L ARCHITETTO e L EUROPA L opportunità per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nella Regione Toscana

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1 Sarebbe quindi un modo originale di vivere quello di chi tentasse una buona volta di non comportarsi come un individuo definito in un mondo definito dove, direi non c è che da girare due o tre bottoni il modo che si chiama evoluzione bensì, fin dal principio, cercare di vivere come un uomo nato per trasformarsi dentro un mondo creato per trasformarsi, cioè press a poco come una goccia d acqua dentro una nuvola (Robert Musil, L uomo senza qualità)

2 Politiche settoriali Politica strutturale SOVVENZIONI o GRANTS (Calls for proposals) GARE D APPALTO o CONTRACTS (Calls for tenders) Azioni attraverso le quali l UE intende realizzare i propri obiettivi di crescita, di competitività e di mercato unico europeo (Programmi tematici per i diversi settori) FONDO EUROPEO PER LO SVILUPPO REGIONALE (FESR) FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE) FONDO DI COESIONE (FC) FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE (FEASR) FONDO EUROPEO PER GLI AFFARI MARITTIMI E LA PESCA (FEAMP) Azioni attraverso le quali l UE intende realizzare l obiettivo di promuovere la coesione e ridurre il divario economico e sociale tra le regioni europee (Fondi strutturali e di coesione) Circa il 35,7% del bilancio UE è destinato al sostegno dei FESR e FSE

3 CRO (Competitività Regionale e Occupazione) 33 PO Tutte le regioni del Centro Nord + Abruzzo, Molise e Sardegna CONV (Convergenza) 19 PO Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia CTE (Cooperazione territoriale europea) 7 PO cooperazione transfrontaliera 4 PO cooperazione transnazionale 1 PO cofinanziato FESR e IPA 2 PO cofinanziati FESR ed ENPI Suddivisione tematica Suddivisione in Obiettivi Politica di coesione AUTORITA DI GESTIONE: AMMINISTRAZIONE CENTRALE (5 FESR, 3 FSE) AUTORITA DI GESTIONE: AMMINISTRAZIONI REGIONALI (21 FESR, 21 FSE) AUTORITA DI GESTIONE: REGIONI CON PARTECIPAZIONE CENTRI DI COMPETENZA NAZIONALE O AMMINISTRAZIONI CENTRALI (2 FESR) Energie rinnovabili e risparmio energetico Attrattori culturali, naturali e turismo

4 RAPPORTO EUROPEO 2013 REGIONE TOSCANA Promuovere lo sviluppo SOSTENENDO I PROGETTI DI INVESTIMENTO DELLE IMPRESE E DEGLI ENTI PUBBLICI INFRASTRUTTURE SOSTENIBILITA AMBIENTALE COMPETITIVITA IMPRESE SISTEMA TOSCANA OCCUPAZIONE Favorire la piena occupazione e la qualità del lavoro INVESTENDO NEL CAPITALE UMANO E NELLA RICERCA, NELL ADATTABILITA DEI LAVORATORI E DELLE IMPRESE, NELLO SVILUPPO DELLA IMPRENDITORIALITA, DELL INTEGRAZIONE E DELLA COESIONE SOCIALE LIFELONG LEARNING PARI OPPORTUNITA ART. 17 TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL UE (TFUE) Per favorire uno sviluppo armonioso dell intero territorio, l UE sviluppa e prosegue la propria azione intesa a rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale. Lo scopo della politica regionale è promuovere un grado elevato di competitività e di occupazione aiutando le Regioni a generare uno sviluppo sostenibile mediante l adeguamento alle nuove condizioni del mercato del lavoro e alla concorrenza mondiale

5 T RISORSE TOTALI (ITALIA) (PROGETTI FINANZIATI DALLE POLITICHE DI COESIONE IN ITALIA)

6 T RISORSE TOTALI (ITALIA) (PROGETTI FINANZIATI DALLE POLITICHE DI COESIONE IN ITALIA) RISORSE TOTALI (TOSCANA) (PROGETTI FINANZIATI DALLE POLITICHE DI COESIONE IN TOSCANA)

7 T NATURA DELL INVESTIMENTO (ITALIA) TEMI (ITALIA) NATURA DELL INVESTIMENTO (TOSCANA) TEMI (TOSCANA)

8 T NATURA DELL INVESTIMENTO (POR CRO FSE TOS) TEMI (POR CRO FSE TOSCANA) NATURA DELL INVESTIMENTO (POR CReO FESR TOS) TEMI (POR CReO FESR TOSCANA)

9 L ARCHITETTO e L EUROPA L TARGET RISULTATI FSE AL 31 OTTOBRE T TARGET RISULTATI FESR AL 31 OTTOBRE 2014

10 L ARCHITETTO e L EUROPA L TARGET RISULTATI TOSCANA T Con più del 90% delle risorse impegnate

11 COMMISSIONE EUROPEA QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE UE (QFP): I PROGRAMMI A GESTIONE INDIRETTA Sono erogati ai beneficiari/utilizzatori finali indirettamente attraverso le autorità nazionali, regionali o locali Co-finanziamento (50-85%) e gestione condivisa ISTRUTTORIA VALUTATIVA (graduatoria dei progetti più meritevoli) PROCEDURA A SPORTELLO (rispetto dei requisiti di ammissibilità: graduatoria cronologica) PROCEDURA NEGOZIALE (contrattazione aperta) Utilizzata soprattutto per le misure a favore dello sviluppo integrato del territorio

12 COMMISSIONE EUROPEA

13 POSITION PAPER QUADRO STRATEGICO REGIONALE REGIONE TOSCANA OBIETTIVI EUROPA 2020 TOSCANA ITALIA Livello corrente Livello corrente Obiettivo % del PIL UE investito in R&S 1,21% (2010) 1,27% (2010) 1,53% (livello corrente medio EU 2,06%) Ridurre del 20% le emissioni di gas serra rispetto al % del consumo energetico proveniente da fonti rinnovabili Aumentare del 20% l efficienza Riduzione del consumo energetico in Mtep Il 75% della popolazione tra anni deve essere occupata Ridurre il tasso di abbandono scolastico al di sotto del 10% (% popolazione in età anni) +1,9% (previsioni 2020 non ETS rispetto al 2005) -3% (previsioni 2020 non ETS rispetto al 2005) -13% (previsioni 2020 non ETS rispetto al 2005) 12,2% (2012) 13,5% (2012) 17% n.d. n.d. 13,4 o 27,9 Mtep % 68% (2012) 61% (2012) 17,6% (2012) 14,5% (2012) 67% (livello corrente medio EU 68,4%) 16% (livello corrente medio EU 12%) Almeno il 40 % delle persone di età30-34 con istruzione universitaria o equivalente Ridurre di almeno 20 milioni il numero di persone a rischio o in situazione di povertào esclusione sociale 23% (2012) 22,4% (2012) (2010) Il 15% della popolazione 14,5 milioni (2010) Il 24% della popolazione 26% (livello corrente medio EU 36,6%) 2,2 milioni usciti dalla povertà

14 EUROSTAT

15 EUROSTAT EPPURE NEL

16 PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FESR GIUNTA REGIONALE TOSCANA Luglio 2014

17 PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FESR GIUNTA REGIONALE TOSCANA Luglio POR FESR TOSCANA

18 INDIRIZZI PER GLI INTERVENTI URBANI nel PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE CRESCITA E OCCUPAZIONE FESR TOSCANA GIUNTA REGIONALE TOSCANA Novembre 2013 il tema della coesione territoriale rappresenta uno degli obiettivi strategici delle politiche di sviluppo dell Unione Europea, e si riflette profondamente nelle proposte programmatiche e regolamentari per la politica di coesione post 2013 Per aumentarne l efficacia, gli interventi si dovranno concentrare sulle azioni che possono contribuire significativamente al raggiungimento degli obiettivi per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva derivante dalla Strategia Europa Le politiche europee in piùambiti per il periodo individuano nelle cittàle protagoniste del rilancio economico del territorio comunitario in una fase in cui la crisi economica ha fortemente influito sui comportamenti e sulle scelte di vita della popolazione, ed enfatizzato le debolezze strutturali che avevano già frenato la crescita economica, in particolare in Italia nel decennio precedente Nei documenti e nella proposta legislativa presentata dalla Commissione europea per la politica di coesione ècontenuto l invito, rivolto a ciascun paese membro, di dotarsi di una ambiziosa agenda urbana che permetta alle amministrazioni cittadine di essere direttamente coinvolte nell elaborazione delle strategie di sviluppo

19 INDIRIZZI PER GLI INTERVENTI URBANI nel PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE CRESCITA E OCCUPAZIONE FESR TOSCANA GIUNTA REGIONALE TOSCANA Novembre 2013 Crescita intelligente: nelle cittàsi concentra la popolazione con titoli di istruzione superiori,mentre gli indicatori di innovazione, come l intensitàdelle attivitàbrevettuali, dimostrano una maggiore capacitàinnovativa delle città soprattutto le piùgrandi rispetto ad altre aree. Le tre iniziative faro Agenda digitale per l Europa, Unione dell innovazione e Youth on the move pongono una serie di importanti sfide per le città, quali: il pieno sfruttamento delle potenzialitàdelle ICT per migliorare l assistenza medica, facilitare l accesso ai servizi pubblici e rendere piùpulito l ambiente, lo sviluppo di partnership per una mobilitàurbana piùpulita e intelligente, la riduzione del numero di giovani che abbandonano precocemente gli studi e il sostegno al rischio dei giovani imprenditori e all autoimpiego. Crescita sostenibile: le cittàsono sia parte del problema che della soluzione. Le cittàsvolgono un ruolo importante nell implementazione di due iniziative faro: Un Europa efficiente sotto il profilo delle risorse e Una politica industriale per l era della globalizzazione. Tali politiche energetiche e industriali sono costruite su approcci strategici e integrati, costruiti sul chiaro supporto e coinvolgimento di autoritàlocali, stakeholder e cittadini. Crescita inclusiva: esclusione e segregazione sono fenomeni prevalentemente urbani. Le cittàpossono contribuire ad una crescita inclusiva, in particolar modo combattendo la povertàe la polarizzazione sociale, evitando la segregazione di alcunigruppi etnici e rispondendo alle esigenze determinate dall invecchiamento della popolazione. La Piattaforma europea contro la povertàe l esclusione sociale si prefigge di eliminare povertàed esclusione sociale per almeno 20 milioni di persone entro il2020. L iniziativa faro Un agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro èstata lanciata per raggiungere tassi di occupazione del 75% perle persone di etàcompresa tra 20 e 64 anni.

20 INDIRIZZI PER GLI INTERVENTI URBANI nel PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE CRESCITA E OCCUPAZIONE FESR TOSCANA GIUNTA REGIONALE TOSCANA Novembre 2013 infrastrutture e mobilità sostenibile per affrontare il tema del miglioramento della qualità della vita e il decongestionamento delle aree urbane riqualificazione urbana e dunque valorizzazione del patrimonio esistente interventi in tema di cambiamenti climatici ed energia (dando una risposta concreta agli obiettivi europei da raggiungere in merito alla riduzione delle emissioni di gas effetto serra, al miglioramento dell efficienza energetica e all aumento dei consumi da rinnovabile) cultura, Università e smart cities, attuando la priorità europea relativa all economia della conoscenza. In questo ambito possono rientrare anche azioni destinate ai giovani e l attuazione dell Agenda digitale inclusione sociale, welfare e lavoro Le città costituiscono un tema trasversale a tutti i PO FESR

21 INDIRIZZI PER GLI INTERVENTI URBANI nel PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE CRESCITA E OCCUPAZIONE FESR TOSCANA GIUNTA REGIONALE TOSCANA Novembre 2013 temi prioritari: al pari delle strategie di Europa 2020, i progetti devono perseguire la realizzazione di uno spazio urbano intelligente (smart) sostenibile e inclusivo. In tal senso i temi prioritari dell azione progettuale identificabili sono: - applicazione di nuove tecnologie al funzionamento dei servizi urbani -ICT e spazi a fruizione collettiva - energia intelligente - trasferimento tecnologico - economia della conoscenza - economia del turismo e della cultura - innovazione sociale - creazione di impresa (start up innovative, imprese culturali, imprese sociali) -bonifiche ECO QUARTIERE E SMART CITY (CITTA INTELLIGENTE)

22 L architetto del futuro o il possibile futuro della professione PERCHE NON FARNE UN PROGETTO EUROPEO? architetto tradizionale Management continuo emergere di richieste di sviluppo di managerialità fasi di intenso cambiamento: urgenza di favorire e guidare i processi di cambiamento porta a definire come precipuo del ruolo manageriale l essere agente di cambiamento cultura di gestione: l assieme delle acquisizioni teoriche, delle metodologie verificate, dei saperi sapienti che consentono sia di esplicare le funzioni, sia di ricoprire ruoli manageriali

23 Senza dimenticare l Appalto Pubblico - IL SOGGETTO ITALIANO - LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - LE LOBBY EUROPEE - L UE - IL SOGGETTO STRANIERO ED ITALIANO - IL PARTENARIATO - IL SOGGETTO STRANIERO - Reperimento di finanziamenti europei per il cliente italiano - Management di un cliente italiano che opera o vuol operare in Europa e/o nei Mercati Esteri (Internazionalizzazione) - Management progetti europei (Lobby Europee, per clienti stranieri e/o italiani, ) - Partecipazione diretta all UE (p.e. Commissioni) - Partenariato - Management di un cliente straniero che vuol investire in Italia o è già presente sul territorio nazionale - Alleanze e Networking

24 MANAGEMENT VALIDAZIONE CONTROLLO TECNICO SOGLIE IMPORTI al netto dell IVA validi dal 1 gennaio 2014 Italiani utilizzano prevalentemente la procedura della sovvenzione (rapporto 1:5) sebbene le gare d appalto abbiano un ammontare complessivo nettamente superiore Autorità governative centrali: euro Appalti forniture difesa (Allegato V Direttiva 2004/18) Appalti servizi (Allegato IIA Direttiva 2004/18) euro Appalti forniture difesa (non in Allegato V Direttiva 2004/18) Appalti servizi (Allegato IIB Direttiva 2004/18) euro Appalti Lavori (tutti) Altre amministrazioni: euro Appalti forniture e servizi (tutti) euro Appalti Lavori (tutti)

25 IMPLEMENTAZIONE E MONITORAGGIO CONTINUO

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