ASSISTENZA DI BASE PRESTAZIONI DIAGNOSTICO TERAPEUTICHE
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- Fabriciano Rossini
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1 ASSISTENZA DI BASE PRESTAZIONI DIAGNOSTICO TERAPEUTICHE responsabilità e competenze dell Oss ( ) realizza attività di semplice supporto diagnostico e terapeutico ( ) COMPETENZA ( ) aiutare nelle preparazione alle prestazioni sanitarie ( ) ( ) effettua PICCOLE MEDICAZIONI e cambio delle stesse ( )
2 FERITA soluzione di continuo di recente insorgenza a carico dei tessuti molli, causata dall azione azione meccanica di un agente lesivo Franchello - Oliviero; 2003 AUTONOMIA PIAGA soluzione di continuo di vecchia insorgenza processo riparativo in atto Franchello - Oliviero; 2003 ULCERA soluzione di continuo di vecchia insorgenza nullo o scarso processo riparativo in atto Franchello - Oliviero; 2003 COLLABORAZIONE
3 CLASSIFICAZIONE Continuità della cute ferite aperte: in cui esiste una lacerazione della cute o delle mucose. La ferita comunica direttamente con l esternol ferite chiuse: in cui è presente una contusione senza lacerazione della cute, possono essere causate da un oggetto smussato ferite da taglio: provocate da un oggetto affilato Meccanismo della lesione ferite contuse: derivano da traumi causati da oggetti smussi, sono caratterizzate da considerevole danno alle parti molli ferite lacerate: caratterizzate da bordi irregolari, per esempio ferite provocate da vetro o filo spinato ferite perforanti: fori nella cute prodotti per esempio da pallottole o coltellate Grado di contaminazione ferite sterili (o pulite): non contengono microrganismi patogeni ferite sporche infette o settiche: quelle in cui gli microrganismi patogeni hanno invaso e superato la prima linea difensiva del corpo producendo i segni clinici di infezione
4 ALCUNI TERMINI IN LETTERATURA Incisione ferita procurata da un tagliente Contusione lesione ai tessuti senza continuità; interne avvolte gravi Abrasione - Escoriazione lesione superficiali causate dallo strisciare della cute su superficie fissa rigida Ematoma raccolta di sangue circoscritta all esterno dei vasi Ecchimosi emorragia sottocutanea con caratteristica colorazione della cute Cicatrice Stato finale della guarigione delle ferita Cheloide proliferazione eccessiva di tessuto connettivo
5 Incisione Contusione Abrasione
6 Ferita Penetrante Ferita Lacerante Ferita Perforante
7 Ematoma Ecchimosi
8 altri tipi di lesioni cutanee ULCERA soluzione di continuo di vecchia insorgenza nullo o scarso processo riparativo in atto Franchello - Oliviero; 2003
9 PROCESSO DI GUARIGINE CICATRICE tessuto connettivo formato per la riparazione della soluzione di continuo CICATRIZZAZIONE processo caratterizzato da un insieme di fenomeni che concorrono alla cicatrice (tessuto di granulazione, fibrosi, riepitelizzazione) Prima Intenzione i bordi della ferita sono perfettamente affrontati; il ripristino delle continuità avviene direttamente; tessuto di granulazione non visibile la cicatrice è minima Seconda Intenzione tipico delle ferite settiche; i bordi della ferita non sono tra loro affrontati; il tessuto di granulazione visibile va a coprire le zone in cui i margini sono distanziati; la cicatrice è evidente Esiti Patologici cicatrici ipertrofiche - cheloide
10 Cicatrice Granulazione Cheloide
11 PROCESSO DI GUARIGINE Prima Intenzione Seconda Intenzione
12 PROCESSO DI GUARIGINE
13 PROCESSO DI GUARIGINE Cheloide Cicatrice Ipertrofica
14 MEDICAZIONI Insieme di azioni terapeutiche messi in atto per facilitare/favorire il processo di guarigione di una ferita; permette di controllare e mantenere in equilibrio i fattori che condizionano i processi riparativi (temperatura, ossigenazione, umidità) Semplici azione terapeutiche finalizzate alla guarigione delle ferite per prima intenzione Complesse azione terapeutiche finalizzate alla guarigione delle ferite per seconda intenzione INDICAZIONI Prevenire il rischio di infezione e contaminazione Prevenire il rischio di danni meccanici da trauma Mantenere umidità e temperatura Prevenire il contatto con sostanze esterne IO scopo materiali esecuzione DI standard
15 MEDICAZIONI MATERIALI presidi per la medicazione soluzioni per la detersione e antisepsi guanti sterili e non documenti di prescrizione e/o registrazione Antisepsi NaCl in soluzione soluzione di perossido di idrogeno diluita a 10 volumi (3%) clorexidina 2% in soluzione acquosa iodio PVP 10% in soluzione acquosa indicata per la detersione della ferita Svolge anche un azione meccanica di allontanamento dello sporco e delle secrezioni Incompatibile con altri antisettici o disinfettanti Conservare in contenitori ben chiusi, al riparo dalla luce e dal calore Sulla cute lesa deve essere utilizzata la soluzione acquosa perché meno irritante Sulla cute lesa deve essere utilizzata la soluzione acquosa perché meno irritante
16
17 Ferri chirurgici Pinze anatomiche Forbici Pinze Chirurgiche
18 Ferri chirurgici
19 MEDICAZIONI ESECUZIONE lavaggio mani accertamento/valutazione medicazione documentazione prestazione Accertamento/Valutazione Condizioni e caratteristiche della ferita/lesione medicazione Presenza/assenza caratteristiche definenti indicatori di infezione Essudato; caratteristiche e quantità Materiale drenato; quantità colore e odore Medicazione Ferita pulita Ferita sporca Documentazione Condizioni e caratteristiche della ferita/lesione medicazione Indicatore di risultato NOC
20 MEDICAZIONI e EVIDENZE SCENTIFICHE The Joanna Briggs Institute Volume 7, numero 1, pagina 4; 2004 ISSN 1329; 2003 dertersione L acqua del rubinetto è efficace per gli adulti con lacerazioni (livello III.1) L acqua del rubinetto è efficace per la detersione di ferite chirurgiche suturate in adulti sani (livello III.1) L acqua del rubinetto è efficace per la detersione di ferite croniche in adulti sani (livello II) Le irrigazioni con iodopovidone sono raccomandate per la detersione ferite contaminate (livello III.1) tecniche detersione Fare la doccia, non > il rischio di infezione ne rallenta il processo di guarigione (livello I) Non bisogna utilizzare l acqua del rubinetto se non è dichiarata potabile (livello III) La pressione di 13 psi (672,3 mmhg) è efficace nel ridurre il rischio di infezione in casi di ferite e lacerazioni (livello II)
21 L OSS REALIZZA ATTIVITÀ DI SEMPLICE SUPPORTO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO EFFETTUA PICCOLE MEDICAZIONI E CAMBIO DELLE STESSE
22 ASSISTENZA DI BASE PRESTAZIONI DIAGNOSTICO TERAPEUTICHE TRICOTOMIA responsabilità e competenze dell Oss
23 AUMENTA IL RISCHIO DI INFEZIONE DELLA FERITA CHIRURGICA CONDOTTA CON TRADIZIONE SU BASE EMPIRICA DIFFERENZA DI ESECUZIONE DA SERVIZIO A SERVIZIO INFEZIONI DELLA FERITA: TERZA CAUSA DI INFEZIONI NOSOCOMIALI >OSPEDALIZZAZIONE 7.5% CON RASOIO>DEL RISCHIO CON CREMA DEPILATORIA < DEL RISCHIO
24 RACCOMANDAZIONI PER LA PRATICA RASATURA VS NON RASATURA: Laddove è possibile è preferibile procedere alla CH senza tricotomia piuttosto che utilizzare rasoi a lametta. (categoria IB) riduce il rischio di infezione nel post operatorio RASATURA VS L USO DI TAGLIA CAPELLI: Il taglia capelli è lo strumento preferibile per l esecuzione della tricotomia (categoria IA) riduce il rischio di infezione nel post operatorio RASATURA VS DEPILAZIONE: In assistiti sottoposti a interventi di CH addominale pulita, la depilazione è preferibile alla rasatura con lametta al fine di ridurre il rischio di infezione alla ferita chirurgica (categoria IA) TEMPO PER TRICOTOMIA: La tricotomia con taglia capelli deve essere fatta il più vicino possibile all intervento, preferibilmente meno di 2 ore prima per prevenire il rischio di infezione alla ferita chirurgica.
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