SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI

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1 SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI Determinazione e relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica (E.N.P.A.P.I.) 2014 Determinazione del 4 dicembre 2015, n. 120

2 SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI Determinazione e relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA (ENPAPI) per l esercizio 2014 Relatore: Cons. Stefano Siragusa

3 Ha collaborato per l istruttoria e l elaborazione dei dati il dott. Sergio Canale 2

4 Determinazione n. 120/2015 nell'adunanza del 4 dicembre 2015; visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214; vista la legge 21 marzo 1958, n. 259; visto il decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509; visto il decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103 in materia di tutela previdenziale obbligatoria dei soggetti che svolgono attività autonoma di libera professione; vista la determinazione n. 80/2000 del 17 novembre 2000 con la quale l IPASVI Istituto di previdenza e assistenza infermieri professionali, assistenti sanitarie e vigilatrici d infanzia ora ENPAPI Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica, è stato assoggettato al controllo della Corte dei conti; visto il bilancio di esercizio dell ENPAPI, relativo all anno 2014, l annessa nota integrativa e le relazioni del consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale, trasmesse alla Corte in adempimento dell art. 4 della citata legge n. 259 del 1958, nonché la deliberazione n.18/15 del Consiglio di indirizzo generale dell 8 ottobre 2015, di rettifica dello stesso bilancio, che recepisce le osservazioni del Ministero del lavoro e delle politiche sociali di cui alla nota prot del 19 agosto 2015; esaminati gli atti; udito il relatore Consigliere Stefano Siragusa e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte, in base agli atti ed agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell Ente per l esercizio 2014; 3

5 rilevato che dall esame della gestione e della documentazione relativa all esercizio 2014 è risultato che: 1) l utile di esercizio (euro 12,5 milioni) mostra una crescita significativa rispetto a quello del 2013 (3,9 mln); tale significativo aumento è da attribuire, in sostanza, al maggior incremento registrato dai ricavi (+20,4%) nei confronti dei costi (+13,6%); 2) in aumento il numero degli iscritti (+7,4%) e conseguentemente l ammontare delle entrate contributive (+17%); 3) il patrimonio netto, composto dal fondo per la gestione (alimentato essenzialmente dai contributi integrativi e destinato a coprire le spese di gestione e le capitalizzazioni dei montanti integrativi), dal fondo di riserva e dall avanzo di esercizio, nel 2014 si attesta a 43,3 milioni di euro, con un aumento, rispetto all esercizio precedente del 40,5 per cento; 4) l andamento crescente registrato negli ultimi anni dei crediti vantati dall ente nei confronti dei suoi iscritti e la dimensione raggiunta da tale posta contabile (circa 179 milioni di euro), fanno permanere la necessità di richiamare l Ente ad individuare nuove e più incisive azioni di intervento volte al suo contenimento; 5) l attuazione delle disposizioni contenute nel decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, di istituzione presso l ente di una Gestione separata per i professionisti, precedentemente iscritti presso l INPS, rende opportuna la predisposizione di un nuovo Bilancio tecnico che tenga conto del mutato assetto ordinamentale; ritenuto che, assolto così ogni prescritto incombente, possa, a norma dell'art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, darsi corso alla comunicazione alle dette Presidenze, oltre che del bilancio di esercizio - corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione - nonché della deliberazione n.18/15 del Consiglio di indirizzo generale dell 8 ottobre 2015, di rettifica dello stesso bilancio, della relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce perché ne faccia parte integrante; 4

6 P. Q. M. comunica, con le considerazioni di cui in parte motiva, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con il bilancio per l esercizio corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione - nonché della deliberazione n.18/15 del Consiglio di indirizzo generale dell 8 ottobre 2015, di rettifica del bilancio consuntivo 2014, l'unita relazione con la quale la Corte riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell Ente nazionale di previdenza ed assistenza infermieristica (ENPAPI) per detto esercizio. ESTENSORE Cons. Stefano Siragusa PRESIDENTE Pres. Luigi Gallucci Depositata in segreteria il 15 dicembre

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8 S O M M A R I O PREMESSA ASSETTO ORDINAMENTALE GLI ORGANI IL PERSONALE I COSTI DELLA STRUTTURA E DELLE CONSULENZE LA GESTIONE PREVIDENZIALE Le entrate contributive Le prestazioni previdenziali e assistenziali LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE BILANCIO DI ESERCIZIO E BILANCIO TECNICO La disciplina contabile Lo stato patrimoniale Il conto economico Il bilancio tecnico LE PARTECIPAZIONI CONCLUSIONI

9 INDICE DELLE TABELLE Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella

10 PREMESSA Con la presente relazione la Corte riferisce sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria relativa all esercizio 2014 dell Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica (ENPAPI), nonché sui fatti di maggiore rilievo intervenuti successivamente, sino a data corrente. La relazione è resa ai sensi dell art. 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, e dell art. 3, comma 5, del d.lgs. 30 giugno 1994, n. 509 (richiamato dall art. 6 del d.lgs. 10 febbraio 1996, n. 103), il quale dispone che la Corte dei conti esercita il controllo generale sulla gestione delle assicurazioni obbligatorie, per assicurare la legalità e l efficacia, nonché in considerazione del carattere pubblico degli interessi perseguiti dall Ente e per la natura parafiscale delle risorse che gestisce. Il precedente referto della Corte, relativo all esercizio 2013, è pubblicato in Atti Parlamentari, XVII Legislatura, Doc. XV, n

11 1. ASSETTO ORDINAMENTALE L ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica (ENPAPI) - già Cassa nazionale di previdenza e assistenza IPASVI - è stato istituito il 24 marzo 1998, a seguito di quanto previsto nel decreto legislativo n. 103/1996 per assicurare la tutela previdenziale degli infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici di infanzia. L ente può istituire forme pensionistiche complementari nonché ulteriori forme di assistenza con gestione separata. Ai sensi dell art. 1 del regolamento di previdenza sono obbligatoriamente iscritti all ente gli infermieri, gli infermieri pediatrici e gli assistenti sanitari che, iscritti ai relativi albi provinciali, esercitino attività libero-professionale in forma singola o associata senza vincolo di subordinazione, anche sotto forma di prestazione non abituale o collaborazione coordinata e continuativa, ovvero in qualsiasi forma diversa da quella subordinata. L ente, secondo quanto disposto dal proprio regolamento di previdenza, eroga in favore degli iscritti le seguenti prestazioni: - la pensione di vecchiaia, determinata, secondo il sistema contributivo, moltiplicando il montante individuale dei contributi versati, per il coefficiente di trasformazione riportato in una specifica tabella allegata allo stesso regolamento di previdenza. Il montante annualmente può essere incrementato con quota parte del contributo integrativo e con un tasso di capitalizzazione annualmente determinato; - l assegno di invalidità, per ridotta capacità lavorativa dovuta a infermità o difetto fisico o mentale sopravvenuti dopo l iscrizione all ente, qualunque sia l età del soggetto; - la pensione di inabilità, per incapacità permanente e totale all esercizio della professione a causa di malattia o infortuni sopravvenuti all iscrizione, a condizione- in particolare - che siano intervenute la cessazione effettiva dell attività professionale e la relativa cancellazione da un collegio IPASVI; - la pensione ai superstiti, di reversibilità o indiretta, in caso di morte del pensionato o dell iscritto, per il quale sussistano, al momento del decesso, le condizioni di contribuzione; - l indennità di maternità, corrisposta nella misura e con le modalità di cui al d.lgs. 26 marzo 2001, n. 151 (la legge 15 ottobre 2003, n. 289, ha poi fissato, a decorrere dal 29 ottobre 2003, un tetto massimo alla misura dell indennità); - eventuali interventi assistenziali, da adottare con delibera del Consiglio di indirizzo generale, da 10

12 trasmettere ai ministeri vigilanti ai sensi dell art. 3 del d.lgs. n. 509/1994 (conforme l art. 13 del regolamento, nel testo modificato con deliberazione del 16 gennaio 2004). Le entrate dell ente sono costituite, in via prevalente, dai seguenti contributi degli iscritti: - contributo soggettivo obbligatorio annuo, in proporzione al reddito professionale netto fiscalmente dichiarato o accertato secondo una misura percentuale che, dal primo gennaio 2013, non deve essere inferiore al 13 per cento e, in ogni caso, non inferiore ad una misura minima, fissata dal regolamento di previdenza in euro 970 annualmente rivalutata (sulla base degli indici ISTAT dei prezzi al consumo), con delibera del Consiglio di amministrazione. L indicata aliquota è aumentata annualmente di un punto percentuale fino a raggiungere il 16 per cento del reddito professionale. E nelle possibilità degli iscritti applicare una percentuale maggiore fino a un massimo del 23 per cento sempre del reddito professionale. Gli iscritti all ente che risultino titolari di pensione contribuiscono in misura ridotta del 50 per cento. Sono previste deroghe alle indicate misure contributive in casi particolari previsti dal regolamento di previdenza; - contributo obbligatorio integrativo, consistente nell applicazione di una maggiorazione al 2 per cento per i volumi di affari prodotti nei confronti della pubblica amministrazione, ed al 4 per cento per i volumi di affari prodotti nei confronti dei committenti privati. Anche per tale contributo è prevista una misura minima fissata in euro 150, rivalutata annualmente con le medesime modalità del contributo soggettivo obbligatorio. Le entrate derivanti da tale ultima maggiorazione sono destinate per il 50 per cento all incremento del montante contributivo individuale e per il restante 50 per cento al Fondo per le spese di gestione e per la solidarietà; - contributo obbligatorio per l indennità di maternità; - contributi facoltativi, versati dagli iscritti per altre eventuali forme di assistenza e di previdenza consentite; - contributi di riscatto, di integrazione di contributi minimi versati in misura ridotta, di prosecuzione volontaria, come disciplinati dal regolamento. Come già riferito nella precedente relazione di questa Corte, nel 2012 è stato emanato il decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, il quale, istituendo presso l ente una Gestione Separata, rappresenta il passaggio finale del trasferimento delle posizioni assicurative di tutti i professionisti che, anziché iscriversi all ente, avevano versato i propri contributi previdenziali alla Gestione Separata dell Inps. Il provvedimento prevede un assoggettamento contributivo ripartito per 1/3 a carico dei collaboratori stessi, e per i restanti 2/3 a carico dei committenti. 11

13 L aliquota contributiva è rimasta invariata rispetto a quella dell Inps, ed è pari al 27 per cento per i soggetti non assicurati ad altre forme pensionistiche obbligatorie, oltre un aliquota dello 0,72 per cento per la copertura delle prestazioni di maternità e di assistenza, ed al 20 per cento per i soggetti assicurati ad altre forme pensionistiche obbligatorie. Le altre entrate dell ente sono rappresentate da: - interessi e rendite del patrimonio della Cassa, anche derivanti da eventuali convenzioni di gestione finanziaria e assicurativa; - proventi di eventuali sanzioni irrogate agli iscritti, compresi gli interessi di mora; - eventuali altre entrate finanziarie. Il patrimonio dell ente è costituito dal montante, formatosi negli anni, sulle entrate elencate nel precedente paragrafo, dedotte le uscite per l erogazione delle prestazioni istituzionali e per le spese di gestione dell ente. La gestione del patrimonio deve essere effettuata in conformità del relativo regolamento. Rientra nella competenza del Consiglio d indirizzo generale (C.I.G.) determinare i criteri d investimento delle risorse finanziarie, intesi a salvaguardare la gestione dalla volatilità dei mercati, al fine di garantire la rivalutazione annuale dei montanti contributivi attraverso il sistema della capitalizzazione. In tale quadro s inseriscono la costituzione di specifici fondi nella contabilità dell ente e i meccanismi di riequilibrio del relativo assetto amministrativo-contabile, come disciplinati dal regolamento di previdenza agli artt. 34 e seguenti. Sono, infatti, previsti i seguenti fondi: Fondo per la previdenza, Fondo pensioni, Fondo per l indennità di maternità, Fondo per le spese di gestione e per la solidarietà, Fondo di riserva. Per l analisi e la composizione dei predetti Fondi, si rinvia alle precedenti relazioni di questa Corte. L art. 40 del regolamento, in particolare, stabilisce che, qualora il rendimento annuo degli investimenti risulti inferiore alla capitalizzazione riconosciuta sui conti individuali, si provvede a coprire la differenza mediante prelievo dal Fondo di riserva. Si è già riferito nella precedente relazione, alla quale si rimanda, che l Ente ha posto in essere una serie di iniziative quali: l adozione di un regolamento per gli interventi assistenziali a favore degli iscritti in stato di particolare bisogno; l introduzione di modifiche al regolamento di previdenza; la possibilità di consentire agli iscritti l adesione a forme di previdenza complementare e assistenza sanitaria integrativa; la sottoscrizione di convenzioni con primari istituti bancari, per l accesso a condizioni agevolate di conto corrente, nonché con centri di assistenza fiscale, per l accesso ai relativi servizi a condizioni agevolate. È stata curata l attività di recupero delle iscrizioni obbligatorie, identificando nell ambito delle 12

14 realtà professionali della categoria i soggetti per i quali l Ente deve esercitare obbligatoriamente la tutela previdenziale; ciò è avvenuto attraverso idonei contatti con varie istituzioni quali i collegi provinciali Ipasvi, in quanto abilitati alla tenuta degli elenchi dei professionisti in questione, e l Agenzia delle entrate, per identificare i titolari di partita Iva. 13

15 2. GLI ORGANI Le Statuto prevede quali organi dell Ente: il Consiglio di indirizzo generale (C.I.G.); Il Consiglio di amministrazione; il Presidente e il Collegio sindacale. Il Consiglio di indirizzo generale è l unico organo collegiale di cui il d.lgs n. 103/1996 prevede come obbligatoria la presenza nello statuto, fissandone anche la composizione in un numero di membri elettivi corrispondente al rapporto di uno ogni mille iscritti all ente, con arrotondamento all unità intera per ogni frazione inferiore a mille. La durata del mandato è fissata in quattro anni e i componenti possono essere riconfermati per non più di due mandati. Il C.I.G. definisce gli obiettivi generali della previdenza e i criteri di investimento delle risorse; nomina il Collegio sindacale; delibera sulle modifiche dello statuto e dei regolamenti; approva i bilanci nonché le variazioni del preventivo; designa i soggetti cui affidare la revisione contabile; delibera sui rilievi dei ministeri vigilanti sui bilanci; determina la misura degli emolumenti per il Presidente e per i componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei sindaci; delibera la nomina di commissioni e organismi consultivi. Lo Statuto disciplina, altresì, le funzioni del Consiglio di amministrazione, del Presidente e del Collegio dei sindaci. Il Consiglio di amministrazione (C.d.A.) composto di cinque membri eletti dai delegati, dura in carica quattro anni. Esso elegge al proprio interno il presidente e il vice presidente ed esercita i principali compiti di gestione. Provvede all assunzione di un direttore generale con determinazione del trattamento economico; predispone le modifiche dello statuto, nonché dei regolamenti che saranno deliberati dal C.I.G. e delibera i regolamenti riguardanti l organizzazione amministrativa; predispone lo schema dei bilanci; delibera l organigramma dell ente; determina la misura degli emolumenti dei componenti del C.I.G.; delibera ogni atto per la gestione del patrimonio, la stipula di convenzioni bancarie e assicurative, nonché gli atti in materia di iscrizioni, di liti attive e passive e di consulenze; vigila sull andamento economico dell ente. L art. 10 dello statuto disciplina il funzionamento interno dell organo. Il Presidente e il Vice Presidente sono eletti dal C.d.A. al proprio interno. Al primo sono attribuiti la rappresentanza legale dell ente nonché il potere di convocare e presiedere il C.d.A. e di adottare, se necessario, provvedimenti di urgenza da sottoporre alla ratifica del C.d.A. In caso di assenza o impedimento, il Presidente è sostituito dal Vice Presidente. 14

16 Il Collegio dei sindaci è nominato dal C.I.G. La sua composizione è di cinque membri effettivi e quattro supplenti, scelti come segue: un effettivo e un supplente tra i professionisti iscritti all albo dei revisori dei conti; due effettivi e un supplente tra gli iscritti a un collegio IPASVI; un effettivo e un supplente in rappresentanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; un effettivo e un supplente in rappresentanza del Ministero dell economia e delle finanze. Il Collegio provvede a eleggere il Presidente che deve essere scelto tra i componenti designati dai Ministeri vigilanti. I sindaci svolgono le loro funzioni ai sensi dell art e seguenti del codice civile, in quanto applicabili. Il 31 marzo 2011 l Assemblea dei Delegati dell ente ha eletto il Consiglio di indirizzo generale e il Consiglio di amministrazione per il quadriennio 2011/2015. I nuovi organi, insediatisi in data 8 aprile 2011, hanno provveduto a nominare il Presidente, il Vice Presidente e il Collegio dei sindaci. 2.1 Compensi dei titolari degli organi Nella tabella seguente sono esposti i dati relativi al costo sostenuto per gli organi dell ente. Tabella 1 (in migliaia di euro) COSTO PER COMPENSI AGLI ORGANI var. % 2014 var. % Presidente , ,62 Consiglio di indirizzo generale , ,39 Consiglio di amministrazione , ,18 Collegio sindacale , ,46 Rimborsi spese (viaggio e sogg.) , ,15 Oneri sociali , ,80 Totale , ,06 Il prospetto evidenzia, dopo il decremento del 2013 rispetto all esercizio precedente (-2,26%), un ulteriore flessione, nell anno in esame, del 12,06 per cento. 15

17 3. IL PERSONALE La disciplina del rapporto di lavoro è contenuta nel contratto collettivo dei dipendenti degli enti previdenziali privati. Si espongono nelle tabelle che seguono i dati relativi alla consistenza del personale in servizio dal 2012 al 2014 e al relativo costo. Tabella 2 CONSISTENZA DEL PERSONALE QUALIFICA 31/12/ /12/ /12/2014 Direttore Generale Dirigenti Quadri Area A Area B Area C Totale Tabella 3 (in migliaia di euro) COSTO DEL PERSONALE Var.% 2014 Var.% Salari e stipendi 1.648, ,2 15, ,6 8,1 Oneri sociali 410,3 496,4 21,0 618,7 24,6 T.F.R. 123,6 137,2 11,0 144,3 5,2 Altri costi 153,2 580,3 278,8 283,3-51,2 TOTALE 2.335, ,20 33, ,9-0,5 La tabella sottostante evidenzia la voce altri costi riferiti al personale e riportati in bilancio tra i costi del personale. 16

18 Tabella 4 (in migliaia di euro) ALTRI COSTI DEL PERSONALE Var.% 2014 Var.% assistenza integrativa 37,9 49,7 31,1 66,7 34,2 buoni pasto 52,1 34,3-34,2 53,1 54,8 costi di aggiornamento ,4 46,3 missioni 5,1 9,1 78,4 10,6 16,5 visite fiscali 3,3 2,7-18,2-100,0 quota fondi pensione 48 70, ,6 2,1 altri costi 0 44,3 57,8 30,5 omaggi 5,7 2,6-54,4-100,0 risoluzione anticipata 0 351, ,0 TOTALE 153,1 580, ,2-51,2 L entità del personale evidenzia l aumento, al 31 dicembre 2014, di una unità rispetto all anno precedente, determinato dalla assunzione di due unità di personale appartenente all area B e alla diminuzione di una unità dell area C. Ciò ha comportato l aumento delle principali voci relative al costo del personale. Considerando però la sensibile diminuzione della voce Altri costi (-51,2%), il costo complessivo riferito al personale dell ente registra una lievissima flessione, attestandosi a 3,09 milioni di euro a fronte dei 3,11 milioni di euro del

19 4. I COSTI DELLA STRUTTURA E DELLE CONSULENZE I costi di struttura nel 2014 presentano un andamento decrescente, attestandosi alla fine del periodo a circa 6,9 milioni di euro, con un decremento dell 1,3 per cento rispetto al Tale decremento nonché l andamento di ciascuna componente, sono specificati nel seguente prospetto. Tabella 5 (in migliaia di euro) COSTI DI STRUTTURA (in migliaia) var. % 2014 var. % Spese per gli organi , ,07 Personale , ,45 Utenze , ,69 Materiale sussidiario e di consumo ,50 Servizi vari , ,15 Locazioni passive , ,24 Pubblicazioni periodico , ,23 Altri costi , ,83 Consulenze , ,69 Totale ,29 Anche se in termini assoluti rappresentano l 1,1 per cento del totale dei costi per la struttura, va evidenziato l incremento dei costi per locazioni passive, determinato dalla necessità, per l ente, di delocalizzare l Area Previdenza in un altro immobile. Va segnalata, come si evince dalla tabella 6, la diminuzione delle spese per consulenze, passate da 289 mila euro del 2013 a 261 mila euro nel Al riguardo va rilevato che nell esercizio precedente l ente ha fatto redigere da un attuario libero professionista il bilancio tecnico attuariale i cui costi hanno inciso sulle altre consulenze. 18

20 Tabella 6 (in migliaia di euro) SPESA PER CONSULENZE in migliaia di euro Consulenze legali e notarili Consulenze amministrative Altre consulenze TOTALE

21 5. LA GESTIONE PREVIDENZIALE 5.1 Le entrate contributive Nella tabella che segue, sono evidenziati l andamento del numero degli iscritti contribuenti fino a tutto l anno che ne conferma un aumento costante - e le relative variazioni percentuali. Tabella 7 ISCRITTI ANNO ISCRITTI VAR. % , , , , ,4 In ordine al numero degli iscritti, va rilevato che il sensibile aumento registrato nell ultimo biennio è stato determinato dalle iscrizioni nella Gestione separata, che, per l anno in esame, risultano pari a unità. Tabella 8 (in euro) ENTRATE CONTRIBUTIVE var.% 2014 var.% CONTRIBUTI , ,0 di cui soggettivi , ,6 integrativi , ,1 legge 379/ , ,8 sanzioni , ,5 ricongiunzioni ,6 gestione separata ,3 aggiuntivi G.S , ,8 20

22 Per quanto riguarda le entrate contributive, va evidenziato che nel 2014 le stesse presentano un incremento del 17 per cento, attestandosi a 89,1 milioni di euro. Tale circostanza è stata determinata sia dall aumentato numero degli iscritti, sia dagli effetti delle riforme strutturali dell ente, con le quali sono state rimodulate, in aumento, tutte le tipologie di contributi. Va segnalato che nell anno in esame sia i redditi professionali, sia i volumi di affari degli iscritti, hanno registrato una flessione, la quale, comunque, per quanto sopra riferito, non ha inciso significativamente sulle entrate contributive. Tabella 9 REDDITI E VOLUMI D'AFFARI anno reddito professionale volume affari , , , , , , Le prestazioni previdenziali e assistenziali Le tabelle sottostanti riportano le prestazioni previdenziali e assistenziali erogate dall ente e i relativi costi. Per quanto concerne le prestazioni previdenziali, è da segnalare il loro costante aumento numerico nell arco del periodo considerato, con particolare riferimento alle pensioni di vecchiaia, passate dalle 838 del 2012 alle del Conseguentemente anche i costi per le prestazioni previdenziali registrano un aumento (+26,4% rispetto al 2013) attestandosi a fine periodo a 5,2 milioni di euro. Come già ampiamente riferito nelle precedenti relazioni, dal 2007 è stata inserita, tra le prestazioni previdenziali, la voce restituzione montante, nella quale si colloca l importo erogato (ai sensi dell art. 9 del regolamento di previdenza dell ente) agli iscritti che, pur avendo compiuto 65 anni di età, non abbiano maturato l anzianità contributiva necessaria per richiedere l erogazione del trattamento pensionistico. 21

23 Tabella 10 NUMERO PRESTAZIONI PREVIDENZIALI Pensioni di vecchiaia Pensioni di inabilità Assegno di invalidità Pensioni ai superstiti Restituzione montante Indennità di maternità Ricongiunzioni passive TOTALE Tabella 11 (in euro) COSTI PER PRESTAZIONI PREVIDENZIALI Pensioni di vecchiaia Pensioni di inabilità Assegno di invalidità Pensioni ai superstiti Restituzione montante Indennità di maternità Ricongiunzioni passive TOTALE Il numero delle prestazioni assistenziali, dopo l incremento del 2013, anno in cui sono state 360, nel 2014 cresce ancora dell 80 per cento passando a 649, per la gestione ordinaria e, tenendo conto anche della gestione separata, il numero si attesta a 677 (tabella 12). Tale circostanza è da imputare prevalentemente all individuazione di nuove tipologie di prestazioni, dovuta al rafforzamento della valenza solidaristica della funzione assistenziale, con la contestuale semplificazione degli adempimenti amministrativi per l accesso a tali benefici. Le variazioni intervenute sul numero delle prestazioni in questione hanno conseguentemente inciso sui costi che, nel 2014, registrano complessivamente un aumento del 52 per cento, attestandosi a 2,5 milioni di euro, contro i 1,65 milioni di euro del 2013 (tabella 13). 22

24 Tabella 12 NUMERO PRESTAZIONI ASSISTENZIALI Interventi per stato di bisogno Rimborso spese funebri Indennità di malattia Borse di studio Trattamento economico speciale Sussidi portatori di handicap Contributo acquisto libri di testo Contributo acquisto prima casa Contributo avvio attività libero professionale Sussidio asili nido Sussidio protesi terapeutiche TOTALE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI GESTIONE SEPARATA Assegno nucleo familiare Congedo parentale Indennità di malattia Indennità di maternità TOTALE TOTALE GENERALE

25 Tabella 13 (in euro) COSTO PER PRESTAZIONI ASSISTENZIALI Interventi per stato di bisogno Rimborso spese funebri Indennità di malattia Borse di studio Sussidi portatori handicap Contributo acquisto libri di testo Contributo acquisto prima casa Contributo avvio attività libero professionale Sussidi asili nido Trattamento economico speciale Sussidio protesi terapeutiche TOTALE Assegno nucleo familiare Congedo parentale Indennità di malattia Indennità di maternità TOTALE TOTALE GENERALE

26 6. LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE L ente, tranne la propria sede, non dispone di un patrimonio immobiliare e investe le proprie risorse esclusivamente in attività finanziarie, affidandone la gestione a talune società, sulla base di apposite convenzioni con le quali sono state fissate le categorie di strumenti finanziari, le tipologie di operazioni, il parametro oggettivo di riferimento e la composizione vincolata dei limiti massimi del portafoglio. Nella tabella che segue sono indicati, per ciascuno degli esercizi finanziari, l ammontare degli investimenti mobiliari alla fine dell anno, i relativi proventi e i rendimenti netti; questi ultimi, calcolati dall ente rapportando il risultato netto della gestione del patrimonio alla giacenza media del capitale investito. Tabella 14 ATTIVITA' FINANZIARIE Investimenti Proventi Rendimento netto 2,57% 1,48% 3,39% Come evidenziato dalla tabella, il rendimento netto del portafoglio titoli, dopo la contrazione del 2013 rispetto all anno precedente, nel 2014 cresce attestandosi al 3,39 per cento. In valori assoluti l aumento degli investimenti tra gli ultimi due anni è di circa 75 milioni di euro, mentre i proventi crescono di 11,6 milioni di euro rispetto all esercizio precedente. Va segnalato, come riferisce l ente nei propri documenti di bilancio, che il rendimento netto risulta essere ben superiore al tasso di rivalutazione dei montanti, pari all 1,50 per cento. La tabella sottostante evidenzia la composizione del patrimonio complessivo dell ente. 25

27 Tabella 15 (in euro) PATRIMONIO COMPLESSIVO immobili partecipazioni mutui e affidamenti liquidità obbligazioni Fondi immobiliari polizze gestioni TOTALE Come già riferito nella precedente relazione, l ente nel corso degli ultimi anni ha collocato la maggior parte delle proprie risorse in gestioni patrimoniali e in titoli e/o fondi comuni di investimento. Una commissione appositamente costituita dall ente per studiare la politica degli investimenti si è pronunciata per un nuovo modello di attività finanziaria, orientato di modo che sia garantita la conservazione reale del patrimonio nel lungo termine e al contempo si realizzino rendimenti tali da assolvere l obbligo legale della capitalizzazione dei montanti contributivi, al fine di assicurare i fini istituzionali pubblici dell ente che si identificano nella erogazione di prestazioni previdenziali e non già solo nella realizzazione di lucro. Come si evince dalla tabella 15, nell anno in esame risultano in aumento gli investimenti in fondi immobiliari (+16%). In aumento anche la liquidità dei depositi presso i conti correnti bancari o postali dell ente. Da segnalare, tra i fondi ai quali l ente partecipa, il fondo Florence, nato dalla fusione di due fondi ai quali l ente già partecipava, il cui investimento rappresenta il 33,48 per cento (in termini assoluti l investimento è pari a 142,1 milioni di euro) degli investimenti in fondi immobiliari. Come è noto l articolo 14 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 luglio n.2011, n. 122, ha stabilito che a decorrere dall anno 2011 la Commissione per la vigilanza sui fondi pensione (COVIP) eserciti la vigilanza sugli investimenti delle risorse finanziarie e sulla composizione del patrimonio degli enti previdenziali privatizzati. 26

28 Nell ambito dei poteri di controllo attribuiti dalla citata normativa, la Commissione ha svolto una serie di accertamenti su alcune operazioni poste in essere dall ente nell anno Le risultanze di tali accertamenti sono state trasmesse, per il tramite del Ministero vigilante, all ente per le sue valutazioni e controdeduzioni. In sintesi, come peraltro già riferito nelle precedenti relazioni, le principali criticità riscontrate dalla Commissione possono riassumersi nelle seguenti: necessità di adeguare l attività di monitoraggio degli investimenti effettuati; investimenti in titoli illiquidi; composizione del patrimonio non adeguata; potenziali conflitti di interesse degli advisor coinvolti nei processi di investimento. Alle osservazioni della Commissione, l ente ha dato risposta, fornendo i necessari chiarimenti. Al riguardo va segnalato che, nell anno in esame, l ente ha intrapreso alcune iniziative con le quali si è inteso porre rimedio alle criticità evidenziate dalla COVIP. Questa Corte seguirà, comunque, nelle successive relazioni gli sviluppi di tali iniziative. 27

29 7. BILANCIO DI ESERCIZIO E BILANCIO TECNICO 7.1 La disciplina contabile Lo statuto assegna al Consiglio di amministrazione il compito di predisporre e sottoporre all approvazione del C.I.G. il bilancio preventivo e il bilancio consuntivo, approvazione che deve avvenire, rispettivamente, entro il 31 ottobre dell anno precedente all esercizio ed entro il 30 aprile dell anno successivo. Il bilancio consuntivo, redatto in conformità alle linee guida emanate dal Ministero dell economia e delle finanze, al codice civile e ai principi contabili generali, è composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa ed è corredato da una relazione sulla gestione, dalla relazione del collegio sindacale e dalla relazione di certificazione di un revisore contabile indipendente, ai sensi dell art. 2 del d.lgs. n. 509/1994. L ente ha altresì predisposto, trasmettendoli congiuntamente al bilancio consuntivo in esame, tutti gli allegati previsti dal decreto ministeriale 27 marzo Va segnalato che, in sede di esame dei documenti di bilancio, entrambi i ministeri vigilanti hanno invitato l ente a rielaborare il documento in quanto nel Fondo per la previdenza, inserito nello stato patrimoniale tra i debiti verso gli iscritti, era stato inserito l importo di euro che l ente aveva riconosciuto per il 2014 a titolo di capitalizzazione dei montanti contributivi e che corrispondeva all 1,5 per cento. Tale tasso di capitalizzazione minimo era individuato in una delibera dell ente la quale però non ha superato il vaglio dei ministeri vigilanti. Conseguentemente lo stanziamento sopra indicato, riconosciuto al Fondo per la previdenza per l anno in esame, non è stato ritenuto conforme alla normativa previdenziale dell ente vigente al L ente pertanto, con la deliberazione n.18/15 del Consiglio di indirizzo generale dell 8 ottobre 2015, ha provveduto a rettificare alcune poste contabili per adeguarsi alle osservazioni ministeriali. Gli schemi sottostanti sono stati elaborati tenendo conto delle rettifiche apportate agli schemi di bilancio già trasmessi dall ente a questa Corte. 28

30 7.2 Lo stato patrimoniale Nella Tabella che segue si riassumono i dati dello stato patrimoniale dell ultimo triennio. Tabella 16 STATO PATRIMONIALE ATTIVO Immobilizzazioni Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie Totale immobilizzazioni Attivo circolante Crediti Attività finanziarie Disponibilità liquide Totale attivo circolante Ratei e risconti TOTALE ATTIVO PASSIVO Patrimonio netto Fondo per la gestione Fondo di riserva Avanzo di esercizio Totale patrimonio netto Fondo rischi e oneri Trattamento di fine rapporto Debiti Debiti verso iscritti e diversi Fondi ammortamento TOTALE PASSIVO

31 Dai dati esposti, emerge la continua crescita dell attivo patrimoniale, passato dai 545 milioni di euro circa del 2012 ai circa 592 milioni di euro del 2013 ai 706 milioni dell anno in esame. Nell ambito delle immobilizzazioni materiali è ricompreso il costo sostenuto per l acquisto, le consistenti perizie e la ristrutturazione dell unità immobiliare sita nel Comune di Roma, destinata a sede dell Ente. Tra le voci dell attivo l incremento maggiore si registra per le immobilizzazioni finanziarie. Al riguardo va segnalato che anche nel 2014 l Ente ha continuato a riclassificare alcuni investimenti nel comparto delle immobilizzazioni finanziarie, destinati a permanere durevolmente nel proprio patrimonio. Pertanto, gli strumenti finanziari che potrebbero essere oggetto di cessione sono stati classificati tra le attività finanziarie dell attivo circolante. Sempre nell ambito dell attivo circolante si collocano i crediti, i quali nel 2013 registrano un incremento del 19 per cento, risultando pari a circa 190 milioni di euro. Nel merito va evidenziato che la quasi totalità dei crediti iscritti in bilancio riguarda i crediti verso gli iscritti all Ente, in costante aumento. La consistenza dei medesimi e il loro ulteriore aumento nell anno 2014 induce a richiamare nuovamente l attenzione dell Ente sulla necessità di individuare più idonei strumenti per il suo contenimento. Le disponibilità liquide risultano in aumento da 3,3 milioni del 2013 a 10 milioni nel Si tratta dei saldi dei conti correnti utilizzati per la gestione finanziaria e quindi destinati ad accogliere i movimenti transitori di liquidità generati da rimborsi titoli, flussi cedolari e dividendi. Il patrimonio netto è costituito, oltre che da valori provenienti dal fondo per la gestione e dall avanzo di esercizio, anche dal fondo di riserva. I valori presentano una costante crescita raggiungendo, alla fine dell esercizio 2014, 43,3 milioni di euro, a fronte di circa 31 milioni di euro del Al riguardo va segnalato che, fino all esercizio 2013, nel patrimonio netto veniva contabilizzato anche il fondo per la maternità. A decorrere dall esercizio in esame, la posta contabile inerente il predetto fondo (pari a euro) è stata inserita tra i debiti verso iscritti e diversi. A tal fine si è provveduto a ricalcolare, anche per il biennio precedente, sia il patrimonio netto che i debiti verso iscritti e diversi. Nell ambito delle passività è ragguardevole il costante incremento proprio della voce debiti verso gli iscritti e diversi, passata da 414,3 milioni del 2012 a 478,6 milioni di euro del 2013, per attestarsi, alla fine del 2014, a 545 milioni di euro. A tale riguardo la tabella sottostante fornisce, per il periodo in esame, l andamento di tali debiti, con le relative variazioni percentuali. 30

32 Tabella 17 DEBITI VERSO ISCRITTI E DIVERSI 31/12/ /12/2013 var. % 31/12/2014 var. % Fondo per la previdenza , ,89 Fondo per l'indennità di maternità , ,06 Indennità di maternità da erogare , ,00 Altre prestazioni da erogare , ,09 Debiti v/iscritti per restituzione contributi , ,65 Contributi da destinare , ,11 Fondo per le pensioni , ,66 Debiti per ricongiunzioni , ,64 Altri debiti diversi , ,98 Debiti per capitalizzazione da accreditare , ,66 Fondo Gestione separata , ,41 Fondo assistenza e maternità G.S , ,57 Fondo assistenza ,60 TOTALE , ,89 La successiva tabella 18 riguarda la componente principale dei debiti verso iscritti e diversi, costituita dal Fondo per la previdenza, che accoglie i montanti contributivi delle posizioni individuali, comprensivi delle rivalutazioni effettuate in base al tasso di capitalizzazione. Al riguardo, prendendo spunto dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 3859/2014, la quale ha stabilito che la previsione di cui all art. 1, comma 9, della legge 8 agosto 1995, n. 335 sia da considerare come disciplina minima di riferimento, l ente, con delibere del consiglio di amministrazione n.5/14 e n.6/14, ha modificato il proprio regolamento di previdenza e riconoscendo, a titolo di capitalizzazione dei montanti contributivi, un valore minimo pari all 1,5 per cento, a fronte della media quinquennale del P.I.L. negativa. Come già accennato, i ministeri vigilanti, in sede di approvazione del bilancio di esercizio hanno formulato osservazioni alle citate deliberazioni, ritenendo lo stanziamento non conforme alla normativa previdenziale dell ente per il 2014, che non potevano, pertanto, avere efficacia nell ordinamento dell ente. Per tale motivo l ente ha rivisto la composizione del Fondo per la previdenza. La tabella seguente ne riporta la consistenza, le quote di accantonamento e gli utilizzi, rettificati a seguito delle modifiche richieste dai ministeri vigilanti. 31

33 Tabella 18 (in euro) FONDO PER LA PREVIDENZA CONSISTENZA FONDO AL 1 GENNAIO accantonamento al Fondo utilizzo del Fondo CONSISTENZA FONDO AL 31 DICEMBRE Va segnalato che l effettiva consistenza del predetto Fondo al 1 gennaio 2014 risulta essere pari a 367,8 milioni di euro in quanto, dall importo relativo alla consistenza al 31 dicembre 2013, indicato in tabella, vanno detratti circa 7,4 milioni di euro per la regolarizzazione delle posizioni trasferite dall INPS. 7.3 Il conto economico Nella tabella che segue si riassumono i dati del conto economico. 32

34 Tabella 19 (in migliaia di euro) CONTO ECONOMICO var % 2014 var % RICAVI Entrate contributive , ,0 Canoni di locazione , ,9 Altri ricavi ,5 Proventi finanziari , ,9 Proventi straordinari , ,3 Rettifiche di costi , ,6 Rettifiche di valore ,9 TOTALE RICAVI , ,4 COSTI Prestazioni , ,3 Oneri straordinari , ,6 Rettifica Ricavi Accantonamenti , ,0 Costi di struttura , ,3 Ammortamenti e svalutazioni , ,0 Oneri Finanziari , ,1 Oneri Tributari , ,1 TOTALE COSTI , ,6 AVANZO , ,1 Come risulta dalla tabella, l avanzo economico, dopo il decremento del 2013 rispetto al 2012, nel

35 si attesta a 12,5 milioni di euro. Ciò è stato determinato, in sostanza, dal maggior incremento registrato dai ricavi (+20,4%) nei confronti dei costi (+13,6%). Riguardo alle entrate contributive, si osserva che le stesse risultano, nel triennio, in costante aumento attestandosi, a fine periodo, su un valore di poco superiore a 89 milioni di euro. I proventi finanziari comprendono interessi su titoli e operazioni finanziarie, interessi bancari e postali e alcuni proventi finanziari diversi e di modesta entità (ad esempio interessi su depositi cauzionali). Il prospetto evidenzia, dopo la consistente contrazione del 2013 rispetto all esercizio precedente, (-36,8%), una sensibile crescita, attestandosi a 17,2 milioni di euro. I proventi straordinari dopo la crescita del 2013 dell 85,6%, si mantengono stabili, attestandosi a 34,9 milioni di euro. In tale voce contabile, trovano sede, tra l altro, le rettifiche dei contributi degli esercizi precedenti nonché i prelevamenti dai vari fondi, tra i quali emerge quello relativo al fondo per la gestione (18,4 milioni di euro nel 2013), pari a 17,6 milioni di euro. Tra i costi, va registrato il progressivo aumento delle erogazioni per prestazioni istituzionali, passate da 4,6 milioni del 2012 a 5,8 milioni del 2013 a 7,6 milioni nell anno in esame. 7.4 Il bilancio tecnico Come previsto dall art. 24, comma 24, del decreto legge 6 dicembre 2011, n.201 convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, in data 27 settembre 2011, il Consiglio di indirizzo generale dell ENPAPI ha approvato il Bilancio tecnico attuariale, con proiezioni , redatto secondo le linee operative e i criteri determinati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali 1. Della circostanza che il redatto Bilancio tecnico non recava, in buona sostanza, criticità, si è dato conto nella precedente Relazione di questa Corte, alla quale si rimanda. Va segnalato al riguardo, che con l entrata in vigore del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, il quale ha istituito presso l Ente una Gestione Separata per i professionisti precedentemente iscritti presso l INPS, l ente ha commissionato un nuovo Bilancio tecnico, attualmente in corso di redazione, che terrà conto del mutato assetto ordinamentale. 1 Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha emanato le linee operative con nota n del 22 maggio 2012, e ha determinato i criteri per la redazione dei bilanci tecnici con nota n del 18 giugno

36 8. LE PARTECIPAZIONI Come ampiamente riferito nelle precedenti relazioni di questa Corte, in data 29 luglio 2013, l Assemblea straordinaria degli azionisti ha deliberato la messa in liquidazione della GOSPAService S.p.a, partecipata dall Ente al 70%, a causa della dichiarata incertezza che ne caratterizzava l attività quale società in house di proprietà di enti classificati, secondo l ISTAT, come Amministrazione pubbliche. Il 30 luglio 2013 è stato nominato ed iscritto nel registro delle imprese di Roma il liquidatore e contestualmente gli amministratori sono cessati dalle loro funzioni. Il liquidatore ha redatto il bilancio finale di liquidazione al 30 novembre 2014, allegato al bilancio consuntivo dell Ente. Nelle tabelle seguenti si riportano i dati dello stato patrimoniale e il conto economico della società dell ultimo triennio. Tabella 20 GOSPAService S.p.A. STATO PATRIMONIALE Attivo * Immobilizzazioni Attivo circolante Totale attivo Passivo Patrimonio netto TFR Debiti Totale passivo

37 Tabella 21 GOSPAService S.p.A. CONTO ECONOMICO valore della produzione costi della produzione di cui per il personale Differenza tra valore e costi della produzione proventi finanziari oneri straordinari Imposte utilizzo Fondo di liquidazione Utile Il Patrimonio netto della società, pari ad euro , è stato ripartito in proporzione alle quote di possesso dei singoli azionisti. La frazione corrispondente alla partecipazione di ENPAPI (70%) è stata definita in euro, somma che è stata effettivamente liquidata a dicembre

38 9. CONCLUSIONI I risultati contabili più significativi che emergono dal bilancio dell anno 2014, che tengono conto delle modifiche apportate con la deliberazione n.18/15 del Consiglio di indirizzo generale dell 8 ottobre 2015, di rettifica del bilancio consuntivo 2014, a seguito delle osservazioni formulate dai Ministeri vigilanti, sono i seguenti: - utile netto di esercizio: migliaia di euro (+228,1%); - patrimonio netto: migliaia di euro (+40,5%). Il significativo aumento che si registra nel risultato di esercizio dell anno 2014 è da attribuire, in sostanza, al maggior incremento registrato dai ricavi (+20,4%) nei confronti dei costi (+13,6%). Il patrimonio netto, composto dal fondo per la gestione (alimentato essenzialmente dai contributi integrativi e destinato a coprire le spese di gestione e le capitalizzazioni dei montanti integrativi), dal fondo di riserva e dall avanzo di esercizio, nel 2014 si attesta a 43,3 milioni di euro, in aumento del 40,5 per cento rispetto all anno precedente. La posta patrimoniale riguardante i crediti verso gli iscritti anche nel 2014 risulta in crescita, raggiungendo i 179 milioni di euro, con un incremento del 12 per cento nei confronti del precedente anno, dove già si era evidenziato un incremento del 18 per cento rispetto al L andamento crescente registrato negli ultimi anni e le dimensioni raggiunte da tale posta contabile fanno permanere la necessità di richiamare l ente a individuare nuove e più incisive azioni d intervento volte al suo contenimento. Dai consuntivi emerge che le entrate contributive sono in continua crescita. Sono infatti passate dai 71,6 milioni del 2012 (+32,8%) ai 76,2 milioni del 2013 (+6,4%) e, infine, agli 89,1 milioni del L indicato incremento è da attribuire all aumentato numero degli iscritti all ente, ma, soprattutto, agli effetti delle riforme strutturali dell ente, con le quali sono state rimodulate, in aumento, tutte le tipologie di contributi. A fronte delle entrate contributive che si quantificano nei termini di cui sopra, si riscontrano spese per prestazioni di gran lunga inferiori, pari a circa 7,6 milioni di euro (5,8 milioni nel 2013). Quella dell Enpapi è infatti una gestione recente (l Ente è stato istituito nel corso del 1998) e, quindi, con una forte differenza tra il numero degli iscritti, pari a nel 2014, e il numero delle prestazioni previdenziali erogate nello stesso anno, pari a Le maggiori risorse finanziarie che si sono generate nella gestione dell anno in riferimento sono state 37

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