Verso lo sportello IPPC rinnovi, monitoraggi e semplificazione nella Regione Marche. Il nuovo Piano di Monitoraggio e Controllo: istruzioni e finalità

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1 Ancona, 20 aprile 2012 Verso lo sportello IPPC rinnovi, monitoraggi e semplificazione nella Regione Marche Il nuovo Piano di Monitoraggio e Controllo: istruzioni e finalità

2 Campo di applicazione (All.C) - Nuovo impianto - Rinnovo dell AIA - Aggiornamento - Modifica sostanziale - Chiusura impianto

3 MONITORING = Verifica dell ottemperanza alle prescrizioni dell autorizzazzione ENVIRONMENTAL MONITORING

4 richiesta completamento consegn na domand da richiesta chiarimenti sopralluogo verifica amministrativa richiesta integrazioni RICOGNIZIONE inquadramento del sito aria acqua rifiuti energia rumore deposito pericolosità quantità acqua vita residua VALUTAZIONE materie prime Bref di settore inquinamento acqua rumore recupero/ riciclo ciclo produttivo rifiuti calore produzione rifiuti BAT energia verifica applicabilità combustibile gestione adeguamento alle BAT valutazione economica trasporti bonifiche sicurezza Dalla domanda. all autorizzazione aria valutazione tecnica transitorio limiti rumore rifiuti bonifiche rischi territorio circostante principi strumenti verifiche PRESCRIZIONI A.I.A. a regime BAT controlli S.M.E. valutazione Bref monitoring validazione trasmissione frequenza metodi

5 I P P C gestione aziendale secondo le BAT riduzione rifiuti - risparmio materie prime ed energia riduzione inquinamento BAT prestazioni situazione attuale scenario futuro in ncidenza indotto variazione impatto opere di i mitigazione fase di cantierizzazione soluzioni alter rnative V I A R.T. S.I.A. aria clima acque superf. acque sotterr. suolo e sott. rumore vibrazioni radiazioni flora fauna ecosistemi salute benessere paesaggio beni culturali assetto territoriale materie prime energia ciclo produttivo trasporti rifiuti atmosfera acqua rumore regione comune prescrizioni precedenti AIA prescrizioni limiti controlli

6 why monitoring? Rispetto della normativa - riduzione dell inquinamento - risparmio energetico - riduzione rifiuti

7 why monitoring? rispetto della normativa Valutare gli impatti ambientali

8 why monitoring? rispetto della normativa valutare gli impatti ambientali Valutare le prestazioni dei processi produttivi

9 why monitoring? rispetto della normativa valutare gli impatti ambientali valutare le prestazioni dei cicli produttivi Ottimizzare i processi

10 why monitoring? rispetto della normativa valutare gli impatti ambientali valutare le prestazioni dei processi produttivi ottimizzare I processi Controllo del territorio

11 why monitoring? rispetto della normativa valutare gli impatti valutare le prestazioni dei processi produttivi ottimizzare I processi controllo del territorio Pianificazione territoriale

12 why monitoring? rispetto della normativa valutare gli impatti ambientali valutare le prestazioni dei processi produttivi ottimizzare I processi controllo del territorio pianificazione del territorio Rapporto ambientale sulle emissioni industriali

13 why monitoring? rispetto della normativa valutare gli impatti ambientali Valutare le prestazioni dei processi produttivi ottimizzare I processi controllo del territorio pianificazione del territorio rapporto ambientale sulle emissioni industriali Emission trading

14 why monitoring? rispetto della normativa valutare gli impatti ambientali valutare le prestazioni dei processi produttivi ottimizzare I processi controllo del territorio pianificazione del territorio rapporto ambientale sulle emissioni industriali emission trading Strumenti volontari di certificazione

15 BAT DESCRIZIONE STATO SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE Adozione di Strumenti di gestione ambientale Sistemi di gestione ambientale (EMS) Certificazione EN ISO EMAS Applicata Addestramento, tirocinio e sensibilizzazione degli operatori in numero adeguato alle attività in oggetto Applicata Ottimizzazione del controllo dei parametri di processo mediante analisi strumentali e analisi chimiche Mantenimento dell efficienza delle attrezzature e degli impianti Predisposizione di piani per le situazioni di emergenza (programma di sorveglianza e controllo) Predisposizione di un piano di gestione operativa Predisposizione di un piano di ripristino ambientale per la fruibilità dell area alla chiusura del sito Trasporti e collegamenti al sistema viario Dare informazioni precise e dettagliate sulle attività svolte nel sito Messa in atto di una procedura di buona gestione ecologica interna (housekeeping) Istituzione di uno stretto rapporto con i produttori ed i destinatari dei rifiuti Che individui le modalità e le procedure necessarie a garantire un elevato grado di protezione dell ambiente e degli operatori presenti in impianto. Garantire un collegamento idoneo al transito dei mezzi per il conferimento dei rifiuti e per l allontanamento dei residui Una buona informazione è contenuta ad esempio nella seguente documentazione: descrizioni dei metodi di trattamento dei rifiuti e delle procedure dettagli delle reazioni chimiche e bilancio cinetiche di reazione / energia dettagli su come è effettuata la protezione durante le condizioni anomale come accensione spegnimento Applicata Applicata Applicata Applicata Applicata Applicata Applicata parzialmente (metodi di trattamento dei rifiuti e procedure) Applicata Applicata

16 Semplificazione adottata per gli impianti registrati EMAS o ISO Riferimenti alla documentazione per Allegato Piano di Monitoraggio e Controllo reperibili nella documentazione nel Sistema di Gestione Ambientale Informazioni generali 1. Finalità del Piano Fare riferimento alle procedure predisposte per il SGA per la descrizione delle modalità di gestione per ciascun aspetto ambientale. Allegare, ad esempio, uno stralcio ragionato delle procedure del Sistema previste per la gestione dei seguenti aspetti ambientali, con l elenco delle relative registrazioni prodotte dall applicazione 2.8 Informazioni di tipo climatologico Fare riferimento al quadro ambientale climatologico presente nell Analisi Ambientale Iniziale e/o nella Dichiarazione Ambientale 3.1 Materie prime Il monitoraggio di questi aspetti può essere effettuato utilizzando la modulistica del Sistema di Gestione Ambientale, eventualmente revisionata inserendo tutte le informazioni previste dal Piano di Monitoraggio e Controllo. Evidenziare le procedure e le istruzioni operative previste nel Sistema per la gestione di tale aspetto ambientale. Modalità di stoccaggio materie prime Fare riferimento alla planimetria predisposta per il Sistema di Gestione Ambientale.

17 Chi partecipa? Il gestore dell impianto

18 Chi partecipa? Il gestore dell impianto Autorità Competente (Ministero, Regione, Province)

19 Chi partecipa? Il gestore Autorità Competente ARPAM - Servizio Impiantistica regionale Responsabilità diverse

20 Documenti di riferimento a b c d e Linee guida naz. Sistemi di Monitoraggio Bref General principles of Monitoring Brefs e Linee guida settoriali BAT Conclusions All. C Decreto n. 8/2012

21 Che cosa contiene il PMC? Impianti esistenti Fase di adeguamento dell impianto alle BAT Fase post-adeguamento Fase dismissione / post-chiusura PMC Fase di costruzione Fase di avviamento Impianti nuovi Fase di gestione (ordinaria e straordinaria) Fase dismissione / post-chiusura

22 Che cosa e come monitorare? Concordare il piano di monitoraggio analitico Scelta dei parametri Concertare le finalità del monitoraggio Scelta dei metodi di monitoraggio Scelta delle unità di misura

23 Che cosa e come monitorare? Parametri da monitorare La scelta dei parametri da monitorare dipende dai processi produttivi, dalle materie prime e dalle sostanze chimiche usate nell impianto. Sarebbe inoltre vantaggioso che i parametri scelti servissero anche per il controllo operativo dell impianto.

24 Che cosa e come monitorare? Scelta dei metodi di monitoraggio Gli approcci da seguire per monitorare un parametro sono molteplici, in generale il gestore può scegliere tra: Misure dirette Parametri sostitutivi Bilanci di massa Altri calcoli

25 Che cosa e come monitorare? Scelta delle unità di misura (espressione dei risultati del monitoraggio) Possono essere utilizzate, sia singolarmente che in combinazione: Concentrazioni Flussi di massa Portate Unità di misura specifiche e fattori di emissione Unità di misura normalizzate Unità di misura relative all effetto termico

26 Che cosa e come monitorare? (Frequenza)

27 Semplificazione adottata Da quanto sopra relazionato è evidente che la scelta è costituita da una sistematica analisi degli elementi caratteristici dell attività in modo da circoscrivere il monitoraggio, da effettuare con gli strumenti più appropriati su quei parametri che sono effettivamente significativi. GESTORE

28 Che cosa e come monitorare?

29 Emissioni in atmosfera convogliate Misure dirette discontinue Misure continue All. C3 Decreto n. 8 del 26/ Metodi di riferimento per le misure previste nelle AIA

30 Emissioni in atmosfera Tabella 3.11 Punti di emissione Modalità di controllo Sigla emissione Portata (nmc/h ) Durata emissione h/giorno [1] Durata emissione g/anno Continuo Discontinuo latitudine [2] longitudine [3] Tabella 3.12 Inquinanti monitorati Inquinante Misu ra E1 E2 En Fluss o di mass a (kg/an no) Concentrazio ne (mg/nmc) Metodi Metano (CH4) Monossido di carbonio (CO)

31 Sistema di Monitoraggio in continuo delle emissioni (SME) Se l autocontrollo è il cuore pulsante della nuova politica di controllo, si capisce come la progettazione e la gestione degli SME sia uno dei punti su cui la Regione Marche ha posto maggiore attenzione. A partire dal lontano 2002 con DGR 1480, ha indicato le prime linee guida per la realizzazione degli SME e successivamente ha stabilito le modalità di Archiviazione e trasmissione dati con DGR 447/2009.

32 Manuale di Gestione dello SME Con il decreto n. 8/2012 si è stabilito la presentazione del Manuale di Gestione, nel quale riportare non solo la gestione ordinaria ma anche la gestione straordinaria ( gestione di anomalie e /o guasti, la gestione dei superamenti) non espressamente indicata nelle precedenti LG regionali.

33 Problematiche aperte:caratteristiche delle emissioni Punto di prelievo: collocazione (riferimento metodi UNI 10169:2001, UNI EN :2003, UNI EN 15259:2008) In particolare la norma UNI EN 10169: 2001 introduce la valutazione dei 7/10 diametri idraulici e le condizioni fluidodinamiche per la velocità dei flussi convogliati, al fine di considerare sufficientemente accurate le misure sia di gas che di polveri etc.. Nel caso in cui non siano pienamente rispettate le condizioni sopra riportate la norma indica la possibilità di ottenere condizioni analoghe, applicando al condotto dispositivi, che favoriscano una distribuzione uniforme della velocità dell aeriforme all interno del camino. Nel decreto n. 8/2012, in tal caso si prevede una comunicazione del gestore all ARPAM, che dovrà rilasciare appositi parere all AC.

34 Pubblicazione dati su web PAGINA DI INGRESSO SINTESI SU BASE GIORNALIERA Camino E2 SINTESI SU BASE GIORNALIERA Camino E1 INTERROGAZIONE DATI STORICI DATI ANALITICI SU BASE ANNUALE DATI ANALITICI SU BASE MENSILE DATI ANALITICI SU BASE GIORNALIERA

35 Agenda Obiettivi del progetto Ambito del progetto Scopo del progetto Portale Internet Accesso pubblico Portale Internet Accesso privato Trasmissione dei dati Integrazione con sistema HSE-Ambiente 35

36 Portale Internet Accesso pubblico Il portale internet prevede un accesso pubblico per consentire agli utenti di monitorare lo stato di emissioni dei 2 turbocompressori della centrale gas di Fano. Nella sezione pubblica vengono riportati i dati di sintesi degli ultimi 30 giorni di attività dei turbocompressori segnalando eventuali superamenti dei limiti imposti e i parametri interessati. 36

37 Portale Internet Accesso pubblico Esempio della Home Page pubblica: vengono riportati i dati della Centrale monitorata con i relativi punti di emissione (turbocompressori). Per ogni punto di emissione sono indicati gli inquinanti e i parametri monitorati di continuo. (immagine in alto) Selezionando un punto di emissione si ha la possibilità di accedere alle informazioni: sintesi su base giornaliera (dalle ore 01:00 alle ore 24:00) dei dati rilevati dallo S.M.E. relativa agli ultimi 30 giorni (solari) (immagine a destra) 37

38 Portale Internet Accesso pubblico Rispetto dei limiti imposti: verde tutte le medie orarie/semiorarie e giornaliere di tutti i parametri rispettano i relativi valori limite; giallo almeno una delle medie orarie/semiorarie supera il relativo limite, mentre nessuna delle medie giornaliere presenta superamento; rosso la media giornaliera di almeno un parametro supera il relativo limite; grigio l impianto, durante tutte le 24 ore, è stato in condizioni di fermo impianto o in condizioni di funzionamento al di sotto del minimo tecnico. 38

39 Emissioni in acqua Relativamente allo scarico/scarichi di acque derivanti dalle attività dell impianto, si deve prevedere una serie di controlli/misure/stime finalizzati in particolare, alla verifica del rispetto dei valori limite di scarico (emissione) per i parametri (inquinanti) significativi presenti. Per ottenere un campionamento rappresentativo della qualità e della quantità delle acque di scarico la normativa comunitaria indica due metodi fondamentali di campionamento: il campionamento composito il campionamento a spot

40 Emissioni in acqua (campionamento composito) Il campionamento composito può essere: proporzionale alla portata dello scarico proporzionale al tempo. Nel primo caso viene prelevata un volume stabilito di campione per ogni volume predefinito di portata dello scarico. Nel campionamento proporzionale al tempo, viene prelevato un volume stabilito di campione per ogni unità di tempo. I campioni proporzionali alla portata vengono in genere preferiti per la rappresentatività richiesta e per il calcolo del carico annuale.

41 Emissioni in acqua (campionamento composito) Nel campionamento a spot i campioni vengono prelevati a caso e non si riferiscono ad un determinato volume dello scarico. Questo tipo di campionamento viene impiegato, ad esempio, per le seguenti situazioni: se la composizione delle acque di scarico è costante; quando un campione giornaliero non è adatto alla rappresentatività richiesta; per scopi ispettivi; per controllare la qualità di acque di scarico sversate in un particolare momento; quando esistono fasi separate (es. olio su acqua).

42 Analisi di un report di conformità (risultati finali) PRODUZIONE t/h

43 Analisi di un report di conformità (risultati finali)

44 Analisi di un report di conformità (risultati finali)

45 Analisi di un report di conformità (risultati finali)

46 Analisi di un report di conformità (risultati finali)

47 Analisi di un report di conformità (risultati finali)

48 Analisi di un report di conformità (risultati finali)

49 Analisi di un report di conformità (risultati finali)

50 CONCLUSIONI Semplificazione per gli impianti soggetti alla normativa VIA ed AIA: unica istruttoria tecnica e unico PMC Semplificazione per gli impianti Emas e ISO Semplificazione per gli impianti Seveso Identificazione dei parametri significativi dell impianto e caratteristici dell attività Riduzione tariffe

51 Grazie per l attenzione! Gruppo IPPC : David Piccinini, Giuseppe Mariani, Francesca Assuigi, Michele Cannito, Katjuscia Granci, Vera Storoni

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