TIME: UNA PROCEDURA IN CONTINUA EVOLUZIONE. Dott. Francesco Petrella Chirurgo -ASL Napoli 3 sud ds34 Membro CD nazionale AIUC

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1 TIME: UNA PROCEDURA IN CONTINUA EVOLUZIONE Dott. Francesco Petrella Chirurgo -ASL Napoli 3 sud ds34 Membro CD nazionale AIUC

2 OBIETTIVO MIGLIORARE LA PERFORMANCE DEL PAZIENTE MISURE DICARATTERE GENERALE E LOCALE MISURE IDONEE PER IL CONTROLLO DEL DOLORE MIGLIORARE LO STATO IMMUNO- NUTRIZIONALE CONTROLLO E GESTIONE DIFATTORI CLINICI CHE POSSONO INFLUENZARE IL PROCESSO DI GUARIGIONE

3 CUTE e MARGINE PERILESIONALE BILANCIO BATTERICO TIME GESTIONE ESSUDATO DEBRIDEMENT

4 Durante il processo di guarigione dovranno essere considerati diversi elementi di questa struttura gli operatori possono utilizzare tale struttura per la valutazione dell efficacia degli interventi terapeutici. unosolo di essi può interessare più di un elemento delle struttura: ad es. lo sbrigliamento non rimuoverà solo il tessuto necrotico, ma ridurrà anche la carica batterica.

5 La struttura TIME non è lineare ; durante il processo di guarigione dovranno essere considerati diversi elementi di questa struttura TIME Non è una sequenza temporale di azioni coerenti

6 E importante nella cura delle lesioni cutanee, soprattutto quelle contraddistinte dalla cronicizzazione, ovvero dalla loro scarsa propensione alla guarigione il monitoraggio delle fasi che portano all Healing, ossia di quel tempo che intercorre tra l origine dell ulcera e la sua ipotetica guarigione E il tempo che intercorre tra l origine dell ulcera e la sua ipotetica guarigione

7 TIMECare MONITORARE LE FASI CHE PORTANO ALL HEALING DEVE ESSERE CONSIDERATO OBIETTIVO PRIORITARIO M. Carnali, M.D. D Elia, G. Failla, C. Ligresti, F. Petrella, B. Paggi: TIMECare : un approccio dinamico e interattivo per affrontare le sfide del wound care. Acta Vulnologica Vol. 8 suppl.1 al n.4 Dicembre 2010

8 TIMECare UNA SEQUENZA DIAZIONI PROCEDURALI E GESTIONALI COERENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DI IDONEE CONDIZIONI DI STATO, AL FINE DI OTTENERE LA GUARIGIONE DELLA LESIONE

9 TEMPO TESSUTO NON ATTIVO TESSUTO ATTIVO RAPIDITA SELETTIVITA

10 Una sequenza di azione procedurali e gestionale coerenti che deve portare alla guarigione la lesione in un tempo ragionevole. Un trattamento che si protrae per lungo tempo > di 2 mesi senza risultati evidenti deve portare l operatore a riconsiderare la procedura adottata e/o a individuare errori procedurali

11 PER TESSUTO NON ATTIVO DEVE INTENDERSI LA PRSENZA SULLA LESIONE DI TESSUTO NON IDONEO AL RAGGIUNGIMENTO DELLA SUA COMPLETA GUARIGIONE Necrosi, Fibrinoso, Colliquato, Margine introflesso,margine sotto minato QUESTO TESSUTO DEVE ESSERE RIMOSSO PER TESSUTO ATTIVO DEVE INTENDERSI LA PRESENZA SULLA LESIONE DI TESSUTO IDONEO AL RAGGIUNGIMENTO DELLA SUA COMPLETA GUARIGIONE Granulazione, Epitelizzazione QUESTO TESSUTO DEVE ESSERE PROTETTO

12 NPWT BIOFLIM ANTIIMICROBICI ANTIBIOTICORESISTENZA BIOLOGIA MOLECOLARE. DEBRIDEMIENT CONTINUO

13 ALLA GUARIGIONE DEBRIDEMENT CONTINUO CONDIZIONI DI STATO NON HEALING CHE DEVONO ESSERE RAPIDAMENTE RIMOSSE DALLA LESIONE

14 TESSUTO ATTIVO E TESSUTO NON ATTIVOSPESSO SONO CONTEMPORANEAMENTE PRESENTI SULLA LESIONE IN OGNI FASE DEL PROCESSO DI RIPARAZIONE TESSUTALE PROTEZIONE DEL TESSUTO ATTIVO CORREZIONE DEL FONDO DI LESIONE CORREZIONE DEL MARGINE DI LESIONE

15 SELETTIVITA CORREZIONE DEL FONDO DI LESIONE PROTEZIONE DEL TESSUTO ATTIVO CORREZIONE DEL MARGINE DI LESIONE

16 RAPIDITA ALLA GUARIGIONE L INFEZIONE E CONDIZIONI DI STATO NON HEALING AGGRAVATA DALLA CAPACITA DEL BATTERIO DI PRODURRE BIOFILM DALLA LESIONE

17 LA RIMOZIONE DI TESSUTO NON ATTIVO DEVE RICHIEDERE L IMPIEGO DI SISTEMI DI DETERSIONE RAPIDI RAGGIUNGERE QUESTA CONDIZIONE DI STATO NEL PIU BREVE TEMPO POSSIBILE

18 NPWT BIOFLIM ANTIIMICROBICI ANTIBIOTICORESISTENZA BIOLOGIA MOLECOLARE. BILANCIAMENTO DEI LIQUIDI

19 NEL CONTROLLLO DEI FLUIDI DEVE ESSERE CONSIDERATO SIA L ESSUDATO CHE IL TRASUDATO. -MOISTURE IMBALANCE = BILANCIAMENTO DEI FLUIDI- QUANTITÀ E QUALITÀ DEI FLUIDI E LA M DITIME Valutazione del paziente Valutazione della lesione EQUILIBRIO DEI FLUIDI Scelta terapeutica Valutazione dei segni clinici NELL APPROCCIO DINAMICO SOTTOLINEATO DAL TIMECARE TM DIVENTA CORRETTO BILANCIAMENTO DEL PAZIENTE, DELLA SUA PATOLOGIA E DELLE ESPRESSIONI SINTOMATICHE DELLA STESSA. Petrella - Napoli Novembre 2013

20 FATTORI LOCALI FATTORI SISTEMSI CONTROLLARE LE CONDIZIONI GENERALI DEL PAZIENTE PER AGISE SULLA QUOTA DI TRASUDATO

21 In sintesi possiamo ipotizzare che l evoluzione del concetto di TIME, è sempre di più teso ad aumentare, nei Professionisti della Sanità che cambia, la consapevolezza di essere sempre più chiamati ad erogare prestazioni che siano il frutto di una scelta metodologicamente e formalmente corretta.

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