LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI AGGIORNAMENTO DEI SISTEMI DI CLASSIFICAZIONE E DI CODIFICA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
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1 LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI AGGIORNAMENTO DEI SISTEMI DI CLASSIFICAZIONE E DI CODIFICA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
2 INDICE LIMITI DEL SISTEMA ATTUALE PAG. 2 PROPOSTA DI AGGIORNAMENTO PAG. 3 ALLEGATI PAG. 6
3 Ad oggi, dalla analisi della normativa regionale (All.1), emerge che tutte le regioni hanno recepito la versione italiana ICD 9 CM del 2007 e la versione 24.0 del sistema di Diagnosis Groupers (DRG). L attribuzione del DRG deriva dalle informazioni ricavate dalle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) che costituiscono il flusso più rilevante del Sistema Informativo Sanitario (NSIS) del nostro Paese. Le esigenze specifiche del Nuovo Sistema Informativo Sanitario1 e quelle generali connesse all evoluzione del confronto programmatico Stato Regioni sul Servizio Sanitario Nazionale hanno comportato la condivisione, a livello nazionale e regionale, dell opportunità di varare quello che è stato definito il progetto Mattoni. Tale progetto è considerato una grande operazione di assessment relativa a diverse aree tematiche su cui poggia e si fonda il SSN, tra cui quella afferente l Evoluzione del Sistema DRG, che pone l aggiornamento del sistema tra gli obiettivi da realizzare. Il progetto Mattoni si è evoluto nel Progetto degli Italian DRG (IT DRG), che ha l obiettivo di sviluppare un nuovo sistema di misurazione e valorizzazione della produzione ospedalieri e di implementare strumenti informativi necessari per un utilizzo ottimale del sistema. Al flusso informativo SDO (e di conseguenza al sistema DRG) è affidata la funzione di monitoraggio e controllo delle attività di cura ospedaliera. Analogamente la funzione di programmazione delle attività ospedaliere dovrebbe basarsi sull analisi dei dati di attività raccolte tramite il sistema informativo dedicato. Le nuove tecnologie che si rendono disponibili nelle strutture eroganti prestazioni assistenziali ospedaliere (siano esse pubbliche o private, accreditate presso il SSN od autorizzate), spesso non sono correttamente segnalate o registrate tra le informazioni raccolte dal sistema, che a sua volta non è altrettanto dinamico, innovativo e soprattutto tempestivo nell aggiornamento dei codici ICD9CM di diagnosi e terapia (pure tradotti in ritardo dalla versione USA-CMS). Il costante aggiornamento del sistema DRG consentirebbe invece alle Regioni e al Ministero di monitorare con precisione le procedure erogate dalle strutture del SSN ai fini di una tempestiva programmazione sanitaria. Limiti del sistema attuale Si possono così sintetizzare i principali limiti che presentano i sistemi di codifica e di classificazione attualmente in uso in Italia, con particolare riferimento ai dispositivi medici innovativi: Approvato con la Legge Finanziaria del 2005 (Legge 311 del 2004) 1 2
4 CLASSIFICAZIONE E CODIFICA 1. derivazione per traduzione del sistema di codifica ICD9CM e di classificazione per DRG dalla versione USA CMS, senza particolari e specifici adattamenti e soprattutto non tenendo particolarmente conto del diverso mix tra le procedure erogate in regime di ricovero ordinario, rispetto alle forme alternative a ciclo diurno (outpatients: day hospital-day surgery) 2. mancanza di specifici codici descrittivi relativi: all approccio chirurgico utilizzato (chirurgia aperta, approccio laparoscopico, approccio endoscopico, approccio per cutaneo, etc); al materiale protesico utilizzato (descrizioni generiche obsolete); all utilizzo di nuove tecnologie, innovative ma ormai presenti nella pratica clinica da mesi o addirittura anni; 3. mancanza di un regolare sistema di aggiornamento dei codici di procedura e di un chiaro sistema nazionale, con frammentazione e possibili contraddizioni informative tra i diversi SSR; 4. mancanza di un meccanismo idoneo a far avanzare la richiesta di inserimento di specifici codici di procedura per dispositivi innovativi che vengono utilizzati nella pratica clinica; 5. mancanza di DRG sufficientemente specifici ed esaustivi nel recepire le caratteristiche di singoli casi clinici, anche complessi; 6. mancanza di un sistema di discriminazione dei casi in funzione della severità del caso clinico. Proposta di aggiornamento Con riferimento ai limiti sopracitati del sistema, Assobiomedica avanza una proposta di aggiornamento del futuro processo di classificazione e di codifica con lo scopo di creare un sistema più coerente con la reale pratica clinica. La procedura dovrebbe essere unica, per tutto il SSN ed il processo potrebbe strutturarsi in tre fasi: 1. invio richieste; 2. valutazione; 3. approvazione. Attori Nella fase iniziale gli attori da coinvolgere dovrebbero essere le Regioni, le Società Scientifiche, le Aziende produttrici e le strutture ospedaliere. In un momento successivo, quello decisionale, il ruolo fondamentale dovrebbe essere ricoperto da un apposita Commissione, all interno della quale siano rappresentati tutti i soggetti istituzionalmente preposti. La Commissione potrà avvalersi del supporto tecnico delle Aziende produttrici e delle Società Scientifiche. 3
5 Processo Il processo di aggiornamento di classificazione e di codifica ha inizio nel momento in cui si presentano nella pratica clinica procedure innovative non riconosciute dal sistema attuale. Il processo è strutturato in tre fasi: 1. INVIO RICHIESTE, le Regioni, le Società Scientifiche, le Aziende produttrici di tecnologie e le strutture ospedaliere presentano istanza di aggiornamento dei codici alla Commissione per il riconoscimento delle nuova procedura. 2. VALUTAZIONE, la Commissione analizza le richieste pervenute, richiedendo eventuali consulenze alle Società Scientifiche e/o alle Aziende produttrici, e definisce le istanze: (i) INGIUSTIFICATE (ii) INCOMPLETE (le informazioni presenti nella descrizione della tecnologia risultano insufficienti per la valutazione) (iii) GIUSTIFICATE, il comitato in questo caso dovrà decidere se: a) Proporre un nuovo codice b) Revisionare il meccanismo di codifica, deliberando un indicazione univoca per tutte le regioni 3. APPROVAZIONE, da parte della Commissione. Tempistica La tempistica di aggiornamento ha cadenza almeno annuale (secondo un modello consolidato come negli USA o nel Regno Unito). Il processo dovrebbe prevedere congrui periodi di tempo dedicati alla presentazione delle richieste, alla valutazione e alla implementazione tecnica e normativa a livello nazionale e regionale. Il rispetto dei tempi consentirebbe a tutte le strutture ospedaliere di completare le proprie modifiche al sistema entro il 1 gennaio di ogni anno. Pertanto, si propone un esempio di calendario annuale: fase Invio Richieste, tutte le istanze di aggiornamento dovranno essere inviate alla Commissione entro l 1 marzo; fasi di Valutazione e Approvazione, entro il 31 luglio la Commissione valuterà ciascuna richiesta pervenuta entro la data stabilita; implementazione, entro il 30 novembre la Commissione provvederà a modificare il sistema di classificazione e a fare in modo che il nuovo sistema sia recepito da tutte le regioni a partire dal primo gennaio successivo. 4
6 CLASSIFICAZIONE E CODIFICA Contenuto della richiesta di aggiornamento Come previsto nella fase 1, le Regioni, le Aziende produttrici di tecnologia e le Società Scientifiche provvedono a inviare alla Commissione le richieste di aggiornamento volte a correggere eventuali distorsioni del sistema vigente o inserire una nuova codifica relativa a una procedura innovativa. La richiesta dovrà, quindi, contenere le seguenti informazioni: RICHIESTA DI AGGIORNAMENTO SOGGETTO RICHIEDENTE DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA RICHIESTA FORMALE (Il soggetto richiedente è tenuto ad indicare con esattezza il motivo di richiesta di aggiornamento) 1. RICHIESTA DI INSERIMENTO NUOVO CODICE * 2. RICHIESTA DI REVISIONE DEL MECCANISMO DI CODIFICA ATTRAVERSO UNA COMBINAZIONE DI CODICI GIA ESISTENTI *nella fase di start up del nuovo sistema questa categoria di richiesta comprende anche l istanza di uniformare la codifica interregionale per specifiche procedure non ancora riconosciute dal sistema nazionale DIAGRAMMA DI FLUSSO DEL PROCESSO DI AGGIORNAMENTO 5
7 Allegati 1 - NORMATIVA REGIONALE IN MERITO ALL INTRODUZIONE DELLA VERSIONE 24.0 DEL SISTEMA DRG REGIONE NORMATIVA ABRUZZO Delibera del commissario ad ACTA n. 40 dell 11 giugno 2009 BASILICATA DGR n del 29 maggio 2009 P.A. BOLZANO Delibera n del 27 aprile 2009 CALABRIA DGR n. 18 del 29 gennaio 2009 CAMPANIA DGR n del 12 giugno 2009 EMILIA ROMAGNA DGR n del 14 dicembre 2009 FRIULI VENEZIA GIULIA DGR n del 2009 LAZIO Circolare del 28 gennaio 2009 LIGURIA DGR n del 30 dicembre 2009 LOMBARDIA DGR n del 16 dicembre 2009 MARCHE Circolare del 2009 MOLISE DGR n. 783 del 20 luglio 2009 PIEMONTE DGR n del 20 luglio 2009 PUGLIA LR n. 34 del 2009 SARDEGNA DGR n del 14 aprile 2009 SICILIA Decreto del 13 agosto 2010 TOSCANA DGR n del 29 dicembre 2009 P.A. TRENTO DGP n. 223 del 6 febbraio 2009 UMBRIA DGR n. 298 del 9 marzo 2009 VALLE D AOSTA DGR n del 22 maggio 2009 VENETO DGR n del 30 dicembre 2008 Settembre
8 Sede Legale: Viale Pasteur, Roma - Tel C.F Uffici di Milano: Via Marostica, Milano - Tel assobiomedica@assobiomedica.it
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