispetto degli standard igienico sanitari, l affidamento dei servizi e delle forniture anche sulla base di parametri qualitativi, con esclusione quindi del metodo del prezzo più basso nelle gare indette allo scopo. Al fine di favorire la qualità del servizio, nonché atteggiamenti di consumo responsabile e logiche di sostenibilità ambientale, il servizio di refezione dovrebbe garantire: La qualificazione del personale addetto alla preparazione, al confezionamento e alla distribuzione della refezione scolastica, Il controllo e la verifica della qualità e quantità degli alimenti; Il rispetto delle norme igienico sanitarie degli ambienti, delle attrezzature e degli operatori secondo le disposizioni di legge vigenti; La predisposizione di menù, corredati dalle relative tabelle dietetiche, adeguati all età e alle esigenze alimentari degli utenti, approvati dall A.S.L. competente; Il rispetto della programmazione alimentare (menù), salvo casi eccezionali legati a situazioni occasionali e contingenti; Una dieta variata pluri settimanale e stagionale; L impiego di menù personalizzati a fronte di allergie alimentari idoneamente certificate; Il divieto di somministrazione e/o uso di prodotti O.G.M; L impiego, parziale o totale, di prodotti biologici, del commercio equo e solidale e/o provenienti da Esperienze di agricoltura sociale; l utilizzo di posate e piatti NON IN PLASTICA Una dieta che valorizzi i prodotti tipici sardi e le tradizioni locali, nel rispetto delle diverse culture e religioni. I menù e le tabelle dietetiche sono affisse nei refettori dei singoli plessi scolastici e messi a disposizione degli utenti interessati, unitamente agli ingredienti utilizzati pag 9

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