Vaccini e vaccinazioni: parte speciale 1 Poliomielite Difterite Pertosse Epatite B

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1 Vaccini e vaccinazioni: parte speciale 1 Poliomielite Difterite Pertosse Epatite B

2 Poliomielite this little boy was the last child to be paralysed by polio in the WHO Region of the Americas Polio continues to paralyse children

3 Poliomyelitis: key facts mainly affects children under five years of age. one in 200 infections leads to irreversible paralysis. Among those paralised, 5% to 10% die when their breathing muscles become immobilized. polio cases have decreased by over 99% since 1988, from an estimated cases then, to 650 reported cases in The reduction is the result of the global effort to eradicate the disease. in 2013, only three countries (Afghanistan, Nigeria and Pakistan) remain polio-endemic, down from more than 125 in as long as a single child remains infected, children in all countries are at risk of contracting polio. Failure to eradicate polio from these last remaining strongholds could result in as many as new cases every year, within 10 years, all over the world. in most countries, the global effort has expanded capacities to tackle other infectious diseases by building effective surveillance and immunization systems

4 Obiettivi di salute e strategie di scelta (dal Piano nazionale vaccini) Poliomielite la polio è una malattia eradicabile in quanto l unica fonte di infezione è l uomo il periodo di contagiosità è breve sono disponibili vaccini efficaci Importanza del fenomeno di herd immunity con OPV per eradicare l infezione è necessario: mantenere elevate coperture vaccinali, fare sorveglianza della paralisi flaccida tipizzare gli eventuali ceppi isolati (es. da matrici ambientali) per distinguere ceppi selvaggi e ceppi vaccinali valutare la persistenza dell immunità nella popolazione dopo la modifica della strategia vaccinale (solo IPV)

5 Progress towards polio eradication > casi in 125 Paesi

6 Progress towards polio eradication On 27 March 2014, the WHO South-East Asia Region was certified polio-free, meaning that transmission of wild poliovirus has been interrupted in this bloc of 11 countries stretching from Indonesia to India. This achievement marks a significant leap forward in global eradication, with 80% of the world s population now living in certified polio-free regions.

7 Ucraina 2015: due casi 3 settembre In Ucraina, tra giugno e luglio 2015, sono stati notificati 2 casi di polimielite paralitica (un bambino sotto un anno di età e in uno di 4 anni) causata da poliovirus tipo 1 derivato dal virus incluso nel vaccino orale (Opv). I casi provengono dal sud-ovest del Paese nell area che confina con Romania, Ungheria, Slovacchia e Polonia. L Ucraina è un area ad alto rischio per la circolazione di virus polio anche di origine vaccinale, a causa della bassa proporzione di vaccinati. Nel 2014 solo il 50% dei bambini è stato vaccinato contro polio e altre malattie prevenibili, anche a causa dell instabilità politica e dei conflitti nel Paese. Il verificarsi di un caso in un bambino di 4 anni suggerisce che negli anni recenti si siano accumulati soggetti suscettibili che ora sostengono la trasmissione dell infezione. L Europa è un area dichiarata polio-free dato che virus selvaggi della poliomielite non circolano più, tuttavia un rischio di malattia ridotto permane dove si continua a usare il vaccino orale a causa della circolazione di virus vaccinali che, eliminati dal tratto gastroenterico dei vaccinati, possono revertire alla neurovirulenza e causare paralisi nelle persone non vaccinate ancora suscettibili. (Dal commento di D.Greco)

8 L ultimissimi dati POLIO-FREE NIGERIA WHO: In 2015, the three remaining polio endemic countries were reduced to two. Nigeria reached one year without Wild Polio Virus (WPV) on 24 July 2015 and was removed from the endemic country list in September. 2016: 13 casi da WPV in Afghanistan e e 20 in Pakistan dall inizio dell anno: 3 casi in Afghanistan e 2 in Pakistan Ma nel casi WPV in Nigeria! Oggi la Nigeria è ancora considerate endemica insieme a Pakistan e Afghanistan

9 Poliomyelitis eradication tutti gli aggiornamenti sui paesi «endemici» o «infetti» sul sito who:

10 Poliomielite Italia: modifiche del programma di vaccinazione 1999 schedula sequenziale 2 dosi di vaccino inattivato IPV seguite da due dosi di vaccino attenuato OPV 2002 a seguito della dichiarazione di eliminazione della poliomielite dalla regione Europea del WHO esclusiva somministrazione di IPV Gli ultimi due casi d polio da virus selvaggio in Italia erano stati registrati nel 1982 a Napoli

11 DIFTERITE

12 Difterite Malattia rarissima in Italia. Dal 1990 al 2003 = 5 casi confermati o probabili, ultimo nel 1995;2 ad esito letale, di cui uno importato e l altro in bambina italiana non vaccinata Copertura vaccinale nazionale media: 96% - > 90% in tutte le regioni Circa il 30% dei soggetti della classe di età non presenta anticorpi serici Obiettivo di copertura: > 95% Obiettivi di salute: evitare la ricomparsa della malattia il rischio si pone quando > 10% di soggetti in età pediatrica è suscettibile

13 difterite Punti chiave: La difterite può essere considerata «eliminata» nel nostro Paese ma tale risultato può essere mantenuto solo assicurando alte coperture vaccinali L immunità anti-tossica conferita con la vaccinazione non si mantiene a lungo: la quota di soggetti suscettibili (con titolo < 0,01 IU ml -1 ) aumenta con l aumentare dell età Negli anni 90 del XX secolo la riduzione della copertura vaccinale ha provocato nei Paesi dell ex URSS >150,000 casi, anche negli adulti Per ulteriori approfondimenti v. Presentazione ad hoc

14 TETANO

15 Tetano: epidemiologia In base ai dati dell OMS, nel 2005 sono stati riportati nel mondo casi di tetano e, fra il 2000 e il 2003, sono stati stimati 290 mila morti., l incidenza del tetano in Italia è circa 10 volte superiore alla media europea e statunitense. nel 2010, 12 Paesi appartenenti all Unione europea e allo Spazio economico europeo hanno segnalato 130 casi di tetano, di cui 74 confermati in laboratorio. Austria, Danimarca, Finlandia, Germania e il Liechtenstein non hanno fornito dati. Italia, Polonia, Francia, Romania, Regno Unito e Spagna hanno notificato il maggior numero di casi. L Italia ha notificato 57 dei 74 casi confermati, confermandosi come il Paese con l incidenza più elevata dal 2006 (0,09 per abitanti nel 2010). La fascia di età maggiormente colpita rimane quella degli ultra-65enni (con un incidenza pari a 0,02 per abitanti); la popolazione femminile, rappresenta il 63% dei casi riportati N.B. la malattia non conferisce protezione immunitaria

16 Tetano: la prevenzione La prevenzione della malattia si basa sulla vaccinazione con un vaccino costituito da anatossina In Italia, infatti, la vaccinazione antitetanica è stata resa obbligatoria dal 1938 per i militari, dal 1963 per alcune categorie professionali considerate più esposte a rischio di infezione (lavoratori agricoli, allevatori di bestiame,, metalmeccanici, operai e manovali delle ferrovie, asfaltisti, ecc). dal 1968 per i tutti i nuovi nati; inizialmente è stata prevista per i bambini nel secondo anno di vita e quindi anticipata al primo anno di vita il calendario vaccinale vigente prevede la somministrazione di tre dosi al terzo, quinto e dodicesimo mese di età e dosi di richiamo nel sesto anno di vita e a 14 anni I richiami sono poi consigliati ogni 10 anni per tutta la vita

17 Il tetano in Italia

18 Il tetano in Italia In tutto il periodo considerato il più alto tasso di incidenza si è osservato tra le persone di età superiore ai 64 anni. Il decremento maggiore di incidenza si rileva nella classe di età anni, dove l incidenza è diminuita di circa venti volte, mentre il tasso tra i soggetti di età > 64 anni si è dimezzato La distribuzione per sesso evidenzia che maschi e femmine hanno incidenze sovrapponibili fino a 64 anni di età, mentre tra gli anziani sono più colpite le donne. Questo dato è attribuibile al fatto che in questa fascia d età le donne probabilmente hanno una copertura vaccinale inferiore rispetto ai coetanei maschi, soggetti a vaccinazione per motivi professionali (metalmeccanici, coltivatori diretti, ecc.)

19 Tetano Tutti i casi di tetano osservati in Italia nel corso degli ultimi anni riguardano persone che non erano mai state vaccinate, o non erano vaccinate in modo adeguato (< 3 dosi, o intervallo superiore a 10 anni dall ultima dose). Nella maggior parte dei casi di tetano segnalati in questi ultimi anni, l'infezione è stata provocata da ferite o da escoriazioni di modesta entità. Resta quindi fondamentale offrire la vaccinazione a chi non è vaccinato, soprattutto le persone anziane, e verificare l esecuzione dei richiami. È inoltre importante che lo stato vaccinale per il tetano sia verificato anche in occasione di traumi modesti, in modo da eseguire se necessario la profilassi post-esposizione.

20 Il tetano neonatale Il tetano nel mondo coinvolge vittime appartenenti a famiglie povere che vivono nelle aree e nelle comunità più svantaggiate. La malattia, che può facilmente essere prevenuta somministrando un vaccino alla donna in gravidanza, si trasmette al bambino quando il parto avviene in condizioni non igieniche, per esempio quando vengono usati materiali non sterilizzati per tagliare il cordone ombelicale. A questo punto, anche la vita della madre è in pericolo. Con almeno tre dosi di vaccino, dal costo complessivo di soli 2 dollari, una madre il suo bambino restano protetti per 5 anni.,

21 (MTNE = Maternal and Neonatal Tetanus Elimination Il tetano neonatale WHO: l obiettivo ELIMINAZIONE DEL TETANO NEONATALE In 1988, WHO estimated that 787,000 newborns died of neonatal tetanus (NT). Thus, in the late 1980s, the estimated annual global NT mortality rate was approximately 6.7 NT deaths per 1000 live births - clearly a substantial public health problem In 1989, the 42nd World Health Assembly called for the elimination of neonatal tetanus by The following year, the 1990 World Summit for Children listed neonatal tetanus elimination as one of its goals, and the goal was again endorsed by the 44th World Health Assembly in 1991 Due to slow implementation of the recommended MNTE strategies, the target date for the attainment of elimination by all countries was postponed to In 1999, when progress towards the attainment of the global elimination goal was reviewed by UNICEF, WHO, and UNFPA, the Initiative was re-constituted and elimination of maternal tetanus was added to the goal with a 2005 target date, which was later shifted to By the end of 2015, there were still 21 countries that have not yet attained elimination, down to 18 countries by the end of 2016, and 16 countries by the end of June While progress continues to be made, by December 2017, 15 countries have still not reached the MNTE status. Activities to achieve the goal are on-going in these countries, with many likely to achieve MNTE in the near future. WHO estimates that in 2015 (the latest year for which estimates are available), 34,019 newborns died from NT, a 96% reduction from the situation in the late 1980s.

22 Tetano neonatale

23 La pertosse

24 Obiettivi di salute e strategie di scelta (dal Piano nazionale vaccini) Pertosse Incidenza in forte calo (0,85/ nel 2003) - fascia di età più colpita anni nel 2009(ultimo dato disponbile sul sito del Ministero) risultano notificati 638 casi (di cui 75 in Lombardia) Nel primo anno di vita ricovero in un caso su 14 e per 1 di questi su 850 esito letale Obiettivi di copertura: >95% nei nuovi nati e 95% a 5-6 anni Obiettivi di salute: sia la vaccinazione che la malattia naturale non conferiscono immunità permanente malattia non eliminabile obiettivo della vaccinazione è il controllo della malattia nei bambini più piccoli

25 Pertosse in Italia

26 Pertosse in Italia (2007- dati più aggiornati non disponibili ) Regione Totale < 14 anni PIEMONTE VALLE D`AOSTA 0 0 LOMBARDIA PROV. AUTON. BOLZANO PROV. AUTON. TRENTO VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA 0 0 EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA 7 7 Regione Totale < 14 anni MARCHE LAZIO ABRUZZO 1 1 MOLISE 0 0 CAMPANIA PUGLIA BASILICATA 1 1 CALABRIA 7 6 SICILIA SARDEGNA ITALIA

27 Pertosse: dati europei (fonte: ECDC dati 2014) In 2014, cases of pertussis were reported to TESSy by 29 EU/EEA countries. The notification rate was 9.1 cases per population, higher than in 2013, but lower than in the epidemic year of Germany provided data for the first time in 2014 and reported cases (15.3 cases per population). Age-specific rates were highest in <1-year-olds (51.6 cases per population), followed by (24.4 per ) and yearolds (19.7 per ). Eighty-two percent of cases under one year of age were older than six months. The clinical presentation of pertussis in adolescents and adults can be mild and is often not recognised. This poses a transmission risk to infants who are too young to have completed the primary pertussis vaccination series. Vaccination strategies should be revisited in order to ensure the protection of infants; possible approaches include vaccination of pregnant women and adolescent and adult boosters. In Italia 172 casi pari a un incidenza dello 0,3/10 5 )

28 Pertosse: l effetto delle campagne anti-vaccinazione anni 70 del secolo scorso: disponibile solo il vaccino ucciso Three countries Great Britain, Sweden and Japan cut back the use of pertussis (whooping cough) vaccine because of fear about the vaccine. The effect was dramatic and immediate. In Great Britain, a drop in pertussis vaccination in 1974 was followed by an epidemic of more than 100,000 cases of pertussis and 36 deaths by In Japan, around the same time, a drop in vaccination rates from 70% to 20%-40% led to a jump in pertussis from 393 cases and no deaths in 1974 to 13,000 cases and 41 deaths in In Sweden, the annual incidence rate of pertussis per 100,000 children of 0-6 years of age increased from 700 cases in 1981 to 3,200 in 1985.

29 EPATITE B «Una storia fortunata»: dalla scoperta del virus alla vaccinazione

30 Epatite B: background Epatite B: I casi di infezione stimati a livello mondiale sono > 2 bilioni; di questi circa 360 milioni sono cronicamente infetti e a rischio di morire per cirrosi epatica ed epatocarcinoma; applicando modelli matematici, nel 2000 si è stimato che annualmente a livello mondiale il n di morti HBV-correlate siano La prevalenza dell infezione da HBV varia grandemente nelle diverse aree geografiche: aree ad alta endemia: prevalenza > 8% aree ad endemia di grado intermedio: prevalenza 2-7% aree a bassa endemia: prevalenza < 2% Nelle aree ad alta endemia le modalità di contagio sono soprattutto quella verticale madre-bambino e person-to-person nella prima infanzia (i figli di madre HBeAG-positivi, se non vaccinati alla nascita, diventano cronicamente infetti). Nei paesi a più bassa endemia il contagio è soprattutto per via sessuale e/o associato alla tossicodipendenza

31 Epatite B: background Agente patogeno: HBV, doubled-stranted enveloped virus L esito dell infezione è età-dipendente: epatite acuta: nell 1% dei casi di infezione perinatale nel 10% dei casi di infezione nei bambini di 1-5 anni: nel 30% dei casi di infezione nei soggetti di età > 5 anni nello 0,1-0,6% dei casi di epatite acuta si verifica la forma più grave (epatite fulminante, letale nel 70% dei casi) infezione cronica: si verifica con frequenza inversamente proporzionale all età dell infezione: 80-90% dei casi di infezione perinatale 30% dei casi nei bambini fino a 6 anni di età < 5%dei casi negli adulti

32 Epatite B: background La vaccinazione ha soprattutto l obiettivo di ridurre gli esiti più gravi dell infezione cronica, tanto più frequente quanto più precoce è l evento «infezione» N.B. la persistenza dell HBsAg rappresenta il principale marcatore di rischio per lo sviluppo di epatopatie croniche con un rischio di morte prematura per cirrosi epatica e carcinoma epatico pari al 15-25% In Italia (ultimo dato ufficiale disponibile presso il Ministero): 778 casi notificati nel 2009, di cui 660 in soggetti nella classe di età 24-65) Lombardia EPATITE B

33 Epatite B: la vaccinazione quale strumento di prevenzione Vaccino ricombinante: introdotto nel 1986 ha sostituito rapidamente il precedente vaccino di origine plasmatica (da sangue di donatori); il componente attivo è dato dall HBsAG prodotto in cellule di lievito o in colture cellulari (cellule di mammiferi) è disponibile come vaccino monovalente o in forme combinata nella vaccinazione primaria (tre dosi di vaccino) si ottiene un titolo anticorpale protettivo in oltre il 95% dei soggetti fino a 40 anni, poi la risposta tende ad essere più debole WHO position paper: since perinatal or early postnatal transmission is an important cause of chronic infections globally, the first dose of hepatitis B vaccine should be given as soon possible (<24 hours) after birth even in low-endemicity countries there is no compelling evidence for recommending administering a booster dose of hepatitis B vaccine in routine immunization programmes

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