BOLLETTINO BIMESTRALE DEL FONDO DI ROTAZIONE PER L'ATTUAZIONE DELLE POLITICHE COMUNITARIE
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3 DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO Ispettorato Generale per i Rapporti Finanziari con l'unione Europea BOLLETTINO BIMESTRALE DEL FONDO DI ROTAZIONE PER L'ATTUAZIONE DELLE POLITICHE COMUNITARIE (Novembre Dicembre 2014) Anno XXV N. 6/2014
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5 INDICE Premessa... 1 Capitolo 1 IL BILANCIO GENERALE DELL UNIONE EUROPEA PER L ESERCIZIO Introduzione Previsioni di spesa Previsioni di entrata Bilancio per attività Capitolo 2 MOVIMENTI FINANZIARI DEL FONDO DI ROTAZIONE SEZIONE I CONTI CORRENTI n e n RISULTATI D'INSIEME SEZIONE II MOVIMENTI FINANZIARI DEI DUE CONTI CORRENTI DATI SINTETICI SEZIONE III MOVIMENTI FINANZIARI DEI DUE CONTI CORRENTI DATI ANALITICI A) CONTO CORRENTE FINANZIAMENTI NAZIONALI B) CONTO CORRENTE FINANZIAMENTI UE SEZIONE IV RIEPILOGO MOVIMENTI MENSILI DEI DUE CONTI CORRENTI ANNO SEZIONE V CONTO CORRENTE ANNO GLOSSARIO I
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7 INDICE DELLE TABELLE E GRAFICI TABELLA 1 BILANCIO EVOLUZIONE DELLE SPESE PER RUBRICHE (CONFRONTO TRA PROGETTO BILANCIO - POSIZIONE CONSIGLIO - POSIZIONE PARLAMENTO E ADOZIONE FINALE)... 6 TABELLA 2 CONFRONTO TRA IL BILANCIO 2014 ED I PROGETTI DI BILANCIO 2015 CLASSIFICATI SECONDO LE RUBRICHE DEL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE (STANZIAMENTI DI IMPEGNO)... 7 TABELLA 3 QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE - CONFRONTO CON IL BILANCIO TABELLA 4 BILANCIO RIEPILOGO GENERALE DEGLI STANZIAMENTI CONFRONTO CON IL BILANCIO GRAFICO 1 BILANCIO 2015 RIPARTIZIONE DEGLI IMPEGNI PER RUBRICHE DI SPESA TABELLA 5 BILANCIO 2015 ENTRATE A CONFRONTO CON IL GRAFICO 2 FINANZIAMENTO DEL BILANCIO COMUNITARIO PER TIPOLOGIA DI RISORSA TABELLA 6 BILANCIO 2015 PARTECIPAZIONE DELL'ITALIA IN RAPPORTO CON IL TOTALE U.E GRAFICO 3 BILANCIO 2014 QUOTA DI PARTECIPAZIONE DELL ITALIA PER TIPOLOGIA DI RISORSA TABELLA 7 CORREZIONE REGNO UNITO CONFRONTO TRA LE QUOTE DI CONTRIBUZIONE PER GLI ESERCIZI 2014/ TABELLA 8 QUOTA DI PARTECIPAZIONE DELL ITALIA AL BILANCIO 2015 CONFRONTO CON IL BILANCIO TABELLA 9 QUOTA DI PARTECIPAZIONE DELL'ITALIA AL BILANCIO 2015 CONFRONTO CON I VERSAMENTI EFFETTUATI NEL TABELLA 10 BILANCIO 2015 PER ATTIVITA CONFRONTO CON IL BILANCIO TABELLA 2.1 Movimenti mensili relativi al C/C e C/C Novembre - Dicembre TABELLA 2.2 Riepilogo Movimenti C/C Novembre Dicembre TABELLA 2.3 Riepilogo Movimenti C/C Novembre Dicembre TABELLA C/C APPORTI DAL BILANCIO DELLO STATO ED ALTRI ACCREDITI Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI RIEPILOGO PER PERIODO DI PROGRAMMAZIONE - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI - PROGRAMMAZIONE Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI FESR - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO 1 - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI FSE - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO 3 - Novembre Dicembre III
8 TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI FESR - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO 2 - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI FSE - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO 1 - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI FSE - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO 3 - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI FEASR - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO Sviluppo Rurale - Novembre - Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI FEP- PROGRAMMAZIONE Novembre - Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI FESR - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO CONVERGENZA - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI FESR - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO COOPERAZIONE - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI FSE - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO COMPETITIVITA - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI FSE - PROGRAMMAZIONE OBIETTIVO CONVERGENZA - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI FSE - PROGRAMMAZIONE CATEGORIE REGIONI PIU' SVILUPPATE - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C QUOTA NAZIONALE A FRONTE DEI FONDI COMUNITARI YEI - PROGRAMMAZIONE CATEGORIE REGIONI PIU' SVILUPPATE - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C ALTRI FINANZIAMENTI NAZIONALI - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE FEAD - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE FSE OBIETTIVO 3 - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE SFOP - OBIETTIVO 5/A - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE FESR OBIETTIVO 1 - Novembre Dicembre IV
9 TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE FSE OBIETTIVO 3 - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE SFOP OBIETTIVO 1 - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE FEASR OBIETTIVO SAPARD Sviluppo Rurale - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE FEP Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE FESR OBIETTIVO COMPETITIVITA - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE FESR OBIETTIVO CONVERGENZA - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE FESR OBIETTIVO COOPERAZIONE - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE FSE OBIETTIVO COMPETITIVITA - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE FSE OBIETTIVO CONVERGENZA - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE FEAD - Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C FONDI COMUNITARI ALTRE LINEE DI BILANCIO COMUNITARIO - Novembre Dicembre TABELLA 2.4 Riepilogo movimenti mensili relativi ai C/C e C/C Anno TABELLA 2.5 Movimenti mensili relativi al C/C Anno TABELLA Riepilogo movimenti C/C Novembre Dicembre TABELLA Movimenti C/C ALTRI FINANZIAMENTI NAZIONALI - Anno TABELLA 2.6 Riepilogo movimenti mensili relativi al C/C Anno V
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11 Premessa Nel varare la Legge 16 aprile 1987 n. 183, in materia di coordinamento dell attuazione in Italia delle politiche europee, il legislatore ha previsto un apposita pubblicazione bimestrale sui movimenti finanziari Italia UE registrati dal Fondo di Rotazione per l attuazione delle politiche comunitarie, istituito presso la Ragioneria Generale dello Stato. Tale pubblicazione, edita dall Ispettorato Generale per i rapporti finanziari con l Unione europea (IGRUE), nel cui ambito è operante il Fondo di Rotazione per l attuazione delle politiche comunitarie, fornisce una esposizione dei flussi finanziari registrati nel bimestre di riferimento per il suddetto Fondo. In particolare, nel Bollettino n. 6/2014, fornisce, nella prima parte, la descrizione del Bilancio generale dell Unione europea per l esercizio 2015 e, nella seconda parte, una esposizione dei flussi finanziari registrati nei mesi Novembre - Dicembre 2014 per il Fondo di Rotazione. Inoltre, la pubblicazione in questione, si colloca nel più ampio panorama dei lavori editi dall Ispettorato Generale per i rapporti finanziari con l Unione europea (IGRUE), tra cui si citano: la Situazione trimestrale dei flussi finanziari Italia - Unione europea, che illustra l andamento dei flussi finanziari trimestrali tra l Italia e l Unione europea; la Relazione sulle politiche strutturali dell Unione europea, che espone la programmazione e lo stato di attuazione degli Interventi strutturali; la Relazione annuale sui flussi finanziari Italia - Unione europea, che dà conto del Bilancio generale e delle politiche dell Ue e analizza i movimenti netti dell Italia, i finanziamenti del FEAGA e le attività del Fondo di Rotazione. 1
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13 Capitolo 1 IL BILANCIO GENERALE DELL UNIONE EUROPEA PER L ESERCIZIO Introduzione La procedura di formazione ed approvazione del Bilancio di previsione UE per il 2015 si colloca nel contesto della Presidenza italiana del Consiglio dell'unione Europea, assunta dal nostro Paese dal 1 luglio al 31 dicembre Si ricorda che la Presidenza del Consiglio impegna ognuno dei 28 Stati membri dell'unione Europea a turno ogni sei mesi, durante i quali presiede le riunioni a tutti i livelli nell'ambito del Consiglio, contribuendo a garantire la continuità dei lavori dell'ue in seno a tale Istituzione. Con riferimento al settore Bilancio comunitario, la Presidenza italiana si è adoperata per garantire un giusto equilibrio tra la disciplina di bilancio e le esigenze di impulso dei programmi di crescita, occupazione, coesione, politica agricola e il ruolo di attore globale dell'ue. In questo contesto ha condotto i negoziati, dapprima in seno al Consiglio UE e successivamente con il Parlamento Europeo, relativamente all adozione degli adeguamenti di bilancio per il 2014 (c.d. bilanci rettificativi) e al budget per il 2015, per consentirne l approvazione entro la fine dell anno, come stabilito dal Trattato. Come è noto, il Bilancio generale dell Unione Europea è l atto che prevede ed autorizza, per ciascun esercizio, il finanziamento dell insieme delle attività e degli interventi comunitari (interni ed esterni), la cui approvazione rappresenta un momento fondamentale per realizzare gli obiettivi prefissati, pur in presenza di uno scenario internazionale segnato ancora da instabilità. Inoltre, il Bilancio 2015 è il secondo nel nuovo Quadro Finanziario Pluriennale ( ) e avrà il ruolo importante di garantire il finanziamento dei nuovi programmi per assicurare la promozione della crescita, dell occupazione, della ricerca e dell innovazione nell ambito dell Unione europea. La predisposizione e l adozione del Bilancio UE è regolamentata da una procedura complessa (prevista dal Trattato di Lisbona, entrato in vigore dal 1 dicembre 2009) che copre oltre la metà dell anno che precede l esercizio cui si riferisce. Il procedimento inizia con la presentazione degli orientamenti che si intendono seguire per la predisposizione del bilancio di previsione. Tenendo conto anche di tali orientamenti, la Commissione presenta il Progetto di Bilancio a cui seguono le posizioni dell Autorità di bilancio (Consiglio e Parlamento) e con l'ausilio di vari "Triloghi" si arriva, in dicembre, all'adozione finale da parte del Parlamento Europeo. Dal punto di vista strutturale, il Bilancio presenta uno stato di previsione per ciascuna delle cosiddette Piccole Istituzioni (spese di funzionamento e di personale) ed uno per la Commissione, suddiviso in 34 attività di intervento. Questa suddivisione, che risponde al criterio dell Activity Based Budgeting (ABB), consente una visione integrata di tutte le risorse a disposizione della Commissione, sia per settore che per attività. Tuttavia, per chiarezza e semplicità di esposizione, si preferisce rappresentare il Bilancio per Rubriche di spesa del Quadro Finanziario Pluriennale, in quanto il Consiglio e il Parlamento esaminano il Bilancio stesso secondo tale classificazione. 3
14 1.2 Previsioni di spesa Prima della procedura vera e propria, il Consiglio ed il Parlamento Europeo (Autorità di bilancio) adottano delle linee guida al fine di fornire alla Commissione delle indicazioni sulle proprie priorità, da tenere presenti al momento della predisposizione del Bilancio di previsione. Il Consiglio, nelle sue linee guida approvate nel corso dell Ecofin del 18 febbraio 2014, ha sottolineato che, pur tenendo conto dell attuale situazione economica, il bilancio deve essere sufficientemente dotato per contribuire ad attenuarne gli effetti negativi. Ha ribadito l importanza della collaborazione tra tutte le Istituzioni per consentire l approvazione del Bilancio entro i termini fissati dal nuovo Trattato. Inoltre ha ricordato che le dotazioni finanziarie devono corrispondere alle effettive necessità ed al rigore di bilancio, analogamente a quanto perseguito dagli Stati membri per i propri bilanci nazionali. Per quanto concerne gli orientamenti del Parlamento, la priorità politica principale riguarda l utilizzo del Bilancio comunitario come strumento per rilanciare l economia europea, incrementando gli investimenti strategici e concentrando gli sforzi a sostegno della competitività, dell occupazione e crescita. Tenendo conto anche di tali orientamenti, la Commissione, l 11 giugno 2014, ha presentato il Progetto di Bilancio dell Unione per l esercizio finanziario 2015, incentrato sugli obiettivi della crescita e dell occupazione in linea con la Strategia UE La spesa totale proposta per l esercizio 2015 prevedeva stanziamenti di impegno (compresi gli Strumenti speciali) per milioni di euro e stanziamenti di pagamento per milioni di euro. Il 30 giugno, il Comitato Bilancio ha discusso il 1 Progetto di Bilancio 2015 proposto dalla Presidenza italiana. In sede di esame tecnico del Progetto, l impegno della Presidenza italiana è stato caratterizzato da un lavoro lungo e difficile che ha permesso di giungere ad un accordo politico a maggioranza qualificata tra gli Stati membri in Coreper (Comitato dei Rappresentanti Permanenti) il 15 luglio Per l adozione formale della posizione del Consiglio sul Bilancio 2014, da trasmettere poi al Parlamento, non è stato convocato un Consiglio Ecofin-Bilancio ma si è fatto ricorso alla cosiddetta procedura scritta (comunicazione da parte di ogni Stato membro al Segretariato del Consiglio della posizione favorevole sul Bilancio 2015). Tale procedura si è conclusa formalmente il 2 settembre 2014, per rispettare il termine di 8 settimane (previsto dal Trattato) per l adozione formale di una posizione del Consiglio, termine che decorre dalla pubblicazione della proposta di Bilancio della Commissione in tutte le lingue ufficiali dell UE, per permetterne l esame ai Parlamenti nazionali. Gli stanziamenti proposti erano pari a milioni di euro per impegni ed a milioni di euro per pagamenti. Nel prosieguo della procedura, tale posizione è stata poi presentata ufficialmente al Parlamento europeo dalla Presidenza italiana (Sottosegretario delegato) nella sessione plenaria di settembre (15-18 settembre). Successivamente, il dossier bilancio si è spostato all esame preliminare in Commissione Bilanci del Parlamento Europeo fino ad arrivare nella seduta plenaria del 22 ottobre 2014 dove è stato emendato il Progetto di Bilancio 2015 approvato, in settembre, dal Consiglio. Il Parlamento ha annullato tutti i tagli effettuati dal Consiglio alla proposta iniziale della Commissione, chiedendo ulteriori stanziamenti per stimolare la crescita economica e 4
15 la creazione di posti di lavoro, portando gli impegni a milioni di euro ed i pagamenti a milioni di euro. Di conseguenza, come previsto dalla nuova procedura di bilancio disciplinata dal Trattato di Lisbona, è stato convocato il Comitato di Conciliazione, formato dai rappresentanti delle due Istituzioni, con la partecipazione e l assistenza tecnica della Commissione, con il compito proprio di ricercare, entro ventuno giorni, attraverso una serie di incontri, un compromesso per concludere l accordo sul Bilancio. Il Comitato, tuttavia, non è riuscito a trovare un accordo a causa, soprattutto, della divergenza di opinioni tra Parlamento e Consiglio in relazione al pacchetto dei bilanci rettificativi 2014, pre-condizione per poter discutere del Bilancio Questa situazione è stata confermata anche nella riunione di tale Comitato a margine del Consiglio Ecofin- Bilancio del 14 novembre 2014 e nell ultimo giorno utile del periodo di Conciliazione del 17 Novembre. Il fallimento del negoziato tra Consiglio e Parlamento prefigurava la possibilità che il bilancio non venisse adottato prima dell inizio del nuovo esercizio finanziario, con la conseguenza che le spese sarebbero state effettuate mensilmente per ciascun capitolo nel limite di un dodicesimo degli stanziamenti previsti nel Bilancio UE 2015 (c.d. esercizio provvisorio, art. 315 del Trattato). Le principali conseguenze di tale scenario erano rappresentate dall impossibilità di assicurare il pieno finanziamento di molteplici programmi e dagli inevitabili ritardi nell esecuzione della spesa comunitaria nel suo complesso (soprattutto per quanto concerne la spesa agricola che necessita di ingenti finanziamenti ad inizio di ogni anno). Come conseguenza del mancato consenso in seno al Comitato di Conciliazione la Commissione, il 28 novembre 2014, così come previsto nell art. 314 comma 8 del Trattato, ha presentato un nuovo Progetto di Bilancio, ricominciando l iter procedurale per la sua adozione, prevedendo stanziamenti di impegno (compresi gli Strumenti speciali) per milioni di euro e stanziamenti di pagamento per milioni di euro. Nella nuova proposta la Commissione ha cercato di conciliare le posizioni dei due rami dell Autorità di bilancio, evitando così il ricorso all esercizio provvisorio. Soprattutto in virtù dell opera di mediazione della Presidenza italiana, su tale nuova proposta è stato raggiunto un accordo complessivo sul pacchetto dei bilanci rettificativi 2014 e sul bilancio UE 2015 durante il Trilogo dell 8 dicembre con la Commissione ed il Parlamento Europeo. In particolare l adeguamento del Bilancio 2014 (c.d. bilanci rettificativi) ha individuato una soluzione per evitare la crescita dello stock delle fatture da pagare su impegni pregressi, ponendo le basi per un progressivo assorbimento negli anni a venire di detto stock. Tale accordo politico è stato confermato a maggioranza qualificata nel Coreper (Comitato dei Rappresentanti Permanenti) del 9 dicembre L accordo così raggiunto è stato formalizzato dal Consiglio il 12 dicembre che ha adottato la sua posizione sul nuovo Progetto di Bilancio 2015 (Lettura Consiglio). Gli stanziamenti approvati erano pari a milioni di euro per impegni ed a milioni di euro per pagamenti. Nella corso della Sessione plenaria a Strasburgo del 17 dicembre 2014, tenuto conto dell accordo raggiunto, il Parlamento Europeo ha definitivamente approvato il Bilancio 2015, evitando così il ricorso all esercizio provvisorio per dodicesimi mensili. È stato pertanto confermato il livello degli stanziamenti approvati dal Consiglio ovvero impegni per milioni di euro (+1,84% rispetto al 2014), pari all 1,04% del RNL UE, e 5
16 pagamenti per milioni di euro (+1,57% rispetto al Bilancio 2014), quest ultimi pari all 1,01% del RNL UE. La Tabella n. 1 illustra l iter di approvazione del Bilancio 2015 con il confronto tra il Progetto di Bilancio, i risultati della Lettura del Consiglio e gli stanziamenti relativi all adozione finale del Parlamento. TABELLA 1 BILANCIO EVOLUZIONE DELLE SPESE PER RUBRICHE (CONFRONTO TRA PROGETTO BILANCIO - POSIZIONE CONSIGLIO - POSIZIONE PARLAMENTO E ADOZIONE FINALE) (importi in milioni di euro) RUBRICHE PROGETTO BILANCIO POSIZIONE 2015 CONSIGLIO I PROPOSTA COMMISSIONE POSIZIONE PARLAMENTO PROGETTO BILANCIO 2015 II PROPOSTA COMMISSIONE POSIZIONE CONSIGLIO/PARLAMENTO (ADOZIONE FINALE) IMPEGNI PAGAMENTI IMPEGNI PAGAMENTI IMPEGNI PAGAMENTI IMPEGNI PAGAMENTI IMPEGNI PAGAMENTI 1. CRESCITA INTELLIGENTE E INCLUSIVA a Competitività per la crescita e l'occupazione b Coesione economica, sociale e territoriale CRESCITA SOSTENIBILE: RISORSE NATURALI di cui Spese connesse al mercato e pagamenti diretti SICUREZZA E CITTADINANZA EUROPA GLOBALE AMMINISTRAZIONE COMPENSAZIONI p.m. p.m. p.m. p.m. p.m. p.m. p.m. p.m. p.m. p.m. TOTALE PER RUBRICHE Strumenti speciali Riserva aiuti d'urgenza Fondo europeo adeguamento globalizzazione (FEG) Fondo di Solidarietà UE TOTALE GENERALE Analizzando le due proposte della Commissione riguardanti il Progetto di Bilancio 2015 e rapportandole al Bilancio 2014 (comprensivi dei Bilanci Rettificativi da 1 a 7) si evidenzia un incremento per gli stanziamenti di impegno (compresi gli Strumenti speciali), che nella prima proposta era pari al 2,04% mentre nella seconda scende all 1,78%. Analogamente anche gli stanziamenti di pagamento dal 2,23% scendono all 1,66%. Gli stanziamenti di impegno rappresentano in entrambe le proposte l 1,04% del RNL comunitario, con un margine nella prima di milioni di euro e nella seconda di milioni di euro rispetto ai plafonds del QFP Gli stanziamenti di pagamento, invece, si attestano nella prima proposta all 1,02% del RNL comunitario, mentre nella seconda all 1,01% del RNL comunitario evidenziano un margine che passa da 0 a 800 milioni di euro. 6
17 Nella Tabella n. 2 vengono posti a confronto i dati, in stanziamenti d impegno, del Bilancio 2014, dei Progetti di Bilancio 2015 e del Quadro Finanziario Pluriennale TABELLA 2 CONFRONTO TRA IL BILANCIO 2014 ED I PROGETTI DI BILANCIO 2015 CLASSIFICATI SECONDO LE RUBRICHE DEL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE (STANZIAMENTI DI IMPEGNO) RUBRICHE BILANCIO QUADRO Bilanci FINANZIARIO Ret t ificat ivi PLURIENNALE da 1 a PROGETTO BILANCIO 2015 I PROPOSTA VAR.% 2015/2014 MARGINI DISPONIBILI RISPETTO AL QUADRO FINANZIARIO PROGETTO BILANCIO 2015 II PROPOSTA (importi in milioni di euro) VAR.% 2015/2014 MARGINI DISPONIBILI RISPETTO AL QUADRO FINANZIARIO (A) (B) (C) (C-A)/A (B-C) (D) (D-A)/A (B-D) 1. CRESCITA INTELLIGENTE E INCLUSIVA ,20 (**) ,27 (***) 177 1a Competitività per la crescita e l'occupazione , , b Coesione economica, sociale e territoriale ,63 (**) ,64 (***) 0 2. CRESCITA SOSTENIBILE: RISORSE NATURALI , , di cui Spese connesse al mercato e pagamenti diretti , , SICUREZZA E CITTADINANZA , , EUROPA GLOBALE , , AMMINISTRAZIONE , , COMPENSAZIONI 29 0 p.m. p.m. p.m. p.m. p.m. p.m. STANZIAMENTI IMPEGNI PER RUBRICHE ,09 (**) ,83 (***) STANZIAMENTI PAGAMENTI PER RUBRICHE ,33 (****) ,75 (****) 800 Strumenti speciali impegni (*) , ,66 Strumenti speciali pagamenti (*) , ,71 TOTALE GENERALE PER IMPEGNI , ,78 TOTALE GENERALE PER PAGAMENTI , ,66 (*) Negli Strumenti speciali rientrano la Riserva per gli aiuti d'urgenza, il Fondo di Solidarietà dell'unione Europea e il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione. (**) Nel calcolo del margine si tiene conto dello Strumento di Flessibilità pari a 80 milioni di euro, poiché tali stanziamenti non sono ricompresi nel Quadro Finanziario Pluriennale. (***) Nel calcolo del margine si tiene conto dello Strumento di Flessibilità pari a 83 milioni di euro, poiché tali stanziamenti non sono ricompresi nel Quadro Finanziario Pluriennale. (****) Nel calcolo del margine si tiene conto dello Strumento di Flessibilità pari a 11 milioni di euro, poiché tali stanziamenti non sono ricompresi nel Quadro Finanziario Pluriennale. Confrontando il massimale di spesa del Quadro Finanziario Pluriennale con gli stanziamenti del Bilancio 2015, si evidenzia un margine complessivo sugli impegni, non particolarmente elevato, pari a milioni di euro di cui la quota maggiore è relativa alla Rubrica 2 (Crescita sostenibile: risorse naturali) con 790 milioni di euro. Per la Rubrica 1b (Coesione economica, sociale e territoriale), dove non è presente come di consueto nessun margine, è stata invece prevista la mobilizzazione dello Strumento di Flessibilità per 83 milioni di euro, oltre tale margine, per affrontare la particolare situazione di Cipro e concedere, anche per questo anno, una dotazione aggiuntiva dei Fondi strutturali. Per quanto concerne, invece, gli stanziamenti di pagamento, il margine è di milioni di euro, per il quale è stato previsto la mobilizzazione dello Strumento di Flessibilità per 11 milioni di euro, sempre in relazione a Cipro. Tale margine conferma la tendenza ad un contenimento della spesa comunitaria, come emerso negli ultimi anni, rispetto al tetto di spesa previsto dal QFP. 7
18 La Tabella n. 3 evidenzia tutti i dati sopra riportati. TABELLA 3 QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE - CONFRONTO CON IL BILANCIO 2015 (importi in milioni di euro) RUBRICHE QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE 2015 BILANCIO 2015 MARGINE DISPONIBILE (A) (B) (A-B) 1. CRESCITA INTELLIGENTE E INCLUSIVA (*) 114 1a Competitività per la crescita e l'occupazione b Coesione economica, sociale e territoriale (*) 0 2. CRESCITA SOSTENIBILE: RISORSE NATURALI di cui Spese connesse al mercato e pagamenti diretti SICUREZZA E CITTADINANZA EUROPA GLOBALE AMMINISTRAZIONE COMPENSAZIONI p.m. p.m. STANZIAMENTI IMPEGNI PER RUBRICHE (*) in percentuale del RNL 1,05 1,04 STANZIAMENTI PAGAMENTI PER RUBRICHE (**) in percentuale del RNL 1,02 1,01 Strumenti speciali impegni 515 Strumenti speciali pagamenti 352 TOTALE GENERALE PER IMPEGNI TOTALE GENERALE PER PAGAMENTI (*) Nel calcolo del margine si tiene conto dello Strumento di Flessibilità pari a 83 milioni di euro, poiché tali stanziamenti non sono ricompresi nel Quadro Finanziario Pluriennale. (**) Nel calcolo del margine si tiene conto dello Strumento di Flessibilità pari a 11 milioni di euro, poiché tali stanziamenti non sono ricompresi nel Quadro Finanziario Pluriennale. Ponendo a confronto gli importi stanziati nel Bilancio 2015 con i corrispettivi importi del Bilancio 2014, si rileva un incremento totale dell 1,84% per gli impegni e dell 1,57% per i pagamenti. La distribuzione degli stanziamenti, esposta dettagliatamente nella Tabella n. 4 ed in percentuale nel Grafico n. 1, è sinteticamente descritta di seguito. Rubrica 1: Crescita intelligente e inclusiva L incremento degli stanziamenti, rispetto al 2014, è del 4,37% per gli impegni e del 2,49% per i pagamenti. In particolare, per la Rubrica 1a - Competitività per la crescita e l'occupazione, gli stanziamenti registrano un aumento del 6,48% per gli impegni. Tale Rubrica finanzia Horizon 2020 (ricerca), Erasmus+, CEF (il meccanismo per collegare l Europa), i grandi 8
19 progetti infrastrutturali ITER e Copernicus e il Programma per la competitività delle piccole e medie imprese (COSME). Anche gli stanziamenti di pagamento prevedono un incremento del 33,17% per affrontare il crescente livello di impegni da liquidare e coprire i prefinanziamenti per avviare i nuovi programmi. Per la Rubrica 1b - Coesione economica, sociale e territoriale, si evidenzia la continuazione dell iniziativa a favore dell occupazione giovanile. Gli stanziamenti presentano un aumento degli impegni del 3,64% mentre sono diminuiti del 4,33% i pagamenti. Come di consueto, per il settore della Coesione non vi è margine disponibile rispetto ai plafonds del Quadro Finanziario. Rubrica 2: Crescita sostenibile: risorse naturali Questa Rubrica comprende il settore Agricoltura, Sviluppo Rurale, Pesca e Ambiente. Complessivamente, rispetto al 2014, gli stanziamenti sono lievemente diminuiti, rispettivamente, dello 0,65% per gli impegni e dello 0,79% per i pagamenti. Tali decrementi sono dovuti soprattutto allo Sviluppo rurale. Rubrica 3: Sicurezza e Cittadinanza Questa Rubrica comprende, principalmente, gli stanziamenti per le Agenzie decentrate, per il Fondo asilo e migrazione ed il Fondo per la sicurezza interna. Si sono registrati decrementi in stanziamenti di impegno dell 1,15%, dovuti alla conclusione di uno strumento a favore della Croazia nel 2014, mentre si registrano notevoli incrementi in stanziamenti di pagamento dell 11,71% per far fronte al rapido aumento degli impegni da liquidare nell ambito di questa Rubrica. Rubrica 4: Europa globale Questa Rubrica presenta incrementi sia negli impegni (1,00%) sia nei pagamenti (8,49%). Gli stanziamenti di tale Rubrica sono destinati a finanziare, oltre alle azioni previste dagli strumenti classici della cooperazione, l assistenza agli Stati in preadesione (sono in corso negoziati di adesione con la Turchia, il Montenegro e la Serbia, mentre l ex Repubblica Jugoslava di Macedonia ha ottenuto lo status di Paese candidato), lo Strumento di vicinato e partenariato, il sostegno a favore della comunità turco-cipriota e gli aiuti umanitari in Medio Oriente. Rubrica 5: Amministrazione Le spese amministrative hanno registrato un incremento del 3,05% in impegni e del 3,02% in pagamenti. Tali incrementi sono comunque giustificati dalle maggiori spese non comprimibili, come quelle per le pensioni. Rubrica 6: Compensazioni Nel 2015 non sono previsti stanziamenti in quanto, nell anno 2014, vi è stata la conclusione delle erogazioni compensative di fondi per la Croazia, in base al Trattato di adesione. 9
20 Strumenti speciali Sono evidenziati alcuni Strumenti speciali che sono al di fuori dei massimali di spesa stabiliti nel QFP , destinati a rispondere a circostanze eccezionali, fornendo, entro certi limiti, un margine di flessibilità al di là dei massimali di spesa convenuti. Essi sono: - Riserva per gli aiuti d urgenza; - Fondo di solidarietà dell Unione Europea; - Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione; - Strumento di flessibilità. TABELLA 4 BILANCIO RIEPILOGO GENERALE DEGLI STANZIAMENTI CONFRONTO CON IL BILANCIO 2014 (importi in milioni di euro) RUBRICHE BILANCIO Bilanci Ret t ificat ivi da 1 a 7 VAR. BILANCIO BILANCIO su 2014 (in percentuale) Impegni Pagament i Impegni Pagament i Impegni Pagament i Impegni Pagament i 1. CRESCITA INTELLIGENTE E INCLUSIVA ,37 2,49 46,12 47,51 1a Competitività per la crescita e l'occupazione ,48 33,17 12,12 11,22 1b Coesione economica, sociale e territoriale ,64-4,33 34,00 36,29 - Iniziative a favore dell'occupazione giovanile , ,00 0,97 0,73 - Convergenza regionale (Regioni meno sviluppate) ,04-13,66 16,71 19,74 - Regioni in transizione ,32 223,55 3,35 0,63 - Competitività (Regioni più sviluppate) ,70-13,97 5,20 4,76 - Cooperazione terriroriale europea ,85-22,88 0,51 0,81 - Fondo di Coesione ,14 13,39 5,76 8,92 - Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) ,79-10,34 0,36 0,26 - Altre azioni ,30 296,79 1,14 0,44 2. CRESCITA SOSTENIBILE: RISORSE NATURALI ,65-0,79 40,61 39,75 Spese connesse al mercato e pagamenti diretti ,74-0,75 30,01 30,84 Sviluppo rurale ,19-3,69 9,55 7,93 Altre azioni ,52 29,01 1,06 0,98 3. SICUREZZA E CITTADINANZA ,15 11,71 1,48 1,32 4. EUROPA GLOBALE ,00 8,49 5,81 5,27 5. AMMINISTRAZIONE ,05 3,02 5,98 6,15 6. COMPENSAZIONI p.m. p.m TOTALE PER RUBRICHE ,90 1,57 100,00 100,00 Strumenti speciali ,66 0,57 Riserva aiuti d'urgenza ,02 0,00 Fondo europeo adeguamento globalizzazione (FEG) ,89-50,00 Fondo di Solidarietà UE ,63 18,00 TOTALE GENERALE ,84 1,57 BILANCIO 2015 QUOTA sul TOTALE (in percentuale) 10
21 GRAFICO 1 BILANCIO 2015 RIPARTIZIONE DEGLI IMPEGNI PER RUBRICHE DI SPESA 1.3 Previsioni di entrata Il Sistema delle Risorse Proprie, che finanzia il Bilancio comunitario, è disciplinato da un apposita Decisione del Consiglio che regola tale finanziamento per ogni periodo di programmazione finanziaria, conformemente all'articolo 311 del trattato sul funzionamento dell'unione europea (TFUE). Attualmente è in vigore la Decisione 436/2007. Tuttavia, per quanto concerne il periodo , è stata approvata la Decisione n. 335 del 26 maggio 2014, che entrerà in vigore (con effetto retroattivo al 1 gennaio 2014) dopo il completamento delle procedure nazionali di ratifica di tutti gli Stati membri. Tali Risorse sono costituite dalle Risorse Proprie Tradizionali (R.P.T.), dalla Risorsa IVA e dalla Risorsa RNL. Le Risorse Proprie Tradizionali, che derivano dall esistenza di uno spazio doganale unificato, sono riscosse dagli Stati membri per conto dell Unione Europea e versate direttamente alle casse comunitarie, previa deduzione del 25% a titolo di rimborso delle spese di riscossione. In particolare, riguardano i dazi doganali riscossi sulle importazioni di prodotti agricoli e non agricoli provenienti dai Paesi terzi ed i contributi provenienti dall imposizione di diritti alla produzione dello zucchero e dell isoglucosio. La Risorsa IVA è costituita da un contributo a carico di ciascuno Stato membro, commisurato all applicazione dell aliquota uniforme (0,30%) sulle basi imponibili nazionali. La Risorsa RNL, definita anche Risorsa complementare e che ha assunto un peso sempre maggiore, è finalizzata a finanziare le spese di bilancio non coperte dalle Risorse Proprie Tradizionali e dalla Risorsa IVA. Essa è commisurata alla quota parte dei RNL nazionali sul RNL comunitario e consiste in un vero e proprio esborso di fondi aggiuntivi da parte degli Stati membri. In esito all Accordo raggiunto tra Parlamento, Consiglio e Commissione europea nell ambito del negoziato sul Quadro Finanziario Pluriennale , è stato a suo 11
22 tempo costituito il Gruppo di Alto livello sulle Risorse Proprie, presieduto dal Senatore a vita Mario Monti, con il compito di definire proposte di modifica dell attuale sistema di finanziamento del bilancio comunitario. Il mandato del Gruppo prevede la formulazione di proposte di riforma del sistema delle Risorse Proprie sulla base dei principi di semplicità, trasparenza, equità e democratic accountability. Il Senatore Mario Monti, in qualità di presidente del Gruppo di alto livello sulle Risorse Proprie, ha presentato il primo rapporto sui lavori in materia di riforma del sistema di finanziamento dell Unione europea ai ministri delle finanze degli Stati membri (Consiglio Ecofin). Inoltre sarà eseguito uno studio da parte di esperti esterni sulle questioni principali sollevate da questo primo Rapporto. I Parlamenti nazionali saranno invitati ad una Conferenza interistituzionale nel 2016, in cui sarà presentato l esito finale dei lavori del Gruppo. Sulla base dei lavori di detta Conferenza, la Commissione presenterà le proposte per il futuro QFP. Nel rispetto del principio del pareggio, gli stanziamenti di pagamento del Bilancio 2015, pari a milioni di euro, coincidono con le entrate, che sono costituite per la quasi totalità dalle Risorse Proprie e, per una minima parte, da altre entrate, nelle quali sono incluse le eccedenze degli esercizi precedenti. Mettendo a raffronto le Risorse Proprie previste nel 2015 con quelle del 2014, si rileva un incremento globale di milioni di euro, dovuto principalmente al minor contributo delle altre entrate agli stanziamenti di pagamento da finanziare oltre che all aumento di tali stanziamenti. Confrontando, invece, le altre entrate, la differenza diviene negativa pari a milioni di euro, poiché nel 2014 (dato a consuntivo) sono state conteggiate entrate varie e eccedenze dell esercizio precedente che non possono ancora essere determinate per l anno 2015 (dato a preventivo). In particolare per le RPT si prevede un aumento del gettito dei dazi collegato anche alla prevista ripresa economica. Per la Risorsa IVA sono terminati gli sconti temporanei a favore di Austria (0,225%), Germania (0,15%), Paesi Bassi e Svezia (0,10%). Tali sconti sono stati riconfermati nella nuova Decisione Risorse Proprie, per Germania, Paesi Bassi e Svezia con una aliquota per tutti e tre i Paesi dello 0,15%, ma non sono stati ancora applicati in quanto in attesa di termine dell iter di ratifica. La Risorsa RNL evidenzia una notevole aumento nel Infatti, nell importo relativo al 2014 vengono conteggiate interamente le entrate diverse dalle Risorse Proprie, mentre a preventivo sono iscritte come stima molto prudenziale. In particolare nel 2014 si è registrato un livello notevolmente alto riguardante multe e interessi moratori pari ad oltre milioni di euro. Pertanto, per le ragioni sopra evidenziate, il livello della Risorsa RNL è stato significativamente ridotto, rispetto a quello del
23 Le entrate al Bilancio comunitario, in tutte le sue componenti, sono riportate nella Tabella n. 5. Nel Grafico n. 2 è evidenziato il finanziamento al Bilancio comunitario per tipologia di Risorsa. TABELLA 5 BILANCIO 2015 ENTRATE A CONFRONTO CON IL 2014 TIPO RISORSA BILANCIO Bilanci Ret t ificat ivi da 1 a 7 (A) BILANCIO 2015 in valore assolut o in % (importi in milioni di euro) Contributi zucchero (**) , Dazi Doganali , TOTALE R.P.T. (*) , Risorsa IVA , Risorsa RNL , Tot ale Risorse Proprie , (B) DIFFERENZA (B-A) varie ed eccedenze esercizi precedenti (***) TOTALE ENTRATE (*) I dati RPT sono al netto del 25% a titolo di rimborso di spese di riscossione. (**) I Contributi zucchero risultano negativi in quanto sono state effettuate delle compensazioni a favore degli Stati membri a seguito di una Sentenza della Corte di Giustizia UE. (***) L'importo del 2014 deriva dalla somma algebrica delle entrate varie pari a milioni di euro, dell'eccedenze dell'esercizio precedente pari a milioni di euro e dai maggiori contributi degli Stati membri per saldi derivanti dalle revisioni delle basi imponibili dell' IVA e del RNL relativi ad anni precedenti pari a milioni di euro. GRAFICO 2 FINANZIAMENTO DEL BILANCIO COMUNITARIO PER TIPOLOGIA DI RISORSA 13
24 Le previsioni sulla partecipazione dell Italia al finanziamento del Bilancio 2015 evidenziano una percentuale globale di contribuzione del 11,82%, per un importo di milioni di euro. L Italia si conferma il terzo Paese contributore al Bilancio comunitario dopo Germania e Francia. Analizzando i dati per singola risorsa, rispetto al totale dei contributi dell Italia, si evidenzia l elevata percentuale della Risorsa RNL (79,79%) che comprende la Correzione al Regno Unito. Nella Tabella n. 6 e nel Grafico n. 3 è illustrata la partecipazione dell Italia al finanziamento del Bilancio comunitario. TABELLA 6 BILANCIO 2015 PARTECIPAZIONE DELL'ITALIA IN RAPPORTO CON IL TOTALE U.E. TIPO RISORSA BILANCIO 2015 QUOTA ITALIA 2015 (importi in milioni di euro) PERC. DI FINANZIAM. (A) (B) % (B/A) Contributi zucchero ,03 4,00 Dazi Doganali ,98 8,87 TOTALE R.P.T. (*) ,01 8,84 Risorsa IVA ,20 10,12 Risorsa RNL (**) ,79 12,59 Tot ale Risorse Proprie ,00 11,82 varie ed eccedenza esercizi precedenti _ TOTALE ENTRATE _ (*) I dati RPT sono al netto del 25% a titolo di rimborso di spese di riscossione. (**) I dati della Risorsa RNL sono comprensivi della Correzione al Regno Unito. GRAFICO 3 BILANCIO 2014 QUOTA DI PARTECIPAZIONE DELL ITALIA PER TIPOLOGIA DI RISORSA 14
25 La Correzione a favore del Regno Unito è un meccanismo istituito nel 1984 per La Correzione a favore del Regno Unito è un meccanismo istituito nel 1984 per compensare, parzialmente, gli elevati saldi negativi che tale Paese registrava nei suoi flussi finanziari con l Unione Europea. In sostanza, tale Correzione consente al Regno Unito di ridurre di circa due terzi il proprio saldo netto negativo, scaricando il relativo onere sui restanti Paesi, secondo la chiave RNL. Nel 1999, il Consiglio Europeo di Berlino ha stabilito che a Germania, Austria, Svezia e Paesi Bassi venisse concesso di ridurre, al 25%, la propria quota parte di contribuzione a tale Correzione (in considerazione degli elevati saldi netti negativi che registravano anche detti Paesi), con il conseguente aumento dell onere a carico dei rimanenti Stati. Tale riduzione è stata confermata dal Consiglio Europeo di Bruxelles del dicembre Per effetto di tali decisioni l Italia è il secondo Paese che, con il 19,80%, dopo la Francia, contribuisce al finanziamento della Correzione al Regno Unito. Si ricorda che la Decisione Risorse Proprie attualmente in vigore ha introdotto tra l altro, un meccanismo graduale per contenere l importo della Correzione Britannica, facendo partecipare il Regno Unito ai costi relativi all allargamento. Nella nuova Decisione, in corso di ratifica, il meccanismo attuale della Correzione Britannica è stato confermato. 15
26 Nella Tabella n. 7 è evidenziato il confronto, tra il 2014 e il 2015, delle quote di contribuzione alla Correzione al Regno Unito per ogni singolo Paese. TABELLA 7 CORREZIONE REGNO UNITO CONFRONTO TRA LE QUOTE DI CONTRIBUZIONE PER GLI ESERCIZI 2014/2015 (importi in milioni di euro) PAESI BILANCIO Bilanci Ret t ificat ivi da 1 a 7 in valore assolut o in % BILANCIO 2015 in valore assolut o Grandi 1. FRANCIA , ,00 2. I TALI A , ,80 3. SPAGNA , ,90 4. GERMANIA 380 6, ,35 Medi 5. POLONIA 297 5, ,02 6. BELGIO 287 4, ,97 7. DANIMARCA 196 3, ,35 8. FINLANDIA 141 2, ,50 Picco li 9. GRECIA 130 2, , PORTOGALLO 123 2, , ROMANIA 101 1, , IRLANDA 114 1, , REP. CECA 103 1, , PAESI BASSI 79 1, , UNGHERIA 74 1, ,21 Picco lissimi 16. SVEZIA 57 0, , SLOVACCHIA 53 0, , AUSTRIA 40 0, , CROAZIA 30 0, , BULGARIA 30 0, , LITUANIA 26 0, , SLOVENIA 27 0, , LUSSEMBURGO 22 0, , LETTONIA 19 0, , ESTONIA 14 0, , CIPRO 12 0, , MALTA 6 0,10 5 0, REGNO UNITO , ,00 in % Confrontando la quota totale di partecipazione dell Italia al finanziamento del Bilancio 2015 con quella del 2014, si riscontra un aumento complessivo di milioni di euro, pari al 6,69%. Tale incremento deriva, in particolare, ad una nostra maggiore contribuzione a titolo di Risorsa RNL, dovuta al fatto che il livello degli stanziamenti di pagamento da finanziare tramite le Risorse Proprie è aumentato rispetto a quelli del 2014 per la stima ancora prudenziale delle altre entrate al bilancio. 16
27 Tutti i dati sopra esposti sono riportati nella Tabella n. 8. TABELLA 8 QUOTA DI PARTECIPAZIONE DELL ITALIA AL BILANCIO 2015 CONFRONTO CON IL BILANCIO 2014 (importi in milioni di euro) TIPO RISORSA QUOTA ITALIA BILANCIO Bilanci Ret t ificat ivi da 1 a 7 QUOTA ITALIA BILANCIO 2015 DIFFERENZA (B - A) (A) (B) in valore assolut o Contributi zucchero Dazi Doganali ,28 TOTALE R.P.T.(*) ,62 Risorsa IVA ,93 Risorsa RNL (**) ,75 TOTALE RISORSE PROPRIE ,69 in % (*) I dati RPT sono al netto del 25% a titolo di rimborso di spese di riscossione. (**) I dati della Risorsa RNL sono comprensivi della Correzione al Regno Unito. Qualora, a consuntivo, la quota di partecipazione dell Italia al finanziamento del Bilancio 2015 venisse confermata allo stesso livello di quella determinata a preventivo, si registrerebbe, rispetto ai versamenti effettivi eseguiti nel 2014, un decremento complessivo dei nostri contributi di 688 milioni di euro, pari a -4,00%, con una diminuzione consistente sulle Risorse IVA e RNL. Si evidenzia che la differenza su tali Risorse è dovuta ad un valore particolarmente elevato registrato lo scorso anno per conguagli positivi a favore dell Italia che, pur essendo di competenza del 2014, saranno contabilizzati soltanto nel Tale analisi è riscontrabile nella Tabella n. 9. TABELLA 9 QUOTA DI PARTECIPAZIONE DELL'ITALIA AL BILANCIO 2015 CONFRONTO CON I VERSAMENTI EFFETTUATI NEL 2014 (importi in milioni di euro) TIPO RISORSA VERSAMENTI EFFETTUATI 2014 QUOTA ITALIA 2015 DIFFERENZA (B - A) (A) (B) in valore assolut o in % Contributi zucchero ,00 Dazi Doganali ,11 TOTALE R.P.T. (*) ,04 Risorsa IVA ,19 Risorsa RNL (**) ,91 TOTALE RISORSE PROPRIE ,00 (*) I dati RPT sono al netto del 25% a titolo di rimborso di spese di riscossione. (**) I dati della Risorsa RNL sono comprensivi della Correzione al Regno Unito. 17
28 1.4 Bilancio per attività Nella prima parte della Tabella n. 10 si confrontano gli stanziamenti dello stato di previsione 2015 della Commissione con quelli del 2014, distinti per le aree politiche secondo la classificazione per settore di spesa (Activity Based Budgeting ABB). Nella seconda, invece, sono riportati gli stanziamenti previsti per le altre Istituzioni Comunitarie (cosiddette Piccole Istituzioni ). TABELLA 10 BILANCIO 2015 PER ATTIVITA CONFRONTO CON IL BILANCIO 2014 (importi in milioni di euro) ATTIVITA' BILANCIO Bilanci Rettificativi da 1 a 7 BILANCIO 2015 DIFF. % IMPEGNI PAGAMENTI IMPEGNI PAGAMENTI IMP. PAG. 1. AFFARI ECONOMICI E FINANZIARI ,49 42,11 2. IMPRESE E INDUSTRIA ,83 5,00 3. CONCORRENZA ,26 4,26 4. OCCUP, AFFARI SOCIALI E INCLUSIONE ,37-3,21 5. AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE ,76-1,20 6. MOBILITA' E TRASPORTI ,44 104,99 7. AMBIENTE ,90 14,74 8. RICERCA E INNOVAZIONE ,07 46,35 9. RETI COMUNIC., CONTENUTI E TECN ,50 62, RICERCA DIRETTA ,81-3, PESCA E AFFARI MARITTIMI ,29 29, MERCATO INTERNO E SERVIZI ,71 0, POLITICA REGIONALE E URBANA ,47-5, FISCALITA' E UNIONE DOGANALE ,55 3, ISTRUZIONE E CULTURA ,48 9, COMUNICAZIONE ,41-4, SALUTE E TUTELA DEI CONSUMATORI ,32 1, AFFARI INTERNI ,41 27, RELAZIONI ESTERNE ,55 11, COMMERCIO ,96 5, SVILUPPO E COOPERAZIONE ,20 7, ALLARGAMENTO ,26 2, AIUTI UMANITARI E PROTEZIONE CIVILE ,29-9, LOTTA CONTRO LA FRODE ,56 0, COORD. POLIT. E SERV. GIUR. COMM ,03-1, AMMINISTR. DELLA COMMISSIONE ,50-0, BILANCIO ,04-26, AUDIT ,00 0, STATISTICHE ,52-11, PENSIONI E SPESE CONNESSE ,07 8, SERVIZI LINGUISTICI ,26 0, ENERGIA ,04 58, GIUSTIZIA ,96 4, AZIONE PER IL CLIMA ,10 64, RISERVE ,97 0,00 TOTALE COMMISSIONE ,79 1,51 PARLAMENTO ,22 2,22 CONSIGLIO EUROPEO E CONSIGLIO ,50 1,50 CORTE DI GIUSTIZIA ,56 0,56 CORTE DEI CONTI ,00 0,00 COMITATO ECONOMICO E SOCIALE ,00 0,00 COMITATO DELLE REGIONI ,30 2,30 MEDIATORE EUROPEO ,00 0,00 GARANTE EUROPEO PROTEZIONE DATI ,50 12,50 SERVIZIO EUROPEO PER AZIONE ESTERNA ,18 16,18 TOTALE ALTRE ISTITUZIONI ,85 3,85 TOTALE GENERALE ,84 1,57 18
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