RAPPORTO DI RIESAME CICLICO - RRC GENNAIO 2016
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1 RAPPORTO DI RIESAME CICLICO - RRC GENNAIO 2016 Denominazione del CdS: Corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie dei Sistemi Forestali Classe LM 73 Dipartimento di riferimento: GESAAF Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali Scuola di Agraria Sede: Piazzale delle Cascine, Firenze / Via San Bonaventura Firenze Primo anno accademico di attivazione: 2008/2009 1
2 PARTE GENERALE Indicare chi ha svolto le operazioni di Riesame (gruppo di riesame/autovalutazione, componenti e funzioni), le informazioni prese in considerazione e le attività svolte Composizione del Gruppo di Riesame Prof. P. Capretti (Presidente del CdS e Responsabile del Riesame) Prof. Gherardo Chirici (Responsabile della Qualità) Prof. Luigi Hermanin Prof. Fabio Salbitano Dott. Iacopo Battaglini (Rapp. del mondo del lavoro) Dott.ssa Patrizia Rossi (Tecnico amministrativo di supporto) Sig. Leonardo Bucca (Rapp. degli studenti) Sig. Raffalele Bisdondi (Rapp. degli studenti) Altri componenti: Prof. Giacomo Certini (Responsabile della Qualità del CdS in Scienze Forestali e Ambientali) Informazioni e attività Informazioni e dati In base alle indicazioni fornite dal Presidio della Qualità di Ateneo (PQA) sono state prese in considerazione principalmente le seguenti fonti: SUA-CdS ( Relazioni annuali delle Commissione Paritetica di Scuola Rapporti di Riesame anni precedenti (al momento, solo Rapporti di Riesame annuali) Informazioni e dati trasmessi da strutture ed Uffici di Ateneo (es. Ufficio servizi statistici, Segreterie studenti, servizi di contesto) Esiti della consultazione con componenti del mondo del lavoro / Enti / Associazioni / Comitato di indirizzo Relazioni del Nucleo di Valutazione ( ed informazioni contenute nel servizio DAF Oltre a: - Esiti della valutazione della didattica ( Attività L attività è stata svolta dal Gruppo di Riesame che si è riunito, per la discussione degli argomenti riportati nei quadri delle sezioni del presente Rapporto di Riesame Ciclico (RRC), operando come segue: - 23/11/2015: analisi dei punti di attenzione raccomandati nel riesame ciclico; consultazione della Segreteria della Scuola di Agraria; prima analisi dei quadri A1 e A2 della Scheda Unica Annuale del CdS; valutazione della completezza delle informazioni relative al sistema di gestione del CdS; pianificazione delle attività per la redazione del rapporto e distribuzione dei compiti per la stesura del rapporto. - 30/11/2015: consultazione del Comitato di Indirizzo e relativa valutazione degli esiti della consultazione del Comitato di Indirizzo. - 04/01/2016: discussione dei risultati e degli interventi correttivi proposti, revisione del documento per la stesura finale trasmissione ai componenti del CdS. - 07/01/2016: presentazione del documento di RRC, analisi di dati e delle informazioni riportate, discussione con i componenti del CDS (Verbale del CdS del 07/01/2016). I verbali delle riunioni sono disponibili nell area riservata del sito del CdS: 2
3 - Rapporto di Riesame ciclico predisposto dal Gruppo di Riesame in conformità al Modello ANVUR-AVA (template PQA rev. 2015) - Presentato, discusso e approvato dal Consiglio di Corso di Studio in data 07/01/2016 (Verbale CdS del 07/01/2016) Sintesi dell esito della discussione del Consiglio del Corso di Studio La discussione in seno al CdS ha fatto emergere alcune indicazioni per la corretta interpretazione e compilazione delle diverse parti di cui si compone il Rapporto Ciclico che viene redatto per la prima volta. Questi punti sono riportati sul verbale della Riunione reperibile nel sito del CdS: 3
4 1 LA DOMANDA DI FORMAZIONE 1 LA DOMANDA DI FORMAZIONE 1. a) AZIONI CORRETTIVE GIA INTRAPRESE ED ESITI Significato - Obiettivi individuati nel Rapporto di Riesame ciclico precedente, stato di avanzamento ed esiti. Essendo il primo rapporto ciclico di riesame del CdS non ci sono azioni correttive intraprese e relativi esiti 1. b) ANALISI DELLA SITUAZIONE Significato - Commenti sulle indagini e consultazioni riguardanti il mondo della produzione, dei servizi e delle professioni che nel corso degli anni il CdS ha considerato o condotto al fine di definire la domanda di formazione. Analisi e commenti dei risultati di tali indagini e consultazioni. Individuazione di eventuali problemi e aree da migliorare. È facoltativo segnalare punti di forza del CdS se ritenuti di particolare valore e interesse. (meno di 5000 caratteri, spazi inclusi) Il CdL nasce dalla trasformazione della Laurea Specialistica in Gestione dei sistemi forestali (C. di Indirizzo di Facoltà 2/12/2010). L istituzione di questa Laurea (cl. LM-73), articolata in indirizzi, offre possibilità di naturale continuazione a laureati della classe L-25. Il CdL, a partire dall AA 2013/14, ha iniziato un percorso di trasformazione della proposta didattica con l intento di impartire una preparazione aggiornata rispetto alle esigenze professionali e connessa alle attività di ricerca svolte nei Dipartimenti GESAAF e DISPAA. Dallo scorso AA sono stati definiti tre indirizzi che si sviluppano nel 2 anno del percorso didattico: -Gestione dei sistemi forestali, -Pianificazione, Paesaggio e Territorio Forestale, -Produzioni legnose. Per il completamento della proposta, perdurando il trend positivo di iscrizioni, dall AA si prevede di attivare un nuovo indirizzo di Ingegneria Forestale che, affrontando un argomento di estrema attualità professionale, dovrà curare gli aspetti della prevenzione dei dissesti ambientali e del ricupero del territorio con opere strutturali estendendo quanto già proposto al primo anno con Sistemazioni Idraulico-Forestali. Il percorso che equilibra insegnamenti di base e professionalizzanti, vuole formare un laureato pronto sia per il mercato del lavoro che per affrontare un percorso di dottorato, in grado di: svolgere attività di valorizzazione delle funzioni protettive e/o produttive delle foreste e delle risorse agro-silvo-pastorali; collaborare alla progettazione dei sistemi complessi forestali ed ambientali, pianificare il territorio rurale, paesaggio, verde pubblico e privato; gestire gli aspetti normativi e tecnici relativi alla qualificazione e certificazione di qualità delle produzioni forestali, nonché gli aspetti relativi al commercio; effettuare attività di formazione ed educazione ambientale e tecnico-professionale. Le competenze acquisite consentono: - la partecipazione attiva alla gestione sostenibile e alla valorizzazione del patrimonio forestale ed ambientale; - lo svolgimento di attività di monitoraggio ambientale e territoriale ed ambientali; - l individuazione delle tecniche e tecnologie per l'ottimizzazione della produzione legnosa con criteri sostenibili; - il trasferimento delle conoscenze e la capacità di organizzare attività di educazione e formazione nel settore ambientale e tecnico-professionale. Il Comitato, riunito il 30/11/2015 ha esaminato la situazione degli sbocchi occupazionali e gli aspetti della riorganizzazione dei corsi. Perdurando le difficoltà occupazionali cui vanno incontro i laureati del CdS (con l abolizione degli uffici provinciali dediti alla gestione forestale, acuite dalla riduzione dei concorsi banditi dal Corpo Forestale dello Stato) sono stati promossi incontri con gli studenti e rappresentanti del mondo del lavoro, finalizzati a descrivere le prospettive e le migliori strategie di ricerca di occupazione per quei laureati che non intendono proseguire gli studi. La proposta didattica è stata oggetto di discussione in più momenti ed è stata esaminata dal Comitato della Didattica, Consiglio di CdS e C. di indirizzo, ha raccolto vari pareri. Una sintesi dei pareri è stata raccolta nel verbale del C. di indirizzo riunito il 30/11/2015 (v. verbale), da quale emerge come indirizzi proposti, che appaiono piuttosto articolati, raccolgono un parere complessivamente positivo anche se con alcuni punti da migliorare. In generale viene suggerito che, per ampliare le opportunità di sbocchi occupazionali e valorizzare la competenze dei laureati magistrali forestali, sarebbe utile introdurre, con aspetti specifici per ciascun indirizzo, una selvicoltura applicata. Per Gestione dei sistemi forestali la Selvicoltura di prevenzione per gli incendi boschivi, per i danni da ungulati e per la resilienza forestale ai cambiamenti climatici, in Paesaggio e territorio forestale Modelli selvicolturali da applicare ai cicli pluriennali di pianificazione ; in Ingegneria forestale la Selvicoltura di protezione. Nell'indirizzo delle produzioni legnose sarebbe utili inoltre sviluppare aspetti di Gestione aziendale e dell impresa. Infine, interazioni ufficializzate con specifiche realtà locali potrebbero essere instaurate per creare un banco di lavoro per i laureandi e per dare maggiore visibilità al CdS rispetto alle Istituzioni e la società reale. 4
5 Aspetti soddisfacenti: Le funzioni in un contesto di lavoro, le competenze associate alla funzione che caratterizzano le figure professionali appaiono descritte in modo completo e coerente, e costituiscono quindi una base utile nella definizione dei risultati di apprendimento attesi. Aspetti da migliorare: Migliorare il tasso di occupazione post laurea con particolare riferimento ad un anno dalla laurea, aumento del livello di internazionalizzazione del CdS, così come sono da prevedere maggiori momenti di interazione e confronto con CdS analoghi di altri Atenei. 1. c) INTERVENTI CORRETTIVI Significato - In conseguenza a quanto evidenziato, individuare i problemi su cui si ritiene prioritario intervenire, descrivere quindi l obiettivo da raggiungere e i modi per ottenere un risultato verificabile. Obiettivo n. 1: Rendere maggiormente aggiornata l offerta formativa in riferimento alle esigenze del mondo del lavoro Azioni da intraprendere: modifica dell ordinamento con inserimento di un curriculum dedicato all Ingegneria Forestale Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: la modifica dell ordinamento si concluderà in modo da rendere operativo il cambiamento per l AA 2016/2017. Obiettivo n. 2: Incentivare gli incontri con i rappresentanti del mondo del lavoro e della ricerca Azioni da intraprendere: Implementazione di attività formative volte a incentivare le capacità progettuali operative degli studenti (progettazione Europea, scrittura di progetti di ricerca, applicazione operativa delle conoscenze, capacità, abilità e competenze). Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: il Presidente di CdS con il supporto del Comitato per la Didattica si farà carico di contattare e formalizzare la partecipazione di ulteriori soggetti che operano nell ambito delle Scienze Forestali; la ricerca riguarderà, prevalentemente, il contesto territoriale regionale (e limitrofo) per favorire una maggiore vicinanza degli studenti alle problematiche del mondo del lavoro attraverso esperienze presso aziende del settore, contatti frequenti con l ordine professionale, Enti di ricerca ed Enti territoriali. 5
6 2 I RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI E ACCERTATI 2 I RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI E ACCERTATI 2. a) AZIONI CORRETTIVE GIA INTRAPRESE ED ESITI Significato - Obiettivi individuati nel Rapporto di Riesame ciclico precedente, stato di avanzamento ed esiti. Essendo il primo rapporto ciclico di riesame del CdS non ci sono azioni correttive intraprese e relativi esiti 2. b) ANALISI DELLA SITUAZIONE Significato - Commenti sulla validità della risposta alla domanda di formazione, ovvero dei risultati di apprendimento del CdS nel suo complesso e dei singoli insegnamenti in relazione alle funzioni e competenze adottate come riferimento di progettazione del CdS. Analisi della capacità di accertare l effettivo raggiungimento dei risultati di apprendimento previsti. Individuazione di eventuali problemi e aree da migliorare. È facoltativo segnalare punti di forza del CdS se ritenuti di particolare valore e interesse. (meno di 5000 caratteri, spazi inclusi) Con riferimento ai punti di attenzione raccomandati da ANVUR, si precisa quanto segue: A. Le schede descrittive degli insegnamenti sono state compilate da tutti i docenti e i loro campi contengono le informazioni richieste. Sono state rese definitive e disponibili agli studenti il 31/01/2015. B. Il Responsabile del CdS e il delegato all orientamento controllano la completezza delle schede descrittive degli insegnamenti e segnalano ai colleghi le eventuali carenze con cadenza annuale. Esiste un attività di coordinamento della didattica che prende in considerazione anche questi aspetti; gli esiti sono riportati nel Comitato della Didattica. C. Il Responsabile del CdS ha accertato la coerenza tra le schede descrittive degli insegnamenti e la descrizione dei risultati di apprendimento attesi (SUA-CdS, A4b) in fase di stesura della SUA-CdS. Interviene informando i docenti sulle procedure e sulle eventuali modifiche da apportare con risultati positivi. Sono prese in considerazione anche eventuali osservazioni provenienti dei questionari di valutazione degli insegnamenti compilati dagli studenti (valutazione della didattica). D. Gli insegnamenti vengono svolti in modo coerente con quanto dichiarato nelle schede descrittive degli insegnamenti che accompagnano la SUA-CdS e sul sito web di riferimento dell Ateneo. I rappresentanti degli studenti in CdS, e quindi nel Comitato della Didattica, effettuano un costante monitoraggio. E. Le modalità degli esami e delle altre valutazioni degli apprendimenti sono indicate in tutte le schede descrittive degli insegnamenti. Esse corrispondono al modo con cui le valutazioni sono effettivamente condotte. Si riscontra tuttavia che nella maggior parte dei casi le modalità di accertamento riportano solo l indicazione generica scritto/orale. F. Le valutazioni degli apprendimenti degli studenti sono concepite in modo da costituire una verifica affidabile che i risultati di apprendimento attesi siano stati effettivamente raggiunti e consentano di discriminare correttamente tra diversi livelli di raggiungimento dei risultati di apprendimento e di riflettere tali livelli nel giudizio finale. G. I risultati di apprendimento attesi al termine degli studi sono coerenti con la domanda di formazione identificata, in particolare rispetto alle funzioni e alle competenze che il CdS ha individuato come propri obiettivi. Aspetti da migliorare: Occorre un maggiore dettaglio nella descrizione delle modalità di accertamento delle competenze acquisite per ogni insegnamento. Descrizione più dettagliata delle modalità di accertamento delle competenze acquisite per ogni insegnamento. 2. c) INTERVENTI CORRETTIVI Significato - In conseguenza a quanto evidenziato, individuare i problemi su cui si ritiene prioritario intervenire, descrivere quindi l obiettivo da raggiungere e i modi per ottenere un risultato verificabile. Obiettivo n. 1: Dettagliare maggiormente quali sono le modalità di accertamento di ciascun insegnamento, specificando come si svolge l esame finale e quali sono i criteri che verranno seguiti nell impartire la votazione. Azioni da intraprendere: informare i docenti del CdS su come riportare, nei programmi degli insegnamenti 6
7 (Sillabus) ed in particolare nel campo modalità di verifica dell apprendimento (Sillabus), un adeguato dettaglio sui criteri, le regole e la procedura dell esame. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: Il Presidente del CdS informa i docenti sulla necessità di specificare meglio le modalità di verifica dell apprendimento; il Comitato per la didattica ed il delegato all orientamento effettueranno i controlli per verificare la correttezza e completezza dell informazione prima dell inizio dell A.A. Obiettivo n. 2: Integrare un maggior numero di insegnamenti nel sistema coordinato di esercitazioni pratiche di campagna, utili ai fini all apprendimento della disciplina. Azioni da intraprendere: Incentivare l organizzazione di attività didattiche collegiali per avvicinare al mondo della professione-ricerca. Sviluppare strategie per favorire l'interdisciplinarietà attraverso la concretezza di progetti reali in bosco sia durante le esercitazioni che mediante contatti diretti con imprese, aziende, studi professionali ed enti che possano servirsi in futuro di laureati magistrali in Scienze Forestali. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: Il Presidente del CdS coadiuvato dal Comitato per la Didattica stimolerà la programmazione di attività didattiche collegiali e percorsi di laboratorio multidisciplinari utilizzando le strutture esistenti a Vallombrosa. 3 - IL SISTEMA DI GESTIONE DEL CDS 3 IL SISTEMA DI GESTIONE DEL CDS 3. a) AZIONI CORRETTIVE GIA INTRAPRESE ED ESITI Significato - Obiettivi individuati nel Rapporto di Riesame ciclico precedente, stato di avanzamento ed esiti. Essendo il primo rapporto ciclico di riesame del CdS non ci sono azioni correttive intraprese e relativi esiti 3. b) ANALISI DELLA SITUAZIONE Significato - Commenti sull efficacia della gestione. Eventuali esigenze di ridefinizione o di revisione dei processi per la gestione del CdS. Individuazione di eventuali problemi e aree da migliorare. È facoltativo segnalare punti di forza della gestione del CdS se ritenuti di particolare valore e interesse. (meno di 3000 caratteri, spazi inclusi) Con riferimento ai punti di attenzione raccomandati da ANVUR, si precisa quanto segue: A. I processi principali per la gestione del CdS sono stati attivati, inclusa la definizione di ruoli e responsabilità come appare nel verbale della seduta del CdS del 02/10/2015. Si ritiene che tali processi siano gestiti in modo efficace, con ruoli e responsabilità rispettati. B. Sono stati redatti i RAR relativi a tutti gli anni del ciclo analizzato, le relazioni tra le azioni correttive proposte anno per anno e i loro esiti sono stati oggetto di discussione e valutazione soprattutto nell ambito delle riunioni del Comitato per la Didattica. I servizi a disposizione del CdS hanno permesso il sostanziale raggiungimento degli obiettivi prefissati, testimoniati dai valori medi dell indice di gradimento degli studenti che sono risultati sufficienti ed in aumento nel triennio considerato (7,72 nell AA 2012/13, 7,83 in quello 2013/2014 e 7,87 in quello 2014/2015), e sostanzialmente in linea con quelle della Scuola nell ultimo triennio. I rappresentanti deli studenti sono stati coinvolti nei processi di analisi dei dati, di individuazione delle criticità in seno al CdS e di definizione delle necessarie azioni di miglioramento; sarebbe utile tuttavia un maggior input da parte degli studenti nell attività di valutazione complessiva. C. Le informazioni pubbliche sul CdS riguardanti i propri obiettivi, il percorso di formazione, le risorse, i servizi disponibili, i risultati e il sistema di gestione sono documentate ed accessibili presso il sito web e vengono aggiornate periodicamente. Aspetti da migliorare: Maggiore partecipazione ai vari processi gestionali del CdS. Maggiore coinvolgimento dei docenti nel processo di autovalutazione complessiva della qualità del Corso di Studio 7
8 3. c) INTERVENTI CORRETTIVI Significato - In conseguenza a quanto evidenziato, individuare i problemi su cui si ritiene prioritario intervenire, descrivere quindi l obiettivo da raggiungere e i modi per ottenere un risultato verificabile. Obiettivo n. 1: Maggior coinvolgimento dei docenti del CdS nel processo di autovalutazione complessiva del CdS Azioni da intraprendere: Ridefinizione e/o conferma in sede di Consiglio di CdS delle attività connesse con il processo di gestione della qualità. Modalità, risorse, scadenze previste, responsabilità: saranno analizzati i processi e le figure preposte allo svolgimento del processo di autovalutazione della qualità del CdS. Per quanto concerne le risorse, il CdS si avvarrà principalmente delle competenze dei docenti del CdS, del Referente per la Qualità della Scuola di Agraria, dei delegati all orientamento e all internazionalizzazione, del Tecnico di supporto del GESAAF e della componente studentesca, attraverso i rappresentanti. Responsabile dell azione: Presidente del CdS e Responsabile AQ del CdS. 8
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