N. R.G /2014. nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g /2014 promossa da:

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1 N. R.G /2014 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO di BOLOGNA QUARTA SEZIONE CIVILE Il Tribunale, nella persona del Giudice dott.ssa Daria Sbariscia ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g /2014 promossa da: FRANCO BACCHELLI (C.F. BCCFNC36C26F288C), con il patrocinio dell avv. PALMIERI MATTEO, elettivamente domiciliato in PIAZZA GALILEO 4 BOLOGNA presso il difensore avv. PALMIERI MATTEO PONTE CAMERONE DI BACCHELLI FRANCO & C. S.A.S. (C.F ), con il patrocinio dell avv. PALMIERI MATTEO, elettivamente domiciliato in PIAZZA GALILEO 4 BOLOGNA presso il difensore avv. PALMIERI MATTEO OPPONENTI contro PIETRO BACCHELLI (C.F. BCCPTR59M10D548E), con il patrocinio dell avv. FAILLACE STEFANO, elettivamente domiciliato in VIA MARSALA BOLOGNA presso il difensore avv. FAILLACE STEFANO OPPOSTO CONCLUSIONI Le parti opponenti hanno concluso come da foglio di precisazione delle conclusioni: Voglia l Ill.mo Tribunale adito, ogni diversa istanza disattesa: In via principale: pagina 1 di 8

2 - revocare il decreto ingiuntivo n. 7234/2014 del Tribunale di Bologna, poiché infondato in fatto e in diritto. In via riconvenzionale: - condannare il sig. Pietro Bacchelli a pagare, alla Ponte Camerone di Bacchelli Franco & C. s.a.s., l importo di euro ,86=, oltre interessi dalla domanda al saldo, quale importo dovuto dal socio accomandante, come da bilancio, per aver prelevato anticipazioni su utili non maturati; - condannare il sig. Pietro Bacchelli a pagare, alla Ponte Camerone di Bacchelli Franco & C. s.a.s., l ulteriore importo di euro ,60, o, in subordine, la minor somma che sarà ritenuta dovuta, oltre interessi dalla domanda al saldo, per canoni/indennità di occupazione nonché a titolo di rimborso delle utenze e della tassa rifiuti con riferimento agli immobili siti al 1 e 2 piano del fabbricato sito in Molinella (BO), via Mazzini n. 294, occupati senza titolo dall opposto; - e così complessivamente condannare il sig. Pietro Bacchelli a pagare, alla Ponte Camerone di Bacchelli Franco & C. s.a.s., la somma di euro ,46=, o, in subordine, la minor somma che sarà ritenuta dovuta, oltre interessi dalla domanda al saldo. In via subordinata riconvenzionale: - nella negata ipotesi si ritenesse legittima ed ammissibile la modifica della causa petendi (da mutuo a transazione) proposta dal sig. Pietro Bacchelli in comparsa di costituzione, accertare e dichiarare risolto l accordo del 19/12/2005 per inadempimento dell opposto e/o per mancata esecuzione e/o per mutuo consenso. In via subordinata: - nella negata e non creduta ipotesi di accoglimento, anche parziale, della domanda proposta dal sig. Pietro Bacchelli, disporre la compensazione, sino a concorrenza, delle ragioni di credito vantate dall opponente in virtù della domanda riconvenzionale proposta. In ogni caso: - respingere ogni domanda, anche riconvenzionale, formulata dal sig. Pietro Bacchelli, in quanto inammissibile e comunque infondata; - condannare il sig. Pietro Bacchelli alla refusione delle spese di lite nonché condannare l opposto ai sensi dell art. 96 c.p.c., stante la natura temeraria della lite. In via istruttoria, parte opponente insiste per l ammissione, laddove ritenuto necessario, della CTU richiesta nella seconda memoria istruttoria. pagina 2 di 8

3 La parte opposta ha concluso come da foglio di precisazione delle conclusioni: piaccia all Ill.mo Giudice adito, contrariis reiectis, - in via preliminare, dichiarare l incapacità del teste Patrizia Bacchelli, sentita all udienza del 14 aprile 2016, in quanto socio accomandante della società, e, quindi, con un interesse che potrebbe legittimare la sua partecipazione al giudizio; - nel merito, confermare il decreto ingiuntivo opposto n. 7234/2014, emesso dal Tribunale di Bologna, accertando come dovuta in favore del sig. Bacchelli Pietro la somma ivi ingiunta, comprensiva delle spese legali ivi indicate, e condannando Ponte Camerone di Bacchelli Franco e c. S.a.s. ed il sig. Franco Bacchelli, in qualità di socio accomandatario della medesima, al pagamento della somma di cui sopra, con interessi dalla domanda al saldo; il tutto, rigettando le avverse domande, comprese quelle proposte solo all udienza del 28 maggio 2015, in quanto, per i motivi esposti, inammissibili, tardive, ed aventi ad oggetto diritti non provati e per i quali, per mero tutiorismo, si eccepisce la prescrizione, quantomeno per gli anni precedenti al 2010; -in via riconvenzionale, condizionata alla non creduta ipotesi che sia accertato che il prestito infruttifero conferito in società dalla socia sig.ra Patrizia Bacchelli sia credito solo della medesima nei confronti della società e non di tutti e tre i soci, e ciò in contrasto con quanto stabilito dagli artt e 5.1 della transazione in data 19/12/2005 e con le risultanze del bilancio della società Ponte Camerone S.a.s., accertare, per le ragioni esposte in atti, la responsabilità del socio accomandatario sig. Franco Bacchelli per i danni diretti subiti e subendi dal sig. Pietro Bacchelli, e per i danni subiti dalla società Ponte Camerone S.a.s., a seguito della cessione di tutti gli immobili della Ponte Camerone medesima alla Biocasa S.r.l. con rogito per dott. Cacchi del 23/12/2013, anche previa nomina di curatore speciale della Ponte Camerone S.a.s., visto il chiaro conflitto di interesse esistente tra accomandatario e società; -sempre in via riconvenzionale, condizionata all ipotesi di cui sopra, accertata la sussistenza di una giusta causa di revoca ex art. 2259, 3 comma, c.c., revocare il medesimo sig. Franco Bacchelli dall incarico di amministratore, ordinando l iscrizione del suddetto provvedimento nel registro delle imprese; disporre quindi la nomina di un amministratore provvisorio della Ponte Camerone S.a.s. -condannare il sig. Franco Bacchelli al pagamento ex art. 96 c.p.c. dell importo che sarà ritenuto di giustizia. In ogni caso, con vittoria delle spese di lite. Si chiede l ammissione dei seguenti documenti, formati successivamente al termine ultimo per la produzione documentale, a dimostrazione dell irregolarità dell operazione posta in essere dal socio pagina 3 di 8

4 accomandatario della Ponte Camerone con il rogito per notaio Cacchi del 23 dicembre 2013: doc. 11) copia del conferimento di incarico di mediazione (in data 10 agosto 2016) all agenzia immobiliare La tua casa per la vendita dei beni già di Ponte Camerone S.a.s. da parte del nuovo proprietario Biocasa S.r.l., incarico indicante una stima di euro ,00 con riferimento al fabbricato in via Mazzini n. 292; doc.12) copia di perizia sul medesimo immobile (indicante valore di euro ,00) eseguita dal geom. Rizzoli per incarico di Cariparma in data 29 luglio 2015; doc.13) copia di bilancio 2015 della Ponte Camerone S.a.s. (da cui si evince una perdita a nuovo di euro ,00, costituita principalmente dalle perdite degli anni 2013 e 2014, derivanti dal fatto che i prezzi di vendita degli immobili ceduti in quegli anni erano inferiori rispetto alle precedenti valutazioni indicate in bilancio per i medesimi); doc. 14), copia di richiesta di documentazione contabile in data 8 giugno 2016 da parte del sig. Pietro Bacchelli indirizzata a Ponte Camerone S.a.s., in relazione anche ai conteggi indicati nel rogito Cacchi e relativi a presunti crediti dell accomandatario nei confronti della società; doc. 15), copia di proposta di accordo inviata direttamente dal sig. Pietro Bacchelli al legale di controparte in data 26 febbraio pagina 4 di 8

5 Concisa esposizione di fatto e di diritto della decisione 1. Franco Bacchelli, in proprio e quale legale rappresentante della società Ponte Camerone di Bacchelli Franco & C. s.a.s. ha proposto opposizione avverso il decreto ingiuntivo n. 7234/2014 con il quale il tribunale di Bologna, su ricorso di Pietro Bacchelli, aveva ingiunto alla società e al socio accomandatario il pagamento della somma di euro ,33, a titolo di restituzione finanziamento soci. A fondamento della opposizione hanno dedotto l erroneità del provvedimento, atteso che Pietro Bacchelli non avrebbe mai erogato nei confronti della società un finanziamento infruttifero; il finanziamento al quale lo stesso aveva fatto riferimento nel ricorso monitorio sarebbe stato erogato da Patrizia Bacchelli, e, conseguentemente, non avrebbe potuto restituirsi a Pietro Bacchelli, come da quest ultimo richiesto. In via riconvenzionale hanno poi chiesto accertarsi che Pietro Bacchelli aveva sempre prelevato, fino al bilancio chiuso al , anticipi su utili mai maturati, per complessivi euro ,86, con conseguente condanna del medesimo alla restituzione della detta somma nei confronti della società. Sempre in via riconvenzionale, Pietro Bacchelli avrebbe dovuto condannarsi alla restituzione della somma di euro ,60 a titolo di indennità di occupazione, rimborso utenze e tassa rifiuti relative agli immobili siti al 1 e 2 piano del fabbricato di Molinella, via Mazzini n. 294, da egli occupati senza titolo. 2. Nel giudizio si è costituito Pietro Bacchelli, in proprio e quale socio della società Ponte Camerone s.a.s. chiedendo il rigetto dell opposizione e, in via riconvenzionale e per il caso in cui il tribunale avesse ritenuto fondata l opposizione, accertare la responsabilità del socio accomandatario Franco Bacchelli per i danni diretti subiti e subendo da Pietro Bacchelli e per i danni subiti dalla società Ponte Camerone s.a.s. a seguito della cessione di tutti gli immobili della società suddetta alla Biovasa s.r.l., previa nomina di curatore speciale per la società, atteso il conflitto di interessi. Analogamente, accertata la sussistenza di una giusta causa di revoca ex art co 3 c.c., revocare lo stesso Bacchelli Franco dalla carica di amministratore e disporsi la nomina di un amministratore provvisorio della Ponte Camerone s.a.s, oltre la condanna dello stesso ai sensi dell art. 96 c.p.c. 3. Autorizzato lo scambio di memorie ex art. 183 comma VI c.p.c. la causa, a seguito dell escussione dei testi ammessi e sulla scorta della documentazione versata in atti, veniva trattenuta in decisione previo scambio delle comparse conclusionali e repliche ex art. 190 c.p.c. 4. Preliminarmente, vanno dichiarate inammissibili le domande riconvenzionali proposte dalla parte opposta nella propria comparsa di risposta; ed infatti, la domanda di responsabilità proposta nei confronti del socio accomandatario Franco Bacchelli da Franco Bacchelli (peraltro pagina 5 di 8

6 condizionata all accoglimento dell opposizione proposta da Franco Bacchelli e dalla società Ponte Camerone, non deriva da una esigenza di difesa connessa all ampliamento dell oggetto del giudizio conseguente alla proposizione di domande riconvenzionali da parte dell opponente, ben potendo tale azione di responsabilità (così come anche l altra domanda riconvenzionale pure proposta da Pietro Bacchelli con la comparsa di risposta, e relativa all accertamento di una giusta causa di revoca dell amministratore ex art comma 3 c.c.) essere proposta(e) indipendentemente dalla domanda riconvenzionale di Franco Bacchelli e della società stessa; in più, si tratta di domande proposte da Franco Bacchelli nell interesse della società e solo indirettamente nell interesse del socio accomandante. Sul punto, cfr. la giurisprudenza di legittimità alla quale qui ci si riporta, secondo cui: L'attore contro il quale il convenuto abbia proposto domanda riconvenzionale ben può opporre, a sua volta, altra riconvenzionale, avendo egli qualità di convenuto rispetto alla prima, e tale principio, valido per il processo di cognizione ordinario come per quello di ingiunzione, costituisce una deroga rispetto a quello secondo cui l'attore non può proporre domande diverse rispetto a quelle originariamente formulate nell'atto di citazione: tuttavia la sua posizione non è assimilabile a quella del convenuto, nè trovano, quindi, applicazione gli artt. 36 e 167, comma 2, c.p.c., atteso che la cd. reconventio reconventionis non è un azione autonoma, ma può essere introdotta esclusivamente per assicurare all attore un adeguata difesa di fronte alla domanda riconvenzionale o alle eccezioni del convenuto e deve essere consequenziale rispetto ad esse. Cfr. sentenza n del , nello stesso senso Cass. sent. n del Tanto premesso, nel merito l opposizione al decreto ingiuntivo è infondata e pertanto va rigettata. La documentazione versata in atti in fase monitoria non è superata dalle allegazioni e dai documenti versati in atti dall opponente, il quale ha allegato che il prospetto depositato in sede di ricorso monitorio sub doc. 2, redatto dallo Studio Fava, costituisce un mero, evidente, refuso (cfr. pag. 2 dell atto di citazione introduttivo dell opposizione), non è condivisibile. Il documento in questione risulta invero sottoscritto da tutte le parti, compreso Franco Bacchelli, è allegato ad un atto notarile e costituisce coerente attuazione dell accordo raggiunto dalle parti in data (cfr. doc. 3 del fascicolo della parte opposta); coerente con tale ricostruzione è anche il doc. 1 dell opponente, laddove i versamenti operati da Patrizia Bacchelli risultano sul conto della società come conferimento Bacchelli Patrizia per euro ,58 e come accredito a seguito di realizzo coattivo pegno costituito a vs favore dalla signora Bacchelli Patrizia (per euro ,00); si tratta di un accredito coerente con l accordo raggiunto (sub doc, 3 cit.) in virtù del quale il deposito intestato a Patrizia Bacchelli, una volta esaurita la sua pagina 6 di 8

7 funzione di garanzia (pegno), sarebbe stato conferito alla società ovvero impiegato per estinguere il debito della società; ciò che risulta effettivamente avvenuto. Il decreto ingiuntivo va pertanto confermato. 6. Vanno ora esaminate le domande riconvenzionali proposte dalla parte opponente con l atto di citazione introduttivo dell opposizione. In primo luogo va esaminata la domanda di condanna dell opposto al pagamento della somma di euro ,86, per indebito prelievo di anticipi su utili mai maturati. Sul punto deve osservarsi che la documentazione versata a prova dell assunto non è sufficiente a dimostrare la tesi, laddove gli stessi opponenti assumono che tali prelievi sarebbero stati contabilizzati in un bilancio approvato dai soci (cfr. pag. 4 dell atto di citazione) e mai contestato in alcuna sede. Ad ogni modo i docc. 5 e 6 versati in atti sono costituiti dalla situazione contabile della società al dalla quale si evince solo la voce Bacchelli Pietro c/utile esercizio e da una dalla quale dovrebbe risultare l approvazione del detto bilancio da parte di Pietro Bacchelli. Analoga carenza probatoria si riscontra in relazione alle altre annualità. Non vi è in sostanza la prova che si trattasse di utili non maturati e quindi di utili non distribuibili. A tacere del fatto che la parte opposta attribuisce all importo di euro ,86 una diversa causale (retribuzione dovuta a Bacchelli Pietro a fronte dell impiego come collaboratore della società e arretrati per il medesimo titolo). 7. Né diversa sorte può ritenersi con riferimento all altra domanda riconvenzionale, relativa alle somme richieste a titolo di indennità di occupazione, utenze ed altro relativamente all immobile di Molinella. Sul punto sarà sufficiente richiamare quanto osservato dalla parte opposta, relativamente all accordo raggiunto nella scrittura privata transattiva del 19 dicembre 2005 nella quale si affermava che: le parti si obbligano a far sì che. Il fabbricato di proprietà della società attualmente abitato dai signori Franco e Pietro Bacchelli e Jole Mazza, ciascuno dei quali occupa un unità immobiliare distinta dalle altre, venga destinato anche negli anni a venire ad abitazione di famiglia, destinata a soddisfare le esigenze abitative primarie o secondarie dei sottoscrittori il presente accordo. Non risulta che le parti abbiano successivamente modificato tali accordi. Per quanto, infine, attiene alle utenze, che lo stesso Pietro Bacchelli ha ammesso di non aver pagato, l importo di euro ,00, calcolato considerando una media annua di spese di euro 3.500,00 (acqua, gas luce e rifiuti) non risultano, nel loro ammontare, specificamente provate documentalmente (il prospetto predisposto dalla parte e allegato sub doc. 13 risulta infatti generico e comunque contestato dall opposto Bacchelli). 8. Le domande riconvenzionali vanno quindi rigettate. pagina 7 di 8

8 9. Le spese di lite, attesa la reciproca soccombenza (tenuto conto invero anche dell inammissibilità delle domande proposte in via di reconventio reconventionis) dall opposto possono essere integralmente compensate tra le parti. P.Q.M. Il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni diversa istanza ed eccezione disattesa o assorbita, così dispone: - Rigetta l opposizione e, per l effetto, conferma il decreto ingiuntivo opposto; - Compensa integralmente tra le parti le spese di lite. Bologna, 15 maggio 2017 Il Giudice dott. Daria Sbariscia pagina 8 di 8