La dispersione scolastica in Liguria

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1 La dispersione scolastica in Liguria Ricerca quali-quantitativa sulla dimensione del rischio e l esperienza della dispersione Presentazione dei risultati Genova 8 novembre 2012

2 1 Metodologie dell indagine 12 colloqui in profondità con il metodo qualitativo Storie di vita con ragazzi che hanno abbandonato la scuola dell obbligo senza concluderla Colloqui personali e telefonici - distribuzione per genere, età e provincia di residenza 2 6 colloqui in profondità con metodo qualitativo (questionario non strutturato) con genitori di ragazzi che hanno abbandonato la scuola dell obbligo senza concluderla Colloqui personali e telefonici - distribuzione per provincia di residenza 2

3 Metodologie dell indagine 3 indagine quantitativa tra ragazzi di età anni che frequentano le scuole Secondarie di primo grado (terzo anno), Istituti Professionali (primi 2 anni) e Formazione Professionale Interviste autocompilate on-line - campione di studenti di 34 scuole distribuite sul territorio (per provincia e ampiezza centro) e per tipologia di scuola. 4 Web Discussion e colloqui qualitativi con insegnanti e formatori liguri 3

4 I principali elementi emersi dai risultati della ricerca 4

5 I driver della dispersione Non sussiste un aspetto la cui presenza proietti i ragazzi automaticamente nella sfera della dispersione. Tuttavia la coesistenza di un numero maggiore di fattori critici porta a incrementare il livello di rischio in maniera significativa. Soggetti a rischio dispersione secondo ciascuno degli indicatori considerati (%) Soggetti secondo il numero dei driver del rischio presenti (%) Basso rendimento scolastico Voto medio insufficiente 18,0 17,9 53,8 Previsione di insuccesso 16,1 25,1 Scoraggiamento Previsione di abbandono 13,2 10,3 9,5 6,7 3,4 1,4 0,1 Insufficienza materie centrali 9,

6 La dimensione del rischio Il rischio dispersione, secondo diverse intensità, tra studenti del terzo anno della scuola secondaria di primo grado, dei primi due anni degli istituti professionali e della Formazione Professionale in Liguria (%) 12 Consistente (presenti 3 o più driver di rischio) 10 Degno di nota (presenti 2 driver di rischio) Nullo (nessun driver di rischio presente) Minimo (presente 1 driver di rischio) 6

7 Fattori che incidono sul rischio Le dimensioni che assumono maggiore peso sui livelli di rischio: I docenti La famiglia Tratti caratteriali Tipo di scuola frequentato Il pregresso scolastico 7

8 I docenti Insegnanti e formatori come figure centrali nel contesto della prevenzione della dispersione e punto di riferimento degli studenti. Comprensione equità capacità di motivare sono le 3 qualità che possono arginare gli abbandoni. Mutamenti nel rischio dispersione, al crescere degli indici di relazionalità con gli insegnanti: -5,4 soddisfazione per le relazioni con docenti Ero andata con mio padre a parlare con la Preside per dire che con questo professore non mi trovavo bene e se potevo cambiare sezione, ma la Preside non ha voluto cambiarmi e a mio padre ho detto che mi ritiro. Se ci fosse stata un po più di comprensione non mi sarei ritirata. -4,3-4,1-3, soddisfazione per il lavoro a scuola giudizio sulla competenza comprensione Ho notato delle grosse differenze tra gli alunni. Un tema io e la mia compagna l abbiamo fatto uguale identico. A me hanno dato 7 e a lei 8 per questa cosa qui non vado più a scuola. Mi è rimasto impresso un insegnate delle medie, che porterò sempre nel cuore e che mi ha aiutata moltissimo, sia a essere promossa sia nelle altre materie anche se non erano le sue lui è il mio mito. 8

9 La famiglia Condizione economica, estrazione sociale e background culturale sono elementi strettamente correlati con le situazioni di rischio. Vi è difficoltà da parte dei genitori a comprendere i problemi, le esigenze, le attitudini dei propri figli e, successivamente, i reali motivi dell irregolarità o dell abbandono del percorso scolastico. Emerge con forza la necessità di un appoggio esterno. Indice di deprivazione economica delle famiglie, per cat. rischio dispersione 2,3 % genitori con licenza media o meno, per cat. rischio dispersione 43,2 hanno cercato di convincermi in tutti i modi, i miei genitori, i miei nonni, i miei zii. Tutti quanti mi hanno detto che stavo sbagliando, però non c è stato verso di cambiare idea. consistente 1,5 nullo consistente 23,0 nullo Non riesco a capire mio figlio. Lui voleva studiare, ma non riusciva. Forse ha avuto un momento di crisi e io non ho avuto le parole per fargli capire, non lo so Poteva essere aiutato magari dallo psicologo della scuola e invece penso che è lì che hanno sbagliato. Non c era uno psicologo che lo potesse seguire bene bene. La mamma non basta, non bastano le maestre. Ci vuole un professionista. 9

10 Tratti caratteriali Tra i ragazzi a rischio o quelli fuoriusciti dall ambito formativo risultano frequenti la timidezza e l insicurezza, che si possono manifestare anche in forma di ansietà o problemi di condotta. Sono una ragazza molto timida e ho avuto problemi a scuola. Avevo pochi amici, anche perché c erano i bulletti in classe. La seconda figlia si è ritirata a 16 anni perché non le piace studiare e allora non ha più voluto andare a scuola mia figlia è molto timida, anche la mia dottoressa mi ha detto che è meglio iniziare a farle fare delle sedute terapeutiche. Ci sono dei tratti comuni, come una scarsa autostima e una scarsa motivazione, ma anche una mancanza di consapevolezza rispetto alle proprie capacità. Ha odiato la figura della psicologa in generale e mi ha detto a 9 anni che se lo porto dalla psicologa lui scappa di casa Lui ha avuto l insegnante di sostegno fino alla terza media, perché non aveva voglia di studiare. Era un bambino che non prestava attenzione. Questa maestra che gli è stata data gli stava con il fiato sul collo e lui si sentiva un diverso rispetto agli altri. Aveva questa iperattività. Mio figlio adesso si è calmato un po, ma devo stargli dietro. Ha lasciato la scuola e a me non va è un ragazzo che sta sempre solo. Un periodo usciva tanto, ma adesso non più. Gli piace stare da solo. 10

11 Tipo di scuola frequentato Particolare vulnerabilità dell ambiente degli Istituti Professionali, i quali risultano essere sensibilmente più a rischio dispersione rispetto al mondo della Formazione Professionale. % di rischio di dispersione per tipo di scuola 29,3 16,5 16,3 16,0 8,9 7,6 13 8,6 7,4 rischio consistente rischio degno di nota Secondaria Primo grado Istituti Professionali Formazione Professionale 11

12 Pregresso scolastico Percorsi formativi irregolari e interruzioni sono fonti di frustrazione e demotivazione nei ragazzi per cui spesso diventano un circolo vizioso, in cui gli insuccessi rendono sempre più difficili i recuperi e la possibilità di riprendere con efficacia il tragitto scolastico.. % di allievi che hanno già perso anni scolastici per categoria rischio dispersione 69,3 Quando sono stato bocciato la seconda volta, ho iniziato a pensarci e ne ho parlato con mia madre ci ho pensato e diciamo che ho capito che andare a scuola non faceva per me... consistente 30,5 nullo Magari i ragazzini che si trovano in scuole che non avevano scelto cominciano a riscontrare difficoltà, entrano in quellʼetà particolare in cui si forma la propria personalità, ci si struttura. Questi ragazzi si sono sentiti frustrati e inadeguati e magari invece di essere indirizzati in una scuola che per loro era invece più confacente... sono stati persi. 12

13 Altri fattori più marginali o indiretti % maschi, per categoria rischio dispersione % stranieri per categoria rischio dispersione Indice di attrazione del mercato del lavoro per categoria rischio dispersione 59,6 55,7 0,19 23,6 18,2 consistente nullo consistente nullo consistente nullo -0,09 13

14 Arginare la dispersione Emerge la necessità di un approccio collaborativo e uno sforzo congiunto dei diversi soggetti coinvolti (scuola, famiglie, servizi di supporto e istituzioni) Ragazzi e genitori spesso faticano a comprendere le reali cause delle difficoltà che attraversano, per cui necessitano di riscontri esterni, sia da parte dei docenti che eventualmente da servizi specializzati (psicologi, consultori). Anche insegnanti e formatori hanno l esigenza di confrontarsi con i genitori in maniera collaborativa, nella consapevolezza che entrambi operano con lo stesso obiettivo, ovvero di supportare la carriera scolastica dell allievo-figlio. 14

15 Arginare la dispersione I suggerimenti raccolti soprattutto dai docenti, ma anche da genitori e ragazzi: Ø politiche di sensibilizzazione indirizzate ai genitori Ø agevolare approccio più personalizzato verso gli studenti Ø trasmettere motivazione allo studio e far comprendere il senso dell andare a scuola Ø potenziamento dei piani di prevenzione Ø valorizzare la figura dello psicologo inserendolo nel contesto scolastico e famigliare Ø offerte formative mirate per i docenti Inoltre vi sono profondi mutamenti negli atteggiamenti dei giovani nei confronti dello studio Servono nuove forme didattiche e nuovi approcci al fine di andare incontro alle nuove attitudini dei giovani e stimolare il loro interesse. 15

16 Arginare la dispersione In diverse parti dell indagine emerge l importanza delle attività di orientamento nel contesto della lotta alla dispersione scolastica I giovani hanno una visione della realtà scolastica e lavorativa piuttosto distorta. Hanno difficoltà a valutare obiettivamente le proprie potenzialità o inquadrare correttamente le proprie attitudini e sia genitori che docenti frequentemente non sono in grado di aiutarli. Occorre indirizzarli a scelte più consone alle loro capacità e vocazioni, evitando quelle interruzioni e cambi di rotta che sono causa di delusioni e frustrazioni, troppo spesso anticamera del definitivo abbandono. 16

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