DIRITTO ALLA CULTURA Presentazione dei risultati di 20 Future Workshop (a cura di Cecilia Cappelli) Premessa

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1 DIRITTO ALLA CULTURA Presentazione dei risultati di 20 Future Workshop (a cura di Cecilia Cappelli) Premessa L esperienza dei laboratori della partecipazione democratica è partita a febbraio e si è conclusa a novembre 2011 e ci ha permesso di ascoltare, con il metodo del Future Workshop 1, 422 studenti appartenenti a 19 scuole superiori della Toscana. Il metodo prevede tre fasi di rilevazione: critica, fantasia/proposte, analisi di fattibilità delle proposte e si basa sul principio che solo dall ascolto diretto degli stakeholder sia possibile apportare miglioramenti sul tema oggetto d indagine. Nel caso specifico del diritto alla cultura i partecipanti nella fase delle critiche dovevano individuare gli eventuali ostacoli all effettivo accesso a questo diritto, mentre in quella delle proposte sviluppare idee che ne migliorassero il godimento. DEFINIZIONE DEL CONCETTO DI CULTURA Prima di iniziare la realizzazione dei Future Workshop, ogni classe ha fatto un breve brainstorming sulla parola cultura, di cui riportiamo sotto alcuni esempi di risultato. In generale tutti i ragazzi hanno definito la cultura a 360 gradi, la cultura è per loro un modo di essere e non una semplice trasmissione di conoscenze. La cultura è: confronto, ascolto, arricchimento, informazione, democrazia, libertà, onestà, partecipazione, conoscenza di nuovi popoli, ma anche fatica, sacrificio, diversità, testimonianza. Bellissime e molto concordi le definizioni di cultura date dai ragazzi, a prescindere dall età, dal percorsi di studi, dal loro territorio di appartenenza.. 1 R. Junk, N. Mullert, Future workshops how to create desirable futures ed. Institute for Social Inventions, London,

2 Molto significativa la definizione di cultura data dagli studenti della sezione carceraria dell Istituto professionale Datini di Prato (di seguito riportata), che rafforza ed amplia la stessa interpretazione data da tutti gli altri ragazzi, che si tratti cioè di un modo di essere, ma che in questo caso si spinge fino alla sua identificazione con il concetto di comprensione e rispetto della dignità umana. ANALISI DELLE CRITICHE E DELLE PROPOSTE Il primo dato che emerge da una prima fotografia dei risultati dell ascolto dei 422 ragazzi, tramite la rilevazione dei Future Workshop, è una differente distribuzione delle loro voci critiche rispetto alle proposte. Giustamente durante la fase critica i ragazzi hanno spaziato dando sfogo a tutto il loro disagio, mentre durante la fase propositiva si sono concentrati maggiormente sul miglioramento del mondo a loro più vicino (scuola, viaggi d istruzione e scambi, ecc.). Solo l area informazione e media ha mantenuto un peso percentuale quasi inalterato in entrambe le fasi. Critiche Vediamo adesso (tab.1) il dettaglio delle aree critiche: su 1050 voti dati alle aree critiche da loro individuate quasi il 33% riguarda la scuola, a cui dobbiamo aggiungere circa un 10% di problematiche relazionali con gli insegnanti; più del 27% sono critiche rivolte ai valori legati alla cultura e alla diminuzione di opportunità culturali per i giovani; più del 7% sono critiche legate ai valori del mondo degli adulti; sempre un 7% riguardano l informazione e i media; più del 6% sono relative ai problemi di convivenza tra i popoli; quasi il 4% alle difficoltà di trovare sbocchi lavorativi; un 3% riguarda la mancanza di spazi per i giovani nelle città; quasi il 2% la diminuzione dei viaggi d istruzione e circa 1% la formazione, stage e tirocini. Molto interessanti e varie le articolazioni delle critiche all interno delle aree sopra presentate (tab.1a in allegato), da cui emerge un quadro lucido delle conseguenze della crisi economica sulla cultura. Meno finanziamenti pubblici per la cultura e la ricerca, meno mobilità sociale, la crisi in atto rimarca le differenze tra le classi sociali. La cultura in Italia non è vista come fonte di reddito, ma è vissuta dal potere come scomoda, perché dà strumenti per ragionare. L Italia è un Paese dove non c è meritocrazia, dove predomina la cultura del potente e del clientelismo, ed è per questo che non serve la cultura. Il denaro e l individualismo sono i valori predominanti. 2

3 La scuola in primo luogo manca di materiali, di attività laboratoriali, di strutture adeguate. Dove sono previsti stage, questi tendono sempre più ad accorciarsi ad iniziare sempre più tardi (solo al quarto anno). E una scuola dove si parla poco di attualità, che sembra non essere formativa in quanto non in grado di preparare alla vita. Il rapporto con gli insegnanti a volte è critico, una minoranza di studenti li giudica non sufficientemente preparati alla relazione con i ragazzi e incapaci di ascoltare. Molto critico il giudizio sull informazione, poco chiara e manipolata, mentre i media ed in particolare la televisione propongono programmi poco educativi. Sentito tra i ragazzi il problema della convivenza tra i popoli e dell integrazione culturale. Alcuni Future Workshop sono stati realizzati duranti gli sbarchi a Lampedusa e in quei momenti, in fase di dibattito critico, ci sono state dichiarazioni razziste. Sono però sempre state espressioni di minoranze, mai risultate tra le critiche più votate, quasi che dopo aver lanciato il sasso, ci si fosse vergognati di averlo fatto. Le affermazioni razziste si basavano su stereotipi passati dai media, fondati sull ignoranza dei dati effettivi sui flussi migratori e sugli sbocchi occupazionali degli immigrati, come abbiamo potuto verificare da alcune domande poste in aula ai ragazzi. Non abbiamo però mai rilevato fenomeni di razzismo tra compagni, come se il proprio compagno di classe straniero non fosse toccato dai problemi razziali da loro individuati. Tab. 1 Totali per aree critiche: valori assoluti e percentuali totale area % area Valori legati alla cultura e la diminuzione delle opportunità culturali per i giovani ,14 Convivenza tra i popoli 67 6,38 Scuola ,76 Relazioni con gli insegnanti 103 9,81 Il mondo degli adulti 76 7,24 Informazione e media 75 7,14 Spazi per i giovani 32 3,05 Viaggi d'istruzione e scambi 18 1,71 Formazione stage e tirocini 9 0,86 Sbocchi lavorativi per i giovani 41 3,90 TOTALE CRITICHE ,00 Proposte Come detto in precedenza le proposte degli studenti si sono concentrate negli ambiti a loro più vicini (tab.2): più del 45% sono rivolte alla scuola e più del 7% a migliorare le capacità di relazione degli insegnanti; 11,5% ai valori legati alla cultura e alle opportunità culturali per i giovani; quasi il 9% a favorire i viaggi d istruzione e gli scambi tra studenti; quasi il 6% al miglioramento della convivenza tra i popoli; il 4,7% alla creazione di spazi per i giovani; più del 4% al miglioramento delle opportunità di formazione e stage; circa il 2% al problema degli sbocchi lavorativi rispetto ai percorsi di studio effettuati (per una corretta interpretazione di questo ultimo dato segnaliamo che gran parte degli intervistati hanno un età compresa tra i 14 e i 17 anni, per cui la prospettiva del lavoro è ancora abbastanza lontana). 3

4 I ragazzi propongono una scuola che insegni loro ad essere cittadini, parlando di attualità, insegnando diritto ed educazione civica in tutte le scuole superiori, ma anche organizzando laboratori di lettura dei giornali, anche in lingua straniera. Vorrebbero una scuola più laboratoriale ed impostata in maniera più interattiva; una scuola dotata di arredi idonei alle dimensioni dei ragazzi e che disponga di tutti i materiali didattici necessari. Negli Istituti dove sono previsti stage o tirocini si vorrebbe che questi iniziassero dal 3 anno e creassero un effettiva alternanza scuola/lavoro. Interessante anche la proposta di organizzazione di giornate d incontro tra studenti della Toscana, come momento di presentazione di risultati di progetti condivisi su tematiche: come la creatività ; oppure lo scambio di esperienze con studenti diversamente abili. Il modello di scuola desiderato è una scuola che esce dalle proprie mura, che crea occasioni di scambio con altri studenti, possibilità di viaggiare, di toccare con mano i luoghi studiati solo sui libri. Chiedono infatti viaggi di studio coerenti con i loro programmi di studio, che diventino effettivi momenti didattici da costruire insieme con i propri insegnanti, la cui efficacia dovrà essere soggetta a valutazione da parte degli insegnanti. Rispetto agli insegnanti chiedono una valutazione esterna costante durante gli anni scolastici e che vengano migliorati i criteri di selezione, al fine di una migliore qualificazione e motivazione del corpo docente. La cultura è vista come un investimento dello Stato sui giovani e vorrebbero che si traducesse nell effettivo incremento di finanziamenti alle strutture pubbliche culturali. Gli studenti propongono un modello di cultura diffusa, una cultura che si auto-propone mettendo a disposizione libri sugli autobus e in altri luoghi pubblici, una cultura che esce dai luoghi ristretti e che va verso il cittadino. La convivenza tra i popoli viene proposta in termini di conoscenza di tradizioni e costumi diversi, perché è l ignoranza dell altro che genera la paura. Decisamente maturo e consapevole il rapporto dei giovani con l informazione e media, che parte dalla consapevolezza che la chiarezza dell informazione ci rende più colti e liberi (es. è la verità che crea l unione ). Chiedono quindi la libera circolazione dell informazione senza censura e nuovi strumenti di promozione degli eventi culturali al fine di ampliare il loro pubblico. I ragazzi chiedono anche spazi per realizzare le idee dei giovani, per favorire la loro socializzazione fisica (e non solo virtuale!!). Per quanto riguarda infine gli sbocchi lavorativi chiedono coerenza tra percorsi i scolastici/universitari effettuati e l effettive possibilità lavorative sul mercato. Tab.2 Totali per aree propositive: valori assoluti e percentuali totale area % area Valori legati alla cultura e le opportunità culturali per i giovani ,54 Convivenza tra i popoli 73 5,97 Scuola ,34 Relazioni con gli insegnanti 89 7,28 Il mondo degli adulti 33 2,70 Informazione e media 89 7,28 Spazi per i giovani 57 4,66 Viaggi d'istruzione e scambi 107 8,76 4

5 Formazione stage e tirocini 51 4,17 Sbocchi lavorativi per i giovani 28 2,29 TOTALE PROPOSTE ,00 VALUTAZIONI DI GRADIMENTO Alla fine di ogni laboratorio abbiamo chiesto una valutazione di gradimento tramite questionari sia agli studenti che agli insegnanti. Agli studenti è stato chiesto di valutare i seguenti aspetti: interesse sul tema scelto il diritto alla cultura ; piacevolezza e possibilità di riutilizzo del metodo del Future workshop; chiarezza e capacità di coinvolgimento della conduttrice, clima tra i compagni. I risultati sono stati davvero buoni, come si evidenzia chiaramente dalla tabella 3, con medie che vanno tutte oltre il 3 su un punteggio massimo di 4. Tab 3. Media delle valutazioni degli studenti Interesse per il tema (valutazione da 0 a Piacevolezza del metodo (da 0 a Utilità del metodo per risolvere altre situazioni (da 0 a Chiarezza e coinvolgimento della conduttrice (da 0 a Clima con i compagni (da 0 a 3,5 3,4 3,1 3,5 3,3 Agli insegnanti invece abbiamo chiesto una valutazione sui seguenti aspetti: interesse sul tema scelto, aspetti formativi e possibilità di riutilizzo del metodo del Future Workshop; partecipazione della classe ai laboratori; organizzazione logistica dei laboratori. Veramente ottimi i risultati ottenuti, come si può rilevare dalla tabella 4, con medie molto elevate di apprezzamento, vicine alla soglia massima prevista di 4. Tab.4 Media delle valutazioni degli insegnanti Interesse per il tema (valutazione da 0 a Aspetti formativi del metodo (da 0 a Uso futuro del metodo FW (da 0 a Partecipazione della classe (da 0 a Organizzazione logistica del laboratorio (da 0 a 3,8 3,7 3,2 3,7 3,7 5

6 RIFLESSIONI CONCLUSIVE SULLA PARTECIPAZIONE DEI RAGAZZI NELLE SCUOLE La partecipazione degli studenti ai laboratori è andata al di là di ogni aspettativa, superando spesso titubanze iniziali i ragazzi si sono realmente messi in gioco, rispettando le regole di partecipazione democratica che avevamo concordato all inizio dei Future Workshop. Le 4 regole seguite sono state: diritto di parola per tutti; dovere di ascolto; non esprimere giudizi sulle opinioni del compagno, diritto/dovere di voto delle critiche e delle proposte. A parte qualche problema di comportamento in poche classi, gli studenti hanno assunto atteggiamenti via, via più consapevoli rispetto all opportunità che veniva loro data di essere ascoltati proprio da quel mondo degli adulti che avevano criticato. Grazie all attento ascolto dato dai loro insegnanti e da alcuni dirigenti, abbiamo potuto osservare nuovi atteggiamenti collaborativi in alcuni studenti. Siamo consapevoli di avere lanciato solo semi, ma di avere anche incontrato tante persone di buona volontà capaci di farli fruttare: studenti ed adulti che sanno ascoltare, che condividono il rispetto delle regole e che pensano che dallo scambio critico e consapevole possa nascere un miglioramento per tutti. 6

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